Se vuoi vivere felicemente, devi CREARE la tua felicità, attraverso pensieri ed azioni giuste
abituandoti e divenendo dipendente da quelle azioni giuste.
Tu sei lo strumento che il Signore ha deciso di usare per pregare con gioia per le persone che incontri nella tua vita, per mettere una mano sul di Dio trono e l'altra sulla spalla di uomini e donne che cercano la felicità, e non la trovano..
Amare le persone significa esercitare nella tua vita le virtù cristiane della fede, avendo fiducia che gli altri possano cambiare, della compassione, perché io non sono più giusto di loro, dell'esortazione, incoraggiando le persone attorno a te e della pazienza, perché il cammino verso Cristo è lungo.
Dove stai cercando la gioia? Nella Legge, o nella Luce? Nelle regole o nelle ruote che servono per portarle? Le indicazioni di Paolo servono a aumentare la gioia, ma la gioia, quella vera, proviene solo da Cristo.
C'è differenza tra felicità e gioia. La felicità è legata al come sono, la gioia è legata al chi sono. La felicità è legata a quello che ho, la gioia è legata a quello che avrò. Se ho ceduto in Gesù sono salvo, erede di Cristo, figlio di Dio. E posso avere gioia anche quando la felicità non c'è nella mia vita.
Gloria è vivere con l'autorità e la presenza di Dio nella tua vita. Per poter raggiungere questo dobbiamo vegliare sulla nostra fede, perseverare in essa ma, soprattutto, praticare la presenza di Dio nelle nostre vite. Ed il fine principale dell'uomo è glorificare Dio e goderne per sempre.
Se hai creduto in Gesù, tu sei una persona nuova: ma quale è la tua vera identità in Cristo? Lo Spirito Santo che hai ricevuto ti è il medesimo a quello di ciascun altro credente, e ti è stato dato nella stessa quantità di tutti gli altri: spetta a te impegnarti a scoprire cosa vuole Gesù che tu faccia attraverso di lui.
Tu sei lo strumento che il Signore ha deciso di usare per pregare con gioia per le persone che incontri nella tua vita, per mettere una mano sul di Dio trono e l'altra sulla spalla di uomini e donne che cercano la felicità, e non la trovano..
Amare le persone significa esercitare nella tua vita le virtù cristiane della fede, avendo fiducia che gli altri possano cambiare, della compassione, perché io non sono più giusto di loro, dell'esortazione, incoraggiando le persone attorno a te e della pazienza, perché il cammino verso Cristo è lungo.
Dove stai cercando la gioia? Nella Legge, o nella Luce? Nelle regole o nelle ruote che servono per portarle? Le indicazioni di Paolo servono a aumentare la gioia, ma la gioia, quella vera, proviene solo da Cristo.
C'è differenza tra felicità e gioia. La felicità è legata al come sono, la gioia è legata al chi sono. La felicità è legata a quello che ho, la gioia è legata a quello che avrò. Se ho ceduto in Gesù sono salvo, erede di Cristo, figlio di Dio. E posso avere gioia anche quando la felicità non c'è nella mia vita.
Gloria è vivere con l'autorità e la presenza di Dio nella tua vita. Per poter raggiungere questo dobbiamo vegliare sulla nostra fede, perseverare in essa ma, soprattutto, praticare la presenza di Dio nelle nostre vite. Ed il fine principale dell'uomo è glorificare Dio e goderne per sempre.
Se hai creduto in Gesù, tu sei una persona nuova: ma quale è la tua vera identità in Cristo? Lo Spirito Santo che hai ricevuto ti è il medesimo a quello di ciascun altro credente, e ti è stato dato nella stessa quantità di tutti gli altri: spetta a te impegnarti a scoprire cosa vuole Gesù che tu faccia attraverso di lui.
Per Dio non ci può essere odore più soave di una vita cambiata dallo Spirito Santo, offerta a Lui per portare nel mondo un odore di vita che porta a vita.
Le circostanze e gli eventi del mondo rubano la tua gioia: Gesù la protegge e la contiene. Non permettere alle circostanze della vita di dettare la tua risposta. La tua gioia non sarà mai in funzione di ciò che hai, ma di ciò che sei IN Cristo.
La fede in Cristo fa aprire un sipario sulla tua nuova identità, dove la tua vecchia natura è stata resa completamente nuova e migliore grazie al prezzo pagato per te da Gesù sulla croce.
La Creazione dove viviamo non è nostra; ci è stata concessa affinché ne fossimo custodi. Ma qualcosa è andato storto.
Cosa possiamo fare? Possiamo "fare lamentazione" per chiedere aiuto al Creatore, ma dobbiamo anche pentirci e ritornare ad impegnarci per preservarla e rispettarla.
Quale è il senso della vita di chi crede? E solo vivere e lascare che gli eventi attorno a lui lo sfiorino senza muoverlo a nulla? O sforzarsi di vederli con gli occhi con cui li guarderebbe Cristo?
Qual'è stato il primo impatto che hai avuto con la chiesa che frequenti ora? E come vorresti che apparisse agli altri? Ma, soprattutto, cosa sei disposto a dare alla tua chiesa perché possa essere un tralcio che porti frutti a Dio?
Dio vuole per te che esista un equilibrio nella tua vita, dove il lavoro, il riposo ed il gioco abbiano ciascuno il suo spazio affinché tu riesca ad apprezzare pienamente la tua vita e la Sua Creazione.
Cosa c'è, se c'è, oltre la semplice bellezza delle luci colorate e intermittenti che ci sono a Natale? C'è l'eredità di Speranza che porta Cristo venendo a cambiare la storia del mondo.
Per Dio non ci può essere odore più soave di una vita cambiata dallo Spirito Santo, offerta a Lui per portare nel mondo un odore di vita che porta a vita.
Le circostanze e gli eventi del mondo rubano la tua gioia: Gesù la protegge e la contiene. Non permettere alle circostanze della vita di dettare la tua risposta. La tua gioia non sarà mai in funzione di ciò che hai, ma di ciò che sei IN Cristo.
La fede in Cristo fa aprire un sipario sulla tua nuova identità, dove la tua vecchia natura è stata resa completamente nuova e migliore grazie al prezzo pagato per te da Gesù sulla croce.
La Creazione dove viviamo non è nostra; ci è stata concessa affinché ne fossimo custodi. Ma qualcosa è andato storto.
Cosa possiamo fare? Possiamo "fare lamentazione" per chiedere aiuto al Creatore, ma dobbiamo anche pentirci e ritornare ad impegnarci per preservarla e rispettarla.
Quale è il senso della vita di chi crede? E solo vivere e lascare che gli eventi attorno a lui lo sfiorino senza muoverlo a nulla? O sforzarsi di vederli con gli occhi con cui li guarderebbe Cristo?
Qual'è stato il primo impatto che hai avuto con la chiesa che frequenti ora? E come vorresti che apparisse agli altri? Ma, soprattutto, cosa sei disposto a dare alla tua chiesa perché possa essere un tralcio che porti frutti a Dio?
Dio vuole per te che esista un equilibrio nella tua vita, dove il lavoro, il riposo ed il gioco abbiano ciascuno il suo spazio affinché tu riesca ad apprezzare pienamente la tua vita e la Sua Creazione.
Cosa c'è, se c'è, oltre la semplice bellezza delle luci colorate e intermittenti che ci sono a Natale? C'è l'eredità di Speranza che porta Cristo venendo a cambiare la storia del mondo.
Cristo ci chiama a vivere un mondo "sottosopra", dove i valori che contano sono opposti a quelli che il mondo acclama, e a praticare la vera misericordia, piuttosto che parlarne.
This Epistle has been highly esteemed by several learned men of the church of Rome and others. The Quakers have printed a translation and plead for it, as the reader may see, by consulting Poole's Annotations on Col. vi. 16. Sixtus Senensis mentions two MSS., the one in the Sorbonne Library at Paris, which is a very ancient copy, and the other in the Library of Joannes a Viridario, at Padua, which he transcribed and published, and which is the authority for the following translation. There is a very old translation of this Epistle in the British Museum, among the Harleian MSS., Cod. 1212.
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Gesù ci ha dato l'esempio perfetto di come essere leoni per lui, senza innalzarci e senza essere aggressivi, ma restando fermi nella nostra fede per essere una testimonianza per gli altri ed un aiuto per coloro che lo cercano.
"Chi rotolerà per me la pietra?" Quella dei miei problemi, delle mine incertezze, delle mie ferite... Gesù lo ha già fatto., nella Pasqua di duemila anni fa. Lo ha fatto per dare a te la sua stessa potenza. Devi solo varcare la soglia di quella tomba vuota, ed accettare la resurrezione.
Sarebbe bello non cadere mai... Perché non è tanto la prima caduta che fa male, ma l'ennesima caduta dopo cento cadute. Cosa fai quando cadi? Quando cadi hai tre sostegni potenti: la fede, la Parola e le preghiera. Perché sarebbe bello non cadere mai, ma quanto è più bello rialzarsi, e vincere, dopo essere caduti tante volte!
Il piano di Gesù non era quello di risolvere solamente i problemi legati alla nostra vita quotidiana, ma di risolvere in maniera globale il problema della VITA: quella scritta tutta in maiuscolo. Quella eterna! Come risurrezione e vita, Gesù sarà sempre lì, al nostro fianco per noi. Credi tu questo?
Anche se non ci siamo mai stati, ognuno di noi, ha visto almeno un deserto. Non i deserti della terra, ma quelli dell'anima: quelli della paura, della solitudine, della dipendenza, della rabbia, della povertà... Molti di noi, come Gesù e grazie a Gesù, ne sono usciti. E quel Gesù che ha vinto il deserto ci chiede di essere un ponte per altri che scavalchi i loro deserti.
Quando pensi alla tua vita, pensi ad un bicchiere mezzo pieno, o a uno mezzo vuoto? E come credente, cosa ti aspetti che faccia Dio? Che forse lo riempia? Lo farà... ma non attraverso le opere del mondo. Non ora, ma alla fine. Ma quando tornerà il Figlio.
Come è possibile che un leone divenga agnello? E perché dovrebbe farlo? Gesù l'ha fatto per noi, per lavarci col suo sangue... E per darci l'esempio di avere il coraggio di un leone e la mitezza di un agnello per parlare al mondo di lui.
La chiesa non è mai stata un qualcosa di statico, ma è sempre stata qualcosa di dinamico, che cambi a seconda di come cambia la società, con il fine di continuare a fornire alla gente un ponte tramite cui raggiungere Dio. Ma il cambiamento sarà efficace in funzione di quanto noi saremo disposti a cambiare noi stessi per costruire quei nuovi ponti.
Gesù è venuto, ma non solamente per coloro che già credevano in Dio, non solamente per coloro che già operano il bene, ma per tutti. Il Dio “misericordioso, lento all'ira e di gran bontà”, che non vuole che nessuno perisca, ma che tutti giungano al pentimento, è realmente disceso: anche se non il 25 dicembre, ma è disceso. E noi siamo chiamati ad essere suoi testimoni.
Gesù è disceso a Natale per portare Gioia a tutti: non solo ai "giusti", ma soprattutto a coloro che non conoscono un Dio "lento all'ira e di gran bontà". Scendiamo in strada, e festeggiamo assieme a loro la Gioia che viene.
Gesù è venuto a cambiare il mondo attraverso una Vergine; non perché Maria ne aveva fatto richiesta non perché aveva fatto un “casting” per diventare la Madonna... Ma perché aveva fede... anche se non sapeva come sarebbe successo. La fede è la chiave di cosa accadrà nella tua vita... e in quella di chi ti scorre a fianco.
Gesù viene sulla terra per dare la speranza e testimoniare di un Dio misericordioso che aveva promesso avrebbe aperto una via dalla morte certa alla vita eterna. Dal ventre della morte, che sia un grande pesce, una tomba, o una vita lontana dal Padre, alla speranza di un altro giorno, di un'altra vita, di una vita nuova in Cristo. Rinati!
Nella tempesta, come credenti abbiamo due possibilità: tacere, ed esser zavorra inutile, o proclamare Dio, e portare conforto e salvezza. Anche quando la tempesta è dentro di noi.
La misericordia da parte di Dio è talvolta inattesa; invece di punire chi non opera per il bene altrui, li cerca affinché cambino vita. E talvolta troviamo inquietante la grazia inattesa di Dio?". E anche che un Dio misericordioso chiami noi, imperfetti, ad agire per lui.
A fianco di chi siede Gesù? A fianco di coloro che sono accettati dalla società... o a fianco di coloro che sono visti come reietti? A fianco di chi non ha pensieri per la testa, o di chi soffre? E per cosa gioisce Gesù? Per le sue novantanove pecore nell'ovile, o per quella ritrovata?
La chiesa non è mai un qualcosa di statico, ma cambia nel tempo, con lo scopo di adempiere al Grande Mandato di Gesù. Ed ogni cambiamento non è una malattia, ma una opportunità da cogliere per essere più efficaci nella società per Cristo.
La chiesa, che sia grande o piccola, è il luogo dove si impara a correre assieme, a supportarsi, ad ammonirsi ed incoraggiarsi. Gesù non ha mai mandato i suoi discepoli da soli in una missione; se vuoi essere efficace nella tua vita di credente, devi avere una chiesa reale, fatta di uomini e donne come te.
Una delle maniere più potenti che abbiamo come credenti per testimoniare Cristo al mondo è il riunirsi; non visitando un edificio una volta alla settimana, ma essendo coinvolti gli uni con gli altri. Sia che ci troviamo in una grande chiesa sia in una piccola comunità, il risultato sarà lo stesso: e condividere chi siamo e ciò che abbiamo con generosità produrrà gioia.
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1. Non ricercare la felicità: creala!
“Trova la tua gioia nel Signore ed egli appagherà i
desideri del tuo cuore.”
(Salmo 37:4)
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2. La felicità non è un obiettivo: è il risultato di
pensieri e di azioni giuste.
“Va’, mangia il tuo pane con gioia e bevi il tuo vino
con cuore allegro, perché Dio ha già gradito le tue
opere.”
(Ecclesiaste 9:7)
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3. Le mie abitudini creano la mia felicità.
“Io ho sempre posto il SIGNORE davanti agli
occhi miei; poich'egli è alla mia destra, io non sarò
afatto smosso.”
(Salmo 16:8)
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4. La felicità basata sugli eventi è temporanea,
“Non fatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine
consumano, e dove i ladri scassinano e rubano...”
(Matteo 6:19)
ma la felicità basata sulle abitudini è duratura.
“ … ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine
consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano.”
(Matteo 6:20)
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5. Le abitudini che creano felicità danno
dipendenza come le cattive abitudini.
“Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati
mediante il rinnovamento della vostra mente, afnché
conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la
buona, gradita e perfetta volontà.” (Romani 12:2)
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rallegratevi.”
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“Io ringrazio il mio Dio di tutto il ricordo che ho di voi; e sempre, in
ogni mia preghiera per tutti voi, prego con gioia a motivo della vostra
partecipazione al vangelo, dal primo giorno fno a ora. E ho questa
fducia: che colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la
condurrà a compimento fno al giorno di Cristo Gesú. Ed è giusto
che io senta cosí di tutti voi, perché io vi ho nel cuore, voi tutti che,
tanto nelle mie catene quanto nella difesa e nella conferma del
vangelo, siete partecipi con me della grazia. Infatti Dio mi è
testimone come io vi ami tutti con afetto profondo in Cristo Gesú. E
prego che il vostro amore abbondi sempre piú in conoscenza e in ogni
discernimento, perché possiate apprezzare le cose migliori , afnché
siate limpidi e irreprensibili per il giorno di Cristo, ricolmi di frutti di
giustizia che si hanno per mezzo di Gesú Cristo, a gloria e lode di
Dio.” (Filippesi 1:2-11)
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“Io ringrazio il mio Dio di tutto il ricordo che ho di voi”
(Filippesi 1:3)
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“...il mio cuore si riempie di gioia per tutto l’aiuto che mi
avete dato nel difondere il Vangelo di Cristo dal giorno in
cui l’avete conosciuto fno ad ora.”
(Filippesi 1: 4b-5 PV)