Slides dal corso di Strumenti e applicazioni del Web per il corso di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione - Università di Milano Bicocca - Prof.R.Polillo (a.a. 2014-15) - Lezione del 10 marzo 2015
Slides dal corso di Strumenti e applicazioni del Web per il corso di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione - Università di Milano Bicocca - Prof.R.Polillo (a.a. 2014-15) - Lezione del 10 marzo 2015
11. Evoluzione del web: dal Web 1.0 al Web 2.0Roberto Polillo
Slides dalle lezioni del corso di Strumenti e applicazioni del Web per il corso di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione - Università di Milano Bicocca (prof.R.Polillo) - Lezione del 1 aprile 2014.
Slides dalle lezioni del corso di Strumenti e applicazioni del Web per il corso di laurea in Teoria e tecnologia della comunicazione - Università di Milano Bicocca (prof.R.Polillo) - Lezione dl 27 maggio 2014
Slides dalle lezioni del corso di Strumenti e applicazioni del Web per il corso di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione - Università di Milano Bicocca - Prof.R.Polillo (a.a.2014-15) - lezione del 26 marzo 2015
Slides dalle lezioni del corso di Strumenti e applicazioni del Web per il corso di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione - Università di Milano Bicocca - Prof.R.Polillo (a.a.2014-15) - Lezione del 15 aprile 2015
Presentazione realizzata in occasione dell'incontro sull'evoluzione di Internet e sul web 2.0 promosso da LanghiranoValley.it in occasione della XI Settimana della Cultura.
Attraverso un excursus su alcune case history di successo, da Old Spice a Volvo, passando per Snaidero, Caleidos e Dior, si individuano gli elementi comuni e gli aspetti unici che hanno prodotto risultati di virilità nel web.
11. Evoluzione del web: dal Web 1.0 al Web 2.0Roberto Polillo
Slides dalle lezioni del corso di Strumenti e applicazioni del Web per il corso di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione - Università di Milano Bicocca (prof.R.Polillo) - Lezione del 1 aprile 2014.
Slides dalle lezioni del corso di Strumenti e applicazioni del Web per il corso di laurea in Teoria e tecnologia della comunicazione - Università di Milano Bicocca (prof.R.Polillo) - Lezione dl 27 maggio 2014
Slides dalle lezioni del corso di Strumenti e applicazioni del Web per il corso di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione - Università di Milano Bicocca - Prof.R.Polillo (a.a.2014-15) - lezione del 26 marzo 2015
Slides dalle lezioni del corso di Strumenti e applicazioni del Web per il corso di laurea magistrale in Teoria e tecnologia della comunicazione - Università di Milano Bicocca - Prof.R.Polillo (a.a.2014-15) - Lezione del 15 aprile 2015
Presentazione realizzata in occasione dell'incontro sull'evoluzione di Internet e sul web 2.0 promosso da LanghiranoValley.it in occasione della XI Settimana della Cultura.
Attraverso un excursus su alcune case history di successo, da Old Spice a Volvo, passando per Snaidero, Caleidos e Dior, si individuano gli elementi comuni e gli aspetti unici che hanno prodotto risultati di virilità nel web.
I brand e i social media: case histories 2006-2013Pietro Sansone
Lezione con case histories di comunicazione di brand sui social network 1996-2013. Tenuta il 5 marzo 2013, presso l'Università Cattolica di Milano, al Master universitario in Digital Specialist per le imprese di comunicazione, progetto formativo sviluppato in collaborazione tra Almed e la Consulta Digitale di AssoComunicazione.
Benvenuti nella tv_al_tempo_di_internet_tv_zapLorenzo Fabbri
Benvenuti nella tv al tempo di internet è una immersione nei linguaggi della televisione e dell'intrattenimento negli ambienti digitali. La cultura di Facebook e quella di Youtube, il rapporto tra contenuti e contenitori, il concetto di second screen televisivo e infine il grande tema della viralità fondato sulla capacità dicreare legami emotivi
2. Lorenzo Bruno – 779541
• Ipotesi: Breve storia e sviluppo del videoclip
musicale dalla televisione al web 2.0
• Obiettivi: Partendo da un inquadramento
storico e contestuale del testo audiovisivo,
cercare di analizzarne i cambiamenti
derivanti dal passaggio dal medium televisivo
alla rete e le prospettive future del videoclip
come oggetto di promozione e di marketing
per l'artista
3. Che cosa è un Videoclip?
Il videoclip è un’opera filmica breve che traduce in
immagini un brano musicale: esso nasce “dalla
musica per la televisione”; è una sorta di bricolage
di ritagli, un patchwork di figure prima isolate e
successivamente ricomposte, come in un
qualsiasi collage.
Testo audiovisivo come risultato di tre importanti
fattori:
- l’esigenza promozionale dell’industria musicale
- la cultura dell’immagine e l’iconografia musicale
- il particolare formato televisivo che lo supporta
4. Breve storia sul Videoclip
• Anni '50 – Prime apparizioni di Elvis all' “Ed Sullivan
Show”, importanza dell'iconografia dell'artista pop
• Anni '60 – Nascita effettiva del testo audiovisivo, dalla
semplice registrazione della performance in studio a
veri e propri “short clip” - es:
Pink Floyd - “Arnold Layne” ,
The Beatles - “Penny Lane”
• Anni '70 – Videoclip di “Bohemian Rhapsody” dei
Queen come apripista del testo audiovisivo a scopo
promozionale: videoclip come nuova importante
“marketing tool” delle case discografiche. Nascita delle
emittenti tematiche video musicali – es:
The Queen - “Bohemian Rhapsody”
5. • Anni '80 – Vera e propria “Golden Age” dei videoclip:
nuovo testo come fonte pubblicitaria molto importante.
Gli artisti si avvalgono di importanti collaborazioni con
famosi registi. Le produzioni divengono sempre più
innovative e sfarzose. Il rapporto fra musica e
immagini si connota di elementi sempre più vari e
significativi – es: Michael Jackson - “Billie Jean”,
Madonna - “Like a Virgin”
• Fine Anni '90 – Crisi del videoclip dovuta a: Fase di
stallo creativo; tracollo dell'industria discografica;
avvento delle nuove tecnologie digitali e del
“filesharing”; cambiamenti palinsestuali di stampo
generalista nelle tv tematiche, con sempre meno
spazio dedicato ai videoclip; ascesa di Internet e
Youtube
6. Videoclip e Web 2.0
• La grande ascesa di Internet e di Youtube e la conseguente
convergenza mediale degli ultimi anni sono i fattori che più di
altri hanno contribuito alla nascita di numerose considerazioni
circa il nuovo posizionamento del testo audiovisivo.
• Praticamente tutti i musicisti hanno un proprio sito personale,
una pagina Myspace o addirittura un “canale ufficiale” su
Youtube in cui gruppi o artisti vari possono caricare quei video
che la tradizionale fruizione televisiva tenderebbe a
disperdere nel flusso giornaliero della programmazione
palinsestuale
• User-Generated Content = Dovuta alla diffusione di software
particolari che permettono di incidere musica o girare
videoclip con pochi soldi e poche competenze ottenendo
risultati quasi professionali, laddove una volta servivano
costose apparecchiature controllate da esperti del settore.
7. Democratizzazione del Videoclip
• Il pubblico della rete diventa il vero protagonista, sdoppiandosi in
producer e consumer. Proliferazione di video “autoprodotti” su
Youtube, videoclip come testo audiovisivo alla portata davvero di
tutti. In breve:
• L’attenzione si sposta necessariamente dalla performance
dell’artista all’originalità della rappresentazione. Successo dei
videoclip a basso costo (es: primi videoclip degli Ok Go girati con
pochi dollari che hanno ottenuto un successo incredibile su scala
planetaria grazie a Youtube)
• Videoclip nei quali una canzone nella sua versione originale
viene rielaborata dagli utenti attraverso dei collages di immagini
e di parole (e qui gli esempi sono migliaia)
• Nascita di contest lanciati dagli artisti stessi, che propongono ai
fans di creare il videoclip per loro (es: collaborazione del 2007 fra
Verdena e Qoob per il videoclip di “Isacco Nucleare”:)
8. Nuove Prospettive – un testo
“morto” o “in evoluzione”?
• Da formato audiovisivo nato “dalla musica e per
la televisione”, il videoclip sta crescendo e si
cala sempre più nella nuova realtà e nel nuovo
ambiente nel quale deve confrontarsi, il web 2.0
• Una rivoluzione estetica e di forma, che tuttavia
non modifica i propositi di fondo per i quali il
videoclip è nato (l’esigenza promozionale
dell’industria musicale e la cultura dell’immagine
e dell’iconografia musicale nell'immaginario pop
moderno)
10. • Ipotesi 1: “Ciclo di vita” del network Myspace, dagli esordi
al crollo, dai fasti dell'era Murdoch all'attuale restyling
• Obiettivo 1: Riassumere brevemente la storia di Myspace
con un occhio di riguardo alle strategie sbagliate, al
contesto concorrenziale e agli errori che hanno portato alla
crisi, alla svalutazione e alla perdita di utenza rispetto ad
altri social network globali (Facebook e Twitter)
• Ipotesi 2: Fruizione del testo audiovisivo online
• Obiettivo 2: Cercare di capire, focalizzandosi sulle diverse
tipologie di fruizione ma non solo, come si evolvono i video
sulla piattaforma online, quali sono le prospettive future dal
punto di vista dei consumers e dei producers e quanto è
grande l'attuale mercato del testo audiovisivo online
11. Myspace: ascesa e caduta del
social network musicale
• Novembre 2003 – Nasce Myspace come rete sociale di
condivisione di contenuti su internet e acquista presto un
successo straordinario (
intervista al co-fondatore di Myspace Tom Anderson)
• Grazie a Myspace e al suo particolare “viral marketing”
numerosi artisti e band musicali come Arctic Monkeys, CSS,
Lily Allen e Mika hanno raggiunto con le loro canzoni milioni di
persone in tutto il mondo. Esempio dei “Myspace Secret
Show” in tutto il mondo
• Nel luglio 2005 la News Corporation di Rupert Murdoch
acquista Myspace per 580 milioni di dollari (
http://www.guardian.co.uk/technology/blog/2005/jul/18/murdoch580
)
12. • Per diversi anni Myspace si è trovato a doversi confrontare sul web
con Youtube, Facebook e Twitter con risultati positivi fino alla metà
del 2009 (vedi immagine)
• 11 gennaio 2011 – A seguito di una costante perdita di utenza
dovuta al boom di Facebook/Twitter e alla crescente difficoltà di
utilizzo del network, Myspace licenzia circa 600 dipendenti (il 47%
del suo staff) (vedi articolo)
• 27 giugno 2011 - Specific Media, specializzata in pubblicità online,
rileva Myspace per 35 milioni di dollari: (vedi articolo)
13. Il 19 aprile del 2008 l'Alexa Ranking registra il sorpasso di Facebook e
Twitter ai danni di Myspace.
Gli errori commessi sono molteplici; i più importanti sono così
riassumibili:
• errori di concezione – il network Myspace rimane fermo nella
costruzione di un audience troppo specifica, mentre Facebook e
Twitter lanciano diverse novità e si rivolgono a un pubblico più
vasto; ciò contribuì a migliorarne l'esperienza di social network
globali
• errori di sviluppo – mentre Facebook si focalizza sulla creazione di
una robusta piattaforma che consente a sviluppatori esterni di
costruire nuove applicazioni, Myspace fece tutto “in-house”,
inserendo (troppo in fretta e senza una necessaria “netiquette”)
caratteristiche nuove sempre più astruse, appesantendo e rendendo
difficile la navigazione all'utenza
• troppa pubblicità – l'accordo milionario con Google non fa altro che
aumentare esponenzialmente l'ammontare di spazi pubblicitari che
contribuiscono a rallentare il sito
14. “Analysts at Emarketer estimate that advertising
revenue at MySpace has fallen from $604m in
2008 to $184m this year, while Facebook’s ad
revenues have risen from $264m to $4.05bn in
the same period. ComScore estimates that
traffic to MySpace has halved since 2008.”
(Fonte Financial Times)
Articolo dedicato a Justin Timberlake (pop star
americana e nuovo azionista del network) sulla
futura rinascita di Myspace e il video
dell’intervista.
15. Appendice:
• Evoluzione del formato audio-visivo online
• http://www.monetizzando.com/evoluzione-video-online-maggi
• Fruizione dei video online, prospettive future
• http://www.rapidtvnews.com/index.php/rtvn-italiano/notizie/la-f
• Rimozione dei limiti di durata dei video su Youtube
• http://www.hostingtalk.it/news/internet/7917/youtube-i-limiti-di-
16. Alcuni dati circa la fruizione dei video
online
• il 23% degli utenti guarda video online giornalmente (13% lo scorso
anno)
• 57% degli utenti guarda video online settimanalmente (50% lo
scorso anno)
• gli utenti maschi dai 18 ai 34 anni guardano mediamente 7.8 ore di
video online a settimana
• circa il 30% degli utenti online guarda i contenuti da mobile phone,
internet-connected TV o wireless tablet
• La “top five” dei contenuti video più comunemente visualizzate
online dagli utenti sono: COMMEDIE (37%), VIDEO MUSICALI
(36%), VIDEO USER GENERATED CONTENT (33%), NEWS
(31%), TRAILER DI FILM (28%)
• Si prevede che il numero degli “spettatori” dei video online nel
mondo aumenterà da 780 milioni a 1.3 miliardi entro il 2016
19. Crippa Stefano - 779528
• Ipotesi: perché dalla televisione a YouTube?
Analisi di qualche cifra relativa a YouTube.
• Obiettivi: Intendere YouTube come un
ottimo strumento di Marketing e considerarlo
come un vero e proprio Social Network.
• Approfondimento: YouTube Tools (Insights)
// Tema delle “visualizzazioni” // Hulu.
20. YouTube: informazioni base
• E’ un sito web che consente la condivisione di
video.
• Utilizza Adobe Flash Player per visualizzare i
video.
• La maggior parte dei contenuti viene caricata dai
singoli utenti. Il suo scopo principale è quello di
mostrare video realizzati esclusivamente da chi
li carica, ma una delle problematiche più
frequenti è rappresentata dal fatto che vengono
caricati da terze parti spettacoli televisivi o video
musicali senza autorizzazioni.
21. YouTube: informazioni base (2)
• E’ stato fondato nel Febbraio del 2005 da Chad Hurley
• L’azienda ha sede a San Bruno (California)
• Organigramma: Chad Hurley (amministratore delegato), Steve Chen
(direttore tecnico), Jawed Karim (consigliere)
• E’ il sito web che presenta il maggior tasso di crescita
• Nel 2006:
- 100 milioni di video visualizzati quotidianamente
- 65.000 nuovi filmati che vengono aggiunti ogni 24 ore
- 20 milioni di visitatori al mese
Divenne il terzo sito più visitato al mondo dopo Google e Facebook
Il 10 Ottobre 2006 Google Inc. acquista il sito YouTube per l’importo
di 1,65 miliardi di dollari
22. Alcuni numeri interessanti
• Centinaia di milioni di utenti da tutto il mondo caricano centinaia di migliaia di video
ogni giorno; ogni minuto vengono caricate oltre 24 ore di video, ossia l’equivalente di
oltre 150.000 lungometraggi cinematografici alla settimana.
• In 60 giorni vengono caricati su YouTube più contenuti video di quelli realizzati dai tre
maggiori network USA in 60 anni.
• Il 70% del traffico di YouTube proviene da Paesi al di fuori degli USA.
• YouTube è localizzato in 25 Paesi e in 38 lingue.
• I dati demografici di YouTube includono un’ampia fascia: dai 18 ai 54 anni.
• YouTube presenta oltre 7000 ore di lungometraggi e show.
• YouTube monetizza oltre 2 miliardi di visualizzazioni video alla settimana
globalmente.
• Il numero di inserzionisti che utilizzano gli annunci display su YouTube è aumentato
di 10 volte nell’ultimo anno.
• Oltre 4 milioni di persone sono connesse e condividono i contenuti verso almeno un
social network.
• Ogni giorno vengono effettuate milioni di iscrizioni.
• Più del 50% dei video su YouTube è stato votato o include commenti della
community.
• Ogni giorno milioni di video vengono aggiunti come preferiti dagli utenti.
• YouTube mobile ha oltre 100 milioni di visite al giorno.
23. YouTube Marketing: 9 strategie
• YouTube Marketing è il nuovo Video Marketing.
• Pubblicare video non solo su YouTube.
• I contenuti dei video possono provenire da qualsiasi parte del
mondo.
• Non ci sono solo contenuti di alta qualità ma sono anche contenuti
video popolari.
• I video pubblicitari possono diventare molto popolari.
• Rispettare un calendario e l’argomento quando si pubblica un video.
• Pensare all’azione successiva alla visione.
• Promozione su più piattaforme, le prime 24 ore sono molto
importanti.
• Non porre tutta l’attenzione sui commenti, ma studiare anche altri
elementi come YouTube Insights.
24. Strumento di Marketing
• Una volta acquisito un buon numero di
utenti sul proprio canale di YouTube è
importante monitorare i dati statistici
riguardanti ogni singolo video.
• Due sono gli strumenti principali: YouTube
Insight e Hotspot.
25. YouTube Insight
• “Insight è la funzione di analisi video di
YouTube. Chiunque carichi un video può
visualizzare statistiche anonime sul
pubblico dei propri video, incluso il
numero, la località e l'età degli spettatori e
il modo in cui il video è stato trovato. Ciò
permette agli autori di video di conoscere
il rendimento dei loro video e di
comprendere come servire meglio il loro
pubblico.”
26. • Pagina di riepilogo: rendimento, copertura
demografica, primi dieci video nel lasso di tempo
selezionato.
• Rapporto visualizzazioni: dati sulla riproduzione dei
video e quindi sulla popolarità (in tempo reale fino a
raggiungere le 300 visualizzazioni).
• Rapporto di origine delle visite: come lo spettatore ha
scoperto il video (origini del traffico).
• Rapporto dati demografici: dati e sesso del pubblico.
• Rapporto Community: come lo spettatore interagisce
con i contenuti (voti, commenti, ecc…).
• Rapporto iscritti: andamento del numero di iscritti (nel
tempo e da che luogo).
• Punti di interesse: alti e bassi di visualizzazioni nei vari
punti del video.
• Rapporto invito all’azione: rendimento degli overlay di
invito all’azione.
27. Alcuni link interessanti
• http://www.google.com/support/youtube/bin/static.py?h
• http://www.webnews.it/2008/03/27/youtube-insight-stat
• http://video.pmi.it/file/vedi/821/statistiche-dei-video-you
• http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=69d012e81b732e0
• Problema delle visualizzazioni:
http://tuttowebvideo.com/visite-su-youtube-e-siti-video/
28. Conclusioni: perché YouTube può
essere considerato come un vero e
proprio social network??
• Popolarità dei video: se un video riesce ad attirare
l’attenzione di chi lo guarda, quest’ultimo sarà più
invogliato a lasciare un commento alla fine del video
stesso oppure a votarlo (coinvolgimento).
• Marketing & interattività: una volta acquisito un buon
numero di iscritti al canale non bisogna lasciarli soli ma
tentare di coinvolgerli il più possibile, creare una
community e aumentare l’interattività.
29. • Call to action: Porre domande alla comunità
interattiva di YouTube. E’ necessario per
ottenere feedback (che possono essere positivi
o negativi).
• Ci sono alcuni Tool che aiutano YouTube a
diventare sempre di più un social network:
• Bulletin: scambiando messaggi si mantengono
rapporti tra gli utenti.
• Playlist: creare liste tematiche per attirare
l’attenzione degli iscritti al proprio canale.
• Preferiti: possibilità di aggregare video utili
all’utente per soddisfare ogni suo tipo di scopo.
30. HULU – “detentore di cose
preziose”
• L'iniziativa Hulu fu inizialmente annunciata nel marzo del
2007 con AOL, MSN, MySpace e Yahoo! inizialmente
come partner distributivi. Jason Kilar viene nominato
amministratore delegato in giugno. Hulu lancia
definitivamente il servizio il 12 marzo del 2008.
• Hulu è un servizio internet di video su richiesta che offre
film e spettacoli televisivi in diretta, soprattutto di NBC e
Fox e di altre reti via cavo.
• Hulu fornisce video in formato Flash con risoluzione
maggiore di quella offerta da YouTube, ma minore di
quella offerta da una classica televisione. I video
pubblicati su Hulu sono visibili anche su altri network
come AOL, MSN, MySpace, Yahoo e Fancast.com.
31. HULU, cosa trasmette?
• Hulu offre episodi interi o parti di essi da oltre 400
trasmissioni televisivi. Inoltre, Hulu permette agli utenti di
condividere e modificare parti di questi video.
• Hulu offre oltre 100 produzioni cinematografiche con
un'offerta che include sia i grandi classici sia i film più
recenti. I contenuti cinematografici vengono forniti da
case produttrici come Universal Pictures, 20th Century
Fox, MGM, Lionsgate Entertainment e Sony Pictures
solo per citarne alcune. I film che in qualche possiedono
un contenuto non adatto ad alcune fasce della
popolazione sono visibili non censurati solo per gli utenti
registrati.
32. Spunti di riflessione
• Accordo Apple – Hulu:
http://www.manageronline.it/articoli/vedi/4989/
• La risposta di Google:
http://punto-informatico.it/3127177/PI/News/go
35. Daniele Domeniconi - 779754
• Ipotesi: Che cosa è il copyright e il diritto
d’autore?
• Obiettivi: Comprendere le Problematiche
relative alla gestione del Video Sharing
• Approfondimento: Causa tra Youtube – Rai –
Mediaset; e articolo di J. P. Barlow. “The
Economy of Ideas”
36. Youtube: Copyright e Diritto D’autore
Che cosa è il Copyright? È l’equivalente del
diritto d’autore nei paesi come USA e UK.
Il diritto d’autore è la posizione giuridica
soggettiva dell’autore di un opera
dell’ingegno a cui i diversi ordinamenti
nazionali riconoscono la facoltà originaria
esclusiva di diffusione e sfruttamento.
37. Cosa ne pensa il Web?
Youtube in silenzio: si torna al cinema muto
Youtube: Copyright School
Youtube: Termini di Copyright
38. Causa RAI vs Youtube
• L’azienda pubblica italiana, RAI, ha
intrapreso una lotta giuridica nei confronti del
colosso americano Yuotube per cercare di
eliminare le migliaia di ore di filmati di
proprietà dell’azienda italiana presenti sul sito
americano.
• L’obbiettivo della causa fu appunto quello di
chiedere l’eliminazione di tutto il materiale
coperto da copyright e un corrispettivo
risarcimento dei danni subiti.
39. RAI-Youtube: L’accordo
• Non sicuramente aspettato, viene firmato l’accordo tra la RAI
e l’azienda americana. Un accordo che prevede l’impegno
della RAI a caricare settimanalmente sul sito i propri contenuti
, rendendoli consultabili da tutti gli utenti del mondo; e non
solo, essendo Youtube un sito dei User Generated Content,
gli utenti potranno comunque caricare degli “spezzoni” di
filmati rai in maniera legale, sarà compito di youtube,
attraverso sofisticati software eliminare solo i file che hanno
problemi di Copyright.
• Esso è un segnale molto importante perché ci fa capire il forte
cambiamento, e la volontà, soprattutto dei vertici RAI,
dell’utilizzo di diverse piattaforme di informazione attraverso le
partnership con operatori web di profilo mondiale.
40. Rai.Tv
Una delle cause dell’accordo tra Rai e Youtube è data dalla
volontà dell’azienda Italiana di iniziare ad utilizzare
piattaforme web per la diffusione dei propri contenuti.
Rai.Tv è il portale web ufficiale della Rai, attraverso il quale
essa trasmette contenuti inediti, trasmissioni e film in
differita e in replica.
Inoltre Rai ha aperto un canale, con lo stesso nome, su
Youtube; canale sul quale settimanalmente vengono
pubblicati contenuti di proprietà Rai a disposizione dei
propri telespettatori in qualsiasi ora del giorno e della
notte.
41. Causa Mediaset VS Youtube
Nel 2008 Il gruppo Mediaset, depositano
presso il Tribunale di Roma un atto di
citazione nei confronti dei due giganti
americani: Youtube e Google.
Nella nota si legge la causa: “illecita
diffusione e sfruttamento commerciale di
file audio-video di proprietà della società
del gruppo”.
Vai all’articolo
42. La causa in numeri:
• 4643 filmati di proprietà del gruppo Mediaset RTI.
• 3250 ore di materiale messo online senza
possederne i diritti d’autore.
• 315.672 giornate di visione delle tre reti del gruppo
perse da parte dei telespettatori
• 500 milioni di euro è il risarcimento richiesto dal
gruppo Mediaset a Youtube e Google.
• 10.000 euro è l’importo del risarcimento per ogni
minuto di video di proprietà Mediaset trasmesso sul
sito di Youtube (Grande Fratello ndr.)
43. Mediaset Premium Net TV
La rete del biscione punta al web?
MP Net TV è un servizio gratuito per tutti gli
utenti di Premium, ed è un nuovo servizio di
TV on demand grazie al quale visualizzare
film, telefilm e show televisivi su PC, Mac e Tv.
La risposta è probabilmente “SI”, nonostante le
cause nei confronti di Youtube, la decisione di
Mediaset di darsi al Web è dovuta
principalmente alla volontà di mantenersi in
concorrenza con le altre emittenti: RAI e Sky.
44. Parallelismo RAI vs Mediaset
Mediaset Rai
• Risarcimento: 500 milioni • Risarcimento: 1 Miliardo
• Richiesta: eliminazione di • Richiesta: eliminazione
tutto il materiale di del materiale audio/video
proprietà Mediaset RTI. di proprietà Rai dai canali
• Nascita della Mediaset “privati”; apertura Canale
Premium NET Tv (2011) Ufficiale RAI e
inserimento del materiale
in esso.
• Nascita di Rai.TV (2010)
45. “The Economy of Ideas”
J.P.Barlow 1996
La trasformazione del potere delle Secondo aspetto intuisce che
major dal possesso della copia attraverso strumenti di
fisica, all’accesso delle info. controllo ci sarà la possibilità di
Intuisce che negli anni il proteggere le informazioni e ci
“contorno” sarebbe diventato sarà la possibilità di controllare
superfluo a differenza della come gli utenti accedono alle
possibilità di accedere alle informazioni piuttosto che di
informazioni da poter accedere produrre copie fisiche di un
ad ogni istante. bene.
Non Intuisce che il mondo virtuale di internet non è in grado di autoregolarsi da solo senza il
bisogno di regole.
Un esempio ne è la censura da parte di alcuni paesi, non tutti i paesi godono delle stesse libertà ed
è quindi impossibile riuscire a autoregolare il sistema web
La censura è solo uno degli esempi dei pericoli che corre internet, Barlow, pensava che la rete fosse
in grado di rigettare da sola questi pericoli ma la discussione è del tutto aperta.
47. Musica da Vedere
Immagini da Sentire
Coldplay – Strawberry Swing
Architecture in helsinki – Souvenirs
Oasis – All Around the World
Royksopp – What else is there?
Massive Attack – Teardrop
Bjork – Crystalline (25 Luglio 2011)