Opportunità per le aziende Italiane/Raggiungere i mercati Cinese
Esercitazione Master SIOI Media e Comunicazione Internazionali Caso MONCLER
1. La
trasmissione
e cosa
contestano
MMMMOOOONNNNCCCCLLLLEEEERRRR
Effetti nel
mercato
azionario
Conclusioni
RRRREEEEPPPPOOOORRRRTTTT
Cosa dicono
i media e la
rete
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Come
percepiscono
le ns.
reazioni
2. Report è una trasmissione
televisiva italiana condotta da Milena
Gabanelli che propone inchieste
giornalistiche ed è trasmessa da Rai 3.
La trasmissione è stata spesso oggetto
di querele da parte dei soggetti citati nelle
inchieste. Le inchieste di Report, tuttavia,
sono generalmente molto ben
documentate, e solitamente le querele
sporte contro la trasmissione si risolvono
in un nulla di fatto.
L’AUTRICE DEL PEZZO: SABRINA GIANNINI
E' autrice di inchieste per Report fin dalla
prima edizione del 1997.
Nel 2001 con l'inchiesta "Ipocrisia di stato"
ha vinto il prestigioso Banff Rockie
Awards.
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4. Report diffonde un filmato sui gravi
maltrattamenti causati alle oche per riempire
giacche e piumini MONCLER, marchio di
tendenza e ormai famoso in tutto il mondo,
finisce in mezzo alla bufera. E nonostante si
difenda smentendo le accuse, paga in borsa
le conseguenze della bagarre. Ma il
programma di Milena Gabanelli ha messo il
marchio in cattiva luce anche sul piano della
Qualità, accusando l'azienda di aver
Delocalizzato la produzione all'estero per
risparmiare, a scapito del “made in Italy”.
Ecco allora, il titolo della puntata di Report
«Siamo tutti oche» diventare in poco tempo
un hashtag virale: 4.300 i tweet lanciati in
poche ore, quasi tutti negativi.
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5. In linea di massima sono 3 gli argomenti
alla quale viene contestata MONCLER.
A)Le oche vengono spiumate vive e
lasciate con la pelle lacerata: o
muoiono di infezione o presto saranno
pronte per la successiva ssppiiuummaa ttuurraa..
b)Moncler non dà lavoro in Italia
C)Moncler non usa prodotti di
qualità e i suoi piumini valgono un
decimo di quel che costano.
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6. Moncler è scesa del 4,88% a 10,52 euro. Il titolo ha risentito delle
indicazioni del programma televisivo Report, che ha più vote citato la
società quotata nell’ambito di un’inchiesta sulla produzione di piumini d’oca.
L'azienda ha ribadito che le piume utilizzate provengono da fornitori
altamente qualificati che aderiscono ai principi dell'ente europeo EDFA
(European Down and Feather Association), e che sono obbligati
contrattualmente a garantire il rispetto dei principi a tutela degli animali.
Intanto, Exane ha limato da 11 euro a 10,8 euro il prezzo obiettivo su
Moncler, sulle prospettive di un rallentamento della crescita dell’azienda nel
secondo semestre del 2014. Gli esperti hanno confermato il giudizio
Underperform” (farà peggio del mercato).
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7. I dati dell’andamento del titolo, sono alla luce del sole. Abbiamo notato nei
giorni successivi alla trasmissione “Reporter Rai 3”, che è avvenuto un
abbassamento del valore del titolo. Perché?
Questa flessione è stata generata dall’attività di vendita, che accade in modo
irregolare e soprattutto se il libido* dell’investitore è accompagnato dalla paura
di veder ridurre i profitti. Infatti l’uscita dal titolo, a generato tre effetti:
1. Il primo una perdita di valore dell’azione per tutti gli investitori.
2. Il secondo una perdita di liquidità per la MONCLER.
3. La terza grandi guadagni, grazie al consolidamento economico raggiunto sin
dal suo primo giorno di collocamento nel mercato Borsistico, che aveva
generato performance vicine al 40% di crescita, concretizzando per gli
uscenti un ottimo capital game.
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9. 21/11/14 Dal 14 al 21 Nov
Ultimo trim. 14 Ultimo mese dal 25/10 al 21/11
03/11 dopo trasmissione 03/11 dopo trasmissione
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10. Titolo moncler ancora in calo a piazza Affari dopo il tonfo del 4,9% registrato
ieri a seguito dell'inchiesta di Report sulle piume utilizzate per il
confezionamento di capi invernali. Nonostante una nota dell'Azienda
smentisse il rifornimento da produttori non certificati. Secondo gli analisti di
Intermonte il marchio Moncler e' stato piu' volte citato nel corso del
programma, circostanza che puo' aver fatto una pubblicita' negativa al
brand sulla clientela italiana, e tra gli animalisti.
Moncler, proseguono polemiche dopo inchiesta di Report. Azienda piumini, usiamo
solo fornitori 'animal friendly‘. Report diffonde un filmato sui gravi
maltrattamenti causati alle oche per riempire giacche e piumini e Moncler,
marchio di tendenza e ormai famoso in tutto il mondo, finisce in mezzo alla
bufera. E nonostante si difenda smentendo le accuse, paga in borsa le
conseguenze della bagarre.
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11. Piumini e oche: Moncler accusa il colpo. Inchiesta di Report, titolo giù
L’azienda guidata da Remo Ruffini ieri è intervenuta sulla vicenda e ha annunciato di avere «dato
mandato ai propri legali di tutelarsi in tutte le sedi opportune». Moncler spiega che «tutte le piume
utilizzate in azienda provengono da fornitori altamente qualificati che aderiscono ai principi dell’ente
europeo Edfa e che sono obbligati contrattualmente a garantire il rispetto dei principi di tutela degli
animali, come riportato dal codice etico di Moncler». Quanto alla provenienza dei fornitori, il gruppo
spiega che «sono ad oggi in Italia, Francia e Nord America. Non sussiste quindi alcun legame con le
immagini forti mandate in onda e riferite ad allevatori, fornitori o aziende che operano in maniera
impropria o illegale e che sono state associate in maniera del tutto strumentale a Moncler». Sui ricarichi
di prezzo, la società definisce «le cifre menzionate nel servizio del tutto inattendibili e fuorvianti». Inoltre
sottolinea «che non ha mai spostato la produzione come afferma il servizio, visto che da sempre produce
in Est Europa»
Moncler contro Report per l'uso della piuma d'oca
La società guidata da Remo Ruffini e famosa per i giubbotti trapuntati è stata accusata
dalla trasmissione televisiva di utilizzare fornitori non made in Italy e che maltrattano gli
animali. Le difficoltà del titolo a Piazza Affari
MILANO - Botta e risposta tra Report e la Moncler. In una puntata della trasmissione
televisiva condotta da Milena Gabanelli, la società è stata accusata di produrre i propri
capi utilizzando fornitori che non garantiscono un giusto trattamento degli animali.
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12. (05 novembre 2014) Piume Moncler, dopo il caos la rete
dimentica in fretta All'indomani del servizio di Report la reputazione della
società sui social network è crollata, con un picco di citazioni negativi: il giorno
dopo il sentiment è rimbalzato con un crescente disinteresse
(12 novembre 2014) Raffica di trimestrali a Piazza Affari Sul listino milanese
- Sale Moncler dopo conti migliori delle attese con un articolo di Marco
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Ferrando - Il Sole 24 Ore
(11 novembre 2014) L'utile Moncler raddoppia a quota 70,5 milioni
La società archivia i primi nove mesi dell'anno 2014 con un utile netto a 70,5
milioni su ricavi in crescita del 16% a 449,3 milioni e, soprattutto, con una
performance a doppia cifra in tutti i mercati internazionali in cui opera
13. (13/11/2014) - Un altro trimestre in sviluppo per la maison del piumino, anche se in
rallentamento rispetto al primo semestre. Tutti gli aggregati economici in marcato progresso:
fatturato +12%, EBITDA +14% ed EBIT +11 per cento. Margini al di sopra del consensus.
Fiducia del management sulla positiva chiusura dell’esercizio. L’espansione della rete retail il
fattore principale che guida le vendite. I ricavi del terzo trimestre, in linea con le aspettative a
quota 231 milioni, evidenziano un progresso su base annua del 12% a cambi correnti, +14% a
parità di cambi. Continua lo sviluppo del fatturato, in linea con il trend già emerso nella prima
parte dell’esercizio in corso (vendite 1° semestre +19%, +22% a cambi costanti), anche se
attenuato.
(18 novembre 2014) Segnali di ripresa anche per le big
Ancora una volta spicca Moncler (-1,4% in Italia e +17,9%
all'estero). Il Sole 24 Ore –
(13-11-2014) Oliviero Toscani contro la Gabanelli: Un'oca, voleva bastonare
Moncler” E' chiaro che le oche vengono spennate, lo sappiamo tutti. Da
dove arrivano le piume delle oche, dal cielo?“Moncler, Balckout Project con
Holdsworth 21 foto notturne a prova ritiro ghiacciai riportate su linea sci
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14. (11/11/2014) Utile Moncler sale a 70,5mln euro nei nove mesi, ricavi +16%
Articolo pubblicato il:
Moncler archivia i primi nove mesi dell'anno con un utile in crescita a 70,5
milioni di euro rispetto ai 38,8 mln dello stesso periodo dello scorso anno. I
ricavi aumentano del 16% e raggiungono i 449,3 milioni rispetto i 389 dei
nove mesi del 2013. L'Ebitda Adjusted si attesta a 136,1 mln (rispetto a
114,7 dello stesso periodo dello scorso anno); l'Ebit Adjusted è di 117
(rispetto a 100,9 mln). L'indebitamento finanziario netto aumenta a 217,8
milioni rispetto ai 171,1 dei nove mesi del 2013.
(13/11/2014) Gli animalisti incontrano Moncler, Lav: Da azienda
apertura a cambiamenti ma nessun impegno“Articolo pubblicato il:
L'azienda - riferisce la Lav in una nota - non ha escluso cambiamenti nella
produzione, anche verso la sostituzione delle piume, ma senza nessun
impegno, trincerandosi dietro a una volontà di monitorare con più attenzione
la filiera di approvvigionamento delle piume.
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15. Il giorno dopo la messa in onda a Report dell’inchiesta “Siamo
tutte oche” Moncler ha dichiarato: “I nostri fornitori sono obbligati a
garantire il rispetto dei principi a tutela degli animali, come riportato dal
codice etico”. Ma la comparsa del paragrafo sulla tutela degli animali nel
citato codice etico dell’azienda è misteriosa.
Sul sito Moncler da questa mattina campeggia infatti una nota che spiega
che Moncler utilizza solo piuma acquistata ddaa ffoorrnniittoorrii oobbbblliiggaattii
contrattualmente a garantire il rispetto dei principi a tutela degli animali.
E ancora: l'associazione del nome Moncler a pratiche illegali e vietate dal
nostro Codice Etico, è impropria poiché i nostri fornitori di piuma sono
tutti basati in Italia, Francia e Nord America.
Ma Moncler non ha voluto svelare chi siano i suoi fornitori, è stata
vaga sui luoghi e sui numeri. Ha preferito minacciare un’azione legale.
E mostrare come una medaglia il codice etico che garantisce “il rispetto
dei principi a tutela degli animali”. Per la prossima collezione.
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16. Quando lo abbiamo scaricato dal sito di Moncler, qualche mese fa, non
vi era alcun riferimento alla tutela animale.
Nell’ultima versione del codice etico è stato aggiunto un punto al paragrafo
numero 6, proprio quello sul “rispetto dei principi a tutela dell’ambiente e degli
animali.
A noi risulta che la modifica sia stata fatta il 7 ottobre ssccoorrssoo,, qquuaannddoo MMoonncclleerr
era a conoscenza dell’inchiesta che stavamo realizzando. E quando avevamo
già concluso le interviste in Ungheria.
Moncler scrive nel comunicato che acquista la piuma “principalmente
in Francia e Italia ed in parte in Nord America”.
Dobbiamo dedurre che non la compra dall’Ungheria? Ma in Italia gli allevamenti
di oche e anatre si contano su una mano. I fornitori italiani di Moncler infatti
comprano dall’estero e mischiano le piume di varia provenienza, anche
dall’Ungheria.
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17. La strategia social di Moncler, in risposta alle presunte pratiche
illegali documentate da Report sulla fornitura delle piume d’oca per i famosi
piumini, non è stata propriamente orizzontale e aperta alle critiche di fan e
consumatori.
La società guidata (e risollevata) da Remo Ruffini, ha preferito attendere che
passasse la buriana, evitando di rendere conto singolarmente a follower e fan
iinnffeerroocciittii..
Del resto, “una smentita è una notizia data due volte”, diceva Giulio Andreotti.
Ma nell’era dei social network e della disintermediazione, davvero Moncler
avrebbe potuto evitare anche solo di smentire Milena Gabanelli e l’autrice del
servizio Sabrina Giannini?
Quel che è certo è che il marchio ha scelto di non rendere conto sui social
network. La smentita indirizzata al programma fa testo rispetto alla posizione
della società e i singoli utenti in cerca di spiegazioni non hanno avuto diritto,
finora, a chiarimenti diretti.
Nicola Di Turi Giornalista
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18. Cucinelli e il Made in Italy
Brunello Cucinelli ha fatto una scelta ben precisa: rimanere in
Italia, puntare sulla qualità (e non solo sulla fama) del «Made in
Italy» e continuare a produrre nel nostro Paese, più precisamente
in Umbria.
La decisione non lo ha certo mandato in bancarotta: llaa BBrruunneelllloo
Cucinelli S.p.A., specializzata in abbigliamento pregiato in
cashmire, è una società quotata in Borsa, vanta un utile netto del
9% annuo, un fatturato (nel 2013) di 322 milioni di euro con un
debito di 80 milioni su cui paga 1,9 milioni di interessi a un tasso
del 2,2% (rischio zero insomma, come sottolinea la Gabanelli).
Numeri alla mano dunque, produrre in Italia si può. Se poi non si
vuole, è un altro paio di maniche.
Vittoria Patanè
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19. Il suo fornitore Molina (A. Molina C. s.p.a ) nel sito aziendale
scrive: “Sembra una favola e invece è una bellissima realtà.
Le oche di Békés in Ungheria, vivono libere all'aria aperta (…) abili
mani delle contadine, prelevano solo il piumino, dal petto e sotto le
ali delle oche mature.
Un po' come avviene per la tosa delle pecore, questa operazione è
assolutamente innocua per l'animale”. Assolutamente? Quasi.
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22. L’effetto è una valanga di
tweet indignati e il titolo
in rosso all’apertura
di Borsa (poi tra i peggiori
di Piazza Affari). Ma,
come fa notare il web
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writer Riccardo Esposito,
il picco di hashtag è subito
sceso a solo un 2% di
commenti negativi.
L’indignazione sta già
svanendo?
23. (ANSA) - MILANO, 7 NOV - Una ventina
di animalisti sta protestando davanti al
negozio Moncler in via Montenapoleone,
a Milano.
Alcuni manifestanti indossano tute simili
a quelle utilizzate dagli agenti della
scientifica e mostrano ffoottooggrraaffiiee ddii oocchhee
spennate.
L'azione fa riferimento al recente
servizio trasmesso dalla trasmissione
Report relativo alla realizzazione dei
piumini dell'azienda, accusata di non
rispettare gli animali.
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24. Il punto dolente è proprio la tolleranza dell’illegalità e un
regolamento europeo che consente di far passare per “innocua
tosatura” la tortura.
Mentre un reportage televisivo mostrava per la prima volta le “abili
mani delle contadine” che strappavano la carne insieme alle piume
per procedere velocemente alla spiumatura, sottopagata, non c’era
l’ombra di ispettori ungheresi e tantomeno dei veterinari del Food
and Veterinary Office della DG SANCO della Commissione europea
che dovrebbe occuparsi di salute umana e benessere animale .
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25. E' notizia di oggi la proposta della senatrice di
Sel Loredana De Petris, presidente del Gruppo
Misto, prima firmataria di un'interrogazione
indirizzata al Presidente del Consiglio e ai
ministri dello sviluppo economico, della salute
e delle politiche agricole, alimentari e del
mare, di proporre l'istituzione di una
commissione parlamentare dd''iinncchhiieessttaa ssuullllee
imprese manifatturiere italiane delle marche di
lusso che delocalizzano all'estero. Poi
ricordando il servizio di Report, la senatrice
chiede al Presidente Renzi di sfruttare il
semestre di Presidenza italiana per sollecitare
la Commissione europea ad emanare direttive
volte al divieto esplicito in tutta l'eurozona
dello spiumaggio di oche e anatre vive. Si
vedrà come andrà a finire.
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26. Ecco, se posso muovere un appunto alla Moncler, è di essere rimasta in silenzio per troppe
ore. Non sto entrando nel merito della questione, non mi sono ancora fatta un’idea chiara
sui tre grandi temi toccati da Report (crudeltà verso le oche, delocalizzazione selvaggia,
esosità dei ricarichi e dei margini).
Anche perché Moncler non ha ancora ribattuto nel merito e su alcune affermazioni di Report
ho dei dubbi. Il comunicato ufficiale di Moncler di ieri è arrivato nel tardo pomeriggio e su
Twitter il tentativo di “arginare” la marea di tweet negativi è stato decisamente troppo
timido.
Continuerò a seguire con attenzione il caso: sulla storia recente di Moncler e l’operato di
Remo Ruffini non possono esserci dubbi: si tratta di un caso aziendale ddii ggrraannddiissssiimmoo
successo.
E forse questa crisi – come è avvenuto in passato alle aziende e come quasi sempre succede
alle persone – sarà un’occasione di apprendimento e quindi un modo per diventare ancora
più forti.
A volte crediamo di avere un grande potere, crediamo di esercitare una forma di
democrazia dal basso attraverso i social. Certo, possiamo lasciare la nostra opinione.
Dobbiamo far sentire la nostra voce.
E un brand dovrebbe ascoltarla con attenzione. Ma c’è una forza che divora tutto, e ignora
ogni singola protesta: IL PROFITTO.
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27. Quindi si può escludere un impatto dei social
media sui fenomeni economici-finanziari? Nel
caso specifico forse sì, almeno nella misura in cui
l'effetto virale dei Troll si esaurisce in breve
tempo come è accaduto.
Diverso sarebbe il caso di una campagna
negativa prolungata sui social che, invece
sappiamo, può avere effetti ben più evidenti.
Di certo c'è che l'ascolto delle opinioni in Rete ha
permesso alla Moncler di disinnescare
efficacemente questo ordigno social
intervenendo tempestivamente con comunicati
stampa, cambiando la home page del proprio sito
web e agendo sui propri canali social.
Questo è quello che i tecnici della rete chiamano
tecniche di real time alerting o nowcasting.
Quindi un efficace nowcasting sulla Rete aiuta a
contenere le pandemie di sentiment.
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28. Passata una settimana, finiti i post sui social network, esauriti i
commenti di esperti e non, vale la pena fare il punto della
situazione sull’affare Report vs Moncler e sulla tempesta mediatica
che ne è scaturita.
Altri penseranno a quanto fondate siano le accuse del programma
di Rai Tre e legittime le azioni legali che il marchio delle famose
giacche imbottite ha dichiarato di percorrere.
A noi, serve invece indagare ulteriori risvolti della vicenda. Primo
fra tutti, va rilevato l’estremo moralismo che aleggia intorno al
mondo della moda: e non si parla del maltrattamento degli
animali, ma piuttosto dell’astio con cui ci si accanisce sempre
contro i ricarichi operati da questo sistema, omettendo ogni volta
tutti i passaggi necessari che separano la produzione fisica o
industriale di un bene di lusso dalla sua effettiva vendita.
La disinformazione che ne segue è uno dei peccati mortali,
soprattutto italiani, che continuano a gravare sulla maggior parte
di giornali e giornalisti e sulla percezione che i lettori hanno di
maison e stilisti.
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29. (10 NOVEMBRE 2014) Per dirla in un modo più semplice e
stringato: è ora di fare un giornalismo di moda informato e
plausibile, lontano dai sensazionalismi e anche dalla superficialità
del costume e del gossip.
In secondo luogo, va lanciato un allarme: quanti marchi di moda
hanno un social media manager in grado di rispondere a un
attacco simile il giorno dopo? In quanti hanno investito in una
figura seria e preparata che possa spiegare come muoversi,
reagire o non reagire?
Non è forse arrivato il momento di mettere nel budget aziendale
un ruolo simile? Infine: la qualità. Termine scivoloso, a volte pieno
di moralismi, altre piuttosto emblematico. Bene: secondo gli ultimi
dati di Altagamma sui consumi dei beni di lusso, la qualità vera e
dimostrata sta diventando una delle ossessioni dei consumatori più
evoluti.
Meglio si riuscirà a spiegarla e a raccontarla con le proprie
strategie di marketing e soprattutto nelle boutique, più si riuscirà
ad avere successo con i propri clienti.
Forse è arrivato il momento di prendere atto di questo dato molto,
molto interessante.
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30. Corriere.it
Reppublica.it
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Ansa.it
Adnkronos
www.moncler.it
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