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Editoriale…… 3
Attualità……. 4
-L’Einaudi in festa
per gli studenti del 70...4
-Programmi
controcorrente... 5
-Maltrattamento animali...6
-Erudito oggi….7
Sport….8-9
-La campestre ….8
-La palestra n 4….9
Cinema…..10-11
Bacheca…..12
Studenti:
-Frans Brion...13
-Per non dimenticare...13
-Volontariato internazionale...14
-Strafalcioni dei prof!!!......14
-Drugs & Co….15
Energie per la vita….16
Il computer secondo me….17
Calzini diversi...18
Capo Redattore:
Fedato angela
Vice capo Redattore:
Cendron Alberto
Redazione:
Bau Elena
Barra Pierluigi
Barbaro Chiara
Cendron Alberto
Cremasco Enrico
Cazzaro Stefano
De Col Irene
Derton Erica
De Vecchi Jlenia
Fedato Angela
Fornasier Stefania
Fuser Francesca
Giallongo Filippo M.
Innocente Alessio
Merlo Ana Paola
Romano Stefano
Serraglio Cristian
Zaminga Viviana
Sommario
3
Cari lettori dell’Onda..
Eccoci anche quest’anno alle prese con il giornale scolastico!
I componenti della redazione sono decisamente aumentati e devo dire che non ho mai visto così
tanto impegno nel fornirvi i loro articoli.
Abbiamo applicato diverse innovazioni, tra le quali un maggio riguardo verso gli affari della scuo-
la, troverete infatti anche la sezione “Bacheca”, contenente informazioni riguardanti gli esami
dell’ecdl, particolari iniziative della scuola, concorsi ecc.
Verrà distribuita, come l’anno scorso, una copia per classe e in più sarà possibile, per chi è
interessato, acquistare altre copie presso il bar.
Vi spiego un po’ com’è la situazione nella redazione.
Non esiste una gerarchia, siamo tutti dei piccoli giornalisti.
Elementi piuttosto particolari devo dire, tra i quali Cristian, un ragazzo di prima, che da quanto
parla e da quanto pieno di idee è, non gli somministrerei mai un caffè, bensì una camomilla;
O per esempio Erica, io sono sicura che lei diventerà una psicologa di successo, ed è un po’ la no-
stra mamma;
Alberto è un tipo un po’ vivace, ma in futuro avrà sicuramente un ruolo in politica (forse come av-
vocato);
Stefania è dolcissima; Filippo è proprio un Erudito, molto composto, e fa molte foto;
Chiara è un animalista; Irene potrebbe convincere chiunque con gli occhioni azzurri che ha; Elena
sa ascoltare attentamente; Pierluigi è un Nerd che ha scelto distrattamente l’Igea, Stefano non si
vede spesso, ma quando si vede è meglio prendere carta e penna per segnare le sue pillole di sag-
gezza; Romano è il re dei videogiochi, o almeno, la sa davvero lunga su di essi; Jlenia ha la paten-
te ma non le lasciano la macchina (cause sconosciute); Viviana e Ana Paola sono nuove; Alessio è
un cinemato; Enrico è buono; Francesca è una politicante, sempre pronta a combattere per la giu-
stizia; ed infine io, che porto i calzini diversi.
Così avete un idea dei redattori del vostro giornale, e ci aspettiamo che anche voi contribuiate a
scrivere tanti articoli.
Inoltre quest’anno ci impegneremo a realizzare l’annuario scolastico in modo che vi ricordiate
sempre del vostro Einaudi.
Speriamo che questa prima edizione sia di vostro gradimento
“la quale, se non v'è dispiaciuta affatto, vogliatene bene a chi l'ha scritta, e anche un pochino a
chi l'ha raccomodata. Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s'è fatto appo-
sta.” ( A. Manzoni).
Capo redattore
Fedato Angela
Editoriale
4
L’amministrazione comunale di Montebelluna, a distanza di 40 anni dall’alluvione di Genova, ha deciso di
premiare e di ricordare una ventina di studenti che, all’indomani del disastro, si mobilitarono per portare un
aiuto concreto alle popolazioni colpite.
Sono entrati in azione nel comune di Sant’Olcese, alle porte del capoluogo ligure, per una decina di giorni e
hanno contribuito a ripulire la città dal fango, hanno proseguito con lo sgombero dei detriti alluvionali dalle
case e dalle strade, lavorando ininterrottamente dall’alba al tramonto, in condizioni ambientali precarie. Il sin-
daco del suddetto comune li ricorda con affetto ed è riconoscente per la loro solidarietà.
Oltre agli alunni del nostro Istituto si aggregarono anche un gruppo dell’Itis Plank di Lancenigo:
_Plinio Garbuio,
_Oscar Lucati,
_Fortunato Da Riva,
_Claudio Golfetto,
_Gino Gardin,
_Giuseppe Dalla Mora
_Adolfo Zanella.
Gli altri montebellunesi invece erano:Remo Chiarcossi, Alessio Poloni, Sergio Forato, Maurizio Gatto, Al-
berto Buso, Francesco Miotto, Claudio Simonetti, Adelio Follador, Stefano Cauduro, Angelo Favaro,
Enzo Adami, Ercole Cazzolato, Giuseppe Mangani, Giuliano Poloni.
L’alluvione è avvenuta l’otto ottobre del 1970, quando una quantità impressionante d’acqua è caduta su Geno-
va e sui comuni limitrofi, circa 900 mm in 24 ore, corrispondenti al 90% della pioggia media annua. I comuni
colpiti furono 20, con ingentissimi danni al patrimonio artistico, due linee ferroviarie e molte strade interrotte;
la perdita economica nella sola città di Genova fu stimata intorno ai 45 miliardi di lire. Il dolore più grande
provocato dalla catastrofe si è avuto al momento della conta delle vittime: furono 44, di cui 35 morti e 9 di-
spersi; gli sfollati invece erano oltre 2000 e i senza tetto 185.
La recente alluvione del Veneto, invece ha causato la morte di due persone
ma è avvenuta in un territorio molto vasto, centro della vita industriale e agri-
cola e ha provocato a livello economico gravi perdite stimate attorno al mi-
liardo di euro.
La calamità è capitata, inoltre, in un periodo di crisi e ha contribuito a mette-
re in ginocchio le piccole imprese che da sempre sono il punto di forza della
nostra regione, anche i contadini sono ora in difficoltà perché hanno perso tra i 200 e i 300 mila capi di bestia-
me.
Vorrei perciò ricordare i 5000 sfollati e il mezzo milione di persone che si sono trovate la casa invasa di acqua
e fango, perché oltre alla perdita economica è altrettanto dolorosa la perdita affettiva.
Attualità
Di Erica Derton
5
Un pubblico di 10 milioni di persone…è questo il risultato di VIENI
VIA CON ME, un programma che credo, anzi ne sono certa, non ha
precedenti.
Forse grazie a i due uomini che l’hanno ideato:Fabio Fazio e Roberto
Saviano.
Saviano è noto per aver scritto un romanzo di fama mondiale, tradotto in
più di 20 lingue, intitolato Gomorra, che ha suscitato non poche polemiche
poiché tratta di un tema che molti cercano di nascondere:
la MAFIA(questo lo costringe a vivere tuttora sotto scorta, per le continue
minacce).
Lo spettacolo è basato sui “racconti” dello scrittore sulla vita e le
condizioni dei mafiosi e dei loro rapporti con lo Stato. Molte volte
stupisce come questa gente possa adottare dei modelli di vita che
per noi risultano impossibili: uno di questi è la vita nei bunker. Do-
ve il potere, in questo caso, non è più usufruire delle proprie ric-
chezze ma possederle.
A fare da contorno ai temi trattati da Saviano ci sono conversazioni e intratte-
nimenti tenuti da personaggi dello spettacolo come Benigni o da politici di un
certo spessore (uno di questi è stato il presidente della camera dei deputati).
Insomma, si può dire che questo programma sia un vero e proprio successo.
Per quanto riguarda Saviano speriamo che possa continuare i suoi “racconti”
anche se, come ha detto lo scrittore, è già un miracolo se ne stiamo parlando
ora.
Programmi
controcorrente
Di Irene De Col
Attualità
6
Che cos’è un animale?Non è forse un essere vivente come gli esseri umani?Allora
perché ci sono molti casi di maltrattamento verso di essi?
Molti casi presenti anche qui a Montebelluna: persone per bene,che magari ti riempiono la testa sul rispetto.. ma
come fanno loro a farti capire che bisogna rispettare gli altri, quando sono i primi a non avere rispetto verso le crea-
ture più indifese?
Moltissime persone si comprano un cane però poi lo trattano male: picchiandolo e non portandolo dal veterinario in
caso di bisogno perché dicono:”E’ solo una bestia”.
Invece non è una bestia bensì un essere vivente che merita rispetto.
La Corte di Cassazione afferma inoltre che sussiste il reato in questione anche sulla base di sole sofferenze psichi-
che rivolte all'animale. Più precisamente la Corte ha affermato che integra il reato di maltrattamento di animali an-
che il gesto di tenere rinchiuso un animale per un apprezzabile lasso di tempo in un luogo particolarmente stretto,
come il bagagliaio di un auto.
Sono a che fare tutti i giorni con persone che non rispettano
gli animali;
un esempio è una persona che conosco, che identificherò
come X per privacy.
Questa signora X ha una gatta sempre incinta.
Per un certo periodo i gattini sono presenti, poi dopo qual-
che mese scompaiono misteriosamente.
Allora io le chiedo:”Perché non la operi per sterilizzarla?”,
e lei risponde che è una crudeltà privare alla sua gatta di
avere cuccioli.
Ma è più crudele sterilizzare un gatta o farla partorire per
poi uccidere i suoi cuccioli?
Capisco che c’è la crisi,i soldi mancano un po’ a tutti, ma
allora perché hai preso un gatto?
Prima di comprare un animale bisogna pensare se si è in
grado di poterlo accudire senza fargli mancare le cose che
lo possono rendere felice e amato.
Di Chiara Barbaro
Attualità
7
In questa piccola rubrica voglio proporre un tema che mi sta a cuore: lo “smarrimento” della lingua italiana nella vita di tutti
i giorni. Lo so, è un argomento non molto di rilievo, che può annoiare facilmente ma, allo stesso tempo, ha la sua importanza
sia nella vita pratica sia in quella scolastica. Quante volte ci è stato detto dai professori di “controllare di più la forma, così da
fare bella impressione ad un colloquio” (e scrivo specialmente per i ragazzi, come me, di quinta)?
Innanzitutto la prima cosa che mi viene in mente nel pensare alla nostra lingua è il suo progressivo e
ormai inesorabile declino dal punto di vista grammaticale e lessicale. Premettendo che l’italiano è una
delle più difficili lingue al mondo e che è in continuo sviluppo.
Il suo declino è totalmente collegato alla,quasi,scomparsa della comunicazione faccia a faccia, per
rinchiudersi dietro a un monitor.
Dai cellulari ai PC, passando attraverso i social network.
Le abbreviazioni hanno portato ad un impoverimento generale della cultura, secondo il mio parere,
tanto che, parlando parlando (o meglio chattando chattando), si ricorre sempre più a termini dialettali (“oh!”al posto di
“ciao”) o slang linguistici (ke, qst...) o ancora finti inglesismi (ti lovvo di bene…) e a tempi verbali troppo comuni (almeno
nel Nord Italia, in cui si usano quasi solamente il passato prossimo e il presente).
Visivamente lo storpio dell’italiano è continuo, tanto da raggiungere l’apice proprio nel suo canale per eccellenza: Facebook.
Navigando velocemente si possono osservare quanti gruppi esistano a sostegno della “morte” della nostra lingua e quanti
pochi contro questa piaga. Esistono centinaia (e non esagero nel dirlo) di pagine di gruppi con il nome di “BiMbA_Do1cE” e
circa 11 gruppi di
“Salvaguardiamo la lingua italiana”. Credo che questo debba far pensare.
È anche vero che l’italiano, come ho anticipato prima, è di difficile studio.
Ma vogliamo far scomparire davvero la nostra lingua, la nostra espressione di appartenere a questa nazione che, più di tut-
te,ha contribuito alla letteratura nella storia?
Io penso che ognuno di noi non voglia davvero che tutto ciò accada, ma anzi voglia preservare
almeno nella lingua un tratto della propria originalità, della propria autenticità.
Cosa possiamo fare “noi”, nel nostro piccolo, per arginare tutto questo?
Il mio unico consiglio è di leggere tanti libri nella speranza di continuare a salvaguardare la no-
stra meravigliosa lingua, fonte di ispirazione per poeti e scrittori, che tantissime nazioni ci hanno
invidiato ed invidiano tuttora.
Finora mi sento di dire che abbiamo fallito con evidenti conferme, ma forse potremmo risollevare
un po’ le sorti della nostra nazione anche semplicemente imparando di nuovo ad “acculturarci”.
Esistono molti altri metodi oltre a quello citato per ricominciare ad imparare la nostra lingua, come per esempio l’audiolibro.
Questo che cito è un mp3 riguardante la lettura di un libro che, scaricato su un iPod o su un altro lettore mp3, può essere a-
scoltato durante i momenti di vuoto.
Facilmente reperibile su Google o un qualsiasi altro motore di ricerca, è gratis e tutti possono migliorare il proprio italiano
semplicemente ascoltando una voce registrata che legge un libro. Un sistema semplice e, a mio parere, efficace, anche se al-
cuni potrebbero trovarlo noioso.
Vorrei consigliare agli interessati un libro: Il Giovane Holden di J. D. Salinger, di facile lettura.
Secondo me Può far riflettere, almeno un pochino, su quanto i giovani del 1949 di New York fossero totalmente diversi da
noi, anche se uniti da bene o male gli stessi interessi.
Nel prossimo numero proporrò un argomento più “attinente” alla realtà di tutti i giorni: il dialetto…
Attualità
Di Filippo M. Giallongo
(da un’idea di Mara, Elena e Federica 5B Igea)
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Salve gente, questa è il sezione Sport del nostro giornale.
E, come avrete già capito, parlerà di tutte le attività sportiva della nostra scuola.
CAMPESTRE 2010
Venerdi 19/11/2010 nello stupendo scenario del Parco Manin si è svolta la corsa campestre con il tracciato nel
centro di Montebelluna, sotto l’attenta sorveglianza degli insegnanti e del gruppo di alpini, che ha offerto, a
fine gara, un buon the ristoratore per tutti i concorrenti e insegnanti.
La prof.ssa Rizzardini, responsabile di gara, commenta la giornata dicendo:”Oggi è stata una vera e propria
manifestazione sportiva. Tutti gli studenti scelti hanno partecipato con serietà e senso sportivo,caso molto raro
da vedere ai nostri giorni. Grazie ragazzi/e, continuate così!”.
Un applauso speciale è stato fatto dalla stessa prof.ssa, a fine gara, agli studenti, per la loro responsabilità, il
loro senso civico e, soprattutto, per la bella manifestazione a cui hanno partecipato.
LE CLASSIFICHE
Biennio ragazzi
1° Yaqine Adil ‘94 4° Fantin Leonardo ‘94
2° Noal Andrea ‘95 5° Tuvacato Federico ‘95
3° Pavan Oliviero ‘96 6° Rech Alberto ‘96
Biennio ragazze
1° Pavan Gloria ‘96 4° Dehbi Sara ‘95
2° Pellizzer Sara ‘95 5° Battistin Alice ‘96
3° Jedrejcic Giulia ‘96 6° Santin Beatrice ‘96
Sport
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Triennio ragazzi
1° Tessaro Morris ‘92 4° Umana Francesca ‘93
2° Polagrutto Luca ‘92 5° Pettenon Alex ‘92
3°Crema Paolo ’92 6° Asfalou Raduane ‘93
Triennio Ragazze
1° Trentin Deborah ‘93 4° Tomasella Gloria ‘93
2° Mazzocato Costanza ‘92 5° Villanova Alessia ‘93
3°Mihalkea Adriana ‘93 6° Furlanetto Elena ‘92
COSA DIRE RIGUARDO ALLA PALESTRA NUMERO 4??
….suona la campanella.
Meno male, il cervello stava fondendo e già si percepiva l’odore di bruciato!.
Si va in palestra e, strada facendo, si ride e si scherza sui voti presi.
Si cammina a testa bassa per la stanchezza delle lunghe ore in aula.
Andando in palestra c’è chi ha varie aspettative per l’ora di Ed. Fisica, anzi, per essere precisi: Scienze moto-
rie e Sportive; c’è chi spera di giocare a calcio o a pallavolo o chi spera di incontrare la ragazza o il ragazzo
conosciuto la settimana precedente.
Le aspettative sono altissime ed entrando in palestra si sente il prof dire:”Ragazzi/e oggi siamo in palestra nu-
mero 4”, cioè il fatidico corridoio.
Non avete provato anche voi la famosa RABBIA DELLA “PALESTRA NUMERO 4”??
Io si.
Vorrei ringraziare la prof Rizzardini Marta per il suo aiuto e collaborazione per l’articolo della campestre.
Di Enrico Cremasco
Sport
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Cinema
Di Alessio Innocente
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a fine Aprile ha emanato il decreto legge nr.64 - convertito
successivamente in legge il 16.06.2010 - per le cosiddette “ disposizioni urgenti in materia di spettacolo e atti-
vità culturali”, che riflettono i punti segnalati dal ministro ai Beni e alle Attività Culturali Sandro Bondi.
In segno di protesta, nei primi giorni di maggio, numerose produzioni e spettacoli già programmati sono stati
annullati nei più importanti teatri di Roma, Milano, Firenze, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Bari e Napo-
li.
Nei mesi successivi si sono susseguite, da parte di intellettuali e persone coinvolte, dichiarazioni
sull’importanza della Cultura e sul danno che le limitazioni imposte dalla legge ne conseguirebbe: cito una
frase tratta da un’ intervista al regista italiano Mario Monicelli, morto pochi giorni fa a 95 anni: “ La cultura è
quello che dà alla nostra penisola un riconoscimento e un esistenza nel mondo. Se si taglia la cultura,
dell’Italia non rimane nulla”.
La tensione si è inasprita conseguentemente all’approvazione della Legge Finanziaria 2011:
nella giornata di lunedì 22 novembre, teatri, cinema, e set cinematografici sono rimasti chiusi a causa dello
sciopero indetto dai tre sindacati di maggiore importanza, proprio per contestare i tagli previsti. Più di 250.000
persone tra attori, registi e lavoratori del settore hanno incrociato le braccia in segno di protesta, chiedendo il
reintegro del Fondo unico per lo spettacolo (FUS), il ripristino delle agevolazioni fiscali e l’abolizione della
legge 122-2010, che prevede una riduzione dell’80% del budget 2009 investibile dagli enti della cultura. Nella
capitale, 1.500 persone riunite al Cinema Adriano hanno voluto dare voce alle loro ragioni attaccando il cosid-
detto “cinecidio premeditato”. Tra questi molti volti noti del cinema italiano come Carlo Verdone, Giorgio
Tirabassi, Fabrizio Bentivoglio, Ennio Fantastichini, Massimo Ghini ed altri.
Nello stesso giorno il presidente del sindacato Attori Italiani, Giulo Scarpati, ha chiesto un incontro con il mi-
nistro dell’Economia Giulio Tremonti per discutere di tale situazione.
Il ministro Bondi, che alle proteste di maggio aveva criticato duramente il comportamento degli operatori del
settore definendolo “una mancanza di rispetto per il pubblico”, si è dovuto ricredere ed ha affermato: “Non
posso non comprendere le ragioni della protesta del mondo dello spettacolo che, nonostante certe strumenta-
lizzazioni politiche (rif. all’adesione ufficiale dei partiti dell’opposizione di centro-sinistra) pongono problemi
reali. Ribadisco il mio impegno a ottenere la proroga degli incentivi fiscali a favore del cinema”, e conclude:”
Spero che l’allarme lanciato oggi dal mondo dello spettacolo aiuti a trovare entro l’anno una soluzione positi-
va”. Parole che a distanza di pochi giorni hanno già trovato disapprovazione e scetticismo sia da parte del di-
rettore del Teatro Eliseo di Roma - Massimo Monaci - che denuncia il mancato rispetto delle promesse prece-
denti in tema di rinnovi delle agevolazioni fiscali, sia dal Presidente dell’Associazione Centoautori – Andrea
Purgatori – che denuncia, anche qualora si tamponasse con il Decreto Milleproroghe previsto a fine anno, il
rischio di produzioni ferme nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2011, e il sospetto che lo scontro sul cinema
sia politico.
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Cinema
17 dicembre
The tourist. Frank (interpretato da Johnny Depp) è un
turista Americano che per staccare un pò dalla sua vita
piena di intrighi e fallimenti amorosi, decide di passare
una vacanza a Venezia. Lì conoscerà Elise (Angelina
Jolie) e ne rimane da subito colpito. Ma il loro incontro
si svela tutto tranne che casuale e Frank verrà incastra-
to da Elise e scambiato per il creditore di un pericoloso
gangster. Il cast (in cui troviamo anche Christian De
Sica) e la produzione fanno prevedere un film molto
intrigante, rafforzato ancor di più dallo scenario com-
pletamente veneziano.
24 dicembre
Silvio Muccino torna sul grande schermo con la sua
seconda produzione da regista intitolata un altro mon-
do. Andrea (interpretato dallo stesso Muccino) è un
ventottenne romano di buona famiglia, che vive infeli-
cemente la sua vita e la sua relazione a causa di una
forma di depressione. Nel giorno del suo compleanno
riceve una lettera dal padre, che vive in kenya e che
non vede da vent’anni, il quale gli chiede di poterlo
salutare di persona prima che le sue condizioni di salu-
te già gravi, prendano il sopravvento.
In kenya incontrerà il suo fratellastro di 8 anni che suo
padre ha avuto con una donna del posto, e finirà per
prendersene cura.
31 dicembre
Tron Legacy è il sequel del Tron del 1982 che rappre-
sentò il primo grande concentrato di tecnologia e fanta-
scienza della disney , che ancora oggi mantiene il suo
posto nella storia dei grandi cult fantascientifici. La
storia racconta di Sam, un ragazzo ossessionato dalla
scomparsa di suo padre Kevin (il premio oscar Jeff
Bridges) avvenuta 20 anni prima.
Kevin era il più noto sviluppatore di videogiochi del
mondo, e Sam seguendo il segnale che proviene da un
suo vecchio videogioco, viene catturato e intrappolato
in un mondo virtuale dove ritroverà il padre. Insieme
ad una guerriera virtuale (Olivia Wilde), i due lotteran-
no per rimanere in vita all’interno del mondo di Tron.
07 Gennaio
Clint Eastwood raduna i suoi vecchi collaboratori e
l’attore Matt Damon, con cui ha già lavorato in Invic-
tus, e torna a stupire con Hererafter. Il film è definito
come un thriller soprannaturale stile sesto senso, e rac-
conta l’intreccio di tre persone e le loro tre storie legate
alla morte. George (Matt Damon) è un operaio che
può parlare ai morti, che verrà contattato dagli altri 2
personaggi, una giornalista francese e una madre ingle-
se tossicodipendente, che dopo la loro esperienza tra la
vita e la morte, cercheranno da lui risposte e consola-
zioni.
14 gennaio
Dopo i famosi “ti presento i miei” e “mi presenti i
tuoi?”, esce nella sale il terzo episodio intitolato Vi
presento i nostri. Il titolo indica l’arrivo di due gemel-
li in casa Focker, di cinque anni, che faranno incontra-
re di nuovo le due famiglie e che combineranno solo
guai. Il cast ha subito alcune modifiche rispetto alle
due pellicole precedenti, tra cui la triste mancanza Du-
stin Hoffman (che interpretava il padre di Gaylord) e
l’aggiunta di tre personaggi interpretati da Harvey Kei-
tel, Jessica Alba e Laura Dern.
Di Alessio Innocente
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PROSSIME DATE ESAMI
ECDL:
-17 dicembre 2010 14.30-
17.30 lab.6
Iscrizioni all’ufficio didattica
entro le 12.00. necessari skill
card + documento d’identità.
-21 gennaio 2011 (iscrizioni
entro 17 gen 2011)
-GIOVANI AUTORI GRANDI VOCI
Si tratta della realizzazione di un lavoro per
ragazzi dai 14 ai 19 anni. Il primo premio
ammonta alla quota di € 200 per ogni catego-
ria.
La quota di partecipazione è di € 10, la sca-
denza per la consegna dei lavori è fissata per
il 15 dicembre 2010.
Si può partecipare ad una sola delle tre cate-
gorie in concorso:
CAT. A :- la periferia: una condizione di vita
dell’uomo
CAT. B :- rapporto uomo-individuo, umanità-
mondo
CAT. C :- amicizia
Per INFO: enjoymail@libero.it
www.evvivalagioia.it
via delle corti 56 Treviso
-FESTIVAL MONDIALE CREATI-
VITÀ DELLA SCUOLA
( musica, teatro, musical, danza,
cinema, arte, moda, bande musi-
cali scolastiche)
Iscrizioni sono gratuite e il mate-
riale deve essere consegnato
entro il 14 febbraio 2011.
Le fasi finali del concorso si
terranno a Sanremo dal 6 al 10
aprile 2011.
INFO: www.gef.it
gef@newenergygeneration.org
Ciao ragazzi,
Vi ricordiamo che è già
in programma un uscita
speciale del giornale, in
memoria della shoah.
In collaborazione con i
prof:Alvino Antonietta
De Bortoli Lucio
Poloni Alessandro
Simonetti Elena
Di Elena Bau
Studenti
13
Studenti
In questo articolo vogliamo farvi conoscere uno studente dell’Einaudi, Brion Frans, il nostro “peso massimo”
dell’informatica!
Studente diciannovenne della 5° B Abacus.
Frans ha iniziato la sua avventura nelle olimpiadi informatiche volontariamente costretto dalla Prof. Bertuola,
che, l'anno scorso, voleva affibbiargli 4 nella sua materia.
Nelle selezioni d’istituto è arrivato secondo aggiudicandosi l’idoneità alle fasi regionali, svoltesi nel laboratorio 2
della nostra scuola, ottenendo anche qui il secondo posto e accedendo alle fasi nazionali.
Quest’anno, accompagnato dal Prof. Ziliotto, è andato una settimana al Garda Village di Sirmione dove, prima
della gara, ha partecipato a lezioni molto istruttive sull’informatica tra fatine ricorsine e esercizi su Hulk!
Alle prove nazionali il nostro fantastico esponente si è aggiudicato
l'argento, entrando a far parte della schiera di ragazzi in ballottaggio
per allestire la squadra italiana.
Infatti, i primi sedici selezionati nella gara di Sirmione, dovranno
fronteggiarsi un'ulteriore volta tra Dicembre 2010 e Gennaio 2011
per formare la squadra italiana composta da 4 elementi più 2 riserve.
Successivamente li aspetterà la Thailandia per le gare mondiali!
Non possiamo far altro che augurargli un grosso in bocca al lupo e
aspettare news sulla vicenda!
Ciao ragazzi, cominciamo già a ricordarvi che il giorno 27 e 28 gennaio sono le giornate della memoria del-
la Shoah.
Quest’anno un gruppo di professori si è attivato per rendere particolarmente intenso il ricordo di questa di-
sgrazia, proponendo delle iniziative utili agli alunni per non dimenticare.
Le iniziative proposte sono le seguenti:
-proiezione di un film sul tema della Shoah al cinema Italia di Montebelluna (classi prime e quarte, even-
tualmente anche qualche seconda,terza e quinta).
-partecipazione spettacolo teatrale (classi seconde e terze)
-intervento esperti di storia dell’ISTRESCO (classi quinte)
-Allestimento mostra di materiale sulla Shoah e sul razzismo (tutto l’istituto)
-uscita numero speciale giornale scolastico
Ringraziamo i professori:
Alvino Antonietta
De Bortoli Lucio
Poloni Alessandro
Simonetti Elena
Di Ana Paola Merlo
(Frans Brion)
14
L’IPSIA è l’organizzazione non governativa promossa dalle ACLI (istituto pace sviluppo innovazione) per
trasformare in iniziative di cooperazione internazionale esperienze e valori di associazionismo popolare. Essa
promuove iniziative che uniscono associazionismo, formazione e sviluppo sociale, costruendo legami di soli-
darietà fra i popoli.
I tre ambiti in cui opera IPSIA sono la cooperazione comunitaria allo sviluppo, il volontariato internazio-
nale e l’educazione alle relazioni giuste. Essa è presente in Italia e all’estero nei Balcani, il America Latina e
in Africa.
Per quanto riguarda il volontariato internazionale IPSIA si pone l’obiettivo di incontrare il mondo e intrecciare
reti e relazioni di pace, offrendo possibilità di impegno per chi desidera attivarsi in prima persona. L’offerta
prevede opportunità di stage, di servizio civile all’estero e turismo responsabile oltre ad occasioni di conoscen-
za e di alta formazione.
Il progetto “Terra e Libertà” per esempio si pone come opportunità di effettuare un’esperienza di vita comuni-
taria e di azione volontaria nei Balcani o in altre zone di conflitto, attraverso campi di animazione, condivisio-
ne, attività lavorative e turismo responsabile. L’adesione al progetto prevede due settimane di volontariato nel
periodo estivo e un corso di formazione invernale-primaverile a Bologna. La permanenza ne i Balcani implica
una spesa di 100-150 euro per 15 giorni.
L’offerta è riservata agli alunni del triennio (16 anni compiuti) e non è necessario alcun prerequisito.
Una volta terminata l’esperienza è possibile rivolgersi all’IPSIA per ripeterla o decidere di attendere fino
all’anno successivo.
Il 13 dicembre dalle ore 14:15 alle ore 15:30 è previsto un incontro formativo aperto a tutte le classi con Laura
Vacillotto, appartenente all’associazione IPSIA-ACLI, la quale potrà fornire ulteriori informazioni riguardo la
possibilità di effettuare quest’esperienza di volontariato nei Balcani.
Inoltre il sito www.ipsia.acli.it sarà d’aiuto a chi volesse tenersi informato.
Di Francesca Fuser
• “Ha mai dato 0??” “si..anche –5, perché faceva freddo..”
• Quelle che si chiamano B,C devono arrivare presto.
• Ti metto due note sul registro
• Stavi cosa facendo?
• Perché sono tutti all’impiedi??
• Dove credete di essere?? A Venegazzù???
• La borsa della mia collega è mia.
• Devo cambiare questi occhiali, puzzano.
• Traduci quello che non hai capito.
• Ho preparato la penna in pole position per metterti la nota.
• Non posso sentire il rombo delle mosche.
Di Francesca Fuser
Studenti
15
Studenti
Il giorno lunedì 22 novembre alle ore 20.30 si è tenuta, presso l’Aula Magna, una conferenza sul tema della prevenzione delle tossico-
dipendenze, tenuta dal Maresciallo Arcidiacono dei carabinieri di Montebelluna. In questa conferenza il maresciallo ha presentato i
problemi connessi all’uso e all’abuso di stupefacenti, il commercio delle sostanze appena citate e le conseguenti norme penali in Italia
e non. Innanzitutto Arcidiacono ha elencato e presentato le droghe in circolazione specificandone la loro pericolosità e i loro effetti
sull’uomo, partendo dall’eroina e arrivando al khat. I primi cinque posti sono occupati da:
1. eroina
2. cocaina
3. barbiturici
4. Metadone
5. alcool
Tra le più conosciute, ma non ai primi posti della classifica, si trovano alcune tra le più usate droghe fra i giovani, come la cannabis e
l’ecstasy. Il tabacco, seppur non riconosciuto da tutti come droga, occupa il nono posto della lista, in quanto alcuni tra suoi compo-
nenti sono la nicotina, l’ossido di carbonio, le sostanze irritanti e le sostanze ad azione cancerogena. Oltre a questi, sono presenti altre
8.000 sostanze non individuate, con chiari effetti sulla salute dell’uomo.
Inoltre il Maresciallo ha fatto notare il problema dell’alcool tra i giovani e, in questi ultimi anni, anche tra i giovanissimi. La legalità
di quest’ultimo sembrerebbe un aggravante, anche se ha spiegato che attuando una “riforma proibizionista” il consumo non diminui-
rebbe. Gli Stati Uniti degli anni ’20 ne rappresentano un esempio concreto. Ogni anno in Europa muoiono per abuso di alcool 195mila
persone; in Italia ne muoiono circa 24mila, di cui 7mila sono donne. Inoltre circa il 40% degli incidenti stradali sono conseguenza
dell’ubriachezza e dell’uso di stupefacenti.
Tuttavia l’abuso di sostanze illecite non caratterizza solo le
società del nostro tempo, bensì venivano utilizzate anche nel
passato; nella maggior parte dei casi con scopi terapeutici, ma
non solo. Già dal XVII secolo l’Inghilterra commerciava oppio
proveniente dai Paesi asiatici, mentre la Spagna era conosciuta
per l’esportazione di foglie di coca come eredità Inca.
Il Maresciallo Arcidiacono ha poi sottolineato che negli ultimi
tempi le norme penali riguardanti le sostanze stupefacenti si
sono aggravate in Italia. Per quanto riguardo la detenzione,
infatti, è stato fissato da anni un tetto minimo di 150 mg di can-
nabis e derivati, 500 mg di anfetamina, 300 mg per droghe sin-
tetiche, eccetera, facendo cadere la distinzione tra droghe leg-
gere e droghe pesanti. Lo spaccio, invece, è considerato un rea-
to di particolare allarme sociale e perciò è punito con la reclu-
sione da sei a vent’anni, ma se la condotta di spaccio, viene
considerata di “lieve entità” è prevista una pena più contenuta
(da uno a tre anni). In tal senso assume rilievo innanzitutto la quantità di droga “spacciata”, ma dovranno essere valutate anche circo-
stanze, quali ad esempio il rinvenimento di materiale per la pesatura, il taglio ed il confezionamento dello stupefacente. I minori ri-
schiano invece dagli otto ai venti anni di reclusione se in possesso di qualsiasi tipologia di droga.
Oltre tutto questo, oggi la nuova normativa riguardante i trasporti ha por-
tato al test antidroga obbligatorio per il conseguimento della patente di
guida e al sistema di “tolleranza zero” verso i neopatentati soggetti all’uso
di alcool e droghe (per esempio, il tasso alcolemico di zero ai neopa-
tentati). Il Maresciallo ha poi sottolineato, parlando soprattutto ai
geni- tori, l’utilità del test ed il fatto che esso è di facile acquisto presso
qua- lunque farmacia. Infatti ha ribadito che i genitori, in quanto detento-
ri del- la potestà sui figli minorenni, hanno diritto di applicare esami come
quello del capello per fermare l’uso delle droghe. Arcidiacono ha poi rac-
comandato l’uso di tali test anche ai figli maggiorenni, nonostante
non siano obbligati a farlo, per “scongiurare futuri eccessi”.
Di Francesca Fuser, Viviana Zaminga, Filippo M. Giallongo
16
Il “Treno dell’Inferno”
Erano anni che in Germania la protesta dei movimenti antinuclea-
risti non si faceva sentire ma, nonostante il carattere pacifico delle
migliaia di persone scese sulle rotaie per fermare il Castor (*), la
polizia tedesca è intervenuta in modo duro, rimuovendo con la for-
za i manifestanti ed arrestandone temporaneamente circa un mi-
gliaio.
È il più grande movimento antinuclearista della storia tedesca degli ultimi decenni quello che, nei giorni scorsi,
ha portato oltre 35 mila persone a Dannenberg, nella Bassa Sassonia, a invadere le rotaie per protestare contro
il trasporto di rifiuti nucleari destinati al sito di Gorleben: deposito provvisorio di stoccaggio a ridosso del parco
naturale dell’Elba, dove sono già presenti altri 99 carichi di scorie.
I manifestanti si sono opposti al rientro del treno Castor, partito dall’impianto francese de La Hague, in Nor-
mandia, per riportare in Germania 154 tonnellate di rifiuti vetrificati dopo il trattamento in Francia. Una manife-
stazione antinuclearista che ha trascinato con sé l’opinione pubblica, creando allo stesso tempo grande imbarazzo
politico per le scorie atomiche.
(*)Che cos’è il Castor?
È un convoglio ferroviario composto da 11 vagoni carichi di rifiuti altamente radio-
attivi, tanto da meritarsi la sinistra definizione di “treno dell’inferno”. Un “inferno”
nucleare, che, ai contribuenti tedeschi, oltretutto, costa circa 50 milioni di euro.
In più il deposito non è adatto al loro stoccaggio, essendo soprastante a un deposito di
idrogeno, che potrebbe esplodere causando un esplosione 10 volte più potente di quella di
Chernobyl, la centrale nucleare che esplose negli anni ‘80.
L’energia atomica
è quella forma di calore
sprigionata da 2 diversi processi
chimici: Fusione e Scissione nucleare.
La fusone nucleare è molto più instabile e
completamente incontrollata (causa la grandissima
quantità di energia prodotta) ma completamente pulita e
sempre disponibile. La fissione, al contrario, è controllabile e (abbastanza)
stabile,tale da permetterne un grande sfruttamento. Sfortunatamente, al contrario
della fusione, i suoi prodotti sono altamente tossici e radioattivi, tali da non consumarsi per centinaia di anni!
Una delle poche cose che la rende utile è l'enorme quantità di calore (controllabile) che si ha e che produce energia elettrica.
L'energia Atomica cos'è?
Energie per la vita
Di Cristian Serraglio
17
Ciao a tutti,
chi vi scrive è l'ultimo arrivato nella redazione del giornale e nello spazio che gli viene concesso vi parlerà di
una cosa a lui cara: i sistemi operativi e le loro differenze.
Detto questo rinfreschiamoci un po' la memoria:
Un sistema operativo è l'insieme dei programmi responsabili della gestione e del controllo delle operazioni di
base del computer, quindi, un computer per funzionare ha bisogno di un sistema operativo altrimenti sarebbe
solo un inutile soprammobile.
Potrei benissimo iniziare il mio articolo parlando del sistema operativo più utilizzato al mondo in ambito
client, Microsoft Windows, ma non lo farò.
Vi racconterò invece la storia di due amici: uno “Gnu” e un “Pinguino”, che hanno avviato una rivoluzione nel
campo dell'informatica.
Tutto ha inizio nel 1985 quando Richard Stallman fonda la Free Software Foundation, un'associazione senza
scopo di lucro che si oppone all'idea che il software possa avere dei padroni e che questi possano imporre agli
utenti grosse limitazioni.
Le quattro libertà a pilastro della Free Software Foundation sono:
0) Libertà di utilizzare il programma per qualsiasi scopo;
1) Libertà di studiare il programma e adattarlo alle proprie necessità;
2) Libertà di copiare e distribuire il programma;
3) Libertà di migliorare il programma e ridistribuirlo.
Nasce così il progetto GNU (acronimo di GNU is Not Unix) che ha l'intenzione di sviluppare un
sistema operativo libero.
La comunità che ha lavorato al progetto, intorno agli inizi degli anni '90, ha quasi ultimato il suo lavoro, se
non per un particolare: manca il kernel, il nucleo del sistema operativo, ma a questo ci pensa Linus Torvalds
che sviluppa Linux, rappresentato dal simpatico pinguino Tux.
Essendo GNU/Linux un sistema operativo libero, ognuno ha potuto modificarlo a seconda delle proprie esi-
genze (vedi la prima Libertà). Oggi esistono quindi più di 300 distribuzioni, ognuna caratterizzata dai propri
pregi e difetti,di tutti i tipi: da quelle semi-commerciali a quelle user-friendly senza dimenticare quelle più
complesse ma più performanti.
Dunque tutti possiamo scegliere la distribuzione che meglio si adatta alle nostre esigenze; volendo potremmo
decidere di cambiare interfaccia grafica a seconda dei nostri gusti, oppure di andare a recuperare computer ob-
soleti (basti pensare che Puppy Linux necessita di soli 64 MB di RAM per avviarsi).
Alla faccia delle mele morsicate e delle bandiere in quadricromia!
Spero di esservi stato utile fornendovi informazioni storiche e tecniche riguardanti questo sistema operativo!
Curiosità:
- le idee di Stallman nascono da alcuni problemi riscontrati in una stampante.
Essendo software della stampante proprietario, la Xerox non accettò una miglioria da lui apportata.
- Tux, nella sua prima versione, rappresentava l'idea di un pinguino grassoccio che aveva abbondantemente
pranzato e bevuto un bel boccale di birra.
Nel prossimo numero entrerò un po' più nello specifico parlandovi di una qualità di “menta”-sudafricana!
DI Pierluigi Barra
Il computer secondo me
18
Wow.
Un angolo tutto mio,
Dei miei calzini diversi!
Ci sono un sacco di cose di cui vorrei parlare, però il primo articolo è certamente quello incisivo che determi-
na il mio stile e se continuerete a leggere anche i successivi.
Ed è per questo che vi racconterò la storia di Adriano.
Adriano è il personaggio forse più assurdo e incredibile che ho incontrato quest’anno.
Come ci siamo incontrati? Beh, non è facile da spiegare.
Lui era in un uovo.. Di gallina..
Questa gallina (quella più piccolina, è bianca, alloggia nel mio pollaio da circa 9 anni) un po’ sbadata ha depo-
sto l’uovo nel nido della papera in cova.
I pulcini nascono prima dei paperetti e, quando è nato Adriano, quella brutta paperaccia (che da allora chiamo
“mamma da 4 soldi”), ha notato che in lui c’era qualcosa di anormale perché faceva “pio pio” al posto di “qua
qua” e lo ha cacciato fuori dal nido senza nemmeno guardarlo in faccia.
Allora mio papà mi ha dato in affida questa piccola pallottolina gialla, almeno finchè non fosse cresciuto un
po’.
E io cosa ci faccio con un “piot” spennato? Mi sono chiesta.
A dir la verità avevo visto subito qualcosa di particolare in quel pulcino e così decisi di tenerlo sempre con
me.
Eravamo praticamente inseparabili.
Adriano è nato in maggio e, mentre facevo i compiti al sole, lui zampettava tutto felice sull’erba.
È stato lui a convincermi a camminare un po’ di più (vista la mia pigrizia) perché dovevo sempre portarlo fuo-
ri a fare i bisognini e a prendere un po’ d’aria.
Alla notte dormiva in caldaia e, quando alla sera lo portavo a dormire perché era tardi, lui era come se dicesse
“nou, nou, nou!” con una voce squillante.
Il bello è che lo chiamavo sempre per nome e, giorno per giorno, imparava sempre di più a riconoscere la mia
voce anche senza vedermi.
Ovviamente quando camminavo lui mi seguiva ma se mi fermavo gli concedevo di passeggiare qualche metro
più in la se ne aveva voglia.
Però appena lo chiamavo correva subito all’appello, a parte una volta, che è corso dentro casa.
Con il tempo cresceva sempre di pù, ma ancora non si capiva se fosse gallo o gallina.
So solo che nella sua adolescenza era molto simile agli umani.
Bruttissimo, spennato e tutto magro.
Però gli volevo tanto bene.
Un giorno eravamo in giardino come al solito, quando tutto d’un tratto mi ha guardato e ha detto
“chicchirichiiiiii”!
Cavolo, un gallo! Il mio Adri era il nuovo gallo del pollaio (non vi dico che risse con il gallo più anziano, che
poi è diventato brodo….no dai scherzo!!!!).
Dopo aver dato ai nostri amici in affida il gallo più anziano, Adri ha preso il comando nel pollaio.
Ora tutte le galline sono gelose perché lui preferisce lo stesso me a qualsiasi altra pennuta.
Io per lui sono sempre “chicchirichi”.
(forse non è più il caso di dire “sei stupido come una gallina”).
Di Angela Calzinidiversi Fedato
Calzini diversi
19
20
einaudigiornale@gmail.com

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  • 2. 2 Editoriale…… 3 Attualità……. 4 -L’Einaudi in festa per gli studenti del 70...4 -Programmi controcorrente... 5 -Maltrattamento animali...6 -Erudito oggi….7 Sport….8-9 -La campestre ….8 -La palestra n 4….9 Cinema…..10-11 Bacheca…..12 Studenti: -Frans Brion...13 -Per non dimenticare...13 -Volontariato internazionale...14 -Strafalcioni dei prof!!!......14 -Drugs & Co….15 Energie per la vita….16 Il computer secondo me….17 Calzini diversi...18 Capo Redattore: Fedato angela Vice capo Redattore: Cendron Alberto Redazione: Bau Elena Barra Pierluigi Barbaro Chiara Cendron Alberto Cremasco Enrico Cazzaro Stefano De Col Irene Derton Erica De Vecchi Jlenia Fedato Angela Fornasier Stefania Fuser Francesca Giallongo Filippo M. Innocente Alessio Merlo Ana Paola Romano Stefano Serraglio Cristian Zaminga Viviana Sommario
  • 3. 3 Cari lettori dell’Onda.. Eccoci anche quest’anno alle prese con il giornale scolastico! I componenti della redazione sono decisamente aumentati e devo dire che non ho mai visto così tanto impegno nel fornirvi i loro articoli. Abbiamo applicato diverse innovazioni, tra le quali un maggio riguardo verso gli affari della scuo- la, troverete infatti anche la sezione “Bacheca”, contenente informazioni riguardanti gli esami dell’ecdl, particolari iniziative della scuola, concorsi ecc. Verrà distribuita, come l’anno scorso, una copia per classe e in più sarà possibile, per chi è interessato, acquistare altre copie presso il bar. Vi spiego un po’ com’è la situazione nella redazione. Non esiste una gerarchia, siamo tutti dei piccoli giornalisti. Elementi piuttosto particolari devo dire, tra i quali Cristian, un ragazzo di prima, che da quanto parla e da quanto pieno di idee è, non gli somministrerei mai un caffè, bensì una camomilla; O per esempio Erica, io sono sicura che lei diventerà una psicologa di successo, ed è un po’ la no- stra mamma; Alberto è un tipo un po’ vivace, ma in futuro avrà sicuramente un ruolo in politica (forse come av- vocato); Stefania è dolcissima; Filippo è proprio un Erudito, molto composto, e fa molte foto; Chiara è un animalista; Irene potrebbe convincere chiunque con gli occhioni azzurri che ha; Elena sa ascoltare attentamente; Pierluigi è un Nerd che ha scelto distrattamente l’Igea, Stefano non si vede spesso, ma quando si vede è meglio prendere carta e penna per segnare le sue pillole di sag- gezza; Romano è il re dei videogiochi, o almeno, la sa davvero lunga su di essi; Jlenia ha la paten- te ma non le lasciano la macchina (cause sconosciute); Viviana e Ana Paola sono nuove; Alessio è un cinemato; Enrico è buono; Francesca è una politicante, sempre pronta a combattere per la giu- stizia; ed infine io, che porto i calzini diversi. Così avete un idea dei redattori del vostro giornale, e ci aspettiamo che anche voi contribuiate a scrivere tanti articoli. Inoltre quest’anno ci impegneremo a realizzare l’annuario scolastico in modo che vi ricordiate sempre del vostro Einaudi. Speriamo che questa prima edizione sia di vostro gradimento “la quale, se non v'è dispiaciuta affatto, vogliatene bene a chi l'ha scritta, e anche un pochino a chi l'ha raccomodata. Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s'è fatto appo- sta.” ( A. Manzoni). Capo redattore Fedato Angela Editoriale
  • 4. 4 L’amministrazione comunale di Montebelluna, a distanza di 40 anni dall’alluvione di Genova, ha deciso di premiare e di ricordare una ventina di studenti che, all’indomani del disastro, si mobilitarono per portare un aiuto concreto alle popolazioni colpite. Sono entrati in azione nel comune di Sant’Olcese, alle porte del capoluogo ligure, per una decina di giorni e hanno contribuito a ripulire la città dal fango, hanno proseguito con lo sgombero dei detriti alluvionali dalle case e dalle strade, lavorando ininterrottamente dall’alba al tramonto, in condizioni ambientali precarie. Il sin- daco del suddetto comune li ricorda con affetto ed è riconoscente per la loro solidarietà. Oltre agli alunni del nostro Istituto si aggregarono anche un gruppo dell’Itis Plank di Lancenigo: _Plinio Garbuio, _Oscar Lucati, _Fortunato Da Riva, _Claudio Golfetto, _Gino Gardin, _Giuseppe Dalla Mora _Adolfo Zanella. Gli altri montebellunesi invece erano:Remo Chiarcossi, Alessio Poloni, Sergio Forato, Maurizio Gatto, Al- berto Buso, Francesco Miotto, Claudio Simonetti, Adelio Follador, Stefano Cauduro, Angelo Favaro, Enzo Adami, Ercole Cazzolato, Giuseppe Mangani, Giuliano Poloni. L’alluvione è avvenuta l’otto ottobre del 1970, quando una quantità impressionante d’acqua è caduta su Geno- va e sui comuni limitrofi, circa 900 mm in 24 ore, corrispondenti al 90% della pioggia media annua. I comuni colpiti furono 20, con ingentissimi danni al patrimonio artistico, due linee ferroviarie e molte strade interrotte; la perdita economica nella sola città di Genova fu stimata intorno ai 45 miliardi di lire. Il dolore più grande provocato dalla catastrofe si è avuto al momento della conta delle vittime: furono 44, di cui 35 morti e 9 di- spersi; gli sfollati invece erano oltre 2000 e i senza tetto 185. La recente alluvione del Veneto, invece ha causato la morte di due persone ma è avvenuta in un territorio molto vasto, centro della vita industriale e agri- cola e ha provocato a livello economico gravi perdite stimate attorno al mi- liardo di euro. La calamità è capitata, inoltre, in un periodo di crisi e ha contribuito a mette- re in ginocchio le piccole imprese che da sempre sono il punto di forza della nostra regione, anche i contadini sono ora in difficoltà perché hanno perso tra i 200 e i 300 mila capi di bestia- me. Vorrei perciò ricordare i 5000 sfollati e il mezzo milione di persone che si sono trovate la casa invasa di acqua e fango, perché oltre alla perdita economica è altrettanto dolorosa la perdita affettiva. Attualità Di Erica Derton
  • 5. 5 Un pubblico di 10 milioni di persone…è questo il risultato di VIENI VIA CON ME, un programma che credo, anzi ne sono certa, non ha precedenti. Forse grazie a i due uomini che l’hanno ideato:Fabio Fazio e Roberto Saviano. Saviano è noto per aver scritto un romanzo di fama mondiale, tradotto in più di 20 lingue, intitolato Gomorra, che ha suscitato non poche polemiche poiché tratta di un tema che molti cercano di nascondere: la MAFIA(questo lo costringe a vivere tuttora sotto scorta, per le continue minacce). Lo spettacolo è basato sui “racconti” dello scrittore sulla vita e le condizioni dei mafiosi e dei loro rapporti con lo Stato. Molte volte stupisce come questa gente possa adottare dei modelli di vita che per noi risultano impossibili: uno di questi è la vita nei bunker. Do- ve il potere, in questo caso, non è più usufruire delle proprie ric- chezze ma possederle. A fare da contorno ai temi trattati da Saviano ci sono conversazioni e intratte- nimenti tenuti da personaggi dello spettacolo come Benigni o da politici di un certo spessore (uno di questi è stato il presidente della camera dei deputati). Insomma, si può dire che questo programma sia un vero e proprio successo. Per quanto riguarda Saviano speriamo che possa continuare i suoi “racconti” anche se, come ha detto lo scrittore, è già un miracolo se ne stiamo parlando ora. Programmi controcorrente Di Irene De Col Attualità
  • 6. 6 Che cos’è un animale?Non è forse un essere vivente come gli esseri umani?Allora perché ci sono molti casi di maltrattamento verso di essi? Molti casi presenti anche qui a Montebelluna: persone per bene,che magari ti riempiono la testa sul rispetto.. ma come fanno loro a farti capire che bisogna rispettare gli altri, quando sono i primi a non avere rispetto verso le crea- ture più indifese? Moltissime persone si comprano un cane però poi lo trattano male: picchiandolo e non portandolo dal veterinario in caso di bisogno perché dicono:”E’ solo una bestia”. Invece non è una bestia bensì un essere vivente che merita rispetto. La Corte di Cassazione afferma inoltre che sussiste il reato in questione anche sulla base di sole sofferenze psichi- che rivolte all'animale. Più precisamente la Corte ha affermato che integra il reato di maltrattamento di animali an- che il gesto di tenere rinchiuso un animale per un apprezzabile lasso di tempo in un luogo particolarmente stretto, come il bagagliaio di un auto. Sono a che fare tutti i giorni con persone che non rispettano gli animali; un esempio è una persona che conosco, che identificherò come X per privacy. Questa signora X ha una gatta sempre incinta. Per un certo periodo i gattini sono presenti, poi dopo qual- che mese scompaiono misteriosamente. Allora io le chiedo:”Perché non la operi per sterilizzarla?”, e lei risponde che è una crudeltà privare alla sua gatta di avere cuccioli. Ma è più crudele sterilizzare un gatta o farla partorire per poi uccidere i suoi cuccioli? Capisco che c’è la crisi,i soldi mancano un po’ a tutti, ma allora perché hai preso un gatto? Prima di comprare un animale bisogna pensare se si è in grado di poterlo accudire senza fargli mancare le cose che lo possono rendere felice e amato. Di Chiara Barbaro Attualità
  • 7. 7 In questa piccola rubrica voglio proporre un tema che mi sta a cuore: lo “smarrimento” della lingua italiana nella vita di tutti i giorni. Lo so, è un argomento non molto di rilievo, che può annoiare facilmente ma, allo stesso tempo, ha la sua importanza sia nella vita pratica sia in quella scolastica. Quante volte ci è stato detto dai professori di “controllare di più la forma, così da fare bella impressione ad un colloquio” (e scrivo specialmente per i ragazzi, come me, di quinta)? Innanzitutto la prima cosa che mi viene in mente nel pensare alla nostra lingua è il suo progressivo e ormai inesorabile declino dal punto di vista grammaticale e lessicale. Premettendo che l’italiano è una delle più difficili lingue al mondo e che è in continuo sviluppo. Il suo declino è totalmente collegato alla,quasi,scomparsa della comunicazione faccia a faccia, per rinchiudersi dietro a un monitor. Dai cellulari ai PC, passando attraverso i social network. Le abbreviazioni hanno portato ad un impoverimento generale della cultura, secondo il mio parere, tanto che, parlando parlando (o meglio chattando chattando), si ricorre sempre più a termini dialettali (“oh!”al posto di “ciao”) o slang linguistici (ke, qst...) o ancora finti inglesismi (ti lovvo di bene…) e a tempi verbali troppo comuni (almeno nel Nord Italia, in cui si usano quasi solamente il passato prossimo e il presente). Visivamente lo storpio dell’italiano è continuo, tanto da raggiungere l’apice proprio nel suo canale per eccellenza: Facebook. Navigando velocemente si possono osservare quanti gruppi esistano a sostegno della “morte” della nostra lingua e quanti pochi contro questa piaga. Esistono centinaia (e non esagero nel dirlo) di pagine di gruppi con il nome di “BiMbA_Do1cE” e circa 11 gruppi di “Salvaguardiamo la lingua italiana”. Credo che questo debba far pensare. È anche vero che l’italiano, come ho anticipato prima, è di difficile studio. Ma vogliamo far scomparire davvero la nostra lingua, la nostra espressione di appartenere a questa nazione che, più di tut- te,ha contribuito alla letteratura nella storia? Io penso che ognuno di noi non voglia davvero che tutto ciò accada, ma anzi voglia preservare almeno nella lingua un tratto della propria originalità, della propria autenticità. Cosa possiamo fare “noi”, nel nostro piccolo, per arginare tutto questo? Il mio unico consiglio è di leggere tanti libri nella speranza di continuare a salvaguardare la no- stra meravigliosa lingua, fonte di ispirazione per poeti e scrittori, che tantissime nazioni ci hanno invidiato ed invidiano tuttora. Finora mi sento di dire che abbiamo fallito con evidenti conferme, ma forse potremmo risollevare un po’ le sorti della nostra nazione anche semplicemente imparando di nuovo ad “acculturarci”. Esistono molti altri metodi oltre a quello citato per ricominciare ad imparare la nostra lingua, come per esempio l’audiolibro. Questo che cito è un mp3 riguardante la lettura di un libro che, scaricato su un iPod o su un altro lettore mp3, può essere a- scoltato durante i momenti di vuoto. Facilmente reperibile su Google o un qualsiasi altro motore di ricerca, è gratis e tutti possono migliorare il proprio italiano semplicemente ascoltando una voce registrata che legge un libro. Un sistema semplice e, a mio parere, efficace, anche se al- cuni potrebbero trovarlo noioso. Vorrei consigliare agli interessati un libro: Il Giovane Holden di J. D. Salinger, di facile lettura. Secondo me Può far riflettere, almeno un pochino, su quanto i giovani del 1949 di New York fossero totalmente diversi da noi, anche se uniti da bene o male gli stessi interessi. Nel prossimo numero proporrò un argomento più “attinente” alla realtà di tutti i giorni: il dialetto… Attualità Di Filippo M. Giallongo (da un’idea di Mara, Elena e Federica 5B Igea)
  • 8. 8 Salve gente, questa è il sezione Sport del nostro giornale. E, come avrete già capito, parlerà di tutte le attività sportiva della nostra scuola. CAMPESTRE 2010 Venerdi 19/11/2010 nello stupendo scenario del Parco Manin si è svolta la corsa campestre con il tracciato nel centro di Montebelluna, sotto l’attenta sorveglianza degli insegnanti e del gruppo di alpini, che ha offerto, a fine gara, un buon the ristoratore per tutti i concorrenti e insegnanti. La prof.ssa Rizzardini, responsabile di gara, commenta la giornata dicendo:”Oggi è stata una vera e propria manifestazione sportiva. Tutti gli studenti scelti hanno partecipato con serietà e senso sportivo,caso molto raro da vedere ai nostri giorni. Grazie ragazzi/e, continuate così!”. Un applauso speciale è stato fatto dalla stessa prof.ssa, a fine gara, agli studenti, per la loro responsabilità, il loro senso civico e, soprattutto, per la bella manifestazione a cui hanno partecipato. LE CLASSIFICHE Biennio ragazzi 1° Yaqine Adil ‘94 4° Fantin Leonardo ‘94 2° Noal Andrea ‘95 5° Tuvacato Federico ‘95 3° Pavan Oliviero ‘96 6° Rech Alberto ‘96 Biennio ragazze 1° Pavan Gloria ‘96 4° Dehbi Sara ‘95 2° Pellizzer Sara ‘95 5° Battistin Alice ‘96 3° Jedrejcic Giulia ‘96 6° Santin Beatrice ‘96 Sport
  • 9. 9 Triennio ragazzi 1° Tessaro Morris ‘92 4° Umana Francesca ‘93 2° Polagrutto Luca ‘92 5° Pettenon Alex ‘92 3°Crema Paolo ’92 6° Asfalou Raduane ‘93 Triennio Ragazze 1° Trentin Deborah ‘93 4° Tomasella Gloria ‘93 2° Mazzocato Costanza ‘92 5° Villanova Alessia ‘93 3°Mihalkea Adriana ‘93 6° Furlanetto Elena ‘92 COSA DIRE RIGUARDO ALLA PALESTRA NUMERO 4?? ….suona la campanella. Meno male, il cervello stava fondendo e già si percepiva l’odore di bruciato!. Si va in palestra e, strada facendo, si ride e si scherza sui voti presi. Si cammina a testa bassa per la stanchezza delle lunghe ore in aula. Andando in palestra c’è chi ha varie aspettative per l’ora di Ed. Fisica, anzi, per essere precisi: Scienze moto- rie e Sportive; c’è chi spera di giocare a calcio o a pallavolo o chi spera di incontrare la ragazza o il ragazzo conosciuto la settimana precedente. Le aspettative sono altissime ed entrando in palestra si sente il prof dire:”Ragazzi/e oggi siamo in palestra nu- mero 4”, cioè il fatidico corridoio. Non avete provato anche voi la famosa RABBIA DELLA “PALESTRA NUMERO 4”?? Io si. Vorrei ringraziare la prof Rizzardini Marta per il suo aiuto e collaborazione per l’articolo della campestre. Di Enrico Cremasco Sport
  • 10. 10 Cinema Di Alessio Innocente Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a fine Aprile ha emanato il decreto legge nr.64 - convertito successivamente in legge il 16.06.2010 - per le cosiddette “ disposizioni urgenti in materia di spettacolo e atti- vità culturali”, che riflettono i punti segnalati dal ministro ai Beni e alle Attività Culturali Sandro Bondi. In segno di protesta, nei primi giorni di maggio, numerose produzioni e spettacoli già programmati sono stati annullati nei più importanti teatri di Roma, Milano, Firenze, Torino, Genova, Venezia, Bologna, Bari e Napo- li. Nei mesi successivi si sono susseguite, da parte di intellettuali e persone coinvolte, dichiarazioni sull’importanza della Cultura e sul danno che le limitazioni imposte dalla legge ne conseguirebbe: cito una frase tratta da un’ intervista al regista italiano Mario Monicelli, morto pochi giorni fa a 95 anni: “ La cultura è quello che dà alla nostra penisola un riconoscimento e un esistenza nel mondo. Se si taglia la cultura, dell’Italia non rimane nulla”. La tensione si è inasprita conseguentemente all’approvazione della Legge Finanziaria 2011: nella giornata di lunedì 22 novembre, teatri, cinema, e set cinematografici sono rimasti chiusi a causa dello sciopero indetto dai tre sindacati di maggiore importanza, proprio per contestare i tagli previsti. Più di 250.000 persone tra attori, registi e lavoratori del settore hanno incrociato le braccia in segno di protesta, chiedendo il reintegro del Fondo unico per lo spettacolo (FUS), il ripristino delle agevolazioni fiscali e l’abolizione della legge 122-2010, che prevede una riduzione dell’80% del budget 2009 investibile dagli enti della cultura. Nella capitale, 1.500 persone riunite al Cinema Adriano hanno voluto dare voce alle loro ragioni attaccando il cosid- detto “cinecidio premeditato”. Tra questi molti volti noti del cinema italiano come Carlo Verdone, Giorgio Tirabassi, Fabrizio Bentivoglio, Ennio Fantastichini, Massimo Ghini ed altri. Nello stesso giorno il presidente del sindacato Attori Italiani, Giulo Scarpati, ha chiesto un incontro con il mi- nistro dell’Economia Giulio Tremonti per discutere di tale situazione. Il ministro Bondi, che alle proteste di maggio aveva criticato duramente il comportamento degli operatori del settore definendolo “una mancanza di rispetto per il pubblico”, si è dovuto ricredere ed ha affermato: “Non posso non comprendere le ragioni della protesta del mondo dello spettacolo che, nonostante certe strumenta- lizzazioni politiche (rif. all’adesione ufficiale dei partiti dell’opposizione di centro-sinistra) pongono problemi reali. Ribadisco il mio impegno a ottenere la proroga degli incentivi fiscali a favore del cinema”, e conclude:” Spero che l’allarme lanciato oggi dal mondo dello spettacolo aiuti a trovare entro l’anno una soluzione positi- va”. Parole che a distanza di pochi giorni hanno già trovato disapprovazione e scetticismo sia da parte del di- rettore del Teatro Eliseo di Roma - Massimo Monaci - che denuncia il mancato rispetto delle promesse prece- denti in tema di rinnovi delle agevolazioni fiscali, sia dal Presidente dell’Associazione Centoautori – Andrea Purgatori – che denuncia, anche qualora si tamponasse con il Decreto Milleproroghe previsto a fine anno, il rischio di produzioni ferme nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2011, e il sospetto che lo scontro sul cinema sia politico.
  • 11. 11 Cinema 17 dicembre The tourist. Frank (interpretato da Johnny Depp) è un turista Americano che per staccare un pò dalla sua vita piena di intrighi e fallimenti amorosi, decide di passare una vacanza a Venezia. Lì conoscerà Elise (Angelina Jolie) e ne rimane da subito colpito. Ma il loro incontro si svela tutto tranne che casuale e Frank verrà incastra- to da Elise e scambiato per il creditore di un pericoloso gangster. Il cast (in cui troviamo anche Christian De Sica) e la produzione fanno prevedere un film molto intrigante, rafforzato ancor di più dallo scenario com- pletamente veneziano. 24 dicembre Silvio Muccino torna sul grande schermo con la sua seconda produzione da regista intitolata un altro mon- do. Andrea (interpretato dallo stesso Muccino) è un ventottenne romano di buona famiglia, che vive infeli- cemente la sua vita e la sua relazione a causa di una forma di depressione. Nel giorno del suo compleanno riceve una lettera dal padre, che vive in kenya e che non vede da vent’anni, il quale gli chiede di poterlo salutare di persona prima che le sue condizioni di salu- te già gravi, prendano il sopravvento. In kenya incontrerà il suo fratellastro di 8 anni che suo padre ha avuto con una donna del posto, e finirà per prendersene cura. 31 dicembre Tron Legacy è il sequel del Tron del 1982 che rappre- sentò il primo grande concentrato di tecnologia e fanta- scienza della disney , che ancora oggi mantiene il suo posto nella storia dei grandi cult fantascientifici. La storia racconta di Sam, un ragazzo ossessionato dalla scomparsa di suo padre Kevin (il premio oscar Jeff Bridges) avvenuta 20 anni prima. Kevin era il più noto sviluppatore di videogiochi del mondo, e Sam seguendo il segnale che proviene da un suo vecchio videogioco, viene catturato e intrappolato in un mondo virtuale dove ritroverà il padre. Insieme ad una guerriera virtuale (Olivia Wilde), i due lotteran- no per rimanere in vita all’interno del mondo di Tron. 07 Gennaio Clint Eastwood raduna i suoi vecchi collaboratori e l’attore Matt Damon, con cui ha già lavorato in Invic- tus, e torna a stupire con Hererafter. Il film è definito come un thriller soprannaturale stile sesto senso, e rac- conta l’intreccio di tre persone e le loro tre storie legate alla morte. George (Matt Damon) è un operaio che può parlare ai morti, che verrà contattato dagli altri 2 personaggi, una giornalista francese e una madre ingle- se tossicodipendente, che dopo la loro esperienza tra la vita e la morte, cercheranno da lui risposte e consola- zioni. 14 gennaio Dopo i famosi “ti presento i miei” e “mi presenti i tuoi?”, esce nella sale il terzo episodio intitolato Vi presento i nostri. Il titolo indica l’arrivo di due gemel- li in casa Focker, di cinque anni, che faranno incontra- re di nuovo le due famiglie e che combineranno solo guai. Il cast ha subito alcune modifiche rispetto alle due pellicole precedenti, tra cui la triste mancanza Du- stin Hoffman (che interpretava il padre di Gaylord) e l’aggiunta di tre personaggi interpretati da Harvey Kei- tel, Jessica Alba e Laura Dern. Di Alessio Innocente
  • 12. 12 PROSSIME DATE ESAMI ECDL: -17 dicembre 2010 14.30- 17.30 lab.6 Iscrizioni all’ufficio didattica entro le 12.00. necessari skill card + documento d’identità. -21 gennaio 2011 (iscrizioni entro 17 gen 2011) -GIOVANI AUTORI GRANDI VOCI Si tratta della realizzazione di un lavoro per ragazzi dai 14 ai 19 anni. Il primo premio ammonta alla quota di € 200 per ogni catego- ria. La quota di partecipazione è di € 10, la sca- denza per la consegna dei lavori è fissata per il 15 dicembre 2010. Si può partecipare ad una sola delle tre cate- gorie in concorso: CAT. A :- la periferia: una condizione di vita dell’uomo CAT. B :- rapporto uomo-individuo, umanità- mondo CAT. C :- amicizia Per INFO: enjoymail@libero.it www.evvivalagioia.it via delle corti 56 Treviso -FESTIVAL MONDIALE CREATI- VITÀ DELLA SCUOLA ( musica, teatro, musical, danza, cinema, arte, moda, bande musi- cali scolastiche) Iscrizioni sono gratuite e il mate- riale deve essere consegnato entro il 14 febbraio 2011. Le fasi finali del concorso si terranno a Sanremo dal 6 al 10 aprile 2011. INFO: www.gef.it gef@newenergygeneration.org Ciao ragazzi, Vi ricordiamo che è già in programma un uscita speciale del giornale, in memoria della shoah. In collaborazione con i prof:Alvino Antonietta De Bortoli Lucio Poloni Alessandro Simonetti Elena Di Elena Bau Studenti
  • 13. 13 Studenti In questo articolo vogliamo farvi conoscere uno studente dell’Einaudi, Brion Frans, il nostro “peso massimo” dell’informatica! Studente diciannovenne della 5° B Abacus. Frans ha iniziato la sua avventura nelle olimpiadi informatiche volontariamente costretto dalla Prof. Bertuola, che, l'anno scorso, voleva affibbiargli 4 nella sua materia. Nelle selezioni d’istituto è arrivato secondo aggiudicandosi l’idoneità alle fasi regionali, svoltesi nel laboratorio 2 della nostra scuola, ottenendo anche qui il secondo posto e accedendo alle fasi nazionali. Quest’anno, accompagnato dal Prof. Ziliotto, è andato una settimana al Garda Village di Sirmione dove, prima della gara, ha partecipato a lezioni molto istruttive sull’informatica tra fatine ricorsine e esercizi su Hulk! Alle prove nazionali il nostro fantastico esponente si è aggiudicato l'argento, entrando a far parte della schiera di ragazzi in ballottaggio per allestire la squadra italiana. Infatti, i primi sedici selezionati nella gara di Sirmione, dovranno fronteggiarsi un'ulteriore volta tra Dicembre 2010 e Gennaio 2011 per formare la squadra italiana composta da 4 elementi più 2 riserve. Successivamente li aspetterà la Thailandia per le gare mondiali! Non possiamo far altro che augurargli un grosso in bocca al lupo e aspettare news sulla vicenda! Ciao ragazzi, cominciamo già a ricordarvi che il giorno 27 e 28 gennaio sono le giornate della memoria del- la Shoah. Quest’anno un gruppo di professori si è attivato per rendere particolarmente intenso il ricordo di questa di- sgrazia, proponendo delle iniziative utili agli alunni per non dimenticare. Le iniziative proposte sono le seguenti: -proiezione di un film sul tema della Shoah al cinema Italia di Montebelluna (classi prime e quarte, even- tualmente anche qualche seconda,terza e quinta). -partecipazione spettacolo teatrale (classi seconde e terze) -intervento esperti di storia dell’ISTRESCO (classi quinte) -Allestimento mostra di materiale sulla Shoah e sul razzismo (tutto l’istituto) -uscita numero speciale giornale scolastico Ringraziamo i professori: Alvino Antonietta De Bortoli Lucio Poloni Alessandro Simonetti Elena Di Ana Paola Merlo (Frans Brion)
  • 14. 14 L’IPSIA è l’organizzazione non governativa promossa dalle ACLI (istituto pace sviluppo innovazione) per trasformare in iniziative di cooperazione internazionale esperienze e valori di associazionismo popolare. Essa promuove iniziative che uniscono associazionismo, formazione e sviluppo sociale, costruendo legami di soli- darietà fra i popoli. I tre ambiti in cui opera IPSIA sono la cooperazione comunitaria allo sviluppo, il volontariato internazio- nale e l’educazione alle relazioni giuste. Essa è presente in Italia e all’estero nei Balcani, il America Latina e in Africa. Per quanto riguarda il volontariato internazionale IPSIA si pone l’obiettivo di incontrare il mondo e intrecciare reti e relazioni di pace, offrendo possibilità di impegno per chi desidera attivarsi in prima persona. L’offerta prevede opportunità di stage, di servizio civile all’estero e turismo responsabile oltre ad occasioni di conoscen- za e di alta formazione. Il progetto “Terra e Libertà” per esempio si pone come opportunità di effettuare un’esperienza di vita comuni- taria e di azione volontaria nei Balcani o in altre zone di conflitto, attraverso campi di animazione, condivisio- ne, attività lavorative e turismo responsabile. L’adesione al progetto prevede due settimane di volontariato nel periodo estivo e un corso di formazione invernale-primaverile a Bologna. La permanenza ne i Balcani implica una spesa di 100-150 euro per 15 giorni. L’offerta è riservata agli alunni del triennio (16 anni compiuti) e non è necessario alcun prerequisito. Una volta terminata l’esperienza è possibile rivolgersi all’IPSIA per ripeterla o decidere di attendere fino all’anno successivo. Il 13 dicembre dalle ore 14:15 alle ore 15:30 è previsto un incontro formativo aperto a tutte le classi con Laura Vacillotto, appartenente all’associazione IPSIA-ACLI, la quale potrà fornire ulteriori informazioni riguardo la possibilità di effettuare quest’esperienza di volontariato nei Balcani. Inoltre il sito www.ipsia.acli.it sarà d’aiuto a chi volesse tenersi informato. Di Francesca Fuser • “Ha mai dato 0??” “si..anche –5, perché faceva freddo..” • Quelle che si chiamano B,C devono arrivare presto. • Ti metto due note sul registro • Stavi cosa facendo? • Perché sono tutti all’impiedi?? • Dove credete di essere?? A Venegazzù??? • La borsa della mia collega è mia. • Devo cambiare questi occhiali, puzzano. • Traduci quello che non hai capito. • Ho preparato la penna in pole position per metterti la nota. • Non posso sentire il rombo delle mosche. Di Francesca Fuser Studenti
  • 15. 15 Studenti Il giorno lunedì 22 novembre alle ore 20.30 si è tenuta, presso l’Aula Magna, una conferenza sul tema della prevenzione delle tossico- dipendenze, tenuta dal Maresciallo Arcidiacono dei carabinieri di Montebelluna. In questa conferenza il maresciallo ha presentato i problemi connessi all’uso e all’abuso di stupefacenti, il commercio delle sostanze appena citate e le conseguenti norme penali in Italia e non. Innanzitutto Arcidiacono ha elencato e presentato le droghe in circolazione specificandone la loro pericolosità e i loro effetti sull’uomo, partendo dall’eroina e arrivando al khat. I primi cinque posti sono occupati da: 1. eroina 2. cocaina 3. barbiturici 4. Metadone 5. alcool Tra le più conosciute, ma non ai primi posti della classifica, si trovano alcune tra le più usate droghe fra i giovani, come la cannabis e l’ecstasy. Il tabacco, seppur non riconosciuto da tutti come droga, occupa il nono posto della lista, in quanto alcuni tra suoi compo- nenti sono la nicotina, l’ossido di carbonio, le sostanze irritanti e le sostanze ad azione cancerogena. Oltre a questi, sono presenti altre 8.000 sostanze non individuate, con chiari effetti sulla salute dell’uomo. Inoltre il Maresciallo ha fatto notare il problema dell’alcool tra i giovani e, in questi ultimi anni, anche tra i giovanissimi. La legalità di quest’ultimo sembrerebbe un aggravante, anche se ha spiegato che attuando una “riforma proibizionista” il consumo non diminui- rebbe. Gli Stati Uniti degli anni ’20 ne rappresentano un esempio concreto. Ogni anno in Europa muoiono per abuso di alcool 195mila persone; in Italia ne muoiono circa 24mila, di cui 7mila sono donne. Inoltre circa il 40% degli incidenti stradali sono conseguenza dell’ubriachezza e dell’uso di stupefacenti. Tuttavia l’abuso di sostanze illecite non caratterizza solo le società del nostro tempo, bensì venivano utilizzate anche nel passato; nella maggior parte dei casi con scopi terapeutici, ma non solo. Già dal XVII secolo l’Inghilterra commerciava oppio proveniente dai Paesi asiatici, mentre la Spagna era conosciuta per l’esportazione di foglie di coca come eredità Inca. Il Maresciallo Arcidiacono ha poi sottolineato che negli ultimi tempi le norme penali riguardanti le sostanze stupefacenti si sono aggravate in Italia. Per quanto riguardo la detenzione, infatti, è stato fissato da anni un tetto minimo di 150 mg di can- nabis e derivati, 500 mg di anfetamina, 300 mg per droghe sin- tetiche, eccetera, facendo cadere la distinzione tra droghe leg- gere e droghe pesanti. Lo spaccio, invece, è considerato un rea- to di particolare allarme sociale e perciò è punito con la reclu- sione da sei a vent’anni, ma se la condotta di spaccio, viene considerata di “lieve entità” è prevista una pena più contenuta (da uno a tre anni). In tal senso assume rilievo innanzitutto la quantità di droga “spacciata”, ma dovranno essere valutate anche circo- stanze, quali ad esempio il rinvenimento di materiale per la pesatura, il taglio ed il confezionamento dello stupefacente. I minori ri- schiano invece dagli otto ai venti anni di reclusione se in possesso di qualsiasi tipologia di droga. Oltre tutto questo, oggi la nuova normativa riguardante i trasporti ha por- tato al test antidroga obbligatorio per il conseguimento della patente di guida e al sistema di “tolleranza zero” verso i neopatentati soggetti all’uso di alcool e droghe (per esempio, il tasso alcolemico di zero ai neopa- tentati). Il Maresciallo ha poi sottolineato, parlando soprattutto ai geni- tori, l’utilità del test ed il fatto che esso è di facile acquisto presso qua- lunque farmacia. Infatti ha ribadito che i genitori, in quanto detento- ri del- la potestà sui figli minorenni, hanno diritto di applicare esami come quello del capello per fermare l’uso delle droghe. Arcidiacono ha poi rac- comandato l’uso di tali test anche ai figli maggiorenni, nonostante non siano obbligati a farlo, per “scongiurare futuri eccessi”. Di Francesca Fuser, Viviana Zaminga, Filippo M. Giallongo
  • 16. 16 Il “Treno dell’Inferno” Erano anni che in Germania la protesta dei movimenti antinuclea- risti non si faceva sentire ma, nonostante il carattere pacifico delle migliaia di persone scese sulle rotaie per fermare il Castor (*), la polizia tedesca è intervenuta in modo duro, rimuovendo con la for- za i manifestanti ed arrestandone temporaneamente circa un mi- gliaio. È il più grande movimento antinuclearista della storia tedesca degli ultimi decenni quello che, nei giorni scorsi, ha portato oltre 35 mila persone a Dannenberg, nella Bassa Sassonia, a invadere le rotaie per protestare contro il trasporto di rifiuti nucleari destinati al sito di Gorleben: deposito provvisorio di stoccaggio a ridosso del parco naturale dell’Elba, dove sono già presenti altri 99 carichi di scorie. I manifestanti si sono opposti al rientro del treno Castor, partito dall’impianto francese de La Hague, in Nor- mandia, per riportare in Germania 154 tonnellate di rifiuti vetrificati dopo il trattamento in Francia. Una manife- stazione antinuclearista che ha trascinato con sé l’opinione pubblica, creando allo stesso tempo grande imbarazzo politico per le scorie atomiche. (*)Che cos’è il Castor? È un convoglio ferroviario composto da 11 vagoni carichi di rifiuti altamente radio- attivi, tanto da meritarsi la sinistra definizione di “treno dell’inferno”. Un “inferno” nucleare, che, ai contribuenti tedeschi, oltretutto, costa circa 50 milioni di euro. In più il deposito non è adatto al loro stoccaggio, essendo soprastante a un deposito di idrogeno, che potrebbe esplodere causando un esplosione 10 volte più potente di quella di Chernobyl, la centrale nucleare che esplose negli anni ‘80. L’energia atomica è quella forma di calore sprigionata da 2 diversi processi chimici: Fusione e Scissione nucleare. La fusone nucleare è molto più instabile e completamente incontrollata (causa la grandissima quantità di energia prodotta) ma completamente pulita e sempre disponibile. La fissione, al contrario, è controllabile e (abbastanza) stabile,tale da permetterne un grande sfruttamento. Sfortunatamente, al contrario della fusione, i suoi prodotti sono altamente tossici e radioattivi, tali da non consumarsi per centinaia di anni! Una delle poche cose che la rende utile è l'enorme quantità di calore (controllabile) che si ha e che produce energia elettrica. L'energia Atomica cos'è? Energie per la vita Di Cristian Serraglio
  • 17. 17 Ciao a tutti, chi vi scrive è l'ultimo arrivato nella redazione del giornale e nello spazio che gli viene concesso vi parlerà di una cosa a lui cara: i sistemi operativi e le loro differenze. Detto questo rinfreschiamoci un po' la memoria: Un sistema operativo è l'insieme dei programmi responsabili della gestione e del controllo delle operazioni di base del computer, quindi, un computer per funzionare ha bisogno di un sistema operativo altrimenti sarebbe solo un inutile soprammobile. Potrei benissimo iniziare il mio articolo parlando del sistema operativo più utilizzato al mondo in ambito client, Microsoft Windows, ma non lo farò. Vi racconterò invece la storia di due amici: uno “Gnu” e un “Pinguino”, che hanno avviato una rivoluzione nel campo dell'informatica. Tutto ha inizio nel 1985 quando Richard Stallman fonda la Free Software Foundation, un'associazione senza scopo di lucro che si oppone all'idea che il software possa avere dei padroni e che questi possano imporre agli utenti grosse limitazioni. Le quattro libertà a pilastro della Free Software Foundation sono: 0) Libertà di utilizzare il programma per qualsiasi scopo; 1) Libertà di studiare il programma e adattarlo alle proprie necessità; 2) Libertà di copiare e distribuire il programma; 3) Libertà di migliorare il programma e ridistribuirlo. Nasce così il progetto GNU (acronimo di GNU is Not Unix) che ha l'intenzione di sviluppare un sistema operativo libero. La comunità che ha lavorato al progetto, intorno agli inizi degli anni '90, ha quasi ultimato il suo lavoro, se non per un particolare: manca il kernel, il nucleo del sistema operativo, ma a questo ci pensa Linus Torvalds che sviluppa Linux, rappresentato dal simpatico pinguino Tux. Essendo GNU/Linux un sistema operativo libero, ognuno ha potuto modificarlo a seconda delle proprie esi- genze (vedi la prima Libertà). Oggi esistono quindi più di 300 distribuzioni, ognuna caratterizzata dai propri pregi e difetti,di tutti i tipi: da quelle semi-commerciali a quelle user-friendly senza dimenticare quelle più complesse ma più performanti. Dunque tutti possiamo scegliere la distribuzione che meglio si adatta alle nostre esigenze; volendo potremmo decidere di cambiare interfaccia grafica a seconda dei nostri gusti, oppure di andare a recuperare computer ob- soleti (basti pensare che Puppy Linux necessita di soli 64 MB di RAM per avviarsi). Alla faccia delle mele morsicate e delle bandiere in quadricromia! Spero di esservi stato utile fornendovi informazioni storiche e tecniche riguardanti questo sistema operativo! Curiosità: - le idee di Stallman nascono da alcuni problemi riscontrati in una stampante. Essendo software della stampante proprietario, la Xerox non accettò una miglioria da lui apportata. - Tux, nella sua prima versione, rappresentava l'idea di un pinguino grassoccio che aveva abbondantemente pranzato e bevuto un bel boccale di birra. Nel prossimo numero entrerò un po' più nello specifico parlandovi di una qualità di “menta”-sudafricana! DI Pierluigi Barra Il computer secondo me
  • 18. 18 Wow. Un angolo tutto mio, Dei miei calzini diversi! Ci sono un sacco di cose di cui vorrei parlare, però il primo articolo è certamente quello incisivo che determi- na il mio stile e se continuerete a leggere anche i successivi. Ed è per questo che vi racconterò la storia di Adriano. Adriano è il personaggio forse più assurdo e incredibile che ho incontrato quest’anno. Come ci siamo incontrati? Beh, non è facile da spiegare. Lui era in un uovo.. Di gallina.. Questa gallina (quella più piccolina, è bianca, alloggia nel mio pollaio da circa 9 anni) un po’ sbadata ha depo- sto l’uovo nel nido della papera in cova. I pulcini nascono prima dei paperetti e, quando è nato Adriano, quella brutta paperaccia (che da allora chiamo “mamma da 4 soldi”), ha notato che in lui c’era qualcosa di anormale perché faceva “pio pio” al posto di “qua qua” e lo ha cacciato fuori dal nido senza nemmeno guardarlo in faccia. Allora mio papà mi ha dato in affida questa piccola pallottolina gialla, almeno finchè non fosse cresciuto un po’. E io cosa ci faccio con un “piot” spennato? Mi sono chiesta. A dir la verità avevo visto subito qualcosa di particolare in quel pulcino e così decisi di tenerlo sempre con me. Eravamo praticamente inseparabili. Adriano è nato in maggio e, mentre facevo i compiti al sole, lui zampettava tutto felice sull’erba. È stato lui a convincermi a camminare un po’ di più (vista la mia pigrizia) perché dovevo sempre portarlo fuo- ri a fare i bisognini e a prendere un po’ d’aria. Alla notte dormiva in caldaia e, quando alla sera lo portavo a dormire perché era tardi, lui era come se dicesse “nou, nou, nou!” con una voce squillante. Il bello è che lo chiamavo sempre per nome e, giorno per giorno, imparava sempre di più a riconoscere la mia voce anche senza vedermi. Ovviamente quando camminavo lui mi seguiva ma se mi fermavo gli concedevo di passeggiare qualche metro più in la se ne aveva voglia. Però appena lo chiamavo correva subito all’appello, a parte una volta, che è corso dentro casa. Con il tempo cresceva sempre di pù, ma ancora non si capiva se fosse gallo o gallina. So solo che nella sua adolescenza era molto simile agli umani. Bruttissimo, spennato e tutto magro. Però gli volevo tanto bene. Un giorno eravamo in giardino come al solito, quando tutto d’un tratto mi ha guardato e ha detto “chicchirichiiiiii”! Cavolo, un gallo! Il mio Adri era il nuovo gallo del pollaio (non vi dico che risse con il gallo più anziano, che poi è diventato brodo….no dai scherzo!!!!). Dopo aver dato ai nostri amici in affida il gallo più anziano, Adri ha preso il comando nel pollaio. Ora tutte le galline sono gelose perché lui preferisce lo stesso me a qualsiasi altra pennuta. Io per lui sono sempre “chicchirichi”. (forse non è più il caso di dire “sei stupido come una gallina”). Di Angela Calzinidiversi Fedato Calzini diversi
  • 19. 19