Ricerca su ambiente territorio trasporti rifiuti riciclo e urbanizzazione nel territorio veneto e della Proviancia di Venezia svolta dai giovanidemocratici.it
Piano aria regione sicilia decreto 168 sett 2009 emissioni metalli Pino Ciampolillo
CONSIDERAZIONI PRE BEFANA
Vi ricordate cosa hanno detto la Lo Bello e Capilli nelle due audizioni a giustificazione del Piano copiato? Che ha prodotto "effetti" (amministrativi). Purtroppo, devo darvi la brutta notizia che avevano ragione. Il Piano copiato ha prodotto "effetti", e... che "effetti": ECCOLI !!!
a) D.A. 168/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione metalli e IPA
b) D.A. 169/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione ozono
MA, C'E' SEMPRE UN MA. PER LA LO BELLO E CAPILLI LA BRUTTA SORPRESA E' PER LORO; SE LEGGIAMO LE ZONIZZAZIONI (per brevità allego le "conclusioni", che già bastano e assuvecchiano), SCOPRIAMO CHE:
a) per quanto riguarda la zonizzazione dei metalli sul territorio regionale, a guardare la carta tematica riassuntiva, niente paura, tutto a posto, eccetto per i Comuni
sorpresa che leggerete: altro che aree a rischio (p.e. nella valle del Mela ci si può fare l'aerosol !!! (come al solito lo studio, oltre ai 3/4 di capitoli e paragrafi
riempitivI sulle solite generalità, conclude rimandando all'effettuazione di un altro studio per individuare - udite, udite - le aree critiche; vuoi vedere che ancora non se
ne sono accorti dove sono ?)
b) purtroppo, c'è sempre un purtroppo, in un altro allegato del Piano si afferma tutto l'opposto, con tonnellate/anno di metalli emessi in atmosfera, salvo a non dire
dove queste tonnellate si vanno a depositare (di sicuro chi ha scritto l'uno ha dimenticato cosa ha scritto nell'altro, e nessuno dei "redattori" si è letto i due
documenti)
c) per quanto riguarda l'ozono, leggerete nelle conclusioni l'ammissione che lo studio è carente e che si rimanda alla...previsione di un altro studio per identificare -
le correlazioni tra danno fogliare e le concentrazioni di ozono (come dire, altro giro, altra corsa).
INSOMMA, ALTRI PATERACCHI: TALE PIANO, TALI "EFFETTI", OVVIAMENTE SPECIALI !!!
CHI E' IL VOLONTARIO CHE SPIEGA ALLA LO BELLO DI EVITARE DI PARLARE, PER DECENZA ISTITUZIONALE, DEGLI EFFETTI DEL PIANO COPIATO?
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Assocarta Relazione Presidente Culicchi Assemblea 2009 Cartierepaperweb
Assocarta: l'industra cartaria cala del 6,4% e chiede interevnti sui costi energetici
14 Maggio 2008. Il presidente ha aperto i lavori dell'assemblea dell'Associazione industriale
dei produttori di paste carte e cartoni ricordando come esattamente un anno
fa in questo periodo l'industria cartaria italiana stava vivendo
una fase difficile a causa di uno shock immobili, finanza, petrolio
iniziato già dall'estate 2007 condizionanto i mercati fino all'autunno
dello scorso AssLe previsioni avrebbero poi parlato di una breve
recessione e una nuova ripresa nel 2009. Purtroppo ciò non è avvenunto
perche tale evoluzione è stata interrotta nel settembre 2008 da una
crsisi finanziaria che ha portato all fallimento alcune importanti banche
d'affari Americane di primaria importanza, creando il panico nei mercati
ed un clima negativo nelle diverse realtà internazionali.
Ricerca su ambiente territorio trasporti rifiuti riciclo e urbanizzazione nel territorio veneto e della Proviancia di Venezia svolta dai giovanidemocratici.it
Piano aria regione sicilia decreto 168 sett 2009 emissioni metalli Pino Ciampolillo
CONSIDERAZIONI PRE BEFANA
Vi ricordate cosa hanno detto la Lo Bello e Capilli nelle due audizioni a giustificazione del Piano copiato? Che ha prodotto "effetti" (amministrativi). Purtroppo, devo darvi la brutta notizia che avevano ragione. Il Piano copiato ha prodotto "effetti", e... che "effetti": ECCOLI !!!
a) D.A. 168/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione metalli e IPA
b) D.A. 169/GAB del 18/09/2009 - zonizzazione ozono
MA, C'E' SEMPRE UN MA. PER LA LO BELLO E CAPILLI LA BRUTTA SORPRESA E' PER LORO; SE LEGGIAMO LE ZONIZZAZIONI (per brevità allego le "conclusioni", che già bastano e assuvecchiano), SCOPRIAMO CHE:
a) per quanto riguarda la zonizzazione dei metalli sul territorio regionale, a guardare la carta tematica riassuntiva, niente paura, tutto a posto, eccetto per i Comuni
sorpresa che leggerete: altro che aree a rischio (p.e. nella valle del Mela ci si può fare l'aerosol !!! (come al solito lo studio, oltre ai 3/4 di capitoli e paragrafi
riempitivI sulle solite generalità, conclude rimandando all'effettuazione di un altro studio per individuare - udite, udite - le aree critiche; vuoi vedere che ancora non se
ne sono accorti dove sono ?)
b) purtroppo, c'è sempre un purtroppo, in un altro allegato del Piano si afferma tutto l'opposto, con tonnellate/anno di metalli emessi in atmosfera, salvo a non dire
dove queste tonnellate si vanno a depositare (di sicuro chi ha scritto l'uno ha dimenticato cosa ha scritto nell'altro, e nessuno dei "redattori" si è letto i due
documenti)
c) per quanto riguarda l'ozono, leggerete nelle conclusioni l'ammissione che lo studio è carente e che si rimanda alla...previsione di un altro studio per identificare -
le correlazioni tra danno fogliare e le concentrazioni di ozono (come dire, altro giro, altra corsa).
INSOMMA, ALTRI PATERACCHI: TALE PIANO, TALI "EFFETTI", OVVIAMENTE SPECIALI !!!
CHI E' IL VOLONTARIO CHE SPIEGA ALLA LO BELLO DI EVITARE DI PARLARE, PER DECENZA ISTITUZIONALE, DEGLI EFFETTI DEL PIANO COPIATO?
http://tutelaariaregionesicilia.blogspot.it/2013/11/blog-post_28.html
Assocarta Relazione Presidente Culicchi Assemblea 2009 Cartierepaperweb
Assocarta: l'industra cartaria cala del 6,4% e chiede interevnti sui costi energetici
14 Maggio 2008. Il presidente ha aperto i lavori dell'assemblea dell'Associazione industriale
dei produttori di paste carte e cartoni ricordando come esattamente un anno
fa in questo periodo l'industria cartaria italiana stava vivendo
una fase difficile a causa di uno shock immobili, finanza, petrolio
iniziato già dall'estate 2007 condizionanto i mercati fino all'autunno
dello scorso AssLe previsioni avrebbero poi parlato di una breve
recessione e una nuova ripresa nel 2009. Purtroppo ciò non è avvenunto
perche tale evoluzione è stata interrotta nel settembre 2008 da una
crsisi finanziaria che ha portato all fallimento alcune importanti banche
d'affari Americane di primaria importanza, creando il panico nei mercati
ed un clima negativo nelle diverse realtà internazionali.
Politiche governative per una mobilità più ecologica: interventi inefficaci? serena boccardo
Cross-country comparison (Germany, Italy and Belgium national regulations) as well as EU policies for sustainable mobility : which externalities of the car industry have been taken into account? The analysis investigate them in a business ethics perspective.
Negli ultimi anni, soprattutto a seguito del dieselgate del 2015, sono aumentate le notizie di stampa relative alle decisioni delle case auto di abbandonare la motorizzazione diesel e di passare a quella elettrica; ad esempio Fiat Chrysler potrebbe dire addio al diesel per le auto passeggeri entro il 2022; entro quattro anni sedici fabbriche VW saranno dedicate alle auto a zero emissioni; si prevede che nel 2030 le auto elettriche nel mondo saranno 164 milioni; l’aumento degli investimenti attuali e futuri ha fatto triplicare in due anni i prezzi di litio e cobalto necessari per le batterie. A queste tendenza si associano, nei mesi invernali, le limitazioni al traffico per ridurre l’inquinamento atmosferico nelle città, contro cui le vetture elettriche sarebbero una delle soluzioni più efficaci.
Il seminario vuole allora essere una riflessione informata e critica su alcuni punti nodali: qual è il rapporto auto/inquinamento? L’auto elettrica è l’unica soluzione per ridurre l’inquinamento o esistono alternative di breve, medio periodo? Quali le controindicazioni e limiti alla diffusione dell’elettrico? Quali saranno i tempi della diffusione? In quali aree si concentrerà maggiormente?
Di Giancarlo Michellone
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 31.12.2019MiniBondItaly.it
IL 2019 SI CHIUDE CON UN TOTALE DI 331 EMISSIONI.
BOOM DI MINIBOND NEL MESE DI DICEMBRE
A fine 2019 Il numero totale di emissioni di ammontare fino a EUR 50M sale a quota 331, per un controvalore di EUR 2,2Mld. Il trend si conferma dunque più che positivo per i minibond: rispetto al 2018, le emissioni crescono stabilmente come numero (43 vs. 45), mentre il controvalore risulta più che raddoppiato (EUR 189M contro EUR 87M).
L’ultimo trimestre dell’anno è stato particolarmente dinamico con un vero e proprio boom di operazioni nel mese di dicembre: 13 minibond emessi, tra cui due green bond, così definiti perché legati a progetti con impatto positivo per l’ambiente, come l’efficienza energetica, la produzione di energia da fonti pulite, l’uso sostenibile dei terreni, etc.
Il crescente interesse verso questo strumento di debito trova riscontro anche nelle ultime novità di mercato, tra cui spicca l’apertura da parte di Borsa italiana del nuovo segmento obbligazionario ExtraMot Pro3. Una seconda novità importante riguarda le piattaforme di crowdfunding, che, sotto determinati vincoli, possono ora includere nella propria offerta anche strumenti di debito. Infine, nel 2020 verrà quotata sul mercato ExtraMot Pro3 la prima emissione della casa discografica A1 Entertainment, segnando l’ingresso nel mondo minibond di settori che non ne avevano valutato in precedenza le opportunità.
Nessuno mai ricorderà il 2019, come nessuno ci parla mai del 1913 oppure del 1946. Anni oscurati da quello importantissimo che l’ha preceduto o seguito. Nel nostro caso, l’anno del Covid. Eppure, sarebbe un errore.
Il 2019 è stato un anno ricchissimo, se non di eventi storici, di se¬gnali. Tanti fenomeni che stanno alla base di ciò che adesso ci pare possibile, quando non addirittura obbligato.
Innanzitutto, un anno di profondo rimescolamento delle posizioni fino ad allora ritenute fisse. Tutti gli equilibri sono stati resi dispo¬nibili a una modifica.
Questo Osservatorio ne riporta molti, sicuramente quelli più si¬gnificativi. Ma vale la pena di elencarne alcuni su tutti.
Il noleggio è uscito dal decennio ormai definitivamente sdoganato: è un modo di avere la macchina valido per tutti, dalla grande azien¬da al giovane che ne ha bisogno per pochi mesi.
Oltre a rappresentare un quarto delle vendite, è anche il 7% del parco circolante, se ci fermiamo a vetture fino a 7 anni di anzianità. All’inizio del secolo era l’1%.
Sarà forse anche per questo che la quota di auto vendute a giovani sotto i 45 anni è sempre più bassa, il 35% del totale: era il 53% quindici anni fa.
Altro fatto rilevante è l’attaccamento degli italiani alle auto vecchie. Lo scorso anno è stato definitivamente acclarato che per milioni di persone una vettura di venti o trent’anni è ancora un mezzo suffi¬ciente per gli spostamenti di cui hanno bisogno.
Molto spesso la ragione sta nell’indisponibilità di risorse adeguate a passare a un’auto nuova o almeno più recente.
Per corollario, è stato accettato da parte di molti che aiuti alla rottamazione dovrebbero sempre includere l’acquisto di un’auto usata, senza limitarsi a quelle nuove, che sono fuori portata per milioni di cittadini.
Ultimo esempio della significatività del 2019, e certamente non il meno importante, è il fatto che le emissioni di CO2 delle macchine immatricolate abbia toccato i 119 gr/km, dai 112 di alcuni anni fa. Aver condotto una campagna contro i propulsori diesel, fondata su dati del passato e ignorando la compatibilità dei motori attuali, ha presentato il conto sul fronte delle emissioni clima-alteranti.
Questi e molti altri sono i messaggi che ci ha lasciato il 2019. Sarà bene non archiviarli, nel nome dell’anno del Covid.
Il 2019 è stato un anno ricchissimo, se non di eventi storici, di segnali.
Innanzitutto, un anno di profondo rimescolamento delle posizioni fino ad allora ritenute fisse. Tutti gli equilibri sono stati resi disponibili a una modifica.
Questo Osservatorio ne riporta molti, sicuramente quelli più significativi.
Al Tesla Revolution 2017: "L’inquinamento atmosferico: principali sorgenti, t...Tesla Club Italy
L'inquinamento dell'aria in Italia è una emergenza ambientale, sanitaria ed economica. Il miglioramento degli ultimi anni non è stato sufficiente a garantire il rispetto dei limiti europei di concentrazione, con la probabile conseguenza di procedure di infrazione e pesanti sanzioni economiche. Circa 84000 morti premature all’anno in Italia sono state attribuite all’inquinamento atmosferico (Agenzia Europea dell'Ambiente, 2015), con costi sociali ed economici elevatissimi. Negli inverni 2016 e 2017 si sono inoltre ripresentati superamenti diffusi dei limiti giornalieri delle polveri sottili, specialmente nelle aree urbane e in buona parte del nord Italia con importanti impatti sanitari di breve periodo. Nell'intervento saranno esaminate le cause di questi fenomeni e descritti gli strumenti metodologici stato dell'arte che sono utilizzati per indirizzare le politiche di qualità dell'aria e per verificarne l'efficacia.
Presentazione Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, al convegno sui trasporti "Italia disconessa" - 27 maggio 2015
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/06/2020MiniBondItaly.it
I primi sei mesi del 2020 si chiudono con un totale di 340 Minibond emessi sul mercato regolamentato di Borsa Italiana, per un controvalore complessivo di €2.264M.
I Minibond si confermano un efficace ed accessibile strumento a sostegno della crescita delle PMI Italiane, come dimostrato dalle statistiche sul fatturato che evidenziano un progressivo ricorso ai Minibond da parte di imprese di dimensione minore. Infatti, il fatturato medio degli emittenti del secondo trimestre 2020 è pari a € 34,1M, contro € 85,9M di media storica.
Sono 5 le nuove emissioni di questo trimestre, legate ad aziende appartenenti a diversi settori dell’economia italiana. Le principali, in termini di dimensione del finanziamento, sono quelle collegate ai comparti Power & Utilities e Financial Services, per un controvalore complessivo di ca. € 14M. Sotto il milione le restanti nuove emissioni del trimestre.
Di seguito riportiamo le principali tendenze evidenziate in questo trimestre:
o Al 30.06.2020 i Minibond hanno raggiunto quota 340, per un controvalore complessivo pari a € 2.264M.
o Di queste, risultano ancora in essere al 30.06.2020 161 emissioni, per un controvalore di € 1.108M (considerati i rimborsi di capitale già avvenuti). Segnaliamo che nel restante arco del 2020 sono in scadenza 18 emissioni, per un controvalore all’origine di € 149M.
o Le nuove emissioni del trimestre sono allineate come numero rispetto a quelle del precedente (5 contro 4) mentre l'ammontare risulta inferiore (€ 15M contro € 36M).
o Rispetto a quanto registrato al 31 marzo 2020, resta stabile sia il taglio medio, che al 30.06.2020 risulta pari a € 6,62M e sia la cedola media, al 5,00%.
L’identikit aggiornato del Minibond è il seguente:
o Taglio medio € 6,62M
o Scadenza media: 4,9 anni
o Struttura del rimborso: 47% bullet / 53% con piano di ammortamento
o Cedola media annua: 5,00%
o Fatturato medio emittente: € 85,9M
Per chi volesse approfondire, il nostro report completo è scaricabile su www.minibonditaly.it e su www.epic.it
Il BAROMETRO MINIBOND MARKET TRENDS è realizzato da MinibonItaly.it, portale italiano dei Minibond (sviluppato e gestito dalla boutique di consulenza strategica e advisory finanziaria Business Support S.p.A.) e da Epic SIM, la prima piattaforma digitale che mette in contatto il capitale privato e le PMI in modo diretto. Un documento che analizza - con aggiornamenti trimestrali - le principali caratteristiche delle emissioni di taglio inferiore a €50 M (taglio, scadenza, tasso di interesse, modalità di rimborso…) e fornisce un “identikit del Minibond” (caratteristiche medie sul totale delle emissioni).
La practice Energy&Utilities di Arthur D. Little ha il piacere di condividere l'ultima edizione dell’”Utilities Flash Report” sui dati di bilancio dell’anno 2017
Politiche governative per una mobilità più ecologica: interventi inefficaci? serena boccardo
Cross-country comparison (Germany, Italy and Belgium national regulations) as well as EU policies for sustainable mobility : which externalities of the car industry have been taken into account? The analysis investigate them in a business ethics perspective.
Negli ultimi anni, soprattutto a seguito del dieselgate del 2015, sono aumentate le notizie di stampa relative alle decisioni delle case auto di abbandonare la motorizzazione diesel e di passare a quella elettrica; ad esempio Fiat Chrysler potrebbe dire addio al diesel per le auto passeggeri entro il 2022; entro quattro anni sedici fabbriche VW saranno dedicate alle auto a zero emissioni; si prevede che nel 2030 le auto elettriche nel mondo saranno 164 milioni; l’aumento degli investimenti attuali e futuri ha fatto triplicare in due anni i prezzi di litio e cobalto necessari per le batterie. A queste tendenza si associano, nei mesi invernali, le limitazioni al traffico per ridurre l’inquinamento atmosferico nelle città, contro cui le vetture elettriche sarebbero una delle soluzioni più efficaci.
Il seminario vuole allora essere una riflessione informata e critica su alcuni punti nodali: qual è il rapporto auto/inquinamento? L’auto elettrica è l’unica soluzione per ridurre l’inquinamento o esistono alternative di breve, medio periodo? Quali le controindicazioni e limiti alla diffusione dell’elettrico? Quali saranno i tempi della diffusione? In quali aree si concentrerà maggiormente?
Di Giancarlo Michellone
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 31.12.2019MiniBondItaly.it
IL 2019 SI CHIUDE CON UN TOTALE DI 331 EMISSIONI.
BOOM DI MINIBOND NEL MESE DI DICEMBRE
A fine 2019 Il numero totale di emissioni di ammontare fino a EUR 50M sale a quota 331, per un controvalore di EUR 2,2Mld. Il trend si conferma dunque più che positivo per i minibond: rispetto al 2018, le emissioni crescono stabilmente come numero (43 vs. 45), mentre il controvalore risulta più che raddoppiato (EUR 189M contro EUR 87M).
L’ultimo trimestre dell’anno è stato particolarmente dinamico con un vero e proprio boom di operazioni nel mese di dicembre: 13 minibond emessi, tra cui due green bond, così definiti perché legati a progetti con impatto positivo per l’ambiente, come l’efficienza energetica, la produzione di energia da fonti pulite, l’uso sostenibile dei terreni, etc.
Il crescente interesse verso questo strumento di debito trova riscontro anche nelle ultime novità di mercato, tra cui spicca l’apertura da parte di Borsa italiana del nuovo segmento obbligazionario ExtraMot Pro3. Una seconda novità importante riguarda le piattaforme di crowdfunding, che, sotto determinati vincoli, possono ora includere nella propria offerta anche strumenti di debito. Infine, nel 2020 verrà quotata sul mercato ExtraMot Pro3 la prima emissione della casa discografica A1 Entertainment, segnando l’ingresso nel mondo minibond di settori che non ne avevano valutato in precedenza le opportunità.
Nessuno mai ricorderà il 2019, come nessuno ci parla mai del 1913 oppure del 1946. Anni oscurati da quello importantissimo che l’ha preceduto o seguito. Nel nostro caso, l’anno del Covid. Eppure, sarebbe un errore.
Il 2019 è stato un anno ricchissimo, se non di eventi storici, di se¬gnali. Tanti fenomeni che stanno alla base di ciò che adesso ci pare possibile, quando non addirittura obbligato.
Innanzitutto, un anno di profondo rimescolamento delle posizioni fino ad allora ritenute fisse. Tutti gli equilibri sono stati resi dispo¬nibili a una modifica.
Questo Osservatorio ne riporta molti, sicuramente quelli più si¬gnificativi. Ma vale la pena di elencarne alcuni su tutti.
Il noleggio è uscito dal decennio ormai definitivamente sdoganato: è un modo di avere la macchina valido per tutti, dalla grande azien¬da al giovane che ne ha bisogno per pochi mesi.
Oltre a rappresentare un quarto delle vendite, è anche il 7% del parco circolante, se ci fermiamo a vetture fino a 7 anni di anzianità. All’inizio del secolo era l’1%.
Sarà forse anche per questo che la quota di auto vendute a giovani sotto i 45 anni è sempre più bassa, il 35% del totale: era il 53% quindici anni fa.
Altro fatto rilevante è l’attaccamento degli italiani alle auto vecchie. Lo scorso anno è stato definitivamente acclarato che per milioni di persone una vettura di venti o trent’anni è ancora un mezzo suffi¬ciente per gli spostamenti di cui hanno bisogno.
Molto spesso la ragione sta nell’indisponibilità di risorse adeguate a passare a un’auto nuova o almeno più recente.
Per corollario, è stato accettato da parte di molti che aiuti alla rottamazione dovrebbero sempre includere l’acquisto di un’auto usata, senza limitarsi a quelle nuove, che sono fuori portata per milioni di cittadini.
Ultimo esempio della significatività del 2019, e certamente non il meno importante, è il fatto che le emissioni di CO2 delle macchine immatricolate abbia toccato i 119 gr/km, dai 112 di alcuni anni fa. Aver condotto una campagna contro i propulsori diesel, fondata su dati del passato e ignorando la compatibilità dei motori attuali, ha presentato il conto sul fronte delle emissioni clima-alteranti.
Questi e molti altri sono i messaggi che ci ha lasciato il 2019. Sarà bene non archiviarli, nel nome dell’anno del Covid.
Il 2019 è stato un anno ricchissimo, se non di eventi storici, di segnali.
Innanzitutto, un anno di profondo rimescolamento delle posizioni fino ad allora ritenute fisse. Tutti gli equilibri sono stati resi disponibili a una modifica.
Questo Osservatorio ne riporta molti, sicuramente quelli più significativi.
Al Tesla Revolution 2017: "L’inquinamento atmosferico: principali sorgenti, t...Tesla Club Italy
L'inquinamento dell'aria in Italia è una emergenza ambientale, sanitaria ed economica. Il miglioramento degli ultimi anni non è stato sufficiente a garantire il rispetto dei limiti europei di concentrazione, con la probabile conseguenza di procedure di infrazione e pesanti sanzioni economiche. Circa 84000 morti premature all’anno in Italia sono state attribuite all’inquinamento atmosferico (Agenzia Europea dell'Ambiente, 2015), con costi sociali ed economici elevatissimi. Negli inverni 2016 e 2017 si sono inoltre ripresentati superamenti diffusi dei limiti giornalieri delle polveri sottili, specialmente nelle aree urbane e in buona parte del nord Italia con importanti impatti sanitari di breve periodo. Nell'intervento saranno esaminate le cause di questi fenomeni e descritti gli strumenti metodologici stato dell'arte che sono utilizzati per indirizzare le politiche di qualità dell'aria e per verificarne l'efficacia.
Presentazione Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, al convegno sui trasporti "Italia disconessa" - 27 maggio 2015
BAROMETRO MINIBOND: MARKET TRENDS Dati aggiornati al 30/06/2020MiniBondItaly.it
I primi sei mesi del 2020 si chiudono con un totale di 340 Minibond emessi sul mercato regolamentato di Borsa Italiana, per un controvalore complessivo di €2.264M.
I Minibond si confermano un efficace ed accessibile strumento a sostegno della crescita delle PMI Italiane, come dimostrato dalle statistiche sul fatturato che evidenziano un progressivo ricorso ai Minibond da parte di imprese di dimensione minore. Infatti, il fatturato medio degli emittenti del secondo trimestre 2020 è pari a € 34,1M, contro € 85,9M di media storica.
Sono 5 le nuove emissioni di questo trimestre, legate ad aziende appartenenti a diversi settori dell’economia italiana. Le principali, in termini di dimensione del finanziamento, sono quelle collegate ai comparti Power & Utilities e Financial Services, per un controvalore complessivo di ca. € 14M. Sotto il milione le restanti nuove emissioni del trimestre.
Di seguito riportiamo le principali tendenze evidenziate in questo trimestre:
o Al 30.06.2020 i Minibond hanno raggiunto quota 340, per un controvalore complessivo pari a € 2.264M.
o Di queste, risultano ancora in essere al 30.06.2020 161 emissioni, per un controvalore di € 1.108M (considerati i rimborsi di capitale già avvenuti). Segnaliamo che nel restante arco del 2020 sono in scadenza 18 emissioni, per un controvalore all’origine di € 149M.
o Le nuove emissioni del trimestre sono allineate come numero rispetto a quelle del precedente (5 contro 4) mentre l'ammontare risulta inferiore (€ 15M contro € 36M).
o Rispetto a quanto registrato al 31 marzo 2020, resta stabile sia il taglio medio, che al 30.06.2020 risulta pari a € 6,62M e sia la cedola media, al 5,00%.
L’identikit aggiornato del Minibond è il seguente:
o Taglio medio € 6,62M
o Scadenza media: 4,9 anni
o Struttura del rimborso: 47% bullet / 53% con piano di ammortamento
o Cedola media annua: 5,00%
o Fatturato medio emittente: € 85,9M
Per chi volesse approfondire, il nostro report completo è scaricabile su www.minibonditaly.it e su www.epic.it
Il BAROMETRO MINIBOND MARKET TRENDS è realizzato da MinibonItaly.it, portale italiano dei Minibond (sviluppato e gestito dalla boutique di consulenza strategica e advisory finanziaria Business Support S.p.A.) e da Epic SIM, la prima piattaforma digitale che mette in contatto il capitale privato e le PMI in modo diretto. Un documento che analizza - con aggiornamenti trimestrali - le principali caratteristiche delle emissioni di taglio inferiore a €50 M (taglio, scadenza, tasso di interesse, modalità di rimborso…) e fornisce un “identikit del Minibond” (caratteristiche medie sul totale delle emissioni).
La practice Energy&Utilities di Arthur D. Little ha il piacere di condividere l'ultima edizione dell’”Utilities Flash Report” sui dati di bilancio dell’anno 2017
Presentazione di Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio, alla conferenza stampa su "Tredicesime e consumi degli italiani in vista del Natale 2018"
Presentazione Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio, al convegno "Professionisti 4.0: protagonisti del cambiamento" - Roma, 8 novembre 2018
Eredità pesante, congiuntura difficile, legge di bilancio complessaCommerce Commercio
Presentazione Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio, alla Conferenza stampa su "Consumi, Iva e prospettive economiche" - 12 settembre 2018
Presentazione Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, del primo numero dell'Osservatorio Trasporti alla conferenza stampa Confcommercio-Conftrasporto
Presentazione Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, alla Conferenza stampa di presentazione della ricerca Confcommercio-Censis "Outlook italia 2018"
Presentazione del Direttore dell'Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, Mariano Bella, alla conferenza stampa sull'evoluzione delle strutture commerciali e turistiche nelle città italiane dal 2008 ad oggi
Il ruolo delle nuove professioni nel terziario di mercatoCommerce Commercio
Presentazione del Direttore dell'Ufficio Studi, Mariano Bella, sulla ricerca realizzata per il convegno annuale sulle professioni organizzato da Confcommercio-Imprese per l'Italia
Presentazione di Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, alla Conferenza stampa su "Rapporto sulle economie territoriali"
Presentazione di Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio, al convegno annuale sul fisco di Confcommercio-Imprese per l'Italia. Roma, 26 luglio 2017
Il ritorno dell'incertezza e il ruolo del credito bancarioCommerce Commercio
PResentazione di Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, alla Conferenza stampa di apertura della 18ma edizione del Forum Confcommercio - 31 marzo 2017
Presentazione di Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, alla conferenza stampa "L'evoluzione delle strutture commerciali e turistiche nelle città italiane dal 2008 al 2016"
Presentazione Rapporto Confcommercio-Censis sui consumi. 2017: un anno denso ...
Emissioni nocive, economia e trasporti
1. 5° Forum Internazionale
Conftrasporto-Confcommercio
Emissioni nocive, economia e trasporti
Mariano Bella
Direttore Ufficio Studi Confcommercio
Cernobbio, 21 ottobre 2019
Traccia per una presentazione orale
Fonti: Ufficio Studi Confcommercio, 2019, Le emissioni climalteranti nell’Unione europea e il ruolo del
settore trasporti, ottobre (basato su dati Eurostat, European Environment Agency (EEA))
2. Per una buona tassazione ambientale:
primo=emendarsi dalle ipocrisie
1
oggi un camion euro6, tenuto conto
della percorrenza media, paga un
eccesso di imposte ambientali pari
a circa 7.900 euro all’anno
euro per litro di carburante euro 3 euro4 euro5 euro6
costo esterno 0,282 0,231 0,194 0,131
accisa netta
accisa/costo esterno 1,4 1,7 2,1 3,1
0,4032 (=accisa lorda 0,6174
meno rimborso 0,2142)
veicoli pesanti
3. 250
350
450
550
2000 2010 2017 2030
mlnditonLe emissioni di CO2 eq.: Italia vs Europa 2
in Italia le emissioni di GHG pro capite si riducono
come nel complesso dell’EuroZona: -25% nel 2017
rispetto al 1990, con accelerazione negli ultimi anni
1990 2017 var. % 91-17
Italia 337 236 -30,0
EuroZona 430 252 -41,4
1990 2017 var. % 91-17
Italia 24,9 18,5 -25,5
EuroZona 30,3 22,6 -25,4
kg/giorno per abitante
grammi per euro di PIL
rispetto agli obiettivi internazionali è sufficiente?
-13%
target -45%
rispetto al 2010
proiezione: -33% dal 2010
4. 3
Italia EuroZona
Trasporti -2,7 14,8
--veicoli pesanti -29,7 18,4
Residenziale -10,5 -22,0
Rifiuti 5,5 -34,5
Totale CO2 eq. -20,4 -17,8
var. % 91-17
Italia EuroZona
24,3 23,6
4,6 5,9
12,6 9,6
4,5 2,9
100,0 100,0
quote % 2017
Per una buona tassazione ambientale:
secondo=abbandonare la mitologia-
emissioni di CO2 eq. per settore produttivo
1995 2017
trasporti 1,7 1,1 -35,3
kg di CO2 per euro di v.a. var. % 2017
su 1995
5. 4
Inquinamento (PM 2,5 più PM10)
grammi di PM per euro di PIL (misurato a prezzi costanti del 2017), livelli 1990 e 2017
1990 2017 1990 2017 1990 2017
Francia 100 28 94 24 45 5
Germania 69 19 55 15 27 2
Italia 85 29 71 22 31 5
EuroZona 84 26 73 21 36 4
trasporti trasporti sustrada veicoli pesanti
è successo qualcosa…
6. Le determinanti delle emissioni di CO2 eq. 5
- attività economica: nella media dei 5 paesi, al
crescere dell’1% del PIL le emissioni crescono
dello 0,3%
- col procedere della terziarizzazione (quota dei
servizi sul totale valore aggiunto) le emissioni si
riducono (ceteris paribus)
- capitale sociale (% di votanti alle elezioni
europee): questa proxy incide negativamente sulla
crescita delle emissioni, ma con debole intensità
- il recepimento di due direttive (VAS e IPPC) spiega
l’accelerazione nel trend di riduzione delle
emissioni, sempre a parità di altre condizioni; la
legislazione, quindi, conta-
7. alcune variabili macro (var. %)
in rosso tra parentesi le previsioni di marzo 2019
6…il quadro macroeconomico
2018 2019 2020
PIL 0,8 0,1 (0,3) 0,3 (0,5)
consumi 0,9 0,4 (0,3) 0,3 (0,5)
investimenti 3,2 2,3 (0,3) 0,6 (0,7)
prezzi (IPC) 1,2 0,7 (1,1) 1,1 (1,4)
occupazione (var.
ass. ULA x000) 201,1 130,9 (34,5) 9,9 (102,1)
8. 5° Forum Internazionale
Conftrasporto-Confcommercio
Emissioni nocive, economia e trasporti
Mariano Bella
Direttore Ufficio Studi Confcommercio
Cernobbio, 21 ottobre 2019
Traccia per una presentazione orale
Fonti: Ufficio Studi Confcommercio, 2019, Le emissioni climalteranti nell’Unione europea e il ruolo del
settore trasporti, ottobre (basato su dati Eurostat, European Environment Agency (EEA))