La chiesa, che sia grande o piccola, è il luogo dove si impara a correre assieme, a supportarsi, ad ammonirsi ed incoraggiarsi. Gesù non ha mai mandato i suoi discepoli da soli in una missione; se vuoi essere efficace nella tua vita di credente, devi avere una chiesa reale, fatta di uomini e donne come te.
Gesù ci ha dato l'esempio perfetto di come essere leoni per lui, senza innalzarci e senza essere aggressivi, ma restando fermi nella nostra fede per essere una testimonianza per gli altri ed un aiuto per coloro che lo cercano.
"Chi rotolerà per me la pietra?" Quella dei miei problemi, delle mine incertezze, delle mie ferite... Gesù lo ha già fatto., nella Pasqua di duemila anni fa. Lo ha fatto per dare a te la sua stessa potenza. Devi solo varcare la soglia di quella tomba vuota, ed accettare la resurrezione.
Sarebbe bello non cadere mai... Perché non è tanto la prima caduta che fa male, ma l'ennesima caduta dopo cento cadute. Cosa fai quando cadi? Quando cadi hai tre sostegni potenti: la fede, la Parola e le preghiera. Perché sarebbe bello non cadere mai, ma quanto è più bello rialzarsi, e vincere, dopo essere caduti tante volte!
Il piano di Gesù non era quello di risolvere solamente i problemi legati alla nostra vita quotidiana, ma di risolvere in maniera globale il problema della VITA: quella scritta tutta in maiuscolo. Quella eterna! Come risurrezione e vita, Gesù sarà sempre lì, al nostro fianco per noi. Credi tu questo?
Anche se non ci siamo mai stati, ognuno di noi, ha visto almeno un deserto. Non i deserti della terra, ma quelli dell'anima: quelli della paura, della solitudine, della dipendenza, della rabbia, della povertà... Molti di noi, come Gesù e grazie a Gesù, ne sono usciti. E quel Gesù che ha vinto il deserto ci chiede di essere un ponte per altri che scavalchi i loro deserti.
Quando pensi alla tua vita, pensi ad un bicchiere mezzo pieno, o a uno mezzo vuoto? E come credente, cosa ti aspetti che faccia Dio? Che forse lo riempia? Lo farà... ma non attraverso le opere del mondo. Non ora, ma alla fine. Ma quando tornerà il Figlio.
Come è possibile che un leone divenga agnello? E perché dovrebbe farlo? Gesù l'ha fatto per noi, per lavarci col suo sangue... E per darci l'esempio di avere il coraggio di un leone e la mitezza di un agnello per parlare al mondo di lui.
Gesù ci ha dato l'esempio perfetto di come essere leoni per lui, senza innalzarci e senza essere aggressivi, ma restando fermi nella nostra fede per essere una testimonianza per gli altri ed un aiuto per coloro che lo cercano.
"Chi rotolerà per me la pietra?" Quella dei miei problemi, delle mine incertezze, delle mie ferite... Gesù lo ha già fatto., nella Pasqua di duemila anni fa. Lo ha fatto per dare a te la sua stessa potenza. Devi solo varcare la soglia di quella tomba vuota, ed accettare la resurrezione.
Sarebbe bello non cadere mai... Perché non è tanto la prima caduta che fa male, ma l'ennesima caduta dopo cento cadute. Cosa fai quando cadi? Quando cadi hai tre sostegni potenti: la fede, la Parola e le preghiera. Perché sarebbe bello non cadere mai, ma quanto è più bello rialzarsi, e vincere, dopo essere caduti tante volte!
Il piano di Gesù non era quello di risolvere solamente i problemi legati alla nostra vita quotidiana, ma di risolvere in maniera globale il problema della VITA: quella scritta tutta in maiuscolo. Quella eterna! Come risurrezione e vita, Gesù sarà sempre lì, al nostro fianco per noi. Credi tu questo?
Anche se non ci siamo mai stati, ognuno di noi, ha visto almeno un deserto. Non i deserti della terra, ma quelli dell'anima: quelli della paura, della solitudine, della dipendenza, della rabbia, della povertà... Molti di noi, come Gesù e grazie a Gesù, ne sono usciti. E quel Gesù che ha vinto il deserto ci chiede di essere un ponte per altri che scavalchi i loro deserti.
Quando pensi alla tua vita, pensi ad un bicchiere mezzo pieno, o a uno mezzo vuoto? E come credente, cosa ti aspetti che faccia Dio? Che forse lo riempia? Lo farà... ma non attraverso le opere del mondo. Non ora, ma alla fine. Ma quando tornerà il Figlio.
Come è possibile che un leone divenga agnello? E perché dovrebbe farlo? Gesù l'ha fatto per noi, per lavarci col suo sangue... E per darci l'esempio di avere il coraggio di un leone e la mitezza di un agnello per parlare al mondo di lui.
La chiesa non è mai stata un qualcosa di statico, ma è sempre stata qualcosa di dinamico, che cambi a seconda di come cambia la società, con il fine di continuare a fornire alla gente un ponte tramite cui raggiungere Dio. Ma il cambiamento sarà efficace in funzione di quanto noi saremo disposti a cambiare noi stessi per costruire quei nuovi ponti.
Gesù è venuto, ma non solamente per coloro che già credevano in Dio, non solamente per coloro che già operano il bene, ma per tutti. Il Dio “misericordioso, lento all'ira e di gran bontà”, che non vuole che nessuno perisca, ma che tutti giungano al pentimento, è realmente disceso: anche se non il 25 dicembre, ma è disceso. E noi siamo chiamati ad essere suoi testimoni.
Gesù è disceso a Natale per portare Gioia a tutti: non solo ai "giusti", ma soprattutto a coloro che non conoscono un Dio "lento all'ira e di gran bontà". Scendiamo in strada, e festeggiamo assieme a loro la Gioia che viene.
Gesù è venuto a cambiare il mondo attraverso una Vergine; non perché Maria ne aveva fatto richiesta non perché aveva fatto un “casting” per diventare la Madonna... Ma perché aveva fede... anche se non sapeva come sarebbe successo. La fede è la chiave di cosa accadrà nella tua vita... e in quella di chi ti scorre a fianco.
Gesù viene sulla terra per dare la speranza e testimoniare di un Dio misericordioso che aveva promesso avrebbe aperto una via dalla morte certa alla vita eterna. Dal ventre della morte, che sia un grande pesce, una tomba, o una vita lontana dal Padre, alla speranza di un altro giorno, di un'altra vita, di una vita nuova in Cristo. Rinati!
Nella tempesta, come credenti abbiamo due possibilità: tacere, ed esser zavorra inutile, o proclamare Dio, e portare conforto e salvezza. Anche quando la tempesta è dentro di noi.
La misericordia da parte di Dio è talvolta inattesa; invece di punire chi non opera per il bene altrui, li cerca affinché cambino vita. E talvolta troviamo inquietante la grazia inattesa di Dio?". E anche che un Dio misericordioso chiami noi, imperfetti, ad agire per lui.
A fianco di chi siede Gesù? A fianco di coloro che sono accettati dalla società... o a fianco di coloro che sono visti come reietti? A fianco di chi non ha pensieri per la testa, o di chi soffre? E per cosa gioisce Gesù? Per le sue novantanove pecore nell'ovile, o per quella ritrovata?
La chiesa non è mai un qualcosa di statico, ma cambia nel tempo, con lo scopo di adempiere al Grande Mandato di Gesù. Ed ogni cambiamento non è una malattia, ma una opportunità da cogliere per essere più efficaci nella società per Cristo.
Una delle maniere più potenti che abbiamo come credenti per testimoniare Cristo al mondo è il riunirsi; non visitando un edificio una volta alla settimana, ma essendo coinvolti gli uni con gli altri. Sia che ci troviamo in una grande chiesa sia in una piccola comunità, il risultato sarà lo stesso: e condividere chi siamo e ciò che abbiamo con generosità produrrà gioia.
Cosa fa " amore”? Cosa lo crea? Cosa lo dimostra? Quali sono le condizioni che rendono possibile l'amore? E, soprattutto, dove troviamo un modella a cui ispirarci? Tutto parte e termina nel nuovo comandamento di Gesù: "Amatevi gli uni gli altri".
Siamo stati creati con il bisogno di essere in contatto con altri. Se questo bisogno scompare, mancherà qualcosa nella vita. Dio ha creato la chiesa affinché le persone potessero incontrarsi e vivere in supporto l'uno dell'alto.
---
Quale è la tua definizione ideale di amore? Quella dove dai amore per riceverne, o quella dove ami con tutto ciò che ha, senza attendere nulla in cambio, perché soffri, speri, credi e sopporti ogni cosa per amore del tuo prossimo?
Come reagisci ai momenti bui della tua vita? E cosa puoi apprendere da essi. Spesso i fallimenti più amari sono la scuola per i suoi successi più grandi, i momenti di solitudine e di abbandono quelli forgiato di più, per arrivare a capire che senza Dio la prosperità è ben poca cosa.
Talvolta ci troviamo dinanzi ad amori che amano, nonostante tutto. Nonostante la persona amata faccia del tutto per non esserlo, sia distante e talvolta faccia del male a chi la ama. Ma, nonostante tutto, l'altro la ama. E' questo tipo di amore che Il Signore nutre verso ciascuno di noi.
Il matrimonio è l'espressione stessa dell'amore; un amore che si da all'altro ed all'altra. Tra i tanti tipi di amore possibili, esso è quello da cui tutto deriva, che non possiede, ma rimane senza... perché versa il suo sull'altro e sull'altra, che rassomiglia di più al sacrificio di un Figlio che si è donato a noi per renderci liberi.
Il segreto della felicità non è estraniarsi dal camminare assieme agli ali, ma camminare in un modo tale che piaccia a Dio e che porti testimonianza di Lui agli altri.
Chi saranno coloro che verranno accolti dal Padre in Cielo? Gesù rende chiaro che il popolo che troveremo là sarà ben differente da come ce lo immaginiamo, e molti saranno quelli invitati, ma pochi coloro che accetteranno l'invito... e non saranno delle categorie che ci aspettiamo di trovare.
Dio ha un cuore per i perduti che non si arrende mai; il Suo amore, reso completo da Gesù, è un'offerta universale. È per tutti, è liberamente disponibile per tutti, ma i modi in cui siamo perduti e ritrovati sono personali e individuali. E ciascun credente è un suo inviato; nei luoghi di lavoro, nei gruppi di amici, nostre famiglie, tra i nostri vicini, nelle nostre comunità.
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La chiesa non è mai stata un qualcosa di statico, ma è sempre stata qualcosa di dinamico, che cambi a seconda di come cambia la società, con il fine di continuare a fornire alla gente un ponte tramite cui raggiungere Dio. Ma il cambiamento sarà efficace in funzione di quanto noi saremo disposti a cambiare noi stessi per costruire quei nuovi ponti.
Gesù è venuto, ma non solamente per coloro che già credevano in Dio, non solamente per coloro che già operano il bene, ma per tutti. Il Dio “misericordioso, lento all'ira e di gran bontà”, che non vuole che nessuno perisca, ma che tutti giungano al pentimento, è realmente disceso: anche se non il 25 dicembre, ma è disceso. E noi siamo chiamati ad essere suoi testimoni.
Gesù è disceso a Natale per portare Gioia a tutti: non solo ai "giusti", ma soprattutto a coloro che non conoscono un Dio "lento all'ira e di gran bontà". Scendiamo in strada, e festeggiamo assieme a loro la Gioia che viene.
Gesù è venuto a cambiare il mondo attraverso una Vergine; non perché Maria ne aveva fatto richiesta non perché aveva fatto un “casting” per diventare la Madonna... Ma perché aveva fede... anche se non sapeva come sarebbe successo. La fede è la chiave di cosa accadrà nella tua vita... e in quella di chi ti scorre a fianco.
Gesù viene sulla terra per dare la speranza e testimoniare di un Dio misericordioso che aveva promesso avrebbe aperto una via dalla morte certa alla vita eterna. Dal ventre della morte, che sia un grande pesce, una tomba, o una vita lontana dal Padre, alla speranza di un altro giorno, di un'altra vita, di una vita nuova in Cristo. Rinati!
Nella tempesta, come credenti abbiamo due possibilità: tacere, ed esser zavorra inutile, o proclamare Dio, e portare conforto e salvezza. Anche quando la tempesta è dentro di noi.
La misericordia da parte di Dio è talvolta inattesa; invece di punire chi non opera per il bene altrui, li cerca affinché cambino vita. E talvolta troviamo inquietante la grazia inattesa di Dio?". E anche che un Dio misericordioso chiami noi, imperfetti, ad agire per lui.
A fianco di chi siede Gesù? A fianco di coloro che sono accettati dalla società... o a fianco di coloro che sono visti come reietti? A fianco di chi non ha pensieri per la testa, o di chi soffre? E per cosa gioisce Gesù? Per le sue novantanove pecore nell'ovile, o per quella ritrovata?
La chiesa non è mai un qualcosa di statico, ma cambia nel tempo, con lo scopo di adempiere al Grande Mandato di Gesù. Ed ogni cambiamento non è una malattia, ma una opportunità da cogliere per essere più efficaci nella società per Cristo.
Una delle maniere più potenti che abbiamo come credenti per testimoniare Cristo al mondo è il riunirsi; non visitando un edificio una volta alla settimana, ma essendo coinvolti gli uni con gli altri. Sia che ci troviamo in una grande chiesa sia in una piccola comunità, il risultato sarà lo stesso: e condividere chi siamo e ciò che abbiamo con generosità produrrà gioia.
Cosa fa " amore”? Cosa lo crea? Cosa lo dimostra? Quali sono le condizioni che rendono possibile l'amore? E, soprattutto, dove troviamo un modella a cui ispirarci? Tutto parte e termina nel nuovo comandamento di Gesù: "Amatevi gli uni gli altri".
Siamo stati creati con il bisogno di essere in contatto con altri. Se questo bisogno scompare, mancherà qualcosa nella vita. Dio ha creato la chiesa affinché le persone potessero incontrarsi e vivere in supporto l'uno dell'alto.
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Quale è la tua definizione ideale di amore? Quella dove dai amore per riceverne, o quella dove ami con tutto ciò che ha, senza attendere nulla in cambio, perché soffri, speri, credi e sopporti ogni cosa per amore del tuo prossimo?
Come reagisci ai momenti bui della tua vita? E cosa puoi apprendere da essi. Spesso i fallimenti più amari sono la scuola per i suoi successi più grandi, i momenti di solitudine e di abbandono quelli forgiato di più, per arrivare a capire che senza Dio la prosperità è ben poca cosa.
Talvolta ci troviamo dinanzi ad amori che amano, nonostante tutto. Nonostante la persona amata faccia del tutto per non esserlo, sia distante e talvolta faccia del male a chi la ama. Ma, nonostante tutto, l'altro la ama. E' questo tipo di amore che Il Signore nutre verso ciascuno di noi.
Il matrimonio è l'espressione stessa dell'amore; un amore che si da all'altro ed all'altra. Tra i tanti tipi di amore possibili, esso è quello da cui tutto deriva, che non possiede, ma rimane senza... perché versa il suo sull'altro e sull'altra, che rassomiglia di più al sacrificio di un Figlio che si è donato a noi per renderci liberi.
Il segreto della felicità non è estraniarsi dal camminare assieme agli ali, ma camminare in un modo tale che piaccia a Dio e che porti testimonianza di Lui agli altri.
Chi saranno coloro che verranno accolti dal Padre in Cielo? Gesù rende chiaro che il popolo che troveremo là sarà ben differente da come ce lo immaginiamo, e molti saranno quelli invitati, ma pochi coloro che accetteranno l'invito... e non saranno delle categorie che ci aspettiamo di trovare.
Dio ha un cuore per i perduti che non si arrende mai; il Suo amore, reso completo da Gesù, è un'offerta universale. È per tutti, è liberamente disponibile per tutti, ma i modi in cui siamo perduti e ritrovati sono personali e individuali. E ciascun credente è un suo inviato; nei luoghi di lavoro, nei gruppi di amici, nostre famiglie, tra i nostri vicini, nelle nostre comunità.
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2. Unico scopo... anche quando cambia la forma
“Così, sotto ogni aspetto ci avvicineremo sempre
più a Cristo, che è il capo [del suo corpo, la chiesa].
Sotto la sua guida, tutto il corpo, ben collegato e
tenuto unito dalle giunture, grazie al contributo di
ogni singola parte, riceverà da lui quella forza che lo
fa crescere nell'amore.”
(Efesini 4:11-16)
3. Unico scopo... anche quando cambia la forma
Perché ho bisogno di una famiglia spirituale?
I) Ho bisogno di altri con cui camminare
4. Unico scopo... anche quando cambia la forma
“Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il
Signore, così camminate in lui”
(Colossesi 2:6)
5. Unico scopo... anche quando cambia la forma
Perché ho bisogno di una famiglia spirituale?
I) Ho bisogno di altri con cui camminare
1) E' più sicuro
6. Unico scopo... anche quando cambia la forma
“Se uno tenta di soprafare chi è solo, due gli
terranno testa; una corda a tre capi non si rompe
così presto”
(Ecclesiaste 4:12)
7. Unico scopo... anche quando cambia la forma
Perché ho bisogno di una famiglia spirituale?
I) Ho bisogno di altri con cui camminare
1) E' più sicuro
2) C'è più supporto
8. Unico scopo... anche quando cambia la forma
“Non trascuriamo le nostre riunioni di chiesa, come
fanno certuni regolarmente; incoraggiamole invece,
esortandoci a vicenda”
(Ebrei 10:25 PV)
9. Unico scopo... anche quando cambia la forma
Perché ho bisogno di una famiglia spirituale?
I) Ho bisogno di altri con cui camminare
1) E' più sicuro
2) C'è più supporto
II) Ho bisogno di altri con cui lavorare
10. Unico scopo... anche quando cambia la forma
“È Dio stesso che ci ha fatto così e ci ha dato nuova
vita in Gesù Cristo, per farci compiere quelle buone
opere che egli aveva preparato per noi fn da
principio.”
(Efesini 2:10 PV)
11. Unico scopo... anche quando cambia la forma
Perché ho bisogno di una famiglia spirituale?
I) Ho bisogno di altri con cui camminare
1) E' più sicuro
2) C'è più supporto
II) Ho bisogno di altri con cui lavorare
1) Lavorare (anche se per il Signore) è stancante
12. Unico scopo... anche quando cambia la forma
“Due valgono più di uno solo, perché sono ben
ricompensati della loro fatica. Infatti, se l’uno cade,
l’altro rialza il suo compagno; ma guai a chi è solo e
cade senza avere un altro che lo rialzi!”
(Ecclesiaste 4:9-10)“
13. Unico scopo... anche quando cambia la forma
“Quindi riunì i dodici discepoli e li mandò fuori a
due a due”
(Marco 6:7a PV)
14. Unico scopo... anche quando cambia la forma
Perché ho bisogno di una famiglia spirituale?
I) Ho bisogno di altri con cui camminare
1) E' più sicuro
2) C'è più supporto
II) Ho bisogno di altri con cui lavorare
1) Lavorare (anche se per il Signore) è stancante
III) Ho bisogno di altri che veglino su me
15. Unico scopo... anche quando cambia la forma
“Non pensate soltanto al vostro interesse, ma
preoccupatevi piuttosto di quello degli altri.”
(Filippesi 2:4)
16. Unico scopo... anche quando cambia la forma
Perché ho bisogno di una famiglia spirituale?
I) Ho bisogno di altri con cui camminare
1) E' più sicuro
2) C'è più supporto
II) Ho bisogno di altri con cui lavorare
1) Lavorare (anche se per il Signore) è stancante
III) Ho bisogno di altri che veglino su me
1) Altri che mi amano
17. Unico scopo... anche quando cambia la forma
“E ogni giorno andavano assidui e concordi al
tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano
il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore,
lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.
Il Signore aggiungeva al loro numero ogni giorno
quelli che venivano salvati.”
(Atti 2:46-47)