SlideShare a Scribd company logo
B
adagoni è il dio del vino in
Georgia, paese dove, ma-
gariinpochilosanno,èna-
talacoltivazionedellavite.
OggiBadagonièilnomedelprincipa-
leproduttoredivinogeorgiano(èan-
che una delle prime dieci aziende del
paese)ehalasuasedeoperativaeuro-
pea a Milano, in via Biancamano 8.
Checifanelpaesevinicolopereccel-
lenza,insiemeallaFrancia,unprodut-
tore di nettare degli dei proveniente
dalla lontana Georgia? La risposta ce
ladàGianniSimonato,cheospitala
sedediBadagoniLdt.
Chi è Badagoni?
BadagonièildiodelvinoinGeorgia.
Un nome quindi importante per una
azienda vinicola che già quando è
partita pensava in grande. In pochi
anni ha preso la leadership del mer-
catogeorgianoestaottenendoottimi
successi in Ucraina, Polonia, Azer-
baigian. L’Europa era per loro un so-
gno e così ho preso la responsabilità
di Badagoni Europe due anni fa e,
passo a passo, sto costruendo la
squadra per guidare un progetto di
espansioneambiziosoesfidante.Mi-
lanoèlasedeidealeperleoperazioni
alivelloeuropeo.
Di cosa si tratta?
Sitrattadicreareunpontetral’Euro-
pa e la Georgia, considerata il paese
di più antica coltivazione della vite.
Nei libri di Hugh Johnson, il writer
più famoso del mondo in fatto di vi-
ni, si parla proprio di Georgia quale
Paese in cui fu trovata la pianta della
vite8.000annifa.Comeresponsabi-
DI GIANMARCO LUCCHI L’Abbazia
di Alaverdi
è una delle più
famose chiese
medievali
in Georgia.
Si trova a circa
20 km da Telavi,
ed è il luogo
in cui i monaci
ortodossi
svolgono
attività di
restauratori,
architetti
e anche
produttori
di vino
110
BADAGONI:DALLACULLADELVINO
CURIOSITA’ In Georgia un’azienda vinicola sta scalando il
DT40_110_112_VINO:Layout 1 15/10/09 17:08 Pagina 110
Il vino, come
migliaia
di anni fa,
viene prodotto
in anfore
di terracotta
anziché
in contenitori
di acciaio
le del progetto Europa ho il compito
di far decollare Badagoni Europa
portando i suoi prodotti al grande
pubblico.Italia,Germania,Inghilter-
rasonoiPaesidimaggioreinteresse,
ma stiamo avendo continuamente ri-
chieste anche dal Belgio, dalla Ce-
chiaedall’Irlanda.
Quindi lei è un manager. Come è or-
ganizzata la sua giornata?
Ho un team di lavoro con cui colla-
borare, formato in parte da europei e
dall’altro dalla casa madre a Tbilisi.
Mi sono occupato di tutti i singoli
dettagli del progetto, dalle etichette
allostoccaggiodelprodotto,dalcon-
cept delle fiere all’assunzione di ex-
port manager ed importatori. Quindi
un lavoro molto intenso, fatto di de-
cisioni da prendere, di relazioni con
collaboratoriinterniedesterni.Iltut-
to con l’obiettivo di affermare il
brand Badagoni in Europa, con pre-
cisa riconoscibilità per qualità, affi-
dabilitàedimmagine.
In Italia ci sono già molte etichette,
cosa pensate di avere di diverso co-
me Badagoni?
Quandohopresoinmanoque-
sto progetto ho fatto tre cose.
La prima è stata accertarmi
della qualità del prodotto. Ho
chiesto di procedere a delle
degustazioni e di verificare
comefosseassicuratalaqua-
litàdelprodotto.Tuttoèper-
fettibile, ma senza niente di
buono in mano, non si può
creare un’impresa di suc-
cesso. Poi ho chiesto di an-
dare subito in Georgia, tra
le viti, in azienda agricola,
per vedere come veniva
coltivato e prodotto il vi-
no. La terza cosa è stata conoscere le
persone. Volevo vedere con chi ave-
voachefare.
E dunque cosa ha trovato di diverso
in Badagoni?
HotrovatounprodottocheinEuropa
nonsitrova.Unprodottodiversogra-
zie al suo terroir di provenienza. I
monti del Caucaso, la vicinanza con
il Mar Nero, l’aria che si respira e il
climaparticolarenefannounparadi-
so vocato per la coltivazione del vi-
no. Poi ho trovato una carica umana
nelle persone veramente esplosiva.
Grande senso di appartenenza, gran-
de gioco di squadra e, non da ultimo,
la capacità di unire il lavoro al diver-
timento. Veramente unici. Tutto ciò
mi ha fatto capire che potevo avere i
giusti ingredienti per ottenere ottime
ricette!Veda, un manager come me,
primadituttodevecapiredovesonoi
punti di forza di una azienda, ma poi
deve avere anche una grande forza
per fare leva su questi e sollevare il
mondo!
Quindi quali altri punti di forza ha
trovato?
Direisenzadubbioilvinodelleanfo-
111
LE ANFORE COME 8.000 ANNI FA
mercato ed è pronta a fare concorrenza anche ai marchi europei
DT40_110_112_VINO:Layout 1 15/10/09 17:08 Pagina 111
112
re. Un vino prodotto come 8.000 an-
nifa,ossiautilizzandodelleanforedi
terracotta anziché i contenitori di ac-
ciaio. Un vero ritorno alle origini, al-
la produzione le cui tecniche vengo-
no tramandate da migliaia di anni
attraverso i monaci ortodossi del-
l’Abbazia di Alaverdi. Esperienza
unica quella di vivere accanto a que-
sti monaci, allo stesso tempo religio-
si ma depositari di arti e professioni:
architetti, restauratori, scultori ed al-
triproduttoridivinodelleanfore.Ho
quindi fatto realizzare una confezio-
neparticolare,conunabottigliadedi-
cata a questo vino, con una retro eti-
chetta fatta a libretto, dove si può
trovare la storia di questo meravi-
gliosoprodotto.Indefinitiva,difron-
te ad una moltitudine di prodotti, noi
consumatori vogliamo innanzitutto
emozionarci, prima di consumare e
di comprare. Ma l’emozione è un
sentimento che si incontra solo nelle
cose vere, e il vino delle anfore è ve-
ramentetale.
Il vino è un prodotto per uomini.
Avete pensato anche al pubblico
femminile?
Certamente sì, ed è una delle prime
cose a cui ho pensato. E non c’è vo-
luto molto a riconoscere questo vino
semi-dolce, il Khvanchkara, un vino
dal color rubino, con un profumo di
frutti di bosco. Un vero e proprio
omaggio alle donne, che ho voluto
peròrenderepiùeuropeomodifican-
done il nome rendendolo più pro-
nunciabile. L’ho chiamato Gau N. 5,
Gau come prima parte del termine
Gaumarjos,ossiabrindisiingeorgia-
no e N. 5, profumo simbolo della
femminilità.Vogliamoporrepartico-
lareattenzionealledonne,perchéab-
biamonotatonelpubblicofemminile
unanotevolesensibilitàsiaperilpro-
dotto che per la parte culturale dello
stesso. Prima di berlo con la bocca la
donna beve il vino con la testa. Ed è
esattamenteilmessaggiochevoglia-
mo portare avanti noi. Una bella sfi-
da, aiutati dal pubblico femminile al
quale dedicheremo anche molti altri
prodottineiprossimianni.
E’ vero che al Vinitaly lei ha sfidato i
puristi del vino e si è presentato con
delle ciotole di terracotta ad una
degustazione?
E’assolutamente vero, anche se
forse non si sa tutta la verità. Ho
ricevuto all’improvviso allo
standunadelegazionediappas-
sionati di vino che mi hanno
chiesto: cosa c’è di nuovo? Io
ho fatto servire del vino delle
anfore,equandosiètrattatodi
scegliere il bicchiere ho detto:
divetroocome8.000annifa?
In coro mi hanno dato la se-
conda risposta. I tecnici a
fianco a me non riuscivano a
trattenere l’imbarazzo. Ma
ormai la sfida era lanciata, e
sicuramente mi stavo gio-
cando la credibilità.Alla fi-
ne,ilsuccessofutalmenteelevato
che la delegazione volle portare con
séleciotolediterracotta,conlascrit-
ta Badagoni. Una grande soddisfa-
zioneperme,ancoraunavoltalamia
capacità di ascoltare il cliente e di
creareemozioneerastatavincente.
Ma come mai solo ora i vini georgia-
ni arrivano in Italia?
Anche questa è una storia curiosa, e
mi ha insegnato che dietro le sfortu-
nesicelanoautenticheopportunità,a
patto di saperle vedere, cogliere, e
mettere in pratica. I georgiani per
tanti anni hanno avuto come unico
cliente la Russia, fino al 2006, anno
in cui fu dichiarato l’embargo, quin-
di la chiusura delle frontiere russe ai
prodotti georgiani. Una specie di ca-
taclisma ai primi inizi, oggi una sto-
ria di successo proprio grazie a que-
stoincidentedipercorso.
L’etichetta
Badagoni
ha voluto fare
della tradizione
un punto
di forza: ecco
perché è stata
realizzata
una confezione
particolare,
con una retro
etichetta fatta
a libretto in cui
si racconta
la storia
del prodotto
DT40_110_112_VINO:Layout 1 15/10/09 17:08 Pagina 112

More Related Content

Similar to DiTutto_Articolo Badagoni

As201516 grandtour wine and art
As201516 grandtour wine and artAs201516 grandtour wine and art
As201516 grandtour wine and art
Marco Castiglione
 
Rivistedigitali ib 2011_004_pag_022_025
Rivistedigitali ib 2011_004_pag_022_025Rivistedigitali ib 2011_004_pag_022_025
Rivistedigitali ib 2011_004_pag_022_025
Francesco Iacono
 
Adesioni
AdesioniAdesioni
Wine immersion 2015
Wine immersion 2015Wine immersion 2015
Wine immersion 2015
gianluca brunori
 
Wine presentation
Wine presentationWine presentation
Wine presentation
Helca_Studio
 
Tyw social mediaweek_22.09.2011_
Tyw social mediaweek_22.09.2011_Tyw social mediaweek_22.09.2011_
Tyw social mediaweek_22.09.2011_
Comunicare il vino
 
Digital meeting schiavon2
Digital meeting schiavon2Digital meeting schiavon2
Digital meeting schiavon2
febo leondini
 
04 piatto libro_acquaviti_e_grappe_in_cucina_tosolini
04 piatto libro_acquaviti_e_grappe_in_cucina_tosolini04 piatto libro_acquaviti_e_grappe_in_cucina_tosolini
04 piatto libro_acquaviti_e_grappe_in_cucina_tosolini
DISTILLERIE BEPI TOSOLINI
 
Presentazione Freewine
Presentazione FreewinePresentazione Freewine
Presentazione FreewineFreewine
 
Made rural incontra daniela carlotto la signora del liquore
Made rural incontra daniela carlotto la signora del liquoreMade rural incontra daniela carlotto la signora del liquore
Made rural incontra daniela carlotto la signora del liquore
Claudio Ancillotti
 
Cruda & Crudo: disponibile su Lulu, Itunes, Google Play e Amazon - www.crudae...
Cruda & Crudo: disponibile su Lulu, Itunes, Google Play e Amazon - www.crudae...Cruda & Crudo: disponibile su Lulu, Itunes, Google Play e Amazon - www.crudae...
Cruda & Crudo: disponibile su Lulu, Itunes, Google Play e Amazon - www.crudae...
edoardo fraioli
 
DONNE, VINO E SENSUALITA'
DONNE, VINO E SENSUALITA'DONNE, VINO E SENSUALITA'
DONNE, VINO E SENSUALITA'
Gabriele Micozzi
 
Il vino da socievole a sociale
Il vino da socievole a socialeIl vino da socievole a sociale
Il vino da socievole a socialeSlawka G. Scarso
 
Le menadi - Vino del Cilento - Made in Italy LAB
Le menadi - Vino del Cilento - Made in Italy LABLe menadi - Vino del Cilento - Made in Italy LAB
Le menadi - Vino del Cilento - Made in Italy LAB
Lorenzo98314
 
QUANDO LE COSE SI METTONO MALE… COME “INNESTARE” IL CAMBIAMENTO - Enrico Chia...
QUANDO LE COSE SI METTONO MALE… COME “INNESTARE” IL CAMBIAMENTO - Enrico Chia...QUANDO LE COSE SI METTONO MALE… COME “INNESTARE” IL CAMBIAMENTO - Enrico Chia...
QUANDO LE COSE SI METTONO MALE… COME “INNESTARE” IL CAMBIAMENTO - Enrico Chia...
FMX - Florence Marketing eXperience
 
Cultura della Birra Artigianale - Castelcucco
Cultura della Birra Artigianale - CastelcuccoCultura della Birra Artigianale - Castelcucco
Cultura della Birra Artigianale - Castelcucco
mysobry
 
Vini francesi
Vini francesiVini francesi
Marketing diretto per aziende vitivinicole - Parte I
Marketing diretto per aziende vitivinicole - Parte IMarketing diretto per aziende vitivinicole - Parte I
Marketing diretto per aziende vitivinicole - Parte I
Christian George Guiggiani
 

Similar to DiTutto_Articolo Badagoni (20)

As201516 grandtour wine and art
As201516 grandtour wine and artAs201516 grandtour wine and art
As201516 grandtour wine and art
 
Rivistedigitali ib 2011_004_pag_022_025
Rivistedigitali ib 2011_004_pag_022_025Rivistedigitali ib 2011_004_pag_022_025
Rivistedigitali ib 2011_004_pag_022_025
 
Adesioni
AdesioniAdesioni
Adesioni
 
Adour & Sergio Germano
Adour & Sergio GermanoAdour & Sergio Germano
Adour & Sergio Germano
 
Wine immersion 2015
Wine immersion 2015Wine immersion 2015
Wine immersion 2015
 
Wine presentation
Wine presentationWine presentation
Wine presentation
 
Tyw social mediaweek_22.09.2011_
Tyw social mediaweek_22.09.2011_Tyw social mediaweek_22.09.2011_
Tyw social mediaweek_22.09.2011_
 
Digital meeting schiavon2
Digital meeting schiavon2Digital meeting schiavon2
Digital meeting schiavon2
 
04 piatto libro_acquaviti_e_grappe_in_cucina_tosolini
04 piatto libro_acquaviti_e_grappe_in_cucina_tosolini04 piatto libro_acquaviti_e_grappe_in_cucina_tosolini
04 piatto libro_acquaviti_e_grappe_in_cucina_tosolini
 
Presentazione Freewine
Presentazione FreewinePresentazione Freewine
Presentazione Freewine
 
Made rural incontra daniela carlotto la signora del liquore
Made rural incontra daniela carlotto la signora del liquoreMade rural incontra daniela carlotto la signora del liquore
Made rural incontra daniela carlotto la signora del liquore
 
Cruda & Crudo: disponibile su Lulu, Itunes, Google Play e Amazon - www.crudae...
Cruda & Crudo: disponibile su Lulu, Itunes, Google Play e Amazon - www.crudae...Cruda & Crudo: disponibile su Lulu, Itunes, Google Play e Amazon - www.crudae...
Cruda & Crudo: disponibile su Lulu, Itunes, Google Play e Amazon - www.crudae...
 
DONNE, VINO E SENSUALITA'
DONNE, VINO E SENSUALITA'DONNE, VINO E SENSUALITA'
DONNE, VINO E SENSUALITA'
 
Il vino da socievole a sociale
Il vino da socievole a socialeIl vino da socievole a sociale
Il vino da socievole a sociale
 
Le menadi - Vino del Cilento - Made in Italy LAB
Le menadi - Vino del Cilento - Made in Italy LABLe menadi - Vino del Cilento - Made in Italy LAB
Le menadi - Vino del Cilento - Made in Italy LAB
 
QUANDO LE COSE SI METTONO MALE… COME “INNESTARE” IL CAMBIAMENTO - Enrico Chia...
QUANDO LE COSE SI METTONO MALE… COME “INNESTARE” IL CAMBIAMENTO - Enrico Chia...QUANDO LE COSE SI METTONO MALE… COME “INNESTARE” IL CAMBIAMENTO - Enrico Chia...
QUANDO LE COSE SI METTONO MALE… COME “INNESTARE” IL CAMBIAMENTO - Enrico Chia...
 
Cultura della Birra Artigianale - Castelcucco
Cultura della Birra Artigianale - CastelcuccoCultura della Birra Artigianale - Castelcucco
Cultura della Birra Artigianale - Castelcucco
 
Vini francesi
Vini francesiVini francesi
Vini francesi
 
Marketing diretto per aziende vitivinicole - Parte I
Marketing diretto per aziende vitivinicole - Parte IMarketing diretto per aziende vitivinicole - Parte I
Marketing diretto per aziende vitivinicole - Parte I
 
17° congresso invito
17° congresso   invito17° congresso   invito
17° congresso invito
 

DiTutto_Articolo Badagoni

  • 1. B adagoni è il dio del vino in Georgia, paese dove, ma- gariinpochilosanno,èna- talacoltivazionedellavite. OggiBadagonièilnomedelprincipa- leproduttoredivinogeorgiano(èan- che una delle prime dieci aziende del paese)ehalasuasedeoperativaeuro- pea a Milano, in via Biancamano 8. Checifanelpaesevinicolopereccel- lenza,insiemeallaFrancia,unprodut- tore di nettare degli dei proveniente dalla lontana Georgia? La risposta ce ladàGianniSimonato,cheospitala sedediBadagoniLdt. Chi è Badagoni? BadagonièildiodelvinoinGeorgia. Un nome quindi importante per una azienda vinicola che già quando è partita pensava in grande. In pochi anni ha preso la leadership del mer- catogeorgianoestaottenendoottimi successi in Ucraina, Polonia, Azer- baigian. L’Europa era per loro un so- gno e così ho preso la responsabilità di Badagoni Europe due anni fa e, passo a passo, sto costruendo la squadra per guidare un progetto di espansioneambiziosoesfidante.Mi- lanoèlasedeidealeperleoperazioni alivelloeuropeo. Di cosa si tratta? Sitrattadicreareunpontetral’Euro- pa e la Georgia, considerata il paese di più antica coltivazione della vite. Nei libri di Hugh Johnson, il writer più famoso del mondo in fatto di vi- ni, si parla proprio di Georgia quale Paese in cui fu trovata la pianta della vite8.000annifa.Comeresponsabi- DI GIANMARCO LUCCHI L’Abbazia di Alaverdi è una delle più famose chiese medievali in Georgia. Si trova a circa 20 km da Telavi, ed è il luogo in cui i monaci ortodossi svolgono attività di restauratori, architetti e anche produttori di vino 110 BADAGONI:DALLACULLADELVINO CURIOSITA’ In Georgia un’azienda vinicola sta scalando il DT40_110_112_VINO:Layout 1 15/10/09 17:08 Pagina 110
  • 2. Il vino, come migliaia di anni fa, viene prodotto in anfore di terracotta anziché in contenitori di acciaio le del progetto Europa ho il compito di far decollare Badagoni Europa portando i suoi prodotti al grande pubblico.Italia,Germania,Inghilter- rasonoiPaesidimaggioreinteresse, ma stiamo avendo continuamente ri- chieste anche dal Belgio, dalla Ce- chiaedall’Irlanda. Quindi lei è un manager. Come è or- ganizzata la sua giornata? Ho un team di lavoro con cui colla- borare, formato in parte da europei e dall’altro dalla casa madre a Tbilisi. Mi sono occupato di tutti i singoli dettagli del progetto, dalle etichette allostoccaggiodelprodotto,dalcon- cept delle fiere all’assunzione di ex- port manager ed importatori. Quindi un lavoro molto intenso, fatto di de- cisioni da prendere, di relazioni con collaboratoriinterniedesterni.Iltut- to con l’obiettivo di affermare il brand Badagoni in Europa, con pre- cisa riconoscibilità per qualità, affi- dabilitàedimmagine. In Italia ci sono già molte etichette, cosa pensate di avere di diverso co- me Badagoni? Quandohopresoinmanoque- sto progetto ho fatto tre cose. La prima è stata accertarmi della qualità del prodotto. Ho chiesto di procedere a delle degustazioni e di verificare comefosseassicuratalaqua- litàdelprodotto.Tuttoèper- fettibile, ma senza niente di buono in mano, non si può creare un’impresa di suc- cesso. Poi ho chiesto di an- dare subito in Georgia, tra le viti, in azienda agricola, per vedere come veniva coltivato e prodotto il vi- no. La terza cosa è stata conoscere le persone. Volevo vedere con chi ave- voachefare. E dunque cosa ha trovato di diverso in Badagoni? HotrovatounprodottocheinEuropa nonsitrova.Unprodottodiversogra- zie al suo terroir di provenienza. I monti del Caucaso, la vicinanza con il Mar Nero, l’aria che si respira e il climaparticolarenefannounparadi- so vocato per la coltivazione del vi- no. Poi ho trovato una carica umana nelle persone veramente esplosiva. Grande senso di appartenenza, gran- de gioco di squadra e, non da ultimo, la capacità di unire il lavoro al diver- timento. Veramente unici. Tutto ciò mi ha fatto capire che potevo avere i giusti ingredienti per ottenere ottime ricette!Veda, un manager come me, primadituttodevecapiredovesonoi punti di forza di una azienda, ma poi deve avere anche una grande forza per fare leva su questi e sollevare il mondo! Quindi quali altri punti di forza ha trovato? Direisenzadubbioilvinodelleanfo- 111 LE ANFORE COME 8.000 ANNI FA mercato ed è pronta a fare concorrenza anche ai marchi europei DT40_110_112_VINO:Layout 1 15/10/09 17:08 Pagina 111
  • 3. 112 re. Un vino prodotto come 8.000 an- nifa,ossiautilizzandodelleanforedi terracotta anziché i contenitori di ac- ciaio. Un vero ritorno alle origini, al- la produzione le cui tecniche vengo- no tramandate da migliaia di anni attraverso i monaci ortodossi del- l’Abbazia di Alaverdi. Esperienza unica quella di vivere accanto a que- sti monaci, allo stesso tempo religio- si ma depositari di arti e professioni: architetti, restauratori, scultori ed al- triproduttoridivinodelleanfore.Ho quindi fatto realizzare una confezio- neparticolare,conunabottigliadedi- cata a questo vino, con una retro eti- chetta fatta a libretto, dove si può trovare la storia di questo meravi- gliosoprodotto.Indefinitiva,difron- te ad una moltitudine di prodotti, noi consumatori vogliamo innanzitutto emozionarci, prima di consumare e di comprare. Ma l’emozione è un sentimento che si incontra solo nelle cose vere, e il vino delle anfore è ve- ramentetale. Il vino è un prodotto per uomini. Avete pensato anche al pubblico femminile? Certamente sì, ed è una delle prime cose a cui ho pensato. E non c’è vo- luto molto a riconoscere questo vino semi-dolce, il Khvanchkara, un vino dal color rubino, con un profumo di frutti di bosco. Un vero e proprio omaggio alle donne, che ho voluto peròrenderepiùeuropeomodifican- done il nome rendendolo più pro- nunciabile. L’ho chiamato Gau N. 5, Gau come prima parte del termine Gaumarjos,ossiabrindisiingeorgia- no e N. 5, profumo simbolo della femminilità.Vogliamoporrepartico- lareattenzionealledonne,perchéab- biamonotatonelpubblicofemminile unanotevolesensibilitàsiaperilpro- dotto che per la parte culturale dello stesso. Prima di berlo con la bocca la donna beve il vino con la testa. Ed è esattamenteilmessaggiochevoglia- mo portare avanti noi. Una bella sfi- da, aiutati dal pubblico femminile al quale dedicheremo anche molti altri prodottineiprossimianni. E’ vero che al Vinitaly lei ha sfidato i puristi del vino e si è presentato con delle ciotole di terracotta ad una degustazione? E’assolutamente vero, anche se forse non si sa tutta la verità. Ho ricevuto all’improvviso allo standunadelegazionediappas- sionati di vino che mi hanno chiesto: cosa c’è di nuovo? Io ho fatto servire del vino delle anfore,equandosiètrattatodi scegliere il bicchiere ho detto: divetroocome8.000annifa? In coro mi hanno dato la se- conda risposta. I tecnici a fianco a me non riuscivano a trattenere l’imbarazzo. Ma ormai la sfida era lanciata, e sicuramente mi stavo gio- cando la credibilità.Alla fi- ne,ilsuccessofutalmenteelevato che la delegazione volle portare con séleciotolediterracotta,conlascrit- ta Badagoni. Una grande soddisfa- zioneperme,ancoraunavoltalamia capacità di ascoltare il cliente e di creareemozioneerastatavincente. Ma come mai solo ora i vini georgia- ni arrivano in Italia? Anche questa è una storia curiosa, e mi ha insegnato che dietro le sfortu- nesicelanoautenticheopportunità,a patto di saperle vedere, cogliere, e mettere in pratica. I georgiani per tanti anni hanno avuto come unico cliente la Russia, fino al 2006, anno in cui fu dichiarato l’embargo, quin- di la chiusura delle frontiere russe ai prodotti georgiani. Una specie di ca- taclisma ai primi inizi, oggi una sto- ria di successo proprio grazie a que- stoincidentedipercorso. L’etichetta Badagoni ha voluto fare della tradizione un punto di forza: ecco perché è stata realizzata una confezione particolare, con una retro etichetta fatta a libretto in cui si racconta la storia del prodotto DT40_110_112_VINO:Layout 1 15/10/09 17:08 Pagina 112