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Capacità Istituzionale e Piani di
Rafforzamento Amministrativo
FORUM PA 2017
Sala Agenzia Coesione Territoriale
23 maggio, 2017 ore 14:30
Rafforzamento della capacità
amministrativa
 in inglese capacity building, sta generalmente ad indicare quel processo
di miglioramento interno dell’organizzazione accelerato da azioni esterne
in grado di favorire il rafforzamento stabile delle potenzialità e delle
competenze.
 Con riferimento ai programmi sostenuti dai fondi strutturali è divenuto
un principio trasversale di cui tener conto per la riuscita di tutti gli ambiti
di policy.
Assistenza tecnica
 Diversamente dalla capacity building, si caratterizza come
apporto di competenze specialistiche, in genere di tipo
settoriale, destinate a risolvere esigenze puntuali e di breve
periodo.
 Si tratta di azioni di accompagnamento e supporto che
coinvolgono tecnici e specialisti in punti definiti del
processo di decisione e azione amministrativa.
DAL
AL
OBIETTIVO
attuare la strategia nazionale di
accompagnamento ai processi di riforma e
modernizzazione della PA italiana chiamata sia
a una maggiore efficienza che a migliorare il
coordinamento tra i diversi centri decisionali.
Concorrere al cambiamento sistemico e
strutturale per migliorare le prestazioni della
pubblica amministrazione in quanto tale,
indipendentemente dalla gestione dei fondi UE
OBIETTIVO
migliorare le competenze tecniche e
di governance delle Amministrazioni responsabili
della gestione degli interventi di politica di
coesione.
Supportare, attraverso interventi di assistenza
tecnica, l’attuazione della programmazione della
politica di coesione unitaria 2007-2013.
sostenere le Amministrazioni che gestiscono i fondi
UE per svolgere i compiti loro assegnati nell'ambito
dei vari regolamenti.
DAL 2007-2013 AL 2014-2020
IL CAMBIAMENTO DI STRATEGIA
Impossibile trovare nel file la parte immagine con ID relazione rId2.
DAL
Impossibile trovare nel file la parte immagine con ID relazione rId2.
AL
OBIETTIVO
attuare la strategia nazionale di
accompagnamento ai processi di riforma
e modernizzazione della PA italiana
chiamata sia a una maggiore efficienza
che a migliorare il coordinamento tra i
diversi centri decisionali.
Concorrere al cambiamento sistemico e
strutturale per migliorare le prestazioni
della pubblica amministrazione in quanto
tale, indipendentemente dalla gestione
dei fondi UE
OBIETTIVO
migliorare le competenze tecniche e
di governance delle Amministrazioni
responsabili della gestione degli interventi
di politica di coesione.
Supportare, attraverso interventi di
assistenza tecnica, l’attuazione della
programmazione della politica di coesione
unitaria 2007-2013.
sostenere le Amministrazioni che
gestiscono i fondi UE per svolgere i compiti
loro assegnati nell'ambito dei vari
regolamenti.
DAL 2007-2013 AL 2014-2020
IL CAMBIAMENTO DI STRATEGIA
QUATTRO ASSI DI INTERVENTO
1) Sviluppo della capacità amministrativa e istituzionale
per la modernizzazione della PA
2)Sviluppo dell’e-government, dell’interoperabilità e
supporto all’attuazione dell’Agenda Digitale
3) Rafforzamento della governance multilivello nei
Programmi di Investimento Pubblico
4) Assistenza Tecnica
STRATEGIA DEL PROGRAMMA
Valori in milioni di euro
Asse 1 – OT11 FSE 412,56
Asse 2 – OT 2 FESR 95,76
Asse 3 – OT11 FESR 267,27
Asse 4 – AT (FSE) 52,10
Totale (Ue + quota nazionale) 827,69
QUADRO FINANZIARIO DI SINTESI
Asse 3 – Rafforzamento della governance multilivello
nei programmi di investimento pubblico
• Finalizzato a rafforzare la capacità delle PA di attuare
politiche per lo sviluppo attraverso azioni per rendere più
efficiente il sistema di coordinamento tra i diversi livelli
di governo.
#governance multilivello
L’obiettivo sostiene lo sviluppo delle capacità amministrative
e tecniche nei programmi di investimento pubblico, il
miglioramento della governance multilivello, l’attuazione
dei Piani di Rafforzamento Amministrativo, la cooperazione
tra PA e il dialogo con il territorio
Presidio ed efficienza del processo di decisione
della governance multilivello dei programmi di
investimento pubblico con riferimento alle policy
attuate con il FESR (Obiettivi Tematici 1-7)
Gli interventi mirano al soddisfacimento:
1)dei fabbisogni settoriali emergenti dai Piani di
Rafforzamento Amministrativo (PRA)
2) delle esigenze strategiche derivanti dall'attuazione delle
relative politiche di settore
FOCUS Azione 3.1.1 dell’Asse 3
L’azione:
1) prevede interventi di sistema/interventi mirati di impatto a livello
nazionale, che possono essere accompagnati da specifiche azioni
territorialmente mirate
2) non è di Assistenza Tecnica ma mira a rafforzare
strutturalmente la PA (portare ad un cambiamento stabile della
PA);
3) è finalizzata al miglioramento della Governance multilivello
4) è destinata ad avere impatto sull'attuazione delle politiche
settoriali FESR (OT da 1 a 7) e NON è diretta al solo
rafforzamento delle strutture responsabili dei Fondi
Strutturali;
5) Può essere attivata a partire dai fabbisogni emergenti dai Piani di
Rafforzamento Amministrativo
FOCUS Azione 3.1.1 dell’Asse 3
I Beneficiari dell’Azione 3.1.1 saranno selezionati mediante
con:
1) Procedure negoziate – accordi diretti tra PA per la
realizzazione di progetti che rientrano nella competenza
istituzionale di Amministrazioni centrali;
o con
1) Procedure ad avviso pubblico – chiama a progetti rivolta a
beneficiari pubblici attraverso una modalità di tipo
competitiva
MODALITA’ DI ATTUAZIONE
ALCUNI OBIETTIVI DI INTERVENTO
 Migliorare stabilmente la capacità amministrativa e tecnica
delle amministrazioni, con impatto generale sull’attuazione
delle politiche settoriali del FESR 1-7 (ricerca, innovazione,
sviluppo imprenditoriale locale, ambiente, trasporti…);
 Rafforzare la cooperazione (dimensione multilivello) tra le
amministrazioni pubbliche e tra queste il settore privato, con
relativa riduzione degli oneri amministrativi delle politiche di
sviluppo.
Assistenza Tecnica alla Segreteria Tecnica dei Piani di
Rafforzamento Amministrativo – bando pubblicato a
novembre 2016 – finanziato sull’Asse 4 – Azione 4.2.1 del PON
Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020
Valutazione dei Piani di Rafforzamento Amministrativo –
bando di prossima pubblicazione - finanziato sull’Asse 3 –
Azione 3.1.2 del PON Governance e Capacità Istituzionale
2014-2020
INIZIATIVE IN AVVIO DI IMPATTO SULLA
GOVERNANCE E PROCESSI DI VALUTAZIONE PRA
Open community PA2020
creazione di una Community di innovazione, per supportare
la nascita ed il consolidamento di reti di Enti intorno alle best
practice italiane ed europee,, così da promuovere
concretamente l’adozione di modelli a supporto
dell’innovazione sostenibile nel lungo periodo e da diffondere
risultati e benefici di rilievo, trasferendo conoscenza tra
Pubbliche Amministrazioni.
Avvisi pubblici per il finanziamento di progetti di scambio di
buone pratiche (previsione primi bandi a marzo/aprile 2017)
SELEZIONE DI ALCUNE INIZIATIVE IN
ATTUAZIONE 1/2
SELEZIONE DI ALCUNE INIZIATIVE IN
ATTUAZIONE 2/2
PIANO FORMATIVO SULLA NUOVA DISCIPLINA DEGLI APPALTI
PUBBLICI E DEI CONTRATTI DI CONCESSIONE
protocollo di intesa, in corso di finalizzazione, tra la SNA, il
Dipartimento politiche europee, l’Agenzia per la coesione
territoriale e la Conferenza delle Regioni e delle Province
autonome in corso di finalizzazione;
3 moduli formativi: 1. nuovo codice dei contratti pubblici e gli
atti attuativi (decreti e linee guida recanti la disciplina di
dettaglio); 2. sviluppo le competenze necessarie per la
realizzazione delle attività affidate al Tavolo dei Soggetti
Aggregatori; 3. specialistico, con l’approfondimento di
tematiche su appalti e concessioni, per le Regioni, comuni
capoluogo e unioni dei comuni (centrali di committenza).
I Piani di Rafforzamento
Amministrativo: Stato di attuazione e
avvio nuova fase
deficit di carattere
organizzativo per
un’adeguata gestione e
attuazione dei PO
Le criticità della programmazione
2007-2013
insufficiente capacità
di programmare,
progettare
necessità di adeguamento
qualitativo e quantitativo
delle competenze e delle
capacità interne
all’amministrazione;
assenza di
un’effettiva
responsabilizzazione
rispetto ai risultati
Piani di Rafforzamento
Amministrativo (PRA)
nell’Accordo di Partenariato
L’Accordo di Partenariato indica il PRA come lo strumento
operativo attraverso il quale ogni amministrazione titolare
di PO accelera, esplicita e rende operativa, con
riferimento a cronoprogrammi definiti, l’azione per far
diventare più efficiente l’organizzazione della macchina
amministrativa.
Piani di Rafforzamento Amministrativo (PRA)
in cosa consistono?
I PRA costituiscono il principale elemento di
raccordo tra il miglioramento della strategia
per l’attuazione e gestione dei Programmi
Operativi (realizzabile attraverso azioni mirate
di assistenza tecnica) e il rafforzamento
strutturale della capacità amministrativa.
Il PRA, di cosa si compone? 1/2
 CONTESTO ORGANIZZATIVO, LEGISLATIVO E
PROCEDURE
 DEFINIZIONE DELLE RESPONSABILITÀ RELATIVE AGLI
IMPEGNI DEL PRA
 OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO E STANDARD DI QUALITÀ
PREVISTI
 INTERVENTI DI RAFFORZAMENTO AMMINISTRATIVO
o 6.1 - INTERVENTI DI SEMPLIFICAZIONE LEGISLATIVA E
PROCEDURALE
o 6.2 - INTERVENTI SUL PERSONALE
o 6.3 - INTERVENTI SULLE FUNZIONI TRASVERSALI E
SUGLI STRUMENTI COMUNI
Il PRA, di cosa si compone? 2/2
 ALLEGATO A STRUTTURA DI GESTIONE E ATTUAZIONE E
RELATIVE AZIONI DI MIGLIORAMENTO
 ALLEGATO B AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEGLI STRUMENTI
COMUNI E DELLE FUNZIONI TRASVERSALE
 ALLEGATO C DIAGNOSI E AZIONI DI MIGLIORAMENTO
SULLE PRINCIPALI PROCEDURE
Presentazione
Negoziato
Adozione
PROCEDURA DI ADOZIONE DEI PROGRAMMI OPERATIVI
TEMPI PREVISTI PER L’ELABORAZIONE E ADOZIONE DEI PRA
31 luglio 2014
31 ottobre 2014
31 dicembre 2014 o
entro l'adozione dei
PO
L’elaborazione del PRA
ha seguito il processo di approvazione dei PO
La governance nazionale dei PRA
Per assicurare l’efficacia dei PRA, a livello nazionale, è stata
prevista la costituzione
Comitato di Indirizzo per i PRA istituito presso la
Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è
coordinato dal Segretario Generale della
Presidenza del Consiglio dei ministri
Segreteria Tecnica del Comitato di Indirizzo
per i PRA istituita presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri e coordinata
dall’Agenzia per la Coesione Territoriale.
Impossibile trovare nel file la parte immagine con ID relazione rId3.
29
PRAImpossibile trovare nel file la parte immagine con ID relazione rId3.
Il Comitato di Indirizzo per i PRA
24
Il Comitato è stato istituito con decreto del Segretario Generale della
Presidenza del Consiglio dei Ministri del 13 gennaio 2015.
Sono membri del Comitato:
 Il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
 Il Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale;
 Il Capo del Dipartimento per le Politiche di Coesione;
 Il Capo del Dipartimento della Funzione Pubblica
 I rappresentanti della Commissione Europea (DG Regio e DG
Occupazione)
Il Comitato si è riunito la prima volta in data 12 febbraio 2015.
A novembre 2016 la composizione è stata allargata sia al Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali che ad una rappresentanza regionale.
Il Comitato di indirizzo svolge le seguenti funzioni:
 fornisce orientamenti ed indirizzi per l'attuazione dei PRA nel
rispetto dei cronoprogrammi approvati;
 esprime orientamenti per il miglioramento dell'efficacia dei PRA;
 monitora, sulla base dei dati di attuazione rilevati dall'Agenzia
per la Coesione Territoriale, l'attuazione del complesso dei PRA.
Il Comitato di Indirizzo per i PRA
25
La Segreteria Tecnica del Comitato
26
La Segreteria Tecnica è stata istituita con decreto del Segretario
Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 18 giugno
2015.
La Segreteria è composta da membri designati dalle
amministrazioni che compongono il Comitato di Indirizzo per i PRA.
La Segreteria si è riunita la prima volta in data 23 giugno 2015.
La Segreteria Tecnica del Comitato svolge le seguenti funzioni:
 istruttoria tecnica per la determinazione degli indirizzi relativi
alla definizione e attuazione dei PRA;
 analisi dello stato di definizione e attuazione dei PRA, con
riferimento all’efficacia attesa delle misure di rafforzamento
tecnico e organizzativo, alla chiarezza e realizzabilità degli
impegni previsti, alla verificabilità dello stato di avanzamento
nella realizzazione delle azioni previste in relazione ai rispettivi
programmi e ai tempi di esecuzione nonché individuazione dei
fattori critici e delle corrispondenti soluzioni;
La Segreteria Tecnica del Comitato
27
 istruttoria tecnica per la individuazione degli interventi di
miglioramento dell’efficacia dei PRA, anche con riferimento agli
indirizzi generali di semplificazione amministrativa e di buon
andamento dell’amministrazione pubblica;
 individuazione delle buone pratiche relative alla definizione e
all’attuazione dei PRA e scambio delle relative esperienze, anche
attraverso i network dei Responsabili dei Piani di Rafforzamento
Amministrativo.
La Segreteria Tecnica del Comitato
28
29
GOVERNANCE PRA - Stato dell’Arte
 Costruzione della rete dei Responsabili PRA;
 Attività di indirizzo, coordinamento e sorveglianza rispetto
all’attuazione del monitoraggio quadrimestrale, contribuendo
alla sistematizzazione dei dati e a garanzia dell’omogeneità;
 Messa a disposizione di una piattaforma / community
(Mosaico–gruppo PRA) per monitoraggio e rete;
 Redazione di 4 rapporti di monitoraggio nazionale, l’ultimo dei
quali con dati al 31 dicembre 2016, ad esito della riunione
odierna, sarà pubblicato entro il 12 maggio 2017
30
GOVERNANCE PRA - Stato dell’Arte
 Definizione di una sezione ad hoc per la pubblicazione dei Piani
e rapporti nazionali di monitoraggio nel sito dell’Agenzia
(www.agenziacoesione.gov.it) e del PON GOV
(http://www.pongovernance1420.gov.it/piani-di-rafforzamento-
amministrativo/ )
 Avvio della Fase II: analisi, confronti dati e definizione delle
prime versioni delle Linee guida PRA II Fase
31
POSSIBILI MODALITA’ DI ATTIVAZIONE
INIZIATIVE INCIDENTI PRA
 Istituzione di tavoli tecnici di confronto su tematiche
comuni;
 Progetti interregionali;
 Azioni ed interventi finalizzati al finanziamento di scambio di
buone pratiche (es. Progetto PAOC);
 Progetti POR (su OT11 o AT) e PON Governance e Capacità
Istituzionale 2014-2020 nei limiti della relativa coerenza
programmatica.
Risorse Fondi Strutturali 2014-2020 per il finanziamento di Azioni
di miglioramento emergenti dal PRA
Azioni di
miglioramento
emergenti dai
Piani di
Rafforzamento
Amministrativo
PRA TEMATICA OBIETTIVO PO (*)
Rafforzamento
Capacità
Amministrativa
(interventi
strutturali)
Rafforzamento
Capacità
Amministrativa,
azioni
temporanee su
filiera Fondi
RISORSE FS
Policy OT 1-7
Rafforzamento
strutture
responsabili
Fondi
Riforma,
modernizzazione
Policy OT8-10 -
settoriali
Coordinamento
PRA
OT 11 FESR
AT
AT
OT 11 FSE
PON GOV (Asse 3) naz
PON GOV (Asse 1) naz
PON SPAO (Asse 4) naz
PON INCL.NE (Asse 4) naz
PON SCUOLA (Asse 3) naz
PON Legalità (Asse 5) naz
PO Regionali (Asse CB FSE)
PON GOV (Asse AT)
POR E PON FESR / FSE
(Asse AT)
(*) nei limiti con la coerenza con le azioni incluse negli Assi dei PO
OT 11 FSE PO Regionali (Asse CB FSE)
13
Le novità nel IV Rapporto
• Il monitoraggio al 31 dicembre comprende per la
prima volta i dati relativi a tutte e 29 le
Amministrazioni
• Era prevista la completa conclusione del PRA
(interventi + target) entro la fine del 2016 per 7
Amministrazioni: Basilicata, Molise, Valle d’Aosta,
Lombardia, Toscana, Lazio, MIBACT
• È stata introdotta una classificazione - di tipo
funzionale – per gli interventi, di livello più micro
per consentire una maggiore interpretazione dei
dati
I risultati del monitoraggio: gli interventi
Generale accelerazione nell’attivazione e nel
completamento degli interventi indicati nei PRA
– 793 interventi da completare entro dicembre 2016 di
cui 554 completati (70%)
– Avviato il 78% degli interventi non completati
– Riduzione del ritardo cumulato dal 40% (monitoraggio
agosto) al 30% (monitoraggio dicembre)
– Situazione eterogenea: 5 Amministrazioni hanno
completato tutti gli interventi, 3 Amministrazioni sono
al di sotto o pari al 40%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
Entro dicembre 2015 Entro aprile 2016 Entro agosto 2016 Entro dicembre 2016
Meno sviluppate Transizione Più sviluppate PO Nazionali
• Importante crescita delle performance per le
Amministrazioni meno sviluppate
Trend del completamento degli interventi
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
6.1 - Semplificazioni 6.2 - Personale 6.3 - Strumenti Trasversali
Totale Meno sviluppate Totale Transizione Totale più sviluppate Totale Nazionali
• La tipologia i cui interventi sono maggiormente avanzati è quella delle
semplificazioni (74%), segue la tipologia personale (71%) e chiude la
tipologia strumenti trasversali (66%)
Interventi completati per tipologia
La nuova classificazione introdotta
Cod PRA Cod Classe
1. SEMPLIFICAZIONE NORMATIVO REGOLAMENTARE
6.1 1 Semplificazioni normativo - regolamentari
2. GESTIONE E CONTROLLO DEL PROCESSO
6.1 2.1 Semplificazioni procedurali
6.1 2.2 Riorganizzazione processi interni
6.1 2.3 Rafforzamento controlli
6.1 o 6.3 2.4 Gestione finanziaria
6.1 o 6.3 2.5 Strumenti monitoraggio e valutazione
6.3 2.6 Trasparenza
3. PERSONALE
6.2 3.1 Aumento organico
6.2 3.2 Formazione
6.2 3.3 Organizzazione
6.2 3.4 Performance personale
4. SISTEMI INFORMATIVI
6.3 4.1 Potenziamento sistemi informativi
6.3 4.2 Realizzazione sistemi informativi
5. ATTIVITÀ DI SUPPORTO
6.3 5.1 Assistenza beneficiari
6.3 5.2 Rafforzamento partenariato
6.3 5.3 Rispetto dei tempi di attuazione
6.3 5.4 Linee guida beneficiari
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Totale Meno Sviluppate Transizione Più sviluppate Nazionali
1 - Semplificazioni normativo regolamentare 2 - Gestione e controllo del processo
3 - Personale 4 - Sistemi informativi
5 - Attività di supporto
• Gli interventi maggiormente completati sono quelli alla semplificazione
normativo regolamentare (76%)
• Gli sforzi delle Amministrazioni nazionali si sono orientati soprattutto sulle
semplificazioni normativo regolamentare
Interventi completati secondo la classificazione funzionale
Interventi da completare
• In generale gli interventi da completare si
dividono in due categorie: quelli il cui
completamento era previsto entro dicembre 2016
- ma risultano in ritardo - e quelli il cui
completamento è previsto oltre dicembre 2016
• Manca il 30% degli interventi per soddisfare
pienamente la programmazione prevista per la
chiusura del 2016
• Il 22% degli interventi la cui realizzazione è stata
pianificata nel 2017 sono già stati completati
10%
5%
5%
0%
48%
48%
46%
34%
13%
21%
18%
31%
10%
14%
20%
16%
19%
13%
11%
19%
Meno Sviluppate
Transizione
Più Sviluppate
Nazionali
1 - Semplificazioni normativo regolamentare 2 - Procedure di attuazione e controllo gestione
3 - Personale 4 - Sistemi informativi
5 - Attività di supporto
• Il 78% degli interventi non realizzati entro la chiusura prevista
sono stati attivati dalle Amministrazioni
• La principale tipologia di interventi in ritardo è l’area legata
alla revisione delle procedure interne
Interventi in ritardo
• Il 22% degli interventi la cui realizzazione è stata pianificata
nel 2017 sono già stati completati
Interventi in anticipo
25%
33%
63%
10%
40%
22%
43%
30%
Nazionali
Più sviluppate
Transizione
Meno sviluppate
Interventi previsti entro dicembre 2016 e non completati
Interventi previsti dopo dicembre 2016 ma già completati
• Dei 302 milioni di euro, circa 168 milioni sono relativi a
interventi già completati, cioè il 56% (era il 34% nello
scorso monitoraggio) del costo totale indicato a oggi
• La maggior parte degli interventi sono a costo zero
(65%)
• La principale fonte di finanziamento è l’Assistenza
Tecnica (20% degli interventi, 51% della spesa)
• Il 48% degli interventi è plurifondo, si avvale cioè sia di
fondi FESR, sia FSE
I costi degli interventi
Assistenza tecnica € 86.019.828,00 51%
OT11 € 12.947.380,00 8%
Altro € 69.155.781,00 41%
Totale € 168.122.989,00
Target
Rilevati mediamente tempi di realizzazione più lunghi di quelli
preventivati.
– Solamente 4 le Amministrazioni con più del 50% delle
performance in linea o positive
– Totale di 472 target di cui 277, pari al 58%, da raggiungere
entro dicembre 2016
– 118 target già raggiunti (43%)
– Eterogeneità nella numerosità dei target definiti dalle
Amministrazioni
Attività avviate
8,2 miliardi di euro il valore delle attività dei Programmi
Operativi già lanciate. Questo monitoraggio coincide con
il pieno avvio delle attività dei PO
– A dicembre 2016 le attività lanciate sono state 663 di cui
289 finanziate tramite FESR e 374 tramite FSE, per un
totale di circa 8,2 miliardi di euro che rappresentano circa
il 16% della dotazione complessiva pari a 51,2 miliardi di
euro
– Rispetto alle altre sono le Regioni più sviluppate ad aver la
percentuale maggiore di costo ammissibile sul
finanziamento totale (24%), tra le Amministrazioni centrali
si evidenzia il livello di avvio delle attività del MIBACT la cui
percentuale si attesta all’89%
€-
€1.000.000.000
€2.000.000.000
€3.000.000.000
€4.000.000.000
€5.000.000.000
€6.000.000.000
€7.000.000.000
€8.000.000.000
€9.000.000.000
4°
trim.
2008
1°
trim.
2009
3°
trim.
2012
4°
trim.
2012
3°
trim.
2013
1°
trim.
2014
2°
trim.
2014
3°
trim.
2014
4°
trim.
2014
1°
trim.
2015
2°
trim.
2015
3°
trim.
2015
4°
trim.
2015
1°
trim.
2016
2°
trim.
2016
3°
trim.
2016
4°
trim.
2016
FESR FSE Totale complessivo
• A fine 2015 e inizio 2016 vi è stata un’accelerazione
nella selezione delle operazioni dei PO, più
accentuata per il FESR che per il FSE
Distribuzione temporale delle attività avviate
Efficienza delle procedure
Ancora troppo pochi i dati inseriti dalle Amministrazioni
per una loro efficace attività di analisi
– Con riferimento al FSE, la fase maggiormente critica risulta essere la
fase 1.1 “lavori preparatori: dalla decisione di attivare l’intervento
(verifica disponibilità finanziaria, approvazione schede attuative, ecc..)
all’atto di approvazione dell’avviso pubblico per la selezione dei
Beneficiari”
– Per quanto attiene il FESR, in tutte le fasi procedurali considerate i
tempi si allungano rispetto ai tempi del FSE, in particolare la fase 2.1
“dalla chiusura dei termini per la ricezione delle proposte progettuali
alla pubblicazione della graduatoria”
I nuovi PRA…
Verso la II fase dei PRA
L’esperienza fin qui fatta e l’analisi dei dati di monitoraggio dei PRA al 31.12.16
porta all’individuazione di alcuni elementi «critici» utili per lo sviluppo delle
future attività:
 Difficile individuazione delle differenze tra «interventi» e «target»
 Disomogeneità degli interventi proposti e attuati
 Eccessiva numerosità dei «target» e difficoltà di allocazione
 Non sempre facile e chiaro il raccordo tra interventi e «target»
PER IL MONITORAGGIO
 Attività di alimentazione delle schede di monitoraggio complessa e onerosa
 Disomogeneità delle informazioni raccolte (qualità del dato e formato)
 Attività di redazione dei rapporti di monitoraggio articolata e complessa
49
Possibili interventi migliorativi
 Maggiore concentrazione e standardizzazione degli interventi più focalizzati
(individuazione anche di interventi «core»)
 Definizione di «target» predefiniti e concentrati: a) di efficienza
amministrativa (riduzione tempi) b) di efficacia finanziaria (performance di
spesa)
 Maggior raccordo tra interventi e «target»
 Interventi e «target» mai riferiti ad adempimenti di obblighi regolamentari
previsti per i Fondi strutturali
 Introduzione di un self assessment
 valutazione nazionale indipendente dei PRA
 Rafforzamento di momenti comuni di informazione comunicazione ai cittadini
PER IL MONITORAGGIO
 Implementazione (dove possibile) automatica dei dati
 calcolo automatizzato dei valori di avanzamento dei Target
50
Caratteristiche dei PRA II fase
Al completamento del primo biennio di lavoro si rende quindi
necessario avviare una seconda fase dei PRA che quindi, per quanto
anche sopra considerato, si caratterizzerà per alcune parole chiave
quali:
1. Concentrazione (target definiti e focalizzati)
2. Coerenza (raccordo target interventi)
3. Risultati netti (non riferiti ad obblighi regolamentari)
4. Qualità (miglioramento e omogeneizzazione del processo di reporting)
5. Open data (strumenti e momenti di informazione comune ai cittadini)
LA DURATA DELLA II FASE PRA
I PRA mantengono una durata biennale.
A un anno dall’approvazione del PRA (mid term
review), sarà possibile, in accordo con le
Amministrazioni, rivedere gli interventi, inserendo
ulteriori interventi la cui necessità di realizzazione è
emersa solo successivamente, eliminandone
eventuali non più attuali per l’Amministrazione o
modificando interventi già in programma.
52
Struttura di redazione dei nuovi PRA
1. Introduzione
2. Sezione anagrafica
3. Contesto organizzativo, legislativo e procedurale
4. Responsabili
5. Obiettivi di miglioramento
6. Interventi di rafforzamento amministrativo
6.1 interventi di semplificazione legislativa e procedurale
6.2 interventi sul personale
6.3 interventi sulle funzioni trasversali e strumenti comuni
7. Trasparenza, informazione e comunicazione
8. Sistemi di aggiornamento, verifica e controllo interno
9. ALLEGATO A
10.ALLEGATO B
11.ALLEGATO C
53
Nuova sezione 6: interventi di rafforzamento
 Analisi dei possibili interventi standard («core»)
 Definizione del set di interventi standard
 Scelta degli interventi coerenti con il PRA tra quelli predefiniti come
«standard»
 Definizione eventuale di ulteriori interventi aggiuntivi (numero limitato)
 Identificazione dei responsabili, dei target, strutture, tempi, costi e fonte
finanziaria di ogni singolo intervento
SEGRETERIA TECNICA PRA
AMMINISTRAZIONI RESPONSABILI PRA
Mid term review: in accordo con la Segreteria Tecnica a un anno dall’approvazione del
PRA sarà possibile rimodulare tale sezione inserendo nuovi interventi, modificando interventi
pre esistenti o eliminando quelli già programmati
54
FOCUS: ALLEGATO A
STRUTTURA DI GESTIONE E ATTUAZIONE E RELATIVE AZIONI DI
MIGLIORAMENTO
Deve indicare il personale coinvolto nelle funzioni di gestione e per ognuno
di questi:
 Carica amministrativa
 Età e sesso
 Titolo di studio
 Competenze
 Mansioni
 Tempo definito
55
FOCUS: ALLEGATO B
ULTERIORI AZIONI DI MIGLIORAMENTO
Nell’allegato B secondo lo schema già previsto per la definizione delle azioni di
miglioramento amministrativo potranno essere inseriti ulteriori interventi di
rafforzamento anche eventualmente non direttamente incidenti l’area delle
politiche di sviluppo.
Gli interventi da ricomprendere non devono avere un impatto diretto sui target di
efficienza ed efficacia altrimenti dovranno essere necessariamente inclusi
all’interno delle azioni di miglioramento amministrativo di cui alla sezione 6 del PRA
stesso.
Per uno o più interventi potranno essere individuati uno o più target di
miglioramento specifici ed aggiuntivi rispetto a quelli di efficienza ed efficacia.
L’attuazione degli interventi ed il raggiungimento dei relativi target, se definiti, sarà
monitorata in una sezione separata, purtuttavia la realizzazione degli stessi
costituirà parte integrante e sostanziale dell’attuazione del PRA.
56
FOCUS: ALLEGATO C
 Ridefinito sulla base di uno standard comune predisposto dalla Segreteria Tecnica PRA
 Rimodulazione delle sezioni dell’allegato
 Riprogettazione delle modalità compilative
 Due distinte tabelle per il censimento delle procedure di attivazione e di aggiudicazione
(dove possibile in maniera automatizzata)
 Riorganizzazione dell’allegato in 4 macroambiti di efficienza e efficacia:
1. Procedure di attivazione
2. Procedure di aggiudicazione
3. Attuazione dei progetti
4. Performance finanziarie
 I target saranno quindi predefiniti lasciando alle Amministrazioni solo la scelta di
valorizzazione del target numerico che ritengono di poter traguardare nei tempi stabiliti
dai rispettivi PRA
 NEL MONITORAGGIO: Gli indicatori saranno calcolati ed elaborati, per quanto possibile, in
maniera automatizzata sulla base dei campi presenti nel sistema informativo nazionale di
monitoraggio (BDU)
DIAGNOSI E OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO DI EFFICIENZA E EFFICACIA
57
FOCUS: ALLEGATO C
Al fine di automatizzare quanto più possibile il processo di reperimento dei dati e di
monitoraggio degli stessi, è in corso con il MEF-IGRUE un lavoro di definizione di un
protocollo di scambio dati dalla Banca Dati Unitaria al fine di alleggerire il lavoro delle
Amministrazioni e fornire, ai fini del monitoraggio dei dati consolidati, omogenei e
aggiornati.
Il protocollo di scambio dati riguarda il reperimento di circa 125 classi informative per
ogni PO di cui:
 Circa 70 inerenti le procedure di aggiudicazione (fonte ANAC)
 Circa 55 inerenti le procedure di attivazione e l’attuazione dei progetti (fonte BDU)
COME SARA’ IL MONITORAGGIO DELLA II FASE?
58
FOCUS: ALLEGATO C
59
FOCUS: ALLEGATO C
IL NUOVO FLUSSO DI MONITORAGGIO
PORTALE
WEB PRA
www
BDU
IGRUE
Scheda
Procedure
attivazione
lanciate
Scheda
Procedure
aggiudicazi
one
lanciate
29 Amministrazioni
Responsabili PRA
Integrazione dati
non automatizzabili
ALLEGATO C
Segreteria
tecnica PRA Comitato
di indirizzo
PRA
Altri
stakeholder
Tempistiche previste
2017 2018
Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb
Self assessment: Strutturazione del
questionario
Self assessment: Compilazione da
parte delle Amministrazioni
Self assessment: analisi dei risultati
Definizione Linee guida e format
predefiniti
Definizione format e strumenti web
Negoziato nuovi PRA (bozze entro
ottobre2017)
Adozione PRA seconda fase
Definizione linee guida
monitoraggio
 Da Aprile 2018 è previsto il primo monitoraggio dei nuovi Piani
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE!!!

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  • 1. Capacità Istituzionale e Piani di Rafforzamento Amministrativo FORUM PA 2017 Sala Agenzia Coesione Territoriale 23 maggio, 2017 ore 14:30
  • 2. Rafforzamento della capacità amministrativa  in inglese capacity building, sta generalmente ad indicare quel processo di miglioramento interno dell’organizzazione accelerato da azioni esterne in grado di favorire il rafforzamento stabile delle potenzialità e delle competenze.  Con riferimento ai programmi sostenuti dai fondi strutturali è divenuto un principio trasversale di cui tener conto per la riuscita di tutti gli ambiti di policy.
  • 3. Assistenza tecnica  Diversamente dalla capacity building, si caratterizza come apporto di competenze specialistiche, in genere di tipo settoriale, destinate a risolvere esigenze puntuali e di breve periodo.  Si tratta di azioni di accompagnamento e supporto che coinvolgono tecnici e specialisti in punti definiti del processo di decisione e azione amministrativa.
  • 4. DAL AL OBIETTIVO attuare la strategia nazionale di accompagnamento ai processi di riforma e modernizzazione della PA italiana chiamata sia a una maggiore efficienza che a migliorare il coordinamento tra i diversi centri decisionali. Concorrere al cambiamento sistemico e strutturale per migliorare le prestazioni della pubblica amministrazione in quanto tale, indipendentemente dalla gestione dei fondi UE OBIETTIVO migliorare le competenze tecniche e di governance delle Amministrazioni responsabili della gestione degli interventi di politica di coesione. Supportare, attraverso interventi di assistenza tecnica, l’attuazione della programmazione della politica di coesione unitaria 2007-2013. sostenere le Amministrazioni che gestiscono i fondi UE per svolgere i compiti loro assegnati nell'ambito dei vari regolamenti. DAL 2007-2013 AL 2014-2020 IL CAMBIAMENTO DI STRATEGIA
  • 5. Impossibile trovare nel file la parte immagine con ID relazione rId2. DAL Impossibile trovare nel file la parte immagine con ID relazione rId2. AL OBIETTIVO attuare la strategia nazionale di accompagnamento ai processi di riforma e modernizzazione della PA italiana chiamata sia a una maggiore efficienza che a migliorare il coordinamento tra i diversi centri decisionali. Concorrere al cambiamento sistemico e strutturale per migliorare le prestazioni della pubblica amministrazione in quanto tale, indipendentemente dalla gestione dei fondi UE OBIETTIVO migliorare le competenze tecniche e di governance delle Amministrazioni responsabili della gestione degli interventi di politica di coesione. Supportare, attraverso interventi di assistenza tecnica, l’attuazione della programmazione della politica di coesione unitaria 2007-2013. sostenere le Amministrazioni che gestiscono i fondi UE per svolgere i compiti loro assegnati nell'ambito dei vari regolamenti. DAL 2007-2013 AL 2014-2020 IL CAMBIAMENTO DI STRATEGIA
  • 6. QUATTRO ASSI DI INTERVENTO 1) Sviluppo della capacità amministrativa e istituzionale per la modernizzazione della PA 2)Sviluppo dell’e-government, dell’interoperabilità e supporto all’attuazione dell’Agenda Digitale 3) Rafforzamento della governance multilivello nei Programmi di Investimento Pubblico 4) Assistenza Tecnica STRATEGIA DEL PROGRAMMA
  • 7. Valori in milioni di euro Asse 1 – OT11 FSE 412,56 Asse 2 – OT 2 FESR 95,76 Asse 3 – OT11 FESR 267,27 Asse 4 – AT (FSE) 52,10 Totale (Ue + quota nazionale) 827,69 QUADRO FINANZIARIO DI SINTESI
  • 8. Asse 3 – Rafforzamento della governance multilivello nei programmi di investimento pubblico • Finalizzato a rafforzare la capacità delle PA di attuare politiche per lo sviluppo attraverso azioni per rendere più efficiente il sistema di coordinamento tra i diversi livelli di governo. #governance multilivello L’obiettivo sostiene lo sviluppo delle capacità amministrative e tecniche nei programmi di investimento pubblico, il miglioramento della governance multilivello, l’attuazione dei Piani di Rafforzamento Amministrativo, la cooperazione tra PA e il dialogo con il territorio
  • 9. Presidio ed efficienza del processo di decisione della governance multilivello dei programmi di investimento pubblico con riferimento alle policy attuate con il FESR (Obiettivi Tematici 1-7) Gli interventi mirano al soddisfacimento: 1)dei fabbisogni settoriali emergenti dai Piani di Rafforzamento Amministrativo (PRA) 2) delle esigenze strategiche derivanti dall'attuazione delle relative politiche di settore FOCUS Azione 3.1.1 dell’Asse 3
  • 10. L’azione: 1) prevede interventi di sistema/interventi mirati di impatto a livello nazionale, che possono essere accompagnati da specifiche azioni territorialmente mirate 2) non è di Assistenza Tecnica ma mira a rafforzare strutturalmente la PA (portare ad un cambiamento stabile della PA); 3) è finalizzata al miglioramento della Governance multilivello 4) è destinata ad avere impatto sull'attuazione delle politiche settoriali FESR (OT da 1 a 7) e NON è diretta al solo rafforzamento delle strutture responsabili dei Fondi Strutturali; 5) Può essere attivata a partire dai fabbisogni emergenti dai Piani di Rafforzamento Amministrativo FOCUS Azione 3.1.1 dell’Asse 3
  • 11. I Beneficiari dell’Azione 3.1.1 saranno selezionati mediante con: 1) Procedure negoziate – accordi diretti tra PA per la realizzazione di progetti che rientrano nella competenza istituzionale di Amministrazioni centrali; o con 1) Procedure ad avviso pubblico – chiama a progetti rivolta a beneficiari pubblici attraverso una modalità di tipo competitiva MODALITA’ DI ATTUAZIONE
  • 12. ALCUNI OBIETTIVI DI INTERVENTO  Migliorare stabilmente la capacità amministrativa e tecnica delle amministrazioni, con impatto generale sull’attuazione delle politiche settoriali del FESR 1-7 (ricerca, innovazione, sviluppo imprenditoriale locale, ambiente, trasporti…);  Rafforzare la cooperazione (dimensione multilivello) tra le amministrazioni pubbliche e tra queste il settore privato, con relativa riduzione degli oneri amministrativi delle politiche di sviluppo.
  • 13. Assistenza Tecnica alla Segreteria Tecnica dei Piani di Rafforzamento Amministrativo – bando pubblicato a novembre 2016 – finanziato sull’Asse 4 – Azione 4.2.1 del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 Valutazione dei Piani di Rafforzamento Amministrativo – bando di prossima pubblicazione - finanziato sull’Asse 3 – Azione 3.1.2 del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 INIZIATIVE IN AVVIO DI IMPATTO SULLA GOVERNANCE E PROCESSI DI VALUTAZIONE PRA
  • 14. Open community PA2020 creazione di una Community di innovazione, per supportare la nascita ed il consolidamento di reti di Enti intorno alle best practice italiane ed europee,, così da promuovere concretamente l’adozione di modelli a supporto dell’innovazione sostenibile nel lungo periodo e da diffondere risultati e benefici di rilievo, trasferendo conoscenza tra Pubbliche Amministrazioni. Avvisi pubblici per il finanziamento di progetti di scambio di buone pratiche (previsione primi bandi a marzo/aprile 2017) SELEZIONE DI ALCUNE INIZIATIVE IN ATTUAZIONE 1/2
  • 15. SELEZIONE DI ALCUNE INIZIATIVE IN ATTUAZIONE 2/2 PIANO FORMATIVO SULLA NUOVA DISCIPLINA DEGLI APPALTI PUBBLICI E DEI CONTRATTI DI CONCESSIONE protocollo di intesa, in corso di finalizzazione, tra la SNA, il Dipartimento politiche europee, l’Agenzia per la coesione territoriale e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in corso di finalizzazione; 3 moduli formativi: 1. nuovo codice dei contratti pubblici e gli atti attuativi (decreti e linee guida recanti la disciplina di dettaglio); 2. sviluppo le competenze necessarie per la realizzazione delle attività affidate al Tavolo dei Soggetti Aggregatori; 3. specialistico, con l’approfondimento di tematiche su appalti e concessioni, per le Regioni, comuni capoluogo e unioni dei comuni (centrali di committenza).
  • 16. I Piani di Rafforzamento Amministrativo: Stato di attuazione e avvio nuova fase
  • 17. deficit di carattere organizzativo per un’adeguata gestione e attuazione dei PO Le criticità della programmazione 2007-2013 insufficiente capacità di programmare, progettare necessità di adeguamento qualitativo e quantitativo delle competenze e delle capacità interne all’amministrazione; assenza di un’effettiva responsabilizzazione rispetto ai risultati
  • 18. Piani di Rafforzamento Amministrativo (PRA) nell’Accordo di Partenariato L’Accordo di Partenariato indica il PRA come lo strumento operativo attraverso il quale ogni amministrazione titolare di PO accelera, esplicita e rende operativa, con riferimento a cronoprogrammi definiti, l’azione per far diventare più efficiente l’organizzazione della macchina amministrativa.
  • 19. Piani di Rafforzamento Amministrativo (PRA) in cosa consistono? I PRA costituiscono il principale elemento di raccordo tra il miglioramento della strategia per l’attuazione e gestione dei Programmi Operativi (realizzabile attraverso azioni mirate di assistenza tecnica) e il rafforzamento strutturale della capacità amministrativa.
  • 20. Il PRA, di cosa si compone? 1/2  CONTESTO ORGANIZZATIVO, LEGISLATIVO E PROCEDURE  DEFINIZIONE DELLE RESPONSABILITÀ RELATIVE AGLI IMPEGNI DEL PRA  OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO E STANDARD DI QUALITÀ PREVISTI  INTERVENTI DI RAFFORZAMENTO AMMINISTRATIVO o 6.1 - INTERVENTI DI SEMPLIFICAZIONE LEGISLATIVA E PROCEDURALE o 6.2 - INTERVENTI SUL PERSONALE o 6.3 - INTERVENTI SULLE FUNZIONI TRASVERSALI E SUGLI STRUMENTI COMUNI
  • 21. Il PRA, di cosa si compone? 2/2  ALLEGATO A STRUTTURA DI GESTIONE E ATTUAZIONE E RELATIVE AZIONI DI MIGLIORAMENTO  ALLEGATO B AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEGLI STRUMENTI COMUNI E DELLE FUNZIONI TRASVERSALE  ALLEGATO C DIAGNOSI E AZIONI DI MIGLIORAMENTO SULLE PRINCIPALI PROCEDURE
  • 22. Presentazione Negoziato Adozione PROCEDURA DI ADOZIONE DEI PROGRAMMI OPERATIVI TEMPI PREVISTI PER L’ELABORAZIONE E ADOZIONE DEI PRA 31 luglio 2014 31 ottobre 2014 31 dicembre 2014 o entro l'adozione dei PO L’elaborazione del PRA ha seguito il processo di approvazione dei PO
  • 23. La governance nazionale dei PRA Per assicurare l’efficacia dei PRA, a livello nazionale, è stata prevista la costituzione Comitato di Indirizzo per i PRA istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è coordinato dal Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei ministri Segreteria Tecnica del Comitato di Indirizzo per i PRA istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e coordinata dall’Agenzia per la Coesione Territoriale. Impossibile trovare nel file la parte immagine con ID relazione rId3. 29 PRAImpossibile trovare nel file la parte immagine con ID relazione rId3.
  • 24. Il Comitato di Indirizzo per i PRA 24 Il Comitato è stato istituito con decreto del Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 13 gennaio 2015. Sono membri del Comitato:  Il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri;  Il Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale;  Il Capo del Dipartimento per le Politiche di Coesione;  Il Capo del Dipartimento della Funzione Pubblica  I rappresentanti della Commissione Europea (DG Regio e DG Occupazione) Il Comitato si è riunito la prima volta in data 12 febbraio 2015. A novembre 2016 la composizione è stata allargata sia al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che ad una rappresentanza regionale.
  • 25. Il Comitato di indirizzo svolge le seguenti funzioni:  fornisce orientamenti ed indirizzi per l'attuazione dei PRA nel rispetto dei cronoprogrammi approvati;  esprime orientamenti per il miglioramento dell'efficacia dei PRA;  monitora, sulla base dei dati di attuazione rilevati dall'Agenzia per la Coesione Territoriale, l'attuazione del complesso dei PRA. Il Comitato di Indirizzo per i PRA 25
  • 26. La Segreteria Tecnica del Comitato 26 La Segreteria Tecnica è stata istituita con decreto del Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 18 giugno 2015. La Segreteria è composta da membri designati dalle amministrazioni che compongono il Comitato di Indirizzo per i PRA. La Segreteria si è riunita la prima volta in data 23 giugno 2015.
  • 27. La Segreteria Tecnica del Comitato svolge le seguenti funzioni:  istruttoria tecnica per la determinazione degli indirizzi relativi alla definizione e attuazione dei PRA;  analisi dello stato di definizione e attuazione dei PRA, con riferimento all’efficacia attesa delle misure di rafforzamento tecnico e organizzativo, alla chiarezza e realizzabilità degli impegni previsti, alla verificabilità dello stato di avanzamento nella realizzazione delle azioni previste in relazione ai rispettivi programmi e ai tempi di esecuzione nonché individuazione dei fattori critici e delle corrispondenti soluzioni; La Segreteria Tecnica del Comitato 27
  • 28.  istruttoria tecnica per la individuazione degli interventi di miglioramento dell’efficacia dei PRA, anche con riferimento agli indirizzi generali di semplificazione amministrativa e di buon andamento dell’amministrazione pubblica;  individuazione delle buone pratiche relative alla definizione e all’attuazione dei PRA e scambio delle relative esperienze, anche attraverso i network dei Responsabili dei Piani di Rafforzamento Amministrativo. La Segreteria Tecnica del Comitato 28
  • 29. 29 GOVERNANCE PRA - Stato dell’Arte  Costruzione della rete dei Responsabili PRA;  Attività di indirizzo, coordinamento e sorveglianza rispetto all’attuazione del monitoraggio quadrimestrale, contribuendo alla sistematizzazione dei dati e a garanzia dell’omogeneità;  Messa a disposizione di una piattaforma / community (Mosaico–gruppo PRA) per monitoraggio e rete;  Redazione di 4 rapporti di monitoraggio nazionale, l’ultimo dei quali con dati al 31 dicembre 2016, ad esito della riunione odierna, sarà pubblicato entro il 12 maggio 2017
  • 30. 30 GOVERNANCE PRA - Stato dell’Arte  Definizione di una sezione ad hoc per la pubblicazione dei Piani e rapporti nazionali di monitoraggio nel sito dell’Agenzia (www.agenziacoesione.gov.it) e del PON GOV (http://www.pongovernance1420.gov.it/piani-di-rafforzamento- amministrativo/ )  Avvio della Fase II: analisi, confronti dati e definizione delle prime versioni delle Linee guida PRA II Fase
  • 31. 31 POSSIBILI MODALITA’ DI ATTIVAZIONE INIZIATIVE INCIDENTI PRA  Istituzione di tavoli tecnici di confronto su tematiche comuni;  Progetti interregionali;  Azioni ed interventi finalizzati al finanziamento di scambio di buone pratiche (es. Progetto PAOC);  Progetti POR (su OT11 o AT) e PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 nei limiti della relativa coerenza programmatica.
  • 32. Risorse Fondi Strutturali 2014-2020 per il finanziamento di Azioni di miglioramento emergenti dal PRA Azioni di miglioramento emergenti dai Piani di Rafforzamento Amministrativo PRA TEMATICA OBIETTIVO PO (*) Rafforzamento Capacità Amministrativa (interventi strutturali) Rafforzamento Capacità Amministrativa, azioni temporanee su filiera Fondi RISORSE FS Policy OT 1-7 Rafforzamento strutture responsabili Fondi Riforma, modernizzazione Policy OT8-10 - settoriali Coordinamento PRA OT 11 FESR AT AT OT 11 FSE PON GOV (Asse 3) naz PON GOV (Asse 1) naz PON SPAO (Asse 4) naz PON INCL.NE (Asse 4) naz PON SCUOLA (Asse 3) naz PON Legalità (Asse 5) naz PO Regionali (Asse CB FSE) PON GOV (Asse AT) POR E PON FESR / FSE (Asse AT) (*) nei limiti con la coerenza con le azioni incluse negli Assi dei PO OT 11 FSE PO Regionali (Asse CB FSE) 13
  • 33. Le novità nel IV Rapporto • Il monitoraggio al 31 dicembre comprende per la prima volta i dati relativi a tutte e 29 le Amministrazioni • Era prevista la completa conclusione del PRA (interventi + target) entro la fine del 2016 per 7 Amministrazioni: Basilicata, Molise, Valle d’Aosta, Lombardia, Toscana, Lazio, MIBACT • È stata introdotta una classificazione - di tipo funzionale – per gli interventi, di livello più micro per consentire una maggiore interpretazione dei dati
  • 34. I risultati del monitoraggio: gli interventi Generale accelerazione nell’attivazione e nel completamento degli interventi indicati nei PRA – 793 interventi da completare entro dicembre 2016 di cui 554 completati (70%) – Avviato il 78% degli interventi non completati – Riduzione del ritardo cumulato dal 40% (monitoraggio agosto) al 30% (monitoraggio dicembre) – Situazione eterogenea: 5 Amministrazioni hanno completato tutti gli interventi, 3 Amministrazioni sono al di sotto o pari al 40%
  • 35. 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% Entro dicembre 2015 Entro aprile 2016 Entro agosto 2016 Entro dicembre 2016 Meno sviluppate Transizione Più sviluppate PO Nazionali • Importante crescita delle performance per le Amministrazioni meno sviluppate Trend del completamento degli interventi
  • 36. 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 6.1 - Semplificazioni 6.2 - Personale 6.3 - Strumenti Trasversali Totale Meno sviluppate Totale Transizione Totale più sviluppate Totale Nazionali • La tipologia i cui interventi sono maggiormente avanzati è quella delle semplificazioni (74%), segue la tipologia personale (71%) e chiude la tipologia strumenti trasversali (66%) Interventi completati per tipologia
  • 37. La nuova classificazione introdotta Cod PRA Cod Classe 1. SEMPLIFICAZIONE NORMATIVO REGOLAMENTARE 6.1 1 Semplificazioni normativo - regolamentari 2. GESTIONE E CONTROLLO DEL PROCESSO 6.1 2.1 Semplificazioni procedurali 6.1 2.2 Riorganizzazione processi interni 6.1 2.3 Rafforzamento controlli 6.1 o 6.3 2.4 Gestione finanziaria 6.1 o 6.3 2.5 Strumenti monitoraggio e valutazione 6.3 2.6 Trasparenza 3. PERSONALE 6.2 3.1 Aumento organico 6.2 3.2 Formazione 6.2 3.3 Organizzazione 6.2 3.4 Performance personale 4. SISTEMI INFORMATIVI 6.3 4.1 Potenziamento sistemi informativi 6.3 4.2 Realizzazione sistemi informativi 5. ATTIVITÀ DI SUPPORTO 6.3 5.1 Assistenza beneficiari 6.3 5.2 Rafforzamento partenariato 6.3 5.3 Rispetto dei tempi di attuazione 6.3 5.4 Linee guida beneficiari
  • 38. 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Totale Meno Sviluppate Transizione Più sviluppate Nazionali 1 - Semplificazioni normativo regolamentare 2 - Gestione e controllo del processo 3 - Personale 4 - Sistemi informativi 5 - Attività di supporto • Gli interventi maggiormente completati sono quelli alla semplificazione normativo regolamentare (76%) • Gli sforzi delle Amministrazioni nazionali si sono orientati soprattutto sulle semplificazioni normativo regolamentare Interventi completati secondo la classificazione funzionale
  • 39. Interventi da completare • In generale gli interventi da completare si dividono in due categorie: quelli il cui completamento era previsto entro dicembre 2016 - ma risultano in ritardo - e quelli il cui completamento è previsto oltre dicembre 2016 • Manca il 30% degli interventi per soddisfare pienamente la programmazione prevista per la chiusura del 2016 • Il 22% degli interventi la cui realizzazione è stata pianificata nel 2017 sono già stati completati
  • 40. 10% 5% 5% 0% 48% 48% 46% 34% 13% 21% 18% 31% 10% 14% 20% 16% 19% 13% 11% 19% Meno Sviluppate Transizione Più Sviluppate Nazionali 1 - Semplificazioni normativo regolamentare 2 - Procedure di attuazione e controllo gestione 3 - Personale 4 - Sistemi informativi 5 - Attività di supporto • Il 78% degli interventi non realizzati entro la chiusura prevista sono stati attivati dalle Amministrazioni • La principale tipologia di interventi in ritardo è l’area legata alla revisione delle procedure interne Interventi in ritardo
  • 41. • Il 22% degli interventi la cui realizzazione è stata pianificata nel 2017 sono già stati completati Interventi in anticipo 25% 33% 63% 10% 40% 22% 43% 30% Nazionali Più sviluppate Transizione Meno sviluppate Interventi previsti entro dicembre 2016 e non completati Interventi previsti dopo dicembre 2016 ma già completati
  • 42. • Dei 302 milioni di euro, circa 168 milioni sono relativi a interventi già completati, cioè il 56% (era il 34% nello scorso monitoraggio) del costo totale indicato a oggi • La maggior parte degli interventi sono a costo zero (65%) • La principale fonte di finanziamento è l’Assistenza Tecnica (20% degli interventi, 51% della spesa) • Il 48% degli interventi è plurifondo, si avvale cioè sia di fondi FESR, sia FSE I costi degli interventi Assistenza tecnica € 86.019.828,00 51% OT11 € 12.947.380,00 8% Altro € 69.155.781,00 41% Totale € 168.122.989,00
  • 43. Target Rilevati mediamente tempi di realizzazione più lunghi di quelli preventivati. – Solamente 4 le Amministrazioni con più del 50% delle performance in linea o positive – Totale di 472 target di cui 277, pari al 58%, da raggiungere entro dicembre 2016 – 118 target già raggiunti (43%) – Eterogeneità nella numerosità dei target definiti dalle Amministrazioni
  • 44. Attività avviate 8,2 miliardi di euro il valore delle attività dei Programmi Operativi già lanciate. Questo monitoraggio coincide con il pieno avvio delle attività dei PO – A dicembre 2016 le attività lanciate sono state 663 di cui 289 finanziate tramite FESR e 374 tramite FSE, per un totale di circa 8,2 miliardi di euro che rappresentano circa il 16% della dotazione complessiva pari a 51,2 miliardi di euro – Rispetto alle altre sono le Regioni più sviluppate ad aver la percentuale maggiore di costo ammissibile sul finanziamento totale (24%), tra le Amministrazioni centrali si evidenzia il livello di avvio delle attività del MIBACT la cui percentuale si attesta all’89%
  • 46. Efficienza delle procedure Ancora troppo pochi i dati inseriti dalle Amministrazioni per una loro efficace attività di analisi – Con riferimento al FSE, la fase maggiormente critica risulta essere la fase 1.1 “lavori preparatori: dalla decisione di attivare l’intervento (verifica disponibilità finanziaria, approvazione schede attuative, ecc..) all’atto di approvazione dell’avviso pubblico per la selezione dei Beneficiari” – Per quanto attiene il FESR, in tutte le fasi procedurali considerate i tempi si allungano rispetto ai tempi del FSE, in particolare la fase 2.1 “dalla chiusura dei termini per la ricezione delle proposte progettuali alla pubblicazione della graduatoria”
  • 48. Verso la II fase dei PRA L’esperienza fin qui fatta e l’analisi dei dati di monitoraggio dei PRA al 31.12.16 porta all’individuazione di alcuni elementi «critici» utili per lo sviluppo delle future attività:  Difficile individuazione delle differenze tra «interventi» e «target»  Disomogeneità degli interventi proposti e attuati  Eccessiva numerosità dei «target» e difficoltà di allocazione  Non sempre facile e chiaro il raccordo tra interventi e «target» PER IL MONITORAGGIO  Attività di alimentazione delle schede di monitoraggio complessa e onerosa  Disomogeneità delle informazioni raccolte (qualità del dato e formato)  Attività di redazione dei rapporti di monitoraggio articolata e complessa
  • 49. 49 Possibili interventi migliorativi  Maggiore concentrazione e standardizzazione degli interventi più focalizzati (individuazione anche di interventi «core»)  Definizione di «target» predefiniti e concentrati: a) di efficienza amministrativa (riduzione tempi) b) di efficacia finanziaria (performance di spesa)  Maggior raccordo tra interventi e «target»  Interventi e «target» mai riferiti ad adempimenti di obblighi regolamentari previsti per i Fondi strutturali  Introduzione di un self assessment  valutazione nazionale indipendente dei PRA  Rafforzamento di momenti comuni di informazione comunicazione ai cittadini PER IL MONITORAGGIO  Implementazione (dove possibile) automatica dei dati  calcolo automatizzato dei valori di avanzamento dei Target
  • 50. 50 Caratteristiche dei PRA II fase Al completamento del primo biennio di lavoro si rende quindi necessario avviare una seconda fase dei PRA che quindi, per quanto anche sopra considerato, si caratterizzerà per alcune parole chiave quali: 1. Concentrazione (target definiti e focalizzati) 2. Coerenza (raccordo target interventi) 3. Risultati netti (non riferiti ad obblighi regolamentari) 4. Qualità (miglioramento e omogeneizzazione del processo di reporting) 5. Open data (strumenti e momenti di informazione comune ai cittadini)
  • 51. LA DURATA DELLA II FASE PRA I PRA mantengono una durata biennale. A un anno dall’approvazione del PRA (mid term review), sarà possibile, in accordo con le Amministrazioni, rivedere gli interventi, inserendo ulteriori interventi la cui necessità di realizzazione è emersa solo successivamente, eliminandone eventuali non più attuali per l’Amministrazione o modificando interventi già in programma.
  • 52. 52 Struttura di redazione dei nuovi PRA 1. Introduzione 2. Sezione anagrafica 3. Contesto organizzativo, legislativo e procedurale 4. Responsabili 5. Obiettivi di miglioramento 6. Interventi di rafforzamento amministrativo 6.1 interventi di semplificazione legislativa e procedurale 6.2 interventi sul personale 6.3 interventi sulle funzioni trasversali e strumenti comuni 7. Trasparenza, informazione e comunicazione 8. Sistemi di aggiornamento, verifica e controllo interno 9. ALLEGATO A 10.ALLEGATO B 11.ALLEGATO C
  • 53. 53 Nuova sezione 6: interventi di rafforzamento  Analisi dei possibili interventi standard («core»)  Definizione del set di interventi standard  Scelta degli interventi coerenti con il PRA tra quelli predefiniti come «standard»  Definizione eventuale di ulteriori interventi aggiuntivi (numero limitato)  Identificazione dei responsabili, dei target, strutture, tempi, costi e fonte finanziaria di ogni singolo intervento SEGRETERIA TECNICA PRA AMMINISTRAZIONI RESPONSABILI PRA Mid term review: in accordo con la Segreteria Tecnica a un anno dall’approvazione del PRA sarà possibile rimodulare tale sezione inserendo nuovi interventi, modificando interventi pre esistenti o eliminando quelli già programmati
  • 54. 54 FOCUS: ALLEGATO A STRUTTURA DI GESTIONE E ATTUAZIONE E RELATIVE AZIONI DI MIGLIORAMENTO Deve indicare il personale coinvolto nelle funzioni di gestione e per ognuno di questi:  Carica amministrativa  Età e sesso  Titolo di studio  Competenze  Mansioni  Tempo definito
  • 55. 55 FOCUS: ALLEGATO B ULTERIORI AZIONI DI MIGLIORAMENTO Nell’allegato B secondo lo schema già previsto per la definizione delle azioni di miglioramento amministrativo potranno essere inseriti ulteriori interventi di rafforzamento anche eventualmente non direttamente incidenti l’area delle politiche di sviluppo. Gli interventi da ricomprendere non devono avere un impatto diretto sui target di efficienza ed efficacia altrimenti dovranno essere necessariamente inclusi all’interno delle azioni di miglioramento amministrativo di cui alla sezione 6 del PRA stesso. Per uno o più interventi potranno essere individuati uno o più target di miglioramento specifici ed aggiuntivi rispetto a quelli di efficienza ed efficacia. L’attuazione degli interventi ed il raggiungimento dei relativi target, se definiti, sarà monitorata in una sezione separata, purtuttavia la realizzazione degli stessi costituirà parte integrante e sostanziale dell’attuazione del PRA.
  • 56. 56 FOCUS: ALLEGATO C  Ridefinito sulla base di uno standard comune predisposto dalla Segreteria Tecnica PRA  Rimodulazione delle sezioni dell’allegato  Riprogettazione delle modalità compilative  Due distinte tabelle per il censimento delle procedure di attivazione e di aggiudicazione (dove possibile in maniera automatizzata)  Riorganizzazione dell’allegato in 4 macroambiti di efficienza e efficacia: 1. Procedure di attivazione 2. Procedure di aggiudicazione 3. Attuazione dei progetti 4. Performance finanziarie  I target saranno quindi predefiniti lasciando alle Amministrazioni solo la scelta di valorizzazione del target numerico che ritengono di poter traguardare nei tempi stabiliti dai rispettivi PRA  NEL MONITORAGGIO: Gli indicatori saranno calcolati ed elaborati, per quanto possibile, in maniera automatizzata sulla base dei campi presenti nel sistema informativo nazionale di monitoraggio (BDU) DIAGNOSI E OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO DI EFFICIENZA E EFFICACIA
  • 57. 57 FOCUS: ALLEGATO C Al fine di automatizzare quanto più possibile il processo di reperimento dei dati e di monitoraggio degli stessi, è in corso con il MEF-IGRUE un lavoro di definizione di un protocollo di scambio dati dalla Banca Dati Unitaria al fine di alleggerire il lavoro delle Amministrazioni e fornire, ai fini del monitoraggio dei dati consolidati, omogenei e aggiornati. Il protocollo di scambio dati riguarda il reperimento di circa 125 classi informative per ogni PO di cui:  Circa 70 inerenti le procedure di aggiudicazione (fonte ANAC)  Circa 55 inerenti le procedure di attivazione e l’attuazione dei progetti (fonte BDU) COME SARA’ IL MONITORAGGIO DELLA II FASE?
  • 59. 59 FOCUS: ALLEGATO C IL NUOVO FLUSSO DI MONITORAGGIO PORTALE WEB PRA www BDU IGRUE Scheda Procedure attivazione lanciate Scheda Procedure aggiudicazi one lanciate 29 Amministrazioni Responsabili PRA Integrazione dati non automatizzabili ALLEGATO C Segreteria tecnica PRA Comitato di indirizzo PRA Altri stakeholder
  • 60. Tempistiche previste 2017 2018 Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gen Feb Self assessment: Strutturazione del questionario Self assessment: Compilazione da parte delle Amministrazioni Self assessment: analisi dei risultati Definizione Linee guida e format predefiniti Definizione format e strumenti web Negoziato nuovi PRA (bozze entro ottobre2017) Adozione PRA seconda fase Definizione linee guida monitoraggio  Da Aprile 2018 è previsto il primo monitoraggio dei nuovi Piani