Convegno "Biodiversità come motore dello sviluppo rurale". Il convegno si è tenuto al MUSE a Trento il 15 Novembre 2014. On line tutte le presentazioni ed i video dell'evento.
Il convegno aveva l'obiettivo di accostare e mettere a confronto le esperienze di utilizzo sostenibile delle risorse naturali. Realizzate in alcune zone della Tanzania e del Vietnam da organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale, queste iniziative sono state comparate con altrettante operazioni messe in atto in Trentino.
Il confronto voleva offrire una serie di spunti di riflessione su come la biodiversità possa favorire lo sviluppo rurale, attraverso l'uso sostenibile delle risorse naturali da parte delle comunità locali, in particolare nelle aree protette. Quattro i punti di vista adottati che si integrano tra di loro: le caratteristiche degli Ecosistemi, le forme di gestione, la partecipazione e le figure professionali per lo sviluppo locale.
Questa è l'ottava di otto presentazioni. Cerca su youtube i video!
Convegno "Biodiversità come motore dello sviluppo rurale". Il convegno si è tenuto al MUSE a Trento il 15 Novembre 2014. On line tutte le presentazioni ed i video dell'evento.
Il convegno aveva l'obiettivo di accostare e mettere a confronto le esperienze di utilizzo sostenibile delle risorse naturali. Realizzate in alcune zone della Tanzania e del Vietnam da organizzazioni di cooperazione e solidarietà internazionale, queste iniziative sono state comparate con altrettante operazioni messe in atto in Trentino.
Il confronto voleva offrire una serie di spunti di riflessione su come la biodiversità possa favorire lo sviluppo rurale, attraverso l'uso sostenibile delle risorse naturali da parte delle comunità locali, in particolare nelle aree protette. Quattro i punti di vista adottati che si integrano tra di loro: le caratteristiche degli Ecosistemi, le forme di gestione, la partecipazione e le figure professionali per lo sviluppo locale.
Questa è l'ottava di otto presentazioni. Cerca su youtube i video!
Gerani edera: perché non coltivarli ad alberello?Vita in Campagna
In questi ultimi anni sono arrivate sul mercato nuove varietà di gerani del tipo edera dalla generosa fioritura che, oltre a formare colorate cascate, possono anche essere coltivati ad alberello, partendo da talee.
Guida realizzata con lo scopo di aiutarti passo passo nella realizzazione di un piccolo frutteto familiare; dalla messa a dimora alla manutenzione per averlo sano, rigoglioso e sempre pronto a dare tanti frutti!
Sistemi di coltivazione: substrati e nutrizione - a cura di Biagio IemmuloImage Line
Workshop 'Sistemi di coltivazione: substrati e coltivazione' - Fiera Agrem di Vittoria (Rg), 2 aprile 2011 - Relazione di Biagio Iemmulo di Perlite Italiana Srl - Divisione Agricoltura
Così come la natura scompone e reintegra nell’ambiente foglie morte e frutti caduti, anche l’essere umano può imitare un processo così semplice e comprensibile evitando lo spreco di risorse, riciclando e reintegrando gli scarti della tua cucina nella natura, convertendoli in concime
Non tutti i materiali per essere recuperati devono essere forzatamente condotti a speciali impianti di riciclaggio. Infatti la raccolta differenziata si può effettuare direttamente da casa con il compostaggio domestico dei rifiuti organici svolto da chi ha un giardino nella propria casa di residenza. Circa il 25-30% dei rifiuti delle famiglie è infatti composto da rifiuti organici come scarti di cibo o frutta, piante recise, sfalci dei prati, fogliame, erbacce, trucioli ecc.
Gerani edera: perché non coltivarli ad alberello?Vita in Campagna
In questi ultimi anni sono arrivate sul mercato nuove varietà di gerani del tipo edera dalla generosa fioritura che, oltre a formare colorate cascate, possono anche essere coltivati ad alberello, partendo da talee.
Guida realizzata con lo scopo di aiutarti passo passo nella realizzazione di un piccolo frutteto familiare; dalla messa a dimora alla manutenzione per averlo sano, rigoglioso e sempre pronto a dare tanti frutti!
Sistemi di coltivazione: substrati e nutrizione - a cura di Biagio IemmuloImage Line
Workshop 'Sistemi di coltivazione: substrati e coltivazione' - Fiera Agrem di Vittoria (Rg), 2 aprile 2011 - Relazione di Biagio Iemmulo di Perlite Italiana Srl - Divisione Agricoltura
Così come la natura scompone e reintegra nell’ambiente foglie morte e frutti caduti, anche l’essere umano può imitare un processo così semplice e comprensibile evitando lo spreco di risorse, riciclando e reintegrando gli scarti della tua cucina nella natura, convertendoli in concime
Non tutti i materiali per essere recuperati devono essere forzatamente condotti a speciali impianti di riciclaggio. Infatti la raccolta differenziata si può effettuare direttamente da casa con il compostaggio domestico dei rifiuti organici svolto da chi ha un giardino nella propria casa di residenza. Circa il 25-30% dei rifiuti delle famiglie è infatti composto da rifiuti organici come scarti di cibo o frutta, piante recise, sfalci dei prati, fogliame, erbacce, trucioli ecc.
La guida completa per rigenerale il prato in primavera
1. Foto credits: www.lawnsciencesouthmanchester.co.uk
Rigenerare il prato in primavera: la guida completa.
(ver. 1.1 – aggiornato il 9 marzo 2015)
I lavori necessari a ridare vigore e colore al prato in primavera dipendono
chiaramente dallo stato in cui versa e da come ha superato l’inverno.
Nota molto importante: queste operazioni vanno eseguite solo quando l’inverno
è veramente terminato, ovvero quando non c’è più il rischio gelate tardive e
soprattutto quando la temperatura del suolo è stabilmente sopra i 10/12
gradi. Attenzione la temperatura del suolo, non quella dell’aria!
Detto questo abbiamo riunito le lavorazioni in 4 gruppi in funzione delle
condizioni del prato:
1. Prato sostanzialmente sano
2. prato leggermente ingiallito
3. Prato con zone diradate
4. Prato ingiallito e con zone diradate
Vediamo le operazioni nel dettaglio:
1. Prato sostanzialmente sano.
Rientra in questa categoria un prato che presenta uno stato soddisfacente e non ingiallito. Le zone indebolite e rovinate sono poche o
inesistenti. Non vi sono ne diradamenti ne buchi.
Se il vostro prato rientra in questa categoria dovete essere contenti: basterà eseguire 3 semplici operazioni e tornerà sano, vigoroso e di
un bel verde entro poche settimane:
1. Eseguire un taglio basso sui 3 centimetri e una arieggiatura per rimuovere il feltro. Questa lavorazione è importante e va eseguita
con attrezzi specifici chiamati arieggiatori. Al termine raccoglieremo il materiale di risulta con un rastrello a denti fitti
2. Concimare con un fertilizzante professionale a cessione programmata come Super Turf in dose di 35gr/mq
3. Eseguire una biostimolazione con Vigor Liquid in quantità di 500ml per ogni 100 mq da diluire in 10 litri di acqua. Attenzione! Se
lo si da con pompa a spalla, è importante dopo aver dato Vigor Liquid procedere con una breve irrigazione del prato per qualche
minuto, per dilavare le piante e far giungere Vigor Liquid al suolo. Se lo si da con annaffiatoio si può diluirlo di più e fare poi una
passata a vuoto con sola acqua.
2. Prato leggermente ingiallito.
Rientra in questa categoria un prato che presenta un ingiallimento di superficie e non diffuso verticalmente su tutta la pianta. Non vi
sono zone diradate o buchi ma solo un generico stress e ingiallimento dovuto alla stagione invernale, dal freddo, dalle ghiacciate /
brina o dalla neve.
Se il vostro prato rientra in questa categoria non dovete avere paura: anche qui basterà eseguire poche operazioni e tornerà verde e
vigoroso in poco tempo:
1. Eseguire un taglio basso sui 3 centimetri e una arieggiatura per rimuovere il feltro. Questa lavorazione è importante e va eseguita
con attrezzi specifici chiamati arieggiatori. Al termine raccoglieremo il materiale di risulta con un rastrello a denti fitti
2. Si procedere con una concimazione con Sprint N in dose di 35/50 gr per mq, si tratta di fertilizzante rinverdente di emergenza
perfetto per dare in tempi rapidi i nutrimenti necessari
3. Dopo una settimana eseguire una biostimolazione con Vigor Liquid in quantità di 500 / 1000 ml per ogni 100 mq da diluire in 10
litri di acqua. Attenzione! Se lo si da con pompa a spalla, è importante dopo aver dato Vigor Liquid procedere con una breve
irrigazione del prato per qualche minuto, per dilavare le piante e far giungere Vigor Liquid al suolo. Se lo si da con annaffiatoio si
può diluirlo di più e fare poi una passata a vuoto.
4. Attendere il successivo taglio del prato (o 4 settimane) e procedere con un ciclo di n.2 applicazioni (una per settimana) di
biostimolazione con Always in quantità di 80 ml per ogni 100 mq da diluire in 10 litri di acqua.
3. Prato con zone diradate.
Se il vostro prato non ha superato la stagione invernale indenne e presenta alcune zone diradate, bisognerà fare un intervento che
comprende una risemina dell’erba.
Questa operazione se eseguita con lo schema che vi proponiamo permetterà di rigenerare in profondità il vostro prato e renderlo come
nuovo nel giro di un mese o poco più. Ecco il semplice schema in 8 punti da seguire, il punto 3 è opzionale ma noi lo consigliamo
2. vivamente:
1. Tagliare l’erba bassa: bisogna portarla ad un livello di circa 2/2.5cm (se l’erba è alta meglio farlo con due tagli a distanza di una
settimana per non stressare troppo il tappeto erboso)
2. Successivamente eseguiremo un vigorosa arieggiatura, ovvero una operazione di pulizia dal feltro. Questa lavorazione è
importante e va eseguita con attrezzi specifici chiamati arieggiatori. Al termine raccoglieremo il materiale di risulta con un rastrello
a denti fitti
3. Per preparare il terreno in maniera ottimale ed ottenere un recupero ancora più veloce, eseguire una biostimolazione con Vigor
Liquid in quantità di 500 / 1000 ml per ogni 100 mq da diluire in 10 litri di acqua. Attenzione! Se lo si da con pompa a spalla, è
importante dopo aver dato Vigor Liquid procedere con una breve irrigazione del prato per qualche minuto, per dilavare le piante e
far giungere Vigor Liquid al suolo. Se lo si da con annaffiatoio si può diluirlo di più e fare poi una passata a vuoto con sola acqua.
4. Andremo ora a riportare un leggero strato di 3/4 mm di terriccio da prato (70% sabbia 30% torba). Questo sarà il letto che
accoglierà i nostri nuovi semi che altrimenti faticherebbero a germogliare. Questo punto è spesso sottovalutato ma è di
fondamentale importanza.
5. Si procederà alle operazioni di trasemina / risemina usando possibilmente lo stesso miscuglio originario di sementi od un
miscuglio di sementi specifiche per la rigenerazione (se desideri un aiuto nella scelta della corretta semente per rigenerare il tuo
prato puoi chiedere il consiglio gratuito dei nostri tecnici compilando questo form)
6. Lo semina va fatta seguendo il dosaggio indicato dal produttore e facendo attenzione a distribuire il seme in maniera uniforme nel
terreno, meglio usando una buona seminatrice. Al termine procederemo alla rullatura del terreno per porre il seme bene a
contatto del terreno.
7. Ora non rimane che eseguire una concimazione di copertura usando un fertilizzante specifico ad alto contenuto di fosforo (ad
esempio il Bio Start di Bottos) mantenendo il terreno costantemente umido per almeno 5/10 giorni fino alla germinazione totale
delle sementi. Poi procederemo ad una irrigazione secondo necessità possibilmente la mattina presto.
8. Dopo circa 4/5 settimane dalla semina procederemo ad una concimazione di supporto usando Super Turf o Poly Green in dose di
35 gr / mq
4. Prato ingiallito e con zone diradate.
Se il vostro prato è molto stressato e presenta sia zone ingiallite in profondità che zone o diradate, bisognerà fare un intervento che
comprende una concimazione di emergenza ed una risemina dell’erba.
Questa operazione se eseguita con lo schema che vi proponiamo permetterà di rigenerare in profondità il vostro prato e renderlo come
nuovo nel giro di un mese o poco più. Ecco il semplice schema in 10 punti da seguire. Il punto 3 è opzionale ma molto molto consigliato:
1. Tagliare l’erba bassa: bisogna portarla ad un livello di circa 2/2.5cm (se l’erba è alta meglio farlo con due tagli a distanza di una
settimana per non stressare troppo il tappeto erboso)
2. Successivamente eseguiremo un vigorosa arieggiatura, ovvero una operazione di pulizia dal feltro. Questa lavorazione è
importante e va eseguita con attrezzi specifici chiamati arieggiatori. Al termine raccoglieremo il materiale di risulta con un rastrello
a denti fitti
3. Al fine di accelerare il recupero del prato eseguiremo una biostimolazione con Vigor Liquid in quantità di 500 / 1000 ml per ogni
100 mq da diluire in 10 litri di acqua. Attenzione! Se lo si da con pompa a spalla, è importante dopo aver dato Vigor Liquid
procedere con una breve irrigazione del prato per qualche minuto, per dilavare le piante e far giungere Vigor Liquid al suolo. Se lo
si da con annaffiatoio si può diluirlo di più e fare poi una passata a vuoto con sola acqua.
4. Procederemo ora ad una concimazione ammendante di emergenza usando il fertilizzante professionale Sprint N in dose di 40 / 50
gr/mq, un concime specifico ad alto contenuto di azoto.
5. Ora dovremmo attendere 2 / 3 settimane che la concimazione inizi il suo effetto. Passato questo periodo valuteremo se è il caso
di tornare a tagliare l’erba sempre sui 2 / 2.5 cm.
6. Andremo ora a riportare un leggero strato di 3/4 mm di terriccio da prato (70% sabbia 30% torba). Questo sarà il letto che
accoglierà i nostri nuovi semi che altrimenti faticherebbero a germogliare. Questo punto è spesso sottovalutato ma è di
fondamentale importanza.
7. Si procederà alle operazioni di trasemina / risemina usando possibilmente lo stesso miscuglio originario di sementi od un
miscuglio di sementi specifiche per la rigenerazione (se desideri un aiuto nella scelta della corretta semente per rigenerare il tuo
prato puoi chiedere il consiglio gratuito dei nostri tecnici compilando questo form)
8. Lo semina va fatta seguendo il dosaggio indicato dal produttore e facendo attenzione a distribuire il seme in maniera uniforme nel
terreno, meglio usando una buona seminatrice. Al termine procederemo alla rullatura del terreno per porre il seme bene a
contatto del terreno.
9. Ora non rimane che mantenere il terreno costantemente umido per almeno 5/10 giorni fino alla germinazione totale delle sementi.
Poi procederemo ad una irrigazione secondo necessità possibilmente la mattina presto.
10. Dopo circa 4/5 settimane dalla semina procederemo ad una concimazione di supporto usando Super Turf o Poly Green in dose di
35 gr / mq
Ora non rimane che mettersi all’opera! Buon lavoro.
Copyright 2014