Il testo “comunicazione analogica e PNL” nasce da una esigenza: trattare un argomento tecnico, specifico e spesso complesso come quello della comunicazione e della Programmazione Neuro Linguistica, attraverso un linguaggio semplice, coinvolgente e trascinante. Per questo, l’opera si avvale della forza comunicativa della metafora, utilizzando fin dalle prime battute, il viaggio come filo conduttore. Attraverso il viaggio, il lettore è invitato a “perdere di vista la propria spiaggia, perché solo chi ha il coraggio di farlo, può scoprire nuove terre” ed è ripetutamente stimolato a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità per raggiungere l’eccellenza!
Il testo affronta, in questa chiave moderna e appassionante, i principi della PNL, la comunicazione non verbale, il linguaggio di precisione, i canali sensoriali e, ovviamente, il linguaggio metaforico. Tutti argomenti strategici in una comunicazione eccellente, con significativi risvolti positivi anche nelle relazioni e nei rapporti interpersonali che traggono giovamento da un utilizzo più attento del linguaggio.
Il tutto sempre condito da aforismi stimolanti, da esempi chiari ed essenziali alla comprensione del testo e da richiami alla vita reale. Elementi, questi, che rendono la lettura molto gradevole, scorrevole e - a tratti – coinvolgente.
La lettura del testo è consigliata sia a coloro che si approcciano per la prima volta alla PNL e alla comunicazione efficace, in quanto i temi sono trattati con semplicità e chiarezza; sia a coloro che, già esperti e padroni della materia, amano osservare da una differente prospettiva quello che già conoscono o, in alternativa, per avere sempre con sé una guida veloce e scorrevole.
Gli autori, Pasquale Adamo (coach, mediatore familiare e Master in PNL) e Daniela Marrocco (coach, mediatore familiare e Trainer di PNL), scelgono di conclude la loro opera con una sezione fondamentale - che raramente si trova nei tanti testi sulla comunicazione - rivolta agli esercizi.
Il testo “comunicazione analogica e PNL” nasce da una esigenza: trattare un argomento tecnico, specifico e spesso complesso come quello della comunicazione e della Programmazione Neuro Linguistica, attraverso un linguaggio semplice, coinvolgente e trascinante. Per questo, l’opera si avvale della forza comunicativa della metafora, utilizzando fin dalle prime battute, il viaggio come filo conduttore. Attraverso il viaggio, il lettore è invitato a “perdere di vista la propria spiaggia, perché solo chi ha il coraggio di farlo, può scoprire nuove terre” ed è ripetutamente stimolato a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità per raggiungere l’eccellenza!
Il testo affronta, in questa chiave moderna e appassionante, i principi della PNL, la comunicazione non verbale, il linguaggio di precisione, i canali sensoriali e, ovviamente, il linguaggio metaforico. Tutti argomenti strategici in una comunicazione eccellente, con significativi risvolti positivi anche nelle relazioni e nei rapporti interpersonali che traggono giovamento da un utilizzo più attento del linguaggio.
Il tutto sempre condito da aforismi stimolanti, da esempi chiari ed essenziali alla comprensione del testo e da richiami alla vita reale. Elementi, questi, che rendono la lettura molto gradevole, scorrevole e - a tratti – coinvolgente.
La lettura del testo è consigliata sia a coloro che si approcciano per la prima volta alla PNL e alla comunicazione efficace, in quanto i temi sono trattati con semplicità e chiarezza; sia a coloro che, già esperti e padroni della materia, amano osservare da una differente prospettiva quello che già conoscono o, in alternativa, per avere sempre con sé una guida veloce e scorrevole.
Gli autori, Pasquale Adamo (coach, mediatore familiare e Master in PNL) e Daniela Marrocco (coach, mediatore familiare e Trainer di PNL), scelgono di conclude la loro opera con una sezione fondamentale - che raramente si trova nei tanti testi sulla comunicazione - rivolta agli esercizi.
188 Laboratori e Testimonianze realizzate, più di 1.000 docenti invitati da tutto il mondo, per oltre 7.000 ore di lezione. Sono questi i numeri dei bandi Laboratori dal Basso e Testimonianze, realizzati da ARTI – Regione Puglia tra il 2012 e il 2015.
Attraverso attività formative basate sulla domanda, per cui giovani imprenditori pugliesi tra i 18 e i 35 anni sono stati chiamati a scegliere temi, sedi, metodi didattici e docenti, ARTI ha realizzato percorsi formativi pubblici e aperti a tutti , con lezioni trasmesse anche in streaming e disponibili in remoto su una piattaforma dedicata, www.laboratoridalbasso.it
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Attraverso attività formative basate sulla domanda, per cui giovani imprenditori pugliesi tra i 18 e i 35 anni sono stati chiamati a scegliere temi, sedi, metodi didattici e docenti, ARTI ha realizzato percorsi formativi pubblici e aperti a tutti , con lezioni trasmesse anche in streaming e disponibili in remoto su una piattaforma dedicata, www.laboratoridalbasso.it
1. SPUNTI PER L'ACCESSO AI NON/IPO VEDENTI :
Descrizione in chiave "visiva" del luogo e del percorso per arrivare
Planimetrie in rilievo , metodo di stampa con carta a microcapsule.
Devono avere il" voi siete qui" che rappresenta il punto di partenza
dell'esplorazione tattile , la legenda in braille per i non vedenti e
quella in neretto più grande per gli ipovedenti, la numerazione in
braille all'interno dei singoli ambienti, riconducibile alla legenda.
Sono utili le planimetrie in rilievo dei bagni , esposte sul muro : si
usano come simboli semicerchi per i lavabi ed ovali per i wc ;
inoltre si possono aggiungere le scritte indicative , es. bagno
disabili o bagno donne , sia in braille che in neretto
(Prima di una visita di una o più persone non o ipo , accertarsi
SEMPRE che i servizi siano puliti, visto che sono obbligati ad
orientarsi con il tocco)
Quasi sempre la persona non/ipo è accompagnata , è comunque
importante sapere come presentarsi e come accompagnare.
Il metodo meno aggressivo è di presentarsi con la voce e al
contempo far percepire la propria posizione toccando lievemente il
dorso della mano o il braccio del visitatore.
E' importante NON afferrare il braccio delle persone NV per portarle
in giro.
Bisogna lasciare che sia la persona NV a prendere il vostro
braccio, di solito poco sopra il gomito , in alternativa mettendovi
una mano sulla spalla.
Camminate leggermente più avanti della persona che
accompagnate che seguirà il vostro incedere , percependo per
esempio un passaggio stretto dal vostro naturale rallentamento del
passo.
Descrivete sempre il percorso, avvisando se si incontrano piccoli
dislivelli , es pietra leggermente fuori asse , che possono far
inciampare.
Fermatevi a fianco della persona , avvisando verbalmente e
2. mettendo la punta delle scarpe sul bordo dello scalino prima di
cominciare una salita/ discesa di scale.
Se si deve passare da uno spazio angusto , portate il braccio al
centro della vostra schiena , in modo da mettere il vostro
accompagnato dietro di voi.
Se volete far accomodare il visitatore NV su una sedia , fermatevi e
guidate con tocco leggero la sua mano libera sullo schienale in
modo si possa orientare.
Se volete offrire da bere o da mangiare , accompagnate il servizio
con una descrizione verbale di quello che offrite e della posizione in
cui ponete i vari contenitori sul tavolo , rispetto alla persona NV
Nel caso di un pranzo , utile un menù in braille, e l'indicare la
posizione dei singoli elementi nel piatto es la carne ad ore 3 ed il
purè ad ore 9
Idem se dovete aprire una porta, guidate la sua mano libera sulla
maniglia e lasciate che apra la porta.
Per quanto possibile, fate scegliere alla persona NV quando e
come muoversi
UNO DEI CONCETTI PIU' IMPORTANTI :
La persona VEDENTE , posta di fronte ad un ambiente nuovo o ad
un oggetto nuovo, dapprima percepisce l'insieme, poi analizza i
particolari : es. entro in una stanza ed al primo colpo d'occhio
ottengo una valutazione spaziale ( dimensioni, forma ecc ) ed una
impressione di insieme ( vuota, piena, colorata, tetra, luminosa ecc)
LA PERSONA NON VEDENTE DEVE EFFETTUARE L'
OPERAZIONE INVERSA, OSSIA PARTIRE DAI PARTICOLARI
PER ARRIVARE AD AVERE UN' IDEA DELL' INSIEME.
Proviamo a paragonare il trovarci di fronte ad una statua:
la persona vedente ha subito a disposizione una serie di
informazioni :
dove è collocata
a che altezza
quanto è grande o piccola
3. di che materiale è fatta
cosa o chi rappresenta ( es uomo, animale ecc)
la tipologia
e tutto ciò prima ancora di aver veramente cominciato a soffermarsi
sui particolari.
La persona Nv deve iniziare a "trovarla" nello spazio , poi
cominciare a tastare da un punto risalendo pazientemente ,
pezzetto dopo pezzetto, cercando dei particolari ( es il naso nei
volti) per arrivare ad un'idea di insieme
Questo modus operandi richiede un dispendio di tempo ed energie
molto elevato.
Il tempo va calcolato ed accordato.
La fatica si può in parte attenuare presentando una descrizione che
aiuti ed accompagni l'esplorazione tattile.
Per primo l'ambiente nel quale ci si trova o nel quale è situato
l'oggetto che vogliamo esplorare ; la sua posizione rispetto a noi e
la sua collocazione nello spazio.
Poi l'oggetto nel suo insieme , es statua che rappresenta una
donna inginocchiata
Le dimensioni. riconducibili a parametri tangibili ( es una stanza
grande significa poco e tutto , una stanza lunga dieci metri o quanto
tre automobili è più facilmente riconducibile ad un concetto
concreto.
Si può usare il quadrante dell'orologio per "posizionare " es . a ore
12 al posto di un astratto ed irritante " laggiù "o" là di fronte",
oppure dare delle indicazioni concrete es in fondo alla camera,
davanti a voi ed ad una distanza di 6 metri circa ecc
Una volta "trovato " l'oggetto si può affiancare una descrizione ,
interagendo con l'esplorazione tattile che il visitatore NV sta
effettuando ed eventualmente aiutandolo con delicatezza ad
individuare particolari di rilievo
4. E' necessario prevedere molto tempo, sopra tutto se vi è più di una
persona.
Un piccolo spunto :
le persone NV usano spesso il verbo vedere , quindi non fatevi
problemi nell'usarlo : se riuscite sarà senz'altro una scelta migliore
scegliere verbi tipo visitare, scoprire, toccare,
conoscere, ,esplorare ,ma è certamente preferibile un uso
moderato del verbo vedere rispetto ad una persona che si blocca
imbarazzatissima dopo averlo usato e comincia a scusarsi o a
cercare di cambiare discorso.
I colori?
Molte persone NV lo sono diventate nel corso della loro esistenza e
conservano dunque un ricordo dei colori.
Coloro che sono ciechi dalla nascita hanno in un certo qual modo
acquisito quella che chiamano una "memoria esperienziale", ossia
una serie di input i quali, ripetuti nel tempo, contribuiscono a
veicolare delle informazioni generiche , del tipo che il mare ed il
cielo possono essere blù e l'erba verde , e sanno quindi che
quando si parla , per esempio , di una grande siccità, una delle
informazioni e quindi dei concetti associati , sarà quello di erba
secca, gialla e non più verde
Pertanto, descrivendo qualcosa , non bisogna omettere del tutto i
colori, semplicemente valutare quanto e quali informazioni possano
essere percepite , arricchendo il quadro generale e non
interrompendo la comunicazione
es la stanza dei bambini sarà luminosa come quando il sole vi batte
addosso e colorata , allegra
NON la stanza dei bambini è tutta decorata in differenti tonalità di
colori pastello… ( concetto astratto che isola chi lo ascolta)
Cerchiamo di fare attenzione al sovra carico di informazioni : è
estremamente faticoso dover continuamente impegnare i sensi per
integrare ciò che ci viene descritto con una esplorazione tattile, o
con un esercizio mnemonico o mantenendo la concentrazione
circondati da rumori di sottofondo .
5. E, sopra tutto, sorridete oltre che con il viso , anche con il cuore : le
persone non vedenti possiedono la capacità di percepire il vostro
stato d'animo mentre ancora state salutando...