FIGHTING AGAINST THE ILLICIT TRAFFICKING OF CULTURAL PROPERTY
Cross-border training workshop for authorities from the Republic of Moldova and Romania
Rome, Italy, 12-16 November 2018
Friday, 16 November
MAB-IHP Regional Symposium: Managing Water Resources in Biosphere Reserves in...
International police cooperation: the role of Interpol - Italian Criminal Police, Section for International Cooperation – Interpol
1. Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
La Cooperazione Internazionale di Polizia
L’Interpol
Roma, 16 novembre 2018 Magg. CC Massimo Maresca
3. Istituito con D.I. del 25 ottobre 2000, rappresenta la risposta comune
delle Forze di Polizia Italiane contro il crimine transnazionale
Assicura il collegamento con l’Interpol, l’Europol e S.I.RE.N.E.
Svolge attività di cooperazione internazionale con i Paesi esteri
nella lotta alla criminalità
Coopera nelle procedure estradizionali e di assistenza
giudiziaria, anche per la cattura di latitanti
Gestisce la rete degli Ufficiali di Collegamento - Esperto per la
Sicurezza
Svolge le funzioni di Segreteria del Comitato per la
Programmazione Strategica per la Cooperazione Internazionale
di Polizia (Co.P.S.C.I.P.) istituito con D.L. del 12 novembre 2010
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
4. INTERPOL EUROPOL S.I.RE.N.E.
maggiore interazione tra
circuiti ed organismi
incremento della cooperazione
e potenziamento del contrasto
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
5. Art.3 decreto Ministero Interno 25 ottobre 2000
1° Comma – “…il S.C.I.P….. indirizza, cura ed agevola lo
scambio informativo ed operativo in materia di cooperazione
internazionale di polizia in costante raccordo con le
componenti organiche del Dipartimento della P.S. e dei
Comandi Generali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza
caratterizzate da una proiezione internazionale”.
2° Comma – “il S.C.I.P. viene altresì consultato per la
redazione degli accordi internazionali e ne propone la
negoziazione all’Ufficio per il Coordinamento e la
Pianificazione delle Forze di Polizia
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
6. In materia di cooperazione internazionale di polizia,
il flusso di informazioni Italia estero deve
transitare per il Servizio
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
7. L’istituzione del Servizio rappresenta:
SUL PIANO INTERNAZIONALE
una innovazione poiché accorpa
in un’unica struttura i diversi
circuiti di cooperazione di polizia
SUL PIANO INTERNO
una struttura interforze che evita
sovrapposizioni e garantisce una
migliore circolarità delle
informazioni
OTTIMIZZAZIONE
EFFICIENZA
RISULTATI
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
9. DIRETTORE del SERVIZIO
Dirigente Superiore
Polizia di Stato
Generale di Brigata
Arma Carabinieri
Generale di Brigata
Guardia di Finanza
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
10. DIRETTORI DI DIVISIONE
2 Polizia di Stato2 Carabinieri
1 Guardia di Finanza
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
11. 26%
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
Tot. 318
Forza del Servizio
268* + 50*
*in Italia
*all’estero
In Italia
84%
All'estero
16%
Personale
In Italia All'estero
12. 26%
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
Tot. 268
Suddivisione del personale per Forza di Polizia (in Italia)
107; 40%
67; 25%
63; 24%
6; 2%
3; 1% 22; 8%
Forza di Polizia
Polizia di Sato Carabinieri Guardia di Finanza
Polizia Penitenziaria Corpo Forestale Amministrazione Civile
13. 26%
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
Tot. 50
Suddivisione del personale per Forza di Polizia (all’estero)
38; 76%
9; 18%
3; 6%
Forze di Poliza (all’estero)
Polizia di Sato Carabinieri Guardia di Finanza
14. Gestione tecnico operativa degli Ufficiali di collegamento;
Applicazione degli accordi bi – multilaterali in tema di
cooperazione di polizia;
Qualificazione ed aggiornamento professionale del proprio
personale;
Gestione e specifica formazione di interpreti e traduttori;
Raccolta dei dati, delle informazioni e dei suggerimenti
relativi alla attività dell’O.I.P.C. Interpol, di Europol e di
Schengen, occorrenti per un puntuale coordinamento da
parte del Direttore del Servizio;
Sala Operativa: Rappresenta il punto di contatto dei vari
canali di cooperazione di Polizia.
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
I Divisione Affari Generali
15. Comitato per la Programmazione Strategica per la Cooperazione
Internazionale di Polizia (Co.P.S.C.I.P.)
Istituito con Decreto M. I. 8.9.2010 e
disciplinato dal D.L. n.187 del 12 novembre 2010
Adozione atti di pianificazione
strategica in materia di cooperazione
internazionale di polizia
Istituzione, potenziamento,
soppressione sedi all’estero
Elaborazione modalità intervento
operativo per determinate
aree geografiche
Formulazione pareri su accordi
in materia di cooperazione
internazionale di polizia
COMPOSIZIONE
DIRETTORE CENTRALE
POLIZIA CRIMINALE
DIRETTORE CENTRALE
IMMIGRAZIONE E
POLIZIA DELLE FRONTIERE
DIRETTORE CENTRALE
POLIZIA DI PREVENZIONE
DIRETTORE UFFICIO
COORDINAMENTO E
PIANIFICAZIONE FF.PP.
DIRETTORE CENTRALE
ANTICRIMINE DELLA P. DI S.
RAPPRESENTANTE COMANDO
GENERALE GUARDIA DI FINANZA
RAPPRESENTANTE COMANDO
GENERALE ARMA DEI CARABINIERI
DIRETTORE CENTRALE
PER I SERVIZI ANTIDROGA
COMPETENZE
16. Rete degli Esperti per la sicurezza italiani all’estero
Città del Messico
Miami
Buenos Aires
Rabat
Dakar
La Paz
BRASILIA
Lima
Kiev
Lisbona
Bruxelles
Skopje
TEHRAN
Londra-Dublino
Ankara+Istanbul
PARIGI
Madrid
Mosca
Astana
Islamabad
Pechino
Caracas
Belgrado
Sarajevo
Wiesbaden –
Vienna
L’Aja
Lubjana
Podgoriça
Pristina
Chisinau
Atene
Tirana
Sofia-Tiblisi
Zagabria
Uffici dell’Esperto per la sicurezza italiano all’estero - DCPC
Uffici dell’Esperto per la sicurezza italiano all’estero – DCSA
Uffici di collegamento italiani presso organizzazioni internazionali
Poli di raccordo informativo
Uffici Regionali
El Salvador
Accra
Il Cairo
BUCAREST
Budapest
Varsavia
Bucarest
WASHINGTON
Tripoli
Bogotà
New York
BANGKOK
L’Aja - Europol
Accra
Rio de Janeiro
18. 4^ Divisione
RAPPRESENTA PER L’ITALIA
UNITA’ NAZIONALE EUROPOL
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
19. 5^ Divisione – S.I.RE.N.E.
assicura il collegamento con gli uffici paritetici dei
Paesi aderenti alla cooperazione Schengen;
espleta l’analisi delle informazioni ordinate sul piano
informatico dall’N-S.I.S
integra le informazioni ricevute e da trasmettere con
quelle supplementari acquisite dalle Forze di Polizia.
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
(Supplementary Information Request at the National Entries)
20. O.I.P.C. – INTERPOL
PRINCIPALE CANALE DI INTERSCAMBIO INFORMATIVO E
OPERATIVO TRA LE FORZE DI POLIZIA DEI 190 PAESI ADERENTI
21. La Storia dell’Interpol
• 2^ metà del XIX Secolo: le prime convenzioni
internazionali a scopo estradizionale;
• 1904: Convenzione Internazionale sulla tratta degli
esseri umani;
• 1914 – Principato di Monaco (Monaco): 1^
Congresso Internazionale di Polizia Giudiziaria – 14
Paesi rappresentati (procedure di arresto
standardizzate; perfezionamento dei metodi di
identificazione; costituzione di un archivio centrale di
polizia criminale; unificazione delle procedure
estradizionali);
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
22. La Storia dell’Interpol
• 1923 – Austria (Vienna): 2^ Congresso Internazionale di
Polizia Giudiziaria – 24 Paesi rappresentati (Istituzione
della Commissione Internazionale di Polizia Criminale; lo
Statuto C.I.P.C. e la cooperazione giudiziaria a livello
internazionale;
• 1929 – Svizzera (Ginevra): Convenzione Internazionale
sul Falso Monetario;
• 1938: Totale stasi nella cooperazione internazionale
quale conseguenza dei contrasti tra Paesi frutto
dell’avvento dei regimi totalitari e preludio allo scoppio
della II Guerra Mondiale;
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
23. La Storia dell’Interpol
• 1946 – Belgio (Bruxelles): Conferenza Internazionale
per la riattivazione della Commissione Internazionale
di Polizia Criminale – 17 Paesi rappresentati
(trasferimento della sede della Commissione da
Vienna a Parigi; indizione di Sessioni Annuali e
dell’Assemblea Generale);
• 1956 – Austria (Vienna): 25^ Sessione Annuale
(trasformazione della C.I.P.C. in Organizzazione
Internazionale di Polizia Criminale – O.I.P.C.
Interpol; sede definitiva a Parigi; lo Statuto; il
Regolamento Generale; il Regolamento Finanziario;
il Testo concernente la Dottrina degli Uffici Centrali
Nazionali; il Regolamento delle Radio-Comunicazioni
di Polizia).
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
24. 1956 - 25^ Sessione dell’Assemblea
O.I.P.C. – INTERPOL
Commissione Internazionale di Polizia Criminale
Organizzazione Internazionale della Polizia Criminale
dotata di Statuto Organico e di un regolamento
25. INTERPOL
Si basa su un accordo tra autorità
di polizia e non su una rigida
convenzione internazionale;
Rispetta in maniera assoluta le
legislazioni locali.
26. O.I.P.C. – Interpol
Struttura Centrale
- Assemblea Generale
- Comitato Esecutivo
- Segretariato Generale
- Consiglieri
27. INTERPOL
Segretariato Generale di Lione
- Nessuna sovraordinazione gerarchica nei
confronti degli Uffici Centrali Nazionali che sono
tra loro sullo stesso piano
- Compito di raccolta dati e analisi, di impulso e
integrazione nello scambio di informazioni, di
pianificazione e organizzazione di meetings
28. O.I.P.C. – Interpol
Art. 2 dello Statuto – Compiti Istituzionali
Assicurare e sviluppare l’assistenza reciproca tra le
Autorità di Polizia nel quadro delle leggi esistenti nei
diversi Paesi e nello spirito della Dichiarazione
Universale dei Diritti dell’Uomo
Costituire e sviluppare ogni tipo di organismo capace
di contribuire efficacemente alla prevenzione e alla
repressione dei reati
30. collaborazione info-operativa in tutti i settori della lotta al
crimine, ad esclusione dei casi a prevalente connotazione
politica, militare, religiosa o razziale.
assistenza giudiziaria (rogatorie internazionali di cui agli
art. 723 – 729 c.p.p.; notifiche all’estero di atti giudiziari);
localizzazione e cattura di latitanti;
estradizioni (art. 697 – 722 c.p.p.);
cooperazione in materia di terrorismo, attivazioni preventive
in caso di minacce terroristiche, crimini di guerra e traffico
d’armi;
indagini inerenti al traffico di opere d’arte, al falso monetario
e ai reati ambientali;
contrasto ai fenomeni dell’immigrazione clandestina e del
traffico di esseri umani;
riunioni info-operative
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
Divisioni Interpol
31. Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
Divisioni Interpol
2 Divisioni Interpol
Reati contro la persona Reati contro il patrimonio
32. Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
II Divisione Interpol
Attuazione della cooperazione tecnico – operativa di
polizia in materia di reati contro la persona
I Sezione: cattura di latitanti per reati contro la persona
o associativi di tipo mafioso; indagini sulla criminalità
organizzata con collegamenti transnazionali e reati
connessi
II Sezione: omicidi, lesioni, sequestri di persona a scopo
di estorsione, pedofilia, rintraccio di minori, persone
scomparse e identificazione di cadaveri
III Sezione: tratta di esseri umani e notifiche atti A.G.
IV Sezione: terrorismo, crimini di guerra, traffico di armi
e pirateria aerea
33. Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
III Divisione Interpol
Attuazione della cooperazione tecnico – operativa di
polizia in materia di reati contro il patrimonio
I Sezione: cattura di latitanti per reati contro
il patrimonio e il traffico di stupefacenti
II Sezione: Ufficio Centrale Nazionale del Falso
Monetario, falsificazione di altri mezzi di pagamento,
falso documentale
III Sezione: criminalità finanziaria: frodi, frodi
mediante le carte di credito e i sistemi di pagamento
elettronici, ricettazione, contrabbando, riciclaggio di
denaro, reati contro la pubblica amministrazione
34. Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
III Divisione Interpol
Attuazione della cooperazione tecnico – operativa di
polizia in materia di reati contro il patrimonio
IV Sezione: stupefacenti, criminalità informatica, reati
contro la proprietà intellettuale
V Sezione: furto e traffico internazionale di veicoli e
natanti, pirateria navale; criminalità ambientale e reati
contro la salute pubblica
VI Sezione: furti, rapine, appropriazioni indebite e reati
contro il patrimonio in genere, traffico di opere d’arte
rubate
35. UFFICIO CENTRALE NAZIONALE
DEL FALSO MONETARIO
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
III Divisione Interpol
36. Incardinato nel Servizio per la Cooperazione
Internazionale di Polizia – III Divisione
Interpol
Terminale di ogni notizia sul falso monetario
Composizione Interforze
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
III Divisione Interpol
37. Convenzione di Ginevra del 20 Aprile 1929
Riconoscimento della pericolosità del
falso monetario, tipicamente proiettato
fuori dai confini nazionali;
Piena equiparazione a livello penale tra
la divisa nazionale e quelle estere;
Organizzazione uniforme delle indagini.
38. Convenzione di Ginevra del 20 Aprile 1929
Art.12
“ In ogni Paese, le indagini di falso monetario devono, nel quadro
della legislazione nazionale, essere organizzate da un Ufficio
Centrale.
L’ Ufficio Centrale deve tenersi in stretto contatto con:
· gli Organismi di emissione;
· le autorità di polizia all’ interno del Paese;
· gli uffici centrali degli altri Stati.
Esso deve accentrare, in ogni paese, le indicazioni atte ad
agevolare le indagini, la prevenzione e la repressione del falso
monetario”.
Art.13
“Gli uffici centrali dei differenti paesi devono corrispondere
direttamente tra di loro.”
39. INTERPOL’s role in the international prevention and
combat against illicit trafficking of cultural goods
Mission: Preventing and fighting crime through enhanced
international police cooperation
• Facilitating international police cooperation
• Ensuring secured communication
• Providing operational support
• Organizing training to build crime-fighting capacity
INTERPOL
Connecting police for a safer world
40. INTERPOL’s role in the international prevention and
combat against illicit trafficking of cultural goods
RB
SAN SALVADOR
RB
ABIDJAN
IPSG
LYON
RB
BUENOS AIRES
LO
BANGKOK
RB
HARARE
RB
YAOUNDE
RB
NAIROBI
EU
OFFICE
UN
OFFICE
41. INTERPOL’s role in the international prevention and
combat against illicit trafficking of cultural goods
Airports
Police stations
Ports
Specialised Law
enforcement
agencies
NCBs
Borders
General
Secretariat
An NCB in all member Countries
42.
43. INTERPOL’s role in the international prevention and
combat against illicit trafficking of cultural goods
NCB Rome
Works of Art Unit
International
Police
Cooperation
Service
2
Divisions
11
Sections
44. INTERPOL’s role in the international prevention and
combat against illicit trafficking of cultural goods
Works of Art Unit
fights against the illicit traffic of cultural properties:
• gathering informations supplied by specialized police
and other partners involved in countering the illicit trade
of cultural properties
• addressing the recived reports to member Countries and
official partners through the I-24/7 network
• participating in international conferences, workshops
and training sessions throughout the world organized by
the international partners
45. INTERPOL’s role in the international prevention and
combat against illicit trafficking of cultural goods
The illicit traffic of cultural properties
• huge variety of cultural goods
• thefts committed worldwide, in public and private places
• criminal organizations at international level
• subject to the request of the market
46. INTERPOL’s role in the international prevention and
combat against illicit trafficking of cultural goods
• Dedicated Data Base
• Poster of the most wanted works of art
Tools to fight
47. INTERPOL’s role in the international prevention and
combat against illicit trafficking of cultural goods
WCO
(World Custom Organization)
UNESCO
(UN Educational, Scientific and Cultural Organization)
ICOM
(International Council of Museums)
Works of Art Unit
Memorandum of Understanding
48. INTERPOL’s role in the international prevention and
combat against illicit trafficking of cultural goods
WoA DATABASE
• created in 1995
• operate trough visual and technical criteria, combining
text informations and images
• contain NO subject information
Interpol General Segretariat (IPGS)
49. INTERPOL’s role in the international prevention and
combat against illicit trafficking of cultural goods
PRIVATE COLLECTORS
17 august 2009 on line access
AUCTION HOUSES
COMPANIES
UNIVERSITIES
PRIVATE PEOPLE
WoA DATABASE
50. INTERPOL’s role in the international prevention and
combat against illicit trafficking of cultural goods
More than:
• 46,000 identifiable objects coming from 131 countries
•43,000 sercheas
WoA DATABASE
51. INTERPOL’s role in the international prevention and
combat against illicit trafficking of cultural goods
WoA DATABASE
OBJs should be UNIQUELY identifieble
Requirements for entering data:
• good description
• high quality photo
52. INTERPOL’s role in the international prevention and
combat against illicit trafficking of cultural goods
The police force send the report and all the additional
informations and images to NCB
NCB forward the received informations to IPGS-Works of
Art Section, via e-mail, through institutional network
IPGS-WoA update the database of the stolen works of art
and, if needed, disseminate the “poster”
How it works
53. INTERPOL’s role in the international prevention and
combat against illicit trafficking of cultural goods
On-going project
“PSYCHE”
Implementation of a subsystem, available by a WEB secure
interface, that :
• allows any Member Country to insert, modify and delete information
into the INTERPOL Stolen WOA Database
• foresees two steps of validation/quality check of exchanged
information (made by INTERPOL NCBs and IPGS)
• succeed in a real time updating of the INTERPOL WOA Database,
through WEB formatted messages
54. INTERPOL’s role in the international prevention and
combat against illicit trafficking of cultural goods
International Situation
Syria and Iraq are two archaeological sites under attack of the Islamic
State.
These attacks are the outcome of terrorist ideology but also hide
an activity dedicated to the illicit trade of stolen cultural goods
In reference to the Italian state no recent seizures have been carried
out on cultural goods coming from Syria and Iraq.
However, it is impossible to exclude the hypothesis that those
cultural goods may have passed or may be in transit through our
Country.
55. INTERPOL’s role in the international prevention and
combat against illicit trafficking of cultural goods
International Situation
• there are several connections between the criminal organizations
(illegal traffic of drugs, weapons, petrol, works of art)
• the monitoring activity conducted suggest that the illegal business
takes place in the “Deep Web”, which needs to be subjected to
specific control activity
• it is considered worthwhile paying more attention to money transit
traceable to the criminal organization named IS or other linked groups
(follow the money)
56. Work Of Art
Principali attività dell’unità WOA:
Trattare le richieste ricevute dagli NBC e altri partner attivi
nella lotta contro il commercio illecito di beni culturali
(principalmente UNESCO, ICOM, UNIDROIT, WCO)
56
57. Accordi
- Protocollo d'intesa INTERPOL - WCO (Organizzazione
mondiale delle dogane ) : novembre 1998
- Protocollo d'intesa INTERPOL - UNESCO : ottobre 1999
- Protocollo d'intesa INTERPOL - ICOM ( International
Council of Museums ) : Aprile 2000
57
61. 61
OPERE D’ARTE DATABASE:
contiene circa 46.000 oggetti
identificabili da 131 paesi
Disponibile dal gennaio 1999 a tutti gli NBC e le altre agenzie
nazionali di applicazione di legge autorizzate;
Liberamente accessibile online al pubblico da Agosto 2009 attraverso
il sito sicuro di INTERPOL (http://www.interpol.int/Crime-
areas/Works-of-art/Works-of-art);
Sulla base di descrizione visiva e tecnica delle opere (combina le
informazioni e le immagini di testo).
62. 62
Protection SYstem for Cultural HEritage
PROGETTO GUIDATO DALL’ITALIA TRAMITE IL COMANDO
CARABINIERI TUTELA PATRIMONIO CULTURALE IN
COLLABORAZIONE CON INTERPOL ROMA
FINO AL 90 % DEL PROGETTO FINANZIATO DALL’UE -
PROGRAMMA ISEC (PREVENZIONE E LOTTA AL CRIMINE)
COSTO COMPLESSIVO 1 MILIONE DI EURO
63. 63
Protection SYstem for Cultural HEritage
• 15 partners ufficiali dell’UE: Austria, Belgio,
Bulgaria, Cipro, Estonia, Francia, Germania,
Grecia, Ungheria, Malta, Olanda, Slovacchia,
Slovenia, Spagna, Svezia.
• Partner associati: INTERPOL
• Organizzazioni partner : UNESCO, ICOM,
WCO, CEPOL
64. 64
3 evoluzioni importanti:
● l'attuazione di un sistema di messaggi web
formattato
● l'integrazione di un software del motore di
confronto automatico delle immagini
● l'integrazione di un motore multilingue per la
ricerca avanzata .
Protection SYstem for Cultural HEritage
66. 66
Quadro giuridico europeo e internazionale per quanto
riguarda l'Iraq e la Siria:
Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 2199
del 12 febbraio 2015: ribadisce, al paragrafo 17, le decisioni del
paragrafo 7 della risoluzione 1483 (22 maggio 2003) e "decide
che tutti gli Stati membri adottano le opportune misure per
evitare il commercio di beni culturali iracheni e siriani e altri
oggetti di natura archeologica, storica, culturale, di rara
importanza scientifica e religiosa, rimossi illegalmente dall'Iraq dal
6 agosto 1990 e dalla Siria dal 15 marzo 2011, vietando il
commercio transfrontaliero di tali beni e consentendo, in tal
modo, per la loro eventuale e sicura restituzione al popolo
iracheno... “
Risoluzione 2015/2649 del Parlamento europeo del 30 aprile
2015 sulla distruzione dei siti culturali perpetrati da ISIS /
Da'esh.
67. Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
Per attivare la cooperazione da parte di un Paese
estero va sempre inoltrata un richiesta in cui
vanno espressamente riportate:
• i reati per cui si procede
• una sintesi dell’indagine in corso, specificando
il ruolo della persona o dell’elemento su cui si
chiedono gli accertamenti
68. Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
ASSISTENZA GIUDIZIARIA
ROGATORIE INTERNAZIONALI
Sono richieste inoltrate dall’Autorità Giudiziaria
ed indirizzate all’A.G. di un altro Stato per il
compimento di attività investigative da svolgere
in quel paese.
Si distinguono in:
PASSIVE (dall’estero)
ATTIVE (verso l’estero)
69. Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
ROGATORIE ATTIVE
La materia regolata dalla Convenzione Europea di Assistenza
Giudiziaria in Materia Penale che all’art. 15 prevede che, in
caso di urgenza, le rogatorie possano essere inoltrate
direttamente dalle Autorità Giudiziarie richiedenti alle
Autorità Giudiziarie richieste, o utilizzare il canale INTERPOL.
Nei casi ordinari la richiesta di assistenza giudiziaria deve
essere effettuata attraverso i rispettivi Ministeri della
Giustizia .
Ogni rogatoria deve essere accompagnata da una traduzione
in lingua inglese, francese o dello Stato destinatario.
70. Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
ROGATORIE ATTIVE
- Può essere richiesta la partecipazione dell’A.G. o
della P.G. delegata, ma ne deve essere fatta
menzione nominativa nella rogatoria
- L’accreditamento del personale delle FF.PP. viene
fatto attraverso l’Intrpol
71. Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
ROGATORIE PASSIVE
Sono richieste dall’Autorità Giudiziaria straniera e
sono disposte dal Ministro della Giustizia che, sulla
base di proprie valutazioni di fatto e di diritto, può
attivare o meno il procedimento di rogatoria,
dlegando l’Autorità Giudiziaria sul territorio per
l’esecuzione
72. Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
ROGATORIE PASSIVE
L’esecuzione delle rogatorie è subordinata alla
decisione favorevole, adottata con ordinanza della
Corte d’Appello del luogo in cui si deve procedere al
compimento degli atti richiesti e alla quale il Ministro
ha trasmesso gli atti.
In caso favorevole la Corte delega l’esecuzione ad un
proprio componente o al G.I.P. del luogo in cui l’atto
deve essere eseguito.
73. ESTRADIZIONI
- Non si estradano persone verso Paesi con i
quali non vige il principio di reciprocità e/o è
prevista la pena di morte
- Ciascun Paese non estrada propri cittadini a
meno che non vi sia un accordo bilaterale in
tal senso
Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
74. Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
ESTRADIZIONE ATTIVA – VERSO L’ITALIA
La persona imputata o condannata è oggetto di un
mandato di arresto nazionale;
l’autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento
dirama le ricerche in campo internazionale ed in area
Schengen tramite la competente Procura Generale
presso la Corte di Appello.
La Procura Generale esprime il proprio parere ed invia
gli atti pertinenti al Ministero della Giustizia per le
ulteriori decisioni di competenza esclusiva del Ministro.
75. Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
ESTRADIZIONE ATTIVA – VERSO L’ITALIA
In caso sia accolta la richiesta, il Ministro della Giustizia
dispone la diffusione delle ricerche a livello internazionale
finalizzate all’arresto del soggetto in attesa di estradizione
tramite i canali Interpol e S.I.RE.N.E.
Approntata la documentazione estradizionale sulla base
degli accordi tra i due Stati interessati, il Ministero della
Giustizia invia, tramite il Ministero degli Affari Esteri (via
diplomatica), detta documentazione all’Autorità Estera
competente a decidere sulla eventuale concessione
dell’estradizione.
Ad estradizione concessa, l’Interpol è competente ad
effettuare la traduzione dell’estradando.
76. Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
ESTRADIZIONE ATTIVA – SCHEMA
-Polizia giudiziaria
-Pubblico Ministero (custodia cautelare e richiesta di diffusione
delle ricerche a livello internazionale)
-Procura Generale presso la Corte d’Appello
-Ministro della Giustizia
-Interpol
-Diffusione (messaggi radio e avvisi di ricerca a stampa rossa)
-Ricerche finalizzate all ’ arresto del soggetto ricercato ai fini
estradizionali
-Rintraccio e cattura
-Procedura estradizionale (ordinaria e abbreviata)
-Estradizione eseguita da funzionari dell’Interpol
-Traduzione in un carcere designato dal Dipartimento
dall’Amministrazione Penitenziaria
77. Direzione Centrale Polizia Criminale
Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
ESTRADIZIONE PASSIVA – VERSO L’ESTERO
Presupposto è l’estensione delle ricerche in campo
internazionale per l’arresto ai fini estradizionali di una
persona – per l’esecuzione di una sentenza di condanna a
pena detentiva o di altro provvedimento restrittivo della
libertà personale – diramate da un Paese aderente
all’O.I.P.C. – INTERPOL.
La richiesta viene inserita a livello nazionale nello S.D.I. e,
in caso di rintraccio della persona oggetto delle ricerche, si
procede all’arresto ai fini estradizionali “art. 716 in
relazione all’art. 715 c.p.p.”
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ESTRADIZIONE PASSIVA – VERSO L’ESTERO
L’arrestato viene posto a disposizione del Presidente della
Corte d’Appello nel cui distretto è stato eseguito l’arresto
che deciderà sulla sua convalida.
Il provvedimento della Corte d’Appello è impugnabile
dinanzi alla Corte di Cassazione.
Dell’avvenuto arresto viene data notizia al paese emittente
al fine di predisporre la documentazione necessaria entro i
tempi previsti, da inviare al Ministero della Giustizia.
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ESTRADIZIONE PASSIVA – SCHEMA
-Diffusione ricerche per arresto ai fini estradizionali
-Inserimento dei dati del ricercato nello S.D.I. a cura dell’Interpol
-Localizzazione sul territorio nazionale
-Conferma validità ricerche
-Arresto ai sensi degli art. 716 e 715 c.p.p.
-Comunicazione da parte della Polizia Giudiziaria al Ministero della
Giustizia
-Presentazione arrestato entro 48 h per convalida al Presidente della
Corte d’Appello
-Convalida da parte del presidente della Corte d’Appello entro 96 h
-40 gg per invio documentazione estradizionale
-Concessione estradizione
-Estradizione da parte personale Ufficio Centrale Nazionale estero
80. ACCREDITAMENTO
L’accreditamento è necessario affinché il personale
delle FF. PP. possa andare in missione all’estero.
Il Servizio per la Cooperazione Internazionale di
Polizia è l’unico Ufficio che può procedere
all’accreditamento del personale.
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Divisioni Interpol
81. La richiesta di accreditamento è inoltrata all’Interpol da un Comando
Ufficiale (in genere Provinciale), che informa, per conoscenza, la scala
gerarchica
Nella richiesta deve essere indicato il contesto investigativo, il motivo
specifico della missione, i nominativi delle persone ed eventualmente le
targhe dei veicoli, nonché il periodo in cui si intende effettuare il viaggio
Il programma di viaggio definitivo va comunicato con congruo anticipo
ACCREDITAMENTO
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Divisioni Interpol
82. ACCREDITAMENTO
Nelle missioni all’estero è
ASSOLUTAMENTE VIETATO
portare armi
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Divisioni Interpol
83. Anche la missione in Italia di colleghi di Polizie estere può
avvenire solo previo accreditamento da parte del Servizio
per la Cooperazione Internazionale di Polizia
L’accreditamento avviene con le medesime modalità fin
qui descritte
Analogamente il personale straniero NON PUÒ portare
armi in Italia
ACCREDITAMENTO
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Divisioni Interpol
84. Durante le missioni all’estero il personale perde
il suo “status” di Ufficiale/Agente di P.G.
La cooperazione avviene essenzialmente sul
piano dello scambio informativo, ed è
assolutamente vietato assumere iniziative di
qualsiasi tipo
ACCREDITAMENTO
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Divisioni Interpol
85. Le diffusioni Interpol sono delle schede
che riportano gli elementi identificativi
(fotografia, dati anagrafici, informazioni
morfologiche e complementari, e, ove
possibile, le impronte digitali) di un
soggetto ricercato o attenzionato per
diversi motivi che sono dettagliatamente
indicati.
LE DIFFUSIONI INTERPOL
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Divisioni Interpol
86. Le diffusioni cartacee sono state
sostituite da quelle informatiche,
disponibili solo per gli Uffici Centrali
Nazionali (UCN) in una sezione riservata
del sito dell’Interpol
LE DIFFUSIONI INTERPOL
Rosso – ricercati
Giallo – minori
Azzurro – rintraccio
Verde – soggetti pericolosi
Nero – cadaveri
Arancione – potenziali minacce
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87. A.S.F.
Automated Search Facility
Data base mondiale attestato presso il
Segretariato generale dell’O.I.P.C. – Interpol di Lione
È un preziosissimo strumento di supporto alle indagini poiché
contiene dati provenienti da tutto il mondo relativi a :
-Nominativi
-Veicoli rubati
-Documenti di identità/viaggio rubati o smarriti (collegati a persone)
-Documenti amministrativi rubati (collegati a beni)
-Opere d’arte
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Divisioni Interpol
88. A.S.F.
Automated Search Facility
Dal settembre 2015 tutti gli utenti SDI già abilitati ad accedere
alle “Interrogazioni di Sintesi” ed al “Cruscotto Operativo” (circa 80.000)
sono stati autorizzati a consultare le banche dati del Segretariato Generale
dell’O.I.P.C.-INTERPOL di Lione attraverso lo SDI che è stato integrato
con le seguenti nuove funzionalità:
• banca dati SMV (Stolen Motor Vehicles) contenente 7,2 milioni di records
concernenti targhe e telai di veicoli rubati in 127 Paesi aderenti all’OIPC-
Interpol;
• banca dati SLTD (Stolen & Lost Travel Documents) contenente 42,5 milioni di
records concernenti numeri di serie di documenti di identità e viaggio rubati o
smarriti in 164 Paesi aderenti all’OIPC-Interpol;
• banca dati NOMINAL DATA contenente oltre 158.000 anagrafiche di persone
segnalate per vari motivi in 182 Paesi aderenti all’OIPC-Interpol.
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Divisioni Interpol
89. A.S.F.
Automated Search Facility
L’accesso avviene tramite portale Banca Dati Interforze (BDI) quale single point of
access, attraverso un pulsante di link posizionato sulle interfacce web che
consentirà la consultazione delle suddette banche dati dalle seguenti applicazioni:
• interrogazioni di sintesi web (persone, documenti e veicoli);
• sistema Utente Investigativo (persone, documenti e veicoli);
• COPE web: precisamente gli approfondimenti relativi alle informazioni su persone,
veicoli e documenti.
È in via di implementazione l’automatismo che permetterà di visualizzare i risultati
dell’interrogazione della banca dati Interpol, direttamente attraverso la pagina di
riepilogo del controllo.
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Divisioni Interpol
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Automated Search Facility
Sul notiziario SDI nr. 330, pubblicato a cura del Servizio per il Sistema Informativo
Interforze (SSII) il 3 luglio 2015, sono riportati tutti i dettagli tecnici relativi alla
consultazione delle banche dati in parola.
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91. A.S.F.
Automated Search Facility
La ricerca restituisce all’utente una risposta tipo Hit/No Hit (presente/non
presente in banca dati), a seguito della quale l’utente è invitato a contattare la Sala
Operativa Internazionale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia
(06 46542182) per ricevere informazioni relative al contenuto della hit ed eventuali
indicazioni su possibili attività ulteriori da porre in essere.
La Sala Operativa Internazionale potrà contattare direttamente il responsabile
dell’Ufficio che ha eseguito l’interrogazione che ha generato la hit positiva al fine di
fornire ogni informazione supplementare necessaria.
Tutte le attività e gli approfondimenti conseguenti, dovranno essere trasmessi
all’indirizzo di posta elettronica certificata del Servizio per la Cooperazione
Internazionale di Polizia (dips.dcpcscipsalasituazione@pecps.interno.it).
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Grazie per l’attenzione
Roma, 16 novembre 2018