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LA MANUTENZIONE DEGLI ESTINTORI
PORTATILI E CARRELLATI
Secondo la Norma UNI 9994-1:2013
Presentazione a cura di Davide Degrassi
Iscritto nei seguenti Registri Professionali istituiti in base alla legge n. 4/2013:
Registro Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione AiFOS - nr. 30rspp
Registro Formatori della Sicurezza sul Lavoro AiFOS - nr. 60fds
CHI È ILTECNICO MANUTENTORE
ANTINCENDIO?
D.M. 10 Marzo 1998 - Allegato
6 punto 4
L'attività di controllo periodica e
la manutenzione deve essere
eseguita da personale
competente e qualificato.
Norma UNI 9994-2:2015
Persona competente: persona
dotata della necessaria
formazione ed esperienza […] in
grado di eseguire su un estintore
le procedure di manutenzione
specificate dalla norma UNI
9994-1:2013.
COMEVA FATTA LA MANUTENZIONE
SUI PRESIDI ANTINCENDIO?
D.M. 10 Marzo 1998 art. 4
Controllo e manutenzione degli impianti e delle attrezzature
antincendio
1. Gli interventi di manutenzione ed i controlli sugli impianti e sulle
attrezzature di protezione antincendio sono effettuati nel rispetto delle
disposizioni legislative e regolamentari vigenti, delle norme di buona
tecnica emanate dagli organismi di normalizzazione nazionali o europei o,
in assenza di dette norme di buona tecnica, delle istruzioni fornite dal
fabbricante e/o dall'installatore.
RESPONSABILITÀ DEL MANUTENTORE
1. Il prestatore di lavoro deve usare
la diligenza richiesta dalla natura
della prestazione dovuta,
dall'interesse dell'impresa e da
quello superiore della produzione
nazionale.
2. Deve inoltre osservare le
disposizioni per l'esecuzione e
per la disciplina del lavoro
impartite dall'imprenditore e dai
collaboratori di questo dai quali
gerarchicamente dipende.
Codice Civile art. 2104 “Diligenza del Prestatore di Lavoro”
RESPONSABILITÀ DEL MANUTENTORE
La violazione dell’obbligo di diligenza e dell’obbligo
di osservanza comporta l’applicazione di misure
disciplinari [v. art. 2106 Codice Civile] e l’obbligo di
risarcire i danni (responsabilità contrattuale [v. Libro IV,
Titolo I, Capo III]) subordinato all’esistenza della colpa
lieve [v. art. 1229 Codice Civile], e può dar luogo, in casi
estremi, al licenziamento (es.: se il lavoratore
costantemente, violando istruzioni impartitegli, reca
danno all’attività produttiva).
L'inosservanza dei doveri di diligenza comporta non solo l'applicazione di
eventuali sanzioni disciplinari, ma anche l'obbligo del risarcimento del danno
cagionato all'azienda per responsabilità contrattuale, qualora si provi che
l'evento dannoso subito dall'azienda sia correlato a una condotta colposa
del prestatore d'opera e dunque si sia in presenza di un casus culpa
determinatus ricollegabile, sulla base di un rapporto di causalità, a una
condotta colposa del dipendente sotto i profili della negligenza,
dell'imprudenza o della violazione di specifici obblighi contrattuali o istruzioni
legittimamente impartitegli dal datore di lavoro.
RESPONSABILITÀ DEL MANUTENTORE
Cassazione civile sez. lav. 09 ottobre 2013 n. 22965
RESPONSABILITÀ DEL DATORE DI LAVRO
6.4 - ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI PROTEZIONE ANTINCENDIO
Il datore di lavoro è responsabile del mantenimento delle condizioni di efficienza
delle attrezzature ed impianti di protezione antincendio.
Il datore di lavoro deve attuare la sorveglianza, controllo e la
manutenzione delle attrezzature ed impianti di protezione antincendio [...].
Scopo dell'attività di sorveglianza, controllo e manutenzione è quello di rilevare
e rimuovere qualunque causa, deficienza, danno od impedimento che possa
pregiudicare il corretto funzionamento ed uso dei presidi antincendio.
[...]
D. M. 10 Marzo 1998 Allegato VI
Art. 6 “Obblighi connessi con l’esercizio dell’attività” c. 1
Gli enti e i privati responsabili di attività di cui all'Allegato I del presente
regolamento […] hanno l'obbligo di mantenere in stato di efficienza i
sistemi, i dispositivi, le attrezzature e le altre misure di sicurezza
antincendio […] nonché di assicurare una adeguata informazione sui
rischi di incendio connessi con la specifica attività, sulle misure di
prevenzione e protezione adottate, sulle precauzioni da osservare per
evitare l'insorgere di un incendio e sulle procedure da attuare in caso di
incendio.
RESPONSABILITÀ DEL DATORE DI LAVRO
D.P.R. 1° Agosto 2011 n. 151
Art. 6 “Obblighi connessi con l’esercizio dell’attività” c. 2
I controlli, le verifiche, gli interventi di manutenzione e l'informazione di cui al
comma 1, devono essere annotati in un apposito registro a cura dei
responsabili dell'attività. Tale registro deve essere mantenuto aggiornato e
reso disponibile ai fini dei controlli di competenza del Comando.
RESPONSABILITÀ DEL DATORE DI LAVRO
D.P.R. 1° Agosto 2011 n. 151
LA MANUTENZIONE DEGLI ESTINTORI
Norma UNI 9994-1:2013
SORVEGLIANZA (4.4)
Chi la deve effettuare?
Persona responsabile che abbia ricevuto adeguate
informazioni atte a controllare lo stato dell’estintore.
Con che periodicità?
Consigliata mensile.
In cosa consiste?
In una serie di controlli visivi che vanno effettuati
per accertare il buono stato dell’attrezzatura e che
vanno poi riportati sul Registro dei Controlli
Antincendio.
a) L’estintore ed il suo supporto siano integri;
b) L’estintore sia presente e segnalato con
apposito cartello;
c) Il cartello sia chiaramente visibile, l’estintore
sia immediatamente utilizzabile e l’accesso
allo stesso sia libero da ostacoli;
d) L’estintore non sia stato manomesso, in
particolare risulti sigillato il dispositivo di
sicurezza per evitare azionamenti accidentali;
SORVEGLIANZA (4.4)
Esame sul buono stato dell’estintore
tramite i seguenti accertamenti
e) Le iscrizioni siano ben leggibili;
f) L’indicatore di pressione, se presente, indichi
un valore di pressione compreso all’interno
del campo verde;
g) Il cartellino di manutenzione sia presente
sull’apparecchio e che non sia stata superata
la data per le attività previste;
h) L’estintore portatile non sia collocato a
pavimento;
SORVEGLIANZA (4.4)
Esame sul buono stato dell’estintore
tramite i seguenti accertamenti
CONTROLLO PERIODICO (4.5)
Chi lo deve effettuare?
Il controllo periodico deve essere effettuato da
persona competente.
Con che periodicità?
Obbligatoria semestrale (entro il mese di
competenza).
In cosa consiste?
Misura di prevenzione atta a verificare l’efficienza
degli estintori; quest’operazione va riportata sul
Registro dei Controlli Antincendio e sul cartellino di
manutenzione.
a) Verifiche di cui alla fase di sorveglianza;
b) Per gli estintori pressurizzati a pressione
permanente, il controllo della pressione
interno con uno strumento indipendente;
c) Per gli estintori a CO2 il controllo dello
stato di carica tramite pesatura;
d) Controllo della presenza, del tipo e della
carica delle bombole di gas ausiliario per
gli estintori a pressurizzazione istantanea;
CONTROLLO PERIODICO (4.5)
e) L’estintore non presenti anomalie quali
ugelli ostruiti, perdite, tracce di corrosione,
sconnessioni o incrinature dei tubi
flessibili, ecc.;
f) L’estintore sia esente da danni alle
strutture di supporto ed alla maniglia di
trasporto; in particolare, se carrellato,
abbia le ruote funzionanti;
g) Sia esente da danni ed ammaccature al
serbatoio;
CONTROLLO PERIODICO (4.5)
Le anomalie riscontrate devono essere
immediatamente eliminate, in caso contrario
l’estintore deve essere dichiarato non
idoneo, collocando sull’apparecchiatura
u n ’ e t i c h e t t a “ E S T I N TO R E F U O R I
SERVIZIO”, si deve informare la persona
responsabile e riportare la dizione “FUORI
SERVIZIO” sul cartellino di manutenzione.
CONTROLLO PERIODICO (4.5)
Gestione delle anomalie
REVISIONE PROGRAMMATA (4.6)
Chi la deve effettuare?
La Revisione deve essere effettuata da persona
competente.
Con che periodicità?
REVISIONE PROGRAMMATA (4.6)
In cosa consiste?
Serie di interventi tecnici di prevenzione atti a
mantenere costante nel tempo l’efficienza
dell’estintore tramite l’effettuazione dei seguenti
accertamenti ed interventi:
a) Esame interno dell’apparecchio;
b) Esame e controllo funzionale di tutte le parti;
c) Controllo di tutte le sezioni di passaggio del gas
ausiliario, se presente, e dell’agente estinguente,
in particolare il tubo pescante, i tubi flessibili, i
raccordi e gli ugelli per verificare che siano liberi
da incrostazioni, occlusioni e sedimentazioni;
REVISIONE PROGRAMMATA (4.6)
d) Controllo dell’assale e delle ruote;
e) Ripristino delle protezioni superficiali se
danneggiate;
f) Sostituzione dei dispositivi di sicurezza contro le
sovrappressioni se presenti;
g) Sostituzione dell’agente estinguente;
h) Sostituzione delle guarnizioni;
i) Sostituzione della valvola erogatrice per gli
estintori a CO2;
l) Rimontaggio dell’estintore in perfetto stato
d’efficienza.
REVISIONE PROGRAMMATA (4.6)
La data della Revisione (mm/aa) e
la denominazione dell’azienda
che l’ha effettuata devono essere
riportati in maniera indelebile sia
all’interno che all’esterno
dell’estintore.
REVISIONE PROGRAMMATA (4.6)
Tutte le parti di ricambio, compresi
gli agenti estinguenti, devono essere
originali o altri dichiarati equivalenti
dal costruttore dell’estintore.
Ricambi
REVISIONE PROGRAMMATA (4.6)
Gli estinguenti sostituiti ed i materiali
di scarto devono essere gestiti
conformemente alla disposizioni
legislative vigenti in materia di
gestione ambientale.
Gestione degli scarti
COLLAUDO (4.7)
Chi lo deve effettuare?
Il Collaudo deve essere effettuato da persona
competente.
Con che periodicità?
COLLAUDO (4.7)
In cosa consiste?
È una misura di prevenzione atta a
verificare la stabilità del serbatoio o della
bombola dell’estintore.
Le operazioni di collaudo devono
comprendere quelle di revisione.
COLLAUDO (4.7)
Collaudo PRE-PED
Per estintori non conformi al D. Lgs.
93/2000: prova idraulica di 1 minuto alla
pressione di 3,5 MPa o come da valore
punzonato sul serbatoio se maggiore.
Collaudo PED
Per estintori conformi al D. Lgs. 93/2000:
prova idraulica di 30 secondi alla pressione
di prova indicata sul serbatoio.
COLLAUDO (4.7)
Al termine delle prove non devono
verificarsi perdite, trasudazioni,
deformazioni o dilatazioni di nessun
tipo.
Non possono essere collaudati serbatoi
che presentano ammaccature o segni di
corrosione interna od esterna.
COLLAUDO (4.7)
In occasione del collaudo dell’estintore la
valvola erogatrice deve essere
sostituita per garantire l’efficienza e la
sicurezza dell’estintore.
La data del collaudo (mm/aa) e la
denominazione dell’azienda che l’ha
effettuato devono essere riportati in
maniera indelebile sia all’interno che
all’esterno dell’estintore.
ESTINTORI DA CONSIDERARSI FUORI
SERVIZIO (6.2)
• Estintori di tipo non approvato (ad eccezione di quelli
classe D);
• Estintori che presentino segni di corrosione;
• Estintori che presentino ammaccature sul serbatoio;
• Estintori sprovvisti delle marcature obbligatorie;
• Estintori le cui parti di ricambio e gli agenti estinguenti
non sono più disponibili;
• Estintori con marcature ed iscrizioni illeggibili e non
sostituibili;
• Estintori che devono essere ritirati dal mercato in base
alle disposizioni legislative vigenti;
• Estintori non dotati del libretto d’uso e manutenzione
rilasciato dal produttore e non più reperibile sul mercato;
• Estintori che abbiano superato i 18 anni di vita.
CARTELLINO DI MANUTENZIONE (8.2)
Il cartellino può essere realizzato su
qualsiasi supporto ed essere strutturato
per essere utilizzato per più interventi in più
anni.
Sul cartellino deve essere riportato:
• Numero di matricola o altri estremi di
identificazione dell’estintore;
• Dati anagrafici dell’azienda/persona
competente incaricata della manutenzione;
• Tipo dell’estintore;
• Massa lorda;
CARTELLINO DI MANUTENZIONE (8.2)
• Carica effettiva;
• Tipo di intervento effettuato;
• Data dell’intervento (in formato mm/aa);
• Scadenza del prossimo controllo ove
previsto da specifiche normative in formato
mm/aa (ADR);
• Sigla o codice di riferimento o punzone
identificativo del manutentore.
REGISTRO (8.3)
La persona responsabile deve
predisporre e tenere aggiornato un
registro, firmato dalla stessa persona
responsabile, in cui sono registrati:
a)i lavori svolti;
b)lo stato in cui si lasciano gli
estintori.
REGISTRO (8.3)
Il registro deve essere sempre
presente presso l’attività ed
essere a disposizione dell’autorità
competente e del manutentore.
L’accertamento dell’avvenuta
m a n u t e n z i o n e d e v e e s s e r e
formalizzato nell’apposito registro
allegando copia del documento di
manutenzione rilasciata dal
manutentore.
DOCUMENTO DI MANUTENZIONE (8.4)
A cura del manutentore deve essere
redatto il documento attestante:
• le attività svolte;
• le anomalie riscontrate;
• gli interventi eseguiti;
• i ricambi utilizzati;
• la segnalazione di eventuali
operazioni da eseguire.
DOCUMENTO DI MANUTENZIONE (8.4)
Il documento deve inoltre contenere:
• i dati dell’azienda di
manutenzione;
• i dati identificativi del manutentore;
• i dati dell’azienda cliente;
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GRAZIE PER L'ATTENZIONE!

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Manutenzione estintori antincendio

  • 1. LA MANUTENZIONE DEGLI ESTINTORI PORTATILI E CARRELLATI Secondo la Norma UNI 9994-1:2013 Presentazione a cura di Davide Degrassi Iscritto nei seguenti Registri Professionali istituiti in base alla legge n. 4/2013: Registro Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione AiFOS - nr. 30rspp Registro Formatori della Sicurezza sul Lavoro AiFOS - nr. 60fds
  • 2. CHI È ILTECNICO MANUTENTORE ANTINCENDIO? D.M. 10 Marzo 1998 - Allegato 6 punto 4 L'attività di controllo periodica e la manutenzione deve essere eseguita da personale competente e qualificato. Norma UNI 9994-2:2015 Persona competente: persona dotata della necessaria formazione ed esperienza […] in grado di eseguire su un estintore le procedure di manutenzione specificate dalla norma UNI 9994-1:2013.
  • 3. COMEVA FATTA LA MANUTENZIONE SUI PRESIDI ANTINCENDIO? D.M. 10 Marzo 1998 art. 4 Controllo e manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio 1. Gli interventi di manutenzione ed i controlli sugli impianti e sulle attrezzature di protezione antincendio sono effettuati nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, delle norme di buona tecnica emanate dagli organismi di normalizzazione nazionali o europei o, in assenza di dette norme di buona tecnica, delle istruzioni fornite dal fabbricante e/o dall'installatore.
  • 4. RESPONSABILITÀ DEL MANUTENTORE 1. Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta, dall'interesse dell'impresa e da quello superiore della produzione nazionale. 2. Deve inoltre osservare le disposizioni per l'esecuzione e per la disciplina del lavoro impartite dall'imprenditore e dai collaboratori di questo dai quali gerarchicamente dipende. Codice Civile art. 2104 “Diligenza del Prestatore di Lavoro”
  • 5. RESPONSABILITÀ DEL MANUTENTORE La violazione dell’obbligo di diligenza e dell’obbligo di osservanza comporta l’applicazione di misure disciplinari [v. art. 2106 Codice Civile] e l’obbligo di risarcire i danni (responsabilità contrattuale [v. Libro IV, Titolo I, Capo III]) subordinato all’esistenza della colpa lieve [v. art. 1229 Codice Civile], e può dar luogo, in casi estremi, al licenziamento (es.: se il lavoratore costantemente, violando istruzioni impartitegli, reca danno all’attività produttiva).
  • 6. L'inosservanza dei doveri di diligenza comporta non solo l'applicazione di eventuali sanzioni disciplinari, ma anche l'obbligo del risarcimento del danno cagionato all'azienda per responsabilità contrattuale, qualora si provi che l'evento dannoso subito dall'azienda sia correlato a una condotta colposa del prestatore d'opera e dunque si sia in presenza di un casus culpa determinatus ricollegabile, sulla base di un rapporto di causalità, a una condotta colposa del dipendente sotto i profili della negligenza, dell'imprudenza o della violazione di specifici obblighi contrattuali o istruzioni legittimamente impartitegli dal datore di lavoro. RESPONSABILITÀ DEL MANUTENTORE Cassazione civile sez. lav. 09 ottobre 2013 n. 22965
  • 7. RESPONSABILITÀ DEL DATORE DI LAVRO 6.4 - ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI PROTEZIONE ANTINCENDIO Il datore di lavoro è responsabile del mantenimento delle condizioni di efficienza delle attrezzature ed impianti di protezione antincendio. Il datore di lavoro deve attuare la sorveglianza, controllo e la manutenzione delle attrezzature ed impianti di protezione antincendio [...]. Scopo dell'attività di sorveglianza, controllo e manutenzione è quello di rilevare e rimuovere qualunque causa, deficienza, danno od impedimento che possa pregiudicare il corretto funzionamento ed uso dei presidi antincendio. [...] D. M. 10 Marzo 1998 Allegato VI
  • 8. Art. 6 “Obblighi connessi con l’esercizio dell’attività” c. 1 Gli enti e i privati responsabili di attività di cui all'Allegato I del presente regolamento […] hanno l'obbligo di mantenere in stato di efficienza i sistemi, i dispositivi, le attrezzature e le altre misure di sicurezza antincendio […] nonché di assicurare una adeguata informazione sui rischi di incendio connessi con la specifica attività, sulle misure di prevenzione e protezione adottate, sulle precauzioni da osservare per evitare l'insorgere di un incendio e sulle procedure da attuare in caso di incendio. RESPONSABILITÀ DEL DATORE DI LAVRO D.P.R. 1° Agosto 2011 n. 151
  • 9. Art. 6 “Obblighi connessi con l’esercizio dell’attività” c. 2 I controlli, le verifiche, gli interventi di manutenzione e l'informazione di cui al comma 1, devono essere annotati in un apposito registro a cura dei responsabili dell'attività. Tale registro deve essere mantenuto aggiornato e reso disponibile ai fini dei controlli di competenza del Comando. RESPONSABILITÀ DEL DATORE DI LAVRO D.P.R. 1° Agosto 2011 n. 151
  • 10. LA MANUTENZIONE DEGLI ESTINTORI Norma UNI 9994-1:2013
  • 11. SORVEGLIANZA (4.4) Chi la deve effettuare? Persona responsabile che abbia ricevuto adeguate informazioni atte a controllare lo stato dell’estintore. Con che periodicità? Consigliata mensile. In cosa consiste? In una serie di controlli visivi che vanno effettuati per accertare il buono stato dell’attrezzatura e che vanno poi riportati sul Registro dei Controlli Antincendio.
  • 12. a) L’estintore ed il suo supporto siano integri; b) L’estintore sia presente e segnalato con apposito cartello; c) Il cartello sia chiaramente visibile, l’estintore sia immediatamente utilizzabile e l’accesso allo stesso sia libero da ostacoli; d) L’estintore non sia stato manomesso, in particolare risulti sigillato il dispositivo di sicurezza per evitare azionamenti accidentali; SORVEGLIANZA (4.4) Esame sul buono stato dell’estintore tramite i seguenti accertamenti
  • 13. e) Le iscrizioni siano ben leggibili; f) L’indicatore di pressione, se presente, indichi un valore di pressione compreso all’interno del campo verde; g) Il cartellino di manutenzione sia presente sull’apparecchio e che non sia stata superata la data per le attività previste; h) L’estintore portatile non sia collocato a pavimento; SORVEGLIANZA (4.4) Esame sul buono stato dell’estintore tramite i seguenti accertamenti
  • 14. CONTROLLO PERIODICO (4.5) Chi lo deve effettuare? Il controllo periodico deve essere effettuato da persona competente. Con che periodicità? Obbligatoria semestrale (entro il mese di competenza). In cosa consiste? Misura di prevenzione atta a verificare l’efficienza degli estintori; quest’operazione va riportata sul Registro dei Controlli Antincendio e sul cartellino di manutenzione.
  • 15. a) Verifiche di cui alla fase di sorveglianza; b) Per gli estintori pressurizzati a pressione permanente, il controllo della pressione interno con uno strumento indipendente; c) Per gli estintori a CO2 il controllo dello stato di carica tramite pesatura; d) Controllo della presenza, del tipo e della carica delle bombole di gas ausiliario per gli estintori a pressurizzazione istantanea; CONTROLLO PERIODICO (4.5)
  • 16. e) L’estintore non presenti anomalie quali ugelli ostruiti, perdite, tracce di corrosione, sconnessioni o incrinature dei tubi flessibili, ecc.; f) L’estintore sia esente da danni alle strutture di supporto ed alla maniglia di trasporto; in particolare, se carrellato, abbia le ruote funzionanti; g) Sia esente da danni ed ammaccature al serbatoio; CONTROLLO PERIODICO (4.5)
  • 17. Le anomalie riscontrate devono essere immediatamente eliminate, in caso contrario l’estintore deve essere dichiarato non idoneo, collocando sull’apparecchiatura u n ’ e t i c h e t t a “ E S T I N TO R E F U O R I SERVIZIO”, si deve informare la persona responsabile e riportare la dizione “FUORI SERVIZIO” sul cartellino di manutenzione. CONTROLLO PERIODICO (4.5) Gestione delle anomalie
  • 18. REVISIONE PROGRAMMATA (4.6) Chi la deve effettuare? La Revisione deve essere effettuata da persona competente. Con che periodicità?
  • 19. REVISIONE PROGRAMMATA (4.6) In cosa consiste? Serie di interventi tecnici di prevenzione atti a mantenere costante nel tempo l’efficienza dell’estintore tramite l’effettuazione dei seguenti accertamenti ed interventi: a) Esame interno dell’apparecchio; b) Esame e controllo funzionale di tutte le parti; c) Controllo di tutte le sezioni di passaggio del gas ausiliario, se presente, e dell’agente estinguente, in particolare il tubo pescante, i tubi flessibili, i raccordi e gli ugelli per verificare che siano liberi da incrostazioni, occlusioni e sedimentazioni;
  • 20. REVISIONE PROGRAMMATA (4.6) d) Controllo dell’assale e delle ruote; e) Ripristino delle protezioni superficiali se danneggiate; f) Sostituzione dei dispositivi di sicurezza contro le sovrappressioni se presenti; g) Sostituzione dell’agente estinguente; h) Sostituzione delle guarnizioni; i) Sostituzione della valvola erogatrice per gli estintori a CO2; l) Rimontaggio dell’estintore in perfetto stato d’efficienza.
  • 21. REVISIONE PROGRAMMATA (4.6) La data della Revisione (mm/aa) e la denominazione dell’azienda che l’ha effettuata devono essere riportati in maniera indelebile sia all’interno che all’esterno dell’estintore.
  • 22. REVISIONE PROGRAMMATA (4.6) Tutte le parti di ricambio, compresi gli agenti estinguenti, devono essere originali o altri dichiarati equivalenti dal costruttore dell’estintore. Ricambi
  • 23. REVISIONE PROGRAMMATA (4.6) Gli estinguenti sostituiti ed i materiali di scarto devono essere gestiti conformemente alla disposizioni legislative vigenti in materia di gestione ambientale. Gestione degli scarti
  • 24. COLLAUDO (4.7) Chi lo deve effettuare? Il Collaudo deve essere effettuato da persona competente. Con che periodicità?
  • 25. COLLAUDO (4.7) In cosa consiste? È una misura di prevenzione atta a verificare la stabilità del serbatoio o della bombola dell’estintore. Le operazioni di collaudo devono comprendere quelle di revisione.
  • 26. COLLAUDO (4.7) Collaudo PRE-PED Per estintori non conformi al D. Lgs. 93/2000: prova idraulica di 1 minuto alla pressione di 3,5 MPa o come da valore punzonato sul serbatoio se maggiore. Collaudo PED Per estintori conformi al D. Lgs. 93/2000: prova idraulica di 30 secondi alla pressione di prova indicata sul serbatoio.
  • 27. COLLAUDO (4.7) Al termine delle prove non devono verificarsi perdite, trasudazioni, deformazioni o dilatazioni di nessun tipo. Non possono essere collaudati serbatoi che presentano ammaccature o segni di corrosione interna od esterna.
  • 28. COLLAUDO (4.7) In occasione del collaudo dell’estintore la valvola erogatrice deve essere sostituita per garantire l’efficienza e la sicurezza dell’estintore. La data del collaudo (mm/aa) e la denominazione dell’azienda che l’ha effettuato devono essere riportati in maniera indelebile sia all’interno che all’esterno dell’estintore.
  • 29. ESTINTORI DA CONSIDERARSI FUORI SERVIZIO (6.2) • Estintori di tipo non approvato (ad eccezione di quelli classe D); • Estintori che presentino segni di corrosione; • Estintori che presentino ammaccature sul serbatoio; • Estintori sprovvisti delle marcature obbligatorie; • Estintori le cui parti di ricambio e gli agenti estinguenti non sono più disponibili; • Estintori con marcature ed iscrizioni illeggibili e non sostituibili; • Estintori che devono essere ritirati dal mercato in base alle disposizioni legislative vigenti; • Estintori non dotati del libretto d’uso e manutenzione rilasciato dal produttore e non più reperibile sul mercato; • Estintori che abbiano superato i 18 anni di vita.
  • 30. CARTELLINO DI MANUTENZIONE (8.2) Il cartellino può essere realizzato su qualsiasi supporto ed essere strutturato per essere utilizzato per più interventi in più anni. Sul cartellino deve essere riportato: • Numero di matricola o altri estremi di identificazione dell’estintore; • Dati anagrafici dell’azienda/persona competente incaricata della manutenzione; • Tipo dell’estintore; • Massa lorda;
  • 31. CARTELLINO DI MANUTENZIONE (8.2) • Carica effettiva; • Tipo di intervento effettuato; • Data dell’intervento (in formato mm/aa); • Scadenza del prossimo controllo ove previsto da specifiche normative in formato mm/aa (ADR); • Sigla o codice di riferimento o punzone identificativo del manutentore.
  • 32. REGISTRO (8.3) La persona responsabile deve predisporre e tenere aggiornato un registro, firmato dalla stessa persona responsabile, in cui sono registrati: a)i lavori svolti; b)lo stato in cui si lasciano gli estintori.
  • 33. REGISTRO (8.3) Il registro deve essere sempre presente presso l’attività ed essere a disposizione dell’autorità competente e del manutentore. L’accertamento dell’avvenuta m a n u t e n z i o n e d e v e e s s e r e formalizzato nell’apposito registro allegando copia del documento di manutenzione rilasciata dal manutentore.
  • 34. DOCUMENTO DI MANUTENZIONE (8.4) A cura del manutentore deve essere redatto il documento attestante: • le attività svolte; • le anomalie riscontrate; • gli interventi eseguiti; • i ricambi utilizzati; • la segnalazione di eventuali operazioni da eseguire.
  • 35. DOCUMENTO DI MANUTENZIONE (8.4) Il documento deve inoltre contenere: • i dati dell’azienda di manutenzione; • i dati identificativi del manutentore; • i dati dell’azienda cliente; • i dati della persona responsabile.