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Le basi del comportamento
delle costruzioni in muratura
Franco Bontempi
Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni
Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale
UNIVERSITÀ' DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA
Via Eudossiana 18 - 00184 Roma – ITALIA
franco.bontempi@uniroma1.it
04/04/2019 1
Indice
0 - Presupposti
1 - Comportamenti elementari della parete singola
2 - Comportamento di angolate e martelli murari
3 - Comportamento della cellula elementare
4 - Comportamento degli aggregati
04/04/2019 2
Riferimenti bibliografici
04/04/2019 3
Indice
0 - Presupposti
1 - Comportamenti elementari della parete singola
2 - Comportamento di angolate e martelli murari
3 - Comportamento della cellula elementare
4 - Comportamento degli aggregati
04/04/2019 4
0 - Presupposti
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Meccanismi di collasso ordinati o caotici
04/04/2019 19
Murature con componenti piccoli
04/04/2019 20
Interpretazione qualità muraria dal quadro fessurativo
04/04/2019 21
04/04/2019 22
Indice
0 - Presupposti
1 - Comportamenti elementari della parete singola
2 - Comportamento di angolate e martelli murari
3 - Comportamento della cellula elementare
4 - Comportamento degli aggregati
04/04/2019 23
1 - Comportamenti elementari
della parete singola
04/04/2019 24
Diffusione di un carico concentrato nel piano
04/04/2019 25
Diffusione al crescere del carico
04/04/2019 26
Diffusione del carico in funzione delle dimensioni inerti
04/04/2019 27
Possibili superfici di rottura (1)
04/04/2019 28
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04/04/2019 29
Comportamento fuori piano
04/04/2019 30
Influenza dei collegamenti fra paramenti sul collasso
04/04/2019 31
Effetto arco su muratura monolitica/doppio paramento
04/04/2019 32
Influenza dei vuoti sui meccanismi di collasso
04/04/2019 33
Esterno / Interno
04/04/2019 34
04/04/2019 35
Percorso dei carichi all’interno di una parete
04/04/2019 36
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04/04/2019 37
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04/04/2019 40
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04/04/2019 41
Classificazione delle tipologie murarie
04/04/2019 42
Indice
0 - Presupposti
1 - Comportamenti elementari della parete singola
2 - Comportamento di angolate e martelli murari
3 - Comportamento della cellula elementare
4 - Comportamento degli aggregati
04/04/2019 43
2 - Comportamento di angolate
e martelli murari
04/04/2019 44
Meccanismi a seconda del grado di connessione
04/04/2019 45
Meccanismi ibridi
04/04/2019 46
Lesioni di strappo (A) e di scorrimento (B)
04/04/2019 47
Il I settore tende a ruotare rispetto alla base; in esso prevale la sollecitazione flessionale
che favorisce il ribaltamento del cuneo distaccato. Nel II settore prevale l'azione a taglio,
che stimola il meccanismo di scorrimento lungo la seconda linea di separazione. Il III
settore riguarda porzioni di muratura che, se ben realizzate, non risentono dell'azione
sismica complanare, che viene scaricata in fondazione senza indurre pericolosi cinematismi
strutturali.
Angolo critico caratteristico
04/04/2019 48
Meccanismi di secondo modo
04/04/2019 49
Ingranamento degli elementi
04/04/2019 50
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04/04/2019 51
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04/04/2019 52
Controllo dei meccanismi di primo modo (1)
04/04/2019 53
Controllo dei meccanismi di primo modo (2)
04/04/2019 54
Controllo dei meccanismi di primo modo (3)
04/04/2019 55
Controllo dei meccanismi di primo modo (4)
04/04/2019 56
Indice
0 - Presupposti
1 - Comportamenti elementari della parete singola
2 - Comportamento di angolate e martelli murari
3 - Comportamento della cellula elementare
4 - Comportamento degli aggregati
04/04/2019 57
3 - Comportamento della cellula
elementare
04/04/2019 58
Cellula muraria elementare
• Dopo aver effettuato un'analisi critica dei meccanismi elementari relativi al pannello
isolato ed all'angolata muraria, è necessario fornire una visione più ampia del problema,
attraverso l'analisi del comportamento di organismi edilizi più complessi. Tali organismi
sono caratterizzati da interazioni fra i vari elementi strutturali non rilevabili nelle
strutture più semplici.
• La cellula muraria elementare è il primo organismo edilizio che sarà considerato. Essa è
delimitata da quattro pareti perimetrali chiuse da un orizzontamento di soffittatura.
• La differenza importante che emerge rispetto al cantonale semplice analizzato in
precedenza consiste proprio nella possibilità offerta dalle pareti di ordire un solaio piano
o inclinato, oppure un soffitto voltato.
• E’ opportuno sottolineare che ciascuna parete della cellula muraria conserva una
naturale tendenza a seguire comportamenti simili a quelli mostrati dal muro isolato,
privo di quei vincoli e condizionamenti che derivano dalla reciproca interazione fra i
componenti strutturali.
04/04/2019 59
Cellula con orizzontamenti deformabili (1)
04/04/2019 60
Assenza di ritegni longitudinale e trasversale: disarticolazione
Cellula con orizzontamenti deformabili (2)
04/04/2019 61
Effetti del ritegno longitudinale
Cellula con orizzontamenti deformabili (3)
04/04/2019 62
Effetti del ritegno trasversale
Cellula con orizzontamento rigido
04/04/2019 63
Assenza di collegamento fra orizzontamento e pareti verticali
Rottura a flessione con solaio rigido
04/04/2019 64
Meccanismi di collasso con cordoli rigidi
04/04/2019 65
Meccanismi di rottura con cordoli flessibili
04/04/2019 66
Effetti dell’azione di trattenuta del solaio sulla parete
04/04/2019 67
Cellula con coperture spingenti
04/04/2019 68
Cellula con coperture a volta (1)
04/04/2019 69
Cellula con coperture a volta (2)
04/04/2019 70
Indice
0 - Presupposti
1 - Comportamenti elementari della parete singola
2 - Comportamento di angolate e martelli murari
3 - Comportamento della cellula elementare
4 - Comportamento degli aggregati
04/04/2019 71
4 - Comportamento degli
aggregati
04/04/2019 72
Meccanism di collaborazione in aggregati
04/04/2019 73
Meccanismi di accrescimento degli aggregati
04/04/2019 74
Nota (1)
• Fino all'ingresso delle normative tecniche in materia urbanistica e strutturale, gli edifici erano
costruiti affiancandosi alle costruzioni preesistenti (abitazioni, mura urbiche, chiese) e
sfruttandone il muro di confine. Le scatole murarie, quindi, non sempre sono originariamente
chiuse, ovvero con i quattro muri perimetrali ben ammorsati tra loro.
• Nell'edilizia a schiera, la cellula abitativa di testata ha solo tre lati costruiti insieme; oppure, solo
due, che formano angolo se deriva dall'intasamento di un cortile; oppure nient'altro che una
parete su strada, se colma uno spazio tra due abitazioni. Una parete aggiunta in un secondo
momento, anche se collegata da "morse d'attesa", ossia da pietre sporgenti lasciate sul bordo
degli edifici, o, addirittura costruita contemporaneamente ai muri ortogonali, possiede una
modesta efficacia. È senz'altro opportuno non confidare su questo debole vincolo.
• Le situazioni reali non corrispondono quasi mai a queste configurazioni estreme, mentre è più
frequente rilevare situazioni intermedie, dove le connessioni sono presenti ma inefficaci; in altri
casi, i collegamenti sono affidati alla resistenza d'attrito che, in determinate situazioni, può
assicurare un contributo sufficiente.
04/04/2019 75
Nota (2)
• E di fondamentale importanza ricostruire i meccanismi di accrescimento delle cellule per
conoscere la fattura delle connessioni tra gli elementi dell'edificio. Nel tessuto edilizio delle case
a schiera si possono riconoscere gli impianti delle cellule originarie costruite nella prima fase da
quelle di accrescimento, addossate su un lato, fino a quelle di intasamento e saturazione, che
vanno ad occupare gli spazi residui con interventi minimi.
• Le conseguenze sul funzionamento strutturale dell'aggregato in condizioni sismiche sono
facilmente prevedibili: le azioni ortogonali alle facciate tendono in primo luogo a sconnettere le
cellule di intasamento, più vulnerabili; successivamente, le cellule di accrescimento che
sfruttano la migliore configurazione rispetto alle prime ed, infine, le cellule originarie che
offrono una resistenza nettamente superiore.
• In maniera assolutamente orientativa si può dire che un sisma del VII grado può produrre il
ribaltamento della parete libera, con I'VIII grado si pongono problemi per la cellula di
accrescimento, mentre è necessario un sisma del IX-X grado per produrre gli stessi effetti su una
cellula originaria
04/04/2019 76
04/04/2019 77
Pareti di cellule
di intasamento
Pareti di cellule
di accrescimento
Pareti di cellule
primitive
04/04/2019 78
Esempio di
progressivo
danneggiamento
di pareti
non ammorsate
Meccanismo di rottura per ribaltamento
04/04/2019 79
Meccanismi di collasso della facciata di un isolato
04/04/2019 80
Configurazione di un edificio a schiera tradizionale
04/04/2019 81
Effetti dell’azione sismica longitudonale
04/04/2019 82
Cellula sismica
04/04/2019 83
Azione di contrasto con edifici contingui
04/04/2019 84
Schema di diffusione azione sismica
04/04/2019 85
Cellula interclusa
04/04/2019 86
Cinematismi delle murature sollecitate nel piano
04/04/2019 87
Meccanismi di
rotazione
Meccanismi di traslazione
Meccanismi di collasso settore A: rotazioni
• Il cuneo, individuato in base alla qualità della muratura ed alla presenza di aperture
tende a ruotare attorno alla cerniera prodotta dalle particolari condizioni di vincolo
(incatenamenti, presenza di elementi di contrasto, vincolo con il terreno). Questo cuneo
può essere indicato con la dizione di "settore delle rotazioni", o settore A, volendo in tale
maniera sottolineare il principale effetto del cinematismo, che consiste essenzialmente
in una rotazione rigida del cuneo.
• Le pareti sensibili a questo tipo di collasso sono generalmente quelle delle cellule di
testata, non confinate da altre cellule. Per azioni nel piano della facciata della schiera, la
cellula di testata si comporta come una struttura isolata, dal carico trasferito dalle cellule
adiacenti. Per annullare la tendenza al ribaltamento del cuneo e del muro ortogonale è
spesso sufficiente la presenza di dispositivi che trattengono (tiranti) o che contrastano
(archi di sbadacchio, speroni).
04/04/2019 88
• I cinematismi di scorrimento orizzontale nel piano si innescano, invece, per valori
superiori dell'azione sismica ed interessano un cuneo qui indicato come settore delle
traslazioni" (settore B), formante un angolo maggiore con la verticale rispetto al settore
A.
• Le modellazioni eseguite su configurazioni struttura li ordinarie indicano che sismi del VII-
VIII grado del la scala MCS (per i quali è stato adottato un valore di moltiplicatore delle
masse inerziali pari a 0,20÷0,24) producono la crisi per la rotazione del settore A, mentre
occorrono sismi di intensità superiore all'VIII (e, quindi, valori di generalmente superiori a
0,28), per attivare il cinematismo di traslazione del settore B.
• Nei casi in cui la qualità delle murature è superiore, si può osservare la presenza di soli
scorrimenti. Generalmente, in queste condizioni, il livello di danno è contenuto,
dimostrando come i cinematismi che interessano il settore B siano meno rovinosi.
04/04/2019 89
Meccanismi di collasso settore B: scorrimenti
Testata di un aggregato
04/04/2019 90
Linee critiche di estremità’
04/04/2019 91
Stabilizzazione testate
04/04/2019 92
Sporgenze
04/04/2019 93
Indice
0 - Presupposti
1 - Comportamenti elementari della parete singola
2 - Comportamento di angolate e martelli murari
3 - Comportamento della cellula elementare
4 - Comportamento degli aggregati
04/04/2019 94
Riferimenti bibliografici
04/04/2019 95
9604/04/2019
97
https://www.youtube.com/channel/UCW3IyXTBJVIiS6OZeSdIN7g
04/04/2019
98
https://fr.linkedin.com/in/francobontempi
04/04/2019
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Le basi del comportamento delle costruzioni in muratura

  • 1. Le basi del comportamento delle costruzioni in muratura Franco Bontempi Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale UNIVERSITÀ' DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA Via Eudossiana 18 - 00184 Roma – ITALIA franco.bontempi@uniroma1.it 04/04/2019 1
  • 2. Indice 0 - Presupposti 1 - Comportamenti elementari della parete singola 2 - Comportamento di angolate e martelli murari 3 - Comportamento della cellula elementare 4 - Comportamento degli aggregati 04/04/2019 2
  • 4. Indice 0 - Presupposti 1 - Comportamenti elementari della parete singola 2 - Comportamento di angolate e martelli murari 3 - Comportamento della cellula elementare 4 - Comportamento degli aggregati 04/04/2019 4
  • 11. Il cosiddetto muro a sacco 04/04/2019 11
  • 12. Corollario progettuale: ricerca del monolitismo 04/04/2019 12
  • 15. Le prescrizioni della regola d’arte 04/04/2019 15
  • 19. Meccanismi di collasso ordinati o caotici 04/04/2019 19
  • 20. Murature con componenti piccoli 04/04/2019 20
  • 21. Interpretazione qualità muraria dal quadro fessurativo 04/04/2019 21
  • 23. Indice 0 - Presupposti 1 - Comportamenti elementari della parete singola 2 - Comportamento di angolate e martelli murari 3 - Comportamento della cellula elementare 4 - Comportamento degli aggregati 04/04/2019 23
  • 24. 1 - Comportamenti elementari della parete singola 04/04/2019 24
  • 25. Diffusione di un carico concentrato nel piano 04/04/2019 25
  • 26. Diffusione al crescere del carico 04/04/2019 26
  • 27. Diffusione del carico in funzione delle dimensioni inerti 04/04/2019 27
  • 28. Possibili superfici di rottura (1) 04/04/2019 28
  • 29. Possibili superfici di rottura (2) 04/04/2019 29
  • 31. Influenza dei collegamenti fra paramenti sul collasso 04/04/2019 31
  • 32. Effetto arco su muratura monolitica/doppio paramento 04/04/2019 32
  • 33. Influenza dei vuoti sui meccanismi di collasso 04/04/2019 33
  • 36. Percorso dei carichi all’interno di una parete 04/04/2019 36
  • 38. Paramenti ingranati e non ingranati 04/04/2019 38
  • 39. Fenomeni di distacco ed espulsione 04/04/2019 39
  • 41. Influenza della composizione della parete sul collasso 04/04/2019 41
  • 42. Classificazione delle tipologie murarie 04/04/2019 42
  • 43. Indice 0 - Presupposti 1 - Comportamenti elementari della parete singola 2 - Comportamento di angolate e martelli murari 3 - Comportamento della cellula elementare 4 - Comportamento degli aggregati 04/04/2019 43
  • 44. 2 - Comportamento di angolate e martelli murari 04/04/2019 44
  • 45. Meccanismi a seconda del grado di connessione 04/04/2019 45
  • 47. Lesioni di strappo (A) e di scorrimento (B) 04/04/2019 47 Il I settore tende a ruotare rispetto alla base; in esso prevale la sollecitazione flessionale che favorisce il ribaltamento del cuneo distaccato. Nel II settore prevale l'azione a taglio, che stimola il meccanismo di scorrimento lungo la seconda linea di separazione. Il III settore riguarda porzioni di muratura che, se ben realizzate, non risentono dell'azione sismica complanare, che viene scaricata in fondazione senza indurre pericolosi cinematismi strutturali.
  • 49. Meccanismi di secondo modo 04/04/2019 49
  • 51. Testata con parete a doppia cortina 04/04/2019 51
  • 52. Testata con parete monolitica 04/04/2019 52
  • 53. Controllo dei meccanismi di primo modo (1) 04/04/2019 53
  • 54. Controllo dei meccanismi di primo modo (2) 04/04/2019 54
  • 55. Controllo dei meccanismi di primo modo (3) 04/04/2019 55
  • 56. Controllo dei meccanismi di primo modo (4) 04/04/2019 56
  • 57. Indice 0 - Presupposti 1 - Comportamenti elementari della parete singola 2 - Comportamento di angolate e martelli murari 3 - Comportamento della cellula elementare 4 - Comportamento degli aggregati 04/04/2019 57
  • 58. 3 - Comportamento della cellula elementare 04/04/2019 58
  • 59. Cellula muraria elementare • Dopo aver effettuato un'analisi critica dei meccanismi elementari relativi al pannello isolato ed all'angolata muraria, è necessario fornire una visione più ampia del problema, attraverso l'analisi del comportamento di organismi edilizi più complessi. Tali organismi sono caratterizzati da interazioni fra i vari elementi strutturali non rilevabili nelle strutture più semplici. • La cellula muraria elementare è il primo organismo edilizio che sarà considerato. Essa è delimitata da quattro pareti perimetrali chiuse da un orizzontamento di soffittatura. • La differenza importante che emerge rispetto al cantonale semplice analizzato in precedenza consiste proprio nella possibilità offerta dalle pareti di ordire un solaio piano o inclinato, oppure un soffitto voltato. • E’ opportuno sottolineare che ciascuna parete della cellula muraria conserva una naturale tendenza a seguire comportamenti simili a quelli mostrati dal muro isolato, privo di quei vincoli e condizionamenti che derivano dalla reciproca interazione fra i componenti strutturali. 04/04/2019 59
  • 60. Cellula con orizzontamenti deformabili (1) 04/04/2019 60 Assenza di ritegni longitudinale e trasversale: disarticolazione
  • 61. Cellula con orizzontamenti deformabili (2) 04/04/2019 61 Effetti del ritegno longitudinale
  • 62. Cellula con orizzontamenti deformabili (3) 04/04/2019 62 Effetti del ritegno trasversale
  • 63. Cellula con orizzontamento rigido 04/04/2019 63 Assenza di collegamento fra orizzontamento e pareti verticali
  • 64. Rottura a flessione con solaio rigido 04/04/2019 64
  • 65. Meccanismi di collasso con cordoli rigidi 04/04/2019 65
  • 66. Meccanismi di rottura con cordoli flessibili 04/04/2019 66
  • 67. Effetti dell’azione di trattenuta del solaio sulla parete 04/04/2019 67
  • 68. Cellula con coperture spingenti 04/04/2019 68
  • 69. Cellula con coperture a volta (1) 04/04/2019 69
  • 70. Cellula con coperture a volta (2) 04/04/2019 70
  • 71. Indice 0 - Presupposti 1 - Comportamenti elementari della parete singola 2 - Comportamento di angolate e martelli murari 3 - Comportamento della cellula elementare 4 - Comportamento degli aggregati 04/04/2019 71
  • 72. 4 - Comportamento degli aggregati 04/04/2019 72
  • 73. Meccanism di collaborazione in aggregati 04/04/2019 73
  • 74. Meccanismi di accrescimento degli aggregati 04/04/2019 74
  • 75. Nota (1) • Fino all'ingresso delle normative tecniche in materia urbanistica e strutturale, gli edifici erano costruiti affiancandosi alle costruzioni preesistenti (abitazioni, mura urbiche, chiese) e sfruttandone il muro di confine. Le scatole murarie, quindi, non sempre sono originariamente chiuse, ovvero con i quattro muri perimetrali ben ammorsati tra loro. • Nell'edilizia a schiera, la cellula abitativa di testata ha solo tre lati costruiti insieme; oppure, solo due, che formano angolo se deriva dall'intasamento di un cortile; oppure nient'altro che una parete su strada, se colma uno spazio tra due abitazioni. Una parete aggiunta in un secondo momento, anche se collegata da "morse d'attesa", ossia da pietre sporgenti lasciate sul bordo degli edifici, o, addirittura costruita contemporaneamente ai muri ortogonali, possiede una modesta efficacia. È senz'altro opportuno non confidare su questo debole vincolo. • Le situazioni reali non corrispondono quasi mai a queste configurazioni estreme, mentre è più frequente rilevare situazioni intermedie, dove le connessioni sono presenti ma inefficaci; in altri casi, i collegamenti sono affidati alla resistenza d'attrito che, in determinate situazioni, può assicurare un contributo sufficiente. 04/04/2019 75
  • 76. Nota (2) • E di fondamentale importanza ricostruire i meccanismi di accrescimento delle cellule per conoscere la fattura delle connessioni tra gli elementi dell'edificio. Nel tessuto edilizio delle case a schiera si possono riconoscere gli impianti delle cellule originarie costruite nella prima fase da quelle di accrescimento, addossate su un lato, fino a quelle di intasamento e saturazione, che vanno ad occupare gli spazi residui con interventi minimi. • Le conseguenze sul funzionamento strutturale dell'aggregato in condizioni sismiche sono facilmente prevedibili: le azioni ortogonali alle facciate tendono in primo luogo a sconnettere le cellule di intasamento, più vulnerabili; successivamente, le cellule di accrescimento che sfruttano la migliore configurazione rispetto alle prime ed, infine, le cellule originarie che offrono una resistenza nettamente superiore. • In maniera assolutamente orientativa si può dire che un sisma del VII grado può produrre il ribaltamento della parete libera, con I'VIII grado si pongono problemi per la cellula di accrescimento, mentre è necessario un sisma del IX-X grado per produrre gli stessi effetti su una cellula originaria 04/04/2019 76
  • 77. 04/04/2019 77 Pareti di cellule di intasamento Pareti di cellule di accrescimento Pareti di cellule primitive
  • 79. Meccanismo di rottura per ribaltamento 04/04/2019 79
  • 80. Meccanismi di collasso della facciata di un isolato 04/04/2019 80
  • 81. Configurazione di un edificio a schiera tradizionale 04/04/2019 81
  • 82. Effetti dell’azione sismica longitudonale 04/04/2019 82
  • 84. Azione di contrasto con edifici contingui 04/04/2019 84
  • 85. Schema di diffusione azione sismica 04/04/2019 85
  • 87. Cinematismi delle murature sollecitate nel piano 04/04/2019 87 Meccanismi di rotazione Meccanismi di traslazione
  • 88. Meccanismi di collasso settore A: rotazioni • Il cuneo, individuato in base alla qualità della muratura ed alla presenza di aperture tende a ruotare attorno alla cerniera prodotta dalle particolari condizioni di vincolo (incatenamenti, presenza di elementi di contrasto, vincolo con il terreno). Questo cuneo può essere indicato con la dizione di "settore delle rotazioni", o settore A, volendo in tale maniera sottolineare il principale effetto del cinematismo, che consiste essenzialmente in una rotazione rigida del cuneo. • Le pareti sensibili a questo tipo di collasso sono generalmente quelle delle cellule di testata, non confinate da altre cellule. Per azioni nel piano della facciata della schiera, la cellula di testata si comporta come una struttura isolata, dal carico trasferito dalle cellule adiacenti. Per annullare la tendenza al ribaltamento del cuneo e del muro ortogonale è spesso sufficiente la presenza di dispositivi che trattengono (tiranti) o che contrastano (archi di sbadacchio, speroni). 04/04/2019 88
  • 89. • I cinematismi di scorrimento orizzontale nel piano si innescano, invece, per valori superiori dell'azione sismica ed interessano un cuneo qui indicato come settore delle traslazioni" (settore B), formante un angolo maggiore con la verticale rispetto al settore A. • Le modellazioni eseguite su configurazioni struttura li ordinarie indicano che sismi del VII- VIII grado del la scala MCS (per i quali è stato adottato un valore di moltiplicatore delle masse inerziali pari a 0,20÷0,24) producono la crisi per la rotazione del settore A, mentre occorrono sismi di intensità superiore all'VIII (e, quindi, valori di generalmente superiori a 0,28), per attivare il cinematismo di traslazione del settore B. • Nei casi in cui la qualità delle murature è superiore, si può osservare la presenza di soli scorrimenti. Generalmente, in queste condizioni, il livello di danno è contenuto, dimostrando come i cinematismi che interessano il settore B siano meno rovinosi. 04/04/2019 89 Meccanismi di collasso settore B: scorrimenti
  • 90. Testata di un aggregato 04/04/2019 90
  • 91. Linee critiche di estremità’ 04/04/2019 91
  • 94. Indice 0 - Presupposti 1 - Comportamenti elementari della parete singola 2 - Comportamento di angolate e martelli murari 3 - Comportamento della cellula elementare 4 - Comportamento degli aggregati 04/04/2019 94