Avv. Marco Giacomello Realtà aumentata e potenziamento visivo: aspetti giuridici ed etici di Google Glass e occhi bionici 14 ottobre 2015 - Università di Bologna, Aula Magna Fisiologia

1. Google Glass & Privacy: dal right to be
alone allo street stalking digitale
Avv. Marco Giacomello
Realtà aumentata e potenziamento visivo:
aspetti giuridici ed etici di Google Glass e occhi bionici
14 ottobre 2015 - Università di Bologna, Aula Magna Fisiologia

2. Avv. Marco Giacomello
Ip Lawyer e partner dello Studio Legale MPSLAW di Milano
Dottorando di ricerca in ‘Diritto e Nuove Tecnologie’ - CIRSFID
Alma Mater Studiorum, Bologna
Cultore della materia ‘Informatica Giuridica’ - Università Statale
di Milano
Chi sono

3. Google Glass: cosa sono, a cosa servono e
quando arriveranno?
COSA SONO
Sono occhiali dotati di un prisma (sul lato dx) che permette
di visualizzare informazioni.
A COSA SERVONO
Collegati ad un device dotato di connettività permettono di
fare ricerche sul web, scattare foto o video, condividere tali
informazioni direttamente sui Social Networks e ottenere
informazioni su “cosa” stiamo guardando.
QUANDO ARRIVERANNO
Disponibili in beta negli USA (1500$) e in UK fino a gennaio
2015 sono ora disponibili sono per gli sviluppatori. E’
prevista l’uscita di una nuova versione nei primi mesi del
2016.

4. Google Glass: la vera realtà aumentata

5. QUALI SONO I POSSIBILI
UTILIZZI DEI GOOGLE GLASS?

6. Nuove opportunità
Google Glass in sala operatoria
• Eseguiti i primi interventi i protesi inversa
della spalla e alle cuffie dei rotatori.
• I chirurghi ortopedici hanno indossato
durante le operazioni i Google Glass,
trasmettendo agli studenti del loro corso
di studio le immagini degli interventi
come se fossero loro stessi a eseguirli.

7. Nuove opportunità
Google Glass in sala operatoria
• Nel 2014 a Firenze è stato eseguito il primo prelievo di fegato coi Google Glass.
• Vantaggi:
- il medico ha le mani libere per operare e al contempo può mandare in tempo reale le
immagini dell’intervento (tecnologia c.d. HANDS-FREE);
- l’immediato invio delle immagini per la valutazione macroscopica del fegato consente
una riduzione dei tempi tecnici necessari a valutare lo stato dell’organo;
- le fasi fondamentali dell’intervento sono state registrate e trasformate in un video
didattico;
- grazie alla possibilità di registrare video dal punto di vista del medico, i neochirurghi
possono così apprendere la tecnica esattamente come se fossero al tavolo operatorio.

8. Nuove opportunità
Vedere per imparare: dalla sala operatoria al training center

9. Nuove opportunità
Augmedix
Applicazione utilizzata in 30 cliniche di 11 Stati americani: attraverso gli occhiali il medico può richiamare
la cartella clinica, consultare manuali e anche inviare il video della visita ad un software che provvede a
compilare la parte burocratica, facendo risparmiare, in media, tre ore al giorno di compilazione di moduli.

10. Nuove opportunità
Drchrono

11. Nuove opportunità
Lettura QR Code
• Il Beth Israel Medical Center ha sviluppato
una applicazione che consente ai medici la
scansione di un codice QR sulla parete di ogni
stanza dell’ospedale, per avere in maniera
istantanea le informazioni sul paziente in
degenza.
• Mentre il medico visita la persona ricoverata i
Glass mostrano i segni vitali, i risultati delle
analisi e gli altri dati relativi allo stato del
paziente.

12. Nuove opportunità
Compliance
• I Google Glass, se correttamente settati, sono in grado di assicurare la compliance rispetto alle
procedure e alle regole ospedaliere e statali.
• Si vedano ad esempio Pristine e CrowdOptics, due applicazione che permettono uno streaming audio e
video nel rispetto di tutte le normative tecniche e sanitarie (USA):
“To keep all of your proprietary information secure, video streams on Pristine EyeSight are 128-bit AES
encrypted, and our backend is hosted on secure AWS cloud architecture. Live, first-person video streams from
Glass are even transmitted solely within your network (when possible)”.

13. NUOVE OPPORTUNITA’ VS
RISCHIO INCONTROLLABILE

14. Nuove opportunità/Rischio incontrollabile
DOMANDE IN CERCA DI RISPOSTA
•Quali informazioni è in grado di raccogliere Google attraverso i Glass?
•Con chi le può condividere?
•Come verrà assicurato il rispetto delle normative sulla privacy?

15. Nuove opportunità/Rischio incontrollabile
DOMANDE IN CERCA DI RISPOSTA
•Privacy utenti Glass vs Privacy non-utenti: come sarà possibile ottenere il
consenso di chi ‘entra’ nel campo visivo di chi indossa i Glass?
•Ci sarà l’azzeramento della c.d. “Privacy del Consumatore” continuamente
‘spiato’ da Google?
•Le norme sociali riusciranno a bilanciare l’invasività dei Glass? (ad es.
smartphone sul tavolo)

16. Italiani e Privacy
✓ 9 italiani su 10 si preoccupano di possibili accessi non autorizzati alle proprie informazioni
personali;
✓ L’88% degli italiani è convinta serva una regolamentazione chiara che impedisca alle aziende di
vendere e acquisire dati senza il consenso specifico dell’utente;
✓ L’89% degli italiani ‘non gradisce’ che altri utenti vengano a contatto con le sue informazioni;
✓ Il 64% degli italiani ‘non può però fare a meno’ di condividere quasi tutto sulla rete.
[Fonte: Emc Privacy Index]

17. Italiani e Privacy
Informazioni tanto personali e intime che non riveleremmo mai sotto richiesta,
vengono regalate ogni giorno ai social network.
Se le aziende sanno tutti di noi, non è perché ci spiano: è perché noi glielo raccontiamo.

18. Italiani e Privacy
Perché a FACEBOOK si e ai GLASS no?

19. Quali sono le problematiche da affrontare?
In una società con uno scarso interesse per la propria privacy (si legga ‘curiosità batte lettura dei
Terms Of Service o della Privacy Policy del social network al quale sto regalando i miei dati
personali’)
COSA SUCCEDERÀ QUANDO ARRIVERANNO APP CHE POTRANNO SFRUTTARE QUESTI
DATI PER
1) profilarci e segnalarci (e soprattutto a quali soggetti?) in base a quanto ci soffermiamo in un
determinato posto (ad es. la vetrina di una armeria o di una farmacia, o il cortile di una scuola);
2) utilizzare app che promuovono la condivisione di immagini sessuali (esplosione del fenomeno,
soprattutto nei minori, del sexting);
3) gestire e misurare il nostro stato di salute.

20. Quali sono le problematiche da affrontare?
COSA SUCCEDERÀ QUANDO ARRIVERANNO APP CHE POTRANNO SFRUTTARE QUESTI
DATI PER
1) tracciare (o condizionare) il movimento dei nostri occhi: un nuovo livello di accesso dei software
ai nostri pensieri che si manifestano in primis attraverso il movimento dei nostri occhi;
2) analizzare come reagiamo (movimento testa/occhi) ai singoli eventi e ‘cedere’ questi dati a
società di marketing per profilarci e modificare i singoli messaggi pubblicitari?
3) effettuare il riconoscimento facciale di chi abbiamo di fronte restituendoci dati in real time;
4) trovare il clone della nostra ex fidanzata mentre prendiamo la metro.

21. NameTag: il riconoscimento facciale all’ennesima
potenza
COME FUNZIONA?
NameTag, denominata “stalker-friendly app”, prende
la foto di una persona fatta attraverso la fotocamera
dei Glass, la confronta con tutte le immagini che
trova online, incrocia i dati e ci restituisce come
risultato:
- il nome della persona che abbiamo fotografato;
- tutte le altre informazioni che il soggetto
fotografato ha reso disponibili in rete (ad es.
informazioni di contatto, profili sui social media,
interessi, hobby e passioni).

22. NameTag: il riconoscimento facciale all’ennesima
potenza
ESEMPIO
• Prendiamo ad esempio un potenziale stalker che
vede una ragazza in metropolitana.
• Le fa una foto (magari senza farsi notare
utilizzando il sistema denominato BLINK) e in
tempo reale ottiene tutte le informazioni presenti
in rete su quella ragazza: nome, immagini, nomi
degli amici che ha su Facebook e gli ultimi tweet.

23. Match.com: il riconoscimento facciale per trovare
il clone della tua ex fidanzata
Il nuovo servizio, per 4.000 euro, fa 3 cose:
1) identifica il colore dei capelli, la forma del viso, degli
occhi e la struttura sopracciliare delle persone nella
foto dell’ex fidanzata;
2) cerca nell’archivio per trovare foto taggate in modo
simile;
3) ci restituisce una raccolta di possibili accoppiamenti
già identificati;
4) infine se fotografiamo una persona per strada, il
sistema fa il match quella foto con le nostre
preferenze definite online e ci dice in tempo reale se
è la persona che cerchiamo.

24. Dai 15 minuti di Warhol al sexting
✓ Il 44% dei giovani tra i 18 e i 29 anni riceve
abitualmente contenuti a sfondo sessuale.
✓ Secondo Eurispes i giovanissimi che si spogliano
in webcam o che, che per farsi notare dagli amici
più grandi, mostrano foto senza veli hanno
raggiunto il preoccupante dato del 10%.

25. Sex with Google Glass
✓ Prendete la totale inibizione dei giovani d’oggi, la
non conoscenza/non interesse per la propria
privacy e mixate il tutto con una app che registra
performance sessuali e permette di condividere
facilmente il tutto in rete.
✓ In una società dove si fa di tutto per farsi
conoscere e per ottenere quella visibilità che la
rete può dar l’impressione di aiutare ad
ottenere – il consenso di quella persona è
l’ultimo dei problemi che ci si deve porre.
✓ Si deve educare, rendere consapevoli e aiutare i
giovani a capire le conseguenze dei loro ‘click’.

26. Foto e riprese: l’ostacolo che non c’è più
RIPRESE SENZA CONSENSO: L’OSTACOLO DEL
MOVIMENTO CHE NON C’È PIÙ
✓ Un problema già vissuto (e superato) in passato con altre
nuove tecnologie: telecamere, telefonini, tablet e
smartphone.
✓ Cosa cambia ora? Non c’è più l’atto di sollevare il device e
puntarlo verso il soggetto che si vuole fotografare – segnale
universale di avvertimento per chi non vuole farsi ritrarre.
✓ Con i Glass le foto potranno essere scattate solamente
con un occhiolino: Wink – sparisce anche quella sorta di
consenso di fatto alla fotografia.

27. Google Lens: l’ostacolo che non c’è più
REALIZZATE IN COLLABORAZIONE CON NOVARTIS, LE
GOOGLE LENS POTRANNO ESSERE UTILIZZATE PER:
✓ scansione dell’iride (innovativo metodo di
autenticazione);
✓ monitoraggio continuo del livello di zucchero nel sangue;
✓ analizzare il nostro stato di salute e chiamare soccorsi;
✓ visualizzare informazioni direttamente sulla lente.

28. DAL RIGHT TO BE ALONE ALLO
STREETSTALKING DIGITALE

29. “NOW THE RIGHT TO LIFE HAS COME TO MEAN THE RIGHT TO
ENJOY LIFE — THE RIGHT TO BE LET ALONE”
“THE TERM "PROPERTY" HAS GROWN TO COMPRISE EVERY
FORM OF POSSESSION — INTANGIBLE, AS WELL AS TANGIBLE”
15 dicembre 1890, Harvard Law Review
The Right to privacy di Warren e Brandeis

30. “PER SODDISFARE I GUSTI PRURIGINOSI DEL GRANDE PUBBLICO, I
DETTAGLI DI RELAZIONI SESSUALI VENGONO DIFFUSI TRAMITE LE
COLONNE DEI GIORNALI QUOTIDIANI”
“PER TENERE OCCUPATO L’INDOLENTE, SI RIEMPIONO COLONNE SU
COLONNE DI PETTEGOLEZZI FRIVOLI, DI CUI SI PUÒ VENIRE A
CONOSCENZA SOLO IN SEGUITO A UN’INTRUSIONE NELLA CERCHIA
DOMESTICA, DELLA CONVENIENZA E DEL PUDORE”
15 dicembre 1890, Harvard Law Review
The Right to privacy di Warren e Brandeis

31. “FOTOGRAFIE ISTANTANEE E INIZIATIVE GIORNALISTICHE HANNO
ORMAI INVASO I SACRI CONFINI DELLA VITA PRIVATA E DOMESTICA,
MENTRE UN GRAN NUMERO DI CONGEGNI MECCANICI MINACCIA DI
REALIZZARE LA PREDIZIONE SECONDO CUI ‘SUSSURRARE DENTRO
L’ARMADIO SARÀ COME LANCIARE PROCLAMI DAI TETTI’”
15 dicembre 1890, Harvard Law Review
The Right to privacy di Warren e Brandeis

32. Dal 1890 al 2015
Il 64% degli italiani ‘non può però fare a meno’ di condividere
quasi tutto sulla rete.
[Fonte: Emc Privacy Index]

33. Stalking

34. L’esperimento

35. L’esperimento a Roma
• In 10 ore, Rachele colleziona
100 approcci.
• Sembra che una donna non
accompagnata sia costretta
a d a p p r o c c i c o n t i n u i ,
nonostante non venga dato
alcun input da parte della
ragazza.

36. PENSATE A COSA SUCCEDEREBBE SE QUELLE PERSONE POTESSERO
AVERE INFORMAZIONI DETTAGLIATE SU QUELLA RAGAZZA?
Streetstalking digitale

37. NON SOLO STALKING MA ANCHE
CIRCOLAZIONE DEI DATI PERSONALI

38. Vendita dei dati personali a soggetti terzi

39. “Relativamente alla comunicazione a terzi per finalità
di marketing in generale, va subito rilevato che la
comunicazione o cessione a terzi di dati personali per
finalità di marketing non può fondarsi sull'acquisizione
di un unico e generico consenso da parte degli
interessati per siffatta finalità”
Vendita dei dati personali a soggetti terzi

40. “Inoltre, occorre che il titolare acquisisca un consenso
specifico per la comunicazione (e/o cessione) a terzi
dei dati personali per fini promozionali, nonché distinto
da quello richiesto dal medesimo titolare per svolgere
esso stesso attività promozionale”
Vendita dei dati personali a soggetti terzi

41. COME SARA’ POSSIBILE OTTENERE UN
‘VERO’ CONSENSO QUANDO SI
UTILIZZERANNO GLASS, LENS AND CO.?

42. DATI PERSONALI FINO AD OGGI (SN)
DATI PERSONALI DA DOMANI (IoT)

43. • Quali misure intende attuare la società o il terzo
partner per garantire che i nostri dati siano sicuri?
• Crittografano le nostre informazioni?
• Chi le monitora?
• Chi può accedere a quei dati?
• Per quanto vengono conseravati?
Chi conserva (e come) i miei dati personali?

44. • Il nostro numero di battiti cardiaci;
• Quanta attività fisica facciamo;
• La nostra storia medica;
• Quanto e quando dormiamo?
Dati sanitari

45. Potranno, in futuro, influenzare la possibilità di
sottoscrivere un’assicurazione sulla salute?
Dati sanitari

46. TECNOLOGIA COME
STRUMENTO NEUTRO

47. Google Glass = strumento neutro
✓ Lo strumento è neutro: è il ‘come’ viene utilizzato a causare i problemi.
✓ È necessario trovare un giusto bilanciamento tra: rischio vs opportunità tra diritti e libertà.
✓ Forti elementi innovativi dei Glass (come di ogni altro wearable device):
- contatto diretto e continuativo con l’utente – la raccolta dei dati personali non si
interrompe mai;
- quantità e qualità dei dati che possono essere raccolti mai immaginata (informazioni
dettagliate sullo stato di salute dell’utente, sui ritmi di sonno, sugli stili di vita, ecc.).

48. Warning
Problema generale: e se questi dati verranno venduti a terzi o hackerati?
L’avvertimento di essere profilati potrà bastare a rendere gli utenti
consapevoli di quello che stanno condividendo?

49. ALCUNE SOLUZIONI

50. Soluzioni? Usiamo la tecnologia?
PLACE AVOIDER
✓ L’idea alla base è quella di ottenere un sistema in grado di
capire quando determinate foto non possono essere
condivise.
✓ L’utente dovrà istruire Place Avoider in modo che riconosca
gli ambienti in cui la condivisione andrà bandita.
✓ Si dovranno fornire all’algoritmo una serie di immagini di
questi luoghi, a partire dalle quali - il sistema - sarà in grado
di capire in autonomia quando l’utente si trova in un posto
vietato: ad es. la camera da letto, il bagno o la sala riunioni.
✓ In sistema bloccherà quindi la condivisione automatica delle
immagini e chiederà una autorizzazione esplicita all’utente.

51. Soluzioni? Usiamo la legge?
SERVONO DAVVERO LEGGI NUOVE?
✓ Le norme che vietano la messa in rete di dati personali
senza aver ottenuto il preventivo consenso degli interessati
esistono già.
✓ In primis serve che gli utenti della rete imparino a gestire le
informazioni personali che immettono in rete con troppa
facilità.

52. Soluzioni? Usiamo la testa!
FORMAZIONE DIGITALE
Istruzione e formazione digitale: rendere consapevoli di quello che
si sta facendo come strumento principe di insegnamento.
UTILIZZO ETICO DELLA RETE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE
✓ Serve un confronto aperto e serio, con prospettive lungimiranti e
concrete.
✓ Si deve tutelare non solo vietando ma anche insegnando,
formando sin da giovanissimi, creando consapevolezza del
valore dei propri dati personali.
✓ Si deve insegnare ad utilizzare positivamente questi strumenti,
non a sfruttarli in danno di altri.
✓ Siamo bene lontani dalla possibilità di creare nuove norme ad
hoc o tentare di adattare quelle già esistenti.

53. Soluzioni? Usiamo la testa!
Non ci sono risposte, solo (tante) domande: serve un tavolo di lavoro e di
confronto tra programmatori, giuristi, politici e insegnanti - dove approfondire
e creare soluzioni per una privacy che sia davvero capace di comprendere il
digitale che verrà.

54. “Chiunque finisse nel raggio visivo di chi indossa questi occhiali potrebbe venire
spiato, schedato con la propria immagine e, una volta avuto accesso ai big data
sparsi sulla rete, conosciuto nei suoi gusti, nelle sue opinioni, nelle sue scelte di
vita.".

55. “Di fronte a queste nuove tecnologie le leggi non bastano: serve una nuova
consapevolezza da parte dei fornitori di servizi Internet, degli sviluppatori di
software e degli utenti. E' indispensabile ormai riuscire a promuovere a livello
globale un uso etico delle nuove tecnologie".
[Antonello Soro - Garante Privacy, 18 giugno 2003]

56.
Avv. Marco Giacomello
Partner Studio Legale MPSLAW, Milano
Dottorando di ricerca in ‘Diritto e Nuove Tecnologie’, CIRSFID - Università di Bologna
Cultore della Materia ‘Informatica Giuridica’, Università Statale di Milano
www.marcogiacomello.com
marco.giacomello@mpslaw.it