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Politecnico di Milano
Facoltà di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale
Corso di laurea specialistica in Ingegneria Civile
or. Rilevamento e Controllo
Anno Accademico 2008/2009
MONITORAGGIO STRUTTURALE
CON TECNICHE GPS:
IL CASO DELLA DIGA CIXERRI
Carlo De Gaetani
matr. 721997
Relatore: prof. Livio Pinto (D.I.I.A.R.)
Co-relatore: prof. Riccardo Barzaghi (D.I.I.A.R.)
Contro-relatrice: prof.ssa Laura Comi (D.I.S.)
IL CONTROLLO DELLE STRUTTURE:
Perchè è importante?
• Invecchiamento fisiologico dei manufatti
• Eventi naturali (frane, sismi, subsidenze)
• Cattivi criteri di costruzione
sono i fattori che modificano il
comportamento “standard” in
sicurezza delle grandi strutture civili
PRINCIPALI MODALITA’ DI CONTROLLO:
• Ispezioni visive
• Monitoraggio strumentale
• Indagini – prove
MONITORAGGIO STRUMENTALE:
L’evoluzione tecnologica ha permesso l’utilizzo di
sensori sempre più affidabili:
a lettura diretta con trasduttore elettrico intelligente
uscita analogica
proporzionale alla
grandezza rilevata
verifica “interna”
della validità strumentale della misura
pre-elaborazione della misura
uscita digitale elaborata e validata
lettura diretta
della misura della grandezza
QUALCHE DATO:
In Italia sono ancora poche le dighe munite di
sistemi automatici di controllo:
dighe gestite 1996 2000
• ENEL 289 99 121
• AUTOPRODUTTORI 42 18 23
Edison, Acea, AEM Milano,
AEM Torino, Italcementi, ecc.
• IRRIGUO/POTABILE 42 6 18
Romagna Acque, C. Terre Apulia,
C. Vallo Lucano, Ente Puglia Lucania,
Ente Flumendosa, AMGA Genova, ecc.
tot dighe = 373 33% 43%
fonte: ITCOLD – Comitato Nazionale Grandi Dighe, Dr. Ing. Giovanni Ruggeri, “La sicurezza delle dighe attraverso il monitoraggio”
INVASO STADIE REGISTRATORI BILANCE
METEO REGISTRATORI SU CARTA SENSORI CON TRASDUTTORE
TEMPERATURE TERMORESISTENZE
SPOSTAMENTI
COLLIMAZIONI-TRIANGOLAZIONI DISTANZIOMETRO COLLIMATORE AUT.
PENDOLI TELECOORDINOMETRI TELECOORDINOMETRI
LIVELLAZIONI LIVELLOMETRI
SOTTOPRESSIONI MANOMETRI-SONDE PIEZOMETRI
ROTAZIONI CLINOMETRI LIVELLOMETRI
DEFORMAZIONI CLS ESTENSIMETRI ELETTRICI
PERDITE MISURA MANUALE STRAMAZZI E MISURATORI DI LIVELLO
SPOSTAMENTI PROFONDI COMPARATORI ESTENSIMETRI A LUNGA BASE
1960 1970 1980 1990 2000
SENSORI DI MISURA NEL
MONITORAGGIO DI UNA DIGA:
INVASO STADIE REGISTRATORI BILANCE
METEO REGISTRATORI SU CARTA SENSORI CON TRASDUTTORE
TEMPERATURE TERMORESISTENZE
SPOSTAMENTI
COLLIMAZIONI-TRIANGOLAZIONI DISTANZIOMETRO COLLIMATORE AUT.
PENDOLI TELECOORDINOMETRI TELECOORDINOMETRI
LIVELLAZIONI LIVELLOMETRI
SOTTOPRESSIONI MANOMETRI-SONDE PIEZOMETRI
ROTAZIONI CLINOMETRI LIVELLOMETRI
DEFORMAZIONI CLS ESTENSIMETRI ELETTRICI
PERDITE MISURA MANUALE STRAMAZZI E MISURATORI DI LIVELLO
SPOSTAMENTI
PROFONDI
COMPARATORI ESTENSIMETRI A LUNGA BASE
1960 1970 1980 1990 2000
fonte: ITCOLD – Comitato Nazionale Grandi Dighe, Dr. Ing. Giovanni Ruggeri, “La sicurezza delle dighe attraverso il monitoraggio”
Global Navigation Satellite System:
• È basato sui sistemi GPS (USA), GLONASS (RUS) e
GALILEO (UE, in via di sviluppo)
• Stima continuativa delle 3 coordinate spaziali dei punti
• Non è necessaria intervisibilità tra i punti di riferimento
ed i punti di controllo
• Errori accidentali ridotti
La precisione di stima è confrontabile con quella
degli strumenti topografici classici?
GNSS:
Si può pensare ad un suo utilizzo per misurare:
• Spostamenti di ponti e viadotti
• Spostamenti di sbarramenti artificiali
• Stabilità di versanti
LA DIGA CIXERRI:
Località: Genna Is Abis (CA)
Anno di costruzione: 1990
Tipologia: A gravità, conci in CLS
Volume di invaso: 24,41 milioni di m3
Volume di regolazione: 24 milioni di m3
Volume totale: 32 milioni di m3
Lunghezza: 1295 m
Altezza: 26 m
Quota s.l.m.: 42,5
IL SISTEMA DI MONITORAGGIO GNSS
INSTALLATO SULLA DIGA:
Tipologia: Doppia frequenza (L1L2)
Numero di canali: 12 (L1) + 12 (L2), 20 Hz
Range di temp. Da -40°C a +65°C
Antenna : Leica AX1202
Dimensioni: 16,7 cm x 12,3 cm x 4 cm
Peso: 0,8 kg
IL SISTEMA DI MONITORAGGIO GNSS
INSTALLATO SULLA DIGA (2):
l’acquisizione presa in considerazione è stata dal giugno 2007 al luglio 2008
SERIE TEMPORALI GNSS, dir. x:
-6
-4
-2
0
2
4
6
2007.4 2007.9 2008.4 2008.9
[mm]
delta x (A)
-6
-4
-2
0
2
4
6
2007.4 2007.9 2008.4 2008.9
[mm]
delta x (B)
-6
-4
-2
0
2
4
6
2007.4 2007.9 2008.4 2008.9
[mm]
delta x (C)
-6
-4
-2
0
2
4
6
2007.4 2007.9 2008.4 2008.9
[mm]
delta x (D)
SERIE TEMPORALI GNSS, dir. y:
-6
-4
-2
0
2
4
6
2007.4 2007.9 2008.4 2008.9
[mm]
delta y (C)
-6
-4
-2
0
2
4
6
2007.4 2007.9 2008.4 2008.9
[mm]
delta y (D)
-6
-4
-2
0
2
4
6
2007.4 2007.9 2008.4 2008.9
[mm]
delta y (B)
-6
-4
-2
0
2
4
6
2007.4 2007.9 2008.4 2008.9
[mm]
delta y (A)
ANALISI DI STABILITA’ DI REF1:
-2
-1
0
1
2
3
4
5
6
2007.4 2007.5 2007.6 2007.7 2007.8 2007.9 2008
[mm]
spostamenti di REF1 rispetto REF2
delta y (REF1) delta x (REF1)
CONFRONTO CON I PENDOLI:
-6
-4
-2
0
2
4
6
2007.4 2007.9 2008.4 2008.9
[mm] stazione B
delta x GPS delta x PENDOLI
-6
-4
-2
0
2
4
6
2007.4 2007.9 2008.4 2008.9
[mm]
stazione C
delta x GPS delta x PENDOLI
0
10
20
30
0
10
20
30
-6
-3
0
3
6
MODELLI DI COMPORTAMENTO:
STATISTICO DETERMINISTICO
misura
spostamenti
analisi di correlazione
statistica
modello
misura variazione
fenomeni ambientali
analisi ad
elementi finiti
modello
misura variazione
fenomeni ambientali
0
10
20
30
-6
-3
0
3
6
-6
-3
0
3
6
MODELLI STATISTICI VS DETERMINISTICI:
Modelli statistici
• Semplicità di realizzazione
• Semplicità di uso
• Buoni risultati
• Idonei per il controllo di
qualsiasi grandezza “effetto”
• E’ necessario disporre delle
serie cronologiche sia delle
grandezze “causa” sia di quelle
“effetto” per un significativo
periodo di tempo
Modelli deterministici
• Correlazione tra grandezze
“causa” ed “effetto”
determinata tramite analisi
strutturale
• Maggiore impegno per la
realizzazione
• Anche per situazioni non
sperimentate nel passato
• E’ necessaria un’adeguata
conoscenza delle
caratteristiche dei materiali
costituenti la diga e le
fondazioni
ANALISI GRANDEZZE “CAUSA-EFFETTO”:
0
5
10
15
20
25
30
35
2007.4 2007.9 2008.4 2008.9
[°c]
temperatura
aria (media) acqua (primi 5 m)
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
4
5
2007.4 2007.9 2008.4 2008.9
[mm]
spostamenti in direzione x
spalla coronamentro centro coronamento
CROSS-CORRELAZIONE ΔX-ΔT:
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0
-5 5 15 25 35 45
ρ
def(x)
-T
aria
τ [gg]
funzione di cross-correlazione
Δx staz. A - ΔT aria
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
1.0
-5 5 15 25 35 45
ρ
def(x)
-T
acqua
τ [gg]
funzione di cross-correlazione
Δx staz. A - ΔT acqua
-1.0
-0.9
-0.8
-0.7
-0.6
-0.5
-0.4
-0.3
-0.2
-0.1
0.0
-5 5 15 25 35 45
ρ
def(x)
-T
aria
τ [gg]
funzione di cross-correlazione
Δx staz. B - ΔT aria
-1.0
-0.9
-0.8
-0.7
-0.6
-0.5
-0.4
-0.3
-0.2
-0.1
0.0
-5 5 15 25 35 45
ρ
def(x)
-T
acqua
τ [gg]
funzione di cross-correlazione
Δx staz. B - ΔT acqua
Δx vs ΔT aria Δx vs ΔT acqua
ρ MAX ρ MAX
stazione A 66 %
94 %
77 %
94 %
stazione B
MODELLO DETERMINATO CON LE
MISURE DEI PENDOLI:
-5
-2.5
0
2.5
5
2007.25 2007.75 2008.25 2008.75
[mm]
Δx (C5)
-1.5
-1
-0.5
0
0.5
1
1.5
2007.25 2007.75 2008.25 2008.75
[mm]
residui (modello - C5)
-5
-2.5
0
2.5
5
2007.25 2007.75 2008.25 2008.75
[mm]
Δx (C43)
-1.5
-1.0
-0.5
0.0
0.5
1.0
1.5
2007.25 2007.75 2008.25 2008.75
[mm]
residui (modello - C43)
ΔXi=a+bti+Asen(ω1ti) +Bcos(ω1ti) +Csen(ω2ti) +Dcos(ω2ti)
comp. lineare comp. periodica
T=1 anno
comp. periodica
T=0,5 anni
MODELLO VS GNSS:
-5
-2.5
0
2.5
5
2007.25 2007.75 2008.25 2008.75
[mm]
Δx (GPS B)
-3.0
-2.0
-1.0
0.0
1.0
2.0
3.0
2007.25 2007.75 2008.25 2008.75
[mm]
residui (modello - GPS B)
-3.0
-2.0
-1.0
0.0
1.0
2.0
3.0
2007.25 2007.75 2008.25 2008.75
[mm]
residui (modello - GPS C)
-5
-2.5
0
2.5
5
2007.25 2007.75 2008.25 2008.75
[mm]
Δx (GPS C)
SUPPORTO ALLE DECISIONI:
-5
-2.5
0
2.5
5
2007.4 2007.6 2007.8 2008.0 2008.2 2008.4 2008.6
[mm]
stazione B
-5
-2.5
0
2.5
5
2007.4 2007.6 2007.8 2008.0 2008.2 2008.4 2008.6
[mm]
stazione C
osservazioni che non passano il test
SUPPORTO ALLE DECISIONI (2):
-4
-3
-2
-1
0
1
2
2009.38 2009.42 2009.46 2009.50 2009.54
[mm]
stazione B
-4
-3
-2
-1
0
1
2
2009.38 2009.42 2009.46 2009.50 2009.54
[mm]
stazione C
CONCLUSIONI:
• I sistemi GNSS sono validi nell’ambito del monitoraggio strutturale
• La possibilità di automatizzare la misura, la validazione del dato e la
sua analisi permettono un controllo “in continuo” affidabile
• Si può ridurre la frequenza di campagne di controllo topografico
classico
• I costi di monitoraggio possono essere notevolmente abbattuti
• Non è necessario disporre del top di gamma per raggiungere le
precisioni utili al controllo di deformazioni lente
CONCLUSIONI (2):
• E’ pensabile estendere l’esperimento anche a strutture diverse da
una diga
• La componente altimetrica della misura GPS è ancora troppo poco
precisa rispetto le precisioni richieste dal monitoraggio strutturale
in direzione verticale (ad esempio subsidenze)
• La scelta dei punti di riferimento va valutata con accortezza
• Le stazioni reference devono essere almeno 2 per un controllo
reciproco
• La serie temporale dei fenomeni “causa-effetto” non può essere
troppo limitata esp solo L1
Grazie per l’attenzione

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Monitoraggio strutturale con tecniche gps - slideshow

  • 1. Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale Corso di laurea specialistica in Ingegneria Civile or. Rilevamento e Controllo Anno Accademico 2008/2009 MONITORAGGIO STRUTTURALE CON TECNICHE GPS: IL CASO DELLA DIGA CIXERRI Carlo De Gaetani matr. 721997 Relatore: prof. Livio Pinto (D.I.I.A.R.) Co-relatore: prof. Riccardo Barzaghi (D.I.I.A.R.) Contro-relatrice: prof.ssa Laura Comi (D.I.S.)
  • 2. IL CONTROLLO DELLE STRUTTURE: Perchè è importante? • Invecchiamento fisiologico dei manufatti • Eventi naturali (frane, sismi, subsidenze) • Cattivi criteri di costruzione sono i fattori che modificano il comportamento “standard” in sicurezza delle grandi strutture civili
  • 3. PRINCIPALI MODALITA’ DI CONTROLLO: • Ispezioni visive • Monitoraggio strumentale • Indagini – prove
  • 4. MONITORAGGIO STRUMENTALE: L’evoluzione tecnologica ha permesso l’utilizzo di sensori sempre più affidabili: a lettura diretta con trasduttore elettrico intelligente uscita analogica proporzionale alla grandezza rilevata verifica “interna” della validità strumentale della misura pre-elaborazione della misura uscita digitale elaborata e validata lettura diretta della misura della grandezza
  • 5. QUALCHE DATO: In Italia sono ancora poche le dighe munite di sistemi automatici di controllo: dighe gestite 1996 2000 • ENEL 289 99 121 • AUTOPRODUTTORI 42 18 23 Edison, Acea, AEM Milano, AEM Torino, Italcementi, ecc. • IRRIGUO/POTABILE 42 6 18 Romagna Acque, C. Terre Apulia, C. Vallo Lucano, Ente Puglia Lucania, Ente Flumendosa, AMGA Genova, ecc. tot dighe = 373 33% 43% fonte: ITCOLD – Comitato Nazionale Grandi Dighe, Dr. Ing. Giovanni Ruggeri, “La sicurezza delle dighe attraverso il monitoraggio”
  • 6. INVASO STADIE REGISTRATORI BILANCE METEO REGISTRATORI SU CARTA SENSORI CON TRASDUTTORE TEMPERATURE TERMORESISTENZE SPOSTAMENTI COLLIMAZIONI-TRIANGOLAZIONI DISTANZIOMETRO COLLIMATORE AUT. PENDOLI TELECOORDINOMETRI TELECOORDINOMETRI LIVELLAZIONI LIVELLOMETRI SOTTOPRESSIONI MANOMETRI-SONDE PIEZOMETRI ROTAZIONI CLINOMETRI LIVELLOMETRI DEFORMAZIONI CLS ESTENSIMETRI ELETTRICI PERDITE MISURA MANUALE STRAMAZZI E MISURATORI DI LIVELLO SPOSTAMENTI PROFONDI COMPARATORI ESTENSIMETRI A LUNGA BASE 1960 1970 1980 1990 2000 SENSORI DI MISURA NEL MONITORAGGIO DI UNA DIGA: INVASO STADIE REGISTRATORI BILANCE METEO REGISTRATORI SU CARTA SENSORI CON TRASDUTTORE TEMPERATURE TERMORESISTENZE SPOSTAMENTI COLLIMAZIONI-TRIANGOLAZIONI DISTANZIOMETRO COLLIMATORE AUT. PENDOLI TELECOORDINOMETRI TELECOORDINOMETRI LIVELLAZIONI LIVELLOMETRI SOTTOPRESSIONI MANOMETRI-SONDE PIEZOMETRI ROTAZIONI CLINOMETRI LIVELLOMETRI DEFORMAZIONI CLS ESTENSIMETRI ELETTRICI PERDITE MISURA MANUALE STRAMAZZI E MISURATORI DI LIVELLO SPOSTAMENTI PROFONDI COMPARATORI ESTENSIMETRI A LUNGA BASE 1960 1970 1980 1990 2000 fonte: ITCOLD – Comitato Nazionale Grandi Dighe, Dr. Ing. Giovanni Ruggeri, “La sicurezza delle dighe attraverso il monitoraggio”
  • 7. Global Navigation Satellite System: • È basato sui sistemi GPS (USA), GLONASS (RUS) e GALILEO (UE, in via di sviluppo) • Stima continuativa delle 3 coordinate spaziali dei punti • Non è necessaria intervisibilità tra i punti di riferimento ed i punti di controllo • Errori accidentali ridotti La precisione di stima è confrontabile con quella degli strumenti topografici classici?
  • 8. GNSS: Si può pensare ad un suo utilizzo per misurare: • Spostamenti di ponti e viadotti • Spostamenti di sbarramenti artificiali • Stabilità di versanti
  • 9. LA DIGA CIXERRI: Località: Genna Is Abis (CA) Anno di costruzione: 1990 Tipologia: A gravità, conci in CLS Volume di invaso: 24,41 milioni di m3 Volume di regolazione: 24 milioni di m3 Volume totale: 32 milioni di m3 Lunghezza: 1295 m Altezza: 26 m Quota s.l.m.: 42,5
  • 10. IL SISTEMA DI MONITORAGGIO GNSS INSTALLATO SULLA DIGA: Tipologia: Doppia frequenza (L1L2) Numero di canali: 12 (L1) + 12 (L2), 20 Hz Range di temp. Da -40°C a +65°C Antenna : Leica AX1202 Dimensioni: 16,7 cm x 12,3 cm x 4 cm Peso: 0,8 kg
  • 11. IL SISTEMA DI MONITORAGGIO GNSS INSTALLATO SULLA DIGA (2): l’acquisizione presa in considerazione è stata dal giugno 2007 al luglio 2008
  • 12. SERIE TEMPORALI GNSS, dir. x: -6 -4 -2 0 2 4 6 2007.4 2007.9 2008.4 2008.9 [mm] delta x (A) -6 -4 -2 0 2 4 6 2007.4 2007.9 2008.4 2008.9 [mm] delta x (B) -6 -4 -2 0 2 4 6 2007.4 2007.9 2008.4 2008.9 [mm] delta x (C) -6 -4 -2 0 2 4 6 2007.4 2007.9 2008.4 2008.9 [mm] delta x (D)
  • 13. SERIE TEMPORALI GNSS, dir. y: -6 -4 -2 0 2 4 6 2007.4 2007.9 2008.4 2008.9 [mm] delta y (C) -6 -4 -2 0 2 4 6 2007.4 2007.9 2008.4 2008.9 [mm] delta y (D) -6 -4 -2 0 2 4 6 2007.4 2007.9 2008.4 2008.9 [mm] delta y (B) -6 -4 -2 0 2 4 6 2007.4 2007.9 2008.4 2008.9 [mm] delta y (A)
  • 14. ANALISI DI STABILITA’ DI REF1: -2 -1 0 1 2 3 4 5 6 2007.4 2007.5 2007.6 2007.7 2007.8 2007.9 2008 [mm] spostamenti di REF1 rispetto REF2 delta y (REF1) delta x (REF1)
  • 15. CONFRONTO CON I PENDOLI: -6 -4 -2 0 2 4 6 2007.4 2007.9 2008.4 2008.9 [mm] stazione B delta x GPS delta x PENDOLI -6 -4 -2 0 2 4 6 2007.4 2007.9 2008.4 2008.9 [mm] stazione C delta x GPS delta x PENDOLI
  • 16. 0 10 20 30 0 10 20 30 -6 -3 0 3 6 MODELLI DI COMPORTAMENTO: STATISTICO DETERMINISTICO misura spostamenti analisi di correlazione statistica modello misura variazione fenomeni ambientali analisi ad elementi finiti modello misura variazione fenomeni ambientali 0 10 20 30 -6 -3 0 3 6 -6 -3 0 3 6
  • 17. MODELLI STATISTICI VS DETERMINISTICI: Modelli statistici • Semplicità di realizzazione • Semplicità di uso • Buoni risultati • Idonei per il controllo di qualsiasi grandezza “effetto” • E’ necessario disporre delle serie cronologiche sia delle grandezze “causa” sia di quelle “effetto” per un significativo periodo di tempo Modelli deterministici • Correlazione tra grandezze “causa” ed “effetto” determinata tramite analisi strutturale • Maggiore impegno per la realizzazione • Anche per situazioni non sperimentate nel passato • E’ necessaria un’adeguata conoscenza delle caratteristiche dei materiali costituenti la diga e le fondazioni
  • 18. ANALISI GRANDEZZE “CAUSA-EFFETTO”: 0 5 10 15 20 25 30 35 2007.4 2007.9 2008.4 2008.9 [°c] temperatura aria (media) acqua (primi 5 m) -5 -4 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 2007.4 2007.9 2008.4 2008.9 [mm] spostamenti in direzione x spalla coronamentro centro coronamento
  • 19. CROSS-CORRELAZIONE ΔX-ΔT: 0.0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 -5 5 15 25 35 45 ρ def(x) -T aria τ [gg] funzione di cross-correlazione Δx staz. A - ΔT aria 0.0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1.0 -5 5 15 25 35 45 ρ def(x) -T acqua τ [gg] funzione di cross-correlazione Δx staz. A - ΔT acqua -1.0 -0.9 -0.8 -0.7 -0.6 -0.5 -0.4 -0.3 -0.2 -0.1 0.0 -5 5 15 25 35 45 ρ def(x) -T aria τ [gg] funzione di cross-correlazione Δx staz. B - ΔT aria -1.0 -0.9 -0.8 -0.7 -0.6 -0.5 -0.4 -0.3 -0.2 -0.1 0.0 -5 5 15 25 35 45 ρ def(x) -T acqua τ [gg] funzione di cross-correlazione Δx staz. B - ΔT acqua Δx vs ΔT aria Δx vs ΔT acqua ρ MAX ρ MAX stazione A 66 % 94 % 77 % 94 % stazione B
  • 20. MODELLO DETERMINATO CON LE MISURE DEI PENDOLI: -5 -2.5 0 2.5 5 2007.25 2007.75 2008.25 2008.75 [mm] Δx (C5) -1.5 -1 -0.5 0 0.5 1 1.5 2007.25 2007.75 2008.25 2008.75 [mm] residui (modello - C5) -5 -2.5 0 2.5 5 2007.25 2007.75 2008.25 2008.75 [mm] Δx (C43) -1.5 -1.0 -0.5 0.0 0.5 1.0 1.5 2007.25 2007.75 2008.25 2008.75 [mm] residui (modello - C43) ΔXi=a+bti+Asen(ω1ti) +Bcos(ω1ti) +Csen(ω2ti) +Dcos(ω2ti) comp. lineare comp. periodica T=1 anno comp. periodica T=0,5 anni
  • 21. MODELLO VS GNSS: -5 -2.5 0 2.5 5 2007.25 2007.75 2008.25 2008.75 [mm] Δx (GPS B) -3.0 -2.0 -1.0 0.0 1.0 2.0 3.0 2007.25 2007.75 2008.25 2008.75 [mm] residui (modello - GPS B) -3.0 -2.0 -1.0 0.0 1.0 2.0 3.0 2007.25 2007.75 2008.25 2008.75 [mm] residui (modello - GPS C) -5 -2.5 0 2.5 5 2007.25 2007.75 2008.25 2008.75 [mm] Δx (GPS C)
  • 22. SUPPORTO ALLE DECISIONI: -5 -2.5 0 2.5 5 2007.4 2007.6 2007.8 2008.0 2008.2 2008.4 2008.6 [mm] stazione B -5 -2.5 0 2.5 5 2007.4 2007.6 2007.8 2008.0 2008.2 2008.4 2008.6 [mm] stazione C osservazioni che non passano il test
  • 23. SUPPORTO ALLE DECISIONI (2): -4 -3 -2 -1 0 1 2 2009.38 2009.42 2009.46 2009.50 2009.54 [mm] stazione B -4 -3 -2 -1 0 1 2 2009.38 2009.42 2009.46 2009.50 2009.54 [mm] stazione C
  • 24. CONCLUSIONI: • I sistemi GNSS sono validi nell’ambito del monitoraggio strutturale • La possibilità di automatizzare la misura, la validazione del dato e la sua analisi permettono un controllo “in continuo” affidabile • Si può ridurre la frequenza di campagne di controllo topografico classico • I costi di monitoraggio possono essere notevolmente abbattuti • Non è necessario disporre del top di gamma per raggiungere le precisioni utili al controllo di deformazioni lente
  • 25. CONCLUSIONI (2): • E’ pensabile estendere l’esperimento anche a strutture diverse da una diga • La componente altimetrica della misura GPS è ancora troppo poco precisa rispetto le precisioni richieste dal monitoraggio strutturale in direzione verticale (ad esempio subsidenze) • La scelta dei punti di riferimento va valutata con accortezza • Le stazioni reference devono essere almeno 2 per un controllo reciproco • La serie temporale dei fenomeni “causa-effetto” non può essere troppo limitata esp solo L1