La teoria dei “5 Elementi” (Movimenti, Trasformazioni, Mutamenti, Fasi, Logge) descrive sinteticamente il processo ciclico di nascita, crescita, sviluppo, declino, morte e rinascita di tutti i fenomeni, gli esseri e le cose.
A differenza di altre teorie (ad esempio la teoria alchemica dei 4 elementi: acqua, fuoco, terra, aria) tutto l’interesse è posto sull’aspetto dinamico del cambiamento, per cui la dizione più corretta sarebbe “5 Movimenti”o “5 Trasformazioni“. Storicamente nasce e si sviluppa nell’antica Cina sicuramente dopo la teoria dello Yin/Yang, inizialmente le due scuole sono separate e concorrenti, ma poi, col tempo, le due impostazioni convergono e si integrano creando la base della medicina e della filosofia orientale così come la conosciamo.
Il riferimento più antico sulle 5 Trasformazioni è l’”I Ching” (il libro dei mutamenti, l’”oracolo” cinese, del 1000 a.C. circa). Nel “Nei Ching” (Canone di medicina dell’Imperatore Giallo, 200/300 a.C.) la teoria dei 5 Movimenti è già completamente integrata all’interno della concezione medica cinese con tutti i collegamenti agli organi, colori, stagioni, gusti, suoni, ecc. che ancora oggi conosciamo.
La concezione del mondo occidentale moderna è di tipo “lineare”: l’umanità cresce e progredisce indefinitamente, la storia è caratterizzata da sempre nuove conquiste e nuove scoperte. Nel concetto orientale ogni processo si sviluppa ciclicamente percorrendo diverse fasi per poi ritornare all’inizio e riprendere un nuovo ciclo. Queste fasi corrispondono a 5 tipologie generali di movimenti diversi dell’energia che possono descrivere qualsiasi ciclo vitale e sono associate simbolicamente a 5 elementi che le rappresentano:
Acqua: è il movimento dell’energia che va verso il basso fino a raggiungere il punto più profondo (nell’I Ching viene chiamata l’”abissale”) poi si dispone orizzontalmente fluttuando. E’ legata al lato oscuro, all’inconscio, al sonno ed alla morte a cui segue la rinascita. Rappresenta il caos prima della creazione, l’energia ancestrale che deve ancora prendere forma, il mondo acquatico buio e fluttuante del feto prima della nascita. E’ il seme sotto la neve d’inverno.
Legno: è il movimento dell’energia che sale verso l’alto. Rappresenta l’infanzia e la crescita. E’ il tenero filo d’erba che germoglia in primavera bucando il terreno ancora duro e gelido.
Fuoco: è il movimento dell’energia che si muove in tutte le direzioni avendo raggiunto il massimo della sua espressione e del suo fulgore. E’ l’albero rigoglioso che da i suoi frutti.
Terra (suolo, non il pianeta Terra): è il massimo dello Yin. Secondo l’I Ching è la madre. Corrisponde al movimento dell’energia che raccoglie, accoglie, abbraccia, nutre e sostiene. E’ il momento della raccolta dei frutti della terra e del nutrimento. Rappresenta il momento di transizione ed il cambiamento e quindi la trasformazione e la lavorazione dei frutti del raccolto.
Metallo: è il massimo dello Yang. Secondo l’I Ching è il padre. E’ il movimento dell’energia che va verso il basso e all’interno. E’ l’introspezione e la maturità.
Ogni movimento esprime la propria energia in ogni campo dell’esistenza secondo le associazioni riportate nella tabella delle associazioni dei 5 elementi.
Ogni elemento è collegato a tutti gli altri secondo due cicli:
il ciclo di generazione: ogni elemento genera il successivo e lo nutre fornendogli energia (relazione madre/figlio). Ad esempio:
- l’acqua nutre l’albero ( legno)
- il legno alimenta il fuoco
- la cenere del fuoco concima la terra
- dalla terra si estraggono i metalli
- l’acqua sgorga dalla roccia (metallo)
ed il ciclo di controllo: ogni elemento ne controlla un altro (relazione nonno/nipote) limitandone gli eccessi ed impedendo che accumuli eccessiva energia ai danni degli altri. Ad esempio:
- l
Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese in OncologiaWega Formazione
Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese - Lucio Sotte Docente Master di Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Bologna
L'articolo, liberamente ispirato dalla lettura del testo di Jou Tsung Hwa, "Il Tao del Tai-Chi Chuan" (1980), vuole essere una presentazione generale del concetto di Yin e Yang e della loro particolare relazione dinamica, partendo dai presupposti propri dell'antica filosofia cinese e con una attenzione alla declinazione che questi concetti possono avere nella vita di ciascuno, nonché in una corretta pratica di tipo marziale.
La teoria dei “5 Elementi” (Movimenti, Trasformazioni, Mutamenti, Fasi, Logge) descrive sinteticamente il processo ciclico di nascita, crescita, sviluppo, declino, morte e rinascita di tutti i fenomeni, gli esseri e le cose.
A differenza di altre teorie (ad esempio la teoria alchemica dei 4 elementi: acqua, fuoco, terra, aria) tutto l’interesse è posto sull’aspetto dinamico del cambiamento, per cui la dizione più corretta sarebbe “5 Movimenti”o “5 Trasformazioni“. Storicamente nasce e si sviluppa nell’antica Cina sicuramente dopo la teoria dello Yin/Yang, inizialmente le due scuole sono separate e concorrenti, ma poi, col tempo, le due impostazioni convergono e si integrano creando la base della medicina e della filosofia orientale così come la conosciamo.
Il riferimento più antico sulle 5 Trasformazioni è l’”I Ching” (il libro dei mutamenti, l’”oracolo” cinese, del 1000 a.C. circa). Nel “Nei Ching” (Canone di medicina dell’Imperatore Giallo, 200/300 a.C.) la teoria dei 5 Movimenti è già completamente integrata all’interno della concezione medica cinese con tutti i collegamenti agli organi, colori, stagioni, gusti, suoni, ecc. che ancora oggi conosciamo.
La concezione del mondo occidentale moderna è di tipo “lineare”: l’umanità cresce e progredisce indefinitamente, la storia è caratterizzata da sempre nuove conquiste e nuove scoperte. Nel concetto orientale ogni processo si sviluppa ciclicamente percorrendo diverse fasi per poi ritornare all’inizio e riprendere un nuovo ciclo. Queste fasi corrispondono a 5 tipologie generali di movimenti diversi dell’energia che possono descrivere qualsiasi ciclo vitale e sono associate simbolicamente a 5 elementi che le rappresentano:
Acqua: è il movimento dell’energia che va verso il basso fino a raggiungere il punto più profondo (nell’I Ching viene chiamata l’”abissale”) poi si dispone orizzontalmente fluttuando. E’ legata al lato oscuro, all’inconscio, al sonno ed alla morte a cui segue la rinascita. Rappresenta il caos prima della creazione, l’energia ancestrale che deve ancora prendere forma, il mondo acquatico buio e fluttuante del feto prima della nascita. E’ il seme sotto la neve d’inverno.
Legno: è il movimento dell’energia che sale verso l’alto. Rappresenta l’infanzia e la crescita. E’ il tenero filo d’erba che germoglia in primavera bucando il terreno ancora duro e gelido.
Fuoco: è il movimento dell’energia che si muove in tutte le direzioni avendo raggiunto il massimo della sua espressione e del suo fulgore. E’ l’albero rigoglioso che da i suoi frutti.
Terra (suolo, non il pianeta Terra): è il massimo dello Yin. Secondo l’I Ching è la madre. Corrisponde al movimento dell’energia che raccoglie, accoglie, abbraccia, nutre e sostiene. E’ il momento della raccolta dei frutti della terra e del nutrimento. Rappresenta il momento di transizione ed il cambiamento e quindi la trasformazione e la lavorazione dei frutti del raccolto.
Metallo: è il massimo dello Yang. Secondo l’I Ching è il padre. E’ il movimento dell’energia che va verso il basso e all’interno. E’ l’introspezione e la maturità.
Ogni movimento esprime la propria energia in ogni campo dell’esistenza secondo le associazioni riportate nella tabella delle associazioni dei 5 elementi.
Ogni elemento è collegato a tutti gli altri secondo due cicli:
il ciclo di generazione: ogni elemento genera il successivo e lo nutre fornendogli energia (relazione madre/figlio). Ad esempio:
- l’acqua nutre l’albero ( legno)
- il legno alimenta il fuoco
- la cenere del fuoco concima la terra
- dalla terra si estraggono i metalli
- l’acqua sgorga dalla roccia (metallo)
ed il ciclo di controllo: ogni elemento ne controlla un altro (relazione nonno/nipote) limitandone gli eccessi ed impedendo che accumuli eccessiva energia ai danni degli altri. Ad esempio:
- l
Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese in OncologiaWega Formazione
Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese - Lucio Sotte Docente Master di Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Bologna
L'articolo, liberamente ispirato dalla lettura del testo di Jou Tsung Hwa, "Il Tao del Tai-Chi Chuan" (1980), vuole essere una presentazione generale del concetto di Yin e Yang e della loro particolare relazione dinamica, partendo dai presupposti propri dell'antica filosofia cinese e con una attenzione alla declinazione che questi concetti possono avere nella vita di ciascuno, nonché in una corretta pratica di tipo marziale.
1. Articles from Sognidipepe
Jing e Jang
2013-02-28 19:02:00 Elisa Pepe
Jing e Jang sono alla base della medicina orientale.
La medicina tradizionale cinese si poggia infatti sulla la teoria della energia. L’enrgia
in cinese viene detta CH’I, ed è fondamentalmente espressa dall’esistenza di due
aspetti diversi ed opposti: Jing e Jang.
Queste due componenti sono strettamente
interdipendenti: l’una non può esistere in
assenza dell’altra.
L’energia è influenzata, nella sua
espressione, dalla maggiore o minore
presenza dell’una o dell’altra componente.
L’inizio di ogni fenomeno scaturisce
dall’incontro di queste due componenti
energetiche, espressioni e manifestazioni, al
tempo stesso, dell’energia universale, così
come, di converso ogni manifestazione vitale
cessa di essere allorquando in essa viene
meno uno dei due fattori o per esaurimento
dell’uno, o per prevalenza massima ed, assoluta dell’antagonista.
Ciò nell’uomo corrisponde alla morte, e pertanto la nascita e la morte non sono altro
che espressioni di mutazioni dell’energia universale.
Tchang Tsai, un grande classico cinese vissuto sotto la dinastia dei Song, più di
mille anni or sono, così si esprimeva a questo riguardo: «Ogni nascita è un
condensarsi ed ogni morte un disperdersi della materia. La nascita non è un
guadagno, la morte non è una perdita. Condensata la materia diviene un essere;
rarefatta, essa è il substrato dei mutamenti ».
La teoria energetica può pertanto affiancarsi alle numerose concezioni filosofiche
avanzate, in tutti i tempi, per cercare una spiegazione all’interrogativo dell’uomo
sulla origine dell’universo.
Il principio dell’energia, che fu intravisto nell’antichità orientale come frutto di geniale
intuizione, trova oggi sviluppi e applicazioni nella elettronica e nella fisica nucleare.
La caratteristica di ogni fenomeno che si svolge nel nostro’ corpo e di tutto ciò che
avviene intorno a noi, è determinata dalla presenza prevalente di una di queste due
componenti dell’energia (Jing Jang).
Cosi tutto ciò che è luce, caldo, forte, leggero, luminoso, attivo, estroverso,
rumoroso, alto, maschile è Jang, mentre, al contrario, ciò che è oscurità, freddo,
2. debole, pesante, passivo, chiuso, introverso, silenzioso, basso, femminile è Jing.
Ricordiamo però che non vi è nulla tutto Yang, come non vi è nulla tutto Jing: ogni
cosa che appare con il carattere Jang, contiene in sé una piccolissima parte, un
germe, di Jing, che potrà, nell’evoluzione delle cose, crescere e far cambiare
caratteristica a ciò che prima era Jing, trasformandolo in Jang, e viceversa. .
Bookmark & Share