Come fare audit di sistema (ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001, ecc...) in modo veloce, efficace e ... senza carta? Scopri in questa presentazione come funziona l'app (gratuita) iAuditor, disponibile sia per sistemi Apple sia per Android.
iAuditor - Inspection Checklist App. How to get started.SafetyCultureHQ
iAuditor means visibility across your entire organisation. This is an introduction into what iAuditor does, and how you roll it out across your organisation.
iAuditor cuts inspection times in half and reduces report 'writing' to as single tap of the finger.
iAuditor integrates with SafetyCulture to give you:
- document control
- instant data from the field
- constant back-up
- advanced analytics
- management of a team or organisation of inspectors
www.safetyculture.io/iauditor
Adecco Formazione e Six Seconds Italia propongono una serie di workshop GRATUITI in varie location italiane sulla gestione dello stress, declinandolo nella categoria dell’intelligenza emotiva.
Do you need to present to your organization the benefits of iAuditor? This comprehensive presentation covers what iAuditor is, how to use it, who our customers are and the different plans for your team.
Dopo le presentazioni del team abbiamo ascoltato due startup torinesi: HiNii e Sounday. Abbiamo poi ascoltato le vostro domande e idee. E per finire in bellezza un buon cocktail.. Grazie a tutti ragazzi, alla prossima.
La presentazione si riferisce all'incontro del 23-11-10 di Cocktail Startup (http://cocktailstartup.com)
iAuditor - Inspection Checklist App. How to get started.SafetyCultureHQ
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Adecco Formazione e Six Seconds Italia propongono una serie di workshop GRATUITI in varie location italiane sulla gestione dello stress, declinandolo nella categoria dell’intelligenza emotiva.
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Dopo le presentazioni del team abbiamo ascoltato due startup torinesi: HiNii e Sounday. Abbiamo poi ascoltato le vostro domande e idee. E per finire in bellezza un buon cocktail.. Grazie a tutti ragazzi, alla prossima.
La presentazione si riferisce all'incontro del 23-11-10 di Cocktail Startup (http://cocktailstartup.com)
Abitudini: solo inerzia o un potenziale fattore di crescita? Webinar TNS 10 A...Gabriella Bergaglio
Le abitudini segnano le nostre giornate, ci rassicurano. Rappresentano "comportamenti appresi" ed il nostro cervello le utilizza in alcuni contesti e con determinate funzioni. I nuovi studi sulle Neuroscienze ci spiegano cosa sono e come direzionano i nostri comportamenti, agendo da "pilota automatico".
Ma quali possono essere le implicazioni per i brand? Le abitudini possono influenzarne seriamente il destino: comprenderne il funzionamento e le modalità di interferenza/modifca, può fare la differenza per il successo di una campagna, di una strategia e dunque per lo sviluppo di una marca.
Ogni ORGANIZZAZIONE ha diverse FUNZIONI al suo interno... … anche la tua. Ognuna di queste FUNZIONI fa al meglio il proprio mestiere
Chi vende tende a VENDERE il più possibile Però, una volta venduto, il bene o servizio deve essere fornito al Cliente nei modi e nella qualità attesa.
Chi acquista tende a farlo al MINOR COSTO Però il bene o servizio acquistato deve arrivare nei modi e nella qualità attesa.
Chi produce tende a OTTIMIZZARE LE RISORSE a disposizione Però il prodotto deve essere quello che il Commerciale ha venduto e con la qualità richiesta.
Ora, ogni ORGANIZZAZIONE è strutturata in FUNZIONI ma sono le attività interfunzionali che creano davvero VALORE E queste attività interfunzionali sono i PROCESSI.
I PROCESSI sono "come" una ORGANIZZAZIONE opera ... … anche la tua.
Può operare bene, se i PROCESSI sono EFFICACI Ma può anche non raggiungere l'OBIETTIVO.
Può operare con la massima redditività, se ha dei PROCESSI EFFICIENTI. Ma può anche operare con costi più alti, per esempio, della CONCORRENZA.
E una ORGANIZZAZIONE non può essere più competitività dei suoi PROCESSI.
Ora, le statistiche dicono che 2 PROGETTI DI MIGLIORAMENTO su 3 falliscono PERCHÉ?
MOTIVO #1 "Abbiamo tutto SOTTO CONTROLLO perché abbiamo un GESTIONALE"
Il gestionale tiene sotto controllo PROCESSI COMUNI a tante altre aziende senza tener conto che non è come le altre la tua
MOTIVO #2 L’ottimizzazione dei processi è affidata SOLO a specialisti IT.
Ora, se i processi NON COINVOLGONO persone, bene! Perché i tecnici IT, che hanno a che fare con righe di codice e macro, NON SEMPRE SANNO trattare al meglio con le persone.
MOTIVO L’intervento sui processi NON TIENE CONTO del passato.
Un cambiamento, talvolta, “deve” essere RADICALE Però, in alcuni casi, le MODALITÀ DEL PASSATO avevano (e hanno) una loro ragion d’essere.
Il GESTIONALE è un punto di partenza, gli specialisti IT SONO UTILI per il progetto e se l'INTERVENTO è stato RADICALE, OK! Ma bisogna lavorarci sopra.
Perché bisogna LAVORARCI SOPRA? Perché le aziende portano i libri in tribunale per lo stesso motivo che ha portato all'affondamento del Titanic
Si chiama AUTOREFERENZIALITÀ È la convinzione di fare la “cosa giusta” perché siamo noi stessi a farla e non perché lo sia davvero
Un occhio esterno fornisce una diversa prospettiva E evita l'AUTOREFERENZIALITÀ
Per sapere se i tuoi processi sono efficaci, o come intervenire se non lo sono, mi puoi contattare. Ma prima vorrai sapere quanto dovrai investire
Meno di quello che pensi! Perché l’investimento è una parte del vantaggio economico che ottieni.
Se sei stufo di ASPETTARE perché sai quanto ti COSTA FARLO, puoi contattarmi oggi stesso! franco.pieracci@synergyconsulting.org
Risk management in sanità - cosa ti stai perdendoFranco Pieracci
Il Risk management serve a ridurre i rischi in una organizzazione. E fin qui, tutto bene!
Però l’approccio e i metodi usati sono molto tecnici, ad uso - per lo più - di ingegneri.
Nel Risk management “tradizionale”, applicato in processi e attività in cui la componente umana è significativa, si parla di EVENTO AVVERSO, di ERRORE UMANO e di CRITICITÀ LATENTE. A questo punto avrei già qualcosa da eccepire, ma andiamo avanti! Alla base del Risk management “tradizionale” ci sono i “quasi errori” (near miss). Sono uno degli elementi cardine! In parole povere, ci aspetta che le persone segnalino gli errori di cui sono stati autori o testimoni.
Ma non tutti sono ingegneri! Le persone possono avere delle remore, indotte da loro stessi o dalla organizzazione nella quale lavorano ed essere restii a denunciare i “quasi errori”. In effetti, perché darsi la zappa sui piedi da soli? O perché dare la zappa sui piedi di qualcun altro? Un tale approccio ha buone probabilità di successo in una cultura completamente BLAME FREE (ovvero in cui nessuno viene rimproverato).
Ora, siamo sicuri che la nostra organizzazione sia proprio così? Che lo sia a tutti i livelli? Che lo sia al 100%? Ho i miei dubbi! Allora, perché non usare l’approccio diametralmente opposto? D’altronde, se “TO ERR IS HUMAN” anche “TO IMPROVE IS HUMAN”. E forse anche di più! Perché non parlare di OPPORTUNITÀ LATENTI (invece di CRITICITÀ LATENTE), di INTERVENTO UMANO (invece di ERRORE UMANO) e di MIGLIORAMENTO EFFETTIVO (invece di EVENTO AVVERSO)? Soprattutto, perché non assecondare la naturale propensione dell’essere umano a proporre soluzioni migliorative (anziché chiedergli di sottolineare degli errori, propri o altrui?)? Perché non sostituire il “RISK MANAGEMENT” con l’ “OPPORTUNITY MANAGEMENT”?
“OPPORTUNITY MANAGEMENT” significa avere persone davvero coinvolte e motivate per eliminare rischi e sanzioni che possono compromettere la tua organizzazione. Allontana rischi e sanzioni, cogli le opportunità! Contattami adesso! franco.pieracci@synergyconsulting.org
Il nuovo ecosistema facebook: strategia e piano editorialeGianfranco Pastore
Quali sono i segreti per avere visibilità su Facebook senza ricorrere al pagamento forzato degli ADS?
Nessun segreto! Tutto parte e resta nelle basi e nelle evoluzioni del marketing e della comunicazione.
Le slide sono state presentate in occasione dell'evento #SocialBirra all'interno dell' Università Sapienza di Roma.
Misurare la local Search: problemi ed opportunità nell'ambito dell'analytics della Local Search. Presente e futuro prossimo.
Slide dell'intervento all'emetrics Milano 2015.
Come costruirsi una reputazione on line e, soprattutto, cosa è e a cosa serve una reputazione digitale (speech presso istituto Savoia Benincasa di Ancona)
Corso per RSPP ideato nel 2016 con elementi di novità dal punto di vista didattico. Parliamo dei Sistemi di Gestione e della loro corretta implementazione (UNI INAIL e OHSAS18001) al fine di soddisfare i requisisti del Dlgs 81/08 e del Dlgs 231/01
Abitudini: solo inerzia o un potenziale fattore di crescita? Webinar TNS 10 A...Gabriella Bergaglio
Le abitudini segnano le nostre giornate, ci rassicurano. Rappresentano "comportamenti appresi" ed il nostro cervello le utilizza in alcuni contesti e con determinate funzioni. I nuovi studi sulle Neuroscienze ci spiegano cosa sono e come direzionano i nostri comportamenti, agendo da "pilota automatico".
Ma quali possono essere le implicazioni per i brand? Le abitudini possono influenzarne seriamente il destino: comprenderne il funzionamento e le modalità di interferenza/modifca, può fare la differenza per il successo di una campagna, di una strategia e dunque per lo sviluppo di una marca.
Ogni ORGANIZZAZIONE ha diverse FUNZIONI al suo interno... … anche la tua. Ognuna di queste FUNZIONI fa al meglio il proprio mestiere
Chi vende tende a VENDERE il più possibile Però, una volta venduto, il bene o servizio deve essere fornito al Cliente nei modi e nella qualità attesa.
Chi acquista tende a farlo al MINOR COSTO Però il bene o servizio acquistato deve arrivare nei modi e nella qualità attesa.
Chi produce tende a OTTIMIZZARE LE RISORSE a disposizione Però il prodotto deve essere quello che il Commerciale ha venduto e con la qualità richiesta.
Ora, ogni ORGANIZZAZIONE è strutturata in FUNZIONI ma sono le attività interfunzionali che creano davvero VALORE E queste attività interfunzionali sono i PROCESSI.
I PROCESSI sono "come" una ORGANIZZAZIONE opera ... … anche la tua.
Può operare bene, se i PROCESSI sono EFFICACI Ma può anche non raggiungere l'OBIETTIVO.
Può operare con la massima redditività, se ha dei PROCESSI EFFICIENTI. Ma può anche operare con costi più alti, per esempio, della CONCORRENZA.
E una ORGANIZZAZIONE non può essere più competitività dei suoi PROCESSI.
Ora, le statistiche dicono che 2 PROGETTI DI MIGLIORAMENTO su 3 falliscono PERCHÉ?
MOTIVO #1 "Abbiamo tutto SOTTO CONTROLLO perché abbiamo un GESTIONALE"
Il gestionale tiene sotto controllo PROCESSI COMUNI a tante altre aziende senza tener conto che non è come le altre la tua
MOTIVO #2 L’ottimizzazione dei processi è affidata SOLO a specialisti IT.
Ora, se i processi NON COINVOLGONO persone, bene! Perché i tecnici IT, che hanno a che fare con righe di codice e macro, NON SEMPRE SANNO trattare al meglio con le persone.
MOTIVO L’intervento sui processi NON TIENE CONTO del passato.
Un cambiamento, talvolta, “deve” essere RADICALE Però, in alcuni casi, le MODALITÀ DEL PASSATO avevano (e hanno) una loro ragion d’essere.
Il GESTIONALE è un punto di partenza, gli specialisti IT SONO UTILI per il progetto e se l'INTERVENTO è stato RADICALE, OK! Ma bisogna lavorarci sopra.
Perché bisogna LAVORARCI SOPRA? Perché le aziende portano i libri in tribunale per lo stesso motivo che ha portato all'affondamento del Titanic
Si chiama AUTOREFERENZIALITÀ È la convinzione di fare la “cosa giusta” perché siamo noi stessi a farla e non perché lo sia davvero
Un occhio esterno fornisce una diversa prospettiva E evita l'AUTOREFERENZIALITÀ
Per sapere se i tuoi processi sono efficaci, o come intervenire se non lo sono, mi puoi contattare. Ma prima vorrai sapere quanto dovrai investire
Meno di quello che pensi! Perché l’investimento è una parte del vantaggio economico che ottieni.
Se sei stufo di ASPETTARE perché sai quanto ti COSTA FARLO, puoi contattarmi oggi stesso! franco.pieracci@synergyconsulting.org
Risk management in sanità - cosa ti stai perdendoFranco Pieracci
Il Risk management serve a ridurre i rischi in una organizzazione. E fin qui, tutto bene!
Però l’approccio e i metodi usati sono molto tecnici, ad uso - per lo più - di ingegneri.
Nel Risk management “tradizionale”, applicato in processi e attività in cui la componente umana è significativa, si parla di EVENTO AVVERSO, di ERRORE UMANO e di CRITICITÀ LATENTE. A questo punto avrei già qualcosa da eccepire, ma andiamo avanti! Alla base del Risk management “tradizionale” ci sono i “quasi errori” (near miss). Sono uno degli elementi cardine! In parole povere, ci aspetta che le persone segnalino gli errori di cui sono stati autori o testimoni.
Ma non tutti sono ingegneri! Le persone possono avere delle remore, indotte da loro stessi o dalla organizzazione nella quale lavorano ed essere restii a denunciare i “quasi errori”. In effetti, perché darsi la zappa sui piedi da soli? O perché dare la zappa sui piedi di qualcun altro? Un tale approccio ha buone probabilità di successo in una cultura completamente BLAME FREE (ovvero in cui nessuno viene rimproverato).
Ora, siamo sicuri che la nostra organizzazione sia proprio così? Che lo sia a tutti i livelli? Che lo sia al 100%? Ho i miei dubbi! Allora, perché non usare l’approccio diametralmente opposto? D’altronde, se “TO ERR IS HUMAN” anche “TO IMPROVE IS HUMAN”. E forse anche di più! Perché non parlare di OPPORTUNITÀ LATENTI (invece di CRITICITÀ LATENTE), di INTERVENTO UMANO (invece di ERRORE UMANO) e di MIGLIORAMENTO EFFETTIVO (invece di EVENTO AVVERSO)? Soprattutto, perché non assecondare la naturale propensione dell’essere umano a proporre soluzioni migliorative (anziché chiedergli di sottolineare degli errori, propri o altrui?)? Perché non sostituire il “RISK MANAGEMENT” con l’ “OPPORTUNITY MANAGEMENT”?
“OPPORTUNITY MANAGEMENT” significa avere persone davvero coinvolte e motivate per eliminare rischi e sanzioni che possono compromettere la tua organizzazione. Allontana rischi e sanzioni, cogli le opportunità! Contattami adesso! franco.pieracci@synergyconsulting.org
Il nuovo ecosistema facebook: strategia e piano editorialeGianfranco Pastore
Quali sono i segreti per avere visibilità su Facebook senza ricorrere al pagamento forzato degli ADS?
Nessun segreto! Tutto parte e resta nelle basi e nelle evoluzioni del marketing e della comunicazione.
Le slide sono state presentate in occasione dell'evento #SocialBirra all'interno dell' Università Sapienza di Roma.
Misurare la local Search: problemi ed opportunità nell'ambito dell'analytics della Local Search. Presente e futuro prossimo.
Slide dell'intervento all'emetrics Milano 2015.
Come costruirsi una reputazione on line e, soprattutto, cosa è e a cosa serve una reputazione digitale (speech presso istituto Savoia Benincasa di Ancona)
Corso per RSPP ideato nel 2016 con elementi di novità dal punto di vista didattico. Parliamo dei Sistemi di Gestione e della loro corretta implementazione (UNI INAIL e OHSAS18001) al fine di soddisfare i requisisti del Dlgs 81/08 e del Dlgs 231/01
La settimana KAIZEN: eliminare sprechi nelle organizzazioni di servizioFranco Pieracci
Ciò che vediamo nella nostra organizzazione è qualcosa che produce valore per il Cliente? Se NO, perché farlo; se SI, perché non farlo meglio?
In base a questa e un'altra serie di domande si eliminano definitivamente gli sprechi, riducendo costi e massimizzando i profitti.
Come tenere un discorso perfetto - Presentazione del 30 novembre 2013Franco Pieracci
Ti interessa fare la differenza nel Parlare in Pubblico? Non ti interessa Parlare in Pubblico ma vuoi un esempio su come usare Powerpoint? Queste slide fanno per te!
Nelle organizzazioni pochi temi sono fondamentali come lo sviluppo dei talenti, la trasmissione efficace dell'esperienza agli altri, la delega ed il controllo. Il Manager Coach riesce a realizzare tutti questi obiettivi nel modo più efficace ed efficiente.
iAuditor: audit (finalmente) veloci, efficaci e ... senza carta!
1. Istruzioni di base per l'utilizzo di iAuditor,
App per effettuare audit (di qualunque tipo) …
www.safetyculture.io
franco.pieracci@synergyconsulting.org
www.safetyculture.io
… ASSOLUTAMENTE SENZA CARTA!!!
2. Buongiorno!
Sono Franco Pieracci – Consulente
e Formatore Aziendale; dal 1994
mi occupo di Sistemi di Gestione
ISO 9001, ISO 14001, OHSAS
18001, ecc …
franco.pieracci@synergyconsulting.org
3. Buongiorno!
Sono Franco Pieracci – Consulente
e Formatore Aziendale; dal 1994
mi occupo di Sistemi di Gestione
ISO 9001, ISO 14001, OHSAS
18001, ecc …
Recentemente ho scoperto l'app
iAuditor, nata in ambito Sicurezza e che,
per la sua flessibilità, può essere molto
utile per audit di qualunque tipo.
iAuditor può essere scaricata su device
sia Apple sia Samsung; nelle prossime
slide ti presento le informazioni di base
per l'utilizzo, in modo che tu possa
apprezzarne le potenzialità.
Se ti interessa approfondire l'argomento
mi puoi contattare; se pensi che
qualche tuo collega sia interessato,
giragli il link per questa presentazione.
Buona visione!!!
franco.pieracci@synergyconsulting.org
4. Ecco come si presenta il menu generale di iAuditor
franco.pieracci@synergyconsulting.org
5. Ecco come si presenta il menu generale di iAuditor
Selezionando la voce
"Template" (check list) nel
menu a destra, si passa alla
videata che trovi nella slide
successiva
franco.pieracci@synergyconsulting.org
7. iAuditor fornisce alcuni esempi di check list
Il primo passo per utilizzare
l'app consiste nel trasferire le
check list che utilizzi
normalmente su iAuditor.
Se ritieni che questa fase sia un
po’ noiosa, contattami.
Ti suggerirò cosa fare!
franco.pieracci@synergyconsulting.org
8. La 1° sezione della check list può contenere i campi dell'elenco …
franco.pieracci@synergyconsulting.org
9. La 1° sezione della check list può contenere i campi dell'elenco …
per es.: Documento n., Titolo
dell'audit, ecc…
Puoi eliminare o rinominare
questi campi, come meglio
credi.
franco.pieracci@synergyconsulting.org
10. Mentre per la 2° sezione della check list servono solo tre campi:
franco.pieracci@synergyconsulting.org
11. Mentre per la 2° sezione della check list servono solo tre campi:
1 - il campo "Domanda"
franco.pieracci@synergyconsulting.org
12. 2 - il campo "Categoria" (utile per raggruppare le domande)
Mentre per la 2° sezione della check list servono solo tre campi:
franco.pieracci@synergyconsulting.org
13. Per esempio, con quei due campi ho preparato la check list PG-04
franco.pieracci@synergyconsulting.org
14. Per esempio, con quei due campi ho preparato la check list PG-04
"Domanda"
franco.pieracci@synergyconsulting.org
15. Per esempio, con quei due campi ho preparato la check list PG-04
"Domanda"
franco.pieracci@synergyconsulting.org
16. Per esempio, con quei due campi ho preparato la check list PG-04
"Domanda"
franco.pieracci@synergyconsulting.org
17. "Categoria"
Per esempio, con quei due campi ho preparato la check list PG-04
franco.pieracci@synergyconsulting.org
18. "Categoria"
Per esempio, con quei due campi ho preparato la check list PG-04
franco.pieracci@synergyconsulting.org
19. Il 3° ultimo campo per le check list sono le risposte alla domanda
franco.pieracci@synergyconsulting.org
20. Il 3° ultimo campo per le check list sono le risposte alla domanda
è possibile scegliere fra 2 tipi di
risposte standard
franco.pieracci@synergyconsulting.org
21. o una personalizzata
Il 3° ultimo campo per le check list sono le risposte alla domanda
franco.pieracci@synergyconsulting.org
22. Questa è la parte relativa all'effettuazione dell'audit
franco.pieracci@synergyconsulting.org
23. Questa è la parte relativa all'effettuazione dell'audit
In questa videata trovi la 1°
sezione, con i campi che hai
scelto e che hai deciso di
nominare in questo modo
franco.pieracci@synergyconsulting.org
24. Ed ecco come appaiono le "domande" e le "risposte" della check list
categoria
franco.pieracci@synergyconsulting.org
25. Ed ecco come appaiono le "domande" e le "risposte" della check list
domande
franco.pieracci@synergyconsulting.org
26. Ed ecco come appaiono le "domande" e le "risposte" della check list
risposte
franco.pieracci@synergyconsulting.org
27. Puoi rispondere alla domanda e puoi aggiungere le evidenze in nota …
franco.pieracci@synergyconsulting.org
28. Puoi rispondere alla domanda e puoi aggiungere le evidenze in nota …
qui
franco.pieracci@synergyconsulting.org
29. Puoi rispondere alla domanda e puoi aggiungere le evidenze in nota …
e soprattutto, puoi fotografare
le evidenze e inserirle,
automaticamente, nel rapporto
di audit!!!
qui
franco.pieracci@synergyconsulting.org
30. e puoi definire "chi fa che cosa e entro quando" nel Follow-up
franco.pieracci@synergyconsulting.org
31. Ecco, per esempio, la registrazione di una evidenza …
franco.pieracci@synergyconsulting.org
32. e la programmazione di un'azione per eliminare il problema
franco.pieracci@synergyconsulting.org
33. con la possibilità di individuare il responsabile
franco.pieracci@synergyconsulting.org
34. Quindi l'audit viene registrato nell'apposita sezione
franco.pieracci@synergyconsulting.org
35. Quindi l'audit viene registrato nell'apposita sezione
L' "1" nel pallino rosso
evidenzia la "parziale
conformità" riscontrata
durante l'audit
franco.pieracci@synergyconsulting.org
36. Infine è possibile scaricare un pdf con domande, esiti ed evidenze
franco.pieracci@synergyconsulting.org
37. Lo stesso pdf contiene la programmazione delle azioni correttive
franco.pieracci@synergyconsulting.org
38. iAuditor dispone di moltissime altre
utili funzioni e ti suggerisco di andare
sul sito www.safetyculture.io per
scoprirle; ne vale davvero la pena !
Se ti interessa implementare iAuditor
e:
• desideri maggiori informazioni su
come usare iAuditor;
• vuoi sapere come implementare
iAuditor nella tua organizzazione
• devi trasferire le check list su
iAuditor;
• altro …
franco.pieracci@synergyconsulting.org
39. … fammi sapere, troveremo
insieme la soluzione!
PS: se qualche tuo collega è
interessato, giragli pure il link di
questa presentazione.
iAuditor dispone di moltissime altre
utili funzioni e ti suggerisco di andare
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scoprirle; ne vale davvero la pena !
Se ti interessa implementare iAuditor
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