Premio PA Sostenibile 2019 soluzione di Arpa PiemonteArpa Piemonte
Arpa Piemonte e Regione Piemonte hanno realizzato il sito relazione.ambiente.piemonte.it: quattro grandi tematiche - clima, aria, acqua e territorio - attraverso 150 indicatori tracciano lo stato di salute dell’ambiente in Piemonte secondo il modello riconosciuto a livello internazionale DPSIR (determinanti, pressioni, stato, impatti, risposte). Ogni tematica fa riferimento ai 17 obiettivi in cui si articola l’Agenda 2030 Onu per lo sviluppo sostenibile.
Premio PA Sostenibile 2019 soluzione di Arpa PiemonteArpa Piemonte
Arpa Piemonte e Regione Piemonte hanno realizzato il sito relazione.ambiente.piemonte.it: quattro grandi tematiche - clima, aria, acqua e territorio - attraverso 150 indicatori tracciano lo stato di salute dell’ambiente in Piemonte secondo il modello riconosciuto a livello internazionale DPSIR (determinanti, pressioni, stato, impatti, risposte). Ogni tematica fa riferimento ai 17 obiettivi in cui si articola l’Agenda 2030 Onu per lo sviluppo sostenibile.
Il Distretto Industriale Agroalimentare sostiene lo sviluppo del territorio e la valorizzazione del tessuto economico e produttivo locale verso un processo di integrazione strettamente correlato a nuove forme d’interazione e integrazione tra formazione e valorizzazione delle risorse umane, ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico.
Idea progettuale presentata nell'ambito Ambiente, energia, capitale naturale. L'idea progettuale mira allo sviluppo di un innovativo sistema di monitoraggio e di supporto decisionale della movimentazione dei principali ammendanti organici e fertirriganti utilizzati in agricoltura (fanghi di depurazione urbana, digestati e compostati di deiezioni animali e acque di vegetazione).
uno@uno fa della semplicità e del “fastidio zero” la propria strada maestra. Ai cittadini viene assegnato un codice personale, riportato anche su apposite etichette adesive, diversamente colorate a seconda della tipologia di rifiuto.
Apponendo l’etichetta giusta su un comune sacchetto si avrà una corretta differenziata e si fruirà degli sconti in bolletta .
uno@uno può essere applicato anche utilizzando i vecchi cassonetti stradali, senza alcun nuovo investimento e senza nuovi costi liberando i cittadini da fastidiosi calendari settimanali .
L'acqua di falda rappresenta un’importante e preziosa risorsa in campo agricolo, e potenzialmente, se opportunamente trattata, anche in campo alimentare. Il problema della contaminazione delle falde è stato affrontato, nel corso degli ultimi anni, con varie metodologie, con l'obiettivo di identificare gli inquinanti di varia natura. Non è stata adeguatamente sviluppata una tecnologia che identifichi le cause che provocano l'inquinamento.
La soluzione proposta prevede l'indagine delle popolazioni di batteri che abitano le falde e che utilizzano come fonte primaria proprio gli inquinanti. Mappando i microrganismi, attraverso l'analisi del loro DNA, si può valutare il tipo di “fonte” che ha provocato la contaminazione
La seconda edizione del Meeting italiano rivolto agli operatori del settore ecologico ha trovato sede a Rimini presso Ecomondo, la più importante fiera a livello nazionale dedicata ai temi dell’energia e del riciclo. L’iniziativa ha replicato il successo della prima edizione svoltasi nel marzo 2006 presso la sede della Cooperativa Palm W&P di Buzzoletto di Viadana (MN).
L'Expo 2007 ha suscitato un notevole interesse confermando il suo ruolo di appuntamento per gli operatori del settore.
Raccolta differenziata spinta e riduzione dei rifiuti alla fonte: un progetto...boma21
Convegno: Nuovo inceneritore di Desio. Rischi per la salute da incenerimento dei rifiuti, buone pratiche e tecnologie sostenibili per andare oltre. Legambiente. 20 Aprile 2009.
Il Distretto Industriale Agroalimentare sostiene lo sviluppo del territorio e la valorizzazione del tessuto economico e produttivo locale verso un processo di integrazione strettamente correlato a nuove forme d’interazione e integrazione tra formazione e valorizzazione delle risorse umane, ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico.
Idea progettuale presentata nell'ambito Ambiente, energia, capitale naturale. L'idea progettuale mira allo sviluppo di un innovativo sistema di monitoraggio e di supporto decisionale della movimentazione dei principali ammendanti organici e fertirriganti utilizzati in agricoltura (fanghi di depurazione urbana, digestati e compostati di deiezioni animali e acque di vegetazione).
uno@uno fa della semplicità e del “fastidio zero” la propria strada maestra. Ai cittadini viene assegnato un codice personale, riportato anche su apposite etichette adesive, diversamente colorate a seconda della tipologia di rifiuto.
Apponendo l’etichetta giusta su un comune sacchetto si avrà una corretta differenziata e si fruirà degli sconti in bolletta .
uno@uno può essere applicato anche utilizzando i vecchi cassonetti stradali, senza alcun nuovo investimento e senza nuovi costi liberando i cittadini da fastidiosi calendari settimanali .
L'acqua di falda rappresenta un’importante e preziosa risorsa in campo agricolo, e potenzialmente, se opportunamente trattata, anche in campo alimentare. Il problema della contaminazione delle falde è stato affrontato, nel corso degli ultimi anni, con varie metodologie, con l'obiettivo di identificare gli inquinanti di varia natura. Non è stata adeguatamente sviluppata una tecnologia che identifichi le cause che provocano l'inquinamento.
La soluzione proposta prevede l'indagine delle popolazioni di batteri che abitano le falde e che utilizzano come fonte primaria proprio gli inquinanti. Mappando i microrganismi, attraverso l'analisi del loro DNA, si può valutare il tipo di “fonte” che ha provocato la contaminazione
La seconda edizione del Meeting italiano rivolto agli operatori del settore ecologico ha trovato sede a Rimini presso Ecomondo, la più importante fiera a livello nazionale dedicata ai temi dell’energia e del riciclo. L’iniziativa ha replicato il successo della prima edizione svoltasi nel marzo 2006 presso la sede della Cooperativa Palm W&P di Buzzoletto di Viadana (MN).
L'Expo 2007 ha suscitato un notevole interesse confermando il suo ruolo di appuntamento per gli operatori del settore.
Raccolta differenziata spinta e riduzione dei rifiuti alla fonte: un progetto...boma21
Convegno: Nuovo inceneritore di Desio. Rischi per la salute da incenerimento dei rifiuti, buone pratiche e tecnologie sostenibili per andare oltre. Legambiente. 20 Aprile 2009.
2. FORUM PA 2019
Premio PA sostenibile – II EDIZIONE
100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030
IL PRIMO ELENCO REGIONALE IN MATERIA DI
SOTTOPRODOTTI
______________________________
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
______________________________
ECONOMIA CIRCOLARE, INNOVAZIONE E OCCUPAZIONE
______________________________
3. FORUM PA 2019
Premio PA sostenibile – II EDIZIONE
100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030
IL GRUPPO DI LAVORO
➢ Avv. Cristina Govoni (Regione Emilia-Romagna – Responsabile Servizio Giuridico dell’Ambiente, rifiuti,
bonifica siti contaminati e servizi pubblici ambientali)
➢ Ing. Leonardo Palumbo (Regione Emilia-Romagna – Servizio Giuridico dell’Ambiente, rifiuti, bonifica siti
contaminati e servizi pubblici ambientali)
➢ Dott.ssa Maria Faranghis Khadivi (Regione Emilia-Romagna – Servizio Giuridico dell’Ambiente, rifiuti,
bonifica siti contaminati e servizi pubblici ambientali)
➢ Ing. Lucia Faccenda (Regione Emilia-Romagna – Servizio Giuridico dell’Ambiente, rifiuti, bonifica siti
contaminati e servizi pubblici ambientali)
➢ Ing. Attilio Raimondi (RER – DG Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa)
➢ Dott. Giuseppe Carnevali (Regione Emilia-Romagna - DG Agricoltura, Caccia e Pesca)
➢ Dott.ssa Barbara Villani (ARPAE – Emilia-Romagna)
➢ Dott. Roberto Centazzo (Tavolo Regionale Imprenditoria)
➢ Dott. Mauro Melandri (Tavolo Regionale Imprenditoria)
➢ Dott.ssa Rita Pareschi (Tavolo Regionale Imprenditoria)
➢ Dott.ssa Barbara Zanetti (Tavolo Regionale Imprenditoria)
➢ Avv. Giuseppe Vischetti (Confindustria Emilia Romagna)
➢ Dott.ssa Sarah Magrini (Coldiretti Emilia- Romagna)
4. FORUM PA 2019
Premio PA sostenibile – II EDIZIONE
100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030
L’importanza della prevenzione in Regione Emilia-Romagna
L’Elenco regionale sottoprodotti, istituito nel 2016, rappresenta la principale misura messa in
campo dalla Regione Emilia-Romagna, finalizzata alla riduzione della produzione dei rifiuti
“industriali”, attraverso la classificazione dei residui di lavorazione aziendali come sottoprodotti.
Il regime dei sottoprodotti rientra infatti a pieno titolo tra le misure di prevenzione (al primo posto
della gerarchia comunitaria), esso contribuisce alla dissociazione della crescita economica dalla
produzione di rifiuti e riduce il consumo di materie prime vergini.
I sottoprodotti sono residui di lavorazione derivanti da processi produttivi che, se soddisfano le
condizioni richieste dalla normativa non sono da considerare rifiuti e possono essere utilizzati nello
stesso o in altri processi di produzione o di utilizzazione.
Per attestare il riconoscimento dell'osservanza di buone pratiche tecniche e gestionali, con
deliberazione della Giunta regionale n. 2260/2016, è stato istituito l’Elenco regionale dei
sottoprodotti a cui possono iscriversi le imprese il cui processo produttivo e le sostanze o gli oggetti
da esso derivanti hanno i requisiti previsti dalla normativa vigente per la qualifica di sottoprodotti.
L’Elenco rappresenta un sistema pubblico di riconoscimento che ha lo scopo di favorire
l'utilizzo dei sottoprodotti, in linea con i principi dell'economia circolare e in un'ottica di
collaborazione costruttiva tra pubblico e privato per dare maggiori certezze e sicurezza agli
operatori economici.
5. FORUM PA 2019
Premio PA sostenibile – II EDIZIONE
100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030
L’«Elenco regionale dei sottoprodotti»
I destinatari della misura sono tutte le imprese ubicate in Regione Emilia-Romagna che
producono residui di lavorazione che possono essere classificati come sottoprodotti.
Importante sottolineare che tale modello è immediatamente replicabile anche nelle altre Regioni
italiane e ciò potrebbe avere quindi impatti e ricadute positive sull’intero mondo produttivo
nazionale.
Regione Emilia-Romagna ha già avuto primi contatti con alcune Regioni interessate ad
utilizzare tale progettualità ed è disponibile a supportare tutte quelle che intendono
percorrere la medesima strada.
Ad oggi, sono già 11 le imprese regionali iscritte e si stima che per il solo comparto
ceramico (oggetto di una specifica filiera già approvata dall’Emilia-Romagna) nazionale la
classificazione dei propri residui di lavorazione come sottoprodotti comporterebbe un risparmio
di materia prima stimabile nell’ordine del 6-7% ovvero circa 600.000 tonnellate/anno (di
cui circa l’80% impiegata da aziende localizzate in Emilia-Romagna) di miscele di argille–
feldspati-chamotte che non verrebbero estratte in natura sottraendo parallelamente un'analoga
quantità di rifiuti.
6. FORUM PA 2019
Premio PA sostenibile – II EDIZIONE
100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030
Per dare maggiori certezze agli operatori economici, in un settore caratterizzato da normative complesse
e spesso di difficile implementazione quale quello dei rifiuti, la Regione Emilia-Romagna ha individuato un
percorso composito che prevede, a valle dell’istituzione dell’Elenco regionale, la formalizzazione con determine
dirigenziali delle caratteristiche dei processi produttivi e dei sottoprodotti da essi derivanti per le diverse filiere
identificate nell’ambito del «Coordinamento regionale permanente sottoprodotti».
Sono già state individuate ed approvate 6 filiere ovvero:
1. «noccioli di albicocca» (det. 349/2017);
2. «noccioli di pesca» (det. 349/2017);
3. «sale derivante dalla salatura delle carni» (det. 2349/2017);
4. «liquor nero» (det. 4807/2017);
5. «residui verdi del mais dolce» (det. 8051/2017);
6. «polveri e impasti da ceramica cruda, cotta e formati ceramici crudi e cotti» (det. 16604/2017).
L’iscrizione all'Elenco NON comporta alcun costo per le aziende, è volontaria e non pregiudica la
possibilità di dimostrare con le diverse modalità consentite dall'ordinamento che le sostanze e/o gli oggetti
derivanti dalle filiere individuate abbiano la qualifica di sottoprodotti.
L’iscrizione all’elenco RER determina il rilascio da parte dell'ufficio regionale competente di un attestato di
iscrizione dell'impresa nell'Elenco che potrà essere utilizzato anche per accompagnare il trasporto.
7. FORUM PA 2019
Premio PA sostenibile – II EDIZIONE
100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030
ANAGRAFICA DEL REFERENTE
Nome e Cognome: Avv. Cristina GOVONI
Email: cristina.govoni@regione.emilia-romagna.it; servrifiuti@regione.emilia-romagna.it
Altre informazioni: Tel. 051 527 6003 – 051 527 6061 – 051 527 6078