Le slide presentate all'evento "Bufale Senza Latte" del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia (v. http://giovanniscrofani.it/2015/04/12/bufale-senza-latte-ijf2015-perugia-17-04-2015/ ).
Abstract:
Internet è la nuova terra di conquista della propaganda politica. Il dibattito politico si svolge a botte di hashtag, meme e diavolerie digitali assortite. Eppure qualcosa sembra non funzionare a dovere. Il “Popolo di Internet” sembra seguire regole tutte sue insuscettibili di analisi razionali. Alcuni frequentatori delle zone meno visibili di internet forniranno alcuni spunti su come nascono, si sviluppano e strani fenomeni virali come robotiche rivoluzioni per le primarie, conduttori di programmi televisivi candidati alle massime cariche dello Stato, fantasiosi mediatori culturali tra politici e popolo del web, raid digitali che affiorano dagli abissi insondabili della Rete, anonimi vendicatori, sorridenti sobillatori di lanciatori di tweet… Ma niente paura, internet è meno strano e cattivo di come lo si dipinge.
"Bufale senza Latte" - Swarm Intelligence by Gilda35Progetto Gilda35
"Bufale senza Latte" al Festival Internazionale del Giornalismo 2015 #IJF15
Gilda35 presenta alcuni esperimenti e sabotaggi dadaisti relativi agli eventi mediatici come #IJF15 #Sanremo #Magalli #IoNonLeggoRepubblica #PrimariePD #Europee2014. Illustrando con esempi reali i modelli e le teorie che descrivono e regolano le dinamiche degli sciami in Internet:
Swarm Intelligence, Razionalità Limitata (Cartesio),
Side (Social identity model of deindividuation effects), Captology, Context Reflux.
Gilda35 all'Hackmeeting 2014: Alla ricerca della Black-op perduta...Progetto Gilda35
Quale futuro per la #BotnetDemocracy?
Dall’Esperimento del #Katzing alla #BotnetDemocracy:
Graffiti digitali dadaisti, conditi con tecniche non convenzionali, per scherzare con gli sciami e con il professionismo sui bigdata.
Se la teoria degli sciami è semplicemente il parto di romantici fricchettoni della rete, come chiamare quella largamente utilizzata dalle ‘Organizzazioni’?
Abbiamo scherzato PRISM e i suoi amichi, oppure stato tutto frutto dell’immaginazione? E soprattutto, perché erano tutti così interessati al Katzing Project ed alle successive alterazioni?
Sarà ancora possibile giocare con i Tecno-nucleo, emergere dal rumore, oppure tutto è perduto? E come stanno cambiando per resistere agli assalti convenzionali e non convenzionali?
Racconti dalle retroguardie di Gilda35 mentre l’avventura continua…
Un approccio "evoluto" alla comunicazione pubblica, a 16 anni dalla legge 150/2000. Come ripensare la funzione di comunicazione nelle organizzazioni pubbliche. Secondo incontro del laboratorio formativo in Comunicazione pubblica - Resp scientifico Pina Lalli
Progetto d'esame per Comunicazione Digitale
Corso di Laurea Magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione
Università degli Studi di Milano - Bicocca
"Bufale senza Latte" - Swarm Intelligence by Gilda35Progetto Gilda35
"Bufale senza Latte" al Festival Internazionale del Giornalismo 2015 #IJF15
Gilda35 presenta alcuni esperimenti e sabotaggi dadaisti relativi agli eventi mediatici come #IJF15 #Sanremo #Magalli #IoNonLeggoRepubblica #PrimariePD #Europee2014. Illustrando con esempi reali i modelli e le teorie che descrivono e regolano le dinamiche degli sciami in Internet:
Swarm Intelligence, Razionalità Limitata (Cartesio),
Side (Social identity model of deindividuation effects), Captology, Context Reflux.
Gilda35 all'Hackmeeting 2014: Alla ricerca della Black-op perduta...Progetto Gilda35
Quale futuro per la #BotnetDemocracy?
Dall’Esperimento del #Katzing alla #BotnetDemocracy:
Graffiti digitali dadaisti, conditi con tecniche non convenzionali, per scherzare con gli sciami e con il professionismo sui bigdata.
Se la teoria degli sciami è semplicemente il parto di romantici fricchettoni della rete, come chiamare quella largamente utilizzata dalle ‘Organizzazioni’?
Abbiamo scherzato PRISM e i suoi amichi, oppure stato tutto frutto dell’immaginazione? E soprattutto, perché erano tutti così interessati al Katzing Project ed alle successive alterazioni?
Sarà ancora possibile giocare con i Tecno-nucleo, emergere dal rumore, oppure tutto è perduto? E come stanno cambiando per resistere agli assalti convenzionali e non convenzionali?
Racconti dalle retroguardie di Gilda35 mentre l’avventura continua…
Un approccio "evoluto" alla comunicazione pubblica, a 16 anni dalla legge 150/2000. Come ripensare la funzione di comunicazione nelle organizzazioni pubbliche. Secondo incontro del laboratorio formativo in Comunicazione pubblica - Resp scientifico Pina Lalli
Progetto d'esame per Comunicazione Digitale
Corso di Laurea Magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione
Università degli Studi di Milano - Bicocca
Slow News è una newsletter bisettimanale di "buona informazione". Il mercoledì e la domenica, nella tua casella di posta, il meglio del web. Da leggere, ascoltare, guardare con calma, con i tempi giusti.
Slow News è una rivoluzione. È il tempo che ti manca. Slow News è fiducia nelle nostre scelte. La fiducia che il giornalismo sul web – e non solo – troppo spesso non sa ripagare.
Slow News è fatta da Andrea Coccia, Alessandro Diegoli, Gabriele Ferraresi, Alberto Puliafito, Andrea Spinelli Barrile.
Puoi abbonarti alla newsletter dal sito ufficiale (http://www.slow-news-com).
Costa 2 euro al mese o 18 euro all'anno.
È un progetto in collaborazione con l'Associazione culturale Finestre sul cortile.
“SNATURATI”, quando Grillo era verde
Marco Morosini, ghost writer di Beppe Grillo, spiega l’involuzione del Movimento: dall’ecologia sociale al populismo. Milanoambiente, gennaio 2020
---------------------
MM: Nell’ambientalismo nato da sinistra, credo ci sia un grosso problema con il tema “lavoro”. Il tema “lavo- ro” è talmente importante e identificativo per la sinistra italiana che quando in scena entra lui, il lavoro, anche all’ambiente si chiede di fare un passo indietro. E anche alla salute. Il mito del lavoro, e del lavoro industriale so- prattutto, ha radici potenti: io me li ricordo i metalmec- canici di un tempo... erano il corpo d’elite della sinistra italiana, del PCI, del piùgrande partito comunista d’oc- cidente: erano i suoi marines... E ci sono ragioni storiche importanti da cui tutto questo va compreso... Ma c’è an- che qualcosa di esagerato, di fuorviante: quando abitavo a Milano passavo sempre, di fronte al Politecnico, vicino a un monumento con una grande iscrizione in bronzo: “Alla Libertà, alla Pace, al Lavoro”. Be’, libertà e pace sono due fini... il lavoro è un mezzo. Non è un valore, di per sé. R: Banalizzando: si lavora per vivere, non si vive per lavo- rare...
MA: Questo però che c’entra con l’ambientalismo?
MM: C’entra parecchio perché oggi ecologia vuol dire innanzitutto decrescita: produrre di meno,consumare di meno. E lavorare di meno, conseguentemente. Ma qui nasce una grossa difficoltà concettuale, nella sinistra ita- liana. Il primo articolo della Costituzione fa da monito: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavo- ro”... sul lavoro, sul concetto di lavoro. Neanche “sui lavo- ratori” che sono persone, e in quanto tali possono spera- bilmente avere una vita più ampia di quella racchiusa nel loro lavoro. Insomma, queste cose, se le approfondissimo, spiegherebbero parecchio del perché le battaglie sulla ri- duzione dell’orario di lavoro sono fallite in Italia. Eppu- re in una prospettiva ecologica le riduzioni d’orario sono non soltanto opportune, ma doverose! In fondo il mon- do si salva in tre mosse: dimezzare l’energia consumata pro-capite, dimezzare il consumo di materie prime, di- mezzare l’orario di lavoro. (...)
http://www.marcomorosini.eu/archive/MilanoAmbiente.pdf
Sette idee (opinabilissime) sullo storytelling politicoProforma
1. È una scelta i cui effetti non si esauriscono in poche ore e in qualche titolo di giornale
2. Una sola storia non basta: i racconti vanno rinnovati più volte nel tempo
3. È parlare il linguaggio degli elettori e non quello degli eletti
4. È uno strumento per massimizzare l’efficacia dei contenuti politici, e non funziona in assenza di contenuti
5. È un metodo spesso convincente per trasformare i punti di debolezza in punti di forza
6. Funziona molto peggio senza il ricorso alle metafore
(e le metafore non funzionano senza una rappresentazione visiva)
7. Non teme i sondaggi e, anzi, prova a ribaltarli.
Metafore, slide, fuffa e contenuti: come distinguere un buon racconto da una supercazzola. Nella presentazione trovate analisi, casi pratici, comparazioni nel panorama italiano e internazionale della comunicazione politica degli ultimi 60 anni.
Una rivista dedicata al tema della comunicazione, dei media digitali, dei contenuti e dei trend. Il numero è del 2008, ma per noi resta una pietra miliare d'un percorso verso l'indie publishing.
Leggere e Conoscere in Rete - Complessità VS SemplificazioneMarco Dal Pozzo
Slide dell'Incontro del 19 Marzo 2015 al Liceo Classico V. Emanuele II sul tema "Leggere e Conoscere in Rete - Complessità VS Semplificazione"
Una piccola linea guida e spunti di riflessione per un uso consapevole della Rete e dei Contenuti in Rete.
Hunger Games & Snapchat: Coinvolgere nell'attesa.Annalisa Mazzola
Progetto finale del corso di Comunicazione Digitale presso l'Università degli studi di Milano - Bicocca. Il nostro progetto (realizzato in collaborazione con Giulia Busdon e Matteo Cesati) prevedeva la realizzazione di una campagna di promozione di lunga durata per il lancio del terzo film della saga Hunger Games attraverso l'utilizzo di uno strumento nuovo come Snapchat in modo da creare engagement tra gli appassionati nell'attesa.
What, where and when to share on Facebook and Twitter. Aimed at journalists, these slides are perfect for anyone who wants to be able to create engaging social media content
Ma il futuro, quando arriva? Future Forum - Udine - 29 novembre 2013Fabio Feruglio
Perché il futuro ci sorprende sempre? Perché non ci accorgiamo del futuro che è già qui. Spunti, riflessioni ed idee per essere protagonisti del futuro e non lasciarlo tutto agli altri.
Edoardo Di Pietro – “Virtual Influencer vs Umano: Rubiamo il lavoro all’AI”Associazione Digital Days
Un respiro di consapevolezza digitale, esplorando l’approccio a tecnologie come AI e Metaverso e il loro impatto sulla società e sul lavoro. Si forniranno consigli su come utilizzare efficacemente l’AI, con una serie di strumenti suddivisi per obiettivi. Si analizzerà il ruolo dei Virtual Influencer e dei Meta-Ambassador per aziende e brand, evidenziando le opportunità di comunicazione su diverse piattaforme, compreso il Metaverso. Infine, verranno presentati casi studio concreti come Wando, Zeropain e Catherine Gipton per illustrare l’applicazione pratica di tali concetti.
Il numero 1 dell'house organ di Lateral Training, magazine dedicato all'innovazione, alla comunicazione e al marketing.
Questo primo numero è dedicato alle professioni digitali.
Slow News è una newsletter bisettimanale di "buona informazione". Il mercoledì e la domenica, nella tua casella di posta, il meglio del web. Da leggere, ascoltare, guardare con calma, con i tempi giusti.
Slow News è una rivoluzione. È il tempo che ti manca. Slow News è fiducia nelle nostre scelte. La fiducia che il giornalismo sul web – e non solo – troppo spesso non sa ripagare.
Slow News è fatta da Andrea Coccia, Alessandro Diegoli, Gabriele Ferraresi, Alberto Puliafito, Andrea Spinelli Barrile.
Puoi abbonarti alla newsletter dal sito ufficiale (http://www.slow-news-com).
Costa 2 euro al mese o 18 euro all'anno.
È un progetto in collaborazione con l'Associazione culturale Finestre sul cortile.
“SNATURATI”, quando Grillo era verde
Marco Morosini, ghost writer di Beppe Grillo, spiega l’involuzione del Movimento: dall’ecologia sociale al populismo. Milanoambiente, gennaio 2020
---------------------
MM: Nell’ambientalismo nato da sinistra, credo ci sia un grosso problema con il tema “lavoro”. Il tema “lavo- ro” è talmente importante e identificativo per la sinistra italiana che quando in scena entra lui, il lavoro, anche all’ambiente si chiede di fare un passo indietro. E anche alla salute. Il mito del lavoro, e del lavoro industriale so- prattutto, ha radici potenti: io me li ricordo i metalmec- canici di un tempo... erano il corpo d’elite della sinistra italiana, del PCI, del piùgrande partito comunista d’oc- cidente: erano i suoi marines... E ci sono ragioni storiche importanti da cui tutto questo va compreso... Ma c’è an- che qualcosa di esagerato, di fuorviante: quando abitavo a Milano passavo sempre, di fronte al Politecnico, vicino a un monumento con una grande iscrizione in bronzo: “Alla Libertà, alla Pace, al Lavoro”. Be’, libertà e pace sono due fini... il lavoro è un mezzo. Non è un valore, di per sé. R: Banalizzando: si lavora per vivere, non si vive per lavo- rare...
MA: Questo però che c’entra con l’ambientalismo?
MM: C’entra parecchio perché oggi ecologia vuol dire innanzitutto decrescita: produrre di meno,consumare di meno. E lavorare di meno, conseguentemente. Ma qui nasce una grossa difficoltà concettuale, nella sinistra ita- liana. Il primo articolo della Costituzione fa da monito: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavo- ro”... sul lavoro, sul concetto di lavoro. Neanche “sui lavo- ratori” che sono persone, e in quanto tali possono spera- bilmente avere una vita più ampia di quella racchiusa nel loro lavoro. Insomma, queste cose, se le approfondissimo, spiegherebbero parecchio del perché le battaglie sulla ri- duzione dell’orario di lavoro sono fallite in Italia. Eppu- re in una prospettiva ecologica le riduzioni d’orario sono non soltanto opportune, ma doverose! In fondo il mon- do si salva in tre mosse: dimezzare l’energia consumata pro-capite, dimezzare il consumo di materie prime, di- mezzare l’orario di lavoro. (...)
http://www.marcomorosini.eu/archive/MilanoAmbiente.pdf
Sette idee (opinabilissime) sullo storytelling politicoProforma
1. È una scelta i cui effetti non si esauriscono in poche ore e in qualche titolo di giornale
2. Una sola storia non basta: i racconti vanno rinnovati più volte nel tempo
3. È parlare il linguaggio degli elettori e non quello degli eletti
4. È uno strumento per massimizzare l’efficacia dei contenuti politici, e non funziona in assenza di contenuti
5. È un metodo spesso convincente per trasformare i punti di debolezza in punti di forza
6. Funziona molto peggio senza il ricorso alle metafore
(e le metafore non funzionano senza una rappresentazione visiva)
7. Non teme i sondaggi e, anzi, prova a ribaltarli.
Metafore, slide, fuffa e contenuti: come distinguere un buon racconto da una supercazzola. Nella presentazione trovate analisi, casi pratici, comparazioni nel panorama italiano e internazionale della comunicazione politica degli ultimi 60 anni.
Una rivista dedicata al tema della comunicazione, dei media digitali, dei contenuti e dei trend. Il numero è del 2008, ma per noi resta una pietra miliare d'un percorso verso l'indie publishing.
Leggere e Conoscere in Rete - Complessità VS SemplificazioneMarco Dal Pozzo
Slide dell'Incontro del 19 Marzo 2015 al Liceo Classico V. Emanuele II sul tema "Leggere e Conoscere in Rete - Complessità VS Semplificazione"
Una piccola linea guida e spunti di riflessione per un uso consapevole della Rete e dei Contenuti in Rete.
Hunger Games & Snapchat: Coinvolgere nell'attesa.Annalisa Mazzola
Progetto finale del corso di Comunicazione Digitale presso l'Università degli studi di Milano - Bicocca. Il nostro progetto (realizzato in collaborazione con Giulia Busdon e Matteo Cesati) prevedeva la realizzazione di una campagna di promozione di lunga durata per il lancio del terzo film della saga Hunger Games attraverso l'utilizzo di uno strumento nuovo come Snapchat in modo da creare engagement tra gli appassionati nell'attesa.
What, where and when to share on Facebook and Twitter. Aimed at journalists, these slides are perfect for anyone who wants to be able to create engaging social media content
Ma il futuro, quando arriva? Future Forum - Udine - 29 novembre 2013Fabio Feruglio
Perché il futuro ci sorprende sempre? Perché non ci accorgiamo del futuro che è già qui. Spunti, riflessioni ed idee per essere protagonisti del futuro e non lasciarlo tutto agli altri.
Edoardo Di Pietro – “Virtual Influencer vs Umano: Rubiamo il lavoro all’AI”Associazione Digital Days
Un respiro di consapevolezza digitale, esplorando l’approccio a tecnologie come AI e Metaverso e il loro impatto sulla società e sul lavoro. Si forniranno consigli su come utilizzare efficacemente l’AI, con una serie di strumenti suddivisi per obiettivi. Si analizzerà il ruolo dei Virtual Influencer e dei Meta-Ambassador per aziende e brand, evidenziando le opportunità di comunicazione su diverse piattaforme, compreso il Metaverso. Infine, verranno presentati casi studio concreti come Wando, Zeropain e Catherine Gipton per illustrare l’applicazione pratica di tali concetti.
Il numero 1 dell'house organ di Lateral Training, magazine dedicato all'innovazione, alla comunicazione e al marketing.
Questo primo numero è dedicato alle professioni digitali.
2. Se fossi un giovane senza lavoro voterei Magalli
e lo voterei pure se il lavoro lo avessi perso a
cinquant’anni. Se fossi un esodato voterei
Magalli e sulla scheda aggiungerei qualche
insulto a chi mi ha ridotto così.
(“Quirinale: perché Magalli” di Antonio
Padellaro)
3. Se ti affidi al web devi essere pronto a tutto,
anche alla beffa, al gesto situazionista, al mal
di pancia. Il web è un posto dove tutti pensano
di avere opinioni da esprimere e perciò
l’obbligo di pensare è optional. In questo caso
però è prevalso una sorta di inconscio
dadaista.
(“Magalli, il candidato virale che non si ritira” di
Aldo Grasso)
5. Dada non significa nulla. È solo un suono
prodotto della bocca.
(“Manifesto Dada” del 1918 di Tristan Tzara)
6. Nel mondo realmente rovesciato, il vero è un
momento del falso.
(“La Società dello Spettacolo” di Guy Debord)
7. Se la finzione si adatta così bene alla tecnologia
(al punto da farne uno dei temi dominanti nei
parchi di divertimento) è perché la tecnologia,
dal canto suo, si adatta molto bene alla
finzione, a tutte le finzioni.
(“La guerra dei sogni” di Marc Augé)
8. “Situazionista” è divenuto un passepartout che
apre ora la porta del dadaismo rimasticato ora
quella del facile millenarismo tecnologico. In
un mondo nichilista, tutto ciò che è reale è
“situazionista”.
(“Guy Debord è morto davvero” di Luther
Blissett)
10. 4chan è la Ground Zero della cultura digitale
occidentale.
(Leopoldo Godoy, TV Globo)
11. Maggio 2007 – il link al video di “Never Gonna
Give You Up” di Rick Astley diventa la più
massiva burla virale di tutti i tempi
12. Febbraio 2008 – Mark “Wise Beard Man”
Bunker incita gli Anon ad aderire al Project
Chainology contro Scientology… al ritmo di
“Never gonna give you up”
13. Aprile 2008 – Da cosa nasce cosa e
arriva “The Ultimate Collection: Rick
Astley”
14. MTV Europe Music Award for Best Act –
Indovinate chi è nominato miglior artista di
sempre?
15. E va a finire che il papà di 4Chan, Christopher
Poole, viene eletto a furor di popolo “World's
most influential person of 2008” per Time
Magazine
19. Un messaggio per tutti i cancerosi, paladineggianti, alternativi, frocetti novellini:
Non siamo una Ronda, venuta a raddrizzare i torti. Non siamo vostri amici, né
vostri compagni, né i vostri salvatori. I vostri sentimenti non significano nulla per
noi. Siamo la natura umana sgravata da inutili codici etici, da sciocche moralità o
arbitrarie leggi e restrizioni. Siamo ogni oscuro impulso che avete, sfrenato e
pienamente realizzato. Siamo quello che in fondo desiderereste essere. Noi
esistiamo come strumenti di immediata gratificazione, esclusivamente per
soddisfare i nostri capricci. Noi non abbiamo cultura, non abbiamo leggi, sacre
scritture o altro. Noi siamo un collettivo autonomo, ognuno è una parte
insignificante di un tutto. Voi non potete assimilarci, noi non cambiamo. Voi non
potete sconfiggerci, noi non esistiamo. Voi non potete infiltrarvi, noi ci
conosciamo. Noi non dormiamo, non mangiamo e non
Anonimi vecchi e nuovi
20. Gli STEPPS di Jonah Berger
Social
Currency
• Il “valore
sociale“, che
guadagna agli
occhi del
proprio gruppo
sociale chi
diffonde
un’informazio
ne relativa a
un
prodotto/idea.
• Condividiamo
ciò che ci
rende
interessanti.
Triggers
• Ciò che rende
facile
associare un
prodotto/idea
ad un altro
concetto, che
lo rende di
facile
memorizzazion
e (es. Kit Kat e
caffé).
• Condividiamo
ciò che ci salta
in mente più
spesso.
Emotion
• La capacità di
un
prodotto/idea
di associarsi a
emozioni che a
prescindere
dal loro
contenuto
“positivo/nega
tivo” spingano
all’azione
• Condividiamo
ciò che
abbiamo a
cuore.
Public
• Ha maggiore
probabilità di
condivisione
ciò che è
pensato sia
per essere
mostrato, che
per crescere
Practical
Value
• Tendiamo a
condividere ciò
che possiede
per noi un
qualche valore
pratico.
Stories
• I contenuti
che si
inseriscono in
una storia,
hanno una
maggiore
capacità di
memorizzazion
e e diffusione,
utilizzando il
racconto come
“Cavallo di
Troia”.