SlideShare a Scribd company logo
S G A
BLOG


 Angelo Gaja, l’artigiano del vino

 Marco Senaldi




 A Barbaresco, un paesino di 400 anime famoso per la produzione dell’omonimo vino,
 incontriamo Angelo Gaja, erede di un patrimonio vitivinicolo che data oltre centocin-
 quant’anni. Gaja, che si autodefinisce un “artigiano del vino” è ormai da tempo un le-
                                                              ,
 ader del settore riconosciuto a livello internazionale. Oltre a realizzare un prodotto di
 eccellenza, ne ha sempre curato con estrema attenzione anche l’immagine esteriore:
 dalla vestizione della bottiglia, all’imballaggio secondario, dalla grafica aziendale alla
 comunicazione. Con lui abbiamo parlato del rapporto tra vino e packaging e di come si
 accresce il valore di un marchio storico.




 Affrontiamo subito il tema della comunicazione: dal punto di vista di un produttore,
 come si fa brand con il vino, quali sono le strategie comunicative vincenti?


 Primo, proponendo vino della migliore qualità possibile, in relazione alle diverse fasce
S G A
BLOG

 di prezzo; poi, con il marketing, curando il corretto ed appropriato posizionamento del
 prodotto sul mercato e con la visibilità dell’etichetta e la qualità della comunicazione
 aziendale. Inoltre, valorizzando sia i marchi individuali (brand aziendale, nome dei vini)
 che il patrimonio comune delle IGT, DOC e DOCG. Utilizzando le sinergie che il territorio
 di origine del vino esprime in cultura, storia, tradizione, modernità, ricchezze architetto-
 niche… Integrando il vino alla territorialità.




 Ma questa inarrestabile crescita del vino, sia in termini di consumo, che di valorizzazio-
 ne economica, a cosa è dovuta?


 Soprattutto al fatto che è aumentata la percezione del valore culturale del vino. Fino agli
 anni ’60-70, in Italia il vino era considerato la bevanda alimentare per eccellenza, poi si
 è trasformato in un bene voluttuario, spesso addirittura un bene di lusso. Certo, esiste
 ancora una fascia di bottiglie vendute a due euro, due euro e mezzo, che continuano
 ad avere ancora una funzione alimentare, ma dai dieci euro in su - fino a bottiglie che
 vanno sul mercato o alle aste a migliaia di euro - il vino risponde ad altre esigenze, ad
 altre gratificazioni e, in un Paese dove aveva un significato alimentare, ora è anche un
 genere di lusso.
S G A
BLOG

 …ma in un mondo globalizzato come il nostro è possibile sfuggire all’uniformità del
 gusto?


 Certo che sì! – anzi: secondo me, chi rende variegato il settore sono proprio gli artigiani.
 L’artigiano è quello che nel fare il vino ci mette qualcosa di “suo” Non è detto che sem-
                                                                    .
 pre abbia successo, magari non trova riscontro nella critica – però ciò che più desidera
 è fare il vino a modo suo. È una scelta che solo gli artigiani possono fare: i Mondavi, gli
 Antinori, i Frescobaldi, la grande industria vinicola, anche se molto valida, non lo può
 fare, perché, per sostenere i propri volumi di produzione, deve confrontarsi con l’80%
 del mercato occasionale – cioè deve fare dei vini che incontrino anche quel gusto po-
 polare. L’artigiano invece ha una funzione diversa, anche di ricerca. Questa ricerca della
 pluralità è la ricchezza dell’Europa, e dell’Italia in particolare.




 A questo punto però sono obbligato a chiederle come si colloca Gaja: siete industriali
 o artigiani?


 Essere artigiani significa soddisfare ad alcune condizioni: primo, non comprare uve,
 ma utilizzare solo quelle dei propri territori. Secondo, non comprare vino, perché il vino
S G A
BLOG

 deve essere costruito nel proprio vigneto. Terzo, ci deve essere una presenza importan-
 te della famiglia, i cui membri dedicano essenzialmente e pienamente la loro attività a
 quel settore. Infine, l’azienda artigianale deve stabilire qual è la sua dimensione ottima-
 le oltre la quale decide di non crescere.
 L’artigiano deve saper rinunciare a crescere, perché sa che se va oltre un certo limite, la
 qualità ne viene intaccata.
 L’artigiano non accetta volentieri la presenza di consulenti – ha la presunzione di saper
 fare da sé. Il primo obiettivo dell’industria è quello di soddisfare i consumatori – mentre
 quello non certamente è l’obiettivo dell’artigiano, che invece ha in mente di realizzare il
 proprio prodotto, il vino che vuole lui. Ecco perché noi siamo artigiani.
 Da anni abbiamo 100 ettari di vigneto; poi abbiamo acquistato dei vigneti in Toscana,
 ma anche lì abbiamo deciso di non andare oltre. E poi c’è il discorso del prezzo. L’am-
 bizione dell’artigiano è di creare vini che abbiano un valore qualitativo elevato – e di
 conseguenza un prezzo sostenuto.




 Un concetto che percorre lo stile italiano, e che comunque lo rende riconoscibile nel
 mondo, è quello dell’”eleganza” – che ne pensa?


 Che bisogna distinguere l’idea di eleganza da quella di opulenza. Mi spiego meglio: nel
 settore enologico i consumatori occasionali sono anche quelli più attratti da vini “piace-
 voli” che non presentano spigoli, hanno poca acidità, non hanno tannini, sono “rotondi”
     ,
 al gusto e vanno bene un po’ per tutti. Ma il concetto di eleganza non ha spazio per que-
 sta “perfezione” innaturale.
 La natura crea disuguaglianze; ci sono terreni, anche nella zona del barbaresco, che in
 termini di produzione non hanno le stesse potenzialità. Ciò che appare perfetto, dunque,
 spesso è stato contraffatto.
 L’eleganza invece non ha bisogno di perfezione. L’eleganza è qualcosa che bisogna me-
 tabolizzare e poi oltrepassare, e questo vale anche per il vino.
 I nostri vini sono segnati anche dalla mancanza di questo eccesso, di questa esagerata
 pienezza, di questa opulenza; possono persino sembrare imperfetti. Ma proprio quella
 piccola imperfezione è il segno ultimo dell’autentica eleganza.
S G A
BLOG




 A questa eleganza interiore deve corrispondere anche un’eleganza esteriore… per
 esempio, come vi è venuta l’idea di queste casse di legno “scanalate” con il marchio
 Gaja, che hanno una notevole leggerezza visiva?


 Questa è un’idea sviluppata da SGA proprio perché il marchio Gaja appariva troppo
 pesante ed imponente sulla classica cassa di legno. L’idea è stata di riprendere il segno
 di una antica lavorazione del legno diffusa dalle nostre parti [ci conduce fuori a vedere
 una porta antica lavorata, appunto, scannellando il legno]… è una lavorazione che si
 chiama “grissinatura” l’abbiamo voluta riproporre sulle nostre casse rafforzando così
                     ,
 un legame con la tradizione.




 [Nel frattempo, chiacchierando, ci siamo trasferiti nel Castello, dove sono raccolte le
 bottiglie con le etichette storiche]. Guardando queste antiche etichette si nota quasi
 una certa continuità nel tempo...


 Guardi, questa è la prima etichetta di mio bisnonno, Gaja Giovanni e figli. Poi mio non-
 no ha adottato un’etichetta del 1900, con le medaglie che allora non erano riferite tanto
S G A
BLOG

 al vino, quanto all’azienda, che aveva vinto questo o quel riconoscimento, medaglia
 d’oro o croce al merito. Nel 1937 mio padre opera una rivoluzione in termini di comu-
 nicazione: scrive il nome del produttore con caratteri enormi. “Gaja” sovrasta il nome
 del vino stesso. Il fatto è che lui vendeva il barbaresco ad un prezzo più caro del barolo
 e questo era inaccettabile, era una provocazione, perché il vino per eccellenza era il ba-
 rolo. Ma il prezzo era dovuto alla qualità, alla lavorazione, al fatto di non imbottigliare
 le annate scadenti, e via dicendo: così, il nome in caratteri maiuscoli ben visibili GAJA
 aveva un significato preciso: “questo non è un barbaresco qualsiasi, ma quello di Gaja”
                                                                                       .
 Era già un concetto di marketing!



 Anche i nomi hanno la loro importanza, qui ne leggo di particolari: Spersss, Conteisa,
 Darmagi…


 Abbiamo fatto una ricerca molto accurata sui nomi, andandoli a riprendere dalla tradi-
 zione del nostro dialetto. Spersss, ad esempio, con 3 esse, è una parola dialettale, che
 significa “nostalgia” ma può essere pronunciata in lingue diverse…
                     ,
 “Nostalgia” – era un vigneto che mio padre avrebbe voluto acquisire, il suo sogno di una
S G A
BLOG

 vita e che ho potuto realizzare solo nel 1988 quando sono riuscito a comprare il terreno.
 Conteisa invece significa contesa, era un vigneto che giaceva proprio al confine tra due
 territori, La Morra e Barolo, e conteso per quasi cento anni, fino a che è stato diviso.
 Darmagi invece, dal francese Quel dommage!, significa “che peccato!” Perché in quel vi-
                                                                    .
 gneto avevo piantato il cabernet sauvignon, contro il parere di mio padre che in quell’oc-
 casione disse proprio così, “che peccato!” (per non averlo piantato a barbaresco).




 Oggi qual è, secondo lei, il rapporto tra abbigliaggio, packaging e immagine globale
 che Gaja veicola a livello internazionale?


 L’etichetta è sicuramente il primo messaggio trasmesso attraverso la bottiglia al con-
 sumatore. L’etichetta può aiutare anche a svelare l’animo del produttore, il modo di
 essere e le ambizioni dell’azienda. Identicamente contribuiscono forma, colore, peso
 della bottiglia, scritte e decori su cartoni e casse legno; fino ad arrivare alla carta da
 lettera intestata, ai biglietti da visita, le brochure e i depliant, al sito internet, gli incontri
 aziendali con i clienti, l’organizzazione di eventi, la presenza alle fiere, le degustazioni
 fuori casa. Tutto è comunicazione. L’immagine dell’azienda si nutre della qualità della
 sua comunicazione.




 Là vedo un’etichetta marrone…


 Questa fu fatta negli anni ‘70 da un designer che lavorava per la Baratti, una ditta di ca-
 ramelle piemontese; qui c’era il concetto di oro e marrone, con il nome Gaja enorme...




 …fino all’attuale etichetta bianca e nera, sobria e rigorosa insieme…


 Sì – da quella etichetta lì, siamo arrivati per gradi a quella attuale, in bianco e nero, dove
 il nero rappresenta il passato, la tradizione, e il bianco significa l’oggi, il presente. Tutto
 è divenuto essenziale, senza alcun decoro, con una sua pulizia – lo definirei un “classico
 moderno”
        .
S G A
BLOG

 E il tipo di carta?


 C’è tutta una tradizione degli anni ‘80 e ‘90 di carte uso mano, Fabriano e simili, per le
 etichette dei vini, perché risultano più morbide, più calde. Però quelle carte hanno due
 difetti: se scende una goccia di vino la sporca, e secondo, se la bottiglia è tenuta male
 all’esterno, o prende luce, si macchia, s’impolvera, si scurisce facilmente. Per questo
 alla fine abbiamo optato per una carta più lucida e, alla fin fine, più sobria.



 Questa impaginazione classica e insieme efficace mi sembra una costante del marchio
 Gaja. Come si è evoluta l’immagine e la vestizione del prodotto in relazione agli ultimi
 progetti realizzati con SGA?
 Mi riferisco in particolare a Ca’Marcanda, Pieve Santa Restituta, Linea fagiani oro, Linee
 grappa Gaja.


 Il restyling delle vecchie etichette di Gaja è stato portato avanti da SGA senza stravol-
 gimenti, pulendo con misura, asciugando il decoro, e così facendo valorizzando ed
 impreziosendo l’essenziale. Per Ca’ Marcanda e Pieve Santa Restituta si è guardato ad
S G A
BLOG

 etichette che premiassero la visibilità, sempre seguendo un concetto di sobrietà e di
 pulizia, giocando su due colori, uniformando le scritte, proteggendo l’essenzialità.




 In una parola, qual è il segreto di una collaborazione efficace tra azienda e packaging
 designer?


 Sono convinto che ogni proposta di design deve accordarsi con la storia aziendale, col
 tuo passato e col tuo modo di essere… Ma un rapporto così non si improvvisa: il se-
 greto di una collaborazione efficace sta nel fatto che richiede molto tempo. Come nel
 caso di SGA, perché è proprio grazie a un rapporto di fiducia che è durato nel tempo che
 siamo riusciti a creare insieme nuove idee.




                                                                          S G A
                                                                          corporate & packaging
                                                                          design

                                                                          via Sudorno 44
                                                                          24129 Bergamo - Italia

                                                                          Tel.	 +39 035 26 50 931
                                                                          Fax	+39 035 26 18 95

                                                                          contact@sgaitalia.it

More Related Content

Viewers also liked

2009 Netjaroen Seasonal Changes In Physical Characteristics, Chemical Composi...
2009 Netjaroen Seasonal Changes In Physical Characteristics, Chemical Composi...2009 Netjaroen Seasonal Changes In Physical Characteristics, Chemical Composi...
2009 Netjaroen Seasonal Changes In Physical Characteristics, Chemical Composi...guest054d4e6f
 
Programa carnaval 2011 madrid
Programa carnaval 2011 madridPrograma carnaval 2011 madrid
Programa carnaval 2011 madridRTP - Antena 1
 
Cloud computing
Cloud computingCloud computing
Cloud computing
Tensor
 
Activiti in Action (Devoxx 2010)
Activiti in Action (Devoxx 2010)Activiti in Action (Devoxx 2010)
Activiti in Action (Devoxx 2010)Joram Barrez
 
Direct Investment in US by Indian Enterprises
Direct Investment in US by Indian EnterprisesDirect Investment in US by Indian Enterprises
Direct Investment in US by Indian Enterprises
Federation of Indian Chambers of Commerce & Industry (FICCI)
 
Normas generales de trabajo y seguridad en ellaboratorio d…
Normas generales de trabajo y seguridad en ellaboratorio d…Normas generales de trabajo y seguridad en ellaboratorio d…
Normas generales de trabajo y seguridad en ellaboratorio d…melodygar
 
The World's first 360 Degree Water Screen at Hong Kong's Ocean Park
The World's first 360 Degree Water Screen at Hong Kong's Ocean ParkThe World's first 360 Degree Water Screen at Hong Kong's Ocean Park
The World's first 360 Degree Water Screen at Hong Kong's Ocean Park
Blooloop
 
bandas en los 80..
bandas en los 80..bandas en los 80..
bandas en los 80..Eve Sanchez
 
BUAALA BIG MEDIA & SECOND SCREEN presentation 2014
BUAALA BIG MEDIA & SECOND SCREEN presentation 2014BUAALA BIG MEDIA & SECOND SCREEN presentation 2014
BUAALA BIG MEDIA & SECOND SCREEN presentation 2014
KNOWDLE Consortium Group (A.A.E.I.)
 
New business summary of BMDSys Optical investment
New business summary of BMDSys Optical investmentNew business summary of BMDSys Optical investment
New business summary of BMDSys Optical investment
De Micco & Friends Group
 
Cuadro resumen informe de brunner.
Cuadro resumen informe de brunner.Cuadro resumen informe de brunner.
Cuadro resumen informe de brunner.
Yessenia Fernandaa
 
Ecoescuelas Noveles: Presentación provincia de Córdoba
Ecoescuelas Noveles: Presentación provincia de CórdobaEcoescuelas Noveles: Presentación provincia de Córdoba
Ecoescuelas Noveles: Presentación provincia de Córdoba
RedAndaluzadeEcoescuelas
 
Dietplus Healthcare
Dietplus Healthcare Dietplus Healthcare
Dietplus Healthcare
dietplus
 
Ethp Air Source Heat Pump Performance Specification V1
Ethp Air Source Heat Pump Performance Specification V1Ethp Air Source Heat Pump Performance Specification V1
Ethp Air Source Heat Pump Performance Specification V1
Ecotec Heat Pumps Ltd
 
Copia de seguridad_de_materiales y herramientas.talla de madera.
Copia de seguridad_de_materiales y herramientas.talla de madera.Copia de seguridad_de_materiales y herramientas.talla de madera.
Copia de seguridad_de_materiales y herramientas.talla de madera.Mi Quis
 
Habia una vez el Storytelling
Habia una vez el StorytellingHabia una vez el Storytelling
Habia una vez el Storytelling
Letsmake Innovation & Fly!
 
Las 50-carreras-universitarias-mas-demandadas-2013-2014
Las 50-carreras-universitarias-mas-demandadas-2013-2014Las 50-carreras-universitarias-mas-demandadas-2013-2014
Las 50-carreras-universitarias-mas-demandadas-2013-2014Departamento de Orientacion
 
Localizacion multicentro las americas 2
Localizacion multicentro las americas 2Localizacion multicentro las americas 2
Localizacion multicentro las americas 2
Arq. Ana Valdivia-Brown
 

Viewers also liked (20)

2009 Netjaroen Seasonal Changes In Physical Characteristics, Chemical Composi...
2009 Netjaroen Seasonal Changes In Physical Characteristics, Chemical Composi...2009 Netjaroen Seasonal Changes In Physical Characteristics, Chemical Composi...
2009 Netjaroen Seasonal Changes In Physical Characteristics, Chemical Composi...
 
Programa carnaval 2011 madrid
Programa carnaval 2011 madridPrograma carnaval 2011 madrid
Programa carnaval 2011 madrid
 
Cloud computing
Cloud computingCloud computing
Cloud computing
 
20151127103419756 (1)
20151127103419756 (1)20151127103419756 (1)
20151127103419756 (1)
 
II FITseminar Sara Perera
II FITseminar Sara Perera II FITseminar Sara Perera
II FITseminar Sara Perera
 
Activiti in Action (Devoxx 2010)
Activiti in Action (Devoxx 2010)Activiti in Action (Devoxx 2010)
Activiti in Action (Devoxx 2010)
 
Direct Investment in US by Indian Enterprises
Direct Investment in US by Indian EnterprisesDirect Investment in US by Indian Enterprises
Direct Investment in US by Indian Enterprises
 
Normas generales de trabajo y seguridad en ellaboratorio d…
Normas generales de trabajo y seguridad en ellaboratorio d…Normas generales de trabajo y seguridad en ellaboratorio d…
Normas generales de trabajo y seguridad en ellaboratorio d…
 
The World's first 360 Degree Water Screen at Hong Kong's Ocean Park
The World's first 360 Degree Water Screen at Hong Kong's Ocean ParkThe World's first 360 Degree Water Screen at Hong Kong's Ocean Park
The World's first 360 Degree Water Screen at Hong Kong's Ocean Park
 
bandas en los 80..
bandas en los 80..bandas en los 80..
bandas en los 80..
 
BUAALA BIG MEDIA & SECOND SCREEN presentation 2014
BUAALA BIG MEDIA & SECOND SCREEN presentation 2014BUAALA BIG MEDIA & SECOND SCREEN presentation 2014
BUAALA BIG MEDIA & SECOND SCREEN presentation 2014
 
New business summary of BMDSys Optical investment
New business summary of BMDSys Optical investmentNew business summary of BMDSys Optical investment
New business summary of BMDSys Optical investment
 
Cuadro resumen informe de brunner.
Cuadro resumen informe de brunner.Cuadro resumen informe de brunner.
Cuadro resumen informe de brunner.
 
Ecoescuelas Noveles: Presentación provincia de Córdoba
Ecoescuelas Noveles: Presentación provincia de CórdobaEcoescuelas Noveles: Presentación provincia de Córdoba
Ecoescuelas Noveles: Presentación provincia de Córdoba
 
Dietplus Healthcare
Dietplus Healthcare Dietplus Healthcare
Dietplus Healthcare
 
Ethp Air Source Heat Pump Performance Specification V1
Ethp Air Source Heat Pump Performance Specification V1Ethp Air Source Heat Pump Performance Specification V1
Ethp Air Source Heat Pump Performance Specification V1
 
Copia de seguridad_de_materiales y herramientas.talla de madera.
Copia de seguridad_de_materiales y herramientas.talla de madera.Copia de seguridad_de_materiales y herramientas.talla de madera.
Copia de seguridad_de_materiales y herramientas.talla de madera.
 
Habia una vez el Storytelling
Habia una vez el StorytellingHabia una vez el Storytelling
Habia una vez el Storytelling
 
Las 50-carreras-universitarias-mas-demandadas-2013-2014
Las 50-carreras-universitarias-mas-demandadas-2013-2014Las 50-carreras-universitarias-mas-demandadas-2013-2014
Las 50-carreras-universitarias-mas-demandadas-2013-2014
 
Localizacion multicentro las americas 2
Localizacion multicentro las americas 2Localizacion multicentro las americas 2
Localizacion multicentro las americas 2
 

Similar to Comunicazione vinicola: intervista ad Angelo Gaja

Restart wine - La comunicazione nel mondo del vino. Dall'etichetta all'esperi...
Restart wine - La comunicazione nel mondo del vino. Dall'etichetta all'esperi...Restart wine - La comunicazione nel mondo del vino. Dall'etichetta all'esperi...
Restart wine - La comunicazione nel mondo del vino. Dall'etichetta all'esperi...
Redfish - Strategie di Comunicazione
 
XPlace presenta "Tenute Pieralisi"
XPlace presenta "Tenute Pieralisi"XPlace presenta "Tenute Pieralisi"
XPlace presenta "Tenute Pieralisi"
Brand Festival IT
 
QUANDO LE COSE SI METTONO MALE… COME “INNESTARE” IL CAMBIAMENTO - Enrico Chia...
QUANDO LE COSE SI METTONO MALE… COME “INNESTARE” IL CAMBIAMENTO - Enrico Chia...QUANDO LE COSE SI METTONO MALE… COME “INNESTARE” IL CAMBIAMENTO - Enrico Chia...
QUANDO LE COSE SI METTONO MALE… COME “INNESTARE” IL CAMBIAMENTO - Enrico Chia...
FMX - Florence Marketing eXperience
 
Ecommerce vino. E' possibile?
Ecommerce vino. E' possibile?Ecommerce vino. E' possibile?
Ecommerce vino. E' possibile?Max Cochetti
 
Riconoscere un buon vino
Riconoscere un buon vinoRiconoscere un buon vino
Riconoscere un buon vino
Gaetano Nigliato
 
"L'Arte dello Storytelling del Vino" by Attilio Scienza (Taormina Gourmet 201...
"L'Arte dello Storytelling del Vino" by Attilio Scienza (Taormina Gourmet 201..."L'Arte dello Storytelling del Vino" by Attilio Scienza (Taormina Gourmet 201...
"L'Arte dello Storytelling del Vino" by Attilio Scienza (Taormina Gourmet 201...
Vinitaly International
 
C. Marinelli - Il vino delle Terre di Pisa
C. Marinelli - Il vino delle Terre di PisaC. Marinelli - Il vino delle Terre di Pisa
C. Marinelli - Il vino delle Terre di Pisa
Camera di Commercio di Pisa
 
Heero presenta "Verdicchio" @BrandFestivalIT
Heero presenta "Verdicchio" @BrandFestivalITHeero presenta "Verdicchio" @BrandFestivalIT
Heero presenta "Verdicchio" @BrandFestivalIT
Brand Festival IT
 
Heero presenta "Santa Barbara"
Heero presenta "Santa Barbara"Heero presenta "Santa Barbara"
Heero presenta "Santa Barbara"
Brand Festival IT
 
Digital meeting schiavon2
Digital meeting schiavon2Digital meeting schiavon2
Digital meeting schiavon2
febo leondini
 
Happy HourS for Grey Goose - Presentation
Happy HourS for Grey Goose - PresentationHappy HourS for Grey Goose - Presentation
Happy HourS for Grey Goose - Presentation
Fabio Gianotti
 
Pw masi agricola
Pw masi agricolaPw masi agricola
Pw masi agricolaMamica Cepa
 
Cultura della Birra Artigianale - Castelcucco
Cultura della Birra Artigianale - CastelcuccoCultura della Birra Artigianale - Castelcucco
Cultura della Birra Artigianale - Castelcucco
mysobry
 
" Ma li conosci i vini der Lazio" per saperne di più sui vini del Lazio
" Ma li conosci i vini der Lazio"  per saperne di più sui vini del Lazio" Ma li conosci i vini der Lazio"  per saperne di più sui vini del Lazio
" Ma li conosci i vini der Lazio" per saperne di più sui vini del Lazio
Roberto Coggiatti
 
Turismo del Gusto Magazine - Marzo 2023
Turismo del Gusto Magazine - Marzo 2023Turismo del Gusto Magazine - Marzo 2023
Turismo del Gusto Magazine - Marzo 2023
TurismoDelgustomagaz
 
Marketing diretto per aziende vitivinicole - Parte I
Marketing diretto per aziende vitivinicole - Parte IMarketing diretto per aziende vitivinicole - Parte I
Marketing diretto per aziende vitivinicole - Parte I
Christian George Guiggiani
 
BARRIQUE_CATAL_2013_web (1)
BARRIQUE_CATAL_2013_web (1)BARRIQUE_CATAL_2013_web (1)
BARRIQUE_CATAL_2013_web (1)Francesco Fadda
 

Similar to Comunicazione vinicola: intervista ad Angelo Gaja (20)

Restart wine - La comunicazione nel mondo del vino. Dall'etichetta all'esperi...
Restart wine - La comunicazione nel mondo del vino. Dall'etichetta all'esperi...Restart wine - La comunicazione nel mondo del vino. Dall'etichetta all'esperi...
Restart wine - La comunicazione nel mondo del vino. Dall'etichetta all'esperi...
 
XPlace presenta "Tenute Pieralisi"
XPlace presenta "Tenute Pieralisi"XPlace presenta "Tenute Pieralisi"
XPlace presenta "Tenute Pieralisi"
 
QUANDO LE COSE SI METTONO MALE… COME “INNESTARE” IL CAMBIAMENTO - Enrico Chia...
QUANDO LE COSE SI METTONO MALE… COME “INNESTARE” IL CAMBIAMENTO - Enrico Chia...QUANDO LE COSE SI METTONO MALE… COME “INNESTARE” IL CAMBIAMENTO - Enrico Chia...
QUANDO LE COSE SI METTONO MALE… COME “INNESTARE” IL CAMBIAMENTO - Enrico Chia...
 
Adour & Sergio Germano
Adour & Sergio GermanoAdour & Sergio Germano
Adour & Sergio Germano
 
Il tipico maremmano
Il tipico maremmanoIl tipico maremmano
Il tipico maremmano
 
Ecommerce vino. E' possibile?
Ecommerce vino. E' possibile?Ecommerce vino. E' possibile?
Ecommerce vino. E' possibile?
 
Riconoscere un buon vino
Riconoscere un buon vinoRiconoscere un buon vino
Riconoscere un buon vino
 
"L'Arte dello Storytelling del Vino" by Attilio Scienza (Taormina Gourmet 201...
"L'Arte dello Storytelling del Vino" by Attilio Scienza (Taormina Gourmet 201..."L'Arte dello Storytelling del Vino" by Attilio Scienza (Taormina Gourmet 201...
"L'Arte dello Storytelling del Vino" by Attilio Scienza (Taormina Gourmet 201...
 
C. Marinelli - Il vino delle Terre di Pisa
C. Marinelli - Il vino delle Terre di PisaC. Marinelli - Il vino delle Terre di Pisa
C. Marinelli - Il vino delle Terre di Pisa
 
Heero presenta "Verdicchio" @BrandFestivalIT
Heero presenta "Verdicchio" @BrandFestivalITHeero presenta "Verdicchio" @BrandFestivalIT
Heero presenta "Verdicchio" @BrandFestivalIT
 
Heero presenta "Santa Barbara"
Heero presenta "Santa Barbara"Heero presenta "Santa Barbara"
Heero presenta "Santa Barbara"
 
Digital meeting schiavon2
Digital meeting schiavon2Digital meeting schiavon2
Digital meeting schiavon2
 
Happy HourS for Grey Goose - Presentation
Happy HourS for Grey Goose - PresentationHappy HourS for Grey Goose - Presentation
Happy HourS for Grey Goose - Presentation
 
Pw masi agricola
Pw masi agricolaPw masi agricola
Pw masi agricola
 
Cultura della Birra Artigianale - Castelcucco
Cultura della Birra Artigianale - CastelcuccoCultura della Birra Artigianale - Castelcucco
Cultura della Birra Artigianale - Castelcucco
 
Analisi Di Malts
Analisi Di MaltsAnalisi Di Malts
Analisi Di Malts
 
" Ma li conosci i vini der Lazio" per saperne di più sui vini del Lazio
" Ma li conosci i vini der Lazio"  per saperne di più sui vini del Lazio" Ma li conosci i vini der Lazio"  per saperne di più sui vini del Lazio
" Ma li conosci i vini der Lazio" per saperne di più sui vini del Lazio
 
Turismo del Gusto Magazine - Marzo 2023
Turismo del Gusto Magazine - Marzo 2023Turismo del Gusto Magazine - Marzo 2023
Turismo del Gusto Magazine - Marzo 2023
 
Marketing diretto per aziende vitivinicole - Parte I
Marketing diretto per aziende vitivinicole - Parte IMarketing diretto per aziende vitivinicole - Parte I
Marketing diretto per aziende vitivinicole - Parte I
 
BARRIQUE_CATAL_2013_web (1)
BARRIQUE_CATAL_2013_web (1)BARRIQUE_CATAL_2013_web (1)
BARRIQUE_CATAL_2013_web (1)
 

Comunicazione vinicola: intervista ad Angelo Gaja

  • 1. S G A BLOG Angelo Gaja, l’artigiano del vino Marco Senaldi A Barbaresco, un paesino di 400 anime famoso per la produzione dell’omonimo vino, incontriamo Angelo Gaja, erede di un patrimonio vitivinicolo che data oltre centocin- quant’anni. Gaja, che si autodefinisce un “artigiano del vino” è ormai da tempo un le- , ader del settore riconosciuto a livello internazionale. Oltre a realizzare un prodotto di eccellenza, ne ha sempre curato con estrema attenzione anche l’immagine esteriore: dalla vestizione della bottiglia, all’imballaggio secondario, dalla grafica aziendale alla comunicazione. Con lui abbiamo parlato del rapporto tra vino e packaging e di come si accresce il valore di un marchio storico. Affrontiamo subito il tema della comunicazione: dal punto di vista di un produttore, come si fa brand con il vino, quali sono le strategie comunicative vincenti? Primo, proponendo vino della migliore qualità possibile, in relazione alle diverse fasce
  • 2. S G A BLOG di prezzo; poi, con il marketing, curando il corretto ed appropriato posizionamento del prodotto sul mercato e con la visibilità dell’etichetta e la qualità della comunicazione aziendale. Inoltre, valorizzando sia i marchi individuali (brand aziendale, nome dei vini) che il patrimonio comune delle IGT, DOC e DOCG. Utilizzando le sinergie che il territorio di origine del vino esprime in cultura, storia, tradizione, modernità, ricchezze architetto- niche… Integrando il vino alla territorialità. Ma questa inarrestabile crescita del vino, sia in termini di consumo, che di valorizzazio- ne economica, a cosa è dovuta? Soprattutto al fatto che è aumentata la percezione del valore culturale del vino. Fino agli anni ’60-70, in Italia il vino era considerato la bevanda alimentare per eccellenza, poi si è trasformato in un bene voluttuario, spesso addirittura un bene di lusso. Certo, esiste ancora una fascia di bottiglie vendute a due euro, due euro e mezzo, che continuano ad avere ancora una funzione alimentare, ma dai dieci euro in su - fino a bottiglie che vanno sul mercato o alle aste a migliaia di euro - il vino risponde ad altre esigenze, ad altre gratificazioni e, in un Paese dove aveva un significato alimentare, ora è anche un genere di lusso.
  • 3. S G A BLOG …ma in un mondo globalizzato come il nostro è possibile sfuggire all’uniformità del gusto? Certo che sì! – anzi: secondo me, chi rende variegato il settore sono proprio gli artigiani. L’artigiano è quello che nel fare il vino ci mette qualcosa di “suo” Non è detto che sem- . pre abbia successo, magari non trova riscontro nella critica – però ciò che più desidera è fare il vino a modo suo. È una scelta che solo gli artigiani possono fare: i Mondavi, gli Antinori, i Frescobaldi, la grande industria vinicola, anche se molto valida, non lo può fare, perché, per sostenere i propri volumi di produzione, deve confrontarsi con l’80% del mercato occasionale – cioè deve fare dei vini che incontrino anche quel gusto po- polare. L’artigiano invece ha una funzione diversa, anche di ricerca. Questa ricerca della pluralità è la ricchezza dell’Europa, e dell’Italia in particolare. A questo punto però sono obbligato a chiederle come si colloca Gaja: siete industriali o artigiani? Essere artigiani significa soddisfare ad alcune condizioni: primo, non comprare uve, ma utilizzare solo quelle dei propri territori. Secondo, non comprare vino, perché il vino
  • 4. S G A BLOG deve essere costruito nel proprio vigneto. Terzo, ci deve essere una presenza importan- te della famiglia, i cui membri dedicano essenzialmente e pienamente la loro attività a quel settore. Infine, l’azienda artigianale deve stabilire qual è la sua dimensione ottima- le oltre la quale decide di non crescere. L’artigiano deve saper rinunciare a crescere, perché sa che se va oltre un certo limite, la qualità ne viene intaccata. L’artigiano non accetta volentieri la presenza di consulenti – ha la presunzione di saper fare da sé. Il primo obiettivo dell’industria è quello di soddisfare i consumatori – mentre quello non certamente è l’obiettivo dell’artigiano, che invece ha in mente di realizzare il proprio prodotto, il vino che vuole lui. Ecco perché noi siamo artigiani. Da anni abbiamo 100 ettari di vigneto; poi abbiamo acquistato dei vigneti in Toscana, ma anche lì abbiamo deciso di non andare oltre. E poi c’è il discorso del prezzo. L’am- bizione dell’artigiano è di creare vini che abbiano un valore qualitativo elevato – e di conseguenza un prezzo sostenuto. Un concetto che percorre lo stile italiano, e che comunque lo rende riconoscibile nel mondo, è quello dell’”eleganza” – che ne pensa? Che bisogna distinguere l’idea di eleganza da quella di opulenza. Mi spiego meglio: nel settore enologico i consumatori occasionali sono anche quelli più attratti da vini “piace- voli” che non presentano spigoli, hanno poca acidità, non hanno tannini, sono “rotondi” , al gusto e vanno bene un po’ per tutti. Ma il concetto di eleganza non ha spazio per que- sta “perfezione” innaturale. La natura crea disuguaglianze; ci sono terreni, anche nella zona del barbaresco, che in termini di produzione non hanno le stesse potenzialità. Ciò che appare perfetto, dunque, spesso è stato contraffatto. L’eleganza invece non ha bisogno di perfezione. L’eleganza è qualcosa che bisogna me- tabolizzare e poi oltrepassare, e questo vale anche per il vino. I nostri vini sono segnati anche dalla mancanza di questo eccesso, di questa esagerata pienezza, di questa opulenza; possono persino sembrare imperfetti. Ma proprio quella piccola imperfezione è il segno ultimo dell’autentica eleganza.
  • 5. S G A BLOG A questa eleganza interiore deve corrispondere anche un’eleganza esteriore… per esempio, come vi è venuta l’idea di queste casse di legno “scanalate” con il marchio Gaja, che hanno una notevole leggerezza visiva? Questa è un’idea sviluppata da SGA proprio perché il marchio Gaja appariva troppo pesante ed imponente sulla classica cassa di legno. L’idea è stata di riprendere il segno di una antica lavorazione del legno diffusa dalle nostre parti [ci conduce fuori a vedere una porta antica lavorata, appunto, scannellando il legno]… è una lavorazione che si chiama “grissinatura” l’abbiamo voluta riproporre sulle nostre casse rafforzando così , un legame con la tradizione. [Nel frattempo, chiacchierando, ci siamo trasferiti nel Castello, dove sono raccolte le bottiglie con le etichette storiche]. Guardando queste antiche etichette si nota quasi una certa continuità nel tempo... Guardi, questa è la prima etichetta di mio bisnonno, Gaja Giovanni e figli. Poi mio non- no ha adottato un’etichetta del 1900, con le medaglie che allora non erano riferite tanto
  • 6. S G A BLOG al vino, quanto all’azienda, che aveva vinto questo o quel riconoscimento, medaglia d’oro o croce al merito. Nel 1937 mio padre opera una rivoluzione in termini di comu- nicazione: scrive il nome del produttore con caratteri enormi. “Gaja” sovrasta il nome del vino stesso. Il fatto è che lui vendeva il barbaresco ad un prezzo più caro del barolo e questo era inaccettabile, era una provocazione, perché il vino per eccellenza era il ba- rolo. Ma il prezzo era dovuto alla qualità, alla lavorazione, al fatto di non imbottigliare le annate scadenti, e via dicendo: così, il nome in caratteri maiuscoli ben visibili GAJA aveva un significato preciso: “questo non è un barbaresco qualsiasi, ma quello di Gaja” . Era già un concetto di marketing! Anche i nomi hanno la loro importanza, qui ne leggo di particolari: Spersss, Conteisa, Darmagi… Abbiamo fatto una ricerca molto accurata sui nomi, andandoli a riprendere dalla tradi- zione del nostro dialetto. Spersss, ad esempio, con 3 esse, è una parola dialettale, che significa “nostalgia” ma può essere pronunciata in lingue diverse… , “Nostalgia” – era un vigneto che mio padre avrebbe voluto acquisire, il suo sogno di una
  • 7. S G A BLOG vita e che ho potuto realizzare solo nel 1988 quando sono riuscito a comprare il terreno. Conteisa invece significa contesa, era un vigneto che giaceva proprio al confine tra due territori, La Morra e Barolo, e conteso per quasi cento anni, fino a che è stato diviso. Darmagi invece, dal francese Quel dommage!, significa “che peccato!” Perché in quel vi- . gneto avevo piantato il cabernet sauvignon, contro il parere di mio padre che in quell’oc- casione disse proprio così, “che peccato!” (per non averlo piantato a barbaresco). Oggi qual è, secondo lei, il rapporto tra abbigliaggio, packaging e immagine globale che Gaja veicola a livello internazionale? L’etichetta è sicuramente il primo messaggio trasmesso attraverso la bottiglia al con- sumatore. L’etichetta può aiutare anche a svelare l’animo del produttore, il modo di essere e le ambizioni dell’azienda. Identicamente contribuiscono forma, colore, peso della bottiglia, scritte e decori su cartoni e casse legno; fino ad arrivare alla carta da lettera intestata, ai biglietti da visita, le brochure e i depliant, al sito internet, gli incontri aziendali con i clienti, l’organizzazione di eventi, la presenza alle fiere, le degustazioni fuori casa. Tutto è comunicazione. L’immagine dell’azienda si nutre della qualità della sua comunicazione. Là vedo un’etichetta marrone… Questa fu fatta negli anni ‘70 da un designer che lavorava per la Baratti, una ditta di ca- ramelle piemontese; qui c’era il concetto di oro e marrone, con il nome Gaja enorme... …fino all’attuale etichetta bianca e nera, sobria e rigorosa insieme… Sì – da quella etichetta lì, siamo arrivati per gradi a quella attuale, in bianco e nero, dove il nero rappresenta il passato, la tradizione, e il bianco significa l’oggi, il presente. Tutto è divenuto essenziale, senza alcun decoro, con una sua pulizia – lo definirei un “classico moderno” .
  • 8. S G A BLOG E il tipo di carta? C’è tutta una tradizione degli anni ‘80 e ‘90 di carte uso mano, Fabriano e simili, per le etichette dei vini, perché risultano più morbide, più calde. Però quelle carte hanno due difetti: se scende una goccia di vino la sporca, e secondo, se la bottiglia è tenuta male all’esterno, o prende luce, si macchia, s’impolvera, si scurisce facilmente. Per questo alla fine abbiamo optato per una carta più lucida e, alla fin fine, più sobria. Questa impaginazione classica e insieme efficace mi sembra una costante del marchio Gaja. Come si è evoluta l’immagine e la vestizione del prodotto in relazione agli ultimi progetti realizzati con SGA? Mi riferisco in particolare a Ca’Marcanda, Pieve Santa Restituta, Linea fagiani oro, Linee grappa Gaja. Il restyling delle vecchie etichette di Gaja è stato portato avanti da SGA senza stravol- gimenti, pulendo con misura, asciugando il decoro, e così facendo valorizzando ed impreziosendo l’essenziale. Per Ca’ Marcanda e Pieve Santa Restituta si è guardato ad
  • 9. S G A BLOG etichette che premiassero la visibilità, sempre seguendo un concetto di sobrietà e di pulizia, giocando su due colori, uniformando le scritte, proteggendo l’essenzialità. In una parola, qual è il segreto di una collaborazione efficace tra azienda e packaging designer? Sono convinto che ogni proposta di design deve accordarsi con la storia aziendale, col tuo passato e col tuo modo di essere… Ma un rapporto così non si improvvisa: il se- greto di una collaborazione efficace sta nel fatto che richiede molto tempo. Come nel caso di SGA, perché è proprio grazie a un rapporto di fiducia che è durato nel tempo che siamo riusciti a creare insieme nuove idee. S G A corporate & packaging design via Sudorno 44 24129 Bergamo - Italia Tel. +39 035 26 50 931 Fax +39 035 26 18 95 contact@sgaitalia.it