2. La papaya
Un giorno Drago, il creatore del mondo, fece cadere
per sbaglio un seme magico che per lui era molto
prezioso, lo inviò a Quetzal, suo figlio, l’incarnazione
del cielo.
Il seme germogliò e produsse un bellissimo
frutto color rosa. Quetzal lo mangiò e si rese
conto, guardandosi allo specchio del Mar
dei Caraibi, di essere ringiovanìto.
Depositò il frutto in uno scrigno e lo nascose
nel tempio sacro agli dei, ma questo segreto
lo conosceva solo Drago.
Dio Drago
Mito guatemalteco
3. DIO QUETZAL
Un giorno K’abel, una donna di circa
quarant’anni, andò al tempio degli dei, e
vide Quetzal che mangiava il frutto magico
che lo faceva diventare più giovane e bello.
Si nascose e durante la notte rubò lo
scrigno con il frutto, lo mangiò e vide che
non ringiovaniva, provò diverse volte, ma
non succedeva niente.
4. a
K’ABEL
Ad un certo punto Quetzal si svegliò e vide
K’abel mangiare il frutto e conoscendo gli
effetti che poteva produrre sugli umani la
fermò. Era arrivato troppo tardi K’abel in un
lampo diventò vecchia e brutta.
5. Quetzal chiamò subito El Mirador Laiutor e
gli chiese se potesse aiutarla. El Mirador
tolse la magia al frutto destinato agli
uomini, ma K’abel ricevette una sacrosanta
punizione: avrebbe dovuto raccogliere tutti
i frutti magici destinati agli dei,
consegnarli a Quetzal che li avrebbe
portati in una grotta custodita dal dio
Chaac, il dio drago col naso cascante e
pupille a spirale.
Questo frutto ovale, dalla polpa rosa e
delicata fu chiamato “Papaya” proprio
perché è stato scelto dal dio Drago
creatore del mondo e papà di Quetzal.
(Andrea F, Elisa A, Giulia C, Enrique M.)
Dio Chaac