Il 23 maggio 2016 Eurostat ha diffuso i risultati di un'analisi sulla mortalità evitabile realizzato fra i Paesi dell’Unione Europea ed EFTA. Nebo Ricerche PA ha confrontato la sintesi dello studio condotto dall’Istituzione europea con l’esito dell’ultimo Rapporto MEV(i), edito lo scorso febbraio. Il confronto fra le due pubblicazioni evidenzia un analogo dato nazionale, circa 100.000 morti evitabili; inoltre, Nebo traduce l’analisi su base regionale "rileggendo" i dati alla luce della definizione Eurostat di mortalità evitabile.
Lo Speciale MEV(i) analizza i decessi definiti amenable (o “trattabili”) e quelli richiamati come preventable (o “prevenibili”), che insieme concorrono a definire il più vasto ambito della avoidable mortality, su base regionale: "clicca" sull'immagine a sinistra per visualizzare i grafici a dispersione che forniscono una visione d'insieme dei risultati regionali approfonditi nel Rapporto.
Il 23 maggio 2016 Eurostat ha diffuso i risultati di un'analisi sulla mortalità evitabile realizzato fra i Paesi dell’Unione Europea ed EFTA. Nebo Ricerche PA ha confrontato la sintesi dello studio condotto dall’Istituzione europea con l’esito dell’ultimo Rapporto MEV(i), edito lo scorso febbraio. Il confronto fra le due pubblicazioni evidenzia un analogo dato nazionale, circa 100.000 morti evitabili; inoltre, Nebo traduce l’analisi su base regionale "rileggendo" i dati alla luce della definizione Eurostat di mortalità evitabile.
Lo Speciale MEV(i) analizza i decessi definiti amenable (o “trattabili”) e quelli richiamati come preventable (o “prevenibili”), che insieme concorrono a definire il più vasto ambito della avoidable mortality, su base regionale: "clicca" sull'immagine a sinistra per visualizzare i grafici a dispersione che forniscono una visione d'insieme dei risultati regionali approfonditi nel Rapporto.
SI RIDUCE LA MORTALITA' PER COVID-19 NEI PRESIDI RESIDENZIALI PER ANZIANIFranco Pesaresi
E’ di recente pubblicazione il report dell’International Long-Term Care Policy Network di Londra relativo alla mortalità per COVID-19 nelle strutture residenziali per anziani. Lo studio non comprende, purtroppo, i dati italiani perché non raccolti e pubblicati dagli organi competenti. Nell'articolo si presentano, in sintesi, le principali evidenze emerse dalla pubblicazione e le si confrontano con i dati disponibili in Italia.
Uso ed abuso dei farmaci - Aderenza alla terapia nell'utilizzo dei vacciniDigital for Academy
Il seminario dello scorso 17 Aprile 2015 ha affrontato i temi dell’aderenza alla terapia e dell’appropriatezza prescrittiva toccando, tra le varie specialità aziendali, l’antibiotico terapia, i vaccini, la farmacogenetica e il suo uso nelle cure psichiatriche. Sono state inoltre analizzate delle possibili strategie digitali che consentano a medici, farmacisti e aziende di scegliere la cura più adatta per una determinata patologia e che agevolino il paziente nel seguirla al meglio.
Presentazione del dott. José Alfredo Lapinet, Medical Director Vaccines - GlaxoSmithKline Italy.
Seminario Istat Roma, Aula Magna 18 novembre 2018
Disuguaglianze nella mortalità: cosa possiamo sapere in più dall’integrazione delle fonti?
via Cesare Balbo 16
Contributo al convegno La salute ed il lavoro. Come la crisi e la precarietà hanno modificato questo rapporto.
Torino, 29 novembre 2018, Polo del '900.
SERVONO GLI OBIETTIVI DI SERVIZIO NELL'ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIALE (SAD)Franco Pesaresi
Il problema principale oggi è costituito dalla bassissima percentuale di anziani assistiti con il SAD: bisognerebbe pertanto fissare un livello standard che tutti i Comuni o gli ambiti sociali devono raggiungere (degli obiettivi di servizio) . Occorre innanzitutto raggiungere un livello base uguale per tutti per poi crescere gradualmente in una seconda fase.
Ricostruire i contenuti del livello essenziale dell’assistenza domiciliare sociale non è facile perché la prestazione viene
presentata come singola mentre invece i servizi in essa contenuti sono diversi e di diversa natura. Non ci sono spiegazioni
adeguate nella Legge di bilancio 2022 e nel Piano per la non autosufficienza 2022-2024 per cui l’unica soluzione è
interpretare in modo letterale quanto contenuto nelle norme citate.
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Ricostruire i contenuti del livello essenziale dell’assistenza domiciliare sociale non è facile perché la prestazione viene
presentata come singola mentre invece i servizi in essa contenuti sono diversi e di diversa natura. Non ci sono spiegazioni
adeguate nella Legge di bilancio 2022 e nel Piano per la non autosufficienza 2022-2024 per cui l’unica soluzione è
interpretare in modo letterale quanto contenuto nelle norme citate.
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimoraFranco Pesaresi
Per le persone senza dimora, la residenza anagrafica rappresenta un requisito decisivo per le sue possibilità di inclusione, perché ad essa si collega la possibilità di usufruire dei servizi sanitari, socio-assistenziali e abitativi, erogati dagli enti locali.
Una persona senza dimora può eleggere a suo domicilio non necessariamente un luogo fisico, l’importante è che scelga il Comune presso cui stabilisce i suoi interessi In questo caso, la persona viene iscritta in una via fittizia, territorialmente non esistente ma equivalente in valore giuridico; una via dove non vive nessuno e che in realtà non esiste, ma che viene istituita per dare la possibilità anche alle persone senza dimora di ottenere la residenza e i diritti ad essa connessi.
A quattro anni dal primo lockdown, e nella quarta giornata nazionale per le vittime del Covid, l'articolo si occupa delle residenze per
anziani ritornando a quel periodo terribile che ha segnato le vite, e le morti, di migliaia di anziani ricoverati. Lo facciamo
con la recensione del libro di Costanzo Ranci “Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo” (Mimesis
Edizioni, 2023).
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'Franco Pesaresi
Il Decreto Legislativo attuativo n. 29/2024, in grandissima parte, non dà attuazione alla Legge delega rinviando quasi tutte le decisioni più importanti ad una serie impressionante di ulteriori 19 decreti e linee guida. Nei prossimi mesi bisognerà cogliere ogni occasione, compresa quelle dei tanti decreti attuativi previsti, per recuperare i contenuti in linea con le previsioni più innovative della legge 33/2023.
Il servizio di Pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e familiari si attiva in caso di emergenze ed urgenze sociali, circostanze della vita quotidiana dei cittadini che insorgono repentinamente e improvvisamente, producono bisogni non differibili, in forma acuta e grave, che la persona deve affrontare e a cui è necessario dare una risposta immediata e tempestiva in modo qualificato, con un servizio specificatamente dedicato. Il pronto intervento sociale viene assicurato 24h/24 per 365 giorni l’anno.
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIFranco Pesaresi
on il Decreto Legislativo attuativo, approvato il 25 gennaio scorso, il Consiglio dei Ministri anziché procedere con l’avvio dell’attuazione della riforma della non autosufficienza prevista dalla Legge Delega 33/2023, si limita a disporre un rinvio quasi generalizzato degli obiettivi fondanti la riforma stessa. Franco Pesaresi mette a fuoco gli elementi centrali del recente Decreto, evidenziandone la distanza dai contenuti della Legge delega approvata meno di un anno fa dal Governo, una riforma che anziani non autosufficienti e caregiver attendono da anni.
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)Franco Pesaresi
Le dimissioni protette sono state individuate come Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS). L'articolo riordina il quadro normativo delle dimissioni protette.
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Franco Pesaresi
Dopo la presentazione della Legge di Bilancio 2024 al Parlamento si è sviluppata una discussione sulla dimensione dei fondi destinati alla disabilità tra chi affermava che i fondi sono diminuiti rispetto all’anno precedente e le dichiarazioni del Governo che invece affermavano che i fondi sono rimasti gli stessi.
Come stanno effettivamente le cose?
Il Decreto del Ministero del Salute n. 77/2022 sull’assistenza sanitaria territoriale ha introdotto un nuovo strumento per
l’assistenza globale dei pazienti territoriali: il Progetto di salute. In questo contributo, l'autore propone un’analisi
dello strumento come definito dal quadro normativo e propone alcune valutazioni rispetto alla sua attuazione nel sistema
organizzativo dei servizi.
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Franco Pesaresi
Questo ebook racconta dei primi due anni (2022-2023) di attuazione della parte sanitaria del PNRR nella Regione Marche. Parliamo di quella che tecnicamente si chiama Missione 6 Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il PNRR prevede, come è noto, numerosi investimenti sia nella sanità territoriale che in quella ospedaliera, nulla purtroppo per la prevenzione. Parliamo per intenderci di Case della salute, di ospedali di comunità, di centrali operative territoriali, di grandi attrezzature sanitarie, di digitalizzazione ecc.
In queste pagine si cercherà di mettere in condizione il lettore di valutare come procede nelle Marche l’attuazione del PNRR nel settore sanitario, fornendo documentazione e valutazioni.
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Franco Pesaresi
Seconda parte di un articolo che affronta il tema della regolamentazione nazionale degli alloggi per anziani. Negli ultimi due anni sono uscite ben 5 norme che dicono cose diverse ed inadeguate.
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Franco Pesaresi
Negli ultimi due anni (2021-2023) è scoppiato un improvviso e significativo interesse statale per la realizzazione di alloggi
dedicati agli anziani testimoniato da ben cinque norme diverse che si sono occupate del tema.
Si tratterebbe di una cosa molto positiva se non fosse che le diverse norme vanno a costituire un quadro contraddittorio e
confuso.
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaFranco Pesaresi
Con Delibera regionale 1496 del 2023, la Regione Marche ha approvato definitivamente le “Linee attuative regionali degli interventi per la non autosufficienza”, disponendo l’utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza sia per gli anziani che per i disabili. L'autore mette a disposizione un approfondimento sui contenuti di questa recente delibera regionale, proponendo alcune riflessioni su aspetti di particolare rilevanza.
La rivista "Abitare e Anziani" n.3/2023 ha dedicato l'intero numero agli alloggi assistiti. E' presente il mio articolo: "Gli alloggi assistiti: un'alternativa alle strutture residenziali per anziani".
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroFranco Pesaresi
Conciliare qualità e complessità oggi implica abbandonare la vecchia concezione delle organizzazioni sanitarie come strutture gerarchiche lineari: i sistemi sanitari e gli ospedali sono sempre più entità complesse governate da leggi di interazione e auto-organizzazione, spesso soggette a fenomeni emergenti, come lo è stato la minaccia pandemica. Sarà questa la chiave per riformare l’assistenza compresa quella ospedaliera, facendo convergere la pluralità di attori su un unico obiettivo: aumentare la flessibilità del sistema. Tutto il contrario della logica di “una singola causa genera un singolo effetto”.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. Franco Pesaresi
Le proposte del "Patto per la non autosufficienza" per la legge di bilancio 2024 per avviare un piano di legislatura per l'attuazione della L. 33/2023.
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIAFranco Pesaresi
Dopo l’approvazione della Legge delega per la riforma del sistema della non autosufficienza (l. 33/2023), e in attesa dei decreti legislativi attuativi, l'articolo propone un’analisi delle spese per la Long Term Care in Italia negli ultimi 10 anni. Una lettura utile per sapere cosa rientra sotto il “cappello” della LTC e quali sono le varie voci di spesa pubblica, tra sanità, indennità di accompagnamento e altri interventi socio-assistenziali. L'articolo propone anche informazioni legate alle macro-funzioni della Long Term Care e un confronto coi numeri degli altri Paesi UE.
Perchè il Covid uccide di più in Italia che in Europa?
1. 30/12/2020 Perchè il Covid-19 uccide di più in Italia che in Europa? | Articolo | welforum.it
https://welforum.it/perche-il-covid-19-uccide-di-piu-in-italia-che-in-europa/ 1/4
Politiche e governo del welfare <https://welforum.it/area/politiche-governo-welfare/>
Perchè il Covid-19 uccide di più in Italia che in Europa?
Franco Pesaresi <https://welforum.it/autori/franco-pesaresi/> | 29 Dicembre 2020
Uno dei modi più importanti per misurare l’impatto nei singoli paesi del Covid-19 è la mortalità. Gli indicatori più importanti sono due:
La mortalità, e cioè il numero di decessi per popolazione (es. ogni 100.000 abitanti);
La letalità, e cioè il numero dei decessi per ogni 100 persone positive al Covid-19.
La mortalità per Covid-19
I paesi di tutto il mondo hanno riportato tassi di mortalità molto diversi. L’Italia si colloca tra i paesi che hanno registrato il livello più elevato
di mortalità del mondo. Dopo il Belgio, San Marino e Perù si colloca l’Italia che dall’inizio della pandemia ha registrato 111 decessi ogni
100.000 abitanti. La Germania, per esempio, ne ha registrati 30 (Cfr. Tab. 1).
Dove bisognerebbe scappare in tempo di Covid-19? A Taiwan dove si sono registrati solo 7 morti per Covid-19 pari a 0,03 casi ogni 100.000
abitanti, il livello più basso.
Tab. 1 – Deceduti per Covid-19 per singola nazione
Nazione Caso confermato Deceduti % Deceduti sui positivi Morti / 100.000 pop.
Belgio 618.204 18.371 3,0% 160.84
San Marino 2.049 54 2,6% 159.83
Perù 989.457 36.858 3,7% 115.22
Italia 1.906.377 67.220 3,5% 111.23
Slovenia 102.043 2.233 2,2% 108.01
Macedonia Nord 76.251 2.225 2,9% 106.82
Bosnia Erzegov. 104.087 3.549 3,4% 106.77
Spagna 1.785.421 48.777 2,7% 104.39
Andorra 7.466 79 1,1% 102.59
Regno Unito 1.954.268 66.150 3,4% 99.49
Montenegro 42.995 614 1,4% 98.66
stati Uniti 17.206.647 310.699 1,8% 94.97
Czechia 602,404 10.036 1,7% 94.45
Argentina 1.524.372 41.534 2,7% 93.35
Messico 1.289.298 116.487 9,0% 92.31
Bulgaria 188.288 6.339 3,4% 90.24
Francia 2.483.524 59.733 2,4% 89.17
Brasile 7,110,434 184.827 2,6% 88.24
Fonte: Johns Hopkins Coronavirus resources center
La letalità
Le cose non migliorano per l’Italia se si prende in considerazione la letalità del virus per ogni 100 positivi al Covid- 19.
Tab. 2 – La letalità per Covid-19 nei paesi con il tasso più elevato al mondo
Poszione Nazione Tasso di letalità %
1 Yemen 29,0
2 Messico 9,0
3 Ecuador 6,8
2. 30/12/2020 Perchè il Covid-19 uccide di più in Italia che in Europa? | Articolo | welforum.it
https://welforum.it/perche-il-covid-19-uccide-di-piu-in-italia-che-in-europa/ 2/4
4 Bolivia 6,1
5 Egitto 5,7
6 Iran 4,7
7 Afghanistan 4,1
8 Italia 3,5
Fonte: Johns Hopkins Coronavirus resources center
L’Italia, nella classifica mondiale dei paesi dove il Covid-19 ha sul tasso di letalità più elevato si colloca all’ottavo posto in compagnia di
paesi asiatici, africani e sudamericani. L’Italia è il paese europeo dove la letalità del Covid-19 è, in assoluto, la più elevata (Cfr. Tabb. 1 e 3)
con il 3,5% dei casi positivi. Detto in altre parole, i decessi per Covid-19 sono pari a 3,5 ogni 100 persone positive al Covid-19.
Comunque, anche per la letalità di paesi relativamente omogenei come quelli dell’Unione Europea si registra una grande variabilità fra un
paese e l’altro.
Tab. 3 – Letalità (per 100 positivi) per Covid-19 per paese europeo e quota anziani. (al 9/12/2020)
Paesi Unione europea Letalità (per 100 positivi)
Quota anziani: alta
Italia 3,5
Bulgaria 3,1
Grecia 2,7
Francia 2,4
Germania 1,6
Portogallo 1,6
Finlandia 1,5
Croazia 1,5
Lettonia 1,3
Quota anziani: Media
Spagna 2,7
Svezia 2,4
Ungheria 2,4
Paesi Bassi 1,7
Repubblica Ceca 1,6
Slovenia 1,5
Danimarca 1,0
Lituania 0,9
Estonia 0,9
Quota anziani: bassa
Regno Unito 3,5
Belgio 2,9
Irlanda 2,8
Romania 2,4
Polonia 1,9
Malta 1,5
Austria 1,3
Slovacchia 0,9
Lussemburgo 0,9
Cipro 0,5
Fonte: nostra elaborazione da dati dell’Osservatorio salute regioni (2020)
Il tasso di letalità nelle regioni italiane
3. 30/12/2020 Perchè il Covid-19 uccide di più in Italia che in Europa? | Articolo | welforum.it
https://welforum.it/perche-il-covid-19-uccide-di-piu-in-italia-che-in-europa/ 3/4
La stessa variabilità che si registra in Europa si registra anche nelle regioni italiane. Il tasso italiano di letalità del Covid-19 è del 3,5% ma
passa da un massimo del 5,4% dei positivi in Lombardia a un minimo dell’1,4% in Campania. Una differenza di 4 volte (Cfr. Fig.1). Ci sono
7 regioni che superano la media italiana: Lombardia (5,4%), Valle d’Aosta (5,2%), Liguria (4,8%), Emilia Romagna (4,6%), Trento (4,2%),
Marche (4,0%), Piemonte (4,0%) (Cfr. Fig. 1).
L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane dell’Università Cattolica campus di Roma ha verificato che nel periodo ottobre-
dicembre 2020, in particolare sui dati dal 12 ottobre al 6 dicembre, si evidenzia che i livelli di mortalità per Covid-19 nelle Regioni italiane
variano sensibilmente, a parità di prevalenza dei nuovi contagi e indipendentemente dalla struttura per età della popolazione residente.
Grafico 1 – Il tasso di letalità del COVID-19 regione per regione
Fonte: https://lab.gedidigital.it/gedi-visual/2020/coronavirus-i-contagi-in-italia/index.php#effetti <https://lab.gedidigital.it/gedi-
visual/2020/coronavirus-i-contagi-in-italia/index.php#effetti>
Qualche valutazione
La pandemia ha avuto intensità e letalità diverse in Italia, in Europa e nel resto del mondo. Occorre tener conto che una parte della variabilità
osservata nei dati è sicuramente dovuta all’imprecisione con cui vengono registrati i casi di contagio e il loro tracciamento per cui è
necessario implementare sistemi di sorveglianza più efficaci di quello attualmente presente in Italia e nel resto dei Paesi europei.
L’Italia registra tassi di mortalità e di letalità derivanti dal Covid-19 tra i più alti al mondo senza che la popolazione sembra esserne
consapevole. Parlare un po’ di più di questi dati forse potrebbe indirizzare in modo più omogeneo la discussione politica sui provvedimenti
da prendere per contenere la diffusione del virus.
4. 30/12/2020 Perchè il Covid-19 uccide di più in Italia che in Europa? | Articolo | welforum.it
https://welforum.it/perche-il-covid-19-uccide-di-piu-in-italia-che-in-europa/ 4/4
Ci sono ipotesi diverse sulle ragioni di queste importanti differenze fra i paesi e fra le regioni ma non ci sono significative evidenze
scientifiche a supporto delle diverse ipotesi.
In genere, le differenze nei tassi di mortalità/letalità vengono spiegate con le seguenti cause:
demografia: ad esempio, si è detto più volte che la mortalità tende ad essere più alta nelle popolazioni più anziane;
caratteristiche del sistema sanitario: carenze organizzative, ritardi iniziali nel comprendere la gravità dell’emergenza, deficit nei sistemi
di tracciamento dei contagi, ospedali sopraffatti dai ricoveri, ecc.
differenze nel numero di persone testate: con più tamponi, vengono identificate più persone con casi più lievi e questo abbassa il tasso
di letalità (ma non la mortalità).
comportamenti individuali e scelte dei Governi centrali e locali;
diversi livelli di aggressività del virus;
altri fattori, molti dei quali rimangono sconosciuti.
In realtà, gli studi che sono stati realizzati in Italia per confrontare la letalità per Covid-19 con la popolazione anziana (ultra 65 anni) ha
evidenziato una correlazione non significativa, e cioè l’eccesso di mortalità dei contagiati in alcune regioni non dipende, o dipende in minima
parte, dalla struttura anziana della popolazione (Osservatorio salute regioni, 2020).
Agli stessi risultati si è giunti analizzando i dati dei paesi europei: come si può vedere nella tabella 3, il gruppo di paesi con una quota di
anziani elevata registra tassi di letalità molto differenti che vanno da quelli massimi dell’Italia del 3,5% a quelli minimi della Lettonia
dell’1,3%. L’Italia, come abbiamo visto, ha una elevata letalità, a fronte di un tasso di contagi che ci colloca nella fascia centrale della
graduatoria europea. Dai dati sappiamo che i decessi sono avvenuti soprattutto tra gli anziani e il nostro Paese, a livello europeo, è primo per
quota di anziani, ma questo spiega solo in parte tale mortalità. Come spiegare altrimenti il caso della Gran Bretagna che registra un tasso di
letalità pari a quello italiano ma una popolazione molto più giovane (Osservatorio regioni, 2020)?
Un dato empirico che non ha alcuna validità scientifica ma che certo colpisce molto è che sul fronte della mortalità complessiva a causa del
Covid-19 l’Italia non sta insieme agli altri paesi europei ma i suoi livelli di mortalità la collocano insieme a paesi asiatici, africani e
sudamericani. Il che lascerebbe supporre un sistema sanitario inadeguato ad affrontare una simile pandemia. Ma questo ovviamente
contrasterebbe con le diverse graduatorie mondiali sull’efficacia dei sistemi sanitari che costantemente collocano il Servizio Sanitario
Nazionale ai primi posti delle diverse graduatorie.
In realtà non sappiamo molto, se non che siamo tra i paesi più colpiti. Le cause dell’andamento della mortalità/letalità rimangono ancora
largamente sconosciute o comunque senza evidenze scientifiche.
Quello che è emerso dovrà essere analizzato e compreso dalla scienza medica e dagli esperti di organizzazione dei Sistemi Sanitari poiché le
differenze riscontrate non sono attribuibili solo alla fragilità della popolazione anziana, quella più colpita dal virus. La ricerca su questi
aspetti è necessaria per evitare errori e prevenire altre eventuali emergenze sanitarie future.
Bibliografia
Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, Estrema variabilità nella intensità e nella letalità di Sars-Cov2 anche in
Europa <https://www.osservatoriosullasalute.it/wp-content/uploads/2020/12/FOCUS-COVID_dicembre.pdf>, 15/12/2020.
Johns Hopkins Coronavirus resources center, Mortality analyses <https://coronavirus.jhu.edu/data/mortality>.
Sezioni: Dati e ricerche <https://welforum.it/sezione/dati-ricerche/>, Punti di vista <https://welforum.it/sezione/opinioni/>
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