PowerPoint realizzato per il la sesibilizzazione sui temi del bullismo e cyberbullismo dell'Istituto Superiore Striano-Terzigno (NA) nell'ambito del progetto "Non possiamo restare a guardare", contro il fenomeno del bullismo e cyberbullismo (A.S. 2017/2018)
BULLISMO: LE FORZE DELL’ORDINE REPRIMONO ED EDUCANO? by C. VaninPaolo Madeyski
Il Comandante C. Vanin al Convegno sul Bullismo parla del Bullismo al giorno di oggi. Tipi di Bullismo e come si agisce per contrastarlo. Le forze dell'ordinme fanno prevenzione e educano e reprimono solo se necessita
Mobbing e bullismo di Maria Concetta MinervaDrughe .it
Si tratta di fenomeni che nuocciono alla società in modo incisivo, non favoriscono lo sviluppo economico e sociale del paese ed alimentano l’aggressività e la criminalità in ogni ambito.
BULLISMO: LE FORZE DELL’ORDINE REPRIMONO ED EDUCANO? by C. VaninPaolo Madeyski
Il Comandante C. Vanin al Convegno sul Bullismo parla del Bullismo al giorno di oggi. Tipi di Bullismo e come si agisce per contrastarlo. Le forze dell'ordinme fanno prevenzione e educano e reprimono solo se necessita
Mobbing e bullismo di Maria Concetta MinervaDrughe .it
Si tratta di fenomeni che nuocciono alla società in modo incisivo, non favoriscono lo sviluppo economico e sociale del paese ed alimentano l’aggressività e la criminalità in ogni ambito.
Università degli Studi di Milano-Bicocca
Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione
Laurea Magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione
Corso di Strumenti e Applicazioni del Web
a.a. 2016/2017
Approfondimento sul tema del cyberbullismo
Università degli Studi di Milano-Bicocca
Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione
Laurea Magistrale in Teoria e Tecnologia della Comunicazione
Corso di Strumenti e Applicazioni del Web
a.a. 2016/2017
Approfondimento sul tema del cyberbullismo
2. Il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo a scuola è in
continuo aumento, ma spesso viene ignorato, soprattutto nei
casi in cui la violenza non è fisica ma psicologica: quindi
«invisibile». Questa nuova forma di violenza ha reso urgente
l’intervento delle istituzioni, chiamate a fare sinergia con il mondo
della scuola, al fine di favorire una maggiore informazione e
ricercare strumenti di prevenzione. Da qui la nota del Miur del 19
Ottobre 2016, alla quale è allegato il Piano Nazionale per la
prevenzione del bullismo e cyberbullismo.
3. DEFINIZIONEDEFINIZIONE
BULLISMO è un comportamento di un individuo o di un
gruppo, ripetuto nel tempo, per fare del male, minacciare o
spaventare un altro individuo con l’intenzione di nuocere. E’
diverso da altri comportamenti aggressivi perché implica una
disparità di forze che lascia la vittima senza possibilità di
difendersi.
CYBERBULLISMO è una nuova forma di bullismo che
coinvolge l’uso dei cellulari (sms, chiamate, video) o di
internet (e-mail, messaggi istantanei, chat rooms, websites) o
altre forme di informazioni e comunicazione tecnologica per
attaccare, minacciare o intimidire qualcuno.
4. Le prime ricerche sull’argomento sono state effettuate in
Norvegia, dove, negli anni’70 si verificarono una serie di suicidi
provocati da abusi e prepotenze da parte di compagni di
scuola. Il clamore suscitato dai media da questi fatti di cronaca
costrinsero il governo a promuovere una ricerca nelle scuole, la
quale fu affidata a «Dan Olwes», professore universitario di
psicologia, che tutt’oggi è considerato la massima autorità
mondiale sull’argomento.
ORIGINIORIGINI DEL BULLISMODEL BULLISMO
5. I tre fattori che permettono di discriminare il bullismo da altre
forme di comportamento aggressivo sono:
L’INTENZIONALITA’: il bullo agisce con l’intenzione e lo scopo
preciso di dominare sull’altra persona, di offendere e di causare danni o
disagi
LA PERSISTENZA NEL TEMPO: i comportamenti bullistici sono
persistenti nel tempo, solitamente, durano settimane, persino anni ed è
difficile difendersi per coloro che ne sono vittime
L’ASIMMETRIA DELLA RELAZIONE: ciò significa che c’è una
disuguaglianza di forze e di potere, per cui uno dei due sempre prevarica
e l’altro sempre subisce, senza riuscire a difendersi vivendo un forte
senso di impotenza. La differenza di potere è dovuta alla forza fisica,
all’età o al numero quando le aggressione sono di gruppo
6. RISVOLTI PENALI
Si segnala che il bullo che ha commesso con le sue
azioni un reato in età compresa tra i 14 e i 18
anni è giudicato penalmente dal Tribunale per i
minorenni (mentre i minori di 14 anni non sono
imputabili per legge).
RISVOLTI CIVILI
Il bullismo può comportare, poi,
anche conseguenze di carattere civile:
il risarcimento del danno ingiusto cagionato alla
vittima, ai sensi dell'articolo 2043 del codice civile.
7. RESPONSABILITA’ DEI GENITORIRESPONSABILITA’ DEI GENITORI
I GENITORI possono essere chiamati a rispondere per culpa in
educando ai sensi di quanto previsto dal primo comma dell'articolo 2048
del codice civile, il quale stabilisce che "il padre e la madre, o il tutore sono
responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non
emancipati o delle persone soggette alla tutela, che abitano con essi.
RESPONSABILITA’ DELLA SCUOLARESPONSABILITA’ DELLA SCUOLA
La scuola può essere chiamata a rispondere per culpa in vigilando del
personale docente, ovverosia nel caso in cui gli insegnanti non
impediscano né evitino che il diritto di ogni studente a ricevere una
corretta, adeguata e puntuale formazione, sia compromesso. In questo caso,
il secondo comma dell'articolo 2048 c.c., sancisce che "i precettori e
coloro che insegnano un mestiere o un'arte sono responsabili del danno
cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui
sono sotto la loro vigilanza".
8. Contatti
Il Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca, ha
istituito il numero verde
800 66 96 96,
attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10
alle 13 e dalle 14 alle 19, al quale
rispondono psicologi, insegnanti e
personale del Ministero per offrire
assistenza e consulenza.