Questa storia inizia con un sogno: raccogliere i sentimenti e la visione di futuro di una comunità, nel periodo di “disagio” e “profondo cambiamento” indotto dalla pandemia del Covid-19, per disegnare insieme una nuova idea di convivenza.
La comunità è un insieme di persone unite tra di loro da rapporti sociali, linguistici e morali, vincoli organizzativi, interessi e consuetudini comuni. Da tempo HumanLab sta lavorando alla definizione di un concetto avanguardistico di comunità, che metta al centro il tempo. Il tempo è la successione illimitata dei fatti e degli eventi umani distinti e misurati in periodi. Se la vita fosse un contenitore conterrebbe tempo. Il tempo quindi è l’unità di misura della nostra vita.
Partendo da questo assunto abbiamo trasformato l’approccio formale di indagine, utilizzato dal gruppo di lavoro HumanLab, inquadrandolo nel perimetro di indagine tracciato dall’OnLife Manifesto di Luciano Floridi: “essere umani nell'epoca dell'iperconnessione”. Questo concetto, alla luce delle veloci e profonde trasformazioni tracciate dalla diffusione del Covid-19, non è più solo interpretabile come una definizione dei nuovi confini tra fisico e digitale ma, in senso più ampio e circostanziato, tra cambiamenti della società e della sfera pubblica nell'era che abbiamo voluto chiamare d.c.v. (dopo corona virus).
Product Management day - Netnografia- lo sviluppo del prodotto a partire dall...Noemi Taccarelli
La netnografia, termine coniato da Robert V. Kozinets, è un “etnografia della rete”. È cioè una disciplina che raccoglie e analizza #dati attraverso l'osservazione partecipante delle comunità su internet.
L’utilizzo della Netnografia nei processi è un approccio che mette l’essere umano al centro del percorso di ideazione e sviluppo del #prodotto.
Questo permette anche di raccogliere i cosiddetti Small #Data, più semplici da gestire e comparare rispetto ai #BigData, e che soprattutto proteggono il ricercatore dalla trappola delle generalizzazioni.
Vogliamo condividere l’approccio ed i passaggi giusti per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del territorio, attraverso l’utilizzo delle strategie della collaborazione radicale che mettanop al centro l’uomo.
Guidiamo le organizzazioni complesse per trasformare i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la qualità dei dati con la geo-referenzialità.
Condividiamo la definizione di Open Data più come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche e pratiche utili per definire la base per un web collaborativo, per la determinazione di servizi e applicazioni consentiti dagli open data: in pratica una risposta ai cambiamenti della tecnologia e della società.
Vogliamo condividere l’approccio ed i passaggi giusti per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del territorio, attraverso l’utilizzo delle strategie della collaborazione radicale che mettano al centro l’uomo.
Guidiamo le organizzazioni complesse per trasformare i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la qualità dei dati con la geo-referenzialità.
Condividiamo la definizione di Open Data più come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche e pratiche utili per definire la base per un web collaborativo, per la determinazione di servizi e applicazioni consentiti dagli open data: in pratica una risposta ai cambiamenti della tecnologia e della società.
Questo Manuale è stato realizzato per la rete Fabula Rasa che si sta
costituendo. Ogni proposta è pensata per le organizzazioni che hanno dato il via al processo e che vorranno farne parte e per
il territorio marchigiano. Con questa eredità, vi invitiamo ad
utilizzare e testare gli strumenti proposti e a costruirne di nuovi insieme.
Survey finalizzata alla raccolta di dati sull'infosfera italiana e sul modo degli italiani di informarsi. I risultati sono stati classificati secondo uno schema critico che evidenzia gli effetti del filtro algoritmico, le concentrazioni di attenzione, la difficoltà nel ridefinire l'autorevolezza delle fonti da parte degli italiani e molto altro ancora. L'indagine è stata promossa e coordinata dalle cattedre e dagli studenti di "Teoria e tecniche delle analisi di mercato" e di “Comunicazione e innovazione nelle pubbliche amministrazioni” aa 2015/2016, dell'Università Suor Orsola Benincasa e da un team di ricercatori che si raccolgono attorno al Centro Studi Democrazie Digitali (www.democraziedigitali.it), supportati da Buzzlogger (www.buzzlogger.com) e dall’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale (www.compubblica.it).
Lavoro di ricerca sull'Infosfera Italiana 2016 con l'obiettivo di comprendere quali siano i criteri di scelta delle fonti di informazione degli utenti italiani e, in particolare, quali siano i meccanismi di influenza dei media, in particolare quelli presenti su internet, e la loro efficacia in termini di persuasione.
Product Management day - Netnografia- lo sviluppo del prodotto a partire dall...Noemi Taccarelli
La netnografia, termine coniato da Robert V. Kozinets, è un “etnografia della rete”. È cioè una disciplina che raccoglie e analizza #dati attraverso l'osservazione partecipante delle comunità su internet.
L’utilizzo della Netnografia nei processi è un approccio che mette l’essere umano al centro del percorso di ideazione e sviluppo del #prodotto.
Questo permette anche di raccogliere i cosiddetti Small #Data, più semplici da gestire e comparare rispetto ai #BigData, e che soprattutto proteggono il ricercatore dalla trappola delle generalizzazioni.
Vogliamo condividere l’approccio ed i passaggi giusti per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del territorio, attraverso l’utilizzo delle strategie della collaborazione radicale che mettanop al centro l’uomo.
Guidiamo le organizzazioni complesse per trasformare i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la qualità dei dati con la geo-referenzialità.
Condividiamo la definizione di Open Data più come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche e pratiche utili per definire la base per un web collaborativo, per la determinazione di servizi e applicazioni consentiti dagli open data: in pratica una risposta ai cambiamenti della tecnologia e della società.
Vogliamo condividere l’approccio ed i passaggi giusti per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del territorio, attraverso l’utilizzo delle strategie della collaborazione radicale che mettano al centro l’uomo.
Guidiamo le organizzazioni complesse per trasformare i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la qualità dei dati con la geo-referenzialità.
Condividiamo la definizione di Open Data più come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche e pratiche utili per definire la base per un web collaborativo, per la determinazione di servizi e applicazioni consentiti dagli open data: in pratica una risposta ai cambiamenti della tecnologia e della società.
Questo Manuale è stato realizzato per la rete Fabula Rasa che si sta
costituendo. Ogni proposta è pensata per le organizzazioni che hanno dato il via al processo e che vorranno farne parte e per
il territorio marchigiano. Con questa eredità, vi invitiamo ad
utilizzare e testare gli strumenti proposti e a costruirne di nuovi insieme.
Survey finalizzata alla raccolta di dati sull'infosfera italiana e sul modo degli italiani di informarsi. I risultati sono stati classificati secondo uno schema critico che evidenzia gli effetti del filtro algoritmico, le concentrazioni di attenzione, la difficoltà nel ridefinire l'autorevolezza delle fonti da parte degli italiani e molto altro ancora. L'indagine è stata promossa e coordinata dalle cattedre e dagli studenti di "Teoria e tecniche delle analisi di mercato" e di “Comunicazione e innovazione nelle pubbliche amministrazioni” aa 2015/2016, dell'Università Suor Orsola Benincasa e da un team di ricercatori che si raccolgono attorno al Centro Studi Democrazie Digitali (www.democraziedigitali.it), supportati da Buzzlogger (www.buzzlogger.com) e dall’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale (www.compubblica.it).
Lavoro di ricerca sull'Infosfera Italiana 2016 con l'obiettivo di comprendere quali siano i criteri di scelta delle fonti di informazione degli utenti italiani e, in particolare, quali siano i meccanismi di influenza dei media, in particolare quelli presenti su internet, e la loro efficacia in termini di persuasione.
Il tentativo di segnare un percorso di cambiamento attorno alla provocazione che vuole salvare la biblioteca cambiando i bibliotecari anche con la musica e le poesia e con altro ancora in un confronto partecipato.
Nessun tempo. Nessun luogo. La comunicazione pubblica italiana all’epoca delle reti. Il presente lavoro è il risultato finale di una ricerca ideata, promossa e coordinata dal Prof. Eugenio Iorio, nell’ambito della cattedra di “Comunicazione e innovazione nelle pubbliche amministrazioni”, condotta nel periodo 2014/2015 presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.
Flavia Rubno e Giuliana Laurita, founders di The Talking Village, hanno presentato il progetto sociale di ascolto e partecipazione "Dash - Idee per le Mamme" alla prima edizione del Social Case History Forum 2012
Il modello Wiki che supera la divisione tra produttore e consumatore di conoscenze, e i siti di social networking o di presentazione di video, foto o di vendita (eBay, iStockphoto) in cui tutto il contenuto è generato dagli utenti.
Il fenomeno dello Sharing (condivisione) and Caring (cura) per cui idee, oggetti, risorse, vengono messi in comune, gratuitamente o dietro un compenso pattuito, sulla base di una fiducia reciproca (regolata
Un numero dedicato alle microeconomie, le nicchie e i le appartenenze social che creano le condizioni per l'affermarsi di nuovi comportamenti, l'attenzione, lo scambio, la relazione. Scenari in movimenti in cui parliamo di Freakonomics e Microtrends.
R. Villano - Aspetti filosofici, morali ed esistenziali delle nuove tecnologi...Raimondo Villano
1. R. Villano “Verso la società globale dell’informazione”: Analisi settoriale delle principali applicazioni telematiche (Reti di trasmissione, Servizi, Videocomunicazione, Lavoro, Editoria e giornali elettronici, Televisione, Pubblica amministrazione, Medicina e sanità, Istruzione, Università e Ricerca, Commercio, Giochi, Turismo, Trasporti, Agricoltura, Sistema produttivo e finanziario, Ambiente, Beni culturali e arte, Archivio); Analisi settoriale dei problemi tecnici di applicazione e/o sviluppo delle tecnologie informatiche (Televisione, Aziende e industria, Lavoro, Credito e finanza, Borsa, Posta, Commercio, Medicina e sanità, Arte e beni culturali, Editoria e giornalismo, Pubblica amministrazione, Territorio, Istruzione, Archivi e banche dati); Sicurezza e reati informatici: problemi tecnici, giuridici e normativi (Sicurezza, Tutela dei dati personali, Crimini nel cyberspazio, Duplicazione abusiva di software, Tutela del diritto d’autore); Problematiche ed azioni politiche; Politica, attività e problematiche delle imprese del settore informatico (Contenuti, Packaging, Reti di trasmissione, Infrastrutture di manipolazione, Terminali, Chip, Hardware, Realtà virtuale, Aziende informatiche); Stime di mercato (Informatica, Internet, Multimedialità, Realtà virtuale, Telecomunicazioni); Aspetti filosofici, morali ed esistenziali; Impatto spaziale - Problemi urbanistici; Impatto sociale; Conclusioni. Con un imponente apparato di oltre 600 documenti e fonti bibliografiche/audiovisive; patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est, Presentazione del District Governor designato 2100-Italia del Rotary International Prof. Antonio Carosella. Apprezzato anche dal Board internazionale di Evanston e dal Branch Office di Zurigo per l’Europa e l’Africa; apprezzato da numerose istituzioni e Accademie, tra cui l’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL. È in molte Biblioteche specialistiche, tra cui: Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL; Biblioteca Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL; “McLuhan International Program” - Facoltà di Cultura e Tecnologia, Univ. Toronto (Ontario, Canada); Ministero Beni e Attività Culturali; Ministero della Salute; Centro Studi e Informazioni Amilcal Cabral; Centro interdipartimentale ricerca in storia del diritto, filosofia e sociologia del diritto e informatica giurdica CIRSFID dell’Univ. Alma Mater Bologna; Istituto Formazione Politica Arrupe-Palermo; Istituto Luigi Sturzo-Roma; Centrale Giuridica-Roma; Universitaria Alessandrina; Università Europea Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. (Eidos, pp. 194; Torre Annunziata, maggio 1996);
Estetica e artefatti tecnologici: verso una nuova usabilitàNino Lopez
In una società evoluta in cui i bisogni primari sono stati soddisfatti, l'esigenza di esperienze appaganti risulta centrale.
Questo lavoro si pone l'obiettivo di analizzare la relazione tra estetica ed usabilità nella progettazione di artefatti tecnologici, cercando di comprendere quale sia il ruolo di queste dimensioni nella costruzione di un'interfaccia, sottolineando la loro reciprocità e lasciando intravvedere una loro dipendenza.
L’estetica può influenzare la percezione della facilità d’uso da parte dell’utente, migliorare le prestazioni nell’uso di un determinato sistema, ma soprattutto risultare determinante nelle decisioni d’acquisto.
La prospettiva di oggetti “presenti” nella nostra vita, espressione della nostra personalità, impone una ridefinizione del concetto stesso di usabilità. Criteri quantitativi quali efficienza, semplicità d’uso e facilità d’apprendimento potrebbero non essere sufficienti.
Lettere d'amore - la bellezza dell'arte, della cultura e della naturaaroleMichele Cignarale
In occasione di San Valentino 2024 Humanlab, con il supporto del Cluster Basilicata
Creativa, del Polo Bibliotecario di Potenza e della Biblioteca T. Stigliani di Matera ha
promosso l’evento diffuso “lettere d’amore: scrivi la tua lettera d’amore ad un’opera d’arte”.
Obiettivo dell’iniziativa è stato generare affezione e coinvolgimento intorno al patrimonio
culturale.
Un invito a scrivere una personale lettera d’amore ad un’opera d’arte, a dare forma alle
emozioni, ad innamorarsi e raccontare i propri sentimenti per la bellezza. L’opera può essere
un quadro, una scultura, una fotografia, un romanzo, una poesia o qualunque prodotto
espressione della creatività e dell’ingegno dell’uomo o della poetica della natura. Un
invito a trasporre un sentimento umano su di essa. Un esercizio, una forma di educazione
sentimentale al patrimonio culturale che ci pone nelle condizioni di poter approcciare ad esso
e considerarlo come qualcosa di vivo.
Grazie alla collaborazione con il Polo Bibliotecario di Potenza e alla Biblioteca Stigliani di
Matera, ogni lettera ha ricevuto una risposta a cura degli studenti della IIA del Liceo Classico
Quinto Orazio Flacco di Potenza e della IIA del Liceo Classico Duni di Matera, che hanno
elaborato le loro dichiarazioni d’amore in due sessioni di scrittura creativa.
Tutto il materiale epistolare è raccolto nelle pagine che seguono. Cultura, arte, bellezza e
natura diventano colonne su cui costruire un’idea di futuro in cui felicità e sofferenza si
fondono per prendere vita nel più potente dei sentimenti: l’amore.
Il tentativo di segnare un percorso di cambiamento attorno alla provocazione che vuole salvare la biblioteca cambiando i bibliotecari anche con la musica e le poesia e con altro ancora in un confronto partecipato.
Nessun tempo. Nessun luogo. La comunicazione pubblica italiana all’epoca delle reti. Il presente lavoro è il risultato finale di una ricerca ideata, promossa e coordinata dal Prof. Eugenio Iorio, nell’ambito della cattedra di “Comunicazione e innovazione nelle pubbliche amministrazioni”, condotta nel periodo 2014/2015 presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.
Flavia Rubno e Giuliana Laurita, founders di The Talking Village, hanno presentato il progetto sociale di ascolto e partecipazione "Dash - Idee per le Mamme" alla prima edizione del Social Case History Forum 2012
Il modello Wiki che supera la divisione tra produttore e consumatore di conoscenze, e i siti di social networking o di presentazione di video, foto o di vendita (eBay, iStockphoto) in cui tutto il contenuto è generato dagli utenti.
Il fenomeno dello Sharing (condivisione) and Caring (cura) per cui idee, oggetti, risorse, vengono messi in comune, gratuitamente o dietro un compenso pattuito, sulla base di una fiducia reciproca (regolata
Un numero dedicato alle microeconomie, le nicchie e i le appartenenze social che creano le condizioni per l'affermarsi di nuovi comportamenti, l'attenzione, lo scambio, la relazione. Scenari in movimenti in cui parliamo di Freakonomics e Microtrends.
R. Villano - Aspetti filosofici, morali ed esistenziali delle nuove tecnologi...Raimondo Villano
1. R. Villano “Verso la società globale dell’informazione”: Analisi settoriale delle principali applicazioni telematiche (Reti di trasmissione, Servizi, Videocomunicazione, Lavoro, Editoria e giornali elettronici, Televisione, Pubblica amministrazione, Medicina e sanità, Istruzione, Università e Ricerca, Commercio, Giochi, Turismo, Trasporti, Agricoltura, Sistema produttivo e finanziario, Ambiente, Beni culturali e arte, Archivio); Analisi settoriale dei problemi tecnici di applicazione e/o sviluppo delle tecnologie informatiche (Televisione, Aziende e industria, Lavoro, Credito e finanza, Borsa, Posta, Commercio, Medicina e sanità, Arte e beni culturali, Editoria e giornalismo, Pubblica amministrazione, Territorio, Istruzione, Archivi e banche dati); Sicurezza e reati informatici: problemi tecnici, giuridici e normativi (Sicurezza, Tutela dei dati personali, Crimini nel cyberspazio, Duplicazione abusiva di software, Tutela del diritto d’autore); Problematiche ed azioni politiche; Politica, attività e problematiche delle imprese del settore informatico (Contenuti, Packaging, Reti di trasmissione, Infrastrutture di manipolazione, Terminali, Chip, Hardware, Realtà virtuale, Aziende informatiche); Stime di mercato (Informatica, Internet, Multimedialità, Realtà virtuale, Telecomunicazioni); Aspetti filosofici, morali ed esistenziali; Impatto spaziale - Problemi urbanistici; Impatto sociale; Conclusioni. Con un imponente apparato di oltre 600 documenti e fonti bibliografiche/audiovisive; patrocinio Rotary Club Pompei Oplonti Vesuvio Est, Presentazione del District Governor designato 2100-Italia del Rotary International Prof. Antonio Carosella. Apprezzato anche dal Board internazionale di Evanston e dal Branch Office di Zurigo per l’Europa e l’Africa; apprezzato da numerose istituzioni e Accademie, tra cui l’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL. È in molte Biblioteche specialistiche, tra cui: Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL; Biblioteca Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL; “McLuhan International Program” - Facoltà di Cultura e Tecnologia, Univ. Toronto (Ontario, Canada); Ministero Beni e Attività Culturali; Ministero della Salute; Centro Studi e Informazioni Amilcal Cabral; Centro interdipartimentale ricerca in storia del diritto, filosofia e sociologia del diritto e informatica giurdica CIRSFID dell’Univ. Alma Mater Bologna; Istituto Formazione Politica Arrupe-Palermo; Istituto Luigi Sturzo-Roma; Centrale Giuridica-Roma; Universitaria Alessandrina; Università Europea Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. (Eidos, pp. 194; Torre Annunziata, maggio 1996);
Estetica e artefatti tecnologici: verso una nuova usabilitàNino Lopez
In una società evoluta in cui i bisogni primari sono stati soddisfatti, l'esigenza di esperienze appaganti risulta centrale.
Questo lavoro si pone l'obiettivo di analizzare la relazione tra estetica ed usabilità nella progettazione di artefatti tecnologici, cercando di comprendere quale sia il ruolo di queste dimensioni nella costruzione di un'interfaccia, sottolineando la loro reciprocità e lasciando intravvedere una loro dipendenza.
L’estetica può influenzare la percezione della facilità d’uso da parte dell’utente, migliorare le prestazioni nell’uso di un determinato sistema, ma soprattutto risultare determinante nelle decisioni d’acquisto.
La prospettiva di oggetti “presenti” nella nostra vita, espressione della nostra personalità, impone una ridefinizione del concetto stesso di usabilità. Criteri quantitativi quali efficienza, semplicità d’uso e facilità d’apprendimento potrebbero non essere sufficienti.
Lettere d'amore - la bellezza dell'arte, della cultura e della naturaaroleMichele Cignarale
In occasione di San Valentino 2024 Humanlab, con il supporto del Cluster Basilicata
Creativa, del Polo Bibliotecario di Potenza e della Biblioteca T. Stigliani di Matera ha
promosso l’evento diffuso “lettere d’amore: scrivi la tua lettera d’amore ad un’opera d’arte”.
Obiettivo dell’iniziativa è stato generare affezione e coinvolgimento intorno al patrimonio
culturale.
Un invito a scrivere una personale lettera d’amore ad un’opera d’arte, a dare forma alle
emozioni, ad innamorarsi e raccontare i propri sentimenti per la bellezza. L’opera può essere
un quadro, una scultura, una fotografia, un romanzo, una poesia o qualunque prodotto
espressione della creatività e dell’ingegno dell’uomo o della poetica della natura. Un
invito a trasporre un sentimento umano su di essa. Un esercizio, una forma di educazione
sentimentale al patrimonio culturale che ci pone nelle condizioni di poter approcciare ad esso
e considerarlo come qualcosa di vivo.
Grazie alla collaborazione con il Polo Bibliotecario di Potenza e alla Biblioteca Stigliani di
Matera, ogni lettera ha ricevuto una risposta a cura degli studenti della IIA del Liceo Classico
Quinto Orazio Flacco di Potenza e della IIA del Liceo Classico Duni di Matera, che hanno
elaborato le loro dichiarazioni d’amore in due sessioni di scrittura creativa.
Tutto il materiale epistolare è raccolto nelle pagine che seguono. Cultura, arte, bellezza e
natura diventano colonne su cui costruire un’idea di futuro in cui felicità e sofferenza si
fondono per prendere vita nel più potente dei sentimenti: l’amore.
“DA PITAGORA ALLA CITTADINANZA TEMPORANEA EUROMEDITERRANEA” è il progetto integrato territoriale frutto della proposta approvata e finanziata dal MiBACT– nell’ambito dell’Avviso pubblico per la selezione di proposte anche a carattere integrato di scala territoriale/locale per l’attuazione del Programma “Magna Grecia”.
We Are Culture, ma anche
Wear Culture. Noi siamo
la cultura e vogliamo
indossarla.
Il progetto nasce dal saper fare del
territorio lucano, dalla necessità di un
nuovo rinascimento della manifattura locale
coniugata con la necessità di raccontare
l’inestimabile patrimonio culturale italiano. Il
tutto con un epicentro preciso: le comunità
che trasformano lo spazio in luoghi
da vivere.
Magna Grecia - da Pitagora alla nuova cittadinanza temporanea Euro MediterraneaMichele Cignarale
Ci sono luoghi che respirano con il tempo, ci sono paesaggi che diventano umani ed eterni allo stesso tempo, ci sono emozioni che hanno bisogno dei luoghi per esprimersi in tutta la loro potenza.
Con questa ispirazione abbiamo avviato il processo di costruzione del Piano Integrato Territoriale denominato Magna Grecia, da Pitagora alla nuova cittadinanza temporanea Euromediterranea, un filo di connessione fatto di cultura, sapere, esperienza, scambi, innovazione che genera valore per le comunità che abitano i territori.
HumanMap è il sistema per coniugare le vocazioni del territorio con le esigenze di nomadi digitali e turisti.
Il modo per associare la migliore offerta alla ricerca effettuata è realizzata attraverso l’esposizione e la valutazione di una serie di indici (infrastrutture fisiche, infrastrutture digitali, costo e qualità della vita, salubrità dell’ambiente ecc.) consultabili in una dashboard di una mappa multilivello.
Il prototipo messo a punto rispetto al bene culturale San Pietro Barisano ha consistito in una rappresentazione delle stratificazioni che il tempo ha modellato su una precisa emergenza artistica, tenendo conto del reticolo cittadino confluito nelle funzioni del luogo di culto. Oltre alla cultura nel senso artistico ed estetico, si mette al centro l’umano e l’inattuale, ovvero l’interrogativo sul come l’oggetto è stato vissuto e con che sembianze si è impresso nella mente delle persone che lo hanno frequentato, che lo hanno assunto come simbolo e centro della propria quotidianità, dei ricordi e dei racconti, o che potrebbero farlo. Ci siamo chiesti in che senso il luogo rappresenta una risorsa per le persone, partendo dal presupposto che le cose non hanno un senso solo per sé ma per noi.
Molte persone che hanno sentito parlare di TBoxChain ci chiedono: "ma che cosa fa veramente questa scatoletta? E come funziona? Quali sono i vantaggi?" Proviamo a spiegarlo così ;) TBoxChain #stopfakereviews
Blockchain: redistribuzione del valore e nuovi modelli di fiducia in reteMichele Cignarale
Un viaggio nel tempo alla scoperta della tecnologia abilitante che rivoluzionerà il modo di concepire lo scambio di valore, che redistribuirà il senso, che restituirà tempo alle persone.
Art Bonus per Museo Archeologico Provinciale PotenzaMichele Cignarale
La Provincia di Potenza, nell’ottica di valorizzazione
del patrimonio culturale e consapevole delle potenzialità degli strumenti di finanziamento basati sui principi della condivisione, del coinvolgimento, del necessario e virtuoso connubio tra impegno pubblico e privato, ha attivato lo strumento dell’ArtBonus.
Slurp: la proposta di strategia di sviluppo locale 2014/2020 Michele Cignarale
IL soggetto aggregante "le Macine" presenta SLURP: la strategia di Sviluppo Locale che mette al centro le persone e le loro comunità distribuite sul territorio con le sue peculiarità,
valorizzandone i punti di forza e cercando delle vie per trasformare i punti di debolezza in reali opportunità.
SLURP, nel gergo dei fumetti è espressione di
gusto, bellezza, soddisfazione.
Nel nostro caso è anche un acronimo che racchiude la visione in cui vorremmo voi vi riconosceste e che individua uno strumento, una “utility” per tutta la comunità ed a cui tutta la comunità potrà attingere: Smart Local Utility for Rural Project.
Presentazione Attrattori Turistici - Basilicata, bella tutto l'annoMichele Cignarale
Presentazione dell'offerta turistica degli attrattori che rientrano nei territori dei comuni di Avigliano, Castelmezzano, Pietrapertosa, Brindisi di Montagna, Campomaggiore, rionero in Vulture
Presentazione del progetto NaturArte a Milano. Cittadinanza temporanea, societing e valorizzazione di natura, arte e cultura sul territorio dei 4 parchi della Basilicata.
Il racconto del mondo dell'Internazionalizzazione letto nell'ottica del Societing, grazie alla contaminazione con il metodo dell'Etnografia Digitale, la Human Social Network Analysis, la creatività applicata, l'osservazione dell'ecosistema startup.
Internet, social network e associazioni di volontariato: insieme si può ;)Michele Cignarale
Come internet e i social network possono diventare strumento di lavoro e soprattutto anima della raccolta fondi per le associazioni senza fini di lucro.
Podolica: dalle vacche della lucania alle opportunità di expo 2015Michele Cignarale
Nella logica di narrazione, in cui gli occhi di chi guarda sono scevri da condizionamenti delle logiche del mercato, chi ne guadagna sono proprio le piccole realtà, i produttori che sono custodi della biodiversità.
Netnografia: uno strumento per capire la vita al tempo della cultura tecnolog...Michele Cignarale
Netnografia: uno strumento per capire la vita al tempo della cultura tecnologicamente mediata. Poche slide per entrare nel mondo i un'analisi statistica che parte dall'ascolto per comprendere i nuovi stili di consumo delle tribù che si aggirano sul web.
La “mappa dei valori” per orientare l’agire individuale e collettivo dopo il corona virus
1. Mappa dei Valori d.c.v.
dopo il corona virus
Documento di indagine sociale a cura di
Michele Cignarale, progettista culturale / Giusi Giovinazzo, filosofa
2. Quest'opera è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.
Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
o spedisci una lettera a Creative Commons, PO Box 1866, Mountain View, CA 94042, USA.
Consistenza del campione e modalità di raccolta dati
la raccolta dei dati è stata effettuata attraverso la diffusione di 2 form
la diffusione dei form è avvenuta attraverso i canali social e la condivisione organica dei
contenuti
hanno risposto alla call 113 persone rispondendo rispettivamente a 7 sollecitazioni di indagine
da cui il gruppo di lavoro ha estratto indicatori sia di livello quantitativo sia di livello
qualitativo.
Dati aperti
Scarica da qui https://bit.ly/2ROBun4 la schematizzazione completa della raccolta dati.
Come continuiamo
Il presente progetto è un’analisi significativa non per il campione ma per il modello-prototipo di
co-progettazione dei significati che propone. Se vuoi contribuire all’evoluzione della mappa dei
valori scrivi a: humanlab-italy@gmail.com
3. Questa storia inizia con un sogno:
raccogliere i sentimenti e la visione di
futuro di una comunità, nel periodo di
“disagio” e “profondo cambiamento”
indotto dalla pandemia del Covid-19,
per disegnare insieme una nuova idea di
convivenza.
La comunità è un insieme di persone
unite tra di loro da rapporti sociali,
linguistici e morali, vincoli organizzativi,
interessi e consuetudini comuni. Da
tempo HumanLab* sta lavorando alla
definizione di un concetto avanguardistico
di comunità, che metta al centro il tempo.
Il tempo è la successione illimitata
dei fatti e degli eventi umani distinti e
misurati in periodi. Se la vita fosse un
contenitore conterrebbe tempo. Il tempo
quindi è l’unità di misura della nostra
vita.
Partendo da questo assunto abbiamo
trasformato l’approccio formale di
indagine, utilizzato dal gruppo di lavoro
HumanLab, inquadrandolo nel perimetro
di indagine tracciato dall’OnLife
Manifesto di Luciano Floridi: “essere
umani nell’epoca dell’iperconnessione”.
Questo concetto, alla luce delle veloci e
profonde trasformazioni tracciate dalla
diffusione del Covid-19, non è più solo
interpretabile come una definizione dei
nuovi confini tra fisico e digitale ma,
in senso più ampio e circostanziato, tra
cambiamenti della società e della sfera
pubblica nell’era che abbiamo voluto
chiamare d.c.v. (dopo corona virus).
In
tro
du
zio
ne
* Vogliamo condividere l’approccio ed i
passaggi giusti per la costruzione di un
progetto modulare, integrato, di mappatura
del territorio, attraverso l’utilizzo delle
strategie della collaborazione radicale che
mettano al centro l’uomo. Guidiamo le
organizzazioni complesse per trasformare i
punti in coordinate, direzioni e proiezioni,
diversificando le fonti e ottimizzando la
qualità dei dati con la georeferenzialità.
4.
5. Cosa è HumanLab
HumanLab è un metodo di analisi sociale in cui si fondono logiche modali,
fenomenologia e societing per dare vita ad un processo di mappatura delle relazioni
tra individui e tra individui e territorio (inteso come paesaggio umano).
Vogliamo condividere l’approccio ed i passaggi giusti per la
costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del
territorio, attraverso l’utilizzo delle strategie della collaborazione
radicale che mettano al centro l’uomo.
Perché abbiamo deciso di scrivere una mappa dei valori d.c.v.
Il disagio è sempre stata la condizione che ha ispirato le nostre riflessioni e le nostre
analisi. La nostra ispirazione è guidare le organizzazioni complesse per trasformare
i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la
qualità dei dati raccolti per disegnare “mappe relazionali” facili da leggere, in grado
di fornire collezioni di sguardi funzionali a decidere e migliorare. Condividiamo
la definizione di “Open Data” più come processo culturale di approccio che come
dettaglio tecnico di raccolta delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche
e pratiche per definire la base di una rete collaborativa, per la determinazione di
servizi e applicazioni consentiti dagli open data: una risposta ai cambiamenti della
tecnologia e della società.
Il momento di chiusura e distanziamento sociale è stato considerato come la
situazione di disagio più estremo che la comunità mondiale abbia mai vissuto
nell’età post-industriale1
. Per questo motivo abbiamo deciso di trasformare le
nostre “collezioni di carte”2
per la collaborazione radicale in una “collezione di
carte OnLife” con cui agevolare il processo di indagine profonda utile a individuare
i valori su cui proponiamo di avviare il ridisegno delle relazioni umane nella
comunità d.c.v.
1 La società post-industriale è un concetto introdotto da diversi teorici di sociologia e economia per descrivere lo
stato raggiunto da alcune società sviluppate nel loro sistema sociale ed economico che si sarebbe evoluto in base a cambia-
menti specifici nella loro struttura sociale e che corrisponderebbe a uno stato di sviluppo successivo al classico processo di
industrializzazione della rivoluzione industriale.
2 All’interno del metodo HumaLab è stato codificato ed inserito l’utilizzo formale di set di “carte bifacciali” che
contengono degli stimoli all’azione per i partecipanti ai workshop di indagine. Nell’applicazione classica del modello l’utilizzo
delle carte avviene in presenza.
6. Il modello
Nella definizione del modello abbiamo sistematizzato il flusso di azioni da compiere
secondo il seguente schema:
progettazione dei significati
co-creazione della realtà e del futuro
individuazione delle collezioni di possibilità
creazione delle storie
design della mappa dei valori d.c.v.
7.
8.
9. Fase 1
Nella prima fase abbiamo raccolto le disponibilità e tracciato i confini della nostra
comunità di cittadinanza temporanea. La prima carta onlife a cui la comunità ha
risposto, partiva da un antefatto: Il fornaio, ogni giorno, per fare il pane, ha bisogno del
lievito.
Con questa immagine abbiamo avviato la nostra attività di indagine che abbiamo
utilizzato per trasformare stimoli immaginifici in dati strutturati.
Le domande contenute nella prima sezione della prima carta sono:
1. Quale è l’ingrediente necessario della tua giornata?
2. Quale è l’ingrediente che potrebbe rendere migliore la tua giornata?
Poi abbiamo introdotto un altro stimolo di riflessione, tracciando un confine
immaginario da cui poter osservare la complessità: Il Paesaggio è sintesi di oggetti, luoghi,
persone e relazioni.
Le domande contenute nella seconda sezione della prima carta sono:
3. Come vorresti che fosse la città in cui abiterai tra dieci anni?
4. Quale gesto vorresti insegnare ad una bambina di dieci anni?
Successivamente abbiamo inserito una nuova definizione: La creatività è il motore del
cambiamento nella vita della comunità.
Le domande contenute nella terza sezione della prima carta sono:
1. Cos’è per te l’innovazione?
1. Qual è l’azione più innovativa che avresti voluto compiere?
Fase 2
Dopo aver raccolto, sistematizzato le risposte e individuato gli indicatori di
interpretazione, siamo passati alla fase 2 in cui abbiamo tracciato una nuova
prospettiva per approfondire e trasformare i punti individuati in direzioni
interpretative.
L’antefatto da cui siamo partiti è: Se sparisse il denaro, come daremmo valore alle cose che
facciamo e come scambieremmo quel valore?
Una condizione di estremo disagio a cui nessuno è abituato, se non i bambini. Una
10. rappresentazione molto vicina alla situazione che stiamo vivendo e che muterebbe
profondamente la quantità e la qualità delle relazioni sociali, oltre che imporre la
necessità di ripensare i paradigmi stessi della vita di comunità.
Per questo motivo abbiamo voluto stimolare i partecipanti alla costruzione
del processo nella scrittura di una breve storia che partisse dal seguente
antefatto:
Immagina che la tua giornata inizi uscendo di casa per comprare qualcosa di molto importante
che aspettavi da un po’. Racconta perché quella cosa è così importante per te, come farai ad averla
e come la userai per realizzare quello che ti piace. Continua tu ... usando, se vuoi, queste parole
chiave: carezza, sorriso, coraggio, ponte, sole, bicicletta, vento, sguardo, nonno, bambina, luce,
chiave, ritmo, magia, seme.
Indicatori
I dati ottenuti sono stati collezionati e campionati in uno schema di analisi
composto da 3 livelli di interpretazione per ogni stimolo (domanda):
1. (io, altro): intersoggettività, prossimità, generazione
2. Proprietà specifiche
3. Relazione possibilità-tempo, tendenza del sistema alla plasticità
13. 1a - Quale è l’ingrediente necessario della tua giornata?
(Io, altro): intersoggettività, prossimità, generazione
Nel primo livello interpretativo abbiamo ricomposto la comunità in due macro
aree:
A. io individualistico / io spettatore
B. io progettuale / io sociale.
Nella prospettiva della quotidianità, del presente dato, abbiamo rilevato una
prevalenza dell’io individualistico, che trova la sua ragion d’essere negli elementi
caratterizzanti della creatività, dell’entusiasmo e della speranza, oltre che nella
soddisfazione lavorativa. La socialità assume valore centrale per la
generazione della condizione più consona alla prospettiva della creazione di felicità
interna lorda3
.
3 La felicità interna lorda o FIL (in lingua inglese gross national happiness - GNH) è il tentativo di definire - con
un evidente ammiccamento ironico, ma con altrettanto evidenti intenti sociologici - uno standard di vita sulla falsariga del
prodotto interno lordo (PIL).
14. I pesi delle proprietà specifiche individuate sono:
famiglia, affetti personali
salute, serenità, spensieratezza
soddisfazione lavorativa, motivazione
creatività, entusiasmo, speranza
collaborazione, altruismo
1b - Quale è l’ingrediente che potrebbe rendere migliore la tua
giornata?
Nella prospettiva della consapevolezza, invece, è segnata la prevalenza dell’io
progettuale e dell’io sociale, in un disegno dei ruoli in cui è necessario riscrivere il
passaggio dal vivere al vivere felici. In questa dinamica interpretativa non bastiamo più
a noi stessi e per “migliorare” abbiamo bisogno della relazione con l’altro.
15. I pesi delle proprietà specifiche individuate sono:
famiglia, affetti personali
salute, serenità, spensieratezza
soddisfazione lavorativa, motivazione
creatività, entusiasmo, speranza
collaborazione, altruismo
16. 2 - Come vorresti che fosse la città in cui abiterai tra dieci anni?
(Io, altro): intersoggettività, prossimità, generazione
Con questa domanda abbiamo indagato la volontà dei componenti della comunità
e abbiamo rilevato quanto segue:
l’io individualistico / io spettatore prevale sull’io progettuale, / io sociale.
In questa fase dell’analisi abbiamo individuato gli indicatori con le loro proprietà
specifiche. La città, il luogo che i soggetti sono pronti a vivere e condividere,
nonostante la mancanza di una progettualità ben definita, hanno le seguenti
caratteristiche:
verde
efficiente
inclusiva
pulita
collaborativa
culturale
sicura
innovativa
piena di giovani.
17. È evidente come il riferimento sia ad una città cartolina, piena di valori ma
quasi esclusivamente attesi e non costruiti. Esiste quindi una mancanza di
prospettiva nella costruzione, nel sentirsi “motori attivi del cambiamento”.
3 - Quale gesto vorresti insegnare ad una bambina di dieci anni?
(Io, altro): intersoggettività, prossimità, generazione
Nel momento in cui si affida al soggetto una responsabilità nei confronti delle future
generazioni, che sia facilmente percepibile cambia totalmente l’atteggiamento che
da passivo si trasforma in propositivo. l’io progettuale / io sociale si qualifica come
la necessaria inclinazione al fare per poter “immaginare” una via diversa per la
creazione di cambiamento, inteso come innovazione sociale applicata.
18. In questa direttrice interpretativa si pone anche l’individuazione del sistema degli
indicatori e delle proprietà specifiche:
cura delle persone
fiducia del sé e attitudine alla ribellione
contatto con la natura.
19. Questi tre elementi sono facce di uno stesso solido che rappresenta l’essenza
profonda del cambiamento in cui ogni persona incardina la sua volontà di
cambiamento. Rendere visibile un indicatore del successo delle proprie azioni
(abbiamo introdotto la metafora del gesto da insegnare ad un bambino/a di 10
anni), è servito a stimolare la parte progettuale, la volontà di cambiamento a partire
da piccole azioni quotidiane che possono e devono fungere da scintilla.
La definizione categorica dell’ipertesto che viene fuori dall’interpretazione di queste
domande/stimolo è la seguente: Agisco dunque siamo. Se non ci sei, l’utopia puoi solo
ammirarla. Ma se ci sei, sei il verso che la rende possibile.
Nell’analisi delle risposte alle ultime due domande, siamo riusciti a rintracciare
anche nuove coppie di indicatori della relazione possibilità-tempo, in
modo da poter disegnare la tendenza del sistema alla plasticità, al
cambiamento, all’antifragilità4
. Nello specifico, con questa prima domanda
4 Il principio di antifragilità è applicabile a qualsiasi sistema e indica la caratteristica di tali sistemi di modificarsi
a fronte di sollecitazioni, fattori di stress, volatilità, disordine. È un principio enunciato e ampiamente descritto da Nassim
Nicholas Taleb nel suo libro del 2012 Antifragile, prosperare nel disordine edito da il Saggiatore.
20. abbiamo tracciato una distinzione nella scelta dei valori dei cittadini del futuro,
le forme della realtà e la città che ognuno dovrebbe impegnarsi a costruire. Tutto
contenuto in un processo di “rigenerazione, apprendimento e continuità” piuttosto
che “rottura, interruzione e salto”, come rilevato alla verifica delle pronunce
ripetute.
4 - Cos’è per te l’innovazione? / Qual è l’azione più innovativa che
avresti voluto compiere?
(Io, altro): intersoggettività, prossimità, generazione
Al punto in cui siamo giunti, dopo aver delineato quotidianità, consapevolezza,
volontà e responsabilità, abbiamo avviato la parte del processo che serve a definire
il concetto di stra-ordinario e di autocoscienza, a partire dall’interpretazione del
concetto di innovazione. Secondo lo schema che ha guidato tutta l’indagine, e che
ha offerto sempre un’interpretazione da due punti di vista (oggettivo e soggettivo),
anche in questo caso nella zona dell’interpretazione che tende all’oggettivo, l’io
individualistico e spettatore prevale sull’io progettuale e sociale.
21. In questa zona di verifica concettuale l’innovazione coincide con la seguente
definizione:
semplificare la vita delle persone, aiutare
cambiare, migliorare una cosa che già esiste, risolvere un problema
inventare, reinventarsi
(evoluzione naturale dell’uomo), necessità, progresso
In questa visione “oggettiva” prevale l’attitudine ad “aspettare il cambiamento”,
attendere un miglioramento, proprio come se si stesse in attesa di una sorta di
“vaccino” in grado di risolvere problemi e questioni emergenti.
Quando invece si entra nella sfera personale, nella logica più soggettiva della
proiezione verso l’attitudine al cambiamento, si nota come la sfumatura progettuale
sia in netto vantaggio e delinei una prospettiva in cui “ci si salva in una logica di
intelligenza collettiva”.
22. Le proprietà specifiche che abbiamo individuato sono:
ambiente
organizzazioni (scuola, imprese)
comunità, quartieri
un’azione che riguarda solo me.
La definizione categorica dell’ipertesto che viene fuori dall’interpretazione di queste
domande/stimolo è la seguente: Ciascuno partecipa alla reale crescita sociale e comunitaria
solo se il suo agire è contestualizzato all’interno di una desiderio e proiezione ideale. C’è una
potenzialità in ogni situazione. La finalità (la distribuzione) indica se è un’evoluzione che tende al
miglioramento o meno.
Nell’analisi delle risposte alle ultime due domande, siamo riusciti a rintracciare
anche nuove coppie di indicatori della relazione possibilità-tempo, in
modo da poter disegnare la tendenza del sistema alla plasticità, al
cambiamento, all’antifragilità.
Con la prima domanda (cos’è per te l’innovazione?) siamo riusciti a disegnare una
visione precisa del concetto di innovazione in cui solo il 13,46% la intende come
rottura completa rispetto agli schemi e modelli del passato, come un salto e una
codifica ulteriore di tutte le variabili in gioco, mentre oltre l’86% intende il processo
di innovazione come un percorso di rigenerazione dell’esistente, un ascolto delle
23. necessità ed una simbiosi con l’ambiente esterno (natura). Al centro di questo
processo di rielaborazione dati compaiono in maniera forte e strutturata il rapporto
e le relazioni con altri esseri umani e con le necessità del miglioramento della vita
delle persone. Quasi come se lo stra-ordinario fosse già presente nell’ordinario ed
abbia bisogno di essere ricomposto in un processo virtuoso di riconsiderazione delle
variabili in gioco.
Nello specifico, con questa seconda domanda (qual è l’azione innovativa che
avresti voluto compiere?), siamo riusciti a tracciare una distinzione nella scelta dei
valori dei cittadini del futuro, le forme della realtà e la città che ognuno vorrebbe
impegnarsi a costruire ed è emerso un quadro chiaro di azione, movimento, attività
che può ricondursi a due categorie principali: rimpianto e intenzione. Nell’analisi
del peso di queste due variabili, la visione del futuro è strettamente dipendente
dalle intenzioni delle persone che vogliono riconsiderare il futuro tracciando nuove
strade e nuovi obiettivi da raggiungere.
Fare come elemento principale per il cambiamento che si ottiene attraverso la
sperimentazione collegata alla rielaborazione del materiale esistente. Come se
non ci fosse o almeno non si sentisse il bisogno di orientare l’agire quotidiano
verso scelte di distacco netto dall’esistente ma si rientrasse nella categoria della
24. rielaborazione critica dell’esistente.
Come se ci fosse una ipertrofia di dati e informazioni e possibilità di azione che in
qualche modo debbano essere riconsiderate in un nuovo schema di lettura in cui al
centro non sia più il benessere usa e getta ma l’attivazione di un processo sano di
riordinamento strutturale.
La seconda categoria domina, riproduce e riconduce il tempo come gioco e
combinazione di fattori e ci riporta alla formulazione di alcune domande:
chi è il soggetto che attua l’innovazione?
c’è un collegamento tra le proprietà della città che voglio e i settori delle
azioni innovative che vorrei compiere?
La prima domanda trova nell’agire collettivo e non più in quello individuale il
driver principale dell’innovazione. Come se si cercasse una conferma comunitaria
ad un agire che ha la necessità di essere riconosciuto come giusto e concretamente
migliorativo della qualità della vita.
Nella risposta alla seconda domanda, invece, si genera una relazione precisa tra le
proprietà e le azioni da compiere, che partecipano a pianificare una serie di scelte
amministrative e gestionali in linea con il successo della vita “insieme
all’altro”. Tuttavia, è forse un bene che permanga una consistente intenzione a
guardare al benessere individuale prima di quello collettivo, non estremizzato e letto
25. nella sfera dell’egoismo, ma assorbito in un processo simbiotico di riconsiderazione
del complesso sistema di relazione tra gli individui che compongono la comunità
(in questa prospettiva ogni individuo percepisce il suo agire come funzionale alla
ricerca dell’equilibrio complessivo della comunità).
Il tutto interpretato secondo le deduzioni della teoria organicista, che presuppone
l’impossibilità di azione dell’individuo isolato5
.
5 Già Aristotele aveva postulato, infatti, che solo un Dio od una bestia potevano vivere separati dai propri simili,
l’uomo giammai. L’individuo, infatti, quando nasce è inerme, e può sopravvivere solo grazie alle cure parentali. Si sviluppa
all’interno di una società e cresce grazie ai rapporti coi propri simili. Con essi collabora e realizza le proprie imprese. Quando
è vecchio o malato, dai propri simili ottiene aiuto e protezione. Per il pensiero organicista, dunque, l’individuo è in tutto o in
parte dipendente dai propri rapporti sociali. Conseguenza di ciò è che gli individui non sono detentori di diritti di per sé
stessi, ma per grazia della società in cui vivono.
26. Deduzioni
Dall’avvio della fase di emergenza, conseguente alla diffusione in Italia del
Covid-19, sono state moltissime le iniziative di solidarietà che hanno messo al
centro i servizi alla popolazione e a quella parte di sistema produttivo impegnato in
prima linea per lenire effetti della pandemia.
Da parte nostra, con il collettivo di analisi sociale HumanLab, abbiamo avviato un
percorso di indagine sociale al fine di dare un contributo di pensiero e di visione che
parta dal presente per ricercare una mappa dei valori a cui ispirare l’azione
collettiva e individuale. Per fare questo tipo di analisi siamo partiti da un fatto:
storicamente, quando l’umanità si trova di fronte a crisi che non rientrano nella
sfera di comprensione scientifica o umana immediata, quando non è facile e visibile
la soluzione che può riportare la normalità, quando si percepisce che l’unica scelta
è il cambio di paradigma, si attinge a piene mani all’alveo della filosofia6
.
Oggi, in questa situazione di estremo disagio ci siamo ritrovati a voler cercare il
perimetro di una mappa dei valori che possa guidare l’agire umano.
Dall’analisi dei dati e dalla interpretazione delle risposte, abbiamo
rappresentato l’umanità che si appresta a vivere il mondo nell’epoca
che abbiamo battezzato “dopo corona virus” come una coppia di umani,
su una roccia di confine, in alto, con il vento che soffia alle spalle e quindi spinge i
sensi verso l’indefinito. Ai loro piedi un’orchidea che raccoglie tra le radici, lo stelo,
le foglie, i fiori ed i boccioli, il microuniverso che abbiamo tracciato con le domande
e gli stimoli che abbiamo posto ai nostri interlocutori, le cellule di quel complesso
organismo che rappresenta il mondo d.c.v.
L’umanità che si delinea è ispirata da principi di creatività,
entusiasmo e speranza e cerca le risposte ai temi della “vita” e non
della “sopravvivenza”, nell’agire collettivo piuttosto che in quello
individuale.
In questa traccia si innestano, come semi pronti a germogliare, il senso di
6 “Gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia: mentre da principio restava-
no meravigliati di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre
maggiori: per esempio i problemi riguardanti i fenomeni della luna e quelli del sole e degli altri astri, o i problemi riguardanti la
generazione dell’intero universo. Ora, chi prova un senso di dubbio e di meraviglia riconosce di non sapere; ed è per questo che an-
che colui che ama il mito è, in certo qual modo, filosofo: il mito, infatti, è costituito da un insieme di cose che destano meraviglia.
Cosicchè, se gli uomini hanno filosofato per liberarsi dall’ignoranza, è evidente che ricercano il conoscere solo al fine di sapere e
non per conseguire qualche utilità pratica. E il modo stesso in cui si sono svolti i fatti lo dimostra: quando già c’era pressoché tutto
ciò che necessitava alla vita ed anche all’agiatezza ed al benessere, allora si incominciò a ricercare questa forma di conoscenza. È
evidente, dunque, che noi non la ricerchiamo per nessun vantaggio che sia estraneo ad essa; e, anzi, è evidente che, come diciamo
uomo libero colui che è fine a se stesso e non è asservito ad altri, così questa sola, tra tutte le altre scienze, la diciamo libera: essa
sola, infatti, è fine a se stessa. (Aristotele, Metafisica I,2,982b)
27. collaborazione, di condivisione, di ricerca dell’autenticità. Fatto assolutamente
sorprendente è che valori come la salute o la spensieratezza, anche essendo
presenti, non rappresentano il driver principale. Segno questo di una forte
consapevolezza di comunità che tende a sacrificare il benessere individuale per
ricercare un’armonia d’insieme. In questo contesto si delinea chiaramente, in una
visione straordinariamente realistica, il bisogno di rimodellare le relazioni umane,
in una visione più organica in cui la distanza sociale non è lontananza ma
co-creazione e generazione di strutture di “vicinato”, inteso come
mutua collaborazione. Questi sentimenti ricordano gli esperimenti di marca
lucana, in età pre ellenica (IV se. a.C.), in cui si sperimentarono le organizzazioni
rurali meglio conosciute come fattorie lucane7
. Delle comunità autosufficienti
disseminate sul territorio e pronte a far fronte a qualunque tipo di causa di forza
maggiore. Proprio questa organizzazione consentì al popolo lucano di preservare
l’autenticità del suo saper fare a dispetto sia della poderosa cultura greca sia della
invasiva cultura romana. In qualche modo quella peculiarità è conservata ancora
oggi nelle aree interne appenniniche del Sud Italia (dal Molise alla Calabria), e
genera condizioni propizie a garantire un nuovo slancio relazionale, innovativo
nelle tecniche e nei processi di approccio alla creazione di valore, inteso come
Felicità Interna Lorda.
Questa lettura è confermata anche dalle risposte agli stimoli della nostra analisi
sociale, che consegna un quadro caratterizzato da una forte marca
ambientalista, unita ad una percezione visibile della sostenibilità
economica, culturale e solidale quali elementi necessari per il co-
design di processi d’innovazione sociale. Proprio quest’ultimo concetto
viene confermato da una prospettiva in cui prevalgono in ordine la cura delle
persone, la fiducia del sé e l’attitudine alla ribellione, il contatto con la natura.
Un quadro chiaro in cui i valori ispiratori dell’azione individuale e collettiva dopo
il corona virus si sostanziano in un modello di rigenerazione, apprendimento e
continuità con i valori di autenticità che troppo spesso in passato hanno ceduto il
passo ad uno sviluppo effimero basato sulla produzione di mero valore economico,
mettendo da parte la vera chiave di volta costituita dalla riappropriazione del
tempo, inteso come elemento “eucariota”, in grado cioè di assumere
la forma più vicina alle reali esigenze della comunità.
In questa prospettiva , quello che per molti rappresenta una rottura
7 2009, M. Osanna (a cura di) Verso la città. Forme insediative in Lucania e nel mondo italico fra IV e III
secolo a.C. Atti delle Giornate di Studio, Venosa, 13-14 maggio 2006, pag. 104 - “Focalizzando lo sguardo sulle dinami-
che insediative relative al IV-III sec. a.C. nel territorio circostante l’altura di Torre di Satriano, le indagini di superficie hanno
evidenziato un quadro piuttosto fiorente tra età tardo classica e prima età ellenistica, registrando al contempo un sostanziale
cambiamento dei paesaggi agrari rispetto alle epoche precedenti”.-
28. (più volte nei telegiornali di questi giorni di quarantena forzata vediamo persone
che si scambiano dolci fatti in casa usando ascensori o cesti con carrucole, che
vanno a fare la spesa condominiale, o utilizzano app per la gestione delle scorte di
comunità in un quartiere) per i territori interni rappresenta la normalità
delle relazioni umane.
Questi motivi ci portano a ipotizzare una risposta delle comunità interne che
hanno coltivato da sempre gli anticorpi necessari per mettersi all’avanguardia di un
movimento per il miglioramento delle condizioni di vita, attraverso la realizzazione
di tutte le strutture relazionali utili a generare valore reale.
In questo solco, da parte nostra, immaginiamo il contributo che questo nuovo
concetto di vicinato potrà dare alla generazione di un sistema di relazioni umane
e di scambio basato sull’utilizzo delle nuove tecnologie quali agevolatori del
cambiamento e del riposizionamento dei bisogni delle comunità.
Questa riflessione diventa necessaria nel panorama odierno, in cui sono entrate a
pieno titolo, nel vocabolario collettivo, parole come smart working e nomadismo
digitale. Gli smart worker e i nomadi digitali cercano entrambi uno stile di vita e
di lavoro più bilanciato attraverso nuove modalità di lavoro flessibile, in particolare
la possibilità di lavorare da remoto e quindi conservare i valori di autenticità
da una parte e di ispirazione e distanzialmento sociale (necessari in questa fase
convulsa della vita delle comunità) dall’altra. Le aziende collaboreranno sempre
di più con i freelancer che lavorano da remoto e una buona parte di questi molto
probabilmente saranno nomadi digitali. Le stime apparse anche in un articolo de
ilsole24ore8
prevedono per 2035 1 miliardo di nomadi digitali. Luoghi come
i territori interni e nello specifico la Basilicata (le nostre analisi si basano su un
campione composto al 70% da residenti nel territorio lucano), potranno costituire
il connubio perfetto di offerta (di una realtà pronta a sperimentare nuovi modelli di
relazione sociale) e di interpretazione delle necessità e dei bisogni (con la ricerca e il
raggiungimento di un ottimo indice di Felicità Interna Lorda).
Dalla nostra analisi possiamo dedurre con accettabile grado di certezza che,
guidati da un nuovo senso di comunità e co-progettazione, facendo
leva sugli strumenti progettuali che mettano al centro le necessità di
recupero e tutela dell’autenticità, i territori interni potranno costituire
un modello di nuova rinascita culturale ed economica basata sulla
mutualità quale elemento fondante. In questo modo, riorganizzare l’intero
tessuto produttivo potrà portare alla sperimentazione di modelli produttivi e
processi non calati dall’alto ma condivisi e partecipati. La consapevolezza, unita alla
necessità di raccolta e sistematizzazione dei dati a disposizione, condurrebbe alla
8 https://www.ilsole24ore.com/art/un-miliardo-nomadi-digitali-cambieranno-mondo-lavoro-AEhkGK1
29. riduzione dell’asimmetria informativa propria degli attuali sistemi con la crescita
dell’appeal del territorio per la destinazione di investimenti privati su larga scala,
non esclusivamente indirizzati allo sfruttamento delle risorse naturali, ma orientati
soprattutto alla creazione ed allo stimolo di condizioni ideali per la sperimentazione
di nuovi modelli che potrebbero rappresentare il superamento dell’approccio
capitalistico classico.
31. Consistenza del campione e modalità di raccolta dati
la raccolta dei dati è stata effettuata attraverso la diffusione di 2 form
la diffusione dei form è avvenuta attraverso i canali social e la condivisione
organica dei contenuti
hanno risposto alla call 113 persone rispondendo rispettivamente a 7
sollecitazioni di indagine da cui il gruppo di lavoro ha estratto indicatori sia
di livello quantitativo sia di livello qualitativo.
Dati aperti
Scarica da qui https://bit.ly/2ROBun4 la schematizzazione completa della
raccolta dati.
Come continuiamo
Il presente progetto è un’analisi significativa non per il campione ma per il modello-
prototipo di co-progettazione dei significati che propone. Se vuoi contribuire
all’evoluzione della mappa dei valori scrivi a: humanlab-italy@gmail.com
32. Verranno giorni limpidi come i primi di quest'anno.
Ritorneremo liberi come quelli che non sanno.