Snaturati ottobre 2020_prefazioni_michele serra_fioramonti_pizzarotti_indicemorosini1952
Prefazione di Michele Serra, Lorenzo Fioramonti e Federico Pizzarotti a: SNATURATI - La vera storia dei 5 Stelle
raccontata da uno dei padri - Castelvecchi editore - 2020
--------------------------------------------
Michele Serra: Mi sono sempre chiesto come mai Morosini abbia goduto di un’attenzione
mediatica così distratta. È un po’ come se a nessuno fosse venuto
in mente di fare a Engels qualche domanda su Marx.
MICHELE SERRA
Questo libro ci ricorda come il Movimento nasca con una vocazione
social-ecologista che è la base del pensiero del Grillo “politico”.
On. LORENZO FIORAMONTI
Snaturati apre una nuova porta nel mondo del Movimento.
Una lettura fondamentale
FEDERICO PIZZAROTTI
Ai due padri noti del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo e Gianroberto
Casaleggio, bisogna aggiungerne un terzo: Marco Morosini, l’autore
del libro-testimonianza Snaturati1.
«il Fatto Quotidiano»
Come personalità che gli avrebbero aperto gli occhi Grillo nomina il
Premio Nobel americano Joseph Stiglitz, il sociologo tedesco Wolfgang
Sachs e lo scienziato italiano Marco Morosini, che lavora al Politecnico
di Zurigo2.
«Neue Zürcher Zeitung»
E' possibile un uso creativo di Facebook?
Per quanto Facebook sia un dispositivo omologante e che induce narrazioni standardizzate, si esemplifica la possibilità di farne un uso creativo, attraverso la presentazione di un "case of study" relativo all'osservazione sul campo dell'account Facebook dello scrittore Aldo Nove (A9)
Snaturati ottobre 2020_prefazioni_michele serra_fioramonti_pizzarotti_indicemorosini1952
Prefazione di Michele Serra, Lorenzo Fioramonti e Federico Pizzarotti a: SNATURATI - La vera storia dei 5 Stelle
raccontata da uno dei padri - Castelvecchi editore - 2020
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Michele Serra: Mi sono sempre chiesto come mai Morosini abbia goduto di un’attenzione
mediatica così distratta. È un po’ come se a nessuno fosse venuto
in mente di fare a Engels qualche domanda su Marx.
MICHELE SERRA
Questo libro ci ricorda come il Movimento nasca con una vocazione
social-ecologista che è la base del pensiero del Grillo “politico”.
On. LORENZO FIORAMONTI
Snaturati apre una nuova porta nel mondo del Movimento.
Una lettura fondamentale
FEDERICO PIZZAROTTI
Ai due padri noti del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo e Gianroberto
Casaleggio, bisogna aggiungerne un terzo: Marco Morosini, l’autore
del libro-testimonianza Snaturati1.
«il Fatto Quotidiano»
Come personalità che gli avrebbero aperto gli occhi Grillo nomina il
Premio Nobel americano Joseph Stiglitz, il sociologo tedesco Wolfgang
Sachs e lo scienziato italiano Marco Morosini, che lavora al Politecnico
di Zurigo2.
«Neue Zürcher Zeitung»
E' possibile un uso creativo di Facebook?
Per quanto Facebook sia un dispositivo omologante e che induce narrazioni standardizzate, si esemplifica la possibilità di farne un uso creativo, attraverso la presentazione di un "case of study" relativo all'osservazione sul campo dell'account Facebook dello scrittore Aldo Nove (A9)
“SNATURATI”, quando Grillo era verde
Marco Morosini, ghost writer di Beppe Grillo, spiega l’involuzione del Movimento: dall’ecologia sociale al populismo. Milanoambiente, gennaio 2020
---------------------
MM: Nell’ambientalismo nato da sinistra, credo ci sia un grosso problema con il tema “lavoro”. Il tema “lavo- ro” è talmente importante e identificativo per la sinistra italiana che quando in scena entra lui, il lavoro, anche all’ambiente si chiede di fare un passo indietro. E anche alla salute. Il mito del lavoro, e del lavoro industriale so- prattutto, ha radici potenti: io me li ricordo i metalmec- canici di un tempo... erano il corpo d’elite della sinistra italiana, del PCI, del piùgrande partito comunista d’oc- cidente: erano i suoi marines... E ci sono ragioni storiche importanti da cui tutto questo va compreso... Ma c’è an- che qualcosa di esagerato, di fuorviante: quando abitavo a Milano passavo sempre, di fronte al Politecnico, vicino a un monumento con una grande iscrizione in bronzo: “Alla Libertà, alla Pace, al Lavoro”. Be’, libertà e pace sono due fini... il lavoro è un mezzo. Non è un valore, di per sé. R: Banalizzando: si lavora per vivere, non si vive per lavo- rare...
MA: Questo però che c’entra con l’ambientalismo?
MM: C’entra parecchio perché oggi ecologia vuol dire innanzitutto decrescita: produrre di meno,consumare di meno. E lavorare di meno, conseguentemente. Ma qui nasce una grossa difficoltà concettuale, nella sinistra ita- liana. Il primo articolo della Costituzione fa da monito: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavo- ro”... sul lavoro, sul concetto di lavoro. Neanche “sui lavo- ratori” che sono persone, e in quanto tali possono spera- bilmente avere una vita più ampia di quella racchiusa nel loro lavoro. Insomma, queste cose, se le approfondissimo, spiegherebbero parecchio del perché le battaglie sulla ri- duzione dell’orario di lavoro sono fallite in Italia. Eppu- re in una prospettiva ecologica le riduzioni d’orario sono non soltanto opportune, ma doverose! In fondo il mon- do si salva in tre mosse: dimezzare l’energia consumata pro-capite, dimezzare il consumo di materie prime, di- mezzare l’orario di lavoro. (...)
http://www.marcomorosini.eu/archive/MilanoAmbiente.pdf
What, where and when to share on Facebook and Twitter. Aimed at journalists, these slides are perfect for anyone who wants to be able to create engaging social media content
Dopo gli angeli. L’immaginario del volontariato tra media digitali e cittadin...Marco Binotto
Presentate durante la giornata di studio "Comunicazione sociale. Nuove forme e prospettive" promosso dall’Università di Genova in collaborazione con il Social Club Genova, il Forum Ligure Terzo Settore e Ligurianonprofit.it (Savona, 13 novembre 2015).
Le emozioni positive possono diventare virali?Proforma
La comunicazione politica contemporanea è caratterizzata da un uso massiccio di emozioni primarie negative come paura e rabbia. Chi ha utilizzato questa modalità ha spesso vinto le elezioni, di recente.
Anni di stimolazione dell'elettorato attraverso la paura e la rabbia stanno però restituendo il conto. Gli utenti sono sempre più stressati e sempre meno contenti di leggere contenuti politici online: esattamente il contrario di ciò che si sperava quando i social media iniziavano, una decina di anni fa, a diventare strumenti di comunicazione di massa.
La responsabilità dei politici e dei consulenti oggi risiede anche nel provare a cercare altre strade, più costruttive e meno ansiogene, per comunicare in modo efficace. Al TedX Salerno ho spiegato qual è, secondo me, la strada migliore per invertire questa tendenza.
(slide di Dino Amenduni)
presentation of Nichi Vendola's leadership, work for the university course "leadership and politics"; University of Bologna.
Set by Miria Massari, Jessica Mariotti, Stefano Bandera
Intelligenza Artificiale e Social Media - Monitoraggio della Farnesina e La M...Cataldo Musto
Convegno a Porte Chiuse dell'Associazione Italiana per l'Intelligenza Artificiale insieme al Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale - 30 Giugno 2021
Intrecci fra sport e politica, fra grilli e galletti, fra pubblicità e omeopatia; ma anche ciclismo e buche stradali; e anche gli intoppi in cui incorrono i camerieri robot e Vespa
E’ possibile essere creativi in rete?
La nostra tesi è che, a determinate condizioni, anche i social network più omologanti e che dal punto di vista tecnologico risultano predisposti per facilitare narrazioni standardizzate e promozioni del Sé uniformi, siano ambienti che potenzialmente si prestano a divenire luoghi di sperimentazioni creative.
Se da un lato Facebook (il Libro delle facce) è un facilitatore di narrazioni standardizzate, che rispondono a “comandi” prestabiliti e a correlazioni esplicite (domanda “cosa stai facendo in questo momento?”, risposta “Maddalena sta scrivendo un abstract”), può anche diventare, attraverso un uso irregolare e sovversivo delle risposte, matrice di nuove regole di produzione del discorso: il discorso, per essere capito, ha bisogno, a quel punto, di nuovi criteri di intelligibilità, oltre la gabbia omologante di Facebook. Nella capacità di costruire perciò nuovi paradigmi impliciti – nuovi linguaggi – e di condividerli con i commentatori e i frequentatori del proprio account Facebook, risiede il potenziale creativo e formativo del social in questione.
Si presenteranno quindi gli esiti dell’indagine condotta sull’account Facebook dello scrittore Aldo Nove.
L’esemplificazione attraverso un caso di studio servirà per introdurre l’approccio integrato (che fa propri strumenti della psicologia, dell’antropologia e della semiologia) approntato dalla Community di ricerca di http://www.ibridamenti.com (il blog collettivo ideato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia) relativo all’osservazione delle dinamiche connettive in rete e che riteniamo un utile strumento per costruire progetti di collaborazione creativa on-line.
Convinti come siamo che nessun discorso sulle tecnologie possa in alcun modo prescindere dalle pratiche, proponiamo, a seguire, un laboratorio in cui si proceda all’apertura del proprio account Facebook e alla sperimentazione in prima persona delle potenzialità creative e formative dell’ambiente oggetto di discussione. A questo punto sarà possibile anche verificare il grado di integrazione che FB può avere con altri luoghi e pratiche della rete e in particolare con il blogging.
“SNATURATI”, quando Grillo era verde
Marco Morosini, ghost writer di Beppe Grillo, spiega l’involuzione del Movimento: dall’ecologia sociale al populismo. Milanoambiente, gennaio 2020
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MM: Nell’ambientalismo nato da sinistra, credo ci sia un grosso problema con il tema “lavoro”. Il tema “lavo- ro” è talmente importante e identificativo per la sinistra italiana che quando in scena entra lui, il lavoro, anche all’ambiente si chiede di fare un passo indietro. E anche alla salute. Il mito del lavoro, e del lavoro industriale so- prattutto, ha radici potenti: io me li ricordo i metalmec- canici di un tempo... erano il corpo d’elite della sinistra italiana, del PCI, del piùgrande partito comunista d’oc- cidente: erano i suoi marines... E ci sono ragioni storiche importanti da cui tutto questo va compreso... Ma c’è an- che qualcosa di esagerato, di fuorviante: quando abitavo a Milano passavo sempre, di fronte al Politecnico, vicino a un monumento con una grande iscrizione in bronzo: “Alla Libertà, alla Pace, al Lavoro”. Be’, libertà e pace sono due fini... il lavoro è un mezzo. Non è un valore, di per sé. R: Banalizzando: si lavora per vivere, non si vive per lavo- rare...
MA: Questo però che c’entra con l’ambientalismo?
MM: C’entra parecchio perché oggi ecologia vuol dire innanzitutto decrescita: produrre di meno,consumare di meno. E lavorare di meno, conseguentemente. Ma qui nasce una grossa difficoltà concettuale, nella sinistra ita- liana. Il primo articolo della Costituzione fa da monito: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavo- ro”... sul lavoro, sul concetto di lavoro. Neanche “sui lavo- ratori” che sono persone, e in quanto tali possono spera- bilmente avere una vita più ampia di quella racchiusa nel loro lavoro. Insomma, queste cose, se le approfondissimo, spiegherebbero parecchio del perché le battaglie sulla ri- duzione dell’orario di lavoro sono fallite in Italia. Eppu- re in una prospettiva ecologica le riduzioni d’orario sono non soltanto opportune, ma doverose! In fondo il mon- do si salva in tre mosse: dimezzare l’energia consumata pro-capite, dimezzare il consumo di materie prime, di- mezzare l’orario di lavoro. (...)
http://www.marcomorosini.eu/archive/MilanoAmbiente.pdf
What, where and when to share on Facebook and Twitter. Aimed at journalists, these slides are perfect for anyone who wants to be able to create engaging social media content
Dopo gli angeli. L’immaginario del volontariato tra media digitali e cittadin...Marco Binotto
Presentate durante la giornata di studio "Comunicazione sociale. Nuove forme e prospettive" promosso dall’Università di Genova in collaborazione con il Social Club Genova, il Forum Ligure Terzo Settore e Ligurianonprofit.it (Savona, 13 novembre 2015).
Le emozioni positive possono diventare virali?Proforma
La comunicazione politica contemporanea è caratterizzata da un uso massiccio di emozioni primarie negative come paura e rabbia. Chi ha utilizzato questa modalità ha spesso vinto le elezioni, di recente.
Anni di stimolazione dell'elettorato attraverso la paura e la rabbia stanno però restituendo il conto. Gli utenti sono sempre più stressati e sempre meno contenti di leggere contenuti politici online: esattamente il contrario di ciò che si sperava quando i social media iniziavano, una decina di anni fa, a diventare strumenti di comunicazione di massa.
La responsabilità dei politici e dei consulenti oggi risiede anche nel provare a cercare altre strade, più costruttive e meno ansiogene, per comunicare in modo efficace. Al TedX Salerno ho spiegato qual è, secondo me, la strada migliore per invertire questa tendenza.
(slide di Dino Amenduni)
presentation of Nichi Vendola's leadership, work for the university course "leadership and politics"; University of Bologna.
Set by Miria Massari, Jessica Mariotti, Stefano Bandera
Intelligenza Artificiale e Social Media - Monitoraggio della Farnesina e La M...Cataldo Musto
Convegno a Porte Chiuse dell'Associazione Italiana per l'Intelligenza Artificiale insieme al Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale - 30 Giugno 2021
Intrecci fra sport e politica, fra grilli e galletti, fra pubblicità e omeopatia; ma anche ciclismo e buche stradali; e anche gli intoppi in cui incorrono i camerieri robot e Vespa
E’ possibile essere creativi in rete?
La nostra tesi è che, a determinate condizioni, anche i social network più omologanti e che dal punto di vista tecnologico risultano predisposti per facilitare narrazioni standardizzate e promozioni del Sé uniformi, siano ambienti che potenzialmente si prestano a divenire luoghi di sperimentazioni creative.
Se da un lato Facebook (il Libro delle facce) è un facilitatore di narrazioni standardizzate, che rispondono a “comandi” prestabiliti e a correlazioni esplicite (domanda “cosa stai facendo in questo momento?”, risposta “Maddalena sta scrivendo un abstract”), può anche diventare, attraverso un uso irregolare e sovversivo delle risposte, matrice di nuove regole di produzione del discorso: il discorso, per essere capito, ha bisogno, a quel punto, di nuovi criteri di intelligibilità, oltre la gabbia omologante di Facebook. Nella capacità di costruire perciò nuovi paradigmi impliciti – nuovi linguaggi – e di condividerli con i commentatori e i frequentatori del proprio account Facebook, risiede il potenziale creativo e formativo del social in questione.
Si presenteranno quindi gli esiti dell’indagine condotta sull’account Facebook dello scrittore Aldo Nove.
L’esemplificazione attraverso un caso di studio servirà per introdurre l’approccio integrato (che fa propri strumenti della psicologia, dell’antropologia e della semiologia) approntato dalla Community di ricerca di http://www.ibridamenti.com (il blog collettivo ideato dall’Università Ca’ Foscari di Venezia) relativo all’osservazione delle dinamiche connettive in rete e che riteniamo un utile strumento per costruire progetti di collaborazione creativa on-line.
Convinti come siamo che nessun discorso sulle tecnologie possa in alcun modo prescindere dalle pratiche, proponiamo, a seguire, un laboratorio in cui si proceda all’apertura del proprio account Facebook e alla sperimentazione in prima persona delle potenzialità creative e formative dell’ambiente oggetto di discussione. A questo punto sarà possibile anche verificare il grado di integrazione che FB può avere con altri luoghi e pratiche della rete e in particolare con il blogging.
1. 23 ottobre 2009 I volti, le voci, i corpi dell’autore Massimo Giuliani Il flusso delle voci. La sperimentazione OUT- Facebook di Ibridamenti
2. O.U.T. Facebook è un esperimento di aggregazione del flusso di informazioni che emerge dal social network. Un “organizzatore umano„ aggrega i contenuti degli status che altrimenti andrebbero perduti nel flusso continuo degli aggiornamenti.
5. ...c'è bisogno di un aggregatore umano! Tra il 9 e il 10 giugno partono i contatti con gli “amici” FB i cui status saranno aggregati per raccogliere una cronaca delle recenti elezioni europee .
6. 48 account selezionati, 9 aggregatori umani: 10 giugno 2009 esce su Ibridamenti DI STATUS IN STATUS – le elezioni versione Facebook
7. 8 giugno 9.04 GAD LERNER sospira di sollievo per la mancata acclamazione di Berlusconi. Ora scommetto che declinerà in fretta 9.37 DEBORA SERRACCHIANI Mi sveglio, un occhio ai dati e … in Friuli Venezia Giulia Debora batte Papi 73.910 a 64.286!! 11.11 EMMANUEL BONOBO BONN hum…Salo o Republica della Villa C. that is the question. 10.46 MANGINO BRIOCHES ha vinto la sua ennesima sconfitta piena di stile, equa e solidale. La sua ennesima sconfitta di rematrice contro, di collezionista di ossimori e utopie. La sua ennesima dichiarazione di non conformità. Europea, per giunta. 11.40 ADRIANO SOFRI “In Friuli Venezia Giulia Debora batte Papi 73.910 a 64.286. Festeggiamenti a parte, fossi un responsabile del Pd ci penserei su parecchio.” 12.06 GIUSEPPE GENNA Sinistra e Libertà: sotto il segno del sogno. Un’analisi elettorale. Come largamente prevedibile, Sinistra e Libertà non ha ottenuto il fatidico (un aggettivo in cui risuona certa enfasi retorica mussoliniana) quorum del 4%… 12.13 GIUSEPPE GENNA è abbattuto per l’andazzo nel Continente e avvilito per l’orrendo Paese in cui vive. E’ però soddisfatto del risultato ottenuto da Sinistra e Libertà, e speranzoso nel lavoro che inizia ora! 12.31 MASSIMO PROSPEROCOCCO ….ottimo risultato in Friuli!! li’ c’e’ il futuro! 13.00 RICCARDO PIZZI ma il centro destra e Berlusca non dovevano essere spazzati via dall’effetto Noemi & Novella 2000 ? 13.52 CLAUDIO FAVA 3,1%, un milione di voti. Grazie a tutti e a tutte 13.58 LUISA CAPELLI abbiamo fatto un grande lavoro che ha dato i suoi frutti: l’Italia dei valori ha raddoppiato i voti del 2008 e quadruplicato quelli del 2004. I dati sulle preferenze sono ancora molto parziali, appena ci saranno notizie li pubblicherò. 14.13 IBRIDAMENTI VENEZIA aspetta i dati del comune di Padova… 14. 57 PAOLO PALMACCI In Friuli Venezia Giulia Debora batte Papi 73.910 a 64.286!! Oltre novemila consensi in più. E con un distacco siderale anche dal capolista Luigi Berlinguer, fermo a quota 11.244. Dunque una vittoria clamorosa.
8. 1 luglio 2009: esce su Ibridamenti DI STATUS IN STATUS – il terremoto versione facebook [controinformazione/1]: la storia del terremoto dell'Aquila dal 16 gennaio al 10 aprile 2009
9. 6 aprile 0.13 · Giovanni Panichi anzi che le pecore conta le scosse… 0.26 · Paolo Iannini io vado a dormire ( spero ) 0.29 · Rita Bufalini Anche stasera a L’Aquila si balla ….. il suolo tremava tantissimooooooooooooooooo 0.47 · Marilena Banfi …ancora!…ma quando ci fermiamo?????:::: 1.17 · Massimo Prosperococco …critica x le info sui terremoti sito INGV collassa dopo 3 secondi dalla scossa e’ piu rapido e facile trovare le info su siti stranieri…buonanotte 1.25 · Rita Bufalini altra mega scossa …. stanotte tutti all’erta 1.35 · Marilena Banfi LE SCUOLE SONO CHIUSE…si renderanno conto che mettono a disposizione della cultura gli edifici più fatiscenti????… 5.05 · Massimo Prosperococco terribile crolli!!!! 6.44 · Massimo Prosperococco amici di FB aquilani ci siete tutti? contiamoci… 7.55 · Massimo Prosperococco per noi e tutti amici e cari tutto bene…ma non cosi x altri la citta’ e’ colpita nel cuore i piccoli vedo il campanile di s.bernardino crollato ….ho il cuore spezzato 11.02 · Giovanni Panichi Siamo vivi, non mi pare vero. Grazie a tutti. 18.02 · Massimo Prosperococco grazie a tutti x quello che state facendo …ho le lacrimme agli occhi …il centro dell’aquila non c’e’ piu…. 19.02 · Maria Luisa Serripierro ragazzi aiutateci 21.25 · Massimo Prosperococco si prepara una notte insonne manca cibo e tende
10. 2 luglio: il flusso aggregato delle informazioni da Facebook al telegiornale. L'informazione generata dagli utenti irrompe nell'informazione “ufficiale”.
11. 11 luglio: OUT Facebook su “L'Unità” “ ...E viene naturale pensare al potenziale «politico» che questi strumenti contengono: così è stato, ad esempio, con l’uso «sovversivo» della rete, e in particolare di un social network come Twitter, nelle proteste iraniane.” (Marco Rovelli)
12. Da OUT Facebook sul terremoto emerge una narrazione alternativa a quelle ufficiali... 30 luglio 2009: su ibridamenti esce DI STATUS IN STATUS – il terremoto versione facebook [controinformazione/2]
13. 12 maggio 22.56 · Rita Bufalini sto vedendo ballarò … sembra che è partito un appalto per far rifunzionare il piccolo aereoporto di Preturo … importo euro 5.000.000,00 iniziali per il G8 … i lavori procedono … ma le nostre case????? 22.58 · Rita Bufalini Parlano di espropri …. ma il progetto??? 14 maggio 8.02 · Giovanni Panichi Espropri, sussidi, aiuti, puntelli, esigenze della popolazione… Lessico familiare. 12.58 · Maria Luisa Serripierro oggi 3.8 alle 8.30, 3.3 alle 8.32 e una bella saraga adesso che ancora non so quantificare…. 22.40 · Rita Bufalini Amici Italiani … il dl 39 è uno stupro del PDL!!! Gli italiani non tutti riescono a comprendere tale decreto … gli emendamenti approvati sono scandalosi!!! La fregatura è che gli italiani la comprenderanno dopo le europee … mobilitiamoci subito … . Il PDL fa sciacallaggio psicologico … purtroppo l’informazione è di regime e gli italiani si fanno plagiare dalle promesse e dai caratteri cubitali. 22.50 · Rita Bufalini alle schicchere che non si fermano 23.39 · Rita Bufalini oggi si balla di nuovo … spero non quanto il 6 aprile … forse è ancora presto!!!!!
14. Perché OUT Facebook? Nelle parole di Maddalena Mapelli: 1) Perché è una supersfida: FB infatti non permette ricerche per tag, non aggrega i ns contenuti, ci mette in rete ma attraverso un flusso indistinto di voci che transitano nelle nostre bacheche e se ne vanno via... 2) Perché è un modo per far uscire da FB il meglio di FB in termini di idee, creatività, ma anche forme di resistenza, di protesta e di aggregazione
15. Sviluppi di OUT come strumento di aggregazione di narrazioni collettive a) Creare un gruppo di osservatori dei propri amici che ogni tot giorni (7?, 10?) segnali ciò che è importante a suo insindacabile avviso. b) Più siamo meglio è. c) Più sono differenti i ns interessi, meglio è.
16. “ L'etica dell' intelligenza collettiva consiste appunto nel riconoscere alle persone l'insieme delle loro qualità umane e fare in modo che essi possano condividerle con altri per farne beneficiare la comunità. Quindi mette l'individuo al servizio della comunità - ma per fare questo bisogna permettere all'individuo di esprimersi completamente - e al tempo stesso la comunità al servizio dell'individuo - poiché ogni individuo può fare appello alle risorse intellettuali e all'insieme delle qualità umane della comunità. A grandi linee è questa la prospettiva dell'intelligenza collettiva, a cui, beninteso, si oppongono tutti i giochi di potere, di oppressione e di dominio.” (Pierre Lévy)