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1 of 24
26 testsalute128
Creme solari
ecco di quali fidarsi
Cinqueprodottivengonobocciatidaltest:nonproteggono
comedicono.Moltomale:isolarihannoilcompitoimportantissimo
didifendercidairagginocividelsole.Iconsigliperesporsiinmodosicuro.
di Manuela Cervilli
U
sate le creme solari. A lanciare
questo appello sui social
qualche mese fa non è stato un
dermatologo, per lo meno non questa
volta: l’invito è arrivato invece dall’attore
australiano Hugh Jackman, uno degli
invincibili X-Men, che sta lottando - non
da finto supereroe ma da uomo eroico
- contro un carcinoma al naso che lo ha
costretto a subire ben sei operazioni in
due anni. Un gesto semplice - quello di
spalmarsi la crema protettiva prima di
esporsi al sole - che però ci assicura tutta
l’efficacia della prevenzione, migliore di
qualsiasi cura. Naturalmente la crema
solare deve avere due caratteristiche
essenziali: essere adeguata, cioè avere
il fattore di protezione adatto al nostro
tipo di pelle, ed essere efficace. Questo
aspetto, in particolare, è stato al centro
del nostro test su 19 solari: purtroppo
abbiamo scoperto che non tutti sono
all’altezza del loro importante compito.
La protezione serve a tutti
“Prendi un po’ di sole... guarda che non
ha mai fatto male a nessuno”. Quando
ero piccola, me lo sentivo ripetere ogni
volta che - poco propensa a cuocermi
al sole - mi riparavo sotto l’ombrellone.
Sbagliavano allora i miei nonni e
sbagliano oggi le persone che non
usano o usano in modo non adeguato
le creme solari. E per adeguato non
s’intende solo il fattore giusto, ma
anche la quantità di crema necessaria:
su un adulto, per esempio, bisogna
spalmarne circa 36 g (sei cucchiaini)
per ogni esposizione al sole. Insomma la
crema non va centellinata e va rimessa
dopo ogni bagno in mare o comunque
ogni due ore. Con i più piccoli poi serve
qualche precauzione in più (gli orari di
esposizione anche con la crema solare
vanno ridotti, il cappellino e gli occhiali
sono obbligatori...): a causa dei sistemi di
difesa della pelle non del tutto sviluppati
sono i soggetti più sensibili ai raggi
ultravioletti. Tra i fattori di rischio per lo
sviluppo di tumori cutanei in età adulta
c’è proprio l’intensa esposizione al sole in
età infantile con scottature ed eritemi. I
miei nonni non lo sapevano, ma oggi non
si può certo ignorare questa evidenza.
Il test ne smaschera cinque
Le creme scelte per il nostro test hanno
un fattore di protezione livello 30. Il
fattore di protezione solare (espresso in
Ha un ingrediente
non sicuro Nivea,
a più gradita
nella prova pratica >
Solo con
filtri fisici
TRE PRODOTTI
NEL TEST
Biosolis e Clinique
vengono bocciati,
mentre Lavera
supera la prova
di protezione
128testsalute 27
Consigli sotto il sole
TINTARELLA SICURA
Gli effetti negativi dei raggi solari si accumulano durante tutta la vita. Ma l’80%
dell’esposizione complessiva avviene prima dei 18 anni: proteggi i tuoi bambini.
Fototipo 1
Capelli biondi o rossi
pelle molto chiara
Fototipo 3
Capelli bruni e pelle
olivastra chiara
Fototipo 5
Capelli scuri e pelle
olivastra scura
Fototipo 2
Capelli chiari
e pelle chiara
Fototipo 4
Capelli scuri e pelle
olivastra
Fototipo 6
Capelli molto scuri e
pelle scura
Più è basso il fototipo, più alta deve essere la protezione
Dalle 11:00 alle 16:00
In questi orari i raggi Uv sono più
forti: meglio non esporsi. I neonati
(0-6 mesi) non devono stare al sole.
La differenza tra UVA e UVB
Gli UVB causano l’abbronzatura e
le scottature. Gli UVA penetrano in
profondità nella pelle e provocano il
fotoinvecchiamento. Entrambi sono
responsabili dei tumori della pelle.
Più è basso il fototipo, più alta deve essere la protezione
Quanta metterne?
La crema va spalmata in
abbondanza: servono circa sei
cucchiaini per applicazione.
Filtri: chimici o fisici
Funzionano in modo diverso:
quelli fisici riflettono i raggi;
quelli chimici li assorbono.
Spesso sono presenti entrambi.
Quanto dura il solare?
Questa indicazione segnala la
durata dopo l’apertura, ma il
nostro test (su TS127) svela che
dura di più se conservata bene.
28 testsalute128
etichetta con la dicitura SPF) indica la
capacità del prodotto di filtrare i raggi
UVB: i solari con SPF 30 arrivano a
bloccarne il 97%. Nessun SPF è in grado
di arrivare a bloccare il 100% dei raggi,
nemmeno quello 50, che infatti ne blocca
circa il 98%. Abbiamo messo alla prova
le creme per verificare se proteggono
davvero quanto dichiarano in etichetta:
cinque prodotti falliscono la prova.
Tra questi il peggiore è Clinique, una
crema che costa tanto e che delude in
proporzione: la sua protezione misurata
in laboratorio corrisponderebbe a un SPF
10 in etichetta, un fattore di protezione
bassissimo, che può letteralmente
Creme solari
Fattore di protezione 30
PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI
QUALITÀGLOBALE%
Ineuromin-max
(aprile2017)
Prezzomedio
per200ml
Quantità(ml)
Tipodifiltro
Profumo
Fragranze
allergeniche
Interferenti
Endocrini
Etichetta
ProtezionedairaggiUVB
(SPFmisurato)
ProtezionedairaggiUVA
(misurato)
Provad’uso
F F
GARNIER AMBRE SOLAIRE Latte protettivo
Leggero e setoso
9,90 - 15,29 12,95 200 F, C G A B B B 73
F L’ORÉAL PARIS Sun sublime - Cellular Protect 11,62 - 16,49 14,23 200 F, C G B B B B 72
LA ROCHE POSAY Anthelios Lait confort 21,15 - 29,99 20,62 250 F, C B B B B 70
EUCERIN Sun lotion extra leggera 12,60 - 21 24,56 150 C G B B B B 70
BIOTHERM Lait solaire hydratant 20,90 - 29,99 25,76 200 F, C G G B B B B 70
AVÈNE Latte alta protezione 17,10 - 24,5 43,38 100 C G B B B B 70
VICHY Idéal soleil - Latte fresco idratante 19,93 - 27,49 15,89 300 F, C G B B B B 69
YVES ROCHER Solaire latte confort 17,50 - 17,50 23,33 150 C G G B B C B 66
NIVEA SUN Protect & Bronze Latte solare 11,99 - 16,5 14,99 200 C G G B B B A 64
F CIEN Latte solare classic 4,99 - 5,49 4,13 250 F, C G G B B C B 64
LAVERA Crema solare 8,40 - 10,99 25,87 75 F G G C B B C 61
NUXE SUN Latte delizioso alta protezione 14,50 - 24,90 26,73 150 C G G G B B B B 60
COOP Latte solare idratazione intensa 8,90 - 8,90 8,90 200 F, C G G B B C B 55
BILBOA Burrocacao - Crema Solare 11,40 - 16 13,86 200 C G G G B B C B 54
BIOSOLIS Lait solaire 17,20 - 24 41,20 100 F G C B E C 38
CLARINS Crema solare antietà idratante 21,60 - 29,90 40,93 125 C G G C E B B 25
PIZ BUIN Moisturising sun lotion 13,54 - 18,69 17,26 200 C G B E B B 24
HAWAIIAN TROPIC Silk Hydration Protective 7,50 - 12,08 12,24 180 C G G G B E B B 23
CLINIQUE Lozione protettiva solare
minerale per corpo
23,20 - 30,95 44,08 125 F C E E B 12
Risultati completi su www.altroconsumo.it/cremesolari qualità buona qualità media qualità insufficiente
>
F=filtrofisico;C=filtrochimico
Leggi le
formulazioni
CLAIM SENZA
GARANZIE
Anche se c’è scritto
“ipoallergenico”
un solare può
contenere lo stesso
ingredienti a rischio
128testsalute 29
LA NOSTRA SCELTA
Oltre a offrire una buona efficacia contro
i raggi UV,questo solare è stato molto
apprezzato nella prova d’uso, in particolare
per la consistenza e la profumazione. Si
trova al supermercato e ha il prezzo più
basso tra i solari di buona qualità.
73 QUALITÀ
BUONA
GARNIER AMBRE SOLAIRE
Latte protettivo
Leggero e setoso
9,90-15,29 euro (200 ml)
Il prezzo è giusto per un prodotto che
supera bene tutte le prove di laboratorio e
non delude in termini di efficacia protettiva.
Anche nella prova d’uso è piaciuto,
soprattutto perché non lascia dopo
l’applicazione il classico alone bianco.
Il prezzo è in assoluto il più basso. La
protezione dai raggi UVB è buona; quella
contro gli Uva accettabile: può essere
migliorata. Contiene qualche fragranza
allergenica: non adatto a chi ha tendenze
allergiche. In vendita solo nei punti Lidl.
72 QUALITÀ
BUONA
L’ORÉAL PARIS
Sun sublime - Cellular Protect
11,62 -16,49 euro (200 ml)
64QUALITÀ
MEDIA
mettere a rischio la pelle se si ha bisogno
di una protezione più forte.
Quando meno è meglio
Alcuni ingredienti usati nell’industria
cosmetica sono sospettati di essere
dei potenziali interferenti endocrini,
cioè sostanze in grado di alterare
l’equilibrio ormonale degli animali,
essere umani compresi. Nel test
abbiamo penalizzato dunque i solari
che li contengono: propylparaben,
butylparaben (conservanti), ethylhexyl
methoxycinnamate (filtro UV). Chi ha
la pelle sensibile dovrebbe evitare poi
prodotti con una o più delle 26 fragranze
riconosciute come allergeniche. Di
queste sostanze meno ce n’è meglio
è. In particolare, il butylphenyl
methylproprianal, una sostanza ritenuta
non sicura: l’abbiamo trovata in Nivea,
che per questo è stata penalizzata.
CIEN
Latte solare classic
4,99 -5,49 euro (250 ml)
Non li consigliamo
Clarins, Piz Buin, Hawaiian Tropic,
Clinique hanno un fattore di protezione
contro i raggi UVB molto più basso di
quello riportato in etichetta. Significa
meno protezione per la pelle, più rischio
scottature e una presa in giro per il
portafoglio. Il solare Clinique inoltre
viene bocciato anche nella prova UVA.
A non rispettare il quantitativo minimo di
protezione anti UVA c’è anche il prodotto
bio Biosolis. Tutti i solari devono garantire
anche una protezione minima dai raggi
UVA, pari almeno a un terzo dell’SPF
dichiarato. L’azione degli UVA, anche
se meno potenti degli UVB, è subdola:
penetrano in profondità.
32
testsalute110Giugno2014
Abbiamo valutato l’efficacia
di 15 creme antirughe.
Vince la sfida un prodotto
che costa meno di 3 euro.
Un laboratorio altamente specializzato
Il test è stato effettuato in un centro specia-
lizzato nella valutazione della qualità dei co-
smetici. Sono state selezionate 1.021 donne
che hanno applicato i prodotti del test per
un mese e si sono sottoposte alle analisi
con i macchinari del laboratorio.
■ Le istruzioni. Ogni volontaria, 30 per pro-
dotto, ha applicato mattino e sera per un
mese un prodotto del test su metà del volto
e sull’altra metà una crema standard (ela-
borata dal laboratorio, sulla quale sono stati
collezionati dati di efficacia negli anni).
■ Valutazione dell’idratazione. La valutazio-
ne sul potere idratante delle creme è avve-
nuta grazie a un apparecchio, il corneome-
tro, che misura il grado di idratazione della
superficie cutanea. La misurazione è avve-
nuta prima del trattamento e dopo quattro
settimane.
■ Valutazione dell’efficacia antirughe. Le
foto che vedete qui a lato si riferiscono all’a-
nalisi più significativa di tutto il test, cioè la
capacità di questi prodotti di appianare i se-
gni del tempo. Le volontarie sono state sot-
toposte all’analisi Foits (Fast optical in vivo
topometry of human skin), che permette di
rilevare anche le più piccole modificazioni
della pelle sull’area dove il prodotto è stato
applicato grazie a una specie di fotografia
tridimensionale. Il macchinario invia fasci di
luce sulla zona da valutare e una fotocame-
ra fotografa la zona. Le fotografie vengono
poi elaborate da un computer che fornisce
un’immagine a tre dimensioni. L’area su cui
sono state fatte le misurazioni è quella peri
orbitale, quella cioè dove si formano le co-
siddette rughe a “zampa di gallina”.
Il metodo del test
Giovinezza
low cost
TEST
testsalute110Giugno2014
33
MOLTE PAROLE: E I FATTI?
Un altro accostamento tipico e decisamente forzato è
quello di paragonare il cosmetico a un trattamento
medico. In questo caso un lifting, e pure “rinforzato”.
Risultati “visibili” e
percentuali
matematiche per farci
credere che ciò che è
scritto è provato
scientificamente. Ma i
numerosi asterischi
specificano la più
modesta portata di
queste affermazioni.
>
Le confezioni delle creme sono ridondanti di slogan pubblicitari che decantano
effetti miracolosi. Alcuni esempi di cosa abbiamo trovato.
Come fa, una crema,
a riempire una ruga
dall’interno? I
cosmetici, in quanto
tali, possono solo
agire sulla superficie
della pelle.
Si fa presto a dire “antirughe”. Mol-
to più difficile passare dalle parole
ai fatti. Perché, a discapito dello
sforzo creativo milionario della
pubblicità, nessuna crema, per
quanto piacevole, profumata, co-
stosa, con ingredienti eccezionali
“frutto di anni di ricerca”, è davvero
in grado di riportare magicamente
indietro le lancette dell’orologio.
Al massimo ci darà una maggiore
sensazione di comfort e, se anche
modificherà il nostro viso, lo farà
in modo impercettibile. Nessun
cosmetico, per quanto formida-
bile, potrà mai eliminare i segni
dell’età dovuti alla naturale perdita
di tono che avviene con il passare
del tempo. L’invecchiamento della
pelle è scritto nel nostro Dna: ba-
sta guardare il viso dei nostri geni-
tori per capire come diventeremo.
E non si può certo pensare che una
crema possa cambiare questo dato
di fatto. Ma possiamo aspirare a
un prodotto che, perlomeno, sia
in grado di dare una buona idra-
tazione e un aspetto migliore al
nostro viso: se è vero che la mag-
gior parte del valore di una crema
antirughe sta nel suo investimen-
to pubblicitario, è anche vero che
non tutti i prodotti sono uguali. Il
nostro rigorosissimo test (descritto
nel riquadro alla pagina a lato) ne
ha messi alla prova quindici, per
valutare, tra le altre cose, anche la
loro efficacia antirughe (non quel-
la descritta in modo romanzato
nelle riviste patinate). E ha sco-
perchiato la pentola delle illusioni
facili, sopratutto di quelle vendute
a caro prezzo: per quanto possa es-
sere piacevole e apprezzato dalle
donne, nessun prodotto contiene
l’elisir della giovinezza.
Ne scopriamo delle belle
Nella scelta delle creme da valuta-
re non abbiamo avuto pregiudizi.
La parola conclusiva, infatti, è sta-
ta data alle prove effettuate su più
di mille donne volontarie, che per
un mese hanno spalmato sul loro
volto i prodotti che abbiamo sele-
zionato. Nella tabella che potete
Numeri e classifiche, garanzie di
efficacia entro termini precisi.
C’è davvero tutto per convincerci
degli effetti portentosi di questa
crema. Ma cosa significa
riduzione di “1 grado” di rughe?
All’interno della confezione
viene svelato il mistero: il
prodigioso grado in meno non è
alcunché che si possa percepire
a occhio nudo.
Per convincerci che stiamo
facendo la scelta migliore
scegliendo quella, ma
proprio quella crema, ci
informano che ha ricevuto
un premio. Ma di cosa si
tratta esattamente non è
dato sapere.
Un altro grande filone cavalcato da alcune case
cosmetiche è quello della “naturalità”. Ma
questa affermazione, senza alcuna definizione
codificata e univoca, ha scarso significato e dà
una falsa idea di maggiore sicurezza.
34
testsalute110Giugno2014
TEST
Marca e denominazione I prodotti preceduti dall’asterisco sono ven-
duti come semplici creme idratanti.
Prezzo medio a confezione Il prezzo medio è frutto di una rilevazione
in 14 punti vendita di 4 città: Milano, Roma, Napoli e Bari.
Canale di vendita D: discount; F: farmacia; P: profumeria; S: super-
mercato.
Interferenti endocrini I prodotti “sì” contengono uno o più ingredienti
considerati perturbatori endocrini (indichiamo anche il nome tecnico
che trovate nell’elenco degli ingredienti), cioè in grado di alterare l’e-
quilibrio ormonale. In generale, consigliamo di evitare gli ingredienti
che indichiamo nei prodotti cosmetici cosiddetti “leave-on”, quelli
cioè che non si risciacquano, come appunto le creme. Soprattutto nei
bambini e nelle donne in gravidanza.
Sostanze che possono provocare allergie I prodotti “sì” contengono
sostanze, principalmente profumazioni come linalool, citronellol....,
anche di origine naturale, che possono provocare reazioni cutanee di
tipo allergico nelle persone sensibili.
Prova d’uso Oltre all’efficacia misurata con strumentazioni oggettive,
alle volontarie è stato chiesto un parere soggettivo sulla piacevolezza
della crema (accettabilità cosmetica) e sulla percezione della sua ef-
ficacia. Buona quasi sempre la prima, mediocre la seconda.
Ottimo Buono Accettabile Mediocre Pessimo Qualità buona
Leggere la tabella
CREME ANTIRUGHE
MARCA e denominazione
PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI
QUALITAGLOBALE(su100)
Ineuromin-max
(marzo2014)
Medioper50ml
Canaledivendita
Quantità(ml)
Interferentiendocrini
(propyl-,butylparben,
OMC)
Sostanzechepossono
provocareallergie
Etichetta
Idratazione
Efficaciaantirughe
Provad’uso
CIEN (Lidl) Crema giorno antirughe Q10 2,79 2,79 D 50 No Sì B A B C 64
EUCERIN Hyaluron-filler 26,91 26,91 F 50 No No B B B C 60
L’OREAL Revitalift 10,57 - 15,90 13,50 S 50 Sì Sì B A C B 56
VICHY Liftactiv 31 - 33,77 33 F 50 No No B B C C 55
NIVEA Q10 Plus antirughe 9,15 - 13,75 11 S 50 No Sì B A C C 55
*VICHY Aqualia thermal 20 - 23 21,50 F 50 No No B B C C 51
GARNIER Ultralift giorno 7,99 - 10,90 9,50 S 50 No Sì B C C C 51
VENUS Effetto lifting 8,40 - 10,90 9,50 S 50 Sì No B B C B 50
OLAZ Antirughe 6,20 - 9,98 8,50 S 50 Sì Sì B B C C 50
CLARINS Multi régénerante jour 63 - 79,90 72 P 50 No No C B C C 50
*NIVEA Pure&natural 6,14 - 9,30 8 S 50 No Sì C B C C 49
LANCÔME Rénergie multi lift 90,40 - 97,50 94 P 50 No Sì C B C C 48
WELEDA Melograno giorno 19 - 20,95 34 F 30 No Sì B D C C 45
CLINIQUE Youth surge 52 - 57,95 56 P 50 Sì No C D C C 44
ROC Retin-ox rides correxion 29 - 39 43 F 40 Sì No B D C C 41
35
testsalute110Giugno2014
>
consultare qui a fianco trovate la
nostra classifica. I giudizi sono ba-
sati principalmente su due analisi
oggettive, la prova di capacità di
idratazione e di efficacia antirughe
(per farle sono stati utilizzati mac-
chinari sofisticati) e sul giudizio di
gradimento delle volontarie, per-
ché una crema deve anche essere
piacevole da “indossare”.
A vincere a sorpresa la sfida della
crema più efficace non c’è un mar-
chio blasonato, nè un prodotto a
più zeri, ma una molto democra-
tica crema in vendita nel discount
Lidl a poco meno di tre euro. Siete
scettici? Eppure è così: la crema
antirughe Cien Q10, prodotta nel
laboratorio tedesco Win Cosme-
tic, ha una piccola marcia in più
rispetto alle altre, soprattutto per
quanto riguarda la sua efficacia
antirughe. Una conferma del fat-
to che la qualità di questo tipo di
prodotti non la fa un solo ingre-
diente magico o costosissimo (il
cosiddetto “ingrediente attivo” che
viene molto pubblicizzato), bensì
l’insieme delle caratteristiche del-
la formula.
Al contrario, il prodotto più caro,
Lancôme Rénergie Multilift, ha ot-
tenuto un punteggio molto basso,
posizionandosi agli ultimi posti
della classifica.
Ma le scoperte interessanti non
finiscono qui: volevamo mettere
CIEN Crema giorno
antirughe Q10
La crema (Lidl) ha un
ottimo potere idratante
e la migliore efficacia
antirughe secondo le
prove strumentali. Non
convince del tutto le
nostre volontarie, però,
nella prova d’uso.
2,79 €
64
LA NOSTRA SCELTA
Questa crema
non è efficace
quanto il nostro
Miglior Acquisto
e ha un costo
più elevato, ma
è seconda in
classifica ed è
più adatta a chi
non tollera le
profumazioni
che possono
provocare
allergie.
Come interpretare i simboli in etichetta
>
Pao: periodo dopo l’apertura. Il simbolo del ba-
rattolino aperto indica il nume-
ro di mesi che possono passare
dall’apertura del prodotto senza
che questo subisca variazioni
(odore, colore, consistenza).
Dopo questo periodo il prodotto
è da considerarsi scaduto.
I cosmetici che hanno vita breve (meno di 30
mesi), invece, riportano sulla confezione la data
di scadenza. A volte possono essere presenti
entrambe.
Quantità del prodotto. Significa “circa” e preci-
sa che potrebbero esserci picco-
le variazioni rispetto al peso di-
chiarato, ma ilcontenuto rispetta
i criteri di stima previsti dall’Ue.
Avvertenze. Non sempre presente, un fo-
glio aperto con una mano
che ne segue le indicazio-
ni significa che ci sono
alcune informazioni im-
portanti sul prodotto che
non sono state riportate
sull’imballaggio esterno.
Riciclo imballaggio. Alcuni simboli, come
l’omino che getta i rifiuti,
le frecce doppie o triple, si
riferiscono alle modalità di
smaltimento dell’imballag-
gio, al fatto di non disper-
derlo nell’ambiente e alla
possibilità che questo venga riciclato.
36
testsalute110Giugno2014
alla prova questo tipo di creme con
alcune semplici creme idratanti,
per capire se effettivamente quel-
le antirughe hanno una marcia in
più. E ancora una volta l’immagi-
ne patinata, il sogno pubblicitario,
viene smentito dai fatti, perché le
due creme idratanti si comportano
alla stregua, in alcuni casi meglio,
di alcuni famosi prodotti antietà.
Consumatrici deluse
Ricordatevi comunque che qualsi-
asi crema antirughe, anche la più
nobile, ha solo un’azione limitata.
Essendo un cosmetico e non un
trattamento medico-estetico, la
sua azione si ferma ai livelli più
superficiali dell’epidermide. Non è
LE SOSTANZE ATTIVE
COSA C’È DENTRO
La differenza tra una semplice crema viso idratante e un prodotto antietà è la presenza dei cosiddetti ingredienti “attivi”
pubblicizzati per la loro capacità di contrastare l’invecchiamento cutaneo. La maggior parte di essi possiede attività antios-
sidante, ma la vera differenza nell’efficacia di una crema la fa la totalità della sua composizione non il singolo ingrediente.
quindi in grado di agire né rimpol-
pare immediatamente “dall’inter-
no”, come un vero e proprio filler
medicale. Non a caso, le volontarie
che hanno partecipato al nostro
test, dopo un mese di trattamento,
sono rimaste complessivamente
deluse dai risultati ottenuti, di-
chiarando scarsa fiducia in questi
prodotti.
Prevenire prima di tutto
La comparsa delle rughe è un fe-
nomeno inevitabile causato dai
continui e involontari movimenti
che il nostro viso compie quoti-
dianamente e dalla perdita di tono
ed elasticità della pelle che avvie-
ne con il passare degli anni. Ma è
anche studiato che alcuni fattori,
come l’esposizione ai raggi solari
e il fumo, sono potenti acceleratori
dell’invecchiamento cutaneo.
Secondo uno studio americano
se si fumano 35 pacchetti di siga-
rette in un anno (circa 3 al mese,
solo 2 sigarette al giorno) e ci si
espone anche al sole per due ore
al giorno, il rischio di invecchia-
mento precoce è 11,4 volte supe-
riore rispetto a chi non fuma e a
chi prende meno tintarella. Per
questo, prima di correre in pro-
fumeria a comprare creme e sieri,
è importante essere consapevoli
che il nostro stile di vita è il primo
alleato, o nemico a seconda dei
casi, della nostra pelle.
Sulle etichette compaiono spesso
nomi di sostanze o complessi che
vogliono accostare il prodotto alle
più innovative tecnologie della
scienza.
Al consumatore non è dato sapere
di cosa si tratta, anche perché
spesso si tratta di formule
brevettate e coperte dal segreto
industriale.
Ma se si guarda la lista degli
ingredienti si scopre che,
qualunque cosa sia, nella maggior
parte dei casi gli ingredienti
presenti sono quelli più comuni,
utilizzati da moltissimi laboratori.
La vitamina A, o retinolo, è molto utilizzata nella
cosmesi anti età. Dovrebbe stimolare la
rigenerazione cellulare e migliorare la produzione di
collagene del derma. C’è in quattro prodotti del
test: Garnier, L’Oreal, Roc e Venus.
Negli ultimi anni sono stati sollevati dubbi
sull’utilizzo dei retinoidi nei cosmetici, per via del
loro effetto fotosensibilizzante e irritante. La forma
più attiva di questa vitamina è l’acido retinoico,
consentito però, solo come ingrediente di alcuni
farmaci (per esempio per la cura dell’acne).
La vitamina E, o tocoferolo, è
spesso abbinata alla vitamina
A, perché è in grado di
contrastarne l’effetto
sensibilizzante. Anche questa
vitamina è un antiossidante
liposolubile (si scioglie nel
grasso). Presente soprattutto
nei semi oleaginosi, può
essere ampiamente integrata
con l’alimentazione.
L’acido ialuronico è una molecola
proteica presente nel nostro derma.
Questa sostanza è in grado di
trattenere grandi quantità di acqua
ed è un valido lubrificante
dell’ambiente cellulare.
Proprio per queste caratteristiche viene
utilizzato anche in medicina cosmetica
come “filler” riassorbibile delle rughe.
Nelle creme, invece, ha solo un effetto
idratante, perché si ferma negli strati
superficiali della pelle.
Il coenzima Q10 (nell’elenco degli ingredienti lo
trovate sotto la dicitura “ubiquinone”), è una piccola
molecola presente in tutte le cellule del nostro corpo
con azione antiossidante. Si trova soprattutto negli
alimenti di origine animale.
>
TEST
22 testsalute124
Marchio del discount Lidl,
questa crema dal prezzo
bassissimo è risultata quasi
impeccabile in tutte le prove,
distinguendosi per la buona
efficacia e la gradevolezza.
La formula azzeccata fa la
differenza.
Costa circa 100 volte di più
della crema Migliore del Test,
ma si classifica ultima per
capacità di idratare la pelle
e non è nemmeno molto
piacevole da “indossare”
secondo le volontarie che
l’hanno provata. Prezzo
alto non significa maggiore
efficacia.
65 QUALITÀ
BUONA
CIEN Aqua Crema
Idratante
2,79 € (50 ml)
LA MER
The moisturizing
gel cream
269,95 € (60 ml)
269euro
2,79euro
Il sogno delude
Creme idratanti viso
Nelfacciaafacciaconunmarchio
dellusso vincelacremadeldiscount.
Sulpodioancheduemarchi
delsupermercato.
Tuttaquestionedimarketing.
di Adelia Piva
QUALITÀ
MEDIA48
124testsalute 23
>
U
na crema idratante per il viso che
si compra al discount per poco
più di due euro (Cien di Lidl) può
competere con un marchio del lusso
venduto in selezionate profumerie
che costa quasi 100 volte di più (La
Mer)? Certo che no, se spendo 270
euro per un vasetto da 60 ml mi aspetto
che la crema sia la più efficace, la più
idratante, anzi… per questa cifra voglio
il “miracolo”. Se costa di più, funziona
di più. I responsabili del marketing
conoscono bene il rapporto tra prezzo e
valore percepito dal consumatore e sanno
sostenere l’illusione. Basti pensare al
marketing che avvolge il marchio La Mer
di una storia da leggenda: la costosissima
crema sarebbe il frutto di una scoperta
del fisico aerospaziale Huber che per
curarsi le ustioni che si era provocato
in un incidente scoprì un’alga (raccolta
a mano nel Pacifico… ) che ha portato
alla formulazione del prezioso “Miracle
Broth” l’ingrediente che ha reso la crema
“leggendaria”. Almeno, secondo il sito del
marchio. Leggenda, miracolo… le parole
hanno un peso nel creare l’illusione. Una
bellissima favola che funziona nel magico
mondo della profumeria e in quello di
Hollywood, a giudicare dalle dive che
Risultati completi su www.altroconsumo.it/salute qualità buona qualità media
Il metodo del test
Per valutare l’efficacia idratante
delle creme sono state selezionate 528
donne che le hanno applicate per un
mese. Il potere idratante è stato valutato
in un laboratorio specializzato con il
corneometro, un apparecchio che misura il
grado di idratazione della pelle. Per valutare
la piacevolezza d’uso abbiamo chiesto il
giudizio di 220 volontarie e di un laboratorio
specializzato in analisi sensoriale.
Creme viso idratanti
PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI
QUALITÀGLOBALE%
Ineuromin-max
(giugno2016)
medioper50ml
Formato(ml)
Puntovendita
Profumo
Fragranze
allergeniche
Interferentiendocrini
(propylparaben,
butylparaben,OMC)
Etichetta
Idratazione
Provad’uso
F F CIEN (Lidl) Aqua Crema idratante 2,79 2,79 50 supermercato G B B B 65
NIVEA Crema idratante rinfrescante 4,87 - 5,99 5,39 50 supermercato G G C B B 64
GARNIER Idratante prodigiosa vellutante
Crema leggera
4,99 - 5,99 5,61 50 supermercato G G B B B 64
AVÈNE Hydrance Optimale Légère
Crema idratante
19,90 - 22,50 26,80 40 (para)farmacia G B B B 63
VICHY Aqualia Thermal Crema leggera 23 - 25 24,50 50 (para)farmacia G C B B 63
LA ROCHE POSAY Hydreane Legere
Crema d’acqua termale
13,50 - 14 17,20 40 (para)farmacia G B B B 62
CLARINS Gel fondant désaltérant 39,90 - 46,95 43,10 50 profumeria G B B B 61
L’ORÉAL Tripla Attiva Crema idratante
protettiva
4,50 - 7,20 6,08 50 supermercato G G B B B 61
ACQUA ALLE ROSE Idratante Crema viso
rivitalizzante
7,99 - 10,99 9,60 50 supermercato G G B B B 61
BIOTHERM Aquasource gel 38,50 - 45 42,70 50 profumeria G G B B B 61
ESTÉE LAUDER Hydrationist Maximum
Moisture Creme
56,50 - 62,50 59,40 50 profumeria G C B B 61
YVES ROCHER Hydra Végétal Gel
Creme idratazione intensa 24H
5,95 5,95 50
negozio
monomarca
G B B B 60
NIVEA PURE & NATURAL Crema idratante 5,99 - 8,89 7,14 50 supermercato G G C B B 60
LAVERA Crema idratante 9,99 9,99 50
supermercato/
profumeria
G G B B C 59
VENUS Aqua 24 Crema idratante attiva 5,49 - 5,99 5,80 50 supermercato G G G C B B 58
LA MER The moisturizing gel cream 269,95 225 60 profumeria G G B C C 48
SEPHORA Crème légère très hydratante* 19,50 19,50 50
negozio
monomarca
G G D C B 47
*nonèpiùinproduzione,masitrovaancorainvenditasulsitosephora.it
24 testsalute124
Il marchio ti seduce
AmedeoDeSimone,espertodimarketing,racconta inchemodoi
branddilussodellacosmesicivendonoilsogno.
maggiore di quella da 15 euro, se
non garantisce risultati migliori la
compro una volta poi non la compro
più. Bisogna dire che il parametro su
cui si valuta un cosmetico non è solo
l’efficacia, ma anche l’esperienza di
acquisto e tutto il mondo che quel
marchio rappresenta. Non posso
mettere una crema idratante a 100
euro in un supermarket, anche se ho
un nome prestigioso, perché non sarei
coerente con il mio posizionamento e
non avrei alcuna credibilità e nessuno
mi acquisterebbe. Occorre esprimere
un mondo di valori legato al nome del
brand, che gratifichi il consumatore
e che renda il prezzo del prodotto
coerente con il mondo di riferimento.
La definizione del prezzo avviene in
maniera da essere competitivi con il
mercato di riferimento al quale mi
rivolgo. Per questo soprattutto in Asia e
in Inghilterra i grandi marchi puntano
su department store magnificenti e
costosissimi».
AmedeoDeSimone
Esperto di marketing, ha lavorato
nelle multinazionali della cosmesi
Quali sono le strategie
del marketing nella cosmesi
di lusso?
«Nel mondo del lusso la vendita
di un prodotto non è solo un atto
di acquisto, ma è un vero e proprio
atto di seduzione che il brand fa nei
confronti del consumatore. Quando
acquista viene “sedotto” dal brand,
dai suoi valori, dalla sua immagine,
dalla sua storia e attraverso packaging,
immagine, fragranza, modalità di
vendita. Il consumatore cerca il brand
prima di scegliere il prodotto, infatti
dà per scontato che se questi si può
permettere di essere “marchiato”
con il brand di lusso, debba essere di
qualità e dare una garanzia di efficacia.
E questo deve essere vero previa lo
scadimento dei valori che il brand
di lusso deve sostenere. L’esperienza
di acquisto deve far sentire il
consumatore appartenente a un “club
esclusivo” definendo anche in un certo
modo il suo lifestyle. Inoltre, il brand di
lusso deve avere una serie di elementi
aggiuntivi (shopping bag, campioncini,
carta club...) che servono e distinguere
e a rendere unico ed esclusivo l’atto
di acquisto. I marchi che vendono
cosmetica di lusso devono essere al
top della ricerca e l’efficacia dei loro
prodotti non dovrebbe essere oggetto
di discussione».
Eppure i nostri test sulle creme
dicono che prezzo alto non
sempre significa maggiore
efficacia…
«Quando compro una crema costosa
mi aspetto che abbia un’efficacia
intervista
dichiarano di usare la preziosissima
crema (profumatamente pagate?).
Ma che non supera il confronto con il
nostro test che mette questa crema dal
prezzo proibitivo penultima in classifica
per l‘efficacia nell’idratazione e anche
nella prova d’uso. Anche sul piacere di
indossarla (le sensazioni di morbidezza,
idratazione, la facilità di applicazione…),
le volontarie hanno promosso a pieni voti
Cien e dato un giudizio solo sufficiente
a La Mer. Una volta spogliata dell’aurea
del marchio perché provata in forma
anonima, quindi senza condizionamenti,
La Mer è stata la meno apprezzata dopo
Lavera. Il nostro test condotto su 17 creme
idratanti per il viso (per pelli normali),
che mette a confronto i noti marchi
venduti al supermercato con quelli
superpubblicizzati sulle riviste patinate
venduti in profumeria e in farmacia
(come Estée Lauder e Vichy) e un
marchio del lusso (La Mer) vede sul podio
l’unico prodotto di discount, Cien di Lidl
come Migliore del Test e Miglior Acquisto.
Subito dopo, in classifica, compaiono
Nivea e Garnier con un buon giudizio
a poco più di 5 euro di prezzo medio.
Insomma, l’efficacia di un prodotto
ancora una volta non è legata al prezzo e
nemmeno al punto vendita.
Conveniente ed efficace
I grandi marchi come giustificano i prezzi
dieci volte più cari rispetto a quelli dei
prodotti del supermercato? Il prezzo
di vendita bassissimo della crema viso
Cien, prodotto da Lidl, ci dice che il
costo di produzione della crema è così
basso da consentire a tutti i componenti
della filiera (produttore e distributore)
di guadagnare. Anche se la crema
costa 2,79 euro. È vero che essendo un
prodotto discount la distribuzione e il
riassortimento sono limitati, ma lo stesso
discorso si può fare per Nivea e Garnier
venduti a poco più di 5 euro. Detto questo,
se si è consapevoli dell’efficacia e della
sicurezza di un prodotto, poi la scelta di
cosa mettere sul viso è molto soggettiva.
Quando compriamo un prodotto per
il viso c’è sempre una componente
>
124testsalute 25
Anche
le creme
scadono
SCOPRI LA DATA
Non sono quasi
mai indicati insieme
la scadenza e il
periodo dopo
l’apertura (PAO) in
cui resta utilizzabile
I prodotti
del test
sono unisex:
non fatevi
condizionare
dal packaging
➜
Confronta e risparmia
Sul nostro sito trovi i risultati completi del
test sulle creme idratanti per il viso e una
guida all’acquisto con tutti i consigli per
fare la scelta giusta.
www.altroconsumo.it/salute
emotiva che ci spinge verso il marchio
che riesce a suscitare di più in noi una
sensazione di piacere e di gratificazione.
Anche l’esperienza di acquisto conta.
Comprare una crema tra gli scaffali scarni
ed essenziali del discount o esposta su
quello del supermercato accanto a mille
altre è diverso dall’allure più esclusiva e
prestigiosa della profumeria o da quella
più scientifica che assume il prodotto
venduto in farmacia.
Buona l’idratazione
I prodotti del test sono tutti capaci di
garantire una buona idratazione della
pelle, tranne La Mer e Sephora, che non
vanno oltre la sufficienza. Il giudizio
globale che trovate in tabella si basa
per il 65% sull’efficacia di idratazione
per il 25% sulla prova d’uso, per il 10%
sulle informazioni e i claim in etichetta.
Nessuna crema raggiunge un risultato
ottimo. Se si ha una pelle normale, non
particolarmente sensibile o secca, e si
vuole una crema da mettere tutti i giorni,
il prodotto Migliore del Test è quello
giusto. Se la pelle ha esigenze diverse,
perché più secca, meglio scegliere una
crema con maggiore potere idratante,
come l’“antirughe” che ha conquistato il
titolo di Migliore del Test (TS 110, Giugno
2014): Cien Q10 in vendita nei negozi Lidl.
L’uso di una crema idratante aiuta a
mantenere la pelle in salute e a rallentare
l’inevitabile perdita di tono ed elasticità
che avviene con il passare degli anni,
anche se, non dimentichiamolo, agisce
solo sullo strato più superficiale della
pelle. Del resto, la nostra pelle ha una
struttura capace di regolare la perdita
d’acqua verso l’esterno ed è dotata di un
manto (fatto di sebo-sudore) che la rende
morbida e liscia, senza screpolature.
Questa condizione viene favorita dall’uso
di creme.
Un cosmetico, però, non fa mai miracoli,
anche se la pubblicità o un prezzo molto
alto spesso lo suggeriscono, perché non
agisce sui livelli più profondi della pelle
come un trattamento medico-estetico.
Per far star bene la nostra pelle bisogna
anche avere uno stile di vita sano.
Occhio agli ingredienti
Nel giudizio globale abbiamo penalizzato
Venus perché contiene l’ethylhexyl
methoxycinnamate (detto OMC), un
filtro solare chimico che può agire
come interferente endocrino, cioè può
alterare il nostro equilibrio ormonale
con effetti sulla salute nel lungo periodo.
Non abbiamo trovato, invece, in nessun
prodotto altri due conservanti che fanno
parte della famiglia degli interferenti
endocrini e che è meglio evitare:
propylparaben e butylparaben. Un’altra
sostanza che sarebbe meglio non trovare
nella lista di ingredienti di cosmetici
destinati a rimanere in contatto con
la pelle, come le creme e il make up,
è il methylisothiazolinone, potente ed
efficace conservante, abbastanza diffuso
anche se responsabile di fenomeni di
sensibilizzazione. Dal 12 febbraio 2017
sarà vietato grazie all’entrata in vigore di
un regolamento europeo (CE 2016/1198).
La buona notizia è che i prodotti del
test non lo elencano nella lista degli
ingredienti. Bisogna dire, però, che la
maggior parte delle creme (10 su 17)
contiene fragranze allergeniche che
possono provocare reazioni cutanee
di tipo allergico a persone con pelle
più sensibile e tutte hanno sostanze
che servono a profumare il prodotto
(indicate con “parfum”). Il che ci
porta a consigliare a chi ha una pelle
particolarmente sensibile o è allergico di
leggere bene l’etichetta. Il rassicurante
“dermatologicamente testato” è riportato
sulle etichette di quasi tutte le creme del
test. Questo claim (e altri simili) ci induce
a pensare che il prodotto sia più sicuro
e non dia reazioni negative sulla pelle.
Invece, tutte le creme che lo riportano
contengono profumi e, alcune, anche
diversi mix di fragranze allergeniche.
In effetti, il claim significa solo che il
prodotto è stato testato su esseri umani
sotto la supervisione di un dermatologo
ma non dice nulla sugli ingredienti.
Così come “ipoallergenico”, che si trova
persino su prodotti venduti in farmacia o
parafarmacia, non certifica una formula
senza allergeni o altre sostanze scomode.
24 testsalute126
Non sbiancano
Dentifrici “whitening”
Dentipiùbianchiinpocotempo:iclaim
deidentifricisbiancantieleconfezioniluccicanti
ciinduconoacrederci.Sarebbebello.
Maèsolomarketing.
di Adelia Piva
AQUAFRESH	
Intense white
Denti
visibilmente
più bianchi
PEARL
DROPS
Advanced
whitening
Denti
5 volte
più
bianchi
COLGATE	
Sensation white
Denti
più bianchi
in 14 giorni!
CARREFOUR White
Denti smaglianti
Fa diventare
più bianchi i denti
dopo appena
28 giorni
MENTADENT White
Now Triple
power gold
Denti
immediatamente
più bianchi
dopo
un solo utilizzo
Promesse
DOBBIAMO
CREDERCI?
Non ci sono
differenze tra i
dentifrici speciali
e i due “normali”
di confronto
126testsalute 25
>
qualità media qualità insufficiente
Dentifrici sbiancanti
PREZZI INGREDIENTI RISULTATI
QUALITÀGLOBALE%
Ineuromin-max
(dicembre2016)
medioper100ml
Allergeni
SLS(Sodium
LaurylSulfate)
Etichetta
Prevenzionecarie
Abrasività
Rimozione
macchie
Brillantezza
Efficacia
sbiancante
Prova d’uso
Piacevolezza
d’uso
Efficacia
percepita
AQUAFRESH Intense white 75 ml 1,29 - 1,99 2,27 G G A A A C C E A C 64
PEARL DROPS Advanced whitening -
Icemint 50 ml
2,40 - 2,85 5,24 G G B A D A B E A C 51
COLGATE Total advanced whitening 75 ml 1,99 - 3,35 3,64 G G B A D B D E A C 48
COLGATE Sensation white 75 ml 1,75 - 2,70 2,87 G G C A D B C E B C 46
ELMEX Sensitive whitening 75 ml 3,45 - 4,99 5,51 G C A D B D E B C 46
AZ Complete - Extra white 75ml 1,79 - 2,49 2,81 G G B A D B D E A C 46
SENSODYNE Gentle whitening 100 ml 2,14 - 3,99 2,92 B A D B E E A C 45
CARREFOUR White -
Denti smaglianti 75 ml
0,85 - 1,25 1,40 B A E B B E B C 45
DENIVIT Anti macchia intenso 50 ml 1,65 - 2,09 3,76 C A D A D E B C 45
MENTADENT White now -
Triple power gold 50 ml
2,28 - 3,19 5,54 G G B A D B D E A C 44
DENTALUX (Lidl) Complex 5 -
Whitening plus 125 ml
1,19 0,95 C A D B D E B C 43
COLGATE Max white one -
Menta esplosiva 75 ml
1,69 - 2,69 3 G G B A E A C E B C 42
AZ Pro-expert - Sbianca e protegge 75 ml 1,99 - 2,99 3,39 G G B A E A D E A C 42
MENTADENT White system 75 ml 1,65 - 2,59 2,84 G G B A E B D E B C 41
AZ 3D White luxe - Bianco brillante 75 ml 1,98 - 2,90 3,21 G C A E B D E A C 40
A titolo di confronto dentifrici “normali”
COLGATE Total - Original protection 75 ml 1,89 - 3,09 3,33 G G B A D B C E A C 47
DENTALUX (Lidl) Complex 3
mint fresh 125 ml
0,69 0,55 G C A D B D E B D 46
Risultati completi su www.altroconsumo.it/salute/cura-della-persona
I
l packaging scintillante, confezioni a
specchio e White o Whitening sparati
in grande accanto al marchio: il
bianco ci abbaglia già dagli scaffali del
supermercato. C’è persino chi vanta
un “3D White luxe”, in pratica uno
“sbiancamento tridimensionale di lusso”.
Sarebbe a dire? C’è anche chi promette
un’esperienza più sensoriale: “Sensation
white” significa che posso “sentire” il
bianco? Infine ci sono le promesse di
sbiancamento con un’aura scientifica
che, stabiliscono tempi precisi per vedere
i risultati: si va da Mentadent white now
che promette denti più bianchi dopo
un solo utilizzo; a Colgate, che chiede
almeno una settimana con Max white
one, ma 14 giorni con Sensation white;
a Carrefour che arriva a 28 giorni. Tutto
questo bianco perché l’illusione si insinui
nella nostra mente. Ma è un’illusione,
ahimè. Nessuno dei 15 dentifrici
sbiancanti che abbiamo testato rende più
bianchi i nostri denti. Nessuno è riuscito a
cambiare di una o più tonalità il colore dei
denti di più di 500 persone che li hanno
usati per 30 giorni. C’è, però, qualche
prodotto che migliora la brillantezza
dei denti cioè la capacità di riflettere la
luce: Pearl Drops e Carrefour ottengono
un giudizio buono. Resta il fatto che
nessun dentifricio raggiunge una qualità
globale sufficiente per meritarsi il titolo di
Migliore del Test e di Miglior Acquisto.
Si distingue però Aquafresh, che a
differenza di tutti gli altri dentifrici
testati non è troppo abrasivo sui denti
e garantisce un’accettabile rimozione
delle macchie superficiali (per esempio,
quelle causate da vino, tè e caffè) oltre
ad avere la giusta quantità di fluoro per
la prevenzione della carie (le linee guida
26 testsalute126
Ilbiancodaldentista
Perunsorrisosmagliantesipuòricorrerealdentista,mail
trattamentosbiancantenonèlostessopertuttienonèpersempre.
eseguita nel rispetto delle indicazioni
individuali, e gli effetti indesiderati, se
ci sono, si limitano a una transitoria
ipersensibilità dentale, e a una lieve
irritazione gengivale che si risolve
in un paio di giorni. Sconsiglio lo
sbiancamento quando ci sono allergie
ai prodotti contenenti perossidi
e in casi dove ci sia già elevata
ipersensibilità dentale».
Quanto dura e quanto costa?
«Il risultato dura in media 4-5 anni,
poi i denti tendono lentamente a
tornare al colore di partenza. Se
sono state realizzate mascherine
si può “rinfrescare” il colore con
i prodotti domiciliari forniti dal
dentista. La durata dipende anche
dalle abitudini di vita del paziente e
dalle caratteristiche dei denti. I costi
dipendono dal numero di sedute e
dal tipo di procedure (si va dai 300 ai
600 euro e oltre, dati Altroconsumo
ndr)». A.P.
CostanzaMicarelli
Odontoiatra e consigliere
AIOP, Accademia italiana
odontoiatria protesica
II trattamento sbiancante che
si fa dal dentista è efficace?
«L’efficacia dipende dal tipo e
dall’entità della colorazione, e le
tonalità che si possono guadagnare
variano: in generale si possono
schiarire i denti di due o più tonalità,
ma il risultato che si ottiene è sempre
individuale, e il paziente deve esserne
informato prima del trattamento».
Come avviene?
«Il trattamento di bleaching si
effettua, dopo una accurata anamnesi
e un esame clinico e radiografico
che escluda patologie a carico di
denti e gengive, solo con prodotti
certificati che possono avere come
base il perossido di idrogeno o di
carbammide, in concentrazioni e
modalità secondo le regole stabilite
dalla legge. L’azione sbiancante si
ottiene grazie all’ossigeno liberato
dal prodotto una volta attivato, che
si lega agli agenti pigmentanti e li
scompone in molecole più piccole.
Se la discolorazione è lieve, spesso è
sufficiente una sola seduta o anche
un trattamento domiciliare: il dentista
rileva le impronte della bocca del
paziente, sulle quali vengono costruite
mascherine studiate ad hoc per
contenere prodotti sbiancanti che
il paziente applica da solo a casa. In
casi più complessi sono necessarie
una o più sedute in studio, nelle
quali vengono isolati i denti perché
si usa un prodotto più potente che,
a seconda della composizione,
può avere bisogno o meno di
un’attivazione con particolari tipi di
lampade. È una procedura sicura se
intervista
del ministero della Salute indicano che
la quantità di fluoro nel dentifricio debba
essere in concentrazioni di almeno 1.000
ppm e la normativa europea ha fissato
un massimo di 1.500 ppm). La buona
notizia è che tutti i dentifrici del test
ne contengono una quantità adeguata
(“Prevenzione della carie” in tabella alla
pagina precedente).
Troppo abrasivi
Tutti i dentifrici non solo i dentifrici che
si fregiano del claim «whitening» (alcuni
di più, alcuni di meno), contengono
ingredienti abrasivi. Sono gli ingredienti
(fosfati, silice, carbonati e allumina) che
aiutano a rimuovere dai denti i residui
di cibo e le macchie estrinseche (cioè
depositi sulla superficie esterna dei
denti di alimenti, bevande, fumo...) dallo
smalto. Nessuno di questi ingredienti
avrebbe il minimo effetto di pulizia dei
denti senza l’azione dello spazzolino. Non
bastano però spazzolino e dentifricio
per “sbiancare” i denti. Infatti, il colore
dei denti è determinato da un mix tra lo
smalto quasi trasparente e la dentina (più
profonda e solitamente giallastra), ma il
dentifricio agisce solo sullo smalto e sulle
sue macchie superficiali. Quindi, un’alta
abrasività, a differenza di quello che si
crede, non significa maggiore effetto
sbiancante. Anzi. Se le sostanze abrasive
non sono ben bilanciate possono causare
danni e cioè consumare lo smalto e
provocare lesioni, nel tempo anche gravi,
a carico del dente. Per questo il nostro
test ha verificato che l’abrasività fosse
entro specifici livelli. Anche se nessuno
dei prodotti del test supera il valore
massimo di abrasività considerato come
soglia di sicurezza, la sfilza di giudizi
insufficienti indica che i produttori non
hanno trovato il giusto bilanciamento tra
efficacia nella rimozione delle macchie
e basso livello di abrasività. Si salva solo
Aquafresh. In più, la brutta notizia è
stata la scoperta che i dentifrici normali
(Colgate Total e Dentalux Complex 3 mint
fresh) che abbiamo messo a confronto
con quelli che si definiscono “sbiancanti”
sono anch’essi molto abrasivi. Questo
>
126testsalute 27
Controlla
in etichetta
QUANTO
FLUORO C’È?
Per la prevenzione
della carie
il dentifricio deve
avere la giusta
quantità di fluoro
➜
Chiedi al dentista
Ogni quanto fare la pulizia? Meglio
un ponte o un impianto? Hai qualche
perplessità sull’ultimo preventivo
ricevuto dal dentista? Per dare le giuste
risposte ai tuoi dubbi puoi rivolgerti
a “Chiedi al dentista”, il servizio di
consulenza gratuita di Altroconsumo
in collaborazione con i dentisti dell’Aiop
(Accademia italiana odontoiatria
Protesica). Vai sul nostro sito o chiama
lo 02.6961555.
www.altroconsumo.it/
chiedialdentista
dato conferma che in realtà non è
automaticamente vero che un dentifricio
“whitening” sia più abrasivo, anzi sembra
non esserci differenza tra le due versioni.
Insomma, al supermercato se siamo
indecisi tra un dentifricio “whitening”
e uno normale non è fidando in un
presunto potere sbiancante che bisogna
scegliere, a maggior ragione se il
“whitening” costa di più.
Un occhio agli ingredienti
A differenza di creme e saponi, le
fragranze allergeniche presenti nei
dentifrici sono poche. Tra le più utilizzate
ci sono: limonene, eugenol, linalool e
benzyl alcohol.
Abbiamo verificato la presenza
di allergeni negli ingredienti dei
dentifrici testati, quindi chi sa di essere
particolarmente sensibile dovrebbe
fare altrettanto (vedi anche in tabella).
Abbiamo anche verificato la presenza
di SLS (Sodium lauryl sulfate), un
tensioattivo tra i più diffusi nei cosmetici
per la detergenza, che ha come elemento
critico il fatto che in caso di afte può
prolungare il tempo di guarigione.
500 persone li promuovono
Visto che il dentifricio è parte della
nostra vita quotidiana, deve anche
essere piacevole e cioè avere un gusto
gradevole, lasciare un alito fresco dopo
l’uso e distribuirsi bene sullo spazzolino.
Abbiamo sottoposto i prodotti del
test alla prova d’uso, coinvolgendo le
stesse 500 persone che hanno risposto
alle domande sulla piacevolezza e
sull’efficacia (percepita). Tutti i dentifrici
hanno superato la prova, ma vale la
pena distinguere. I più apprezzati per il
gusto sono stati Colgate Total advanced
whitening, AZ Complete extra white
e Colgate Total original protection.
Ma la maggioranza ha avuto un buon
giudizio. Diremo di più. I dentifrici testati,
bocciati senza appello in laboratorio sul
potere sbiancante, vengono salvati dai
consumatori che pensano che un po’
funzionino. L’efficacia percepita quindi è
sufficiente per tutti i prodotti testati tranne
uno che non ha convinto i consumatori
neanche sulla rimozione delle macchie e
sulla brillantezza, il dentifricio normale
testato a titolo di confronto: Dentalux
Complex 3 mint fresh (prodotto Lidl).
Più bianco non si può?
Il marketing ci spinge a pensare che un
dentifricio può cambiare il colore dei
denti che Madre Natura ci ha donato.
Non è così. Proprio come il colore degli
occhi o dei capelli, anche quello dei
denti è determinato dal Dna. Anche se
nei dentifrici fossero presenti agenti
sbiancanti, la quantità è minima, così
come il tempo di spazzolamento (e
quindi di contatto con il dente) è troppo
breve per poter raggiungere la dentina
e “sbiancare”. Possono solo rimuovere e
prevenire le macchie sulla superficie. Lo
stesso vale per tutti gli altri prodotti che
troviamo in commercio a cui si attribuisce
tale potere (kit, gel, collutori). Quindi,
per avere denti più bianchi bisogna
sottoporsi a un trattamento dal dentista
(vedi l’intervista nella pagina a lato), con
costi ben diversi da quelli di un dentifricio
e sapendo che lo sbiancamento non è per
sempre, ma dura qualche anno.
Bisogna mettere in bilancio dai 300 ai
600 euro, ma il prezzo è indicativo e
molto dipende dalla procedura scelta
dal professionista, e anche dal suo listino
prezzi. Il dentista valuterà lo stato della
vostra salute orale prima di fare uno
sbiancamento, quindi se è necessario
sistemare carie o infiammazioni, e farà
una seduta di igiene.
Prima regola: lavarsi i denti
Lo stile di vita e le abitudini di igiene
orale influiscono sulla salute e anche
sulla bellezza del nostro sorriso. Bisogna
lavare i denti almeno due volte al giorno,
la mattina e la sera, spazzolarli per
almeno due minuti dalla gengiva al dente
e cambiare lo spazzolino ogni tre mesi.
Bisogna seguire una dieta sana, con
pochi zuccheri. Infatti, cibi e bevande che
contengono grandi quantità di zucchero
sono dannosi per lo smalto e provocano
la carie, soprattutto se assunti fuori dai
pasti. Il fumo è tra i nemici peggiori sia
della salute orale sia di un bel sorriso.
Nessun dentifricio può cambiare
il colore naturale dei denti
1.450
ppm
Il marketing e le tecniche di vendita - Rosanna Massarenti - talk event "Il Cosmetico: non solo Bellessere" - Milano, 14.6.2017
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  • 1. 26 testsalute128 Creme solari ecco di quali fidarsi Cinqueprodottivengonobocciatidaltest:nonproteggono comedicono.Moltomale:isolarihannoilcompitoimportantissimo didifendercidairagginocividelsole.Iconsigliperesporsiinmodosicuro. di Manuela Cervilli U sate le creme solari. A lanciare questo appello sui social qualche mese fa non è stato un dermatologo, per lo meno non questa volta: l’invito è arrivato invece dall’attore australiano Hugh Jackman, uno degli invincibili X-Men, che sta lottando - non da finto supereroe ma da uomo eroico - contro un carcinoma al naso che lo ha costretto a subire ben sei operazioni in due anni. Un gesto semplice - quello di spalmarsi la crema protettiva prima di esporsi al sole - che però ci assicura tutta l’efficacia della prevenzione, migliore di qualsiasi cura. Naturalmente la crema solare deve avere due caratteristiche essenziali: essere adeguata, cioè avere il fattore di protezione adatto al nostro tipo di pelle, ed essere efficace. Questo aspetto, in particolare, è stato al centro del nostro test su 19 solari: purtroppo abbiamo scoperto che non tutti sono all’altezza del loro importante compito. La protezione serve a tutti “Prendi un po’ di sole... guarda che non ha mai fatto male a nessuno”. Quando ero piccola, me lo sentivo ripetere ogni volta che - poco propensa a cuocermi al sole - mi riparavo sotto l’ombrellone. Sbagliavano allora i miei nonni e sbagliano oggi le persone che non usano o usano in modo non adeguato le creme solari. E per adeguato non s’intende solo il fattore giusto, ma anche la quantità di crema necessaria: su un adulto, per esempio, bisogna spalmarne circa 36 g (sei cucchiaini) per ogni esposizione al sole. Insomma la crema non va centellinata e va rimessa dopo ogni bagno in mare o comunque ogni due ore. Con i più piccoli poi serve qualche precauzione in più (gli orari di esposizione anche con la crema solare vanno ridotti, il cappellino e gli occhiali sono obbligatori...): a causa dei sistemi di difesa della pelle non del tutto sviluppati sono i soggetti più sensibili ai raggi ultravioletti. Tra i fattori di rischio per lo sviluppo di tumori cutanei in età adulta c’è proprio l’intensa esposizione al sole in età infantile con scottature ed eritemi. I miei nonni non lo sapevano, ma oggi non si può certo ignorare questa evidenza. Il test ne smaschera cinque Le creme scelte per il nostro test hanno un fattore di protezione livello 30. Il fattore di protezione solare (espresso in Ha un ingrediente non sicuro Nivea, a più gradita nella prova pratica > Solo con filtri fisici TRE PRODOTTI NEL TEST Biosolis e Clinique vengono bocciati, mentre Lavera supera la prova di protezione
  • 2. 128testsalute 27 Consigli sotto il sole TINTARELLA SICURA Gli effetti negativi dei raggi solari si accumulano durante tutta la vita. Ma l’80% dell’esposizione complessiva avviene prima dei 18 anni: proteggi i tuoi bambini. Fototipo 1 Capelli biondi o rossi pelle molto chiara Fototipo 3 Capelli bruni e pelle olivastra chiara Fototipo 5 Capelli scuri e pelle olivastra scura Fototipo 2 Capelli chiari e pelle chiara Fototipo 4 Capelli scuri e pelle olivastra Fototipo 6 Capelli molto scuri e pelle scura Più è basso il fototipo, più alta deve essere la protezione Dalle 11:00 alle 16:00 In questi orari i raggi Uv sono più forti: meglio non esporsi. I neonati (0-6 mesi) non devono stare al sole. La differenza tra UVA e UVB Gli UVB causano l’abbronzatura e le scottature. Gli UVA penetrano in profondità nella pelle e provocano il fotoinvecchiamento. Entrambi sono responsabili dei tumori della pelle. Più è basso il fototipo, più alta deve essere la protezione Quanta metterne? La crema va spalmata in abbondanza: servono circa sei cucchiaini per applicazione. Filtri: chimici o fisici Funzionano in modo diverso: quelli fisici riflettono i raggi; quelli chimici li assorbono. Spesso sono presenti entrambi. Quanto dura il solare? Questa indicazione segnala la durata dopo l’apertura, ma il nostro test (su TS127) svela che dura di più se conservata bene.
  • 3. 28 testsalute128 etichetta con la dicitura SPF) indica la capacità del prodotto di filtrare i raggi UVB: i solari con SPF 30 arrivano a bloccarne il 97%. Nessun SPF è in grado di arrivare a bloccare il 100% dei raggi, nemmeno quello 50, che infatti ne blocca circa il 98%. Abbiamo messo alla prova le creme per verificare se proteggono davvero quanto dichiarano in etichetta: cinque prodotti falliscono la prova. Tra questi il peggiore è Clinique, una crema che costa tanto e che delude in proporzione: la sua protezione misurata in laboratorio corrisponderebbe a un SPF 10 in etichetta, un fattore di protezione bassissimo, che può letteralmente Creme solari Fattore di protezione 30 PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI QUALITÀGLOBALE% Ineuromin-max (aprile2017) Prezzomedio per200ml Quantità(ml) Tipodifiltro Profumo Fragranze allergeniche Interferenti Endocrini Etichetta ProtezionedairaggiUVB (SPFmisurato) ProtezionedairaggiUVA (misurato) Provad’uso F F GARNIER AMBRE SOLAIRE Latte protettivo Leggero e setoso 9,90 - 15,29 12,95 200 F, C G A B B B 73 F L’ORÉAL PARIS Sun sublime - Cellular Protect 11,62 - 16,49 14,23 200 F, C G B B B B 72 LA ROCHE POSAY Anthelios Lait confort 21,15 - 29,99 20,62 250 F, C B B B B 70 EUCERIN Sun lotion extra leggera 12,60 - 21 24,56 150 C G B B B B 70 BIOTHERM Lait solaire hydratant 20,90 - 29,99 25,76 200 F, C G G B B B B 70 AVÈNE Latte alta protezione 17,10 - 24,5 43,38 100 C G B B B B 70 VICHY Idéal soleil - Latte fresco idratante 19,93 - 27,49 15,89 300 F, C G B B B B 69 YVES ROCHER Solaire latte confort 17,50 - 17,50 23,33 150 C G G B B C B 66 NIVEA SUN Protect & Bronze Latte solare 11,99 - 16,5 14,99 200 C G G B B B A 64 F CIEN Latte solare classic 4,99 - 5,49 4,13 250 F, C G G B B C B 64 LAVERA Crema solare 8,40 - 10,99 25,87 75 F G G C B B C 61 NUXE SUN Latte delizioso alta protezione 14,50 - 24,90 26,73 150 C G G G B B B B 60 COOP Latte solare idratazione intensa 8,90 - 8,90 8,90 200 F, C G G B B C B 55 BILBOA Burrocacao - Crema Solare 11,40 - 16 13,86 200 C G G G B B C B 54 BIOSOLIS Lait solaire 17,20 - 24 41,20 100 F G C B E C 38 CLARINS Crema solare antietà idratante 21,60 - 29,90 40,93 125 C G G C E B B 25 PIZ BUIN Moisturising sun lotion 13,54 - 18,69 17,26 200 C G B E B B 24 HAWAIIAN TROPIC Silk Hydration Protective 7,50 - 12,08 12,24 180 C G G G B E B B 23 CLINIQUE Lozione protettiva solare minerale per corpo 23,20 - 30,95 44,08 125 F C E E B 12 Risultati completi su www.altroconsumo.it/cremesolari qualità buona qualità media qualità insufficiente > F=filtrofisico;C=filtrochimico Leggi le formulazioni CLAIM SENZA GARANZIE Anche se c’è scritto “ipoallergenico” un solare può contenere lo stesso ingredienti a rischio
  • 4. 128testsalute 29 LA NOSTRA SCELTA Oltre a offrire una buona efficacia contro i raggi UV,questo solare è stato molto apprezzato nella prova d’uso, in particolare per la consistenza e la profumazione. Si trova al supermercato e ha il prezzo più basso tra i solari di buona qualità. 73 QUALITÀ BUONA GARNIER AMBRE SOLAIRE Latte protettivo Leggero e setoso 9,90-15,29 euro (200 ml) Il prezzo è giusto per un prodotto che supera bene tutte le prove di laboratorio e non delude in termini di efficacia protettiva. Anche nella prova d’uso è piaciuto, soprattutto perché non lascia dopo l’applicazione il classico alone bianco. Il prezzo è in assoluto il più basso. La protezione dai raggi UVB è buona; quella contro gli Uva accettabile: può essere migliorata. Contiene qualche fragranza allergenica: non adatto a chi ha tendenze allergiche. In vendita solo nei punti Lidl. 72 QUALITÀ BUONA L’ORÉAL PARIS Sun sublime - Cellular Protect 11,62 -16,49 euro (200 ml) 64QUALITÀ MEDIA mettere a rischio la pelle se si ha bisogno di una protezione più forte. Quando meno è meglio Alcuni ingredienti usati nell’industria cosmetica sono sospettati di essere dei potenziali interferenti endocrini, cioè sostanze in grado di alterare l’equilibrio ormonale degli animali, essere umani compresi. Nel test abbiamo penalizzato dunque i solari che li contengono: propylparaben, butylparaben (conservanti), ethylhexyl methoxycinnamate (filtro UV). Chi ha la pelle sensibile dovrebbe evitare poi prodotti con una o più delle 26 fragranze riconosciute come allergeniche. Di queste sostanze meno ce n’è meglio è. In particolare, il butylphenyl methylproprianal, una sostanza ritenuta non sicura: l’abbiamo trovata in Nivea, che per questo è stata penalizzata. CIEN Latte solare classic 4,99 -5,49 euro (250 ml) Non li consigliamo Clarins, Piz Buin, Hawaiian Tropic, Clinique hanno un fattore di protezione contro i raggi UVB molto più basso di quello riportato in etichetta. Significa meno protezione per la pelle, più rischio scottature e una presa in giro per il portafoglio. Il solare Clinique inoltre viene bocciato anche nella prova UVA. A non rispettare il quantitativo minimo di protezione anti UVA c’è anche il prodotto bio Biosolis. Tutti i solari devono garantire anche una protezione minima dai raggi UVA, pari almeno a un terzo dell’SPF dichiarato. L’azione degli UVA, anche se meno potenti degli UVB, è subdola: penetrano in profondità.
  • 5. 32 testsalute110Giugno2014 Abbiamo valutato l’efficacia di 15 creme antirughe. Vince la sfida un prodotto che costa meno di 3 euro. Un laboratorio altamente specializzato Il test è stato effettuato in un centro specia- lizzato nella valutazione della qualità dei co- smetici. Sono state selezionate 1.021 donne che hanno applicato i prodotti del test per un mese e si sono sottoposte alle analisi con i macchinari del laboratorio. ■ Le istruzioni. Ogni volontaria, 30 per pro- dotto, ha applicato mattino e sera per un mese un prodotto del test su metà del volto e sull’altra metà una crema standard (ela- borata dal laboratorio, sulla quale sono stati collezionati dati di efficacia negli anni). ■ Valutazione dell’idratazione. La valutazio- ne sul potere idratante delle creme è avve- nuta grazie a un apparecchio, il corneome- tro, che misura il grado di idratazione della superficie cutanea. La misurazione è avve- nuta prima del trattamento e dopo quattro settimane. ■ Valutazione dell’efficacia antirughe. Le foto che vedete qui a lato si riferiscono all’a- nalisi più significativa di tutto il test, cioè la capacità di questi prodotti di appianare i se- gni del tempo. Le volontarie sono state sot- toposte all’analisi Foits (Fast optical in vivo topometry of human skin), che permette di rilevare anche le più piccole modificazioni della pelle sull’area dove il prodotto è stato applicato grazie a una specie di fotografia tridimensionale. Il macchinario invia fasci di luce sulla zona da valutare e una fotocame- ra fotografa la zona. Le fotografie vengono poi elaborate da un computer che fornisce un’immagine a tre dimensioni. L’area su cui sono state fatte le misurazioni è quella peri orbitale, quella cioè dove si formano le co- siddette rughe a “zampa di gallina”. Il metodo del test Giovinezza low cost TEST
  • 6. testsalute110Giugno2014 33 MOLTE PAROLE: E I FATTI? Un altro accostamento tipico e decisamente forzato è quello di paragonare il cosmetico a un trattamento medico. In questo caso un lifting, e pure “rinforzato”. Risultati “visibili” e percentuali matematiche per farci credere che ciò che è scritto è provato scientificamente. Ma i numerosi asterischi specificano la più modesta portata di queste affermazioni. > Le confezioni delle creme sono ridondanti di slogan pubblicitari che decantano effetti miracolosi. Alcuni esempi di cosa abbiamo trovato. Come fa, una crema, a riempire una ruga dall’interno? I cosmetici, in quanto tali, possono solo agire sulla superficie della pelle. Si fa presto a dire “antirughe”. Mol- to più difficile passare dalle parole ai fatti. Perché, a discapito dello sforzo creativo milionario della pubblicità, nessuna crema, per quanto piacevole, profumata, co- stosa, con ingredienti eccezionali “frutto di anni di ricerca”, è davvero in grado di riportare magicamente indietro le lancette dell’orologio. Al massimo ci darà una maggiore sensazione di comfort e, se anche modificherà il nostro viso, lo farà in modo impercettibile. Nessun cosmetico, per quanto formida- bile, potrà mai eliminare i segni dell’età dovuti alla naturale perdita di tono che avviene con il passare del tempo. L’invecchiamento della pelle è scritto nel nostro Dna: ba- sta guardare il viso dei nostri geni- tori per capire come diventeremo. E non si può certo pensare che una crema possa cambiare questo dato di fatto. Ma possiamo aspirare a un prodotto che, perlomeno, sia in grado di dare una buona idra- tazione e un aspetto migliore al nostro viso: se è vero che la mag- gior parte del valore di una crema antirughe sta nel suo investimen- to pubblicitario, è anche vero che non tutti i prodotti sono uguali. Il nostro rigorosissimo test (descritto nel riquadro alla pagina a lato) ne ha messi alla prova quindici, per valutare, tra le altre cose, anche la loro efficacia antirughe (non quel- la descritta in modo romanzato nelle riviste patinate). E ha sco- perchiato la pentola delle illusioni facili, sopratutto di quelle vendute a caro prezzo: per quanto possa es- sere piacevole e apprezzato dalle donne, nessun prodotto contiene l’elisir della giovinezza. Ne scopriamo delle belle Nella scelta delle creme da valuta- re non abbiamo avuto pregiudizi. La parola conclusiva, infatti, è sta- ta data alle prove effettuate su più di mille donne volontarie, che per un mese hanno spalmato sul loro volto i prodotti che abbiamo sele- zionato. Nella tabella che potete Numeri e classifiche, garanzie di efficacia entro termini precisi. C’è davvero tutto per convincerci degli effetti portentosi di questa crema. Ma cosa significa riduzione di “1 grado” di rughe? All’interno della confezione viene svelato il mistero: il prodigioso grado in meno non è alcunché che si possa percepire a occhio nudo. Per convincerci che stiamo facendo la scelta migliore scegliendo quella, ma proprio quella crema, ci informano che ha ricevuto un premio. Ma di cosa si tratta esattamente non è dato sapere. Un altro grande filone cavalcato da alcune case cosmetiche è quello della “naturalità”. Ma questa affermazione, senza alcuna definizione codificata e univoca, ha scarso significato e dà una falsa idea di maggiore sicurezza.
  • 7. 34 testsalute110Giugno2014 TEST Marca e denominazione I prodotti preceduti dall’asterisco sono ven- duti come semplici creme idratanti. Prezzo medio a confezione Il prezzo medio è frutto di una rilevazione in 14 punti vendita di 4 città: Milano, Roma, Napoli e Bari. Canale di vendita D: discount; F: farmacia; P: profumeria; S: super- mercato. Interferenti endocrini I prodotti “sì” contengono uno o più ingredienti considerati perturbatori endocrini (indichiamo anche il nome tecnico che trovate nell’elenco degli ingredienti), cioè in grado di alterare l’e- quilibrio ormonale. In generale, consigliamo di evitare gli ingredienti che indichiamo nei prodotti cosmetici cosiddetti “leave-on”, quelli cioè che non si risciacquano, come appunto le creme. Soprattutto nei bambini e nelle donne in gravidanza. Sostanze che possono provocare allergie I prodotti “sì” contengono sostanze, principalmente profumazioni come linalool, citronellol...., anche di origine naturale, che possono provocare reazioni cutanee di tipo allergico nelle persone sensibili. Prova d’uso Oltre all’efficacia misurata con strumentazioni oggettive, alle volontarie è stato chiesto un parere soggettivo sulla piacevolezza della crema (accettabilità cosmetica) e sulla percezione della sua ef- ficacia. Buona quasi sempre la prima, mediocre la seconda. Ottimo Buono Accettabile Mediocre Pessimo Qualità buona Leggere la tabella CREME ANTIRUGHE MARCA e denominazione PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI QUALITAGLOBALE(su100) Ineuromin-max (marzo2014) Medioper50ml Canaledivendita Quantità(ml) Interferentiendocrini (propyl-,butylparben, OMC) Sostanzechepossono provocareallergie Etichetta Idratazione Efficaciaantirughe Provad’uso CIEN (Lidl) Crema giorno antirughe Q10 2,79 2,79 D 50 No Sì B A B C 64 EUCERIN Hyaluron-filler 26,91 26,91 F 50 No No B B B C 60 L’OREAL Revitalift 10,57 - 15,90 13,50 S 50 Sì Sì B A C B 56 VICHY Liftactiv 31 - 33,77 33 F 50 No No B B C C 55 NIVEA Q10 Plus antirughe 9,15 - 13,75 11 S 50 No Sì B A C C 55 *VICHY Aqualia thermal 20 - 23 21,50 F 50 No No B B C C 51 GARNIER Ultralift giorno 7,99 - 10,90 9,50 S 50 No Sì B C C C 51 VENUS Effetto lifting 8,40 - 10,90 9,50 S 50 Sì No B B C B 50 OLAZ Antirughe 6,20 - 9,98 8,50 S 50 Sì Sì B B C C 50 CLARINS Multi régénerante jour 63 - 79,90 72 P 50 No No C B C C 50 *NIVEA Pure&natural 6,14 - 9,30 8 S 50 No Sì C B C C 49 LANCÔME Rénergie multi lift 90,40 - 97,50 94 P 50 No Sì C B C C 48 WELEDA Melograno giorno 19 - 20,95 34 F 30 No Sì B D C C 45 CLINIQUE Youth surge 52 - 57,95 56 P 50 Sì No C D C C 44 ROC Retin-ox rides correxion 29 - 39 43 F 40 Sì No B D C C 41
  • 8. 35 testsalute110Giugno2014 > consultare qui a fianco trovate la nostra classifica. I giudizi sono ba- sati principalmente su due analisi oggettive, la prova di capacità di idratazione e di efficacia antirughe (per farle sono stati utilizzati mac- chinari sofisticati) e sul giudizio di gradimento delle volontarie, per- ché una crema deve anche essere piacevole da “indossare”. A vincere a sorpresa la sfida della crema più efficace non c’è un mar- chio blasonato, nè un prodotto a più zeri, ma una molto democra- tica crema in vendita nel discount Lidl a poco meno di tre euro. Siete scettici? Eppure è così: la crema antirughe Cien Q10, prodotta nel laboratorio tedesco Win Cosme- tic, ha una piccola marcia in più rispetto alle altre, soprattutto per quanto riguarda la sua efficacia antirughe. Una conferma del fat- to che la qualità di questo tipo di prodotti non la fa un solo ingre- diente magico o costosissimo (il cosiddetto “ingrediente attivo” che viene molto pubblicizzato), bensì l’insieme delle caratteristiche del- la formula. Al contrario, il prodotto più caro, Lancôme Rénergie Multilift, ha ot- tenuto un punteggio molto basso, posizionandosi agli ultimi posti della classifica. Ma le scoperte interessanti non finiscono qui: volevamo mettere CIEN Crema giorno antirughe Q10 La crema (Lidl) ha un ottimo potere idratante e la migliore efficacia antirughe secondo le prove strumentali. Non convince del tutto le nostre volontarie, però, nella prova d’uso. 2,79 € 64 LA NOSTRA SCELTA Questa crema non è efficace quanto il nostro Miglior Acquisto e ha un costo più elevato, ma è seconda in classifica ed è più adatta a chi non tollera le profumazioni che possono provocare allergie. Come interpretare i simboli in etichetta > Pao: periodo dopo l’apertura. Il simbolo del ba- rattolino aperto indica il nume- ro di mesi che possono passare dall’apertura del prodotto senza che questo subisca variazioni (odore, colore, consistenza). Dopo questo periodo il prodotto è da considerarsi scaduto. I cosmetici che hanno vita breve (meno di 30 mesi), invece, riportano sulla confezione la data di scadenza. A volte possono essere presenti entrambe. Quantità del prodotto. Significa “circa” e preci- sa che potrebbero esserci picco- le variazioni rispetto al peso di- chiarato, ma ilcontenuto rispetta i criteri di stima previsti dall’Ue. Avvertenze. Non sempre presente, un fo- glio aperto con una mano che ne segue le indicazio- ni significa che ci sono alcune informazioni im- portanti sul prodotto che non sono state riportate sull’imballaggio esterno. Riciclo imballaggio. Alcuni simboli, come l’omino che getta i rifiuti, le frecce doppie o triple, si riferiscono alle modalità di smaltimento dell’imballag- gio, al fatto di non disper- derlo nell’ambiente e alla possibilità che questo venga riciclato.
  • 9. 36 testsalute110Giugno2014 alla prova questo tipo di creme con alcune semplici creme idratanti, per capire se effettivamente quel- le antirughe hanno una marcia in più. E ancora una volta l’immagi- ne patinata, il sogno pubblicitario, viene smentito dai fatti, perché le due creme idratanti si comportano alla stregua, in alcuni casi meglio, di alcuni famosi prodotti antietà. Consumatrici deluse Ricordatevi comunque che qualsi- asi crema antirughe, anche la più nobile, ha solo un’azione limitata. Essendo un cosmetico e non un trattamento medico-estetico, la sua azione si ferma ai livelli più superficiali dell’epidermide. Non è LE SOSTANZE ATTIVE COSA C’È DENTRO La differenza tra una semplice crema viso idratante e un prodotto antietà è la presenza dei cosiddetti ingredienti “attivi” pubblicizzati per la loro capacità di contrastare l’invecchiamento cutaneo. La maggior parte di essi possiede attività antios- sidante, ma la vera differenza nell’efficacia di una crema la fa la totalità della sua composizione non il singolo ingrediente. quindi in grado di agire né rimpol- pare immediatamente “dall’inter- no”, come un vero e proprio filler medicale. Non a caso, le volontarie che hanno partecipato al nostro test, dopo un mese di trattamento, sono rimaste complessivamente deluse dai risultati ottenuti, di- chiarando scarsa fiducia in questi prodotti. Prevenire prima di tutto La comparsa delle rughe è un fe- nomeno inevitabile causato dai continui e involontari movimenti che il nostro viso compie quoti- dianamente e dalla perdita di tono ed elasticità della pelle che avvie- ne con il passare degli anni. Ma è anche studiato che alcuni fattori, come l’esposizione ai raggi solari e il fumo, sono potenti acceleratori dell’invecchiamento cutaneo. Secondo uno studio americano se si fumano 35 pacchetti di siga- rette in un anno (circa 3 al mese, solo 2 sigarette al giorno) e ci si espone anche al sole per due ore al giorno, il rischio di invecchia- mento precoce è 11,4 volte supe- riore rispetto a chi non fuma e a chi prende meno tintarella. Per questo, prima di correre in pro- fumeria a comprare creme e sieri, è importante essere consapevoli che il nostro stile di vita è il primo alleato, o nemico a seconda dei casi, della nostra pelle. Sulle etichette compaiono spesso nomi di sostanze o complessi che vogliono accostare il prodotto alle più innovative tecnologie della scienza. Al consumatore non è dato sapere di cosa si tratta, anche perché spesso si tratta di formule brevettate e coperte dal segreto industriale. Ma se si guarda la lista degli ingredienti si scopre che, qualunque cosa sia, nella maggior parte dei casi gli ingredienti presenti sono quelli più comuni, utilizzati da moltissimi laboratori. La vitamina A, o retinolo, è molto utilizzata nella cosmesi anti età. Dovrebbe stimolare la rigenerazione cellulare e migliorare la produzione di collagene del derma. C’è in quattro prodotti del test: Garnier, L’Oreal, Roc e Venus. Negli ultimi anni sono stati sollevati dubbi sull’utilizzo dei retinoidi nei cosmetici, per via del loro effetto fotosensibilizzante e irritante. La forma più attiva di questa vitamina è l’acido retinoico, consentito però, solo come ingrediente di alcuni farmaci (per esempio per la cura dell’acne). La vitamina E, o tocoferolo, è spesso abbinata alla vitamina A, perché è in grado di contrastarne l’effetto sensibilizzante. Anche questa vitamina è un antiossidante liposolubile (si scioglie nel grasso). Presente soprattutto nei semi oleaginosi, può essere ampiamente integrata con l’alimentazione. L’acido ialuronico è una molecola proteica presente nel nostro derma. Questa sostanza è in grado di trattenere grandi quantità di acqua ed è un valido lubrificante dell’ambiente cellulare. Proprio per queste caratteristiche viene utilizzato anche in medicina cosmetica come “filler” riassorbibile delle rughe. Nelle creme, invece, ha solo un effetto idratante, perché si ferma negli strati superficiali della pelle. Il coenzima Q10 (nell’elenco degli ingredienti lo trovate sotto la dicitura “ubiquinone”), è una piccola molecola presente in tutte le cellule del nostro corpo con azione antiossidante. Si trova soprattutto negli alimenti di origine animale. > TEST
  • 10. 22 testsalute124 Marchio del discount Lidl, questa crema dal prezzo bassissimo è risultata quasi impeccabile in tutte le prove, distinguendosi per la buona efficacia e la gradevolezza. La formula azzeccata fa la differenza. Costa circa 100 volte di più della crema Migliore del Test, ma si classifica ultima per capacità di idratare la pelle e non è nemmeno molto piacevole da “indossare” secondo le volontarie che l’hanno provata. Prezzo alto non significa maggiore efficacia. 65 QUALITÀ BUONA CIEN Aqua Crema Idratante 2,79 € (50 ml) LA MER The moisturizing gel cream 269,95 € (60 ml) 269euro 2,79euro Il sogno delude Creme idratanti viso Nelfacciaafacciaconunmarchio dellusso vincelacremadeldiscount. Sulpodioancheduemarchi delsupermercato. Tuttaquestionedimarketing. di Adelia Piva QUALITÀ MEDIA48
  • 11. 124testsalute 23 > U na crema idratante per il viso che si compra al discount per poco più di due euro (Cien di Lidl) può competere con un marchio del lusso venduto in selezionate profumerie che costa quasi 100 volte di più (La Mer)? Certo che no, se spendo 270 euro per un vasetto da 60 ml mi aspetto che la crema sia la più efficace, la più idratante, anzi… per questa cifra voglio il “miracolo”. Se costa di più, funziona di più. I responsabili del marketing conoscono bene il rapporto tra prezzo e valore percepito dal consumatore e sanno sostenere l’illusione. Basti pensare al marketing che avvolge il marchio La Mer di una storia da leggenda: la costosissima crema sarebbe il frutto di una scoperta del fisico aerospaziale Huber che per curarsi le ustioni che si era provocato in un incidente scoprì un’alga (raccolta a mano nel Pacifico… ) che ha portato alla formulazione del prezioso “Miracle Broth” l’ingrediente che ha reso la crema “leggendaria”. Almeno, secondo il sito del marchio. Leggenda, miracolo… le parole hanno un peso nel creare l’illusione. Una bellissima favola che funziona nel magico mondo della profumeria e in quello di Hollywood, a giudicare dalle dive che Risultati completi su www.altroconsumo.it/salute qualità buona qualità media Il metodo del test Per valutare l’efficacia idratante delle creme sono state selezionate 528 donne che le hanno applicate per un mese. Il potere idratante è stato valutato in un laboratorio specializzato con il corneometro, un apparecchio che misura il grado di idratazione della pelle. Per valutare la piacevolezza d’uso abbiamo chiesto il giudizio di 220 volontarie e di un laboratorio specializzato in analisi sensoriale. Creme viso idratanti PREZZI CARATTERISTICHE RISULTATI QUALITÀGLOBALE% Ineuromin-max (giugno2016) medioper50ml Formato(ml) Puntovendita Profumo Fragranze allergeniche Interferentiendocrini (propylparaben, butylparaben,OMC) Etichetta Idratazione Provad’uso F F CIEN (Lidl) Aqua Crema idratante 2,79 2,79 50 supermercato G B B B 65 NIVEA Crema idratante rinfrescante 4,87 - 5,99 5,39 50 supermercato G G C B B 64 GARNIER Idratante prodigiosa vellutante Crema leggera 4,99 - 5,99 5,61 50 supermercato G G B B B 64 AVÈNE Hydrance Optimale Légère Crema idratante 19,90 - 22,50 26,80 40 (para)farmacia G B B B 63 VICHY Aqualia Thermal Crema leggera 23 - 25 24,50 50 (para)farmacia G C B B 63 LA ROCHE POSAY Hydreane Legere Crema d’acqua termale 13,50 - 14 17,20 40 (para)farmacia G B B B 62 CLARINS Gel fondant désaltérant 39,90 - 46,95 43,10 50 profumeria G B B B 61 L’ORÉAL Tripla Attiva Crema idratante protettiva 4,50 - 7,20 6,08 50 supermercato G G B B B 61 ACQUA ALLE ROSE Idratante Crema viso rivitalizzante 7,99 - 10,99 9,60 50 supermercato G G B B B 61 BIOTHERM Aquasource gel 38,50 - 45 42,70 50 profumeria G G B B B 61 ESTÉE LAUDER Hydrationist Maximum Moisture Creme 56,50 - 62,50 59,40 50 profumeria G C B B 61 YVES ROCHER Hydra Végétal Gel Creme idratazione intensa 24H 5,95 5,95 50 negozio monomarca G B B B 60 NIVEA PURE & NATURAL Crema idratante 5,99 - 8,89 7,14 50 supermercato G G C B B 60 LAVERA Crema idratante 9,99 9,99 50 supermercato/ profumeria G G B B C 59 VENUS Aqua 24 Crema idratante attiva 5,49 - 5,99 5,80 50 supermercato G G G C B B 58 LA MER The moisturizing gel cream 269,95 225 60 profumeria G G B C C 48 SEPHORA Crème légère très hydratante* 19,50 19,50 50 negozio monomarca G G D C B 47 *nonèpiùinproduzione,masitrovaancorainvenditasulsitosephora.it
  • 12. 24 testsalute124 Il marchio ti seduce AmedeoDeSimone,espertodimarketing,racconta inchemodoi branddilussodellacosmesicivendonoilsogno. maggiore di quella da 15 euro, se non garantisce risultati migliori la compro una volta poi non la compro più. Bisogna dire che il parametro su cui si valuta un cosmetico non è solo l’efficacia, ma anche l’esperienza di acquisto e tutto il mondo che quel marchio rappresenta. Non posso mettere una crema idratante a 100 euro in un supermarket, anche se ho un nome prestigioso, perché non sarei coerente con il mio posizionamento e non avrei alcuna credibilità e nessuno mi acquisterebbe. Occorre esprimere un mondo di valori legato al nome del brand, che gratifichi il consumatore e che renda il prezzo del prodotto coerente con il mondo di riferimento. La definizione del prezzo avviene in maniera da essere competitivi con il mercato di riferimento al quale mi rivolgo. Per questo soprattutto in Asia e in Inghilterra i grandi marchi puntano su department store magnificenti e costosissimi». AmedeoDeSimone Esperto di marketing, ha lavorato nelle multinazionali della cosmesi Quali sono le strategie del marketing nella cosmesi di lusso? «Nel mondo del lusso la vendita di un prodotto non è solo un atto di acquisto, ma è un vero e proprio atto di seduzione che il brand fa nei confronti del consumatore. Quando acquista viene “sedotto” dal brand, dai suoi valori, dalla sua immagine, dalla sua storia e attraverso packaging, immagine, fragranza, modalità di vendita. Il consumatore cerca il brand prima di scegliere il prodotto, infatti dà per scontato che se questi si può permettere di essere “marchiato” con il brand di lusso, debba essere di qualità e dare una garanzia di efficacia. E questo deve essere vero previa lo scadimento dei valori che il brand di lusso deve sostenere. L’esperienza di acquisto deve far sentire il consumatore appartenente a un “club esclusivo” definendo anche in un certo modo il suo lifestyle. Inoltre, il brand di lusso deve avere una serie di elementi aggiuntivi (shopping bag, campioncini, carta club...) che servono e distinguere e a rendere unico ed esclusivo l’atto di acquisto. I marchi che vendono cosmetica di lusso devono essere al top della ricerca e l’efficacia dei loro prodotti non dovrebbe essere oggetto di discussione». Eppure i nostri test sulle creme dicono che prezzo alto non sempre significa maggiore efficacia… «Quando compro una crema costosa mi aspetto che abbia un’efficacia intervista dichiarano di usare la preziosissima crema (profumatamente pagate?). Ma che non supera il confronto con il nostro test che mette questa crema dal prezzo proibitivo penultima in classifica per l‘efficacia nell’idratazione e anche nella prova d’uso. Anche sul piacere di indossarla (le sensazioni di morbidezza, idratazione, la facilità di applicazione…), le volontarie hanno promosso a pieni voti Cien e dato un giudizio solo sufficiente a La Mer. Una volta spogliata dell’aurea del marchio perché provata in forma anonima, quindi senza condizionamenti, La Mer è stata la meno apprezzata dopo Lavera. Il nostro test condotto su 17 creme idratanti per il viso (per pelli normali), che mette a confronto i noti marchi venduti al supermercato con quelli superpubblicizzati sulle riviste patinate venduti in profumeria e in farmacia (come Estée Lauder e Vichy) e un marchio del lusso (La Mer) vede sul podio l’unico prodotto di discount, Cien di Lidl come Migliore del Test e Miglior Acquisto. Subito dopo, in classifica, compaiono Nivea e Garnier con un buon giudizio a poco più di 5 euro di prezzo medio. Insomma, l’efficacia di un prodotto ancora una volta non è legata al prezzo e nemmeno al punto vendita. Conveniente ed efficace I grandi marchi come giustificano i prezzi dieci volte più cari rispetto a quelli dei prodotti del supermercato? Il prezzo di vendita bassissimo della crema viso Cien, prodotto da Lidl, ci dice che il costo di produzione della crema è così basso da consentire a tutti i componenti della filiera (produttore e distributore) di guadagnare. Anche se la crema costa 2,79 euro. È vero che essendo un prodotto discount la distribuzione e il riassortimento sono limitati, ma lo stesso discorso si può fare per Nivea e Garnier venduti a poco più di 5 euro. Detto questo, se si è consapevoli dell’efficacia e della sicurezza di un prodotto, poi la scelta di cosa mettere sul viso è molto soggettiva. Quando compriamo un prodotto per il viso c’è sempre una componente >
  • 13. 124testsalute 25 Anche le creme scadono SCOPRI LA DATA Non sono quasi mai indicati insieme la scadenza e il periodo dopo l’apertura (PAO) in cui resta utilizzabile I prodotti del test sono unisex: non fatevi condizionare dal packaging ➜ Confronta e risparmia Sul nostro sito trovi i risultati completi del test sulle creme idratanti per il viso e una guida all’acquisto con tutti i consigli per fare la scelta giusta. www.altroconsumo.it/salute emotiva che ci spinge verso il marchio che riesce a suscitare di più in noi una sensazione di piacere e di gratificazione. Anche l’esperienza di acquisto conta. Comprare una crema tra gli scaffali scarni ed essenziali del discount o esposta su quello del supermercato accanto a mille altre è diverso dall’allure più esclusiva e prestigiosa della profumeria o da quella più scientifica che assume il prodotto venduto in farmacia. Buona l’idratazione I prodotti del test sono tutti capaci di garantire una buona idratazione della pelle, tranne La Mer e Sephora, che non vanno oltre la sufficienza. Il giudizio globale che trovate in tabella si basa per il 65% sull’efficacia di idratazione per il 25% sulla prova d’uso, per il 10% sulle informazioni e i claim in etichetta. Nessuna crema raggiunge un risultato ottimo. Se si ha una pelle normale, non particolarmente sensibile o secca, e si vuole una crema da mettere tutti i giorni, il prodotto Migliore del Test è quello giusto. Se la pelle ha esigenze diverse, perché più secca, meglio scegliere una crema con maggiore potere idratante, come l’“antirughe” che ha conquistato il titolo di Migliore del Test (TS 110, Giugno 2014): Cien Q10 in vendita nei negozi Lidl. L’uso di una crema idratante aiuta a mantenere la pelle in salute e a rallentare l’inevitabile perdita di tono ed elasticità che avviene con il passare degli anni, anche se, non dimentichiamolo, agisce solo sullo strato più superficiale della pelle. Del resto, la nostra pelle ha una struttura capace di regolare la perdita d’acqua verso l’esterno ed è dotata di un manto (fatto di sebo-sudore) che la rende morbida e liscia, senza screpolature. Questa condizione viene favorita dall’uso di creme. Un cosmetico, però, non fa mai miracoli, anche se la pubblicità o un prezzo molto alto spesso lo suggeriscono, perché non agisce sui livelli più profondi della pelle come un trattamento medico-estetico. Per far star bene la nostra pelle bisogna anche avere uno stile di vita sano. Occhio agli ingredienti Nel giudizio globale abbiamo penalizzato Venus perché contiene l’ethylhexyl methoxycinnamate (detto OMC), un filtro solare chimico che può agire come interferente endocrino, cioè può alterare il nostro equilibrio ormonale con effetti sulla salute nel lungo periodo. Non abbiamo trovato, invece, in nessun prodotto altri due conservanti che fanno parte della famiglia degli interferenti endocrini e che è meglio evitare: propylparaben e butylparaben. Un’altra sostanza che sarebbe meglio non trovare nella lista di ingredienti di cosmetici destinati a rimanere in contatto con la pelle, come le creme e il make up, è il methylisothiazolinone, potente ed efficace conservante, abbastanza diffuso anche se responsabile di fenomeni di sensibilizzazione. Dal 12 febbraio 2017 sarà vietato grazie all’entrata in vigore di un regolamento europeo (CE 2016/1198). La buona notizia è che i prodotti del test non lo elencano nella lista degli ingredienti. Bisogna dire, però, che la maggior parte delle creme (10 su 17) contiene fragranze allergeniche che possono provocare reazioni cutanee di tipo allergico a persone con pelle più sensibile e tutte hanno sostanze che servono a profumare il prodotto (indicate con “parfum”). Il che ci porta a consigliare a chi ha una pelle particolarmente sensibile o è allergico di leggere bene l’etichetta. Il rassicurante “dermatologicamente testato” è riportato sulle etichette di quasi tutte le creme del test. Questo claim (e altri simili) ci induce a pensare che il prodotto sia più sicuro e non dia reazioni negative sulla pelle. Invece, tutte le creme che lo riportano contengono profumi e, alcune, anche diversi mix di fragranze allergeniche. In effetti, il claim significa solo che il prodotto è stato testato su esseri umani sotto la supervisione di un dermatologo ma non dice nulla sugli ingredienti. Così come “ipoallergenico”, che si trova persino su prodotti venduti in farmacia o parafarmacia, non certifica una formula senza allergeni o altre sostanze scomode.
  • 14. 24 testsalute126 Non sbiancano Dentifrici “whitening” Dentipiùbianchiinpocotempo:iclaim deidentifricisbiancantieleconfezioniluccicanti ciinduconoacrederci.Sarebbebello. Maèsolomarketing. di Adelia Piva AQUAFRESH Intense white Denti visibilmente più bianchi PEARL DROPS Advanced whitening Denti 5 volte più bianchi COLGATE Sensation white Denti più bianchi in 14 giorni! CARREFOUR White Denti smaglianti Fa diventare più bianchi i denti dopo appena 28 giorni MENTADENT White Now Triple power gold Denti immediatamente più bianchi dopo un solo utilizzo Promesse DOBBIAMO CREDERCI? Non ci sono differenze tra i dentifrici speciali e i due “normali” di confronto
  • 15. 126testsalute 25 > qualità media qualità insufficiente Dentifrici sbiancanti PREZZI INGREDIENTI RISULTATI QUALITÀGLOBALE% Ineuromin-max (dicembre2016) medioper100ml Allergeni SLS(Sodium LaurylSulfate) Etichetta Prevenzionecarie Abrasività Rimozione macchie Brillantezza Efficacia sbiancante Prova d’uso Piacevolezza d’uso Efficacia percepita AQUAFRESH Intense white 75 ml 1,29 - 1,99 2,27 G G A A A C C E A C 64 PEARL DROPS Advanced whitening - Icemint 50 ml 2,40 - 2,85 5,24 G G B A D A B E A C 51 COLGATE Total advanced whitening 75 ml 1,99 - 3,35 3,64 G G B A D B D E A C 48 COLGATE Sensation white 75 ml 1,75 - 2,70 2,87 G G C A D B C E B C 46 ELMEX Sensitive whitening 75 ml 3,45 - 4,99 5,51 G C A D B D E B C 46 AZ Complete - Extra white 75ml 1,79 - 2,49 2,81 G G B A D B D E A C 46 SENSODYNE Gentle whitening 100 ml 2,14 - 3,99 2,92 B A D B E E A C 45 CARREFOUR White - Denti smaglianti 75 ml 0,85 - 1,25 1,40 B A E B B E B C 45 DENIVIT Anti macchia intenso 50 ml 1,65 - 2,09 3,76 C A D A D E B C 45 MENTADENT White now - Triple power gold 50 ml 2,28 - 3,19 5,54 G G B A D B D E A C 44 DENTALUX (Lidl) Complex 5 - Whitening plus 125 ml 1,19 0,95 C A D B D E B C 43 COLGATE Max white one - Menta esplosiva 75 ml 1,69 - 2,69 3 G G B A E A C E B C 42 AZ Pro-expert - Sbianca e protegge 75 ml 1,99 - 2,99 3,39 G G B A E A D E A C 42 MENTADENT White system 75 ml 1,65 - 2,59 2,84 G G B A E B D E B C 41 AZ 3D White luxe - Bianco brillante 75 ml 1,98 - 2,90 3,21 G C A E B D E A C 40 A titolo di confronto dentifrici “normali” COLGATE Total - Original protection 75 ml 1,89 - 3,09 3,33 G G B A D B C E A C 47 DENTALUX (Lidl) Complex 3 mint fresh 125 ml 0,69 0,55 G C A D B D E B D 46 Risultati completi su www.altroconsumo.it/salute/cura-della-persona I l packaging scintillante, confezioni a specchio e White o Whitening sparati in grande accanto al marchio: il bianco ci abbaglia già dagli scaffali del supermercato. C’è persino chi vanta un “3D White luxe”, in pratica uno “sbiancamento tridimensionale di lusso”. Sarebbe a dire? C’è anche chi promette un’esperienza più sensoriale: “Sensation white” significa che posso “sentire” il bianco? Infine ci sono le promesse di sbiancamento con un’aura scientifica che, stabiliscono tempi precisi per vedere i risultati: si va da Mentadent white now che promette denti più bianchi dopo un solo utilizzo; a Colgate, che chiede almeno una settimana con Max white one, ma 14 giorni con Sensation white; a Carrefour che arriva a 28 giorni. Tutto questo bianco perché l’illusione si insinui nella nostra mente. Ma è un’illusione, ahimè. Nessuno dei 15 dentifrici sbiancanti che abbiamo testato rende più bianchi i nostri denti. Nessuno è riuscito a cambiare di una o più tonalità il colore dei denti di più di 500 persone che li hanno usati per 30 giorni. C’è, però, qualche prodotto che migliora la brillantezza dei denti cioè la capacità di riflettere la luce: Pearl Drops e Carrefour ottengono un giudizio buono. Resta il fatto che nessun dentifricio raggiunge una qualità globale sufficiente per meritarsi il titolo di Migliore del Test e di Miglior Acquisto. Si distingue però Aquafresh, che a differenza di tutti gli altri dentifrici testati non è troppo abrasivo sui denti e garantisce un’accettabile rimozione delle macchie superficiali (per esempio, quelle causate da vino, tè e caffè) oltre ad avere la giusta quantità di fluoro per la prevenzione della carie (le linee guida
  • 16. 26 testsalute126 Ilbiancodaldentista Perunsorrisosmagliantesipuòricorrerealdentista,mail trattamentosbiancantenonèlostessopertuttienonèpersempre. eseguita nel rispetto delle indicazioni individuali, e gli effetti indesiderati, se ci sono, si limitano a una transitoria ipersensibilità dentale, e a una lieve irritazione gengivale che si risolve in un paio di giorni. Sconsiglio lo sbiancamento quando ci sono allergie ai prodotti contenenti perossidi e in casi dove ci sia già elevata ipersensibilità dentale». Quanto dura e quanto costa? «Il risultato dura in media 4-5 anni, poi i denti tendono lentamente a tornare al colore di partenza. Se sono state realizzate mascherine si può “rinfrescare” il colore con i prodotti domiciliari forniti dal dentista. La durata dipende anche dalle abitudini di vita del paziente e dalle caratteristiche dei denti. I costi dipendono dal numero di sedute e dal tipo di procedure (si va dai 300 ai 600 euro e oltre, dati Altroconsumo ndr)». A.P. CostanzaMicarelli Odontoiatra e consigliere AIOP, Accademia italiana odontoiatria protesica II trattamento sbiancante che si fa dal dentista è efficace? «L’efficacia dipende dal tipo e dall’entità della colorazione, e le tonalità che si possono guadagnare variano: in generale si possono schiarire i denti di due o più tonalità, ma il risultato che si ottiene è sempre individuale, e il paziente deve esserne informato prima del trattamento». Come avviene? «Il trattamento di bleaching si effettua, dopo una accurata anamnesi e un esame clinico e radiografico che escluda patologie a carico di denti e gengive, solo con prodotti certificati che possono avere come base il perossido di idrogeno o di carbammide, in concentrazioni e modalità secondo le regole stabilite dalla legge. L’azione sbiancante si ottiene grazie all’ossigeno liberato dal prodotto una volta attivato, che si lega agli agenti pigmentanti e li scompone in molecole più piccole. Se la discolorazione è lieve, spesso è sufficiente una sola seduta o anche un trattamento domiciliare: il dentista rileva le impronte della bocca del paziente, sulle quali vengono costruite mascherine studiate ad hoc per contenere prodotti sbiancanti che il paziente applica da solo a casa. In casi più complessi sono necessarie una o più sedute in studio, nelle quali vengono isolati i denti perché si usa un prodotto più potente che, a seconda della composizione, può avere bisogno o meno di un’attivazione con particolari tipi di lampade. È una procedura sicura se intervista del ministero della Salute indicano che la quantità di fluoro nel dentifricio debba essere in concentrazioni di almeno 1.000 ppm e la normativa europea ha fissato un massimo di 1.500 ppm). La buona notizia è che tutti i dentifrici del test ne contengono una quantità adeguata (“Prevenzione della carie” in tabella alla pagina precedente). Troppo abrasivi Tutti i dentifrici non solo i dentifrici che si fregiano del claim «whitening» (alcuni di più, alcuni di meno), contengono ingredienti abrasivi. Sono gli ingredienti (fosfati, silice, carbonati e allumina) che aiutano a rimuovere dai denti i residui di cibo e le macchie estrinseche (cioè depositi sulla superficie esterna dei denti di alimenti, bevande, fumo...) dallo smalto. Nessuno di questi ingredienti avrebbe il minimo effetto di pulizia dei denti senza l’azione dello spazzolino. Non bastano però spazzolino e dentifricio per “sbiancare” i denti. Infatti, il colore dei denti è determinato da un mix tra lo smalto quasi trasparente e la dentina (più profonda e solitamente giallastra), ma il dentifricio agisce solo sullo smalto e sulle sue macchie superficiali. Quindi, un’alta abrasività, a differenza di quello che si crede, non significa maggiore effetto sbiancante. Anzi. Se le sostanze abrasive non sono ben bilanciate possono causare danni e cioè consumare lo smalto e provocare lesioni, nel tempo anche gravi, a carico del dente. Per questo il nostro test ha verificato che l’abrasività fosse entro specifici livelli. Anche se nessuno dei prodotti del test supera il valore massimo di abrasività considerato come soglia di sicurezza, la sfilza di giudizi insufficienti indica che i produttori non hanno trovato il giusto bilanciamento tra efficacia nella rimozione delle macchie e basso livello di abrasività. Si salva solo Aquafresh. In più, la brutta notizia è stata la scoperta che i dentifrici normali (Colgate Total e Dentalux Complex 3 mint fresh) che abbiamo messo a confronto con quelli che si definiscono “sbiancanti” sono anch’essi molto abrasivi. Questo >
  • 17. 126testsalute 27 Controlla in etichetta QUANTO FLUORO C’È? Per la prevenzione della carie il dentifricio deve avere la giusta quantità di fluoro ➜ Chiedi al dentista Ogni quanto fare la pulizia? Meglio un ponte o un impianto? Hai qualche perplessità sull’ultimo preventivo ricevuto dal dentista? Per dare le giuste risposte ai tuoi dubbi puoi rivolgerti a “Chiedi al dentista”, il servizio di consulenza gratuita di Altroconsumo in collaborazione con i dentisti dell’Aiop (Accademia italiana odontoiatria Protesica). Vai sul nostro sito o chiama lo 02.6961555. www.altroconsumo.it/ chiedialdentista dato conferma che in realtà non è automaticamente vero che un dentifricio “whitening” sia più abrasivo, anzi sembra non esserci differenza tra le due versioni. Insomma, al supermercato se siamo indecisi tra un dentifricio “whitening” e uno normale non è fidando in un presunto potere sbiancante che bisogna scegliere, a maggior ragione se il “whitening” costa di più. Un occhio agli ingredienti A differenza di creme e saponi, le fragranze allergeniche presenti nei dentifrici sono poche. Tra le più utilizzate ci sono: limonene, eugenol, linalool e benzyl alcohol. Abbiamo verificato la presenza di allergeni negli ingredienti dei dentifrici testati, quindi chi sa di essere particolarmente sensibile dovrebbe fare altrettanto (vedi anche in tabella). Abbiamo anche verificato la presenza di SLS (Sodium lauryl sulfate), un tensioattivo tra i più diffusi nei cosmetici per la detergenza, che ha come elemento critico il fatto che in caso di afte può prolungare il tempo di guarigione. 500 persone li promuovono Visto che il dentifricio è parte della nostra vita quotidiana, deve anche essere piacevole e cioè avere un gusto gradevole, lasciare un alito fresco dopo l’uso e distribuirsi bene sullo spazzolino. Abbiamo sottoposto i prodotti del test alla prova d’uso, coinvolgendo le stesse 500 persone che hanno risposto alle domande sulla piacevolezza e sull’efficacia (percepita). Tutti i dentifrici hanno superato la prova, ma vale la pena distinguere. I più apprezzati per il gusto sono stati Colgate Total advanced whitening, AZ Complete extra white e Colgate Total original protection. Ma la maggioranza ha avuto un buon giudizio. Diremo di più. I dentifrici testati, bocciati senza appello in laboratorio sul potere sbiancante, vengono salvati dai consumatori che pensano che un po’ funzionino. L’efficacia percepita quindi è sufficiente per tutti i prodotti testati tranne uno che non ha convinto i consumatori neanche sulla rimozione delle macchie e sulla brillantezza, il dentifricio normale testato a titolo di confronto: Dentalux Complex 3 mint fresh (prodotto Lidl). Più bianco non si può? Il marketing ci spinge a pensare che un dentifricio può cambiare il colore dei denti che Madre Natura ci ha donato. Non è così. Proprio come il colore degli occhi o dei capelli, anche quello dei denti è determinato dal Dna. Anche se nei dentifrici fossero presenti agenti sbiancanti, la quantità è minima, così come il tempo di spazzolamento (e quindi di contatto con il dente) è troppo breve per poter raggiungere la dentina e “sbiancare”. Possono solo rimuovere e prevenire le macchie sulla superficie. Lo stesso vale per tutti gli altri prodotti che troviamo in commercio a cui si attribuisce tale potere (kit, gel, collutori). Quindi, per avere denti più bianchi bisogna sottoporsi a un trattamento dal dentista (vedi l’intervista nella pagina a lato), con costi ben diversi da quelli di un dentifricio e sapendo che lo sbiancamento non è per sempre, ma dura qualche anno. Bisogna mettere in bilancio dai 300 ai 600 euro, ma il prezzo è indicativo e molto dipende dalla procedura scelta dal professionista, e anche dal suo listino prezzi. Il dentista valuterà lo stato della vostra salute orale prima di fare uno sbiancamento, quindi se è necessario sistemare carie o infiammazioni, e farà una seduta di igiene. Prima regola: lavarsi i denti Lo stile di vita e le abitudini di igiene orale influiscono sulla salute e anche sulla bellezza del nostro sorriso. Bisogna lavare i denti almeno due volte al giorno, la mattina e la sera, spazzolarli per almeno due minuti dalla gengiva al dente e cambiare lo spazzolino ogni tre mesi. Bisogna seguire una dieta sana, con pochi zuccheri. Infatti, cibi e bevande che contengono grandi quantità di zucchero sono dannosi per lo smalto e provocano la carie, soprattutto se assunti fuori dai pasti. Il fumo è tra i nemici peggiori sia della salute orale sia di un bel sorriso. Nessun dentifricio può cambiare il colore naturale dei denti 1.450 ppm