2. Abbiamo portato a termine il nostro lavoro, a volte con
fatica per via dei vari impegni, altre volte per la
difficoltà di reperire il materiale, ma la felicità di stare
insieme ci ha aiutato a superare tutto.
Cosa abbiamo imparato? Bella domanda! Rispondere
in poche righe non è semplice, perché non si tratta di
conoscenze, frutto delle ricerche, ma di maturazione
personale.

3. I nostri pareri comunque concordano, siamo
cresciuti! Capiamo solo ora di avere tutto ciò che ci
serve per diventare grandi, ci sentiamo protetti,
abbiamo cibo a sufficienza, una scuola in cui andare,
degli amici, facciamo sport e soprattutto abbiamo la
possibilità di scegliere il nostro futuro!

4. Uno dei compagni ha detto: “Quando andavo al
supermercato, c’era sempre qualcuno dei marocchini
che mi diceva “Batti cinque!” Ma io mi ritraevo, ora
rispondo volentieri all’invito e non lo chiamo più
marocchino”.

5. Un altro ha detto: “Pensavo che il Kenya fosse un
paesino giallo ricoperto da erba secca e alberi
enormi, oggi ho scoperto il suo fascino e quello degli
altri paesi”.

6. Un altro ancora: “Abbiamo tutti qualcosa che ci
unisce, siamo un po’ come le carte tutti diversi da un
lato, ma tutti uguali dall’altro”.

7. : “Il mondo è come una mano, le cui
cinque dita sono tutte diverse, lunghe o corte, forti o
meno, ognuna con un segno e una posizione ben
definita. Ma come nel mondo vero, ci sono dita più
fortunate di altre, basti pensare al pollice e al mignolo
che sono più esposti ai rischi.

8. Ma siccome tutte le dita sono indispensabili bisogna
proteggerle!”
Noi siamo disposti a dare la mano a tutti i bambini del
mondo, ma abbiamo bisogno di una mano!