1. M A R K E T I N G C O M M U N I C AT I O N
Venezia, 20 Febbraio 2013
Strade Nuove, Navigatore Vecchio
Buonasera,
Ho deciso di vedere questa crisi come un libro aperto piuttosto che come un
cappio al collo. E c'è tanto da imparare. Parliamo? Stasera avrei una grande
notizia che non so se piacerà a tutti. L'Italia, per l'ennesima volta, renderà felice
tutto il mondo.
È vero, siamo in recessione
Esportiamo un terzo della Germania (anche se gridiamo quasi trenta volte di più:
innovazione, passione, leadership…) per una differenza di ottocento miliardi. Ci
troviamo con un debito ed un'evasione spaventosi e con la competitività in
declino. Come sarebbe la nostra vita, il nostro debito, le nostre tasse, la nostra
posizione competitiva, il nostro futuro... se un giorno riuscissimo a chiudere
questo divario?
We can. Alcuni numeri e fatti
La popolazione mondiale è passata dai 3,7 miliardi degli anni Settanta ai 7
miliardi di oggi. "Per la prima volta nella storia dell'umanità - scriveva The
Economist nel 2009 - più della metà della popolazione mondiale appartiene alla
classe media, grazie alla crescita nei Paesi emergenti." Oggi nel mondo ci sono
più milionari che australiani, sempre secondo la stessa rivista. Secondo Der
Spiegel, nel 2010 la Germania ha aumentato del 56% le esportazioni verso la
Cina. Le vendite online registrate l' 11 novembre 2012 da Alibaba, il sito cinese di
e-commerce con 700 milioni di iscritti, hanno raggiunto la cifra record di 3 miliardi
di dollari in un solo giorno. I Paesi Bassi, la cui popolazione è un quarto di quella
francese, esportano ora più della Francia. Nel 2011 l’Africa entra nella strada già
intrapresa dall’Asia vent’anni fa. “La culla dell’umanità rappresenta oggi uno dei
più grandi depositi di talento umano”, scrive Intelligent Life (Autunno 2012). Tra il
2001 ed il 2011 sei delle dieci economie con la più alta crescita erano africane.
Allora, cosa manca? Il mercato o la chiave?
Furbizia o integrità?
In un articolo di Sergio Rizzo sul Corriere della Sera, “Il fisco alla guerra dei
trent'anni” (12 dicembre 2011), si legge che in Italia l’evasione è quintuplicata tra