4. Europa
La
Dire7va
2004/18/CE,
per
il
coordinamento
delle
procedure
di
aggiudicazione
degli
appalF
pubblici
di
lavori,
di
forniture
e
di
servizi,
e
la
Dire7va
2004/17/CE,
relaFva
ai
"se7ori
speciali"
dell'acqua,
dell'energia,
dei
trasporF
e
dei
servizi
postali,
racchiudono
le
procedure
da
adoOare
a
livello
europeo
nella
pubblicazione
di
un
appalto
pubblico
introducendo
misure
che
facilitano
il
processo
di
aggiudicazione
degli
appalF.
4
Fonte
Union
Camere
2011
5. Europa
Il
seOore
degli
appalF
pubblici
è
cruciale
per
lo
sviluppo
del
mercato
unico
europeo
se
si
considera
che
da
solo
rappresenta
circa
il
16%
del
PIL
dell'Unione
europea.
Ogni
anno
nell'Unione
europea
le
amministrazioni
aggiudicatrici
pubblicano
appalF
di
forniture
e
lavori
per
un
valore
di
oltre
300
Miliardi
di
euro.
5
Fonte
Union
Camere
2011
6. Imprese
Con
un
faOurato
di
29
miliardi
di
Euro,
……..
la
società
francese
VINCI
domina
il
seOore
delle
costruzioni
in
Europa…….
6
7. Imprese
Il
maggiore
gruppo
italiano,
secondo
i
daF
del
bilancio
2010,
è
Impregilo
S.p.A.,
…….
classificatosi
tra
le
prime
30
società
europee
con
un
faOurato
di
circa
2.867
milioni
di
Euro,
10
volte
inferiore
a
quello
di
VINCI
7
9. tempi
9
A
B
C
D
E
A
=
Fa7bilità;
B
=
Preliminare;
C
=
ProgeOo
–
Validazione;
D
=
Esecuzione;
E
=
Collaudo
Tempo
medio
da
A
a
C
=
1,5
anni
se
gesFto
da
ente;
Tempo
medio
da
A
a
C
=
0,8
–
1,2
anni
se
gesFto
da
contractor
Ente +
Contractor
Contractor
12. 12
Valore della
produzione
203,3
Investimenti
169,0
Manutenzione ordinaria
34,3
100%
83,3%
NUOVO
87,2
MANUTENZIONE
STRAORDINARIA
81,8
42,9% 40,2%
RECUPERO
57,1%
NUOVO
42,9%
EDILIZIA
RESIDENZIALE
EDILIZIA
RESIDENZIALE
EDILIZIA NON
RESIDENZIALE
PRIVATA
EDILIZIA NON
RESIDENZIALE
PRIVATA
EDILIZIA NON
RESIDENZIALE
PUBBLICA
EDILIZIA NON
RESIDENZIALE
PUBBLICA
OPERE DI GENIO
CIVILE
OPERE DI GENIO
CIVILE
19,7%
10,9%
2,9%
9,5%
21,3%
9,5%
2,9%
6,5%
Fonte: Elaborazioni e stime Cresme/SAIE 2010
13. Sistema
appalF
Italia
13
SETTORE FONDAMENTALE PER L’ECONOMIA DEL PAESE
DAI DATI CONGIUNTURALI DELL’ANCE e dal RAPPORTO DELL’AUTORITA’ LL.PP. SI RILEVA:
ü Gli investimenti 11,1% del PIL;
ü Il numero degli occupanti 27,8% del totale addetti
nell’industria ;
ü Il totale degli occupati rispetto l’intero sistema economico è
pari al 8,4%;
ü Il numero delle imprese qualificate al 31 dicembre 2010 è
risultato pari a 37.899 per un corrispondente numero di
107.525 categorie di qualificazione (2,8 categorie ad impresa);
ü Il numero di aziende operanti nel comparto a pari a circa
240.000.
14. Sistema
appalF
Italia
14
NEGLI ULTIMI 15 ANNI E’ CRESCIUTO DEL 29,4%
PIU’ DEL DOPPIO DEL PRODOTTO INTERNO LORDO(+13,5%)
Nel 2008 si interrompe il trend di crescita che aveva caratterizzato
l’evoluzione dei volumi produttivi settoriali nell’ultimo decennio.
Nel 2009 si rileva un decremento del 3,0% nel 2010 del 9,8
per il 2011 si prevede – 15,6%
Il volume di importi per appalti pubblici e di circa 90 Ml di euro pari
al 26% dell’intero mercato appalti settore costruzioni europeo
L’Italia risulta la prima nazione per numero di appalti con circa
58.000 procedure attivate nell’anno 2010…..
…… con importo medio pari a 1.502.000 euro
Fonte: Rapporto congiunturale ANCE 2010
Relazione annuale al Parlamento Autorità di Vigilanza
15. tempi
15
A
B
C
D
E
A
=
Fa7bilità;
B
=
Preliminare;
C
=
ProgeOo
–
Validazione;
D
=
Esecuzione;
E
=
Collaudo
Tempo
medio
da
A
a
C
=
7,5
anni
se
gesFto
da
ente;
Tempo
medio
da
A
a
C
=
3,5
–
4,2
anni
se
gesFto
da
contractor
Ente Impresa
17. L’Ente
pubblico
• RidoOa
capacità
di
gesFone;
• Scarsa
flessibilità;
• Poca
possibilità
di
crescita
da
parte
degli
operatori
interni;
• Poca
mobilità;
• Tempi
burocraFci
molto
estesi.
17
18. Riepilogando
• Imprese
con
basso
volume
di
affari;
• Molte
procedure
burocraFche;
• Basso
valore
aggiunto;
• Tempi
elevaF;
• Elevato
numero
di
contenziosi.
18
19. MoFvazioni
Il
sistema
appalF
Italia
oggi
offre:
• Frammentarietà
degli
appalF;
• Basso
valore;
• Rapporto
territoriale
esteso;
• Rapporto
domanda/offerta
non
equilibrata,
logica
fuori
mercato;
• Mercato
con
scarsi
intervenF
di
capitale
privato
19
21. Dal
1994
sFamo
assistendo
ad
una
conFnua
evoluzione
legislaFva
del
seOore……
Oltre
a
principi
di
legalità,
sicurezza
e
qualità,
sono
staF
introdoOe
possibilità
e
condizioni
che
consentono
lo
sviluppo
dell’Impresa
e
del
Mercato;
Con
il
decreto
207
si
conFnua
sulla
stessa
strada
…….
rincorrendo
l’Europa
21
22. Il
d.P.R.
207
….CONSENTE
• CompeFFvità
di
impresa;
• Aumentano
le
possibilità
di
invesFmenF
con
capitale
privato;
• ProgeOazione
con
maggiori
livelli
di
controllo;
• A7vità
di
gesFone
volte
alla
riduzione
del
contenzioso
22
23. d.P.R.
207
• Controllo
delle
logiche
di
mercato
favorendo
invesFmenF
da
privaF
e
banche;
• Controllo
delle
anomalie
del
mercato,
eliminando
di
faOo
il
massimo
ribasso;
• Favorisce
lo
sviluppo
di
logiche
di
governence,
con
contra7
di
appalF
e
gesFone
che
possono
essere
concessi
sin
dallo
studio
di
fa7bilità;
• Consente
la
possibilità
di
gesFre
con
flessibilità
appalF
complessi;
• Sviluppo
delle
Imprese
e
miglior
governo
del
territorio
da
parte
degli
enF.
23
25. Dialogo
compeFFvo
Il
“dialogo
compeFFvo”
è
una
procedura
con
la
quale
l’amministrazione
aggiudicatrice
avvia
un
dialogo
con
i
candidaF.
L’obie7vo
è
valutare
soluzioni
tecniche,
giuridiche
e
finanziarie
che
soddisfino
le
esigenze
dell’ente
appaltante
25
26. Dialogo
compeFFvo
……
procedura
di
gara
contemplata
dalla
dire7va
2004/18/CE,
che
rappresenta
un
uFle
strumento
in
mano
alle
stazioni
appaltanF,
che
potranno
impiegarlo
apprezzandone
i
caraOeri
di
flessibilità
operaFva
e
la
capacità
di
sFmolare
e
fare
emergere
l’esperienza
dei
concorrenF
che
si
candidano
alla
realizzazione
di
lavori
pubblici
complessi
26
27. Dialogo
compeFFvo
“per
appal2
par2colarmente
complessi”…….
….
una
procedura
flessibile
che
salvaguardi
la
concorrenza
tra
operatori
economici
e
la
necessità
delle
amministrazioni
aggiudicatrici
di
discutere
con
ciascun
candidato
tu7
gli
aspe7
dell'appalto”.
27
28. appalto/canFere
complesso
Il
canFere
si
può
definire
“complesso”
nel
caso
in
cui
l’ente
che
indice
l’appalto
non
dispone
di
strumenF
e
di
studi
per
definire
le
caraOerisFche
dell’intervento.
“
complesso”
per
“condizioni
ambientali,
progeF
di
alta
ingegneria,
specificità
opera2ve,
ecc.”
28
29. Appalto
modulare
• Prevede
fasi
di
avanzamento
legate
al
raggiungimento
da
parte
dell’impresa
,
di
obbie7vi
predeterminaF;
• L’impresa
dovrà
rispeOare
determinaF
requisiF
per
poter
procedere
nell’avanzamento
di
fasi
disFnte
di
lavoro;
• E’
applicabile
quando
l’appalto
può
prevedere
lo7
funzionali
o
lo7
differenziaF
29
30. Appalto
modulare
• La
DIRETTIVA
2004/18/CE
del
31
marzo
2004
all'art.
31,
c.
4
leO.
b)
ne
prevede
l’uJlizzo
purché
i
requisiJ
siano
già
presenJ
nel
bando
di
gara;
• Previsto
dal
207
con
modalità
di
appalto
integrato
partendo
dal
progeOo
preliminare;
• Può
essere
inteso
come
giusto
equilibrio
tra
Dialogo
compe22vo
–
Appalto
integrato
–
Accordo
quadro.
30
31. Il
Project
Management
Le
tecniche
di
management
sono
le
più
idonee
per
la
gesFone
di
appalF
complessi
• Consentono
la
totale
visione
di
tuOo
quanto
occorre
per
offrire
“
chiavi
in
mano”
infrastruOure
con
tempi
e
cosF
cerF;
• Le
amministrazioni
hanno
la
possibilità
di
negoziare
i
contra7,
personalizzaF
sulla
base
delle
proprie
esigenze;
• Favorisce
lo
sviluppo
delle
imprese
e
la
compeFFvità
del
mercato.
31
32. Con
il
PM
32
A
B
C
D
E
A
=
Fa7bilità;
B
=
Preliminare;
C
=
ProgeOo
–
Validazione;
D
=
Esecuzione;
E
=
Collaudo
Tempo
medio
da
A
a
E
=
3,5
–
5,5
con
cosF
cerF…….
Ente e Impresa
33.
Principali
differenze
tra
appalto
ordinario
rispeOo
una
gesFone
con
l’ausilio
di
tecniche
di
management
Fattori PM "Codice contratti"
Tempo Fisso Legato a variabili
Variabili
Ordinarietà di gestione
”Sistematici"
Legate ad eventi
occasionali
Costi Fissi e controllabili
Legati a variabili entro
limiti stabiliti da norme
Qualità Legata ai requisiti Legata al contratto
33
seminario
del
master
in
gesFone
integrata
nelle
Pubbliche
Amministrazioni
34. Nuovi
scenari
per
gli
appalF
• Proge7
cerF
e
validaF
in
ogni
fase
evoluFva;
• Rapporto
che
genera
compeFFvità
misurata
e
calibrata
secondo
le
reali
esigenze;
• Possibilità
di
appalF
mulFpli
con
monitoraggio
e
verifica
delle
aOese;
• Possibilità
di
intervenF
con
enorme
impiego
di
capitale
privato
misurato
sulle
esigente
della
colle7vità
34
35. Applicando
il
PM
…..
Ci
avviciniamo
all’Europa
..
Con
impresa
più
compeFFva,
con
….
Amministrazioni
più
vicine
al
mercato
reale
….
Rischio
direOo
con
capitali
privaF
…
per
far
crescere
il
mercato
…..
Domanda
/
offerta
sinergicamente
dialogano.
35