4. RINGRAZIAMENTI
I CITTADINI di Cinisello Balsamo e tutti i presenti
IL COMUNE DI CINISELLO BALSAMO PER IL PATROCINIO.
LE AUTORITA’.
IL SALUTO della SINDACA e DELL’ASS. Duca
I NOSTRI OSPITI SIRIANNI-DAMBROSIO-CAMPANA
TUTTI GLI AMICI DELLO STRETTO CHE HANNO COLLABORATO
INTENSAMENTE PER ARRIVARE AD OGGI.
LE ASSOCIAZIONI CHE HANNO ACCETTATO L’INVITO.
GLI SPONSOR CHE HANNO CREDUTO
IN NOI donando Denaro.
5. La serata sarà suddivisa in:
1. Introduzione e presentazione della serata 7 MINUTI
2. Parola alla Sindaca Trezzi e Assessore Duca 20 minuti
3. Parola al moderatore Campana 10 minuti
4. Parola alla Biologa Nutrizionista Sirianni 40 minuti
5. Parola Oncologo Dambrosio 40 minuti
6. Parola al pubblico (domande risposte ) 15 minuti
7. Chiusura del presidente dell’associazione 5 minuti
BUONA SERATA…
12. Obiettivi di sviluppo sostenibile: da raggiungere
entro il 2030
Dopo gli Obiettivi del millennio, scaduti tra luci e ombre nel 2015, continua l’impegno
per aiutare il nostro pianeta.
10/11/2017 Dott. Francesco Campana (UNIMI)
[Etichettatura degli alimenti e tutela
della salute dei consumatori]
13. 10/11/2017 Dott. Francesco Campana (UNIMI)
[Etichettatura degli alimenti e tutela
della salute dei consumatori]
14. 10/11/2017 Dott. Francesco Campana (UNIMI)
PACCHETTO IGIENE
Reg. (CE) n. 178/2002 (“General Food Law”)
1. regolamento (CE) 852/2004
2. regolamento (CE) 853/2004
3. regolamento (CE) 854/2004
4. regolamento (CE) 882/2004
Il “pacchetto igiene” è destinato ad essere completato con provvedimenti disciplinanti
singoli aspetti delle produzioni alimentari. In tale contesto, sono stati finora adottati:
regolamento (CE) 183/2005
regolamento (CE) n. 2073/2005
regolamento (CE) n. 2074/2005
regolamento (CE) n. 2075/2005
regolamento (CE) n. 2076/2005
[Etichettatura degli alimenti e tutela
della salute dei consumatori]
15. 10/11/2017 Dott. Francesco Campana (UNIMI)
[Etichettatura degli alimenti e tutela
della salute dei consumatori]
16. 10/11/2017 Dott. Francesco Campana (UNIMI)
REGOLAMENTO (UE) N. 1169/2011 “relativo alla fornitura di informazioni sugli
alimenti ai consumatori”
Elenco delle indicazioni obbligatorie previste dalla normativa per i prodotti alimentari preconfezionati (art.
9):
1. la denominazione dell’alimento
2. l’elenco degli ingredienti
3. qualsiasi ingrediente o coadiuvante tecnologico, elencato nell’allegato II o derivato da una sostanza o un
prodotto elencato in detto allegato, che provochi allergie o intolleranze, usato nella fabbricazione o nella
preparazione di un alimento e ancora presente nel prodotto finito, anche se in forma alterata
4. la quantità di taluni ingredienti o categorie di ingredienti
5. la quantità netta dell’alimento
6. il termine minimo di conservazione o la data di scadenza
7. le condizioni particolari di conservazione e/o le condizioni d’impiego
8. il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare di cui all’articolo 8, paragrafo
1
9. il Paese d’origine o il luogo di provenienza ove previsto all’articolo 26
10. le istruzioni per l’uso, per i casi in cui la loro omissione renderebbe difficile un uso adeguato dell’alimento
11. per le bevande che contengono più dell’1,2% di alcol in volume, il titolo alcolometrico volumico effettivo
12. una dichiarazione nutrizionale.
[Etichettatura degli alimenti e tutela
della salute dei consumatori]
17. 10/11/2017 Dott. Francesco Campana (UNIMI)
Il ruolo delle informazioni nutrizionali
Alimentazione
Assunzione da parte di un organismo vivente di sostanze
indispensabili al suo metabolismo e alle sue funzioni vitali (dieta).
Nutrizione
Scienza che studia il rapporto tra dieta e stato di salute. In pratica
si valutano gli apporti di energia, sostanze plastiche e sostanze
metaboliche e funzionali in relazione alle esigenze dell’individuo e
al suo stato di salute.
[Etichettatura degli alimenti e tutela
della salute dei consumatori]
18. 10/11/2017 Dott. Francesco Campana (UNIMI)
Etichettatura volontaria - Facoltativa
Indicazioni nutrizionali (nutrition claims) e sulla salute (health claims)
previste dal Regolamento (CE) 1924/2006
indicazione nutrizionale: “… proprietà nutrizionali benefiche, dovute:
• all’energia (valore calorico)
• alle sostanze nutritive
indicazioni sulla salute
indicazioni relative alla riduzione di un rischio di malattia
L’operatore del settore alimentare deve dimostrare scientificamente la fondatezza
dell’indicazione e le Autorità competenti degli Stati membri possono chiedere a lui o a chi
immette il prodotto sul mercato di presentare tutti gli elementi e i dati pertinenti
comprovanti il rispetto del presente Regolamento (art. 6).
[Etichettatura degli alimenti e tutela
della salute dei consumatori]
19. 10/11/2017 Dott. Francesco Campana (UNIMI)
Etichettatura volontaria - Facoltativa
Indicazioni nutrizionali, se sono rispettate le seguenti condizioni,
sulla base di prove scientifiche generalmente accettate:
• ha un effetto nutrizionale o fisiologico benefico,
• è contenuta nel prodotto finale in una quantità tale da produrre l’effetto
nutrizionale o fisiologico indicato
• non è presente o è presente in quantità ridotta, in modo da produrre
l’effetto nutrizionale o fisiologico indicato
• si trova in una forma utilizzabile dall’organismo
L’operatore del settore alimentare deve dimostrare scientificamente la fondatezza
dell’indicazione e le Autorità competenti degli Stati membri possono chiedere a lui o a
chi immette il prodotto sul mercato di presentare tutti gli elementi e i dati pertinenti
comprovanti il rispetto del presente Regolamento (art. 6).
[Etichettatura degli alimenti e tutela
della salute dei consumatori]
20. 10/11/2017 Dott. Francesco Campana (UNIMI)
Le aziende, dopo aver esaminato la normativa “orizzontale”
sull’etichettatura, devono rispettare anche una specifica normativa
“verticale”.
• Alimenti geneticamente modificati (OGM)
• Prodotti biologici
• acque minerali naturali
• carni bovine
• carni avicole
• prodotti ortofrutticoli freschi
• latte e prodotti lattiero caseari (formaggio, yogurt, burro)
• prodotti da forno (pane, prodotti dolciari da forno)
• cacao e cioccolato
• miele
• confetture, gelatine, marmellate e crema di marroni
• alimenti particolari, integratori, alimenti addizionati
[Etichettatura degli alimenti e tutela
della salute dei consumatori]
21. 10/11/2017 Dott. Francesco Campana (UNIMI)
Il Creatore «prese perciò l’uomo
… e postolo nel mezzo del mondo
così gli parlò … come libero,
straordinario plasmatore e scultore
di te stesso, tu ti possa foggiare da
te stesso nella forma che
preferirai»
(G. Pico della Mirandola, Oratio de hominis dignitate)
[Etichettatura degli alimenti e tutela
della salute dei consumatori]
22.
23. IL CIBO è SALUTE
MANGIAREO NUTRIRSI?
CONVEGNO 11 NOVEMBRE 2017
PRESENTAZIONE A CURA di:
Dott.ssa Francesca Sirianni - Biologa Nutrizionista
24. SOVRAPPESO E OBESITA’ IERI (OMS, 2010)
La prevalenza dell’obesità a livello globale è raddoppiata dal 1980 al 2010
◦ nel 2008 si contavano oltre 1,4 miliardi di adulti in sovrappeso
◦ di questi oltre 200 milioni di uomini e oltre 300 milioni di donne erano obesi
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
OBESI
11% della popolazione mondiale
SOVRAPPESO
35% della popolazione mondiale
25. SOVRAPPESO E OBESITA’ INFANTILE
◦ si stima che nel 2011 ci fossero nel mondo oltre 40 milioni di bambini al di
sotto dei 5 anni in sovrappeso
◦ In Italia, nel 2010 il 22,9% dei bambini nella fascia di età 8-11 è in sovrappeso
e l’11,1% in condizioni di obesità *
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista* ‘OKkio alla Salute’- Ministero della Salute (2010)
Questo dato è particolarmente preoccupante,
in quanto indica che il fenomeno obesità è in
espansione e colpisce più frequentemente le
generazioni più giovani
26. LA SITUAZIONE – OGGI
Sono in sovrappeso il 35,5% degli italiani, 9.8% obesi
(una persona su dieci) con più alta prevalenza nel Sud.
Complessivamente il 45,1% dei soggetti di età uguale o maggiore di 18 anni
è in "eccesso ponderale"(sovrappeso più obesità)
La percentuale di bambini e adolescenti obesi è aumentato di quasi 3 volte nel
2016 rispetto al 1975.
◦ Nel 2016 il 10,4% delle ragazze e il 14,5% dei ragazzi erano obesi
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista*Istat osservasalute, 2016
27. PICCOLI MIGLIORAMENTI
tra i più giovani...
◦ 21,3% in sovrappeso e 9,3% obesi
◦ OBESITA’ (6-10 anni) scende dal 12% del 2008/09 al 9,3% del 2016
◦ SOVRAPPESO (6-10 anni) passa dal 23,2% del 2008/09 al 21,3% del 2016
*progetto OKkioSalute (rapporto 2017, dati 2016) Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
BEVANDE ZUCCHERATE
CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA
28. QUALI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE?
• La rilevazione 2016, confermando i dati precedenti, ha messo in luce la grande diffusione tra i
bambini di abitudini alimentari errate, seppure si sia rilevato un miglioramento
• Tuttavia, è una dieta bilanciata uno degli obiettivi più difficili da ottenere a tavola con i nostri
bambini, soprattutto a causa delle cattive abitudini dei genitori
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
29. Obesità - QUANTO CI COSTI?
L'obesità nel 2025 "costerà" 760 miliardi di dollari, rappresentando quindi uno
dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale coinvolgendo oltre 2
miliardi di adulti e bambini
*Il sole 24 ore – 10 ott 2017 Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
FUMO
GUERRE E
TERRORISMO
OBESITA’
• costante e preoccupante aumento
• importante fattore di rischio per varie
malattie croniche, quali diabete mellito
di tipo 2, malattie cardiovascolari e
tumori
30. EDUCAZIONE ALIMENTARE E
PREVENZIONE
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, circa 1/3 delle malattie
cardiovascolari e dei tumori potrebbero essere evitati grazie a una equilibrata e
sana alimentazione
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
OBESITA’ MALATTIE
CARDIOVASCOLARI
DIABETE OSTEOPOROSI
DISLIPIDEMIE
NEOPLASIEIPERTENSIONE
31. SIAMO CIÒ CHE MANGIAMO (L. feuerbach, 1804)
• Una alimentazione equilibrata e abitudini sane influiscono molto sulla nostra salute e
sul nostro aspetto
• Il nostro corpo è il risultato di quello che introduciamo al suo interno e di quello che
consumiamo giornalmente
• Svolgere un’adeguata attività fisica
• Conoscere le basi di un’alimentazione sana ed equilibrata
• DIETA MEDITERRANEA
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
32. PIRAMIDE ALIMENTARE
• in basso cibi e comportamenti da
attuare con più frequenza e in quantità
maggiori, in cima quelli da adottare con
parsimonia
• la dieta mediterranea è l’unico regime
alimentare in grado di garantire
un equilibrio nutrizionale e uno stato di
salute ottimale
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
33. DIETA MEDITERRANEA
Patrimonio Immateriale Umanità (UNESCO, 2010)
GOLD STANDARD per la salute dell’uomo
Benefici sulla salute di oggi e sulla salute futura
Riscoperta dei valori tradizionali, cibi antichi o “poveri” dei nostri
antenati in opposizione a cibi grassi e ipercalorici che contraddistinguono
la società moderna
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
34. DIETA MEDITERRANEA COME STILE DI
VITA
La dieta mediterranea non va intesa solo un regime alimentare ma come un vero e proprio stile
di vita solo modificando il nostro stile di vita possiamo prevedere dei cambiamenti a lungo
termine
Diversi studi e ricerche hanno dimostrato gli effetti positivi che la dieta mediterranea comporta
per la salute con un cruciale contributo nella prevenzione di molte patologie e malattie
cardiovascolari
Seguire una dieta mediterranea significa avere ogni giorno una tavola ricca di profumi, colori,
sapori che variano seconda delle stagioni con ricette gustose preparate con ingredienti genuini
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
36. Quali regole seguire? (Fonte Inran, 2017*)
1. CONTROLLA IL PESO E MANTIENITI SEMPRE ATTIVO (se le calorie nei nostri pasti sono troppe, le
accumuliamo e ingrassiamo. E ingrassando, aumenta il rischio di problemi al cuore, di diabete e
di alcuni tumori)
2. PIÙ CEREALI, LEGUMI, ORTAGGI E FRUTTA (gli alimenti vegetali sono ricci di amidi, fibre,
vitamine, minerali e altre sostanze preziose per la salute)
3. GRASSI: SCEGLI LA QUALITÀ E LIMITA LA QUANTITÀ (aiutano l'assorbimento di alcune vitamine e
di alcuni antiossidanti, hanno un ruolo importante nella vita delle cellule, e nella "costruzione"
di molecole vitali, come ad esempio gli ormoni...
4. ZUCCHERI, DOLCI E BEVANDE ZUCCHERATE: NEI GIUSTI LIMITI (Prendiamo infatti dalla frutta, dal
latte e da altri alimenti lo zucchero di cui abbiamo bisogno evitando bibite e alimenti zuccherati)
5. BEVI OGNI GIORNO ACQUA IN ABBONDANZA (almeno 6-8 bicchieri d'acqua al giorno
senza aspettare che arrivi il senso di sete che è già un segnale di allarme)
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista*(Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione)
37. Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
Quali regole seguire? (Fonte Inran, 2017*)
6. LIMITARE IL CONSUMO DI SALE (evitiamo di aggiungerlo nelle nostre preparazioni)
7. BEVANDE ALCOLICHE: SE SI, SOLO IN QUANTITÀ CONTROLLATA (L'alcol non è un nutriente, e
quindi non è "utile" al nostro organismo ma molto ricco di calorire)
8. VARIA SPESSO LE TUE SCELTE A TAVOLA (è il modo più sicuro per garantire al nostro corpo
tutte le sostanza che ci servono)
9. CONSIGLI SPECIALI PER PERSONE SPECIALI (gravidanza, allattamento, svezzamento)
10. LA SICUREZZA DEI TUOI CIBI DIPENDE ANCHE DA TE (impariamo a scegliere, consumare,
preparare e conservare i nostri cibi)
*(Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione)
38. ALLATTAMENTO MATERNO
LATTE UMANO = GOLD STANDARD della alimentazione infantile
Alimento completo
ricco di cellule immunitarie, staminali e numerose cellule
bioattive come gli oligosaccaridi (W. Walker, 2013)
Prevenzione malattie metaboliche
in età adulta (F. Savino, 2013)
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
39. ALIMENTAZIONE PRIMA INFANZIA
PREVENZIONE PATOLOGIE MADRE E FIGLIO
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista*The Surgeon General’s call to action to support breastfeeding. Washington, DC:, 2011)
40. INIZIAMO DAL BUON ESEMPIO…
Abbandonare vecchie e superate credenze rapporto sano e gratificante con
il cibo NO CIBO COME RICOMPENSA
Futuro basato su corrette abitudini alimentari e sani stili di vita
Genitori: esempio e supporto
Investimento per la salute personale e collettiva
“Si educa molto con quello che si dice,
ancor più con quel che si fa,
molto più con quel che si è.”
(SANT'IGNAZIO DI ANTIOCHIA)
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
41. ETICHETTE ALIMENTARI 1
Saper leggere correttamente le etichette rappresenta un atto di responsabilità per
impostare una sana alimentazione.
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
1 Leggi scrupolosamente le etichette
2 Le illustrazioni riportate sulle confezioni sono puramente indicative
3 Attenzione all’ordine degli ingredienti
4 Consuma il prodotto entro la data di scadenza indicata in etichetta
5 Non confondere la data di scadenza di un prodotto con il termine minimo di conservazione
* Decalogo Ministero della Salute
42. ETICHETTE ALIMENTARI 2
6 Controlla il peso netto/sgocciolato dell'alimento
7 Occhio agli allergeni
8 Mantieni sempre i prodotti refrigerati e quelli surgelati alla temperatura indicata
sull'etichetta e riponili, subito dopo l'acquisto, nel frigorifero o nel congelatore
9 Se compri pesce in pescheria controlla i cartelli esposti (provenienza-
fresco/decongelato
10 A parità di qualità e prezzo preferisci gli alimenti confezionati con materiale
riciclato/riciclabile
* Decalogo Ministero della Salute Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
43. CIBO E PSICHE
• CERVELLO E CIBO forte correlazione
• MENTE PER IL CIBO O CIBO PER LA MENTE?
• ABBANDONARE LE CATTIVE ABITUDINI
• FAME O APPETITO?
Salute fisica
Salute mentale
Stato d’animo
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
44. MANGIARE O NUTRIRSI?
• SCELTE CONSAPEVOLI BAR/ RISTORANTI/ SUPERMERCATI
• PREDILIGERE ALIMENTI SANI, POCHI INGREDIENTI E
PREFERIBILMENTE FRESCHI
• RIDURRE IL CONSUMO DI ALIMENTI AD ELEVATA DENSITA’
CALORICA, RICCHI DI GRASSI, ZUCCHERI E SALE
• VARIEGARE LE SCELTE A TAVOLA SEGUENDO LA DIETA
MEDITERRANEA
•CONSUMARE I CIBI LENTAMENTE
CIBO
MENTESALUTE
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
45. MANGIARE O NURIRSI?
• CIBO COME GRATIFICAZIONE ADULTI E BAMBINI PREDISPOSIZIONE DCA
• ANORESSIA
• BULIMIA
• CRAVING
• BINGE EATING DESORDER OBESITA’
• CIBO COME PREVENZIONE DI MALATTIE
OBESITA’ DIABETE PATOLOGIE CARDIOVASCOLARI NEOPLASIE
AFFIDIAMOCI AGLI
ESPERTI
Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
46. Dott.ssa Francesca Sirianni – Biologa Nutrizionista
MANGIARE O NUTRIRSI?
Dunque si può affermare che, così come il corpo, anche la psiche necessita del giusto
nutrimento, data l’esistenza di una profonda connessione tra ciò che l’individuo
mangia e il suo pensiero, la sua condotta, le sue relazioni con l’ambiente, la sua
coscienza.
“I cibi si trasformano in sangue, il sangue in
cuore e cervello, in materia di pensieri e
sentimenti…L’uomo è ciò che mangia”
(Ludwig Feuerbach)
49. Poi Dio disse: Ecco, io vi do ogni
sorta di graminacee produttrici di
semenza, e ogni sorta di alberi in
cui vi sono frutti portatori di semi:
essi costituiranno il vostro cibo.
Genesi 1, 29
Edizioni San Paolo 1998
50. Se fossimo in grado di fornire a ciascuno
la giusta dose di nutrimento ed esercizio
fisico, né in difetto, né in eccesso,
avremmo trovato la strada per la salute
(Ippocrate 460-377)
51. La dieta è la variabile più potente nell’influenzare, nel
bene e nel male, lo stato di salute.
(Food, nutrition, physical activity and the prevention of cancer:
a global prospective. WCRF 2007)
52. Disease of comfort: primary cause of death in the 22th century
J Epim Comm H, 2005
53. Da quasi 30 anni l’oncologia
studia il rapporto tra
cibo e cancro e la maggior parte
degli studi attribuisce a una
“buona dieta”
la possibilità di
evitare il
30-40% di tutti i tumori
54. dati del OMS 1996
in tutto il mondo
più di 10 milioni di persone si sono
ammalate di cancro, ebbene 3 o 4
milioni avrebbero potuto evitare la
malattia se negli anni precedenti si
fossero alimentati diversamente
55. ALIMENTAZIONE E TUMORI
La Lega Italiana per la lotta ai tumori afferma
che il 30% dei tumori è causato da
un’alimentazione sbagliata. E’ meglio
seguire la PIRAMIDE ALIMENTARE e la
DIETA MEDITERRANEA.
56. ALIMENTAZIONE E TUMORI
Evidenze scientifiche
Numerosi studi epidemiologici confermano lo stretto legame
fra stile alimentare e rischio di sviluppare un tumore
(National Research Council 1989; World Cancer Researc Fund 2007)
Il 35% delle patologie neoplastiche è attribuibile ad
abitudini alimentari scorrette
(Doll R. and Peto R. 1981; Riboli E. 1992; Willett W. 1995)
57. • Il 30-40% dei tumori può essere evitato con una dieta
più sana.
(Food, nutrition, physical activity and the prevention of cancer: a global
prospective. WCRF 2007)
• Le raccomandazioni nutrizionali per la prevenzione del
cancro, suggeriscono un’alimentazione:
ricca in verdura, frutta, cereali integrali e legumi
povera in carni rosse, insaccati ed alcool
(WCRF 2007)
• Stili dietetici a rischio peggiorano la prognosi di
malattie già conclamate.
(Pasanisi, Berrino et al. Metabolic syndrom as a prognostic factor for breast
cancer recurrences. Int J Cancer, 2006)
58. Frutta e verdura, grazie al loro contenuto in vitamine ed
antiossidanti (flavonoidi, polifenoli, isotiocianati…), riducono il
rischio di tumori al polmone, alle alte vie respiratorie,
all’esofago ed allo stomaco.
(IARC press vol. 8, 2003)
Le fibre, presenti in frutta, verdura, legumi, cereali, noci e semi
per le loro proprietà catartiche, chelanti i procancerogeni e
trofiche sulla mucosa colica, svolgono un’attività protettiva nei
confronti del tumore del colon.
(Michels K.B. et al. 2000).
59. Gli acidi grassi omega 3 contenuti in semi, noci, alghe sono precursori di
prostaglandine antiproliferative ed antinfiammatorie e favoriscono i
processi di morte programmata delle cellule mutate.
(World Cancer Research Fund 1997)
L’uso abituale di carni rosse ed insaccati si è chiaramente dimostrato
associato allo sviluppo di tumori del colon, del pancreas, della
prostata e del seno.
(Sandhu M.S. et al. 2001)
Una dieta ricca in carni cotte ad alte temperature, alla griglia, alla
brace o fritte aumenta il rischio di tumori dello stomaco e
dell’intestino (Knekt P. et al. 1994; Skog K. et al. 1993).
L’alcool, soprattutto se abbinato al fumo, aumenta il rischio di cancro alle
alte vie respiratorie e digestive (WCRF, 1997).
60. Il fumo di sigaretta, le radiazioni ionizzanti ed un’alimentazione
ipercalorica e sbilanciata sono le maggiori fonti di radicali
liberi.
(Cheesemen K. H. et al. 1993)
I radicali liberi promuovono il danno cellulare, la modificazione di
cellule sane in mutate, l’invecchiamento tissutale e l’insorgenza di
tumori.
Un’ alimentazione ricca in frutta, verdura, noci, semi
ed oli fornisce vitamine (A, C, E), oligoelementi (selenio) ed numerosi
altri antiossidanti indispensabili per l’inattivazione dei radicali liberi e la
riparazione del danno ossidativo
(Wang H. et al. 1996; Papas A. M. 1999; Thompson H. J. 1999)
61. correlazione geografica
Le differenze sono notevoli:
• il cancro dello stomaco in Giappone è
25 volte più frequente che in Uganda,
• quello del colon negli Stati Uniti è 10
volte più diffuso che in Nigeria
• il cancro del fegato in Mozambico è
100 volte più frequente che in
Inghilterra
62. correlazione geografica
Ma
Se le donne appartenenti a
popolazioni a basso rischio
migrano verso paesi
"civilizzati", il vantaggio viene
azzerato.
Anche l'incidenza di cancro mammario
varia nei diversi Paesi:
elevata negli USA e nel mondo occidentale,
bassa nelle popolazioni asiatiche.
63. correlazione geografica
forti differenze nell’incidenza del cancro si
riscontrano tra popolazioni
indigene ed emigranti.
giapponesi emigrati nelle Hawai,
(stile di vita occidentale),
la frequenza dei tumori è diversa
rispetto a quella che si registra
nella madre-patria
I nigeriani che vivono
in Africa hanno meno
tumori del colon, del
retto e del fegato di
quelli emigrati negli
Stati Uniti
64. correlazione geografica
In Italia esistono evidenze sulla influenza del
cibo nella diffusione del cancro.
Ad esempio, per il tumore dello stomaco
i registri-tumori evidenziano che
Forlì-Ravenna e Firenze sono aree a alto rischio
con incidenza doppia rispetto alla media
italiana e
4 volte superiore rispetto al centro-sud.
Uno dei fattori che spiega
l’incidenza in queste zone è il
forte consumo di salumi e di
insaccati
ITALIA
65. Nei paesi occidentali ricchi,
nel corso dell’ultimo secolo, ci si è
progressivamente discostati dalla dieta
tradizionale.
Cibi che un tempo venivano assunti solo
occasionalmente,
come molti alimenti di origine animale, carne e
latte (difficilmente conservabile),
oppure che non erano neppure conosciuti,
zucchero e farine molto raffinate,
sono diventate un nutrimento quotidiano
66. “Questo modo di mangiare,
sempre più ricco di calorie, di zuccheri
semplici e di proteine ma in realtà povero
di alimenti naturalmente completi, ha
contribuito grandemente allo sviluppo delle
malattie “da civiltà” :
l’obesità, il diabete, l’ipertensione,
l’aterosclerosi, l’infarto cardiaco,
l’osteoporosi, la stitichezza, l’ipertrofia
prostatica e molti tipi di tumori tra cui
quello dell’intestino, della mammella e della
prostata”
Franco Berrino - responsabile del Servizio di Epidemiologia –
Istituto dei Tumori di Milano
malattie “da civiltà”
67. Meccanismi che legano la dieta e il rischio di
carcinoma mammario
Dieta ipercalorica e
proteine animali
IGF-I
IGF-I libero
IGFBP-1 e 2
Zuccheri
raffinati e
grassi saturi
Obesità
Estrogeni
Estrogeni liberi
Stile di vita e
dieta occidentale
Resistenza insulinica
e/o iperinsulinemia
Iperandrogenismo
PROLIFERAZIONE
CELLULARE
SHBG
68. Quali sono i cibi per creare un ambiente
sfavorevole al tumore?
Obiettivi:
• le difese immunitarie
• i fattori di crescita e gli stimoli proliferativi
• l’infiammazione (permette alle cellule mutate di invadere i
tessuti circostanti)
• l’angiogenesi
69. cibi per le difese immunitarie
• Fungo Shiitake
• Fungo Maitake
• Fungo Pleurotus Ostreatus (orecchione)
• Verdure giallo-verdi (carotenoidi) *
* potere antiossidante
70. cibi per gli stimoli proliferativi
• Crucifere *
• Alliacee
• Soia e derivati *
• Lamponi (acido ellagico) *
• Mirtilli (antocianine) *
• Semi di lino (omega 3)
• Curcuma *
• Cannella
• Cacao (polifenoli) *
• Buccia di mandarino
• Rosmarino (carnosolo)
• Menta, timo, origano, basilico * potere antiossidante
71. cibi per l’angiogenesi
• Prezzemolo e sedano (apigenina)
• Soia e derivati *
• Lamponi (acido ellagico) *
• Tè verde (epigallocatechina) *
• Curcuma
• Zenzero
• Cacao (polifenoli) *
* potere antiossidante
72. cibi per l’infiammazione
• Riso integrale
• Alliacee
• Melograno
• Semi di lino (omega 3)
• Curcuma *
• Zenzero
* potere antiossidante
73. Studio ‘End point’ Sostanza N° RR Note
CARET Polmone BC + retinolo 18314 1.28*
NPSC Pelle squamoc. Se 1312 1.25* Tutti 0.50*
ATBC Polmone BC 29133 1.16* Stomaco 1.26
SELECT Prostata Vit E 35533 1.13
NPSC Pelle basocell. Se 1312 1.09 Prostata 0.37*
WHI Colon e retto Ca + Vit D 36282 1.08
SCPS Pelle basocell. Retinolo 2297 1.06
Linxian Tutti I tumori Vit C +Mo 29584 1.06
SCPS Pelle BC 1805 1.05
SELECT Prostata Se 35533 1.04
SUVIMAX Tutti i tumori MVM bassa dose 7476 1.04 DONNE
Linxian Tutti i tumori Retinolo +Zn 29584 1.00 Stomaco 0.96
ATBC Polmone Vit E 29133 0.99 Prostata 0.64*
Linxian Esofago MVM 3318 0.98 Stomaco 1.18*
PHS Tutti i tumori BC 22071 0.98 Polmone 0.95
Linxian Tutti i tumori RF+niacina 29584 0.95 Stomaco 1.04
Linxian Tutti i tumori Se+BC+AT 29584 0.93 Stomaco 0.79*
SCPS Pelle squamoc. retinolo 2297 0.74*
SUVIMAX Tutti i tumori MVM bassa dose 5141 0.69* UOMINI
Studi di chemioprevenzione con sostanze alimentari
74. Studi su dieta e carcinoma mammario
Studi di coorte con banca biologica
ORDET 11.000 donne (Pr. di Varese) dal 1987-90
EPIC 300.000 donne (10 paesi europei) dagli anni ’90
Studi randomizzati di intervento alimentare
DIANA-1 102 donne sane postmenopausali
DIANA-2 110 pazienti postmenopausali
DIANA-3 90 donne sane in età fertile
StuDiA 100 pazienti in chemioterapia adiuvante
DIANA-5 2000 pazienti iperandrogeniche / dismetaboliche
DIANA-4 16.000 donne sane postmenopausali dismetaboliche
(Tevere)
75. ORDET:
Nelle donne con stile alimentare mediterraneo
il rischio di carcinoma mammario è inferiore
• Insalata verde
• Insalata mista
• Pomodori (crudi)
• Carote (crude)
• Olio di oliva
• Verdure a foglia cotte
• Altre verdure
76. ORDET: uno stile alimentare ricco di verdure
riduce di un terzo il rischio di ammalarsi
1
0,65 0,66
0
1
2
I II III
Tertile
HR
P for trend: .025
Sieri et al. Cancer Epidemiol Biomarkers Prev 2004;13:567-72
77. DIANA-2: Recidive in funzione del livello di
testosterone iniziale e dopo un anno di dieta
Testosterone
basale
Testosterone
1 anno
Recidive RR *
(CI 95%)
Alto
(> 0.4ng/ml)
Alto 20/39 1
Alto Basso 2/13 0.15
(0.03-0.71)
Basso
(<0.4ng/ml)
Alto 1/3 1.05
(0.13-7.81)
Basso Basso 6/52 0.15
(0.06-0.39)
*Aggiustato per T, N e stato recettoriale
78. Uno svedese che ha già il doppio di probabilità rispetto ad uno
di Hong Kong di essere portatore di tumore in situ prostatico,
ha una probabilità otto volte maggiore di morire di cancro alla
prostata.
gli uomini consumatori abituali di un alto quantitativo di grassi
presentano livelli più alti di testosterone rispetto alla norma e ciò può
aumentare il loro rischio di sviluppare il cancro alla prostata
Almeno 11 studi di popolazione sull'uomo hanno correlato il consumo di
latticini al cancro alla prostata.
Gli individui con aumentato consumo di latticini hanno solitamente
livelli ematici di IGF-I più elevati.
Dieta e ca prostata
79. Meta-analisi degli studi sull’effetto preventivo di:
Stomaco Pancreas Colon
retto
Seno
pre
Seno
post
Endometrio Prostata peso
Cibi con fibre ++
Cipolle ++
Aglio ++
Cibi con folato ++
Cibi con
licopene
++
Cibi con selenio ++
Sport +++ ++ ++ +++
Sovrappeso ++
Allattamento +++ +++
+++ convincente ++ probabile
80. Meta-analisi degli studi sull’aumento di rischio da:
Bocca
Faringe
Laringe
Esofago Polmone Stomaco Pancreas Colecisti Fegato Colon
retto
Aflatossine +++
Carne rossa +++
Carne
conservata
+++
Sale e cibi
sotto sale
++
Alcolici +++ +++ ++ +++
Beta carotene
(supplementi)
+++
Sovrappeso +++ +++ ++ +++
Obesità vita ++ +++
+++ convincente ++ probabile
81. Meta-analisi degli studi sull’aumento di rischio da:
Seno pre
menopausa
Seno post
menopausa
Endometrio Prostata Rene
Latte vaccino
(calcio)
++
Alcolici +++ +++
Sovrappeso ++ +++ +++ +++
Obesità vita +++ ++ ++
+++ convincente ++ probabile
82. Fitoestrogeni e cancro della mammella
Nelle donne vegetariane è descriita una
maggior eliminazione di estrogeni endogeni
con le feci associata ad una consensuale
riduzione del livello plasmatico,
pertanto è stato ipotizzabile un ridotto
effetto carcinogenetico
I fitoestrogeni
(lignani ed isoflavoni) inibiscono
l'azione carcinogenica degli
estrogeni endogeni sui recettori
specifici
83. E’ stato, esaminato il rapporto fra i livelli sanguigni di
carotenoidi e lo sviluppo di cancro alla mammella.
le donne con cancro alla mammella avevano un livello di carotenoide
molto più basso (11% - 21%) in confronto alle donne senza cancro,
inoltre le donne con livelli bassi avevano una probabilità due volte
maggiore di sviluppare cancro al seno.
carote, broccoli, mango e spinaci contengono Beta Carotene
i pomodori contengono Alfa Carotene
carotenoidi e cancro alla mammella
84. .
Ci sono alimenti che aiutano nella prevenzione: la soia.
I primi studi hanno evidenziato come gli uomini che consumano latte di
soia più di una volta al giorno presentano minor rischio di ammalarsi di
cancro alla prostata.
Anche i pomodori offrono protezione contro questa patologia, così
come gli integratori che contengono zinco, beta-carotene, vitamina C e
calcio.
aglio, cipolla e scalogno, secondo una ricerca del National Cancer
Institute potrebbero dimezzare il rischio di cancro della prostata.
Studio Shangai: i soggetti abituati a mangiare ogni giorno almeno dieci
grammi di aglio, cipolla o scalogno la probabilità di contrarre la
patologia è risultata circa dimezzata.
Dieta e ca prostata
85. Dieta Mediterranea
Sud Europa, Medio Oriente, Nord Africa
Caratteristiche compositive:
• Pasta, pane, farina di grano
• Verdura
• Frutta
• Pesce
• Formaggio
• Olio di oliva
• Mandorle e noci
• Vino
• Erbe aromatiche e spezie
• Caffè
• Zucchero
• Attività fisica
Evidenze scientifiche:
Malattie cardio-vascolari
Tumori (bocca, faringe, laringe,
esofago, stomaco, colon-retto, polmone)
86. Dieta Occidentale
Nord-Ovest Europa, USA, Inghilterra, Sud Africa, Australia, Nuova Zelanda
Caratteristiche compositive:
• Cibi raffinati e processati
• Carne
• Latte
• Formaggio
• Grassi animali e vegetali
• Cibi e bevande zuccherate
• Carne conservata
• Dolci
• Cibi confezionati
• Alcolici
• +/- frutta
• +/- verdura
• Densità energetica
• Acidi grassi saturi e trans
• Colesterolo
• Attività fisica
Evidenze scientifiche:
Obesità
Diabete II
Malattie cardio-vascolari
Osteoporosi
Demenza, Alzheimer, Parkinson
Tumori (vari siti)
87. L’apporto calorico totale e l’eccesso di peso corporeo
sono fattori di rischio per i seguenti tumori :
Esofago
Cervice
Linfomi NH
Ovaio
Mieloma
Rene
Laringe
Colecisti
Colon
Retto
Pancreas
Prostata
Stomaco
Endometrio
Mammella
OBESITA’
88. La correlazione tra BMI e
rischio di tumore della
mammella in epoca post-
menopausale appare
influenzata dai livelli di
estrogeni totali
OBESITA’
la conversione di
androstenedione (dalle
surrenali) in estrone ad
opera della aromatasi
presente negli adipociti
costituisce un importante
fonte di estrogeni in post-
menopausa
La leptina - in grado di stimolare la
proliferazione in vitro di cellule
cancerose, aumenta nei pazienti obesi
- è in grado di aumentare l’attività
della aromatasi
L’ insulino-resistenza
secondaria a obesità ed
assunzione di grassi animali
può favorire il k mammario,
per azione diretta
dell'insulina come growth
factor.
91. SOIA
e altri legumi contengono
isoflavoni, sostanze simili
agli estrogeni umani
e per questo in grado di
abbassarne il livello.
I fitoestrogeni proteggono
da tumori di seno, ovaio e prostata
92. CAVOLI E
CRUCIFERE
Riducono il rischio di
tumori di mammella,
polmone e prostata
- solforano potenzia l’azione di alcuni geni che
esprimono enzimi disintossicanti nel fegato
- indolo-3-carbinolo che potenzia BRCA 1 e 2
- isotiocianati che catturano i radicali liberi
94. CAROTE
Le sostanze più attive:
beta-carotene e falcarinolo
E’ stato dimostrato un effetto protettivo nei
confronti delle neoplasie del colon e
dell’apparato digerente
Di recente sono state
prodotte carote arricchite di
xantofille e licopene
95. AGLIO E CIPOLLA
Si associano a riduzione del rischio di
tumori del cavo orale, della prostata
e del colon per la presenza di composti
sulfurei (allisolfuri) nell’aglio e
flavonoidi antiossidanti nella cipolla
96. UVA E VINO ROSSO
Alta concentrazione di polifenoli,
antiossidanti che sembrano
proteggere da neoplasie di
mammella e prostata
CAFFE’
Il consumo regolare dimezza il
rischio di cancro al fegato,
abbassa quello di tumori mammari BRCA 1
positivi (per la presenza di fitoestrogeni) e del
colon
97. il RESVERATOLO presente nella buccia dell’uva nera
riesce a bloccare alcuni processi chimici alla base della
formazione di cancro.
Tuttavia consumando più di 2 bicchieri di vino rosso al
giorno l’effetto sembra essere al contrario.
Anche il vino bianco contiene alcuni antiossidanti, ma
molto meno del vino rosso.
vino
98. AGRUMI
Abbassano il rischio
per l’alto contenuto in
antiossidanti
Sono state dimostrate relazioni tra il
consumo regolare e una diminuizione di
tumori del fegato, cavo orale e stomaco
99. TE’ VERDE
Sembra diminuire il rischio di cancro
di polmone, mammella, prostata, pelle,
colon, cavo orale, vescica,
per la presenza di epigallocatechina
gallato, che blocca la crescita
tumorale
100. OLIO DI OLIVA
Fa diminuire la concentrazione di alcune proteine
mutate (Her2/neu), riduce l’infiammazione e
potenzia l’attività di Herceptin.
OMEGA 3
(Pesce, vegetali a foglia verde,
colza, tuorlo d’uovo e noci)
Secondo alcuni studi inibiscono
l’afflusso di vasi sanguigni al
tumore favorendo la morte
delle cellule tumorali, anche
se altre ricerche hanno messo in
discussione questa relazione
101. ALIMENTI CON PROPRIETA’ ANTITUMORALI
• crocifere (cavoli, broccoli e cavolini di Bruxelles).
• contengono sostanze in grado di bloccare gli enzimi
coinvolti nelle mutazioni genetiche delle nostre cellule
diminuiscono del 90% la probabilità di ammalarsi
di tumore.
• I pomodori contengono licopene, sostanza
antiossidante.
• Anche l’aglio e la soia contengono sostanze
antitumorali.
• Il calore distrugge le sostanze benefiche cuocere il
meno possibile frutta e verdura, il frigo aiuta a
conservarle.
102.
103. “La gente mangia carne
perché pensa di diventare
forte come un bue
…dimenticando
che il bue mangia erba!”
Pino Caruso 1934, attore e scrittore
104. POSSO SOSTITUIRE LA CARNE?
20% CALORIE DA PROTEINE
80% CALORIE DA GRASSI (SATURI)
0% CARBOIDRATI COMPLESSI
CONTIENE ORMONI IN ECCESSO
ALZA IL COLESTEROLO
NON CONTINE FIBRE
CONTIENE STEROIDI ED ANTIBIOTICI
CAUSA COSTIPAZIONE
PRODOTTO NON ECOSOSTENIBILE
IMPOVERISCE IL SUOLO
4-8 EURO PER PORZIONE
25% CALORIE DA PROTEINE
5% CALORIE DA GRASSI INSATURI
70% CARBOIDRATI COMPLESSI
AIUTA AD ESPELLERE ORMONI
ABBASSA IL COLESTEROLO
RICCO IN FIBRE
REGOLARIZZA L’INTESTINO
BIOLOGICO NO PRODOTTI CHIMICI
ECOSOSTENIBILE
ARRICCHISCE DI AZOTO IL SUOLO
1,5-3 EURO PER PORZIONE
105. pochi studi identificano un ruolo delle
proteine nei confronti del rischio di
cancro di mammella, rene, laringe,
colon, distinto da quello dell’assunzione
di carne
Per il cancro del colon, la
trasformazione ad opera dei
batteri intestinali delle proteine
animali in composti cancerogeni,
potrebbe costituire un ulteriore
fattore di rischio
L’effetto favorente la
carcinogenesi sarebbe
mediato da una alterazione
dell’asse IGF ( Insuline Like
Growth Factor )
Le proteine vegetali grazie al
limitato contenuto in aminoacidi
essenziali sarebbero in grado di
ridurre le IGF spostando
l’equilibrio Insulina/Glucagone a
favore di quest’ultimo
Proteine animali e vegetali
106. QUALE RUOLO POSSONO AVERE I LEGUMI
NELL’ALIMENTAZIONE DI TUTTI I GIORNI
•GLUCIDI E PROTEINE ELEVATA ENERGIA
•POCHI GRASSI (eccetto la soia)
•TANTE FIBRE solubili (polpa) ed insolubili
(buccia)
•VITAMINE (B1, B2, PP), Ca, Fe, K
•ALIMENTO COMPLETO tutti gli aminoacidi
essenziali eccetto quelli solforosi (la cui
carenza può essere risolta con l’aggiunta di
cereali)
107. • Carne facilmente digeribile ricca di grassi insaturi ed in particolare Omega 3
• Ricco di selenio, calcio, iodio, fosforo, potassio, fluoro, zinco, vitamine A e B.
• Favoriscono la diminuzione dei livelli di colesterolo, la pulizia delle arterie,
prevengono i tumori del colon e del pancreas, contrastano la demenza senile e
l’invecchiamento precoce.
• Combattono l’osteoporosi.
• Aguglia, aringa, alice o acciughe, ricciola, sardina, sgombro, tonno palamita e pesce
spada alcuni esempi.
• Salmone non è pesce azzurro ma viene equiparato per l’elevato contenuto di Omega
3
• Non mangiare il pesce azzurro crudo a meno che non sia stato surgelato per il rischio
di parassitosi intestinali.
108. INTEGRATORI ALIMENTARI
Decreto legislativo 21 maggio 2004 , n. 169
Attuazione della direttiva 2002/46/CE relativa agli integratori
alimentari.
(G.U. Serie Generale , n. 164 del 15 luglio 2004)
Prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una
fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o aminoacidi,
acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale
•NEI CASI DI EFFETTIVA CARENZA
•NON POSSONO ESSERE CURATIVI
•INTEGRANO UNA DIETA NORMALE
•NON POSSONO SOSTITUIRE UNA DIETA ALIMENTARE VARIA ED EQULIBRATA
109. un eccessivo introito di proteine
(dieta + integratori)
•Aumenta il lavoro dei reni
•Aumenta l’escrezione renale di calcio.
•Può provocare disidratazione.
•Non si conoscono gli effetti a lungo termine.
INTEGRATORI VITAMINICI
Non necessari se l’alimentazione è adeguata.
Necessari solo in caso di carenze alimentari o diete
restrittive.
migliorano la performance solo in caso
di carenza
110. OLIO DI PALMA
FA MALE ALLA SALUTE ED ALL’AMBIENTE?
Grasso vegetale che si ricava dalla spremitura della polpa del frutto della palma da
olio ( elaeis guineensis)
Olio vegetale ricco di grassi saturi, stabile, non si deteriora, non irrancidisce, usato come
conservante nell’industria dolciaria
Riduce i costi di produzione
Garantisce conservabilità
Resiste temperatura e irrancidimento
Elimina l’alcool come conservante
Dona struttura e consistenza
La produzione di olio di palma è la causa principale della distruzione della foresta
pluviale in Malesia, Indonesia e sud-est asiatico In Sud America minore impatto ambientale.
Incremento dei gas responsabili dell’effetto serra.
Eccessivo consumo di grassi saturi determina incremento del colesterolo, LDL e degli eventi
cerebravascolari e cardiaci ischemici = rischi per la popolazione in generale ma soprattutto
quella più esposta bambini
111. Dieta Mediterranea
Il termine “Dieta Mediterranea” è stato coniato dallo studioso
americano Ancel Keys (1904-2004) per indicare un modello
alimentare caratterizzato dal consumo prevalente di prodotti di
origine vegetale rispetto a quelli di derivazione animale, dal
consumo di pesce azzurro, dall’impiego dell’olio d’oliva, delle
spezie e degli aromi come condimenti e dalla consuetudine di
accompagnare i pasti con modiche quantità di vino.
In senso più esteso con il concetto Dieta Mediterranea si fa
riferimento ad un vero e proprio stile di vita, all’interno del quale
rientrano anche l’esercizio fisico regolare e l’astensione da tutta
una serie di comportamenti nocivi (alcolismo, tabacco,
stupefacenti).
112. Cosa NON è la Dieta Mediterranea
• Non è un modello alimentare vegetariano.
• Non è un modello alimentare basato sul
consumo smodato di carboidrati.
• Non è esclusivamente un modello alimentare.
• Non è un regime alimentare restrittivo finalizzato
a perdere peso.
113. Caratteristiche alimentari della Dieta Mediterranea
• Elevato consumo di frutta, verdura, patate, legumi,
noci, semi, pane e cereali.
• Uso dell’olio di oliva come condimento.
• Moderate quantità di pesce, ma pochissima carne.
• Moderate quantità di formaggio grasso e yogurt
intero.
• Consumo moderato di vino, di solito ai pasti.
114. Componenti nutrizionali della Dieta
Mediterranea
• Elevato consumo di carboidrati complessi (55-60%) e di
fibre vegetali.
• Basso contenuto di proteine (10-12%), di cui vanno
privilegiate quelle di origine vegetale.
• Basso contenuto di grassi (<30%), di cui vanno
privilegiati quelli insaturi.
• Elevato consumo di vitamine e antiossidanti.
• Modesto contenuto di sodio (sale).
• Elevato consumo di potassio e altri sali minerali.
115. “…la dieta mediterranea tradizionale possiede qualità
storiche e culturali specifiche che devono essere
preservate, per il loro valore intrinseco, per le generazioni
future, con la stessa intensità che caratterizza la difesa di
altri aspetti del patrimonio culturale…”
“Dichiarazione internazionale sulla Dieta Mediterranea” inserita nella
Dichiarazione sui Diritti Alimentari dell’uomo promossa a Barcellona dalla FAO.
116. Non basta sapere, si deve
anche applicare;
non basta volere, si deve
anche fare.
Johann Wolfgang von Goethe