Da dove proviene la lingua italiana, quali sono stati i primi usi nella lingua comune e nella letteratura. Dall'indovinello veronese al placito capuano, fino al Cantico delle Creature di San Francesco.
Da dove proviene la lingua italiana, quali sono stati i primi usi nella lingua comune e nella letteratura. Dall'indovinello veronese al placito capuano, fino al Cantico delle Creature di San Francesco.
L'analisi logica è un argomento controverso: alcuni la amano altri la odiano.Per rendere più appetibile questo argomento,ho dato grande importanza ai colori e alle immagini in questo modo l'approccio è più accattivante. ( È solo una piccola parte)
L'analisi logica è un argomento controverso: alcuni la amano altri la odiano.Per rendere più appetibile questo argomento,ho dato grande importanza ai colori e alle immagini in questo modo l'approccio è più accattivante. ( È solo una piccola parte)
In questa lezione impariamo a presentarsi, i saluti, a ringraziare e rispondere, alcune espressioni utili, i pronomi personali, come si fa un semplice dialogo in italiano, il pronome Lei, gli appellativi e il verbo essere.
Spiegazione del metodo di studio e applicazione alla disciplina della storia.
Esempio svolto su un capitolo di storia medievale relativo ai rapporti tra Oriente e Occidente intorno all'anno Mille.
Presentazione PowerPoint di spiegazione multimediale del calligramma. Video, esempi, linee guida per la realizzazione di un calligramma. Attività didattica per classe prima, scuola media.
Attività di rielaborazione dei contenuti di un documentario geografico-scientifico: esercizio di lettura, comprensione del testo, ricerca selettiva delle informazioni e scrittura originale.
Classe 1, scuola secondaria di primo grado.
2. COS’È
UN VERBO?
È una parte variabile del discorso
Varia per:
• coniugazione
• modo
• tempo
• persona
COSA FA
UN VERBO?
Indica:
IL VERBO È IL PERNO DELLA COMUNICAZIONE,
LA PARTE PIÙ IMPORTANTE DEL DISCORSO.
Fornisce informazioni
sul soggetto
collocandole nel tempo.
1. azione, compiuta o subita
2. esistenza
3. modo di essere
4. evento
5. stato/condizione
È SEMPRE
ESPRESSO?
Non sempre: può essere sottinteso.
Esemp
i 1. Io mangio una mela / La mela è mangiata da me
2. C’è un melo in giardino.
3. La mela è rossa.
4. La mela cadde dall’albero.
5. La mela era appoggiata sul davanzale.
3.
4. STRUTTURA
• Gioco Gioc + o
• Giocano Gioc +
ano
parte invariabile:
RADICE
parte variabile:
DESINENZA
Indica il significato del verbo Indica del verbo:
• persona (1°, 2°, 3°)
• numero (sing. o plur.)
• modo (reale/ipotetico…)
• tempo (passato/presente/futuro)
5. LA PERSONA E IL NUMERO…
• La PERSONA
(IL SOGGETTO DEL VERBO)
- Chi compie l’azione di…? -
è l’elemento su cui il verbo dà un’informazione
è l’essere vivente o cosa che compie o subisce l’azione espressa dal verbo
è il soggetto del verbo (può essere un nome o un pronome).
Numero
singolare
Numero
plurale
1° (io) parl-o (noi) parl-iamo
2° (tu) parl-i (voi) parl-ate
3° (egli) parl-a (essi) parl-ano
LA DESINENZA DEL VERBO INDICA :
6. • I MODI
Com’è l’azione del
verbo?
I MODI…
indicano:
se l’azione espressa dal verbo
• è certa
• è un ordine/comando
• è un augurio
• è una opinione
esprimono:
sfumature di significato
MODI FINITI
= indicano persona e numero del verbo
MODI INDEFINITI
= non indicano in modo definito persona e numero
del verbo
1. Indicativo esprime certezza 1. Infinito esprime significato del verbo
2. Congiuntivo esprime dubbio, opinione 2. Participio funzione di aggettivo / sostantivo
3. Condizionale esprime dipendenza da una
condizione
3. Gerundio precisa la modalità di un’azione
4. Imperativo esprime ordine
LA DESINENZA DEL VERBO INDICA :
7. MODI FINITI
= indicano persona e numero del verbo
MODI INDEFINITI
= non indicano in modo definito persona e numero
del verbo
1. Indicativo esprime certezza 1. Infinito esprime significato del verbo
2. Congiuntivo esprime dubbio, opinione 2. Participio funzione di aggettivo / sostantivo
3. Condizionale esprime dipendenza da una
condizione
3. Gerundio precisa la modalità di un’azione
4. Imperativo esprime ordine
1. Io sto a casa. certezza
2. Credi che lui stia a casa sua? dubbio/opinione
3. Lui starebbe già a casa se non fosse in ritardo come
semprecondizione
4. Sta’ a casa! ordine
1. Amo stare a casa.
2. Stante a ciò che dice, lui era a
casa.
3. Ci si diverte anche stando a
casa.
Esemp
i
8. • Contemporaneità
d’azione
• Anteriorità d’azione
• Posteriorità d’azione
I TEMPI…
• PRESENTE
• PASSATO
• FUTURO
• TEMPI
• SEMPLICI
• COMPOSTI
• Una sola parola
• Due parole
( ausiliare + participio passato del
verbo)
Esemp
i
1. Io sto a casa. 2. Io sono stato a scuola. 3. Io starò in vacanza.
LA DESINENZA DEL VERBO INDICA :
Possono
esprimere
9. MODI
FINITI
TEMPI MODI
INDEFINITI
TEMPI
PRESENTE PASSATO FUTURO PRESENTE PASSATO FUTURO
1. Indicativo presente 1. passato
prossimo
2. imperfetto
3. trapassato
prossimo
4. passato
remoto
5. trapassato
remoto
1. Futuro
semplice
2. Futuro
anteriore
1. Infinito presente passato /
2.
Congiuntivo
presente 1. passato
2. imperfetto
3. trapassato
/ 2. Participio presente passato /
3.
Condizionale
presente passato / 3. Gerundio presente passato /
4. Imperativo presente / /
10.
11. LE TRE CONIUGAZIONI
tutte le forme che il verbo assume modificando le desinenze
vocali tematiche
quelli che presentano
le stesse desinenze
in tutti i modi e tempi
irregolari
quelli che possono cambiare:
• radice (andare vado)
• desinenza (dare dessi)
• radice e desinenza (ridere risi)
1° coniugazione 2° coniugazione 3° coniugazione
12. I VERBI AUSILIARI
aiutano gli altri verbi (coniugati al participio passato)
a formare i tempi composti
QUALI
SONO?
ESSER
E
AVERE
• AUSILIARE
• FORMA ASSOLUTA
(significato proprio)
• AUSILIARE
• FORMA ASSOLUTA
(significato proprio)
significa:
• esistere
• trovarsi
• stare
significa:
• tenere
• possedere
• ottenere
HANNO CONIUGAZIONE PROPRIA
13. Indica realtà,
certezza
5 tempi per esprimere
azione passata
al modo indicativo
Indica possibilità,
incertezza, dubbio, desiderio
3 tempi per esprimere
azione passata
al modo congiuntivo
Indica possibilità,
a certe condizioni
Indica comando
Modi indefiniti
Essente/ent
e
14. Indica realtà,
certezza
5 tempi per esprimere
azione passata
al modo indicativo
Indica possibilità,
incertezza, dubbio, desiderio
3 tempi per esprimere
azione passata
al modo congiuntivo
Indica possibilità,
a certe condizioni
Indica comando
Modi indefiniti
21. L’USO DELL’INDICATIVO
Ha 8 tempi: 4 semplici e 4
composti.
Modo della realtà, certezza
Indica ciò che è vero,
sicuro
Indica:
1. azione avviene nel momento in cui si parla
2. azione abituale
3. azione fuori del tempo (presente atemporale)
4. fatti avvenuti del passato (presente storico)
5. azione futura vicina nel tempo (colloquiale).
Esempi:
1. Io esco.
2. La mattina mangio i cereali.
3. Chi va piano, va sano e va lontano.
4. È in quell’anno che Cesare conquista la Gallia.
5. Domani vado alla festa di Giulio.
PRESENTE
22. L’USO DELL’INDICATIVO
Indica:
• Azione avvenuta
nel passato non troppo lontano
il cui effetto dura ancora nel presente.
Esempi:
Ieri ho ricevuto una chiamata dalla nonna.
I granelli di sabbia sono appena scesi nella clessidra.
PASSATO PROSSIMO
23. L’USO DELL’INDICATIVO
Indica:
• Azione avvenuta nel passato lontano
e si è conclusa.
Esempi:
• Da quel momento non le parlai più.
• Le lancette dell’orologio si fermarono.
PASSATO REMOTO
24. L’USO DELL’INDICATIVO
Indica:
• Azione passata anteriore (avvenuta prima)
rispetto a un’altra espressa dal passato remoto.
Esempi:
• Andai dalla nonna dopo che ebbi finito i compiti.
• L’orologio sprofondò nella sabbia dopo che fu ricoperto da tutti i granelli di sabbia.
TRAPASSATO REMOTO
25. L’USO DELL’INDICATIVO
Indica:
• svolgimento di un’azione nel passato
• azione che si ripeteva abitualmente nel passato
• contemporaneità rispetto a un altro tempo passato
• descrizioni (imperfetto descrittivo)
• narrazioni storiche (imperfetto storico)
Esempi:
• L’anno scorso abitavo in un’altra città.
• Quando eri neonato non parlavi.
• La camera aveva quattro grandi luminose finestre.
• Nel 1492 Cristoforo Colombo scopriva l’America.
IMPERFETTO
26. L’USO DELL’INDICATIVO
Indica:
• Azione anteriore (avvenuta prima) a un’altra
espressa da un tempo passato
(al passato prossimo, remoto o imperfetto).
Esempi:
• Non ho parlato più perché non mi aveva ascoltato.
• Non parlai più perché non mi aveva ascoltato.
• Non parlavo più perché non mi aveva ascoltato.
TRAPASSATO PROSSIMO
27. L’USO DELL’INDICATIVO
Indica:
• azione che deve ancora accadere
• dubbio
• supposizione
• comando
• concessione.
Esempi:
• Quest’estate andrò in vacanza.
• Sarà come dice lui?
• Avrai certamente fame.
• Mi dirai la verità!
• Avrà tanti soldi, ma non è felice.
FUTURO SEMPLICE
28. L’USO DELL’INDICATIVO
Indica:
• azione futura che avverrà prima di un’azione al
futuro semplice
• dubbio.
Esempi:
• Quando ti sarai alzato, farai colazione.
• Quando avrò parlato io, parlerai anche tu.
• Avrò parlato troppo?
FUTURO ANTERIORE
30. L’USO DEL CONGIUNTIVO
Ha 4 tempi: 2 semplici e 2
composti.
Modo della probabilità, desiderio,
incertezzaIndica ciò che desideriamo, speriamo,
ipotizziamo
Indica:
• dubbio (congiuntivo dubitativo)
• desiderio, augurio (congiuntivo desiderativo o ottativo)
• esortazione / ordine / invito (congiuntivo esortativo)
• concessione (congiuntivo concessivo)
Esempi:
• Che parli di me?
• Spero che ti abbia parlato di me.
• Parli più piano.
• Che parlino pure!
31. L’USO DEL CONGIUNTIVO
Indica:
• Possibilità, dubbio, desiderio
che possono realizzarsi nel momento in cui si parla.
PRESENTE
Esempi:
• Temo che ci sia qualcosa lì dentro.
• Che parli di me?
• Che Dio ti protegga.
32. L’USO DEL CONGIUNTIVO
Indica:
• Possibilità, dubbio, desiderio, augurio
riferiti al passato.
Esempi:
• Non ho più notizie di Tiziana: che si sia ammalata?
• Spero che abbiate preso una decisione.
• Spero che il vaso non si sia rotto.
PASSATO
33. L’USO DEL CONGIUNTIVO
Indica:
• possibilità, dubbio, desiderio
che NON possono realizzarsi nel momento in cui si parla.
• opinione riferita al passato;
• opinione contemporanea al tempo passato della reggente.
Esempi:
• Che volesse il cielo!
• Credo che avesse freddo.
• Credevo che facesse freddo.
IMPERFETTO
34. L’USO DEL CONGIUNTIVO
Indica:
• desiderio, speranza
riferiti al passato che NON si sono realizzati.
Esempi:
• Magari avessi parlato prima!
• Vorrei che avesse fatto il mio nome.
• Magari fosse venuto insieme!
TRAPASSATO
36. L’USO DEL CONDIZIONALE
Ha 2 tempi: 1 semplice e 1
composto.
Indica un’azione
che si può verificare
solo a certe condizioni
Indica:
• Azione verificabile
nel presente o nel futuro
(a certe condizioni)
Esempi:
• Se ti invitassi, verresti con me alla festa?
• Se andassi più veloce, arriverei prima.
PRESENTE
Indica:
• Azione che si sarebbe verificata
nel passato
(a certe condizioni)
PASSATO
Esempi:
• Sarei stato più attento se non fossi stato così distratto.
• Marco sarebbe venuto alla cena, se tu lo avessi invitato.
37. L’USO DEL CONDIZIONALE
Indica:
• desiderio
• richiesta gentile
• dubbio
• supposizione
• opinione personale attenuata
Esempi:
• Vorrei tanto sposarmi.
• Vorresti sposarmi?
• Non saprei proprio quale libro scegliere.
• Questo lo farebbe arrabbiare.
• Agirei con calma e con cautela.
38. L’USO DELL’IMPERATIVO
Ha 2 persone: 2° sing. e
plur.
Indica un comando/ordine/esortazione
Per indicare comando negativo:
• NON + infinito presente
• NON + imperativo
• NON + cong. esortativo
Esempi:
• Non andare via!
• Non siate sciocchi.
• Non sia sciocco.
Ha 1 tempo: il presente
39. L’USO DELL’ INFINITO
Ha 2 tempi: 1 semplice e 1
composto.
Indica il significato generale
del verbo.
Indica:
• dubbio
• comando/istruzione
• nome (preceduto da articolo)
• azione contemporanea rispetto
a quella della reggente
Esempi:
• Cosa fare adesso?
• Durante la prova non è consentito copiare.
• Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.
• Penso di andare al cinema.
PRESENTE
Indica:
• azione anteriore rispetto
a quella della reggente
PASSATO
Esempi:
• Temevo di aver sbagliato.
40. L’USO DEL PARTICIPIO
Ha 2 tempi: 1 semplice e 1
composto.
Ha funzione di verbo
aggettivo e nome.
Indica:
• verbo
• aggettivo
• nome
Esempi:
• La busta contenente...
• Barzelletta divertente…
• Insegnante, studenti…
PRESENTE
Indica:
• verbo
• aggettivo
• nome
PASSATO
Esempi:
• Ho creduto...
• Il ragazzo educato…
• Il gelato, il pianto…
41. L’USO DEL GERUNDIO
Ha 2 tempi: 1 semplice e 1
composto.
Indica relazione di causa,
tempo, mezzo con l’azione
espressa dal verbo di modo
finito della frase reggente.
Indica:
• contemporaneità
• azione in svolgimento
• esaurirsi di un’azione
• progressivo sviluppo di un’azione
Esempi:
• Sbagliando si impara.
• Sta facendo i compiti.
• Viene attenuandosi la tempesta.
• Andava assaggiando ogni
prelibatezza.
PRESENTE
Indica:
• anteriorità dell’azione rispetto
a quella della reggente
PASSATO
Esempi:
• Avendo parlato a lungo, ora ho perso la voce.
44. Verbi
impersonali
Sono espressi: attraverso un verbo alla 3 persona singolare o nei modi indefiniti.
Esprimono: azione che non si può attribuire a persone o cose
SONO
IMPERSONALI:
1. verbi che indicano fenomeni atmosferici (piove, nevica…)
2. verbi come accadere, sembrare, parere, capitare…
3. locuzioni come è necessario, è opportuno, è bene…
4. verbo fare in espressioni fa caldo/freddo, fa brutto tempo…
5. espressioni come si dice, si narra, è proibito, è permesso…
6. Verbi dire, raccontare, parlare alla 3 p. pl. (dicono, raccontano,
parlano)
Esempi:
• Pioviggina…No. Che dici? Diluvia.
• Sembra che tu abbia capito.
• È bene che tu faccia attenzione.
• Oggi fa freddo.
• Si dice che sia stato rubato un diamante.
• Parlano di un brutto incidente accaduto ieri notte.
45. Verbi
serviliEsprimono:
idea di volontà
idea di possibilità
idea di necessità
SONO
SERVILI:
1. Verbo volere + infinito di un altro verbo
2. Verbo potere + infinito di un altro verbo
3. verbo dovere + infinito di un altro verbo
Esempi:
• Voglio andare a casa.
• Potrei aprire la finestra?
• Devo finire di studiare.
46. Verbi
fraseologici
Esprimono:
• imminenza di un’azione (essere sul punto di, stare per…+ inf.)
• inizio di un’azione (iniziare a, cominciare a…+ inf.)
• svolgimento di un’azione (stare + gerundio…)
• continuità di un’azione (continuare a, seguitare a + inf.)
• Conclusione di un’azione (terminare di, finire di…+ inf.)
• Azione tentata (provare a, sforzarsi di…+ inf.)
• Azione subita (lasciarsi, trovarsi + inf. o part. pass.)
• Azione causata (fare, lasciare + inf.)
SONO
FRASEOLOGICI verbi che aiutano altri verbi al modo indefinito
(infinito, participio, gerundio)
a precisare alcuni aspetti dell’azione
(se sta per iniziare, è imminente, continua o finisce).
Esempi:
• Stavo per piangere.
• Iniziò a piovere.
• Sta piovendo da due ore.
• Continuò a fissare con insistenza.
• Hai terminato di lavorare?
• Proverò ad impegnarmi di più.
• Si lasciò convincere a partecipare.
• Mi hai fatto sbagliare.