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L’apprendimento della
lettoscrittura
I processi, i percorsi, le motivazioni
di una scelta
IMPARARE LA LINGUA
SCRITTA
• Tappa fondamentale nella vita di ogni individuo.
• Segue temporalmente l’apprendimento del linguaggio orale.
• E’ un prodotto dell’evoluzione culturale .
• Richiede l’esposizione a un insegnamento di regole rese esplicite .
• Richiede il raggiungimento da parte del bambino di un livello
evolutivo generale, cognitivo, sociale e affettivo.
Quale maturazione
• Si situa tra il 5° e il 7° anno di vita.
• Il linguaggio raggiunge un complesso livello di organizzazione
morfosintattica e fonologica;
• viene raggiunta una discreta organizzazione dello spazio personale ed
extrapersonale;
• si è stabilizzata la preferenza manuale;
• hanno luogo la programmazione ed esecuzione dei movimenti fini,
accurati e ben realizzati, richiesti dalla scrittura.
• L’esistenza di bambini che nonostante abbiano raggiunto tale
maturazione non imparano a leggere e a scrivere ci fanno capire che
questo non è sufficiente.
Le teorie
Modelli adultomorfi
- Modello top-down
Pone l’accento su processi di tipo semantico
- Modello botton-up
Rappresenta la lettura come un processo guidato dai dati.
- Modello di attivazione interattiva
Descrive la lettura come una combinazione di processi dall’alto e
dal basso.
.
Il valore degli automatismi
I dati di tali ricerche sembrano dimostrare
• l’automatizzazione dei processi di riconoscimento
delle parole gioca un ruolo fondamentale
nell’apprendimento della lettura
• Se i processi componenti non sono svolti in
maniera del tutto automatica richiederanno
attenzione
• l’esecuzione del compito sarà penalizzata dalla
limitazione delle risorse attentive
I modelli evolutivi di tipo stadiale
Indicano l’ordine di acquisizione di procedure di lettura.
fase prealfabetica (logografica o prealfabetica)
viene costruito un limitato vocabolario “ visivo.”
I bambini imparano a riconoscere un insieme di parole utilizzando caratteristiche
visive salienti associate alle parole della memoria;
fase alfabetica
è contraddistinta da un approccio analitico alla parola scritta, mediato da regole
conversione fonema-grafema.
In una fase intermedia semifonetica il bambino comincia a rendersi conto che il
nome delle lettere rappresenta i suoni che sentono nelle parole e
si possono scrivere. (cne per cane)
fase ortografica-lessicale
sono le fasi più evolute caratterizzate da procedure di accesso al lessico
ortografico, basate sul riconoscimento di unità più ampie dei singoli grafemi
La teoria di Utha Frit
• Tra le teorie stadiali ha particolare rilevanza quella
di Uta Frith (1985).
• Ha taglio evolutivo di ordine temporale: dalla
procedura sublessicale a lessicale
• E’descrittiva, non esplicativa dei meccanismi di
passaggio da una fase all’altra...
• Delinea una traiettoria evolutiva ,permette di
interpretare le difficoltà nell’acquisizione della
lettura.
La continuità
• La continuità tra la fase prealfabetica e
alfabetica , fra linguaggio orale e lingua
scritta, è stata identificata nelle abilità
fonologiche e metafonologiche capaci di
promuovere e sostenere l’accesso alla fase
alfabetica della lettura
La scrittura
• Uno studio dei metodi di acquisizione è piuttosto recente.
• La concezione tradizionale,lo scrivere è una funzione
secondaria subordinata al parlato
• attività tecnica di trascrizione, processo di
“transcodificazione fonologica”, trasposizione sulla
pagina di elementi sonori sottoforma di segni.
• A partire dagli anni ’80, grazie ai contributi del
cognitivismo, la scrittura viene esplorata in particolare
rispetto all’alfabetizzazione e alla composizione scritta.
L’IMPOSTAZIONE
COSTRUTTIVISTA
• La scrittura di parole determina nel
bambino una specie di rivoluzione
copernicana perché richiede:
• La decomposizione delle parole
• Le parti pensabili come forme pure
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– i modi con cui i bambini s’impadroniscono
della lingua scritta, processo di costruzione. ,di
concettualizzazione della lingua con continue
elaborazioni di ipotesi.
– S’identificano 3 livelli. Dopo la prima fase di
differenziazione tra disegno e scrittura ( verso i
quattro anni) si distinguono:
Prima fase
• Livello presillabico
• la forma delle lettere.
• linearità della scrittura
• principio della quantità minima
• varietà delle lettere (almeno tre caratteri diversi tra
loro).
• Livello della differenziazione grafica.
Seconda fase
– Livello sillabico.
• fonetizzazione della parola scritta ;
• corrispondenza tra le parti di una parola (sillabe) e
le lettere
• ipotesi di un segno per ogni sillaba fonetizzata. Vi è
una fase di passaggio definita sillabico-alfabetica in
cui il bambino riproduce forme di scrittura mista in
cui il valore assegnato a ciascun carattere non è
stabile
Terza fase
• Il livello alfabetico. Compare la corrispondenza
singoli suoni, singole lettere scritte.
Le indicazioni rilevanti
• La padronanza di un sistema di scrittura autoguidato offre spunti per
impostare il metodo di alfabetizzazione
• 1. Imparare a scrivere non può essere considerato come un brusco
passaggio da un non saper ad un sapere
• 2. L’imparare a leggere e a scrivere è un problema di
conoscenza,un’attività costruttiva, a livelli sempre più complessi fino
ad arrivare a regole di funzionamento conformi a quelle del sistema
convenzionale.
• 3. Gli errori ,le soluzioni scrittura inventate nelle fasi iniziali di
acquisizione della lingua scritta sono indicatori di una nuova struttura
cognitiva.
• Esiti:
rilievo agli alunni stranieri portatori di idee sulla lingua scritta, pur
La prospettiva
socioculturale:Vygotskji
• Ogni funzione psichica superiore si presenta
due volte nello sviluppo dell’individuo:
A livello intersoggettivo
A livello intrassoggettivo
Il sistema di scrittura risulta un artefatto
culturale.
L’apprendimento della lingua scritta
nelle fasi iniziali
Attenzione a:
• Consapevolezza linguistica, capacità di
segmentazione del discorso in parole separate, di
identificare i tratti specifici della lingua scritta, di
riconoscere sillabe e fonemi
• La consapevolezza metafonologica relativa
all’accettabilità delle frasi dal punto di vista
fonologico, semantico, sintattico.
I metodi sintetici o fonetici
• I metodi sintetici o fonetici
• unità di analisi singoli elementi più piccoli della parola , i
fonemi.
• parte dal fonema associandolo alla sua rappresentazione grafica.
• L’accento è sull’analisi uditiva
• E’ importante:
- una corretta pronuncia per evitare confusione tra fonemi
- separare grafie di forma simile per evitare confusione visuali
tra scritture
- presentare una coppia fonema-grafema per volta, passando
alla successiva solo quando l’associazione è ben fissata.
Il percorso di scrittura
• Il percorso della scrittura risulta simile: da unità
linguistiche minime a elementi via via più complessi.
La progressione classica:
• presentazione iniziale delle vocali
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(es. pa-pa, pi-pa ecc.).
• Conquista delle regole ortografiche a partire dai casi di
“ortografia regolare” dove la grafia coincide con la
pronuncia.
I metodi analitici o globali
• Prendono l’avvio da situazioni linguistiche complesse,
brani, frasi
per analizzare parole, sillabe e lettere.
• Fondamentale è il riconoscimento globale della parola o
della frase sulla base del ricordo.
• Per confronto di sequenze grafiche simili e
scomposizione,si arriva all’identificazione di elementi
sonori (sillabe,lettere)che compongono situazioni
linguistiche complesse.
• La lettura risulta un compito fondamentalmente
ideovisuale.
Considerazioni
• Il metodo fonematico dà risalto al codice e
favorisce i bambini in difficoltà o con ritardi di
apprendimento.
• Se il livello di consapevolezza linguistica e
metalinguistica è un indice della padronanza dei
prerequisiti per imparare a leggere e a scrivere e si
correla al livello di concettualizzazione, diventano
fondamentali le attività di gioco sul linguaggio.
La competenza fonologica e
metafonologica
• La competenza fonologica :
Capacità di percepire e riconoscere i fonemi della parola del
linguaggio parlato, operando trasformazioni.
• La consapevolezza metafonologica
conoscenza metalinguistica sulla struttura fonologica del
linguaggio (percepire, identificare, discriminare sillabe e
fonemi) e capacità di manipolarla secondo precise regole
linguistiche.
Esempi:
RITAGLIA LE FIGURINE E INCOLLALE NELLE PAGINE SEGUENTI
RAGGRUPPANDOLE IN CORTE, MEDIE E LUNGHE.
PRECONVENZIONALE
1° PERIODO
ALLEGATO 2
DOMINO DELLA
SILLABA INIZIALE
COMPONI LE
PAROLE
• SALE
• SALAME
• SERPENTE
• SCARPE
SAL E
SAL AME
SERPENTE
SCARPE
MEMORY DEL FONEMA FINALE
Per potenziare la competenza
fonologica
• Il bambino di 5 anni solitamente arriva a
compiere le seguenti operazioni:
• Riconoscimento della sillaba iniziale
(MARE-MA)
• Segmentazione della parola in
sillabe(MARE-MA-RE)
• Riconoscimento tra un suono e l’altro
(PA…BA)
La progressione per una buona
competenza fonologica
• Riconoscimento della sillaba iniziale
• Riconoscimento della sillaba finale
• Riconoscimento della sillaba intermedia
• Riconoscimento del fonema iniziale
• Riconoscimento del fonema finale
• Riconoscimento dei fonemi intermedi
• Riconoscimento di tutti i fonemi.
Competenze metafonologiche
• Apprezzamento di rime
• Costruzione di rime
• Segmentazione di singoli fonemi
• Manipolazione di singoli fonemi
• Categorizzazione di segmenti di fonemi
• Giudizi di adeguatezza del valore
ortografico, sintattico, semantico delle
parole.
Alcuni suggerimenti per iniziare
• Presentazione di un unico carattere di scrittura
• Uso dello stampato maiuscolo almeno fino a
quando tutti i suoni sono stati assimilati,
compresi quelli complessi
• Uso del quadretto da un centimetro o righe di
quinta
• Dedicare un tempo maggiore ai suoni più
difficili
suggerimenti
• Suggerire indicazioni precise per la
scrittura: direzione dei segni, movimento
della mano, altezza delle lettere…
• Utilizzare il metodo fonosillabico
• Dedicare un tempo quotidiano ai giochi
linguistici per la competenza fonologica
suggerimenti
• Sostenere la lettura per anticipazione, la
scrittura spontanea
• Proporre attività di ascolto della lettura
dell’insegnante tutti i giorni (storie,
filastrocche, rime, canzoni, poesie, conte,
rime…)
• Proporre vari tipi di lettura: spontanea,
silenziosa, individuale, gratuita…)
Per conoscere il livello individuale
degli allievi
Prove d’ingresso su:
• Scrittura
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• Competenze fonologiche
Protocolli essenziali: scrittura
• Prova di scrittura spontanea su disegno
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(canale uditivo)
Lettura
• Rilettura della scrittura spontanea
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stimoli proposti
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testo
Fonologico
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• Riconoscimento del fonema iniziale su immagine
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• Riconoscimento del fonema con fluenza verbale
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I progetti:
”Tutti i bambini vanno bene a
scuola”
• Nato 5 anni fa come progetto di ricerca-azione,
proposto dall’Associazione Italiana Dislessia
• Viene realizzato grazie ad una collaborazione
plurima: Ulss, A.I.D., Ente Locale, Scuola
• Gestito dal C.T.I.di Asolo e Castelfranco
• Ha avuto grande diffusione in tutto il territorio
consolidandosi e diventando “buona prassi”.
Le azioni
Prevede:
• Un monitoraggio degli apprendimenti nella lettoscrittura
degli alunni della prima classe, a febbraio;
• Un intervento didattico individualizzato di tipo fonologico
e metafonologico a cura degli insegnanti con la
collaborazione delle logopediste, per piccoli gruppi di
alunni;
• Un secondo momento di screening nel mese di maggio
• L’individuazione dei bambini a rischio.
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• Evoluzione del precedente progetto
• Elementi di differenziazione:
- riduzione della presenza massiccia
dell’esperto
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centrale dell’insegnante, partendo dalla
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Didattica della lettoscrittura

  • 1. L’apprendimento della lettoscrittura I processi, i percorsi, le motivazioni di una scelta
  • 2. IMPARARE LA LINGUA SCRITTA • Tappa fondamentale nella vita di ogni individuo. • Segue temporalmente l’apprendimento del linguaggio orale. • E’ un prodotto dell’evoluzione culturale . • Richiede l’esposizione a un insegnamento di regole rese esplicite . • Richiede il raggiungimento da parte del bambino di un livello evolutivo generale, cognitivo, sociale e affettivo.
  • 3. Quale maturazione • Si situa tra il 5° e il 7° anno di vita. • Il linguaggio raggiunge un complesso livello di organizzazione morfosintattica e fonologica; • viene raggiunta una discreta organizzazione dello spazio personale ed extrapersonale; • si è stabilizzata la preferenza manuale; • hanno luogo la programmazione ed esecuzione dei movimenti fini, accurati e ben realizzati, richiesti dalla scrittura. • L’esistenza di bambini che nonostante abbiano raggiunto tale maturazione non imparano a leggere e a scrivere ci fanno capire che questo non è sufficiente.
  • 4. Le teorie Modelli adultomorfi - Modello top-down Pone l’accento su processi di tipo semantico - Modello botton-up Rappresenta la lettura come un processo guidato dai dati. - Modello di attivazione interattiva Descrive la lettura come una combinazione di processi dall’alto e dal basso. .
  • 5. Il valore degli automatismi I dati di tali ricerche sembrano dimostrare • l’automatizzazione dei processi di riconoscimento delle parole gioca un ruolo fondamentale nell’apprendimento della lettura • Se i processi componenti non sono svolti in maniera del tutto automatica richiederanno attenzione • l’esecuzione del compito sarà penalizzata dalla limitazione delle risorse attentive
  • 6. I modelli evolutivi di tipo stadiale Indicano l’ordine di acquisizione di procedure di lettura. fase prealfabetica (logografica o prealfabetica) viene costruito un limitato vocabolario “ visivo.” I bambini imparano a riconoscere un insieme di parole utilizzando caratteristiche visive salienti associate alle parole della memoria; fase alfabetica è contraddistinta da un approccio analitico alla parola scritta, mediato da regole conversione fonema-grafema. In una fase intermedia semifonetica il bambino comincia a rendersi conto che il nome delle lettere rappresenta i suoni che sentono nelle parole e si possono scrivere. (cne per cane) fase ortografica-lessicale sono le fasi più evolute caratterizzate da procedure di accesso al lessico ortografico, basate sul riconoscimento di unità più ampie dei singoli grafemi
  • 7. La teoria di Utha Frit • Tra le teorie stadiali ha particolare rilevanza quella di Uta Frith (1985). • Ha taglio evolutivo di ordine temporale: dalla procedura sublessicale a lessicale • E’descrittiva, non esplicativa dei meccanismi di passaggio da una fase all’altra... • Delinea una traiettoria evolutiva ,permette di interpretare le difficoltà nell’acquisizione della lettura.
  • 8. La continuità • La continuità tra la fase prealfabetica e alfabetica , fra linguaggio orale e lingua scritta, è stata identificata nelle abilità fonologiche e metafonologiche capaci di promuovere e sostenere l’accesso alla fase alfabetica della lettura
  • 9. La scrittura • Uno studio dei metodi di acquisizione è piuttosto recente. • La concezione tradizionale,lo scrivere è una funzione secondaria subordinata al parlato • attività tecnica di trascrizione, processo di “transcodificazione fonologica”, trasposizione sulla pagina di elementi sonori sottoforma di segni. • A partire dagli anni ’80, grazie ai contributi del cognitivismo, la scrittura viene esplorata in particolare rispetto all’alfabetizzazione e alla composizione scritta.
  • 10. L’IMPOSTAZIONE COSTRUTTIVISTA • La scrittura di parole determina nel bambino una specie di rivoluzione copernicana perché richiede: • La decomposizione delle parole • Le parti pensabili come forme pure
  • 11. Ferreiro e Teberosky – i modi con cui i bambini s’impadroniscono della lingua scritta, processo di costruzione. ,di concettualizzazione della lingua con continue elaborazioni di ipotesi. – S’identificano 3 livelli. Dopo la prima fase di differenziazione tra disegno e scrittura ( verso i quattro anni) si distinguono:
  • 12. Prima fase • Livello presillabico • la forma delle lettere. • linearità della scrittura • principio della quantità minima • varietà delle lettere (almeno tre caratteri diversi tra loro). • Livello della differenziazione grafica.
  • 13. Seconda fase – Livello sillabico. • fonetizzazione della parola scritta ; • corrispondenza tra le parti di una parola (sillabe) e le lettere • ipotesi di un segno per ogni sillaba fonetizzata. Vi è una fase di passaggio definita sillabico-alfabetica in cui il bambino riproduce forme di scrittura mista in cui il valore assegnato a ciascun carattere non è stabile
  • 14. Terza fase • Il livello alfabetico. Compare la corrispondenza singoli suoni, singole lettere scritte.
  • 15. Le indicazioni rilevanti • La padronanza di un sistema di scrittura autoguidato offre spunti per impostare il metodo di alfabetizzazione • 1. Imparare a scrivere non può essere considerato come un brusco passaggio da un non saper ad un sapere • 2. L’imparare a leggere e a scrivere è un problema di conoscenza,un’attività costruttiva, a livelli sempre più complessi fino ad arrivare a regole di funzionamento conformi a quelle del sistema convenzionale. • 3. Gli errori ,le soluzioni scrittura inventate nelle fasi iniziali di acquisizione della lingua scritta sono indicatori di una nuova struttura cognitiva. • Esiti: rilievo agli alunni stranieri portatori di idee sulla lingua scritta, pur
  • 16. La prospettiva socioculturale:Vygotskji • Ogni funzione psichica superiore si presenta due volte nello sviluppo dell’individuo: A livello intersoggettivo A livello intrassoggettivo Il sistema di scrittura risulta un artefatto culturale.
  • 17. L’apprendimento della lingua scritta nelle fasi iniziali Attenzione a: • Consapevolezza linguistica, capacità di segmentazione del discorso in parole separate, di identificare i tratti specifici della lingua scritta, di riconoscere sillabe e fonemi • La consapevolezza metafonologica relativa all’accettabilità delle frasi dal punto di vista fonologico, semantico, sintattico.
  • 18. I metodi sintetici o fonetici • I metodi sintetici o fonetici • unità di analisi singoli elementi più piccoli della parola , i fonemi. • parte dal fonema associandolo alla sua rappresentazione grafica. • L’accento è sull’analisi uditiva • E’ importante: - una corretta pronuncia per evitare confusione tra fonemi - separare grafie di forma simile per evitare confusione visuali tra scritture - presentare una coppia fonema-grafema per volta, passando alla successiva solo quando l’associazione è ben fissata.
  • 19. Il percorso di scrittura • Il percorso della scrittura risulta simile: da unità linguistiche minime a elementi via via più complessi. La progressione classica: • presentazione iniziale delle vocali • combinazione di consonanti labiali • costruzione delle prime parole per duplicazione di sillabe (es. pa-pa, pi-pa ecc.). • Conquista delle regole ortografiche a partire dai casi di “ortografia regolare” dove la grafia coincide con la pronuncia.
  • 20. I metodi analitici o globali • Prendono l’avvio da situazioni linguistiche complesse, brani, frasi per analizzare parole, sillabe e lettere. • Fondamentale è il riconoscimento globale della parola o della frase sulla base del ricordo. • Per confronto di sequenze grafiche simili e scomposizione,si arriva all’identificazione di elementi sonori (sillabe,lettere)che compongono situazioni linguistiche complesse. • La lettura risulta un compito fondamentalmente ideovisuale.
  • 21. Considerazioni • Il metodo fonematico dà risalto al codice e favorisce i bambini in difficoltà o con ritardi di apprendimento. • Se il livello di consapevolezza linguistica e metalinguistica è un indice della padronanza dei prerequisiti per imparare a leggere e a scrivere e si correla al livello di concettualizzazione, diventano fondamentali le attività di gioco sul linguaggio.
  • 22. La competenza fonologica e metafonologica • La competenza fonologica : Capacità di percepire e riconoscere i fonemi della parola del linguaggio parlato, operando trasformazioni. • La consapevolezza metafonologica conoscenza metalinguistica sulla struttura fonologica del linguaggio (percepire, identificare, discriminare sillabe e fonemi) e capacità di manipolarla secondo precise regole linguistiche.
  • 23. Esempi: RITAGLIA LE FIGURINE E INCOLLALE NELLE PAGINE SEGUENTI RAGGRUPPANDOLE IN CORTE, MEDIE E LUNGHE.
  • 25. COMPONI LE PAROLE • SALE • SALAME • SERPENTE • SCARPE SAL E SAL AME SERPENTE SCARPE
  • 27. Per potenziare la competenza fonologica • Il bambino di 5 anni solitamente arriva a compiere le seguenti operazioni: • Riconoscimento della sillaba iniziale (MARE-MA) • Segmentazione della parola in sillabe(MARE-MA-RE) • Riconoscimento tra un suono e l’altro (PA…BA)
  • 28. La progressione per una buona competenza fonologica • Riconoscimento della sillaba iniziale • Riconoscimento della sillaba finale • Riconoscimento della sillaba intermedia • Riconoscimento del fonema iniziale • Riconoscimento del fonema finale • Riconoscimento dei fonemi intermedi • Riconoscimento di tutti i fonemi.
  • 29. Competenze metafonologiche • Apprezzamento di rime • Costruzione di rime • Segmentazione di singoli fonemi • Manipolazione di singoli fonemi • Categorizzazione di segmenti di fonemi • Giudizi di adeguatezza del valore ortografico, sintattico, semantico delle parole.
  • 30. Alcuni suggerimenti per iniziare • Presentazione di un unico carattere di scrittura • Uso dello stampato maiuscolo almeno fino a quando tutti i suoni sono stati assimilati, compresi quelli complessi • Uso del quadretto da un centimetro o righe di quinta • Dedicare un tempo maggiore ai suoni più difficili
  • 31. suggerimenti • Suggerire indicazioni precise per la scrittura: direzione dei segni, movimento della mano, altezza delle lettere… • Utilizzare il metodo fonosillabico • Dedicare un tempo quotidiano ai giochi linguistici per la competenza fonologica
  • 32. suggerimenti • Sostenere la lettura per anticipazione, la scrittura spontanea • Proporre attività di ascolto della lettura dell’insegnante tutti i giorni (storie, filastrocche, rime, canzoni, poesie, conte, rime…) • Proporre vari tipi di lettura: spontanea, silenziosa, individuale, gratuita…)
  • 33. Per conoscere il livello individuale degli allievi Prove d’ingresso su: • Scrittura • Lettura • Competenze fonologiche
  • 34. Protocolli essenziali: scrittura • Prova di scrittura spontanea su disegno libero • Prova di scrittura spontanea su immagine (canale visivo) • Prova di scrittura spontanea sotto dettatura (canale uditivo)
  • 35. Lettura • Rilettura della scrittura spontanea • Prova di giudizio di leggibilità di alcuni stimoli proposti • Prova di lettura sulla conservazione del testo
  • 36. Fonologico • Riconoscimento di sillaba iniziale su immagine • Riconoscimento del fonema iniziale su immagine • Riconoscimento della sillaba iniziale con fluenza verbale • Riconoscimento del fonema con fluenza verbale • Riconoscimento del fonema con memoria verbale
  • 37. I progetti: ”Tutti i bambini vanno bene a scuola” • Nato 5 anni fa come progetto di ricerca-azione, proposto dall’Associazione Italiana Dislessia • Viene realizzato grazie ad una collaborazione plurima: Ulss, A.I.D., Ente Locale, Scuola • Gestito dal C.T.I.di Asolo e Castelfranco • Ha avuto grande diffusione in tutto il territorio consolidandosi e diventando “buona prassi”.
  • 38. Le azioni Prevede: • Un monitoraggio degli apprendimenti nella lettoscrittura degli alunni della prima classe, a febbraio; • Un intervento didattico individualizzato di tipo fonologico e metafonologico a cura degli insegnanti con la collaborazione delle logopediste, per piccoli gruppi di alunni; • Un secondo momento di screening nel mese di maggio • L’individuazione dei bambini a rischio.
  • 39. “In prima classe si legge meglio” • Evoluzione del precedente progetto • Elementi di differenziazione: - riduzione della presenza massiccia dell’esperto - riappropriazione di un ruolo centrale dell’insegnante, partendo dalla fase di valutazione, attraverso la gestione dell’intervento fino all’identificazione dei bambini a rischio. - presenza della logopedista con funzione di consulente esperta

Editor's Notes

  1. La scrittura Uno studio sistematico della scrittura e dei suoi metodi di acquisizione secondo una prospettiva psicologica è piuttosto recente. Secondo la concezione tradizionale,lo scrivere viene visto come una funzione secondaria subordinata al parlato, come attività tecnica di trascrizione che comporta un processo di “transcodificazione fonologica”, cioè la trasposizione sulla pagina di elementi sonori sottoforma di segni. A partire dagli anni ’80, grazie ai contributi del cognitivismo, la scrittura viene esplorata in particolare rispetto all’alfabetizzazione e alla composizione scritta. L’alfabetizzazione indica la familiarità con la lingua scritta e i modi con cui si perviene a tale familiarità. In quest’ambito sono diventati oggetto di studi gli approcci iniziali alla lingua scritta che avvengono molto prima di essere esposti ad un insegnamento formale (literacy = padronanza della lingua scritta) L’altro tema a cui è stata rivolta l’attenzione riguarda la composizione del testo scritto, definita come attività di problem solving. L’approccio dinamico ai temi dell’alfabetizzazione e del comporre è denso di implicazioni e ricadute sul piano dell’istruzione, soprattutto alla scelta di una didattica capace di farsi carico dei processi attraverso i quali gli alunni si rendono capaci di governare compiti complessi ad alto costo cognitivo oltre che dei risultati del loro apprendimento.