Rivoluzione Industriale Digitale ed Economia Open Source
Imprese, professionisti e comunità: strategie per il futuro
http://www.po.camcom.it/news/eventi/2014/20140415.php
Seminario alla Camera di Commercio di Prato
Seminar Objects in Common - Media Lab Prado 2015
http://medialab-prado.es/article/seminario-objetos-comunes2
Read intro on my blog: https://zoescope.wordpress.com/2015/12/27/make-it-sharable-bits-of-my-talk-at-interactivos-2015/
Il paradigma dell’open source e della collaborazione nelle piccole produzioniZoe Romano
Presentazione al convegno: Un nuovo artigianato autoprodotto e sostenibile può rinnovare la moda e il design?
http://www.unibo.it/it/bacheca/rimini/un-nuovo-artigianato-autoprodotto-e-sostenibile-puo-rinnovare-la-moda-e-il-design
Seminar Objects in Common - Media Lab Prado 2015
http://medialab-prado.es/article/seminario-objetos-comunes2
Read intro on my blog: https://zoescope.wordpress.com/2015/12/27/make-it-sharable-bits-of-my-talk-at-interactivos-2015/
Il paradigma dell’open source e della collaborazione nelle piccole produzioniZoe Romano
Presentazione al convegno: Un nuovo artigianato autoprodotto e sostenibile può rinnovare la moda e il design?
http://www.unibo.it/it/bacheca/rimini/un-nuovo-artigianato-autoprodotto-e-sostenibile-puo-rinnovare-la-moda-e-il-design
Perchè dobbiamo ripensare l'approccio alla manifattura? Quali sono i segnali e le forze che ci obbligano ad un cambio di paradigma?
Designer, makers, artigiani: figure in sovrapposizione, competenze interscambiabili, necessità di ibridare con un pensiero che coinvolge visione, economia, design strategico e un utilizzo delle tecnologie di comunicazione, distribuzione e relazione costruendo filiere personalizzate, proprio come i bisogni delle persone.
Una lezione che ho avuto l'opportunità e l'onore di tenere presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione a Lecce, Università del Salento, nell'ambito dell'iniziativa Laboratori dal Basso, promosso e organizzato dall'associazione BioDesArt.
5 e 6 Febbraio 2016 Quarto Modulo del percorso di alta formazione Out of Fashion
La tecnologia digitale come opportunità per il sistema della moda. Verràaffrontato il concetto di brand dai codici aperti e nuove prospettive di lavoro nella moda fondata sulla condivisione, la collaborazione e l’innovazione. Dal brand open source alla digital fabrication, passando per l’ecosistema di Makers e alcuni esempi di imprese creative con obiettivi e finalitàfuori dagli schemi di start-up classica.
Workshop pratici di prototipazione e produzione on demand sull’utilizzo della lasercut e dei comandi di grafica vettoriale per realizzare un capo d’abbigliamento.
foto https://www.flickr.com/photos/wemake_cc/albums/72157650287254946
http://www.connectingcultures.info/moda_consapevole_etica_green/prodotto/modulo-4il-sistema-dei-makers
Nuove filiere creative, tra artigianato e digital manufacturingAndrea Cattabriga
Un workshop all'interno di Internet Festival 2014 che segue la call di Slowd "Design for Co-Making", dove i designer hanno lavorato ad un prodotto che lavorasse all'integrazione fra tecniche artigianali e stampa a deposizione di filamento. Prodotti realizzabili facilmente, anche da un hobbista.
Il workshop ha lavorato al miglioramento (hacking) del nodo da stampare in 3D uscito dalla call, per realizzare poi insieme il prodotto completo delle parti in legno.
I contenuti teorici delle slide sono divisi su tre filoni tematici:
1. la visione di Slowd dietro le filiere distribuite nel contesto di nuovi scenari socio-economici
2. casi studio e strategie attuali per l'utilizzo di semplici stampanti FDM economiche nel design di prodotto
3. consigli e strategie per la preparazione dei pezzi da stampare in 3D a cura del team di 3D Italy
NABA 2014 - Digital fabrication and fablabsEnrico Bassi
the industrial production system has some limits. it actually works only if the production volume is very high and, in order to reduce the costs, it's sometimes ready to ignore the environment or the user personalization. Digital fabrication works in an other way, trying to put together the industrial replicability and precision, with a artisan care for personalization and local production. A fablab is definitely one of the most important center of this revolution, where to test new ideas and create contamination.
Dentro la rivoluzione: innovazione design-driven e nuovi scenari della manifa...Andrea Cattabriga
Cosa sta succedendo all’economia globale e perché la marginalizzazione dei costi di produzione ci offre una lezione importante. Le nuove sfide tecnologiche sono già qui e stanno cambiando tutto. Come sfruttarle per non rimanere fuori dai nuovi sistemi della produzione e della distribuzione. Perché l’approccio del design sta diventando il nuovo mantra. Come si fa ad innovare, qual è il ruolo del designer in tutto questo? Nuove opportunità, piattaforme e la filiera analogico-digitale.
Perché dobbiamo ripensare l’approccio alla manifattura? Quali sono i segnali e le forze che ci obbligano ad un cambio di paradigma? Designer, makers, artigiani: figure in sovrapposizione, competenze interscambiabili, necessità di ibridare con un pensiero che coinvolge visione, economia, design strategico e un utilizzo delle tecnologie di comunicazione, distribuzione e relazione costruendo filiere personalizzate , proprio come i bisogni delle persone.
Al termine della conferenza verranno prese le adesioni per il workshop a cura di Slow/d "Dal problema alla distribuzione, Design per le nuove filiere"; l'obiettivo del workshop è quello di coinvolgere gli studenti in un'esperienza di progettazione.
**WHAT'S ABOUT DESIGN**
Dal 3 febbraio all’8 aprile, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Indagine su nuovi posizionamenti, tracciati operativi e tendenze nell'ambito del design in atto, con intento di mapparne i percorsi emergenti e aprire nuove prospettive di ricerca e di operatività e dare testimonianza della complessa e sfaccettata evoluzione del design “prossimo venturo” attraverso la voce di designer, imprenditori, aziende impegnati nell’attivare processi di innovazione nel design italiano.
La fabbricazione digitale o Digital Fabrication, nasce come evoluzione della produzione industriale affiancandosi ad essa per i mercati ad alta flessibilità e personalizzazione. In questa lezione vediamo una sintesi di delle ragioni che hanno spinto alla nascita della digital fabrication e alcuni strumenti essenziali al suo sviluppo.
Presentazione webinar nel contesto "Enrosadira - Azioni di empowerment femminile nel mondo del lavoro " gestito da Centro Consorzi e finanziato dal Fondo Sociale Europeo della Regione Veneto.
Perchè dobbiamo ripensare l'approccio alla manifattura? Quali sono i segnali e le forze che ci obbligano ad un cambio di paradigma?
Designer, makers, artigiani: figure in sovrapposizione, competenze interscambiabili, necessità di ibridare con un pensiero che coinvolge visione, economia, design strategico e un utilizzo delle tecnologie di comunicazione, distribuzione e relazione costruendo filiere personalizzate, proprio come i bisogni delle persone.
Una lezione che ho avuto l'opportunità e l'onore di tenere presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione a Lecce, Università del Salento, nell'ambito dell'iniziativa Laboratori dal Basso, promosso e organizzato dall'associazione BioDesArt.
5 e 6 Febbraio 2016 Quarto Modulo del percorso di alta formazione Out of Fashion
La tecnologia digitale come opportunità per il sistema della moda. Verràaffrontato il concetto di brand dai codici aperti e nuove prospettive di lavoro nella moda fondata sulla condivisione, la collaborazione e l’innovazione. Dal brand open source alla digital fabrication, passando per l’ecosistema di Makers e alcuni esempi di imprese creative con obiettivi e finalitàfuori dagli schemi di start-up classica.
Workshop pratici di prototipazione e produzione on demand sull’utilizzo della lasercut e dei comandi di grafica vettoriale per realizzare un capo d’abbigliamento.
foto https://www.flickr.com/photos/wemake_cc/albums/72157650287254946
http://www.connectingcultures.info/moda_consapevole_etica_green/prodotto/modulo-4il-sistema-dei-makers
Nuove filiere creative, tra artigianato e digital manufacturingAndrea Cattabriga
Un workshop all'interno di Internet Festival 2014 che segue la call di Slowd "Design for Co-Making", dove i designer hanno lavorato ad un prodotto che lavorasse all'integrazione fra tecniche artigianali e stampa a deposizione di filamento. Prodotti realizzabili facilmente, anche da un hobbista.
Il workshop ha lavorato al miglioramento (hacking) del nodo da stampare in 3D uscito dalla call, per realizzare poi insieme il prodotto completo delle parti in legno.
I contenuti teorici delle slide sono divisi su tre filoni tematici:
1. la visione di Slowd dietro le filiere distribuite nel contesto di nuovi scenari socio-economici
2. casi studio e strategie attuali per l'utilizzo di semplici stampanti FDM economiche nel design di prodotto
3. consigli e strategie per la preparazione dei pezzi da stampare in 3D a cura del team di 3D Italy
NABA 2014 - Digital fabrication and fablabsEnrico Bassi
the industrial production system has some limits. it actually works only if the production volume is very high and, in order to reduce the costs, it's sometimes ready to ignore the environment or the user personalization. Digital fabrication works in an other way, trying to put together the industrial replicability and precision, with a artisan care for personalization and local production. A fablab is definitely one of the most important center of this revolution, where to test new ideas and create contamination.
Dentro la rivoluzione: innovazione design-driven e nuovi scenari della manifa...Andrea Cattabriga
Cosa sta succedendo all’economia globale e perché la marginalizzazione dei costi di produzione ci offre una lezione importante. Le nuove sfide tecnologiche sono già qui e stanno cambiando tutto. Come sfruttarle per non rimanere fuori dai nuovi sistemi della produzione e della distribuzione. Perché l’approccio del design sta diventando il nuovo mantra. Come si fa ad innovare, qual è il ruolo del designer in tutto questo? Nuove opportunità, piattaforme e la filiera analogico-digitale.
Perché dobbiamo ripensare l’approccio alla manifattura? Quali sono i segnali e le forze che ci obbligano ad un cambio di paradigma? Designer, makers, artigiani: figure in sovrapposizione, competenze interscambiabili, necessità di ibridare con un pensiero che coinvolge visione, economia, design strategico e un utilizzo delle tecnologie di comunicazione, distribuzione e relazione costruendo filiere personalizzate , proprio come i bisogni delle persone.
Al termine della conferenza verranno prese le adesioni per il workshop a cura di Slow/d "Dal problema alla distribuzione, Design per le nuove filiere"; l'obiettivo del workshop è quello di coinvolgere gli studenti in un'esperienza di progettazione.
**WHAT'S ABOUT DESIGN**
Dal 3 febbraio all’8 aprile, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Indagine su nuovi posizionamenti, tracciati operativi e tendenze nell'ambito del design in atto, con intento di mapparne i percorsi emergenti e aprire nuove prospettive di ricerca e di operatività e dare testimonianza della complessa e sfaccettata evoluzione del design “prossimo venturo” attraverso la voce di designer, imprenditori, aziende impegnati nell’attivare processi di innovazione nel design italiano.
La fabbricazione digitale o Digital Fabrication, nasce come evoluzione della produzione industriale affiancandosi ad essa per i mercati ad alta flessibilità e personalizzazione. In questa lezione vediamo una sintesi di delle ragioni che hanno spinto alla nascita della digital fabrication e alcuni strumenti essenziali al suo sviluppo.
Presentazione webinar nel contesto "Enrosadira - Azioni di empowerment femminile nel mondo del lavoro " gestito da Centro Consorzi e finanziato dal Fondo Sociale Europeo della Regione Veneto.
http://www.ong2zero.org/blog/corsi/makers-lo-sviluppo/
rtigiani digitali, inventori, ideatori dei più svariati oggetti e progetti, i cosiddetti “Makers” rappresentano un’estensione su base tecnologica del tradizionale mondo del bricolage e costituiscono ormai un movimento culturale diffusissimo in tutto il pianeta. Costruiscono apparecchiature elettroniche, realizzazioni robotiche, dispositivi per la stampa 3D, apparecchiature a controllo numerico e molte altre.
Elemento chiave di questo movimento culturale oltre all’applicazione della tecnologia all’artigianato, è la dimensione collettiva, sociale o comunitaria del lavoro stesso.
Makers e fabbricatori digitali infatti si trovano e lavorano nei FabLab o Makerspace, laboratori dove cittadini, imprese e istituzioni hanno accesso a macchine per la fabbricazione digitale solitamente non accessibili, e con processi e persone in grado di trasformare idee in prototipi e prodotti ad alto impatto sociale.
L’idea di FabLab nasce nel 2001 al MIT, dove il professor Neil Gershenfeld apre il “Center for Bits and Atoms” apre il primo laboratorio dove oggetti fisici nascono a partire dalle loro rappresentazioni digitali grazie a macchine in grado di trasformarli in materia. Oggi esiste una rete internazionale, FabFoundation, con più di 600 FabLab nel mondo, fondata su un insieme di macchine e valori condivisi, che permette di inviare oggetti digitali via Internet in modo da poterli fabbricare e materializzare fedelmente in ogni contesto simile.
Fashion, Luxury and sustainability at Supsi - 2014Zoe Romano
The document discusses sustainability and fashion, focusing on how new technologies and approaches are enabling more sustainable practices. It outlines how modularity, flexibility, customization and open-source models are allowing for on-demand production and the ability to fix and remix products. Communities of makers sharing knowledge in makerspaces and fab labs are supporting bottom-up innovation. The future of design is envisioned as more collaborative, with designers acting as enablers through open platforms, kits and digital tools that empower local production and customized solutions.
The document discusses wearable technology and issues around open vs closed hardware/software/data models. It notes that wearables can be used for health, communication, and environmental monitoring. However, closed systems controlled by big companies are opaque and competitive, while open systems empower individuals and collectives through transparency and collaboration. The rise of DIY and maker communities is discussed as enabling exploration and problem solving through accessible tools, platforms, and knowledge sharing. Examples shown include Arduino, open source textile projects, and Safecast's collaborative radiation monitoring in Japan.
From open source branding to collaborative clothing Zoe Romano
Parsons The New School for Design, New York, October 2012
http://sds.parsons.edu/blog/2012/09/26/stephan-weiss-memorial-lecture-zoe-romano-on-open-source-branding/
Abbiamo organizzato un workshop per la facilitazione all'autoprogettazione del nuovo spazio BarrA di Avanz, anticipata da una presentazione di introduzione all'Open Design + esempi operativi
Lavori e Digitale - Nuove forme di imprenditoria possibile
Prato openness
1. Dai codici aperti allo
street manufacturing
Rivoluzione Industriale Digitale ed Economia Open Source
Prato - Aprile 2014
@zoescope
@wemakecc
Zoe Romano
9. • Codici/Processi Pubblici
• Customizzazione
• Connessione
• Co-creazione
Parole chiave per una
nuova manifattura
Open Hardware / Open Design
Fabbricazione Digitale / Filiera Corta
Apertura e condivisione
Permesso di modificare
Feedback in tempo reale
Innovazione dal basso
11. Ravelry
Una community online per condividere codici, vendere prodotti e materiali
Since 2007 - over 2 millions members
hobbysts and micro-businesses
12. LookBook
Una community online per condividere look e glamour
Since 2008 - over 1.2 millions members
like stylists, photographers, bloggers
13. Arduino
Micro computer per realizzare progetti interattivi
Piattaforma che processa input
da sensori ambientali (luce,
colore, contatto, calore) e li
trasforma in dati che possono
essere visualizzati o diventare
comandi per fare altro
34. Dall’hobbismo DIY
fino alla manifattura
Imprese sostenibili basate su
- produzione small-scale di 1 variante di
bene spesso customizzabile e realizzabile
on demand
- produzione large-scale di 1 o piu’ varianti di
bene customizzabile a filiera corta
36. Condividi
codice
(non commercial use)
Dall’idea al prodotto
Vendi kit con i
componenti
Vendi la
versione da
collezionista
Vendi il
prodotto out-
of-the-box
(filiera corta e
finanziato da
crowdfunding)
BUILD AN AUDIENCE REACH EARLY ADOPTERS FULFILL CONSUMERS CREATE EXCLUSIVITY
44. Jake Bronstein
Denim On Demand a 98 dollari
- popolare ma non un testimonial (Giornalista,
conduttore)
- idea semplice da comunicare
- promessa forte per l’acquirente
- trasparenza, avere la capacita’ di raccontarsi
- sapere cosa si sta producendo e come (materie
prime, costo del lavoro, rifiniture, accessori)
- trovare manifatture pronte ad accettare la
scommessa