Presentazione del lavoro fatto per il corso di formazione come ricercatore industriale su software open source per soluzioni in ambito smart cities su rete TETRA. Noi ci siamo occupati di viabilità.
Una red social es una estructura social integrada por personas u organizaciones conectadas entre sí por relaciones como amistad, parentesco o intereses comunes. Para crear un usuario en una red social se requiere saber manejar la red, conocer su propósito, aceptar sus términos y condiciones e ingresar datos personales. Algunas herramientas comunes son Radian 6 y Spiral 16. Las redes sociales existen en ámbitos como el familiar, personal, educativo, laboral, comercial y económico.
Presentazione del lavoro fatto per il corso di formazione come ricercatore industriale su software open source per soluzioni in ambito smart cities su rete TETRA. Noi ci siamo occupati di viabilità.
Una red social es una estructura social integrada por personas u organizaciones conectadas entre sí por relaciones como amistad, parentesco o intereses comunes. Para crear un usuario en una red social se requiere saber manejar la red, conocer su propósito, aceptar sus términos y condiciones e ingresar datos personales. Algunas herramientas comunes son Radian 6 y Spiral 16. Las redes sociales existen en ámbitos como el familiar, personal, educativo, laboral, comercial y económico.
Automazione e dematerializzazione dei documenti tecnici in SEA Aeroporti di M...DOCFLOW
Intervento a cura di ALBERTO SERVIENTI, Infrastructure and Systems Design Post Holder SEA, durante il XXV Congresso Nazionale A.I.MAN. - Associazione Italiana Manutentori.
L’elaborato affronta gli aspetti principali del principio contabile nazionale OIC 23 e del principio internazionale IFRS 15 con riferimento ai lavori in corso su ordinazione, analizzandone analogie e differenze. Successivamente, lo studio si sofferma sull’importanza per le aziende, in particolare che operano su commessa, di organizzare e strutturare un sistema di controllo di gestione che sia in grado di supportare la stima dei costi a vita intera. Inoltre, viene riportato un caso pratico basato su una società « IPE Airline S.p.A. » per analizzare due fattispecie: commesse positive e onerous contracts. Infine, sono stati esaminati i principali incarichi che un revisore deve svolgere nell’ambito della propria attività di revisione nel business di riferimento, in particolare, il focus ha riguardato due fasi : individuazione dei rischi e audit response.
eCompetence Framework represents the latest EU norm for describing ICT jobs and functions. Issued by European Commitee for Standardisation, it has been recognised as an Official EU standard
Automazione e dematerializzazione dei documenti tecnici in SEA Aeroporti di M...DOCFLOW
Intervento a cura di ALBERTO SERVIENTI, Infrastructure and Systems Design Post Holder SEA, durante il XXV Congresso Nazionale A.I.MAN. - Associazione Italiana Manutentori.
L’elaborato affronta gli aspetti principali del principio contabile nazionale OIC 23 e del principio internazionale IFRS 15 con riferimento ai lavori in corso su ordinazione, analizzandone analogie e differenze. Successivamente, lo studio si sofferma sull’importanza per le aziende, in particolare che operano su commessa, di organizzare e strutturare un sistema di controllo di gestione che sia in grado di supportare la stima dei costi a vita intera. Inoltre, viene riportato un caso pratico basato su una società « IPE Airline S.p.A. » per analizzare due fattispecie: commesse positive e onerous contracts. Infine, sono stati esaminati i principali incarichi che un revisore deve svolgere nell’ambito della propria attività di revisione nel business di riferimento, in particolare, il focus ha riguardato due fasi : individuazione dei rischi e audit response.
eCompetence Framework represents the latest EU norm for describing ICT jobs and functions. Issued by European Commitee for Standardisation, it has been recognised as an Official EU standard
Confronti tra input emissivi da traffico per simulazioni con PMSS
Integrazione di modelli matematici per la gestione del traffico aereo in Europa - Slide di prelaurea
1. INTEGRAZIONE DI MODELLI MATEMATICI PER LA
GESTIONE DEL TRAFFICO AEREO IN EUROPA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA
Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Informatica
Relatore
Correlatore
Prof. Lorenzo Castelli
Dott. Luca Corolli
Laureando
Nicola Furlan
3. Nicola Furlan Integrazione di modelli matematici per la Gestione del Traffico Aereo in Europa
Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Introduzione - SES
Ottobre 2001: la Commissione Europea ha adottato la proposta di un Single European Sky (SES)
Obiettivi del SES:
Capacità
Si dice capacità il numero massimo
di voli che possono entrare in un
settore aereo in un determinato
intervallo di tempo
• ristrutturazione dello spazio aereo
europeo (blocchi funzionali)
• aumento dell’efficienza generale del
sistema ATM e sicurezza dei trasporti
• creazione di capacità addizionale
Problemi da risolvere:
• generazione di profitto
• sicurezza nei voli
• minimizzazione dei ritardi
4. Nicola Furlan Integrazione di modelli matematici per la Gestione del Traffico Aereo in Europa
Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Introduzione – ATFM TW
La gestione del traffico aereo può essere condotta a breve, medio e lungo termine in varie fasi:
• Fase strategica (6 mesi prima)
• Fase tattica (qualche ora prima)
• Fase operativa (appena prima o durante)
• Fase tattica (qualche ora prima) ATFM TW (Air Traffic Flow Management with Time Windows)
Time Window – Finestra temporale
Si dice finestra temporale un intervallo di tempo durante il quale ogni
operazione di volo (decollo, atterraggio ed entrata in un settore)
dovrebbe essere eseguita
5. Nicola Furlan Integrazione di modelli matematici per la Gestione del Traffico Aereo in Europa
Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Introduzione – Obiettivi della tesi
• Modello SAIPE: identifica l’istante iniziale di ogni finestra temporale relativa a una
singola operazione di volo
• Modello CCL: massimizza la dimensione di queste finestre temporali
Situazione attuale:
Obiettivo: identificare il grado di flessibilità delle operazioni di volo legate a ciascun volo
pianificato
L’utilizzo delle finestre temporali permette di evitare ulteriori richieste di capacità in
condizioni di scarsa disponibilità di capacità, rendendo il sistema più flessibile ed
evidenziando quali voli sono più critici
• adattare il modello CCL all'utilizzo dell'istanza di dati reali forniti
• utilizzare i dati di ingresso del modello SAIPE, e le relative soluzioni, come dati di
ingresso del modello CCL
Lavoro di tesi:
6. Nicola Furlan Integrazione di modelli matematici per la Gestione del Traffico Aereo in Europa
Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Descrizione dei modelli – Modello SAIPE
VincoliVariabili decisionali
Funzione obiettivo MC
Funzione obiettivo MS
7. Nicola Furlan Integrazione di modelli matematici per la Gestione del Traffico Aereo in Europa
Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Descrizione dei modelli – Modello CCL
VincoliVariabili decisionali
Funzione obiettivo
Vincoli di capacità
Vincoli relativi alle finestre temporali
Vincoli di connettività
Vincoli di definizione delle variabili decisionali
8. Nicola Furlan Integrazione di modelli matematici per la Gestione del Traffico Aereo in Europa
Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Descrizione dei modelli – Adeguamento del modello SAIPE
• Inserimento di una procedura aggiuntiva che permetta la creazione dei parametri utili
al CCL
9. Nicola Furlan Integrazione di modelli matematici per la Gestione del Traffico Aereo in Europa
Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Descrizione dei modelli – Adeguamento del modello CCL
• Adattamento del modello CCL alla struttura del modello SAIPE, creato apposta per lo
spazio aereo europeo
• Variabili decisionali: da variabili strutturate a nomi di settori, a variabili strutturate ad
ordinamento di settori
10. Nicola Furlan Integrazione di modelli matematici per la Gestione del Traffico Aereo in Europa
Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Descrizione dei modelli – Adeguamento del modello CCL
• Vincoli di capacità
Da gestione a capacità disponibile.. ..a gestione a permessi
11. Nicola Furlan Integrazione di modelli matematici per la Gestione del Traffico Aereo in Europa
Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Risultati - Premesse
• Giorno considerato per i dati: 12 settembre 2014, quarto giorno più trafficato dell’anno
• Totale voli: 29 242
• Modello SAIPE eseguito con due funzioni obiettivo diverse:
• Minimum Cost (MC)
• Minimum Shift (MS)
• Dimensione istanti temporali: 1 minuto
• Dimensione minima e massima fissata per la finestra temporale: [1 minuto, 15 minuti]
12. Nicola Furlan Integrazione di modelli matematici per la Gestione del Traffico Aereo in Europa
Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Risultati - Premesse
Permesso critico
Si dice permesso critico un permesso congestionato che limita
l’apertura di una finestra temporale
Volo critico
Si dice volo critico un volo che possiede almeno un permesso critico
13. Nicola Furlan Integrazione di modelli matematici per la Gestione del Traffico Aereo in Europa
Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Risultati – Voli critici
N° permessi
critici per volo
Caso MC Caso MS
3 7 7
2 320 283
1 6494 5513
Distribuzione dei voli in base al numero di permessi
critici
Dei 7 voli, 3 sono comuni tra MC e MS:
• Londra Stansted (EGSS) – Riga International
(EVRA)
• Londra-City (EGLC) – Ibiza (LEIB)
• Bruxelles-National (EBBR) – Alicante-Elche
(LEAL)
14. Distribuzione oraria dei permessi critici
Nicola Furlan Integrazione di modelli matematici per la Gestione del Traffico Aereo in Europa
Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Risultati – Distribuzione oraria
• Vari picchi alle ore 6, 17 e 20
• Picco più alto rilevato alle ore 11:
• Caso MC: 606 permessi critici (8,47%)
• Caso MS: 521 permessi critici (8,54%)
• Maggior congestione (numero di permessi
critici più elevato) utilizzando la funzione
obiettivo MC
15. Distribuzione dei permessi critici per
stato
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Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Risultati – Distribuzione per stato
Stati Caso MC Caso MS
LF – Francia 24,29% 23,48%
ED – Germania 18,14% 18,49%
EG – Regno Unito 8,36% 8,57%
LT – Turchia 7,76% 9,00%
LI – Italia 6,15% 6,80%
16. Operazione
N°
permessi
MC
N°
permessi
MS
Percentuale
MC
Percentuale
MS
A 329 347 4,60% 5,69%
D 265 272 3,70% 4,46%
E 6182 5095 86,40% 83,52%
G 379 386 5,30% 6,33%
TOT 7155 6100 100,00% 100,00%
Distribuzione dei permessi critici per
tipologia di operazione
A: movimenti di atterraggio
D: movimenti di decollo
G: movimenti generici aeroportuali
E: entrata in un settore aereo
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Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Risultati – Distribuzione per tipologia di operazione
17. Zona Operazione
N°
permessi
MC
N°
permessi
MS
Percentuale
MC
Percentuale
MS
LF E 1721 1408 24,05% 23,08%
ED E 1075 899 15,02% 14,74%
LI E 411 385 5,74% 6,31%
EG E 402 322 5,62% 5,28%
EP E 316 131 4,42% 2,15%
LT E 264 255 3,69% 4,18%
LS E 208 285 2,91% 4,67%
LG E 193 210 2,70% 3,44%
LE E 184 180 2,57% 2,95%
EN E 182 135 2,54% 2,21%
LH E 169 101 2,36% 1,66%
LD E 157 63 2,19% 1,03%
LK E 142 56 1,98% 0,92%
LT G 124 125 1,73% 2,05%
ED G 113 116 1,58% 1,90%
LZ E 110 71 1,54% 1,16%
LB E 107 91 1,50% 1,49%
LP E 104 35 1,45% 0,57%
LT A 93 94 1,30% 1,54%
LY E 89 75 1,24% 1,23%
Distribuzione dei permessi critici in base
a zone e tipologia di operazione
A: movimenti di atterraggio
D: movimenti di decollo
G: movimenti generici aeroportuali
E: entrata in un settore aereo
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Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Risultati – Distribuzione per zona e tipologia
18. Elemento
N°
permessi
Percentuale
LTBA 174 2,43%
EGGXALL 166 2,32%
EDYYD4WH 118 1,65%
EDYYB3EH 117 1,64%
LFBBRL3 113 1,58%
LTFJ 108 1,51%
LFBBNH4 91 1,27%
EGLL 87 1,22%
EDDL 84 1,17%
LFRRMZU 84 1,17%
Elemento
N°
permessi
Percentuale
LTBA 173 2,84%
EGGXALL 132 2,16%
LTFJ 110 1,80%
EDYYD4WH 109 1,79%
EDYYB3EH 99 1,62%
EGLL 98 1,61%
LSAZM56 93 1,52%
EDDL 82 1,34%
LFBBNH4 78 1,28%
LFBBRL3 78 1,28%
Distribuzione dei permessi critici
per elemento, caso SAIPE MC
Distribuzione dei permessi critici
per elemento, caso SAIPE MS
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Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Risultati – Distribuzione per elemento
LTBA
Aeroporto di
Istanbul - Atatürk
LTFJ
Aeroporto
internazionale di
Istanbul - Sabiha
Gökçen
EGGL
Aeroporto di
Londra -
Heathrow
EDDL
Aeroporto di
Düsseldorf
19. Distribuzione dei permessi critici oraria
per stato con funzione obiettivo
adottata Maximum Cost
Distribuzione dei permessi critici oraria
per stato con funzione obiettivo
adottata Maximum Shift
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Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Risultati – Distribuzione oraria per stato
• Sviluppo dell’andamento orario:
• Andamento a picchi: Francia e Germania
• Andamento più stabile: Regno Unito, Turchia e Italia
20. Nicola Furlan Integrazione di modelli matematici per la Gestione del Traffico Aereo in Europa
Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Conclusioni
• Possibilità di esecuzione del modello CCL in cascata al modello SAIPE
• Gran parte dei permessi critici relativi all’operazione di attraversamento dei settori
• Stati con maggior presenza di settori critici:
Regno Unito
Germania
Francia
• Aeroporti con più permessi critici:
I due aeroporti internazionali di Istanbul
Aeroporto di Londra - Heathrow
Aeroporto di Düsseldorf
21. Nicola Furlan Integrazione di modelli matematici per la Gestione del Traffico Aereo in Europa
Introduzione Descrizione dei modelli Risultati Conclusioni
Conclusioni – Sviluppi futuri
Considerazione di approcci alla capacità diversi (ispirati al CCL originale)
Considerare la distribuzione delle finestre temporali all’interno del permesso, e non
solo la loro quantità (evitare sbilanciamento)
Evitare lo sbilanciamento delle operazioni
Redistribuire in maniera omogenea la capacità nel tempo