2. Il Mercato dei RAEE in Sardegna
Ing. Paolo Rinaldi
Techne Scpa
3. Valore della Ricerca
•Analisi del mercato potenziale;
Pre-fattibilità •Analisi situazione locale;
•Ipotesi di massima ricavi/costi, investimenti;
•Prospettive strategiche
Preliminare e Business Plan
Piano Operativo
Progetto definitivo ed esecutivo
Processi e Procedure e
adeguamento al D.Lgs 231/01
4. Cosa sono i RAEE
Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche
I RAEE costituiscono una piccola parte (in peso) del
complesso dei rifiuti.
In termini di volumi la loro presenza è consistente (circa
5-10%)
5. Cosa sono i RAEE
PROBLEMI:
2. Sono potenzialmente inquinanti e pericolosi, a causa della
presenza di sostanze tossiche
3. Il loro smaltimento in discarica o tramite inceneritori è
inopportuno
4. La raccolta è spesso inattuabile con i normali automezzi
OPPORTUNITÀ:
2. Contengono materie prime riutilizzabili
3. Sono spesso prodotti da filiere “particolari” o comunque
“specifiche”
6. La Normativa
Decreto Legislativo 25 luglio 2005, n. 151 e s.m.i.
Dir. 2002/95/CE Dir. 2002/96/CE Dir. 2003/108/CE
19 gennaio 2012 il Parlamento Europeo ha
approvato la revisione della direttiva sulla gestione dei RAEE
Gli obiettivi di recupero saranno funzione delle AEE immesse al consumo
7. La Normativa
Alcuni Principi del Decreto Legislativo 25 luglio 2005, n. 151:
obbligo per i produttori e i distributori di nuove AEE di gestire
la raccolta differenziata, il trattamento, il recupero e lo smaltimento
dei RAEE ponendo a loro carico gli oneri di tale filiera
obiettivo per la raccolta separata dei RAEE pari a 4 kg per
abitante/anno entro il 31/12/2008
i COMUNI assicurano la funzionalità e l'adeguatezza dei sistemi di
raccolta differenziata dei RAEE provenienti dai nuclei domestici
8. La Normativa
Alcuni Principi del Decreto Legislativo 25 luglio 2005, n. 151:
gli impianti di trattamento devono conformarsi ai requisiti tecnici citati
nel decreto (all. 2) e alle disposizioni gestionali indicate (all. 3)
gli impianti di trattamento devono conseguire l'autorizzazione ordinaria
(art. 208 del D.Lgs. 152/06) o quella semplificata (art. 214 e 216 del
D.Lgs. 152/06).
È previsto un Centro di Coordinamento RAEE, finanziato e gestito
dai Sistemi Collettivi istituiti dai Produttori di AEE per garantire
l'ottimizzazione delle proprie attività, a garanzia di comuni,
omogenee e uniformi condizioni operative.
9. Enti locali / Produttori di AEE:
il perimetro di responsabilità
I Sistemi Collettivi sono i soggetti – ad esempio consorzi, o società senza finalità di lucro –
fondati e finanziati dai produttori di AEE per assolvere collettivamente alle obbligazioni loro
attribuite dal Decreto RAEE.
Cittadini
Enti Locali Produttori
attraverso i Sistemi Collettivi
Raccolta Ritiro Trattamento
e Trasporto
Distributori
10. Il Sistema RAEE in Italia
L’Accordo di Programma contiene i principi generali della regolamentazione dei rapporti
tra i diversi soggetti in relazione al servizio di gestione dei RAEE (18 luglio 2008).
2. Assegnazione del punto
1. Iscrizione e registrazione
del punto di raccolta di raccolta al Sistema
Collettivo
Centro di
4. Richiesta di ritiro Coordinamento
5. Registrazione e trasferimento
richiesta di ritiro al Sistema
Collettivo
Punto di Raccolta
Sistema
Collettivo A
Sistema
Collettivo B
Sistema
Collettivo C
Sistema
Collettivo …
Sistema
3. I Sistemi Collettivi assegnatari
Collettivo n
posizionano unità di carico
6. I Sistemi Collettivi erogano il
servizio di ritiro e conferimento
presso impianto trattamento
11. Da oggi il nuovo Accordo di Programma tra
Centro di Coordinamento RAEE e ANCI
12. La Ricerca di mercato
Domanda I Servizi Canali Acquis.
Barriere acc. Offerta Opp. e Prob.
Analisi S.W.O.T
13. La Domanda
Domestici
Segmentazione
Storici RAEE Nuovi
R1 – Freddo e clima;
R2 – Grandi bianchi;
Professionali R3 – Tv e monitor;
R4 – Elettronica di consumo;
R5 – Sorgenti luminose
14. Evoluzione dei RAEE in Italia
250
Quantità [1.000 t]
200
150
100
50
0
2005 2006 2007 2008 2009
Anni
Fonte: ISPRA
Domanda in Aumento
15. ISPRA RAPPORTO RIFIUTI SPECIALI
[Analisi economica su un campione di 1.430 Comuni]
costo della raccolta differenziata dei RAEE variabile
da 0,05 a 2,5 €/kg
[Non è stata rilevata alcuna correlazione significativa tra il costo di
raccolta e i quantitativi raccolti]
Costo medio pro capite per la raccolta differenziata dei RAEE =
0,92 €/(ab*anno)
e il costo medio unitario 0,28 €/kg del servizio.
In Sardegna i parametri assumono rispettivamente
i seguenti valori: 1,69 €/(ab*anno) e 0,36 €/kg.
17. Presenza dei RAEE nella RD
[anno 2009]
8,00%
% sulla RD totale
7,1%
6,00%
5,0%
4,00%
3,2%
2,00% 2,6% 2,5%
1,9% 1,8% 1,6%
0,00%
no
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C
M
Elaborazione dati ARPAS
18. Raccolta differenziata pro capite dei RAEE per Provincia
14,00
11,90
12,00
kg/(abitante*anno)
10,00 9,01
7,37 7,09
8,00
5,69
6,00 4,49
3,39 2,96
4,00
2,00
-
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Ca
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Elaborazione dati ARPAS
21. Confrontando i dati complessivi pubblicati da ARPAS con quelli forniti
dal Centro di Coordinamento RAEE nel
Rapporto Annuale 2010 sul sistema di ritiro e trattamento dei rifiuti
da apparecchiature elettriche ed elettroniche in Italia
sembrerebbe che una parte consistente (20%) di rifiuti non è
gestito dal sistema del C.d.C. RAEE.
La discrasia dei dati può derivare dalla presenza di punti di raccolta
(isole ecologiche) non accreditati presso il C.d.C. e dalla presenza di
RAEE professionali gestiti con altri circuiti.
Tale componente costituirebbero pertanto circa il 25%
del totale dei RAEE raccolti.
22. Previsioni del Piano Regionale Rifiuti
Situazione a regime = RD RAEE pari a 19.000 t annue.
Il livello di raccolta differenziata dei RAEE raggiunto nel 2009 (12.722 t)
dovrà essere ulteriormente incrementato del 50%.
Obiettivi annui di raccolta nella situazione a regime secondo il Piano:
Prov. di Cagliari 6.600 t;
Prov. di Carbonia-Iglesias: 1.500 t;
Prov. di Medio Campidano: 1.000 t;
Prov. di Nuoro: 1.500 t;
Prov. di Ogliastra: 500 t;
Prov. di Olbia-Tempio: 2.600 t;
Prov. di Oristano: 1.600 t;
Prov. di Sassari: 3.700 t.
23. Prospettive nel lungo periodo
tendenza della normativa ad aumentare il livello di tutela ambientale
e quindi ad incrementare i livelli di raccolta differenziata e di
smaltimento dei rifiuti con procedure “ambientalmente sostenibili”
ottimizzazione dei cicli di produzione da parte dei produttori con
riutilizzo di parti e materiali provenienti dal recupero delle proprie AEE
9. realizzazione di impianti specializzati nel recupero di rifiuti specifici
di singoli produttori
10. produttori, organizzati per il recupero dei propri prodotti per far
fronte ai costi della filiera
Cogliere le occasioni all’orizzonte!!
24. I Servizi
Realizzazione e gestione Centri di Raccolta (Comuni e I.U.)
Logistica (Sistemi Collettivi)
Trattamento
Smaltimento (Mercato chiuso)
(Mercato parzialmente
Recupero
Assente in Sardegna)
25. Il Trattamento
Canali di Acquisizione dei servizi
Gestori aree di
Provenienza
Centro di Raccolta raccolta non Privati
RAEE
convenzionate
Canale di Centro Coordinamento
Eventuali Intermediari
Acqusizione RAEE
Impianto
26. Barriere al mercato
Centri di Raccolta:
•disponibilità del Comune che ospita il CdR
•iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali per il soggetto gestore
Logistica
•iscrizione Albo Nazionale Gestori Ambientali
•iscrizione albo trasportatori conto terzi e acquisto licenza “conto terzi”
da ditta cedente (o acquisto diretto ramo di azienda)
27. Barriere al mercato
Trattamento
•procedura VIA (e VAS) ove necessaria
•autorizzazione ex D.Lgs. 152/06
•accreditamento presso il Centro di Coordinamento RAEE
•certificazione di qualità (ove richiesta).
28. Parametri di efficienza degli impianti di trattamento
Percentuale di Percentuale di reimpiego e di
recupero riciclaggio di componenti, di materiali
Tipologia di RAEE [in peso medio per e sostanze
apparecchio] [in peso medio per apparecchio]
•Grandi elettrodomestici
•Distributori automatici 80% 75%
•Apparecchiature informatiche e per
telecomunicazioni 75% 65%
•Apparecchiature di consumo
•Piccoli elettrodomestici
•Apparecchiature di illuminazione
•Strumenti elettrici ed elettronici* 70% 50%
•Giocattoli e apparecchiature per lo
sport e per il tempo libero
•Sorgenti Luminose 80%
29. Barriere al mercato
Output recupero dal trattamento RAEE [%]
Trattamento: Prodotto R1 e R2* R3 R4
Parametri di Metalli ferrosi 66 8 29
efficienza Metalli non ferrosi 6 5 15
Altre plastiche 10 16 30
Vetro 1 62
Cemento 3
Assemblaggi elettronici 3 1
Schede elettr. 4
Cavi 1
batterie 3
Ceramici 5
Rifiuti pericolosi 8 3
* da dati Ecodom 2009 e Hera
Altro 6 3 12
Totale 100 100 100
32. L’offerta
Centri di Raccolta per Provincia
Provincia N. CdR Provincia N. CdR
Cagliari 24 Carbonia- 7
Iglesias
Medio 7 Nuoro 15
Campidano
Ogliastra 12 Olbia- 10
Tempio:
Oristano 7 Sassari: 27
34. L’offerta
Trasporto
In Sardegna, al febbraio 2012, risultano iscritti all’Albo:
Categoria per il trasporto dei RAEE 417 soggetti
Categoria 1: 120 soggetti
Categoria 4: 342 soggetti
Categoria 5: 176 soggetti
35. L’offerta
Trattamento
Eurodemolizioni e raccolta ecologica s.r.l.: loc.tà Fenosu a Oristano.
Accreditato c/o il C.d.C. RAEE per il trattamento di R1, R2 e R4.
Ecocentro demolizioni srl: Zona industriale 34/A a Siniscola (NU).
Accreditato c/o il C.d.C. RAEE per il trattamento di R2 e R4.
West Recycling s.r.l. : zona industriale di Macchiareddu a Uta.
Accreditato c/o il C.d.C. RAEE per il trattamento di R1, R2, R3 e R4.
Potenzialità complessiva autorizzata: circa 10.000 t/anno
Una parte dei RAEE sono stoccati e avviati a recupero in Continente
36. ANALISI SWOT
Punti di Forza (Strenghts)
•Il progresso normativo ha determinato la nascita di un mercato solido
•Il mercato dei RAEE è tendenzialmente in aumento
•Le indicazioni relative alla pianificazione regionale prevedono un
incremento dei RAEE da trattare per raggiungere la situazione a
regime (+ 50%).
37. ANALISI SWOT
Punti di debolezza (Weaknesses)
• L’implementazione della filiera negli ultimi 2-3 anni non è nota
• Il probabile aumento della RD andrebbe a ridurre le quote di mercato
disponibili e potenzialmente aggredibili
• I tempi per l’accesso al mercato sono lunghi (autorizzazioni e avvio)
• Il mercato attuale del trattamento ha già tre competitor che hanno una
pregressa esperienza nel settore del recupero dei metalli ferrosi
• La realizzazione degli impianti è abbastanza recente e la dislocazione
è tale da coprire “geograficamente” gran parte del territorio
• I canali di acquisizione sono “rigidi” e ben definiti
38. ANALISI SWOT
Opportunità (Opportunities)
•Inserimento nel mercato per l’acquisizione delle ulteriori quote
previste per il raggiungimento della situazione a regime
•La realizzazione di un impianto nell’ambito di una iniziativa con
partner pubblici potrebbe garantire una determinata quota di mercato
andando a coprire le aree del territorio ove il servizio non è attivo
o risulta insufficiente.
•I clienti sono sensibili a servizi complementari (realizzazione Centro
di Raccolta ed effettuazione servizi di trasporto).
39. ANALISI SWOT
Minacce (Threats)
•La potenzialità dei competitor è sufficiente al mercato previsionale
•La filiera parallela di gestione dei RAEE tramite mero stoccaggio e
successivo conferimento fuori regione ha potenzialità non note ma
comunque rilevanti.
•La concorrenza di tale mercato dipende da molteplici fattori anche di
natura globale (costo delle materie prime)
•Il mancato ottenimento delle convenzioni con i Sistemi Collettivi porta
alla esclusione dal mercato (almeno per il tempo necessario al
ri-affidamento degli incarichi);
•Nel medio-lungo periodo, la realizzazione di ulteriori impianti di
trattamento con tecnologie innovative o frutto di accordi di filiera con
i produttori può comportare una concorrenza eccessiva;
40. I Fattori critici di successo
Strategie di Intervento
Obiettivi Strategie Fattori critici di Successo
Localizzazione strategica
Autorizzazione alla realizzazione e gestione Presentazione immediata della
Struttura ambientalmente idonea
dell'impianto di trattamento domanda
Struttura tecnicamente adeguata
Coinvolgimento pro-attivo
Realizzazione Centro di Raccolta RAEE Realizzazione area secondo requisiti
dell’Amministrazione provinciale e
intecomunale di legge
dei Comuni
Attivazione servizi di trasporto per i Centri
Ottimizzazione logistica per offrire
di Raccolta (circuito CdC) e per i Forte attività commerciale
prezzi competitivi
produttori/detentori
Realizzazione di impianto
Avvio delle attività di trattamento dei RAEE
Acquisizione immediata impianto successivamente adattabile alle
in procedura semplificata
esigenze "a regime"
Eventuale gestione di altre attività Definizione di un buon modello
Analisi di mercato
connesse al settore rifiuti gestionale
41. BREAK EVEN POINT
Dimensionamento
si ipotizza la realizzazione di un impianto di trattamento dei RAEE
dei raggruppamenti R1, R2, R3 e R4 di potenzialità annua complessiva
pari a 4.000 t/anno
Tale dimensionamento rappresenta una media tra gli impianti esistenti
sul territorio e risulta compatibile con le previsioni di sviluppo del
mercato dei RAEE nel breve-medio periodo.
Non si conosce la struttura del debito della società e le modalità di
investimento (Equity e Debt) pertanto i valori dei principali indici
(PAYBACK, Discounted PAYBACK, WACC, TIR, IRR) potranno
essere elaborati solo successivamente alla luce delle scelte strategiche
del Management.
42. BREAK EVEN POINT
Il percorso che seguito:
•individuazione dei potenziali ricavi unitari conseguenti il trattamento
•determinazione dei principali costi fissi di struttura
•determinazione dei principali costi di gestione variabili
•individuazione dei quantitativi minimi di pareggio ricavi/costi( BEP)
43. BREAK EVEN POINT
RICAVI
• Ricavo per trattamento: corrisposto dai Sistemi collettivi per i RAEE
convenzionati con il circuito del C.d.C. e dai produttori/detentori per
i RAEE “extra” provenienti da altri circuiti;
• Ricavo dalla vendita dei prodotti ottenuti a valle del trattamento
(tali ricavi vengono determinati al netto dei costi di smaltimento
dei prodotti non recuperabili).
44. BREAK EVEN POINT
PREVISIONI
Si considera invariante il dato di raccolta almeno nel medio periodo:
•trend generale di riduzione nella produzione di rifiuti urbani riscontrato
per la Sardegna (anche in virtù delle iniziative promosse dalla Regione)
•minore incidenza in peso dei RAEE di nuova generazione (a parità di
pezzi raccolti, corrisponde un minore peso complessivo del raccolto
•crisi economica che induce un minore acquisto di beni e quindi,
in prospettiva, comporterà una riduzione nella produzione di RAEE;
45. COSTI FISSI BREAK EVEN POINT
• Investimento per acquisto area e struttura
• Investimento impianto
• Costi del personale
COSTI FISSI DI GESTIONE
• le materie di consumo (uffici e altro)
• l’energia (in quota parte)
• Governance e Controllo (Amministratori, CdA, revisori conti,
…)
• Consulenze specialistiche ((settore ambientale, contabili, …)
46. BREAK EVEN POINT
COSTI VARIABILI DI GESTIONE
• energia (per la produzione)
• materiali di consumo (per la produzione)
• gestione emissioni, monitoraggi ambientali e analisi prodotti
• gestione procedure rifiuti
• manutenzione impianto
47. Scenario analizzato
Il BPE è raggiunto trattando circa 3.550 t/anno.
ossia il 19% del mercato a regime
ma anche il 100% delle quote di mercato previste
I maggiori ricavi si ottengono dalla vendita dei prodotti (circa 60%)
pertanto assume particolare importanza la qualità delle lavorazioni.
La maggiore incidenza nei costi annui è rappresentata da quelli relativi
al personale che incidono per il 53%.
L’investimento complessivo è pari a circa 5.000.000 €.
48. In ogni caso occorre tenere conto che:
•si sono fatte molte assunzioni cautelative nello sviluppo dello studio
•i costi di realizzazione dell’impianto possono essere ridotti o
effettuati gradualmente con implementazioni successive
•devono essere valutate opportunità di acquisizione degli immobili
e delle attrezzature in loco
•devono essere definite le modalità di assunzione del personale
(riduzione costi effettivi per le risorse umane)
•possono essere ottenute economie di scala con attività già in essere
o con l’attivazione di servizi complementari
49. Strategie operative di breve-medio periodo:
•massiccio impegno commerciale per l’acquisizione clienti esterni al circuito
RAEE con conseguente aumento dei quantitativi trattati
•richiesta e ottenimento di autorizzazioni per la gestione di altre tipologie di
rifiuto per lo stoccaggio e il successivo recupero/smaltimento (aumento dei
ricavi della gestione non caratteristica)
•inserimento della iniziativa quale “ramo” di azienda già operativa
•avvio di altre attività nel settore rifiuti con basso livello impiantistico e alti
margini di contribuzione (gestione vetro, trattamento ingombranti, …)
•verificare eventuali iniziative più complesse (alto livello di tecnologia):
•trattamento pneumatici
•trattamento legno
•gestione rifiuti inerti o da bonifiche
•trattamento ceneri
50. Scenario inerziale
Senza alcun intervento, lo scenario inerziale prevede che i RAEE raccolti
in regione siano inviati agli impianti esistenti e, per le quantità eccedenti,
siano inviati a trattamento in altri territori. Questo stato di cose comporta
il mancato rispetto del principio di prossimità previsto nella normativa
vigente (Comunitaria, Nazionale e locale).
Le conseguenze di tale situazione sono:
•di natura economica: maggiori costi per gli operatori locali
•di natura ambientale: maggiore impatto dovuto ai trasporti
•di risorse umane: mancata creazione di occupazione e di professionalità
•di natura competitiva: si dipende da altri territori per un servizio primario