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CORSO INTRODUTTIVO
LA CHIAVE DEL SUCCESSO
CORSO INTRODUTTIVO DI YOGA
ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI VEDICI.
Questa Lezione l'introdurrà nel meraviglioso mondo dello yoga; gli darà un'idea circa i benefici che lei può ottenere praticando yoga e
meditazione.
Caro Studente: Benvenuto alla fraternità degli yogis. Lei ha preso una posizione molto saggia. Il successo nella vita dipende da
prendere la decisione corretta. Ci permetta di congratularlo per la sua azzeccata decisione. Questo corso l'introdurrà in suoi
sconosciuti poteri interni, aprendogli le porte del successo. Impari i segreti dei vecchi saggi e domini come essi il mondo materiale,
mediante lo sviluppo di tutte le sue energie spirituali.
L'essere umano è qualcosa più che una semplice combinazione di differenti atomi materiali. L'essere umano possiede l'energia
spirituale, la quale è più potente e luminosa della luce solare stessa.
Tutti desideriamo essere felici e vivere senza nessuna complicazione, ma nella nostra vita giornaliera ci troviamo sfortunatamente, con
migliaia di difficoltà e molto poche allegrie.
Come raggiungere allora quella piattaforma che ci garantisca la chiave del successo nella nostra vita giornaliera? Come sviluppare le
nostre multiple potenze e fare che gli altri rispetti la nostra posizione, e perfino c'imitino?
La pratica dello yoga l'aiuterà a sviluppare tutte questi potenze. Primo che tutto, diventa necessario un completo controllo sulla mente
ed i sensi. Stiamo vivendo attualmente in un'epoca di molta agitazione, e è necessario sviluppare l'atto-controllo, il quale può ottenersi
solo mediante le semplici e pratiche tecniche dello yoga.
Lo yoga è una strada per finire con le innumerabili sofferenze del nostro corpo. Lo yoga può darci forze con le quali non avevamo
sognato prima. È un processo meraviglioso, pieno di gradevoli sorprese. Questa strada lo condurrà alle regioni più profonde del suo
essere.
Lo yoga proviene dalla cultura più antica del mondo, la cultura dell'India. Molte storie mistiche dell'India ci contano come un yogi
può controllare la materia. Tutti i poteri mistici provengono da Yogesvara, il Maestro di tutti i poteri mistici.
Il nostro proprio corpo possiede molti poteri che ci differenziano degli animali. Tuttavia, degli yogis impariamo che l'uomo comune
che non pratica yoga utilizza solamente il 10 percento della sua capacità intellettuale.
Tutti stiamo cercando opulenza, desideriamo essere voluti per gli altri, vogliamo dominare il male affinché questo non ci colpisca.
Vogliamo sicurezza e forza. Tutto questo, lo crede o no, sta ora nelle sue mani. Osservi come il processo di yoga cambia il suo
destino.
Lo yoga e la meditazione sono regali del mondo trascendentale. Molti l'affermarono già, e noi siamo molto contenti che anche lei
abbia scelto questo processo, poiché avrà un'opinione vivencial sperimentando gli esercizi ed imparare le tecniche che presentiamo in
questo corso introduttivo.
In una parola, Benvenuto!
Gli augura tutti i successi
B. A. PARAMADVAITI SWAMI
DIRETTIVO ISEV.
CAPITOLO 1
CHE COSA È YOGA?
Lo yoga è una scienza che purifica il nostro corpo e la nostra mente, liberandoci di tutte le perturbazioni. Lo yoga può arrivare a
svegliare in noi luminosi sentimenti e felicità, i quali fortificano le nostre relazioni con nostra moglie, i bambini, genitori, vicini e
colleghi.
Così, come il vento allontana le nuvole che coprono il sole, lo yoga rimuove gradualmente i dolori fisici e pensieri indesiderabili,
dunque, rivelando la conoscenza interna, incrementa la nostra stima per la vita.
Lo yoga c'insegna a controllare i nostri sensi e la nostra mente impaziente, ed a metterci in armonia con le Leggi Universali,
amministrando così le nostre energie della migliore maniera.
Come un strumento musicale emette suoni molto gradevoli all'essere toccato per un professionista, allo stesso modo, il nostro corpo,
mente ed intelligenza, ci porteranno molta felicità all'essere diretti perfettamente.
La disciplina yógica c'insegna anche a vedere gli altri, amici o nemici, con gli occhi dell'amore.
Una persona che pratica seriamente yoga, si chiama yogi. Lo yogi si occupa giornalmente allo sviluppo pratico della scienza dello
yoga, ed impara i differenti esercizi e tecniche, tanto dello yoga come della meditazione.
Cominciamo con esercizi molto facili e semplici, ma di gran effettività.
CAPITOLO 2
COME FUNZIONA LO YOGA?
Con la pratica di certi esercizi e la regolazione della respirazione, il processo di yoga purifica il nostro sangue, nervi e differenti
organi, rilassando così il corpo e la mente. In questo modo, si facilita la concentrazione della mente per lo sviluppo di qualunque
attività. La meditazione c'aiuta a controllare la mente e ridurre le tensioni, incrementando simultaneamente l'atto-controllo, la
semplicità ed i pensieri puri.
I cambiamenti causati per lo yoga sono naturali e rimangono per molto tempo. La pratica dello yoga c'allevia i carichi delle intense
esigenze della vita moderna, perché l'eccesso di ansietà distrugge la salute e la felicità. La medicina moderna ha concluso che l'ansietà
giornaliera è origine di molte malattie, ed invece, la tranquillità porta come conseguenza una buona salute. Benché vogliamo sempre
incolpare alle forze o fattori esterni per le nostre difficoltà, la pratica dello yoga dimostra che molti problemi possono essere risoluti
mediante la nostra autodisciplina. Esperimenti di laboratorio hanno dimostrato che le onde del cervello di yogis che si trovano in stato
di meditazione sono più armoniose delle onde del cervello di persone che dormono in sonno profondo o di persone che si trovano
sotto il processo ipnotico o che sono sveglie.
Altre investigazioni ed esperimenti dimostrano che gli yogis che praticano regolarmente le differenti tecnici yógicas, aumenta le sue
abilità di rilassamento, riducono la velocità nei battiti del cuore, riducono la pressione del sangue e controllano, fino ad un certo
punto, il sistema nervoso, il quale era stato considerato, per la scienza medico occidentale, come incontrollabile per mezzo della
coscienza.
Perciò, funziona lo yoga, offrendo nuove e multiple opportunità di migliorare e regolare la nostra salute.
CAPITOLO 3
ALCUNI RACCOMANDAZIONI E PREVENZIONI
A. MANGI
Si ottiene migliori risultati dello yoga quando si pratica con lo stomaco vuoto. Dopo i cibi speri per lo meno quattro ore di iniziare la
pratica di esercizi. Se ha mangiato un po', deve aspettare per lo meno un'ora. Se inevitabilmente deve mangiare un'ora prima della
pratica, prenda solamente un succo di frutte o un annacqua di erbe.
Si raccomanda la dieta vegetariana, il quale è il regime alimentare tradizionale degli yogis di tutto il mondo.
B. VESTIARIO
I vestiti che usiamo nella pratica lo yoga devono offrirci libertà di movimenti. Niente deve stringere il corpo; realizzi gli esercizi senza
occhiali, orologi, gioielli, etc. Le donne non devono usare gonne.
C. ATTENZIONI
Se lei sente dolori nel suo viso, o eccessiva tensione praticando qualche esercizio, non si sforzi nell'esecuzione di tale esercizio.
Qualunque mal di testa, significa che lei deve sospendere l'esercizio, e più tardi, fare un altro tentativo più soave.
Nel caso in cui lei soffra alcuno malattia, consulti col suo medico l'approvazione dei suoi esercizi.
Non si sforzi mai troppo. Roma non Fu Costruita In Un Giorno, ed il nostro corpo ha bisogno di tempo per adattarsi a questa
disciplina.
D. AVVERTENZE SPECIALI PER LE DONNE
Nei primi tre mesi di gravidanza, possono essere praticati tutti gli esercizi in posizione di seduti. Le posizioni in piedi, nelle quali, è
necessaria l'inclinazione del tronco, devono essere praticate soavemente, senza pressione alcuna sul ventre. Nell'ultimo mese prima del
parto non devono praticarsi esercizi di nessun tipo.
Un mese dopo la nascita del bebè, possono incominciare gli esercizi, di accordo con la comodità che lei siede praticandoli.
E. EFFETTI DI LE PRATICHE
Gli esercizi, giustiziati correttamente, gli faranno sentire migliore, tanto mentale come fisicamente. Nel caso in cui lei si fa male
praticando qualche esercizio, è possibile che stia commettendo qualche errore. Riveda accuratamente le istruzioni, e se non riesce a
risolvere il problema, consulti i nostri istruttori.
L'ISEV conta su un dipartimento di corrispondenza, nel quale saranno risoluti tutti i suoi problemi ed inquietudini, senza costo
addizionale, per i nostri professori di yoga e meditazione.
F. OSSERVAZIONE GENERALE CIRCA GLI ESERCIZI
Gli esercizi devono praticarsi sempre lentamente e con respirazione controllata. Se la pratica si fa regolarmente, gli effetti positivi si
incrementeranno
Forza, vitalità, controllo di peso e la possibilità di una vita più lunga e piena di salute, sono i risultati naturali di questo processo.
CAPITOLO 4
DOVE PRÁCTICAR YOGA?
Molte persone desiderano sapere quale l'ambiente più favorevole è per praticare yoga. Per realizzare gli esercizi, lo raccomandiamo
separare una stanza nella sua casa. Se è possibile, tolga tutti i mobili ed oggetti che possano deviare la sua mente della pratica. Se lei
possiede quadri che mostrino qualche motivo spirituale o dell'India, li collochi; essi l'aiutano a creare un ambiente appropriato.
Scelga un posto tranquillo e ben ventilato. Il successo della pratica dipende anche da un posto silenzioso, libero di rumori e
perturbazioni. Per evitare la distrazione della sua mente, raccomandiamo che non ci siano altre persone a meno che desideri realizzare
le pratiche in gruppo
Nelle scuole di yoga e nelle classi di gruppi, si preferisce l'uso di una sala molto pulita e tranquilla, con piano di legno o tappetato.
CAPITOLO 5
COME PREPARARE IL POSTO PER I NOSTRI ESERCIZI?
Il posto non deve essere molto soave né brandisco. Idealmente, si preferisce il piano tappetato; o nel suo difetto può usare una ripara o
una schiuma di approssimativamente 6 centimetri di spessore. La schiuma e la ripara hanno l'inconveniente che scivolano, problema
che non si presenta col piano tappetato. Chiunque sia il posto che lei utilizzi, questo deve mantenersi sempre pulito; pertanto, non
utilizzi scarpe in detto posto
CAPITOLO 6
QUANDO IL NOSTRO PRÁCTICAR EJERCICIOS?
La maggior parte degli yogis praticano molto presto i suoi esercizi nella mattina. Il migliore momento per la pratica dello yoga è prima
o durante l'alba; prima che siamo pieni di migliaia di responsabilità. Inoltre, durante queste prime ore del giorno sono molto poche
cose che ci perturbano, carri, persone, etc.,
La pratica dello yoga a questa ora è molto importante. È il più utilizzata per gli yogis che non hanno una stanza esclusiva per le sue
pratiche, poiché è il momento nel quale gli altri riposano. Il tempo previo all'apparizione del sole è molto favorevole per lo yoga e la
meditazione. In lingua Sanscrita si conosce a questa ora come" Brahma muhurta", si raccomanda l'orario dalle 5 a 6:30.
La pace mentale è assolutamente necessaria per potere praticare gli esercizi. Per questo, è molto importante che lei scelga un orario
stabile (30 a 60 minuti).
CAPITOLO 7
COME RESPIRARE COME UN YOGI?
La respirazione è molto importante in ogni esercizio. Con l'adeguata ossigenazione del corpo, lei svilupperà tutte le sue potenzialità
fisiche. Il primo passo che dobbiamo dare nel sentiero dello yoga è prendere coscienza della respirazione.
Nel corso avanzato insegniamo tecniche chiamato Pranayama, del Sanscrito PRANA: forza vitale o eterica che occupa il cosmo; e
YAMA: controllare, ma come introduzione, è importante imparare a respirare lentamente durante tutti gli esercizi, osservando come
mette l'aria nei suoi polmoni, ed anche come si svuotano quando lei esala.
Eviti di fumare o respirare aria inquinata, poiché, per mezzo di nuetros polmoni e la circolazione del sangue, detti tossico sono
distribuiti rapidamente per tutto il corpo.
Osservi come entra ed esce l'aria attraverso i suoi polmoni. Può respirare coi polmoni o con lo stomaco. È molto importante che lei
respiri la cosa più lenta e profondo che possa. Mediti il come la sua vita è dosata per una quantità determinata di respirazioni, e che se
arriviamo a respirare lentamente, potremo vivere più tempo.
Nei Himalayas vive yogis che, mediante gli esercizi del Pranayama, impararono a controllare completamente l'aria dentro il suo corpo,
e raggiungono una vita di 300 e 400 anni.
CAPITOLO 8
GLI ESERCIZI E LA SUA PRATICA
Ad alcuni persone sono facilitate loro più alcuni esercizi che altri. Per ciò, è molto difficile affermare quali esercizi sono più
raccomandabili per ogni tipo di persona. Generalmente raccomandiamo i nostri studenti che sperimentino con tutti gli esercizi che
presentiamo loro e che scelgano i più utili, nel senso che questi esercizi migliorino le sue condizioni fisico-mentali.
Impari tutte le tecniche ed elabori il suo proprio programma affinché lo pratichi giornalmente. A poco a poco gli si sarà stato
facilitando lo sviluppo di tutti gli esercizi. Quando disponga di tempo, li pratichi tutti.
Sappiamo che lei sforza si ferma arrivare rapidamente alla perfezione.
CAPITOLO 9
GLI ESERCIZI CON ILLUSTRAZIONI E SPIEGAZIONI CIRCA LA TECNICA ED I BENEFICI DI OGNUNO
In questa breve introduzione nel sentiero dello yoga, realizzeremo alcuni esercizi che l'aiuteranno a conoscere il suo corpo ed a capire
l'importanza di un'adeguata respirazione, e riuscire così un migliore funzionamento di ognuno dei suoi organi.
È possibile che all'inizio lei non riesca ad eseguire gli esercizi come noi li descriviamo, ma questa non deve essere causa di
disperazione né ansietà. Con la pratica costante, lei continuerà a notare come Lei flexibilizan i suoi muscoli, facilitandosi così lo
sviluppo dell'esercizio. La pratica deve portare a termine nella mattina, la cosa più presto possibile, cinque della mattina o alci. Deve
cercarsi un posto sufficientemente ventilato, dove non ci siano polvere accumulata o brutti odori, e se è possibile, un posto dove ci
siano alberi. Si raccomanda praticare gli esercizi dopo un breve bagno. È molto importante non forzare troppo l'organismo, perché
potrebbe dovere abbandonare l'apprendistato dovuto a quello laceri di qualche muscolo. Sforzi Lei, ma non tensione eccessivamente i
muscoli. Ricordi che ogni movimento deve essere realizzato di un modo armonico. NON DIMENTICHI MAI L'IMPORTANZA DI
LA RESPIRAZIONE. Deve mantenersi cosciente di questa in ognuno degli esercizi.
il. TECNICA. In posizione in piedi. I piedi insieme ed il corpo completamente retto. Unisca le palme delle mani all'altezza del petto e
con le dita verso l'alto.
VARIANTE I. Inali lenta e profondamente. Simultaneamente separi le palme dalle mani, portando le braccia completamente rette
verso il basso, continuando il movimento fino a formare una croce col corpo. Esali dopo lentamente e contemporaneamente torni a
collocare le palme delle mani nella posizione iniziale. Ripeta l'esercizio dieci volte.
VARIANTE II. Lo stesso esercizio anteriore. Quando le braccia stiano in croce, le palme delle mani si rovesciano verso l'alto. Le
braccia rimangono retti e si trattiene la respirazione. In questa posizione le braccia si lanciano all'indietro ed all'altezza delle spalle.
Quindi tornano a collocare le palme delle mani verso il basso ed emana come nel variante I. Ripeta l'esercizio dieci volte.
VARIANTE III. Lo stesso esercizio anteriore. Alzando le braccia, alzano simultaneamente i talloni e si scendono simultaneamente
con l'esalazione. In questo esercizio lo sguardo deve stare diretta davanti ed ad un punto fisso per potere mantenere l'equilibrio.
Benefici: Questo esercizio c'insegna a respirare. Sviluppa in noi l'armonia, base fondamentale del processo di yoga. Nella variante II si
esercitano le spalle. Nella variante III si esercitano i muscoli del polpaccio ed i talloni. Aumenta la nostra capacità di concentrazione.
2a. TECNICA. In posizione in piedi. I piedi insieme ed il corpo completamente retto. Le braccia allungate durante il corpo coi dorsi
delle mani insieme. Inali lento e profondo. In maniera simultanea, alzi le braccia al di sopra della testa formando un V. Pieghi il tronco
e tenti di toccare il piano con le palme delle mani. Esali in tre tempi toccando il piano. Cerchi di non piegare le ginocchia. Tuttavia, se
lo è ostacolato eseguire l'esercizio senza piegare le ginocchia, potrà farlo fino a che i suoi muscoli stiano sufficientemente
flexibilizados. Ripeta l'esercizio dieci volte.
Benefici: Questo esercizio amplia i polmoni, sviluppa in noi armonia, flexibiliza la vita ed i muscoli posteriori della gamba. Elimina e
previene le indisposizioni stomacali ed addominali. Riduce l'eccesso di grasso nell'addome e migliora la digestione. Flexibiliza la
colonna.
3a. TECNICA. In posizione in piedi. I piedi insieme. Le braccia incrociate e toccando il petto. Inali lenta e profondamente.
Simultaneamente, alzi le braccia incrociate fino all'altezza del mento. Mantenga l'aria e doppio le ginocchia fino a rimanere coccoloni.
Cerchi di non alzare i talloni. Torni a mettere le gambe rette ed esali mentre abbassa le braccia incrociate fino al petto. Mantenga
davanti lo sguardo ed ad un punto fisso per facilitare l'equilibrio. Ripeta l'esercizio dieci volte.
Benefici: Questo esercizio aumenta il nostro equilibrio fisico e spirituale, amplia la nostra capacità respiratoria, aumenta il nostro
coordinazione motoscafo, diminuisce la stipsi, flexibiliza i muscoli del polpaccio e le caviglie sviluppando la nostra concentrazione.
4a. TECNICA. In posizione in piedi. I talloni insieme e le punte dei piedi separati. Il corpo retto. I pollici si uniscono nella base della
colonna. Inali lento e profondamente. Simultaneamente, alzi i talloni. Mantenga l'aria ed assuma la posizione di cuclillas, aprendo al
massimo le gambe, ma senza separare i talloni, ritorni in piedi alla posizione ed esali dopo, abbassando simultaneamente i talloni. La
colonna deve rimanere davanti retta, lo sguardo ed ad un punto fisso per non perdere l'equilibrio. Ripeta l'esercizio dieci volte.
Benefici: Questo esercizio c'insegna a mantenere la colonna retta, amplia la nostra capacità respiratoria, aumenta la nostra capacità di
coordinazione, diminuisce la stipsi, flexibiliza i muscoli del polpaccio e le caviglie sviluppando la nostra concentrazione.
5a. TECNICA. In posizione in piedi. I pollici si uniscono nella base della colonna. I piedi separati alla larghezza delle spalle. In questa
posizione si piega il tronco fino all'altezza della vita, se gli è possibile. Guardata sempre davanti ed ad un punto fisso. In questa
posizione giri il tronco verso la destra. Inali iniziando il giro ed esali mentre finisce di farlo. Ripeta l'esercizio in senso contrario,
cinque volte cominciando l'esercizio e cinque volte in senso contrario.
Benefici: Questo esercizio flexibiliza la colonna e la vita. Dà un massaggio agli organi interni dell'addome ed i suoi muscoli. Esercita
il nervo ottico ed i muscoli dell'occhio ed elimina la stipsi.
6a. TECNICA. VARIANTE I. In posizione seduta. Le gambe incrociate. La colonna retta. Muova all'indietro la testa e dopo in avanti.
Inali portando all'indietro la testa ed esali portandola in avanti. I movimenti devono essere lenti. Ripeta l'esercizio dieci volte.
VARIANTE II. Collochi l'orecchio destro nella spalla destra. Porti la testa al centro. Collochi dopo l'orecchio sinistro nella spalla
sinistra. Giri la testa al centro. Inali ogni volta che alzi la testa ed esali portandola al lato. Ripeta l'esercizio dieci volte.
VARIANTE III. Collochi il mento vicino allo sterno. Inizi giri per la destra, tentando di non alzare la testa. Il movimento deve essere
lento. Inizi l'inalazione al principio del giro ed inizio ad esalare in mezzo a questo. Ripeta l'esercizio cinque volte. Inizi dopo giri per
la sinistra. Ripeta l'esercizio cinque volte.
Benefici: Questo esercizio c'aiuta ad ottenere un piacevole rilassamento dei muscoli del collo, il quale Lei tensiona eccessivamente
durante il giorno. Ricordi che i nervi che collegano col cervello e le altre parti del corpo passano per questa zona. Dobbiamo praticare
giornalmente questo esercizio.
7a. TECNICA. In posizione seduta. Le gambe incrociate. Le braccia di fianco al corpo. Le dita delle mani devono rimanere nel piano
durante tutto l'esercizio. Inizi in avanti giri delle spalle. Ripeta l'esercizio cinque volte. Inizi all'indietro giri. Ripeta l'esercizio cinque
volte.
Benefici: Questo esercizio c'aiuta a rilassare le spalle, eliminando le tensioni che si concentrano lì durante il giorno.
8a. TECNICA. Corichi Lei supino con le gambe allungate e le braccia ai lati del corpo. Levante del suolo la gamba destra. Questa
deve rimanere completamente retta. Le faccia girare in direzione dell'orologio. Ripeta l'esercizio cinque volte. Ora abbassi la gamba
destra e ripeta l'esercizio con la gamba sinistra. Respirazione libera. Giri ora le gambe in senso contrario.
Benefici: Questo esercizio elimina i gas dello stomaco e degli intestini, risolve la stipsi e l'indigestione. È molto utile come terapia di
riabilitazione per le persone che soffrono di qualche disordine neuromuscolare o fratturi delle ossa.
9a. TECNICA. VARIANTE I. Corichi Lei supino. Pieghi la gamba destra e collochi la coscia vicino al petto. Intrecci ora le dita delle
mani e li collochi sul ginocchio destro. Inali lenta e profondamente. Esali dopo. Simultaneamente con l'esalazione, levante la testa ed
il petto. Tenti di portare il ginocchio fino al naso. Inali e simultaneamente porti lentamente la schiena e la testa fino al suolo. Il corpo
deve essere rilassato. Ripeta l'esercizio cinque volte. Ripeta l'esercizio con la gamba contraria.
VARIANTE II. Pieghi le gambe sul petto e collochi le braccia attorno alle ginocchia. Ripeta le indicazioni dell'esercizio anteriore.
Benefici: Questo esercizio dà un massaggio allo stomaco e finisce con la ventosità e la stipsi.
10a. TECNICA. In posizione seduta e con le gambe allungate davanti. Muova Lei come se stesse remando una scialuppa. Mantenga
giunte le gambe. Inclini in avanti il corpo ed all'indietro. Ripeta l'esercizio dieci volte.
Benefici: Questo esercizio è eccellente per le donne che aspettano un figlio, possono praticarlo durante i primi tre mesi di gravidanza.
Inoltre, attiva l'addome, massaggiando muscoli ed organi addominali.
Capitolo 10
CHE COSA È MEDITAZIONE?
Abbiamo fatto già conoscere alcuni aspetti su meditazione. Andiamo ora ad approfondire questo aspetto dello yoga.
I benefici principali della meditazione sono: tranquillità della mente, sollievo di tensioni ed ansietà, sviluppo dei poteri mentali,
memoria acuta, potere di convinzione, autorrealización, e scoperta delle nostre potenze e piaceri interni.
Esistono molte forme di meditare. Nel passato, gli yogis si allontanava dalla società e si addentravano nelle montagne per riuscire così
una migliore meditazione. Questo distanziamento c'insegna che nel processo di meditazione non dobbiamo prestare attenzione ad
oggetti mondani.
Si ha bisogno di concentrazione ed aiuta della nostra coscienza per riuscire il successo nella meditazione. Benché la meditazione sia
un processo avanzato di yoga, si presenta in questo corso introduttivo una tecnica semplice, affinché lei, caro studente, possa
sperimentare i meravigliosi effetti del sentiero dello yoga.
La conoscenza vedica ci presenta una gran varietà di aspetti pratici per la nostra vita, e di tutti essi, la meditazione è la più facile da
apprezzare.
Capitolo 11
CHE COSA È UN MANTRA?
Etimológicamente, la parola mantra proviene dai vocaboli sanscrito MAN: menzioni e TRA: liberare. In altre parole, il mantra è una
vibrazione sonora che permette di liberare la nostra mente di multiple influenze come incubi, ansietà, etc.
Esiste molti mantras nelle Proibizioni, come il seguente:
OM NAMOH BHAGAVATE VASUDEVAYA KRISHNAS IL TUO BHAGAVAN SVAYAM OM NAMOH NARAYANAH
Il mantra più conosciuto e raccomandato di tutti, è il famoso:
FARÒ KRISHNA FARÒ KRISHNA KRISHNA KRISHNA FARÒ FARÒ FARÒ RAMO FARÒ RAMO RAMO RAMO FARÒ
FARÒ
Affinché un mantra causi effetto, non è necessario capire la lingua del mantra. Già il suono del mantra è sufficiente per ottenere il
risultato desiderato.
Tecnica: Il mantra deve essere pronunciato molto accuratamente e come si iscrive, ad eccezione della lettera H, la quale si pronuncia
come una J in Farò. Dopo i nostri esercizi, dobbiamo sederci per cinque minuti e ripetere il mantra in voce sufficiente come per
ascoltarci stessi. Dobbiamo ripetere lo stesso mantra un ed un'altra volta. Lasci che la sua mente si lavi nella vibrazione purificatrice
che deriva dal mantra. Dimentichi Lei di tutto il resto. Rilassi Lei e respiri l'atmosfera millenaria degli yogis autorrealizados.
La meditazione ha un altro gran vantaggio, perché lei può praticarla in qualunque parte ed a qualunque ora del giorno: viaggiando
nell'autobus o dentro un aeroplano, quando disponga solo di cinque minuti, o quando sia noioso per qualcosa o qualcuno.
Continuando a ripetere il mantra, lei si allontanerà immediatamente dal mondano rumore ed i suoi pensieri diventeranno più chiari.
Capitolo 12
LA SUA SALUTE
Essere salutare fa la vita più felice. Nessuno vuole ammalarsi, benché in realtà siamo colpevoli di molte delle nostre malattie, dovuto
alla mancanza di attenzione del nostro corpo.
Le malattie si devono a tre cause principali:
1. Ansietà.
2. Mancanza di pulizia.
3. Mangiare in eccesso.
L'acqua inquinata, gli alimenti prodotti con chimici, respirare fumo e gas di carri, etc., sono anche altre cause importanti di molte
malattie. È molto difficile, allora, liberarsi di esse. Tuttavia, se noi pratichiamo yoga, potremo controllare molte di queste cause nella
radice stessa, mediante la forza del nostro atto-controllo, per godere così una vita pienamente salutare.
La salute fisica e la salute mentale, sono la chiave per l'avanzamento dell'uomo. La nostra mente può essere protetta, specialmente
mediante gli esercizi di meditazione. Dobbiamo evitare per esempio qualunque azione violenta o carente di buone motivazioni
umane:, tortura di animali, etc.. Questo tipo di influenze causano traumi psicologici e squilibrano la nostra mente e le nostre emozioni.
La mente e l'intelligenza sono molto difficili da controllare; per quel motivo la meditazione offre una meravigliosa forma di dirigere,
per il nostro beneficio, il nostro corpo sottile.
Capitolo 13
L'IO SUPERIORE E L'IO INFERIORE
Le Proibizioni discriminano nel nostro corpo otto elementi, a sapere: 1. Terra, 2. Acqua, 3. Fuoco, 4. Aria, 5. Etere, i quali
compongono quello che si conosce come corpo grossolano. In un stato più elevato troviamo: 6. La mente, 7. L'intelligenza e 8. Il falso
ego, cioè l'identificazione della nostra coscienza col corpo temporaneo. Questi tre ultimi elementi formano il corpo sottile, nel quale
agiscono i desideri, frustrazioni, emozioni, sonni, etc.
In un stato ancora più elevato, si trova l'anima spirituale, manifestata mediante la coscienza, penetra il quale tutto il corpo per mezzo
dei globuli rossi del nostro sangue. Quando l'anima non abita oramai il corpo, questo diventa inutile, cioè, morto.
Lo Yogi deve imparare le differenze tra il corpo grossolano, il corpo sottile ed il corpo spirituale. Così, egli saprà cercare sempre i veri
interessi dell'Io superiore.
Capitolo l4
DIETA RACCOMANDATA
Presentiamo loro tre famose ricette vegetariane, le quali offrono loro una dimostrazione delle deliziose preparazioni della cucina
vedica. Nel nostro corso completo, diamo una guida su alimentazione, con molte ricette più.
È importante sapere che classe di alimenti consumiamo, poiché l'alimento penetra tutto il nostro organismo e colpisce la nostra
coscienza.
Alimenti che contengano sangue, carne, etc., sono la causa dell'aggressività e tensioni nella nostra vita giornaliera. In questo corso
completo, gli offriamo un studio dettagliato della scienza vegetariana.
Ora, goda i deliziosi piatti indù.
CHAPURI
INGREDIENTI:
1 tazza di farina di grano integrale, 1/4 Cucchiaiata di sale, 1/2 Tazza di acqua tibia o siero, 1/2 Cucchiaiata di zucchero, 1 Cucchiaiata
di burro, 1 Pizzico di polvere di infornare.
Preparazione: Mescolare insieme la farina, il sale, lo zucchero, la polvere di infornare ed il burro. Aggiunga gradualmente l'acqua fino
a che la massa sia soave, ma non umida e possa essere maneggevole. Ama Lei ella approssimativamente 5 minuti, la copra e le lasci
riposare per 1/2 ora. Lubrifichi il tavolo ed il rullo, divida la massa in palle di 1 1/2" di diametro. Caldo nel frattempo l'olio o il ghee,
estenda col rullo le palle fino a che rimangano ben magre, collochi il chapuri nella padella e quando appaiano bolle lo rovesci e speri
che si gonfi. Lo serva caldo. Dà 6 Chapuris.
Prescrive Non. 2
SABJI.
INGREDIENTI:
1 Zapallo medio (auyama); 2 Zucchine (zuchini); 2 Pimentos o Papriche; 1 Cetriolo piccolo; 4 Cucchiaiate di olio di oliva; 2 Tazze di
brodo vegetale con papi; 3/4 Tazza di salsa di pomodoro; 3 Pomodori; 2 Cucchiaiate di sale; 1 Pizzico di cumino.
PREPARAZIONE:
Si offendono gli zapallos in cubi di 1", le papriche in strisce, la zucchina in strisce di 1", il cetriolo pelato e senza semi si unisce
picchiata. Caldo l'olio di oliva in un gran polsonetto ed aggreghi il cumino. Dopo, aggreghi la zucchina, lo zapallo e la paprica, lo
mescoli affinché tutto si impregni di olio; al vegetale caldo è aggregato il brodo di papi, la salsa di pomodoro ed il sale al gusto, dopo
aggiunga i cetrioli. Cucini lentamente il vegetale con questo liquido. Rimescoli lentamente fino a che il liquido si volatilizzi, questo si
approssimativamente per un'ora fa. I vegetali devono rimanere soffici, ma senza disintegrarsi. Nel frattempo tagli i pomodori in ottavi
e mancando 1 o 2 minuti per ritirarlo del fuoco aggiunga i pomodori. Deve accompagnarsi con rotoli di pane fresco e caldo. Dà 8
porzioni.
Prescrive Non. 3
PALLINE MERAVIGLIOSE
INGREDIENTI:
2 tazze di latte in polvere; 1 Tazza di burro od olio; 1 e 3/4 tazze di zucchero a velo; 1/2 Tazza di noci senza sale, cocco o uve uvette.
PREPARAZIONE:
Sciolga l'olio o burro in una padella e lasci raffreddare un po' il burro od olio. Aggreghi lo zucchero a velo e rimescoli fino a che
diventi cremoso, uguale senza grumi. Aggreghi dopo gradualmente latte in polvere e continui a mescolare continuamente. Tenti di
fare una pallina di più o meno 2.5 cms. di diametro. Se ancora sta troppo inumidito, aggreghi un po' più di latte in polvere. Se è troppo
secca, allora aggreghi un po' di olio o burro sciolto. Continui facendo palline di 2.5 cms. di diametro. Sono già pronte per servirsi.
Capitolo 15
BREVE COMMENTO CIRCA L'INDIANA
Il nostro Istituto conta su molti centri di studi in India. Noi visitiamo regolarmente questo meraviglioso paese. Molta gente pensa
all'India come un paese molto povero ma, in realtà, grazie alla sua eredità della conoscenza dello yoga e la meditazione, l'India
conserva l'incantesimo del davvero umano, benché le sue grandi città siano orribili, tali e come lo sono le città grandi del mondo
moderno, e specialmente, quelle della chiamata terzo mondo.
I nostri centri in Vrindavan, Mayapur, Hyderabad e Bombay, sono situati in ambienti molto gradevoli, e costruiti in base all'antica
architettura vedica, e sono centri di rifugio per molti che vogliono riposarsi un po' delle tremende tensioni dalla società moderna.
Anche lei sarà benvenuto ai nostri centri dell'India. Per maggiori informi, entri in contatto col nostro segretario.
Tradizionalmente l'India è il paese dello yoga. Le Scritture più antiche del mondo sono i libri chiamate Proibizioni, i quali insegnano
tutti gli aspetti relazionati con lo yoga e la meditazione. Nel corso completo studiamo i differenti ed interessanti aspetti della cultura
vedica. Sappiamo che l'India è la culla dell'Astrologia, la Filosofia, l'Architettura e la Letteratura. L'uomo può arricchire la sua vita
con questa saggezza.
Capitolo 16
YOGA E CONOSCENZA
Le Proibizioni spiegano che un yogi deve coltivare conoscenza circa l'Io superiore. Il processo di yoga è una scienza che ci rivela
multipli aspetti di gran utilità per la vita. Di tutti i libri di yoga, il più importante è" Il Bhagavad-gita Scienza Suprema" tradotto allo
Spagnolo per l'ISEV. Questo libro, e la" India Misteriosa", sono attualmente i libri di yoga più spacciati nel mondo, e l'aiuteranno ad
approfondire la sua comprensione circa lo yoga e la meditazione. Questi due libri vengono compresi nel nostro corso completo di
yoga.
In totale, l'ISEV ha tradotto più di 30 libri della lingua sanscrita alla lingua spagnola. Se lei è interessato in alcuno di essi, può
sollecitarci più informazione.
Capitolo 17
ULTIMI PAROLE.
La finalità di questo corso introduttivo, è iniziare una nuova tappa nella sua vita. Lei sa già che cosa è essere yogi, e sicuro che ha
sperimentato i vantaggi di questo sentiero, pieno di realizzazioni personali. L'invitiamo affinché prosegua e c'accompagni in questo
processo, e possa ottenere risultati completi. Il corso gli farà godere della conoscenza dei saggi, esplorando i segreti della vita mistica,
sviluppando i poteri che provengono dalla fonte di tutti i poteri.
Lezione 1
Benvenuto all'Istituto Superiore di Studi Vedici, ed allo studio della scienza dello yoga per corrispondenza. Il tuo successo è la nostra
meta.
Il corso fu compilato affinché lo yoga possa arrivare a posti lontani ed isolati e possa aiutare le persone che non possano uscire delle
sue case. La relazione personale dell'alunno col professore è molto difficile da sostituire per qualcosa scritto. Tuttavia, l'insegnamento
spirituale non dipende da contatto fisico. La tua relazione coi grandi maestri dell'India comincerà quando studi le istruzioni con
profonda attenzione.
Apre il tuo intelletto ed il tuo cuore. Comunica le tue inquietudini e dubbi ai professori che sono a tua disposizione nella
corrispondenza.
Il nostro grande maestro Srila Prabhupada e Srila Sridhar Maharajá ispirarono questo corso. Essi desiderano che da tutte le parti del
mondo possano conoscere i benefici trascendentali che lo Yoga può offrire.
L'Istituto offre varietà di programmi: tra essi i grandi festival per gli alunni nella sua Proprietà in Granada-Cundinamarca. La
Biblioteca sonora e letteraria dell'ISEV che serve gli alunni con grandi varietà di materiali per studi avanzati, etc.
Ti auguro forza e determinazione in questo sentiero importante.
Il tuo domestico,
B.A Paramadvaiti Svami.
CONSACRAZIONE
La composizione di questo corso per corrispondenza dello yoga non sarebbe stata mai possibile senza l'ispirazione del mio amato
maestro spirituale Om Visnupada Paramahansa Parivrajakacarya 108 Srimad Bhaktivedanta Svami Prabhupada ed Om Visnupada
Paramahansa Parivrajakacarya 108 Bhakti Raksaka Sridhar Deva Gosvami Maharaja.
Siamo completamente indebitati con essi e la consacrazione di questo corso ad essi è unicamente una piccola dimostrazione della
gratitudine che sentiamo per essi. Che le benedizioni di essi si estendano a tutti i cercatori sinceri che studiano questo corso è il nostro
anelito.
GRATITUDINE
Il numero dei miei collaboratori in questa opera è molto grande. Da 1980, fino a 1985, lavoriamo affinché il corso di yoga per
corrispondenza possa terminare. Nello stesso tempo fu tradotto all'Inglese e si preparò una variante in cinese. Finalmente, per l'aiuto di
tanto devoti possiamo presentare al pubblico ispanofono la versione finale del corso, affinché tutti abbiano i segreti dello yoga alla sua
portata.
Ringraziamo a:
Acharya Bhakti Bhimala Harijana Maharaja per la sua amicizia ed ispirazione.
I membri della Rivista Di Giro al Supremo ed Istituto Bhaktivedanta per i suoi articoli scientifici della Scienza del Bhakti. I membri
dell'ISEV che mi hanno appoggiato col suo sacrificio immotivato.
Specialmente,
Nell'edizione a: Vaidjanath Dai Adhikary, Jaya Jagadish Dai Adhikary, Ranadhir Dai Adhikary, Loka Svami Dai Adhikary,
Atulananda Dai Adhikary.
Nella direzione a: Sri Rupa Manjari Devi Dasi.
Nella traduzione a: Ivonne López.
Produzione a: Lokanath Dai Brahmacary, Laksmi Sahasranama Devi Dasi, Svarupa Damodara Dai Brahmacary.
Nell'arte a: Varsana D.D, Jamadagni Dai, Baladeva Dai Brahmacary.
Eternamente grato,
B.A Paramadvaiti Svami.
Caro Studente:
Abbiamo il gusto di presentargli oggi la prima lezione, la quale consta di un'introduzione ad ognuna delle sette sezioni sviluppate in
ogni fascicolo del nostro corso, le quali si andranno svolgendo fino a fargli conoscere la visione trascendentale della conoscenza
vedica.
Lo yoga, Scienza dell'Autorrealización, richiede necessariamente la base di una conoscenza speciale e la guida adeguata per facilitare
allo studente la conseguente realizzazione spirituale. Le basi della conoscenza di questo corso sono state prese degli scritti della Sua
Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada chi fino alla sua sparizione, in 1977, pubblicò più di 80 volumi ed una serie di
commenti circa le eterne scritture sanscrite delle proibizioni, il corpo di conoscenza spirituale più antica ed estesa del mondo.
Uno dei nostri propositi fondamentali è fare arrivare queste vitali conoscenze al maggiore numero possibile di persone. Dovuto a ciò
si è scelto la modalità dell'istruzione per corrispondenza, per facilitare in questa forma, senza uscire di casa, la pratica della disciplina
yoga. Naturalmente, continuando ad avanzare in questa strada, lei si troverà con differenti domande ed inquietudini che speriamo gli
siano risolute soddisfacentemente in lezioni più avanzate. Anche cosí, se lei sente la necessità di consultarci specialmente su qualche
tema, non dubiti un momento di comunicarsi per lettera, telefono o personalmente se è il caso. Siamo sempre disposti ad aiutarlo. Sarà
anche molto favorevole per lei discutere le sue lezioni con amici che siano altrettanto attratti al tema, così come praticare e studiare
insieme ad essi.
Ora, e molto brevemente, alcuni parole circa il materiale che lei utilizzerà:
1. Il Bhagavad-gita Scienza Suprema, per la Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami. Questa opera che studieremo dopo di una
breve introduzione; lo scoprirà finalmente i tesori filosofici che rinchiude ognuna delle sue pagine e l'autorizzata utilità per la sua
propria vita. Approfittando della nostra guida, lei potrà studiare un capitolo del Bhagavad-gita insieme ad ogni lezione.
2. L'India Misteriosa, scritta per Walter Eidlitz ci permetterà di scoprire gli aspetti più profondi della saggezza dell'India. In temi tali
come la Vegetarianismo reincarnazione, Astrologia e lo Yoga. Questo racconto sarà un incentivo immediato per continuare nella
ricerca della cosa spirituale.
3.- Un nastro registrato, parlata e redatta per la Sua Santità B.A Paramadvaiti Svami. Questa porta, in primo luogo, la pronuncia
corretta di ognuno dei 24 versi o mantras i quali gli suggeriamo memorizzare, ricordare e ripetere frequentemente. Cantando o
pronunciare questi versi in Sanscrito uno può liberare la mente dei differenti problemi ed ansietà. La parola" mantra" viene dalle radici
Sanscrita man e tra, le quali significano rispettivamente" mente" e" liberazione." Così, i mantras è parole speciali che liberano la
mente. Dopo dei 24 versi o slokas, lei potrà ascoltare alcuni canti vedici e musica strumentale dell'India (shenai) che l'aiuteranno nelle
sue meditazioni.
1.- Le migliori ore per meditare sono quelle dell'alba, chiamate per i saggi" Brahma-muhurta." In questo periodo, l'ambiente è più
tranquillo e la mente è più rilassata ed in calma. Scelga un posto col minimo di perturbazioni esterne, e se questo lo è ostacolato,
chiuda la porta della sua stanza, e se è necessario, collochi in lei un'insegna che dica": non disturbi, sto meditando." Questo può
sembrare qualcosa attore comico, ma è molto serio e delicato. Tutti abbiamo il diritto e l'obbligo di approfondire sinceramente in noi
stessi, di inquisire, affrontare e risolvere i problemi essenziali della vita con piena maturità mentale, liberi di qualunque perturbazione
esterna.
2.- Ogni lezione è divisa in sette sezioni ed il corso è progettato affinché lei possa studiare approssimativamente ogni lezione per due
settimane. La sua meditazione giornaliera deve includere un po' di ognuna delle sette sezioni, enfatizzando chissà in un o due delle
stesse, dipendendo dalla lezione specifica e della sua propria preferenza personale. Tuttavia, la cosa più importante è che lei possa
sviluppare stretta regolarità nella sua pratica. Tenti di studiare e meditare simultaneamente tutti i giorni. Facciamo speciale enfasi
nell'importanza di stabilire così così una pratica e perseverare in lei. Benché molte altre cose altrettanto importanti possano apparire
per distrarrlo, queste devono essere respinte, e benché niente esterno appaia, la nostra mente svilupperà a volte internamente molte
ragioni per le quali potremmo posporre più tardi per la nostra pratica giornaliera. Se noi permettiamo questo, non possiamo sperare
mai di fare progressi costanti nella vita spirituale.
3.- Per studiare le sue lezioni, realizzi i suoi esercizi e meditazioni, destini per lo meno ogni mattina mezz'ora. Se lo desidera, può
aumentare questo tempo ma non investa meno di mezz'ora. Tenti di non passare per alto un solo giorno. Il progresso costante è basato
nello sforzo costante ed in che non ci siano interruzioni. Segua regolarmente questo programma giornaliero e la sua ricompensa sarà la
perfezione vera e la felicità reale e durevole.
Gli auguriamo molti successi, piena soddisfazione e la forza necessaria per superare tutti quegli ostacoli che possano presentarsi nel
percorso per il rifugio verso lo yogi.
OM TAT SAT.
LEZIONE 1
SEZIONE 1
STUDIO DEL BHAGAVAD-GITA.
Tutte le persone di qualunque livello culturale conoscono "quasi per lo meno il nome" Bhagavad-gita." Penso che saranno cioè di
accordo con me in che non ha fatto fino ad ora parte del nostro ecosistema culturale, che non è stato incorporato né assimilato dentro
le nostre vite, dovuto, non tanto a che sia un libro sconosciuto, bensì a che abbiamo mancato della classe di commento fedelmente
interpretato come quello che ci presenta Svami Bhaktivedanta, un commento scritto non solamente per un erudito, bensì per un
apprendista, un punto di vista di un devoto devoto durante tutta la sua vita." (Denis Levertov).
* Il Famoso Libero BHAGAVAD-GITA Fu Dietro Parlati 5.000 Anni In Indiana, Per KRISHNA Ad ARJUNA
IL BHAGAVAD-GITA.
GLI INSEGNAMENTI ETERNI CIRCA L'IO E L'UNIVERSO.
Tutti i giorni siamo bombardati con massiccia dose di informazione: la radio, la televisione, steccati, calcolatrici, libri, riviste, giornali,
film, registrazioni, etc. Quasi senza eccezione questa informazione è progettata affinché ci vediamo. Così, sulla base dei nostri
concetti, rispondiamo cambiando opinione, comprando un prodotto o votando per un certo candidato.
Fortunatamente, sempre di più persone stanno cominciando a sentire, già sia in una maniera vaga o molto chiaramente che esiste
qualcosa più che il nostro proprio corpo per essere alimentato, vestito e portato di qua per là in automobili ed in aeroplani.
Incominciano a sentire anche che il vasto universo non è più che un rodo per le interminabili sfilate di trionfi e disastri economici e
politici dell'uomo. Presto o tardi la maggioranza di noi si trattiene a domandare: Chi sono io?, Che cosa sto facendo con la mia vita?,
Per che motivo tutto questo mondo?, Da dove viene? e quale è il suo proposito?.
Durante migliaia di anni, persone inquisitive hanno consultato il Bhagavad-gita, il dialogo eterno tra il Sig. Krishna ed il suo
discepolo Arjuna, in ricerca di risposte alle sue più profonde indagini circa l'io e dell'universo. Gli insegnamenti del Gita, considerato"
il gioiello" della saggezza spirituale dell'India, trascendono le limitazioni di tempo e posto per applicarsi agli sforzi umani più
fondamentali di comprendere l'identità e l'esistenza.
In questo corso lei imparerà circa la coscienza, la reincarnazione, la Legge del karma, l'origine dell'universo, le tecniche di
meditazione ed altri temi spiegati nel Gita. Questi conformano gli insegnamenti centrali dell'ISEV.
Il Bhagavad-gita è un poema filosofico di 700 versi, scritto originalmente in lingua Sanscrita. È una delle opere letterarie e filosofiche
più importanti che l'uomo abbia conosciuto mai. Su questo libro si sono iscritti più commenti che ecceda qualunque altro nella storia
dell'umanità. Questo storico tesoro della perenne letteratura classica è il sostentamento spirituale della cultura più antica dell'umanità,
la cultura vedica. Il Gita ha determinato la vita sociale, etica, culturale e fino a politica dell'India per cientos di anni; ancora
oggigiorno le sue glorie emergono nonostante le influenze straniere di Greche, Musulmani ed Inglesi. Il Gita ha influito
profondamente il pensiero di generazioni di filosofi, teologi, educatori, scienziati e scrittori del mondo occidentale. Per esempio,
Henry David Thoreau scrisse nel suo diario": Tutte le mattine lavo il mio intelletto con la stupenda e cosmogonica filosofia del
Bhagavad-gita... in paragone con questi insegnamenti, la nostra civiltà e letteratura moderne sembrano meschine e triviali."
Il Gita è stato considerato per molto tempo come l'essenza della letteratura vedica, il vasto corpo delle antiche scritture che
compongono la base della filosofia e la spiritualità vediche. Come essenza dei 108 Isopanisads, il Bhagavad-gita è conosciuto come
Gitopanisad.
Benché sia stato pubblicato e letto come un libro indipendente, il Bhagavad-gita appare originalmente come un episodio del
Mahabharata, o la gran epica storica, dove occupa dal capitolo 25 fino al 42 del Bhisma Parva. Tradizionalmente si è attribuito il
lavoro di autore a Vedavyasa (Srila Vyasadeva) chi è considerato per l'ortodossa storiografia vedica come la" incarnazione letteraria di
Dio", e chi apparve approssimativamente cinque mille anni fa per redigere l'eterna filosofia vedica al principio dell'era di kali-yuga,
l'era attuale di ignoranza ed oscurità spirituale.
Quando incominciamo a leggere il Gita, troviamo che è una narrazione di Sanjaya, discepolo di Vyasadeva, al Re cieco Dhrtarastra
chi è il padre degli infedeli ed irreligioso Kauravas. Reddito lontano dalla battaglia, Sanjaya è capace di raccontare gli eventi che
hanno lì luogo, poiché detti avvenimenti gli sono rivelati per Vyasadeva, attraverso una visione soprannaturale.
Il Bhagavad-gita è un dialogo tra il Sig. Krishna ed Arjuna. Questo dialogo succede giustamente prima del principio del primo
incontro bellico nella battaglia di Kuruksetra, la gran guerra fratricida in due eserciti: Kauravas e Pandavas, per determinare il destino
politico di quell'epoca. In un momento dato, Arjuna dimentica completamente il suo dovere prescritto come guerriero o Ksatriya, il
quale è lottare per una causa giusta in una guerra sacra. Per motivi personali, Arjuna decide di non lottare nel campo di battaglia.
Krishna, la Suprema Personalità di Dio, chi aveva accettato essere l'autista della quadriga del suo amico e devoto Arjuna, trova a
questo completamente perplesso ed in illusione. Krishna decide allora di illuminare ad Arjuna, ricordandogli il suo dovere sociale
come guerriero, e qualcosa di più importante ancora, il suo dovere eterno e la sua natura (sanatana-dharma) come entità spirituale
eterna in relazione con Dio.
Gita significa canzone e bhagavad si riferisce alla parola" Bhagavan", un termine Sanscrito che significa Dio, il possessore, vat, di
tutte le opulenze (bhaga). Il Bhagavad-gita è allora, il canto del Sig. di tutte le opulenze.
IL BHAGAVAD-GITA.
INTRODUZIONE.
Ora, prima di proseguire, legga le tre primi pagine dell'introduzione del suo Bhagavad-gita come è. Nei giorni dopo, lei leggerà per lo
meno tre pagine ogni giorno, fino a che finisca di leggere tutta l'introduzione.
Con sicurezza lei troverà che esistono moltissimi concetti nuovi e difficili da capire o accettare immediatamente. Non si preoccupi, se
prosegue con questo corso, raggiungerà una comprensione graduale dei differenti concetti. Dopo avere completato le 24 lezioni, gli
suggeriamo rileggere l'introduzione. Lei si sorprenderà di quanto meglio può capirla e quanta realizzazione ha ottenuto di lei.
SEZIONE 2
Il verso della Quindicina.
Dopo avere studiato un capitolo del Bhagavad-gita, nella sezione due lei familiarizzerà ora con un sloka o verso particolare dello
stesso libro. Abbiamo selezionato per il suo studio i testi più importanti ed applicabili. La memorizzazione del verso ha l'effetto di
portarlo alla meditazione circa la filosofia e le frasi originali parlate per Krishna. Lei può preparare un piccolo libretto coi versi e
studiarli durante il giorno.
Come memorizzare il verso?
Legga a voce alta la pronuncia Sanscrite ripetute volte. Guidi Lei mediante la registrazione del cassette. Un buono aiuto per
l'apprendistato dei versi è utilizzare la traduzione parola per parola che si trova sotto al testo in Sanscrito, e così capirà quello che sta
memorizzando. Di seguito presentiamo il suo verso:
Bhagavad-gita, Capitolo 2
Verso 12
na tv evaham jatu nasam na tvam neme janadhipah na caiva na bhavisyamah sarve vayam atah param
na - non è; tuo - che; eva - in realtà; aham - io; jatu - qualche tempo; nao - no; asma - esistei; nao - né, neanche; tvam - tuo; na - né;
ime - tutti questi; janadhipah - re; na - né; ca - neanche; eva - in realtà; na - che non; bhavisyamah - esisteremo; sarve - tutti; vada -
noi; atah param - in nessun tempo futuro.
Traduzione: non ci fu mai un tempo in che Io non esistessi; né tu né tutti questi re; né nel futuro nessuno di noi smetterà di esistere.
Mediti durante uno o due minuti circa il significato di questo verso e ricordi la cosa studiata un o due volte durante il resto del giorno.
Egli" Io" ed il" tu" del quale parla qui Krisna trascendono la natura finita e temporale di tutti i corpi materiali (Ksetras). Così, questo
indica un'esistenza oltre lo spazio temporaneo del corpo fisico. La nostra identità reale si trova in realtà molto oltre questo corpo
temporaneo, ed arrivare a sapere che cosa il" è io accampamento" è il primo passo nella vita spirituale.
Ripeta il verso in Sanscrito durante tre o quattro minuti tutti i giorni fino a che l'abbia memorizzato e dopo memorizzi la traduzione.
Nei giorni dopo, ripeta il verso e la traduzione durante due o tre minuti e mediti contemporaneamente sul significato.
SEZIONE 3
YOGA E MEDITAZIONE.
INTRODUZIONE.
Affinché ottenga un maggiore beneficio della sua meditazione giornaliera, lo raccomandiamo eseguire in primo luogo alcuni pochi
esercizi semplici per rilassare il suo corpo e calmare la sua mente.
Quale è il significato di yoga e che cosa è la meditazione? Nel Bhagavad-gita Krishna dice": So fermo nello yoga Oh Arjuna! esegue
il tuo dovere ed abbandona ogni attaccamento per il successo o il fallimento. Simile stabilità mentale si chiama yoga." (Capitolo 2)
verso 48.)
Lo yoga non si riferisce ad una serie di pratica sofisticate di ginnastica fisica o mentale, ancora quando ella prescriva qualche tipo di
esercizi. Lo yoga è un stato spirituale e psicologico nel quale si usano certe posizioni fisiche o" asanas." Ma questi esercizi stanno
destinati solamente a rilassare la mente ed il corpo ed a preparare questi elementi di tale forma che la coscienza possa andare oltre la
piattaforma materiale. Ricordi, come già lo spieghiamo nell'introduzione di questo corso che il parola yoga proviene del vocabolo
Sanscrito yug che significa vincolare.
Avanzare durante il tragitto dello yoga significa conoscersi migliore e più profondamente, e la vera conoscenza significa la capacità di
autocontrolarse e finalmente stabilire un vincolo con la Verità Assoluta. In questo programma di meditazione si usano alcuni esercizi
fisici e mentali per aiutare a rilassare il corpo e la mente. Come lo spiega Krishna nel Bhagavad-gita": Per quell'il cui mente è sfrenata,
l'autorrealización è un lavoro difficile. Ma quell'il cui mente è controllata e che si sforza mediante i mezzi corretti, ha assicurato il
successo. Quella è la Mia opinione." (Capitolo 6) testo 36.
È importante il non dare preferenza agli esercizi e trascurare così la pratica della cosa mentale o psicologico che sono le vere mete di
questo programma. Lei può imparare a respirare molto abilmente ed a collocare il suo corpo in differente asanas, ma questo non gli
garantisce né la pace mentale né il progresso spirituale.
Oggigiorno si uguaglia l'avanzamento spirituale con migliaia e migliaia di cose che non hanno relazione con la vera liberazione
dell'anima, o del suo confino in questa esistenza materiale. Infine, il valore di qualunque sentiero deve giudicarsi per il frutto che
produce. In conclusione, ricordi che la parte più importante del successo nella sua meditazione consiste nel diligente studio di ogni
lezione. Allo stesso tempo non dimentichi che la meditazione deve essere eseguito calmadamente, con gran attenzione, mente aperta
ed in un atteggiamento contemplativo adeguato.
Per incominciare la sua meditazione, prepari nel piano un posto che non sia troppo soffice, né neanche troppo cinque pesetas. Si
raccomanda utilizzare una stuoia vegetale che copra il sedile utilizzato. Situi Lei comodamente in lui, attraversi le sue gambe e respiri
lenta e profondamente. Mantenga eretto e diritto il corpo, il collo e la testa. Con gli occhi socchiusi, guardi fissamente la punta del
naso, chiuderli significherebbe completamente la possibilità di addormentarsi; aprirli del tutto significherebbe la possibilità di essere
distratto per gli oggetti che stanno intorno a suo.
Krishna dice": La situazione yoga è quella del disinteresse di tutte le attività sensuali. Chiudendo tutte le porte dei sensi e fissando la
mente al cuore e l'aria vitale nella parte superiore della testa, uno si situa nello yoga." , B.G. Capitolo 8, verso 12.
Gli esercizi riaffermano il controllo sulla sua mente; lei arriverà ad essere esente di tutte le paure e completamente libero di pensieri
sensuali. Mediti circa la grazia e protezione dell'Assolute, la meta ultima della sua vita. In questo modo, lei deve prepararsi a sé stesso
ogni giorno. Incominci a meditare giornalmente per un minuto e dopo aumenti il suo tempo di meditazione un minuto ciascuno giorno
fino a completare tre minuti di meditazione giornalieri. In altre lezioni gli saranno dati differenti esercizi per praticare, ma ogni
sessione di meditazione del Gita dovrà incominciare e finire con tre minuti di tranquilla meditazione.
Ricordi che non importa quanto lungo sia la strada, incomincia col primo passo. Rimanga fisso nel sentiero con tenacia, intelligenza e
pazienza, ed arriverà a liberarsi di tutte le tensioni.
SEZIONE 4
Differenti aspetti della conoscenza vedica
Opinioni degli scienziati circa l'origine della cultura vedica.
In questa sezione discuteremo alcuni temi relazionati con l'origine e la psicologia della conoscenza vedica. La conoscenza vedica ed il
processo di yoga non sono basati nella fede cieca, pertanto, dobbiamo aumentare la nostra convinzione studiando molto accuratamente
questa sezione.
In questa opportunità c'occuperemo degli aspetti storici ed archeologici della cultura vedica. Gli attrezzi utilizzati dagli ideologi
empirici sono le correnti scientifiche della storia, l'antropologia, l'archeologia, la filologia e discipline perfezioni. Tuttavia, gli erudito
sono di accordo in cui la ricostruzione critica dell'origine e natura della cultura vedica è altamente incerta.
L'archeologia ovviamente, è una scienza specialmente appropriata per verificare circa le culture antiche, ma, quello che fu certo per i
registri storici vedici è anche certo per le scoperte archeologiche, i quali non ci danno fino al presente una visione chiara della civiltà
vedica? Ovviamente, molti dei posti geografici menzionati nelle scritture vediche si conoscono ancora, e di accordo con la tradizione,
molti dei tempii in India sono stati conservati durante migliaia di anni, ma questi posti non hanno lasciato evidenze archeologiche
solide.
Conseguentemente, i costumisti menzionano che la letteratura vedica fu scritta nei principi dell'era di Kali, approssimativamente
cinque mille anni fa e che i filosofi, yogis e Rsis vissero fa molti milioni di anni furono gli abili osservatori. Benché molto spesso gli
scienziati empirici considerino esagerata tale sofisticazione nell'umanità antica, essi ammettono che" la storia della razza umana si sta
riscrivendo con nuovi processi di computo e con emozionanti scoperte attorno al mondo." La tendenza generale di tornare a scrivere la
storia dell'umanità è per comprovare i dati teorici, dai principi della civiltà umana avanzata ed andando all'indietro fino a quello che
arrivò ad essere conosciuto come preistoria. E per quel che riguarda l'archeologia in India, gli scavi di città e tempii non hanno
prodotto ancora dati empirici concludenti circa la prima apparizione della cultura vedica.
L'archeologia occidentale iniziò i suoi lavori nei principi del secolo XIX, quando gli investigatori dell'East India Company scoprirono
molti tempii, santuari, monete antiche ed iscrizioni scritte in lingue morte. Nella decade degli anni 30 del secolo 19 si decifrarono gli
editti dell'imperatore Asoka e si situò alla civiltà Indù nell'anno 300 prima di Cristo. Nel secolo 20, incominciarono lavori a gran
scala. Le scoperte archeologiche più famose in relazione col periodo preistorico ebbero luogo basso la supervisione dell'archeologo
Sri John Marshall chi nell'epoca degli anni 20 scoprì le città di Harappa e Mohenjaro, localizzate in quello che oggi è il Pakistan.
Queste erano le città di un'efficiente comunità sociale urbana, chiamata ora la civiltà indù e la quale partita a credito da 3.000 anni
A.C.
SEZIONE 5
PRINCIPALI FILOSOFIE DI L'AUTORREALIZACIÓN.
Cominceremo questa sezione investigando le fonti dove questi filosofi della trascendenza calmarono in realtà la sua sete Assoluta.
Che cosa sono le Proibizioni? Da dove provengono? Che cosa dicono? Chi li scrisse o compilò? Commentando il Vedanta Sutra
(2.1.6), Madhva, uno dei principali maestri della filosofia vedica, cita il Bhavisya Purana come segue:
Rg - yajuh - samartharvas ca bharatam pancaratrakam mula-ramayanam caiva proibisce ity eva sabditah Puranani ca yaniha
vaisnavani vido vidhu
"Il Rig-proibizione, lo Yajur-proibizione, il Sama-proibizione, l'Atharva-proibizione, il Mahabharata, il quale include il Bhagavad-
gita, il Pancaratra e la Ramayana originale, sono considerati tutti come letteratura vedica. I Puranas supplementi Vaisnavas, sono
anche letteratura vedica." Noi possiamo includere anche le scritture corollario come i Samhitas ed i commenti dei grandi maestri chi
hanno guidato per secoli il corso del pensiero vedico.
Affinché sia accettata come vedica una scrittura deve conservare lo stesso proposito dei testi vedici originale. Le scritture vediche,
Costumisti, comprendono un tutto armonioso con una conclusione armoniosa (siddhanta). In conseguenza, noi dobbiamo accettare
come scrittura vedica fededegna qualunque opera che sviluppi il siddhanta vedico senza cambiare il suo significato, perfino se l'opera
non fa parte delle scritture originali. In effetti la tradizione vedica necessita di più opere autorizzate che trasmettano il messaggio di
accordo col tempo ed il posto. Tuttavia, per essere genuine queste estensioni della letteratura vedica devono adattarsi strettamente alle
dottrine delle Proibizioni, i Puranas ed il Vedanta-sutra.
La letteratura vedica non è morta né è arcaica. Nonostante, qualunque opera letteraria, sia antica o moderna, deve essere considerata
non vedica se devia del Siddhanta Vedico. Così, il Buddismo, il Jainismo ed il Sikhismo, benché siano definitivamente risultato della
letteratura vedica, non sono considerati come tali. Perfino la concezione di induismo è altrui alla conclusione vedica, come lo vedremo
più tardi.
Le scritture vediche sono estese e varie. Solamente il Rig-proibizione consta di 1.017 inni, il Mahabharata consta di 110.000 paia di
versi e le 18 Puranas principali contiene cientos di migliaia di versi.
SEZIONE 6
LO YOGI E LE SUE RELAZIONI CON IL MONDO. LO YOGI, AMICO DI TUTTI.
"Se la nascita e la morte non esistessero, e né l'età né la paura della cosa amata si frustrasse, se tutto non perisse tanto rapido, Che vita
non sarebbe cosa di apprezzare? Pancatantra.
Una domanda che uno si deve fare è: perché devo cercare l'autorrealización? La risposta è che la nostra sofferenza, sia grande o
piccolo, è causato per il fatto che non sappiamo chi siamo, da dove veniamo e verso dove andiamo. Le difficoltà che si vanno
incrementando tra le persone, i gruppi e perfino le nazioni, hanno la stessa causa: non sappiamo chi siamo o chi il nostro vicino è.
Questo è il perché finalmente richiediamo una soluzione efficiente.
Da molti anni la gente ha tentato di risolvere i problemi che angosciano l'uomo ed il mondo, e sono accorsi alle differenti scienze
sociali tali come la Filosofia, la Sociologia, la Psicologia e la Politica, elaborando qualche sistemazione materiale e pertanto
temporale, per tentare di evitare d'un colpo per tutti tali problemi, ma benché essi si siano sforzati dura e sinceramente in queste
sistemazioni, il beneficio ottenuto non ha risolto veramente alla comunità intera i problemi che penetra la natura materiale.
Di un altro lato, una persona intelligente capisce che la ricerca della sua felicità e quella degli altri esseri, assolo può essere contrario
dentro sé stesso. Questo è il vero intendimento dell'esistenza come esseri spirituali eterni: la comprensione dell'anima come l'Essere e
del corpo materiale come il veicolo temporaneo nel quale abita l'anima.
Di accordo con la comprensione vedica: gli animali, le piante, gli insetti, etc., sono tutti essi esseri vivi dovuto alla presenza
dell'anima, la quale si manifesta mediante la coscienza. Dentro il corpo di ogni essere vivo si trova l'anima, già sia, il corpo di un
filamento di erba, una piccola farfalla, un gigantesco elefante, un cigno, una vacca o un uomo. Tutti questi esseri vivono dovuto alla
presenza dell'anima.
Perfino mediante l'osservazione sprovveduta, possiamo vedere che tutti i corpi si vedono differenti. Quella differenza dipende dal"
desa, kala e patra" (tempo) posto e dettaglia. In ogni sposo, il corpo è differente e la coscienza è differente, ma l'anima è la stessa.
L'anima in un uomo è della stessa qualità che l'anima in un filamento di erba. Questa è la vera comprensione vedendo gli altri esseri.
Sappiamo anche che, col proposito di mantenersi a sé stesso, uno deve ammazzare ed alimentarsi di altri esseri, tali come le piante.
Nella letteratura vedica si dice": In questo mondo materiale tutte le entità viventi conservano la sua vita alimentandosi di altre entità
viventi." Così, deplorevolmente uno deve causare dolore ad un'altra entità vivente. Ed in questa confusa situazione è molto difficile
capire come potere vivere e lavorare per il beneficio di tutti gli altri, ma per quello che capisce la vita da un punto di vista spirituale,
conosce le cose come sono; la sua visione si trasforma ed immediatamente si trasforma anche la sua relazione con gli altri esseri
viventi. Egli non li considera oramai come semplici macchine per la sua propria soddisfazione personale, ma vedrà in essi fratelli più
avanzati e fratelli meno avanzati che egli, ma sempre i suoi fratelli, ed in conseguenza, egli sarà gentile con tutti ed agirà da tale forma
che causerà il minore danno ed il maggiore beneficio entrando in contatto con questi esseri. Come dice il Gita nel capitolo 6, verso 32:
"Oh Arjuna! è un yogi perfetto chi mediante il paragone con suo proprio io, vedi la vera uguaglianza di tutti gli esseri tanto nella sua
felicità come nella sua afflizione."
Le scritture vediche descrivono le qualità di un yogi: egli è amichevole con tutti, egli non vede nessuno come il suo nemico, in lui può
confidarsi, è uguale verso tutti, nessuno può trovarlo una mancanza, è magnanimo, soave, sempre pulito, lavora sempre per il
beneficio di tutti, è molto pacifico, è sempre devoto al supremo, è studioso, autocontrolado, non mangia più della cosa necessaria, non
è influenzato per l'energia inferiore o illusoria, Maya, offre sempre i suoi rispetti a tutti, non desidera nessun rispetto per lui, è sempre
grave, misericordioso, poetico, esperto e silenzioso.
Orbene, se lei volesse studiare medicina o musica dovrebbe seguire un processo, egualmente, l'autorrealización richiede anche un
processo graduale. Non può sperarsi che qualcuno che affliggi incomincia in queste discipline spirituali sia già un essere perfetto che
abbia sviluppato tutte quelle meravigliose qualità; tuttavia, potremo migliorare gradualmente il nostro carattere personale, sviluppando
maturità e stabilità mentale con una coscienza illuminata. Di questa maniera, potremo essere stimati per gli altri perché staremo in
capacità di comprendere le persone e le cose, in termini della sua reale natura. Se lei segue questi insegnamenti seriamente capirà,
ovviamente, quale è il beneficio che può ottenere e di che maniera può aiutare a tutte le altre entità viventi che sono dopo tutti i suoi
fratelli.
SEZIONE 7
YOGA E SALUTE. Questa sezione lo servirà tanto da guida in tutti gli aspetti fisici come nella sua dieta e nella sua salute mentale e
spirituale. Vicino alle gradevoli preparazioni vegetariane, la nutrizione perfettamente oscillata ed una comprensione profonda della
natura spirituale degli alimenti che lei consuma, possono combinare si ferma creare in lei una vita felice e salutare. Lei può godere di
una buona alimentazione e contemporaneamente potrà ottenere comprensione spirituale.
Anche questa sezione tratterà della medicina ayurvédica ed alla fine di ogni lezione lei troverà sempre una semplice, ma squisita
ricetta vegetariana.
Primo che tutto, faremo una breve introduzione circa la scienza della medicina vedica, la quale c'aiuterà a conoscere meglio il nostro
corpo, la sua natura e le sue attenzioni, l'alimentazione e l'igiene, infine, insegnamenti pratici per mantenere questo corpo, il quale è
considerato per tutte le filosofie e religioni come un tempio di Dio.
L'Ayurveda, originario delle proibizioni, è la Scienza Medica per una vita salutare. Include campi perfeziona della conoscenza come
biologia, botanica, herbología, anatomia, nutrizione, igiene, medicina e chirurgia. Questo ramo specializzato della conoscenza Vedica
fu rivelata originalmente per Sri Dhanvantari, un'incarnazione del Sig. Supremo.
Si crede che originalmente esistessero sedici parti dell'Ayur-proibizione. Si dice anche che questa scienza dell'Ayur-proibizione fu
parlata per il gran saggio Atreya Rsi ai saggi di Naimisaranya, un bosco in quello che è attualmente Bengal occidentale, e che
posteriormente fu redatta e reescrita per differenti autori in distinte epoche. Il Sarak Samhita ed il Sushruta Samhita sono i commenti
più antichi ed autorizzati di tutti. Noi discuteremo molte di questi insegnamenti pratici in altre lezioni.
Le Proibizioni provvedono una completa descrizione della scienza che parla circa la nutrizione, ma vanno anche oltre una buona
nutrizione, perfino gli animali più bassi sanno proprio che mangiare per mantenersi salutari, e c'insegnano come spiritualizzare il
processo di alimentazione mediante la trasformazione di tutte le attività culinarie offrendoli al Supremo. Questa arte è abbastanza
semplice e gli apprendisti avanzati di yoga non lo dimenticano mai. In lezioni posteriori lei imparerà gradualmente questo processo.
Speriamo che nel frattempo, lei sviluppi gradualmente sempre di più attrazione per gli alimenti vegetariani. Non solamente arriverà ad
essere più ricco e saggio, bensì più salutare; gradualmente lei si renderà conto che una dieta pura è essenziale per lo sviluppo di una
coscienza pura.
Ora viene una squisita ricetta dalla cucina vegetariana molto facile da preparare.
INSALATA DI CETRIOLO CETRIOLO (RAITA)
1 cetriolo grande; 2 Tazze di Yoghurt; 1/2 Cucchiaiata di cumino in polvere; 1/2 Cucchiaiata di sale; Un pizzico di pepe in polvere.
Peli e grattugi il cetriolo. Aggiunga lo Yoghurt e le specie. Agiti soavemente. Raffreddi nel frigorifero.
Speriamo che preparando questa insalata gradevole e rinfrescante lei ricorderà l'origine degli ingredienti e darà grazie al Sig. Supremo
per la sua generosa creazione. Mediante tale remembranza, lei si purificherà ed arricchirà spiritualmente. Come raccomanda il
Bhagavad-gita": Oh figlio di Kunti, tutto quello che faccia, tutto quello che mangi, tutto quello che offra e regala, così come tutte le
austerità che esegua, devi farli come un'offerta a Me." , Bg. 9.27).
Questo è tutto per oggi.
Un'altra volta gli auguriamo pieni successi in questo gran sentiero, il quale ha incominciato giustamente ora. Prima di concludere la
sua pratica giornaliera, assicuri Lei di ripetere la meditazione che imparò nella prima parte di questa lezione.
LEZIONE 2
Oggi stiamo cominciando la seconda lezione del suo corso di Yoga: Un passo più in avanti nel sacro sentiero dello Yoga. Costruiamo
insieme un mondo più gentile.
SEZIONE 1
STUDIO DEL BHAGAVAD-GITA.
"Il fatto che il Bhagavad-gita rimanga in piena validità, può essere giudicato per la maniera come grandi riformatori tali Mahatma
Gandhi e Vinoda Bhave basarono come spontaneamente le sue vite e le sue azioni su lui e lo commentarono in dettaglio ai suoi
discepoli." (Thomas Merton).
La sezione una di ogni lezione consta di un esame del Bhagavad-gita, capitolo per capitolo, permettendogli due settimane per
completare il suo studio. Per capire il pieno significato degli insegnamenti di Krishna ad Arjuna, è importante studiare
contemporaneamente poche pagine.
In questa seconda lezione del suo corso di Yoga, offriamo in primo luogo un'introduzione alle basi storiche del Bhagavad-gita, e
discutiamo dopo il primo capitolo," Osservando gli eserciti nel campo di Battaglia di Kuruksetra."
Basi Storiche.
La narrazione principale del Mahabharata tratta circa la guerra tra i Kauravas," i cento figli di Dhritarastra", diretti per Duryodana, e
del lato opposto, i suoi cugini," i Pandavas", i figli di Pandu, guidati per Yudhistira suo fratello maggiore.
Pandu e Dhritarastra erano i figli del Re Vicitravirya, un discendente del Re Bharata, antico sovrano del mondo di chi devia il nome
del Mahabharata. Dhritarastra era il figlio maggiore ed il legittimo successore del trono, ma per essere nato cieco, il trono fu dedito a
suo fratello minore Pandu. Tuttavia, Pandu morì essendo molto giovane ed i suoi cinque figli (Yudhistira) Bhima, Arjuna, Nakula e
Sahadeva, rimasero bassi la tutela parziale di Dhritarastra. Questo non accettò mai la supremazia di suo fratello, e desiderando che,
invece dei figli di Pandu, i suoi propri figli governassero al mondo, egli cospirò contro la vita dei Pandavas e la sua madre vedova
Pritha (Kunti). I Pandavas, tuttavia, scapparono dalle sue atrocità un ed un'altra volta, dovuto principalmente all'amorosa protezione di
Krishna chi era nipote di Kunti e, pertanto, parente di essi.
Infine, Duryodhana, un politico molto abile e figlio maggiore di Dhritarastra, ingannò ai Pandavas e li privò del suo regno e la sua
libertà in una partenza di gioco. Dopo essere stato forzati a passare tredici anni nell'esilio, i Pandavas ritornò e reclamarono il suo
regno a Duryodhana chi bruscamente ricusò consegnarlo. I Pandavas, obbligati moralmente come Ksatriyas ad occuparsi in alcuno
forma dell'amministrazione politica, ridussero le sue domande a solo cinque province. Quando anche questa miserabile petizione fu
respinta, Arjuna ed i suoi fratelli ricorsero alle armi, preparando lo scenario per quello che risulterebbe essere una devastatrice guerra
globale. Yudhistira era il fratello maggiore dei Pandavas, e per guadagnare il trono o per opporsisi a, si riunirono i grandi guerrieri di
tutti gli angoli della terra. Come gesto fine per evitare la guerra, Yudhistira inviò a Krishna per proporre una tregua, ma Krishna trovò
a Duryodhana determinato a dirigere il mondo alla sua maniera.
Mentre i Pandavas, uomini dei più elevati principi religiosi e morali, riconoscevano a Krishna come quello Sig. Supremo Stesso, gli
empi figli di Dhritarastra non l'accettavano così. Tuttavia, Krishna si offrì a partecipare alla guerra di accordo coi desideri dei rivali.
Come Dio, Egli non si farebbe personalmente carico del tema, ma chi lo desiderasse potrebbe scegliere tra approfittarsi dell'esercito di
Krishna o avere a Krishna stesso. Come consigliere ed aiutante, Duryodhana, il geniale politico, voleva strappare l'esercito a Krishna,
mentre Yudhistira fu altrettanto ansioso di avere a Krishna Stesso.
Di questa maniera, Krisna si trasformò nell'auriga di Arjuna, assumendo il carico di condurre la quadriga del leggendario arciere.
Questo ci porta al punto nel quale comincia il Bhagavad-gita, coi due eserciti in formazione ed intelligenti per iniziare il
combattimento.
CAPITOLO UNO: OSSERVANDO GLI ESERCITI IN IL CAMPO DI BATTAGLIA DI KURUKSETRA.
Come lo racconta il Mahabharata, di seguito gli eserciti in lotta, i quali sono diretti per i Pandavas ed i Kauravas rispettivamente, si
sentono ora disposti per la prima battaglia della gran guerra di Kuruksetra. Dopo il tumultuoso tocco delle conchiglie di ognuno degli
eserciti, segnalando così il principio della battaglia, Arjuna chiede a Krishna - chi ha consentito agire come il suo auriga - che collochi
la sua quadriga tra i due eserciti. Arjuna vedi allora per il suo orrore, ai suoi genitori, nonni, zii, fratelli, figli ed amici nelle file di
entrambi gli eserciti, preparandosi per la battaglia. Oppresso di dolore e vedendo i suoi parenti intimi, maestri ed amici riuniti con
simile spirito bellicoso, Arjuna, pieno di compassione, si sente abbattuto e decide di non lottare.
Perché Arjuna decise di non lottare? Per compassione? Per debolezza?, o fu per ignoranza caso nel quale Arjuna non si intendeva
l'importanza della sua propria partecipazione di questa guerra decisiva nell'ostacolare l'avanzamento degli empi Kauravas?. Nel
capitolo uno e nei primi versi del capitolo due, ascoltiamo i propri argomenti di Arjuna giustificando la sua decisione di non lottare.
Quindi ascolteremo al Sig. Supremo Sri Krishna chi spiega ad Arjuna perché i suoi argomenti non hanno nessun valore.
È importante per noi tenere in conto che Arjuna era un gran devoto ed un'anima pienamente autorrealizada, benché nel racconto del
Gita egli dimostri essere molto confuso, realmente è stato posizionato nella sua posizione" ignorante" per Krishna, il direttore di scena
di questo dramma, e sta giocando solamente un ruolo, affinché così possa Krishna comunicare i suoi insegnamenti trascendentali per il
beneficio di tutto il mondo. Come la conversazione di Krishna dissipa tutti i dubbi di Arjuna e lo libera di ogni ansietà, le parole di
Krishna hanno anche il potere di liberare tutti ed ognuno di noi delle legature di questa esistenza materiale, se abbiamo realmente il
desiderio di accettarli nel cuore.
Ognuno di noi, di un o un'altra forma, è mantenuta per gli stessi problemi che esprime Arjuna nel Gita. Pertanto, se desideriamo capire
le istruzioni liberadoras di Krishna, dobbiamo identificarci primo con Arjuna ed i suoi problemi. Questo è facile, poiché, come
Arjuna, siamo attratti ai nostri propri corpi, alle nostre famiglie, ai nostri lavori, al nostro paese, etc. Essere attratto non significa
necessariamente che tali cose ci piacciano troppo, ma semplicemente le nostre vite girano attorno a, e sono grandemente affettate per
queste designazioni materiali temporali di una forma o altra e pertanto dobbiamo fare attenzione al risultato delle nostre azioni.
Come Krishna fa notare ad Arjuna, nei versi 16 e 17 queste designazioni cangianti non esistono realmente dal punto di vista cosmico,
e l'unica cosa che importa in realtà è l'Io eterno ed immutabile, l'indistruttibile anima spirituale. Questa è la base di tutta la conoscenza
trascendentale, e perfino se lei non avesse assimilato nient'altro di questo corso, se lei realizza pienamente che" io non sono questo
corpo, io sono un'anima spirituale, parte e porzione del Sig. Supremo", lei avrà dominato l'essenza dello yoga. Continui leggendo e
rileggendo il capitolo due durante le prossime due settimane e mediti profondamente su tutti i concetti importanti.
SEZIONE 2
Bhagavad-gita, Capitolo 2, Testo 22
vasamsi jirnani yatha vihaya navani grhnati naro parani tatha sarirani vihaya jirnani anyani samyati navani dehi
vasamsi - vestiti; jirnani - vecchie e consunte; yatha - come è; vihaya - lasciando; navani - vestiti nuovi; grhnati - accetta; narah - un
uomo; aparani - altre; tatha - allo stesso modo; sarirani - corpi; vihaya - abbandonando; jirnani vecchi ed inutili; anyani altri corpi;
samyati - in realtà accetta; navani - nuovo dehi - anima corporificada.
Traduzione": come una persona si mette nuovi paramenti rifiutando le vecchie, in forma simile, l'anima accetta nuovi corpi materiali
abbandonando i vecchi ed inutili."
Mediti sui differenti corpi che lei ha avuto in questa vita e nei quali avrà man mano che invecchia. Il suo corpo cambia
permanentemente, ma lei, l'io reale, rimane sempre lo stesso, agendo come un osservatore dal cambiamento.
L'idea chiave in questo verso è" Cambiamento." Il cambiamento di un corpo ad un altro non è niente strano. I corpi vecchi sono
comparati con paramenti sconquassati ed inutili e pertanto, li cambiamo con corpi nuovi. L'anima non può rimanere in un corpo
vecchio ed inutile e pertanto, ella cambia dimora nel momento opportuno.
Ripeta il verso in Sanscrito durante tre o quattro minuti tutti i giorni, usando il cassette affinché l'aiuti nella pronuncia. Tenti di
memorizzare il verso e lo ripeta dopo mentre medita sul significato, durante due o tre minuti tutti i giorni. Continui ripetendo anche il
verso della lezione uno, tanto spesso che non lo dimentichi.
SEZIONE 3
YOGA E MEDITAZIONE.
PAVANAMUKTASANAS: Rilassamento delle Gambe.
Primo investa tre minuti in tranquilla meditazione, come si spiegò nella lezione uno. Ora incominciamo gli esercizi di oggi, imparando
un po' più circa il corpo e come rilassarlo. "Oh Arjuna! il Sig. Supremo è situato nel cuore di tutti e dirige il vagare di tutte le entità
viventi che stanno situato come in una macchina fatta di energia materiale." , B.g.18. 61).
Il corpo fisico è simile ad una macchina, ma dovuto alle brutte posizioni, molte volte, le sue differenti parti spendono prematuramente,
specialmente le congiunture. Inoltre, la maggioranza dei corpi soffrono di secrezioni, le quali producono tensioni ed inibizioni
muscolari. A volte sentiamo dolori in differenti parti del corpo senza una ragione apparente, ma se teniamo in conto che il corpo
umano non è più che una macchina, allora sapremo che quella macchina ha bisogno di attenzione ed accomodamenti speciali per il
suo corretto funzionamento.
I seguenti esercizi si denominano Pavanamuktasanas. Pavana si riferisce ai fluidi corporali come i gas, i quali spiegheremo più avanti
in una sezione sulla salute. Mukta, fa riferimento alla" liberazione" ed asana significa" posizione." Così Pavanamuktasanas è posizioni
che liberano i fluidi corporali ed eliminano prodotti di rifiuto che si sono accumulati in certe parti sensitive.
Quando il corpo si libera di ogni tipo di tensioni può funzionare perfettamente, come una macchina quando è stato ben oliata.
Praticando giornalmente questi esercizi, stiamo stimolando le differenti parti del corpo, ed il risultato è completo rilassamento ed
ovviamente un miglioramento della salute.
Incominciamo oggi col rilassamento delle gambe.
a, Senti Lei comodamente. Allunghi ora in avanti le sue gambe. Le mani nel suolo, di fianco alle anche. Piedi insieme. Incominci per
contrarre in avanti le dita dei piedi ed all'indietro senza muovere le caviglie. Una contrazione in avanti ed all'indietro è una volta. Lo
ripeta dodici volte, Raffigura 1.
b, Contragga in avanti le caviglie ed all'indietro. Ripeta l'esercizio dodici volte. , Raffigura 2.
c, Separi i piedi circa quaranta centimetri. Incominci a girare il piede destro in direzione delle lancette dell'orologio. Conti fino a
dodici. Ora giri il piede destro in senso contrario uguale numero di volte. Ripeta l'esercizio in entrambi i sensi col piede sinistro.
Ora d, giri contemporaneamente entrambi i piedi, usando lo stesso processo ed uguale numero di volte.
e, Allacci le mani sotto alla coscia destra. Pieghi la gamba fino a che il suo ginocchio tocchi il suo petto, l'estenda dopo nuovamente in
avanti. Lo ripeta dodici volte. Allacci ora le mani sotto alla coscia sinistra. Segua lo stesso processo con uguale numero di volte, Fig.
3).
f, Unisca le sue gambe. Collochi la mano destra sotto alla coscia destra e la mano sinistra sotto alla coscia sinistra. Doppio entrambe le
gambe e porti le ginocchia al petto. Lo ripeta dodici volte, Fig. 4)
Ora g, allacci le sue braccia sotto alla coscia destra. Giri la gamba, descrivendo un ampio circolo. Ripeta l'esercizio dodici volte.
Faccia dopo la stessa cosa con la gamba sinistra. Li giri primo nella direzione delle lancette dell'orologio e dopo in senso contrario.
h, Unisca le gambe ed unione le braccia sotto alle cosce. Giri simultaneamente entrambe le gambe descrivendo un ampio circolo.
Ripeta l'esercizio dodici volte. Li giri primo nella direzione delle lancette dell'orologio e dopo in senso contrario, Fig. 5).
i, Corica Lei di spalle. Braccia e gambe separati, le palme delle mani guardando verso l'alto. Chiuda gli occhi. Respiri profondamente
e rilassi Lei per cinque minuti. , Fig. 6).
Nota: prima delle pratiche deve darsi sempre un bagno di acqua fredda e dopo gli esercizi asciugarsi il sudore del corpo con un
asciugamano. L'Ayur-proibizione raccomanda non lavarsi con acqua fredda dopo avere praticato gli esercizi.
SEZIONE 4
DIFFERENTI ASPETTI DELLA CONOSCENZA VEDICA.
Quanto lei valga?
"Quello che abbandona quello che è imperituro per quello che è perituro, perde quello che è perituro e quello che è imperituro. La
cosa peritura è niente in sé stesso." (Canakya Pandit).
"Grazie all'inflazione, leggiamo in un recente ufficio dell'Associated Press," lei vale ora cinque e mezze volte più di quello che valeva
fa solo pochi anni. Il calcio, il magnesio, il ferro ed altri chimici nel corpo di un adulto avevano un valore di 98 centesimi di dollaro
nei primi anni della decade dei 70 ed ora hanno un valore di US$5.60 di accordo col dottore Harry Monsen, professore di anatomia
nella scuola di medicina dell'Illinois. Ed il prezzo continuerà ad aumentare come sta succedendo con cadaveri e scheletri, disse. Siamo
messi nella spirale inflazionaria."
In quello che siamo messi è più che la spirale inflazionaria. siamo messi in quello che la letteratura Vedica segnala come la vera
essenza dell'illusione, il fallimento di capire chiaramente chi siamo.
"La maggior parte del corpo umano, continua l'articolo, è acqua. In una persona di 50 chili, disse il dottore Monsen, ci sono
approssimativamente 5 chili di calcio, 1 chilo di fosfati, 18 once di potassio approssimativamente ed un po' più di 12 once di zolfo e
sodio, un po' più di 2 once di magnesio ed un po' meno di 2 once di ferro, rame ed iodio."
Ora, gli sembra che quello lei è? mediti su questo per un momento. Il corpo è acqua nella sua maggiore parte, dice il dottore Monsen,
ma, quando lei pensa circa chi lei è, quando pensa circa suo io, della sua identità, Pensa di lei stesso come annacquato? Nel corso della
sua vita lei ha bevuto moltissima acqua e ha evacuato anche molta. L'acqua è andata e venuto, ma lei sta lì ancora. Che cosa è quello
lei? calcio, fosfato, potassio, zolfo? è questa la composizione essenziale della nostra identità? sodio, magnesio ferro, rame...?
La questione è semplice. Se analizziamo i nostri corpi non troveremo più che un barile pieno di acqua e chimici per valore di cinque o
sei dollari. Tuttavia, se meditiamo circa noi stessi, chi siamo realmente, sapremo intuitivamente che siamo più qualcosa, conclusione?
noi non siamo questi corpi materiali.
Mediante la discriminazione intelligente, dobbiamo tentare di capire la differenza tra il corpo e l'Io. Il corpo è fatto di chimici: solfori,
iodio, etc., ma l'Io, l'identità reale dell'essere vivente è la coscienza. Il corpo con coscienza è una persona il corpo senza lei è un
cadavere. I cadaveri, annota l'AP" stanno più cari che mai." Il dottore Munsen predice che pronto il prezzo raggiungerà gli US$200.
La coscienza, tuttavia, non ha prezzo. L'intelletto, l'ambizione, la bontà e l'amore sono tutti sintomi della coscienza. Così, in questo
senso, è che la coscienza è l'elemento essenziale ed invaluable del corpo.
L'AP ha inviato un interessante ufficio circa il valore del corpo, ma, quanto più interessati dobbiamo stare nella comprensione dell'io
dentro il corpo? Che cosa è quello che c'incita ad attaccarci tanto ai nostri corpi mentre stiamo in essi? Se inquisiamo in questa forma,
vedremo finalmente l'importanza della coscienza. È la coscienza quella che dà vita al corpo e quella che fa temporaneamente a questo
tanto prezioso.
Questa coscienza è conosciuta anche come anima, o spirito. La letteratura Vedica pertanto, ci dice che se noi desideriamo
comprendere il vero valore della vita, dobbiamo inquisire circa la nostra identità spirituale, oltre i nostri corpi materiali. La
maggioranza di noi pensa che siamo il corpo. Quando pensiamo di noi stessi come americani, indù, giapponesi o tedeschi, bianchi o
neri, uomini o donne. Che cosa sono queste designazioni bensì dettagliate descrizioni dei nostri corpi? Prestiamo troppa attenzione ai
nostri corpi il cui valore è praticamente nessuno, ed ignoriamo l'anima invaluable, o la coscienza dentro il corpo.
Quando fu detto alla gente che valeva solo 98 centesimi di dollaro, si sentirono offesi," disse il dottore Monsen." Si sentirono meglio
al sapere che valevano US$5.60." Se possiamo liberarci delle designazioni corporali, capiremo che definitivamente non siamo questi
corpi, e riconosceremo chi siamo realmente, ma non ci sarà limite per sentirci molto meglio.
Srila Vyasadeva scrisse le Proibizioni per la guida dell'umanità nell'era di Kali.
SEZIONE 5
FILOSOFIE DI L'AUTORREALIZACIÓN.
CHE COSA SONO LE PROIBIZIONI?
Ora studieremo un'introduzione breve, ma completa dell'origine delle Proibizioni.
Nel Brhad-Aranyaka Upanisad (2.4.10) ci si informa": Il Rg-proibizione, lo Yajur-proibizione, il Sama-proibizione, l'Atharva-
proibizione e gli Itihasas, storie come il Mahabharata ed i Puranas, stanno tutti ispirati per la Verità Assoluta. Questi derivano dal
Bramino Supremo senza nessun sforzo della sua parte. "Di accordo con la tradizione Vedica, le Proibizioni sono assolute e per se
stessi autorizzati. Non dipendono più che di se stessi per essere spiegati. Questo stesso principio viene dalle labbra di Sri Krishna nel
Bhagavad-gita (3.15): Brahmaksara samudbhavam" Le Proibizioni sono manifestati direttamente dell'infallibile suprema Personalità
di Dio." Il commentatore Sridhara Swami (Bhavarthadipika 6.1.40) annota che le Proibizioni sono supremamente autorizzate perché
essi derivano da Narayana stesso. Jiva Gosvami annota che la scrittura Vedico Madhyandina-sruti attribuisce tutte le Proibizioni
(Sama) Atharva, Rg e Yajur, così come i Puranas e gli Itihasas alla respirazione dell'essere Supremo. Finalmente l'Atharva-proibizione
afferma che Krishna chi istruì a Brahma in principio disseminò la conoscenza Vedica nel passato.
Come abbiamo visto, le scritture si descrivono a loro stesse come apauruseya, volendo significare che esse non provengono
materialmente da nessuna persona condizionata, bensì del Supremo, un'origine trascendentale alla dualità mondana.) La conoscenza
Vedica fu impartito a Brahma negli albori della creazione. Brahma istruì dopo a Narada i cui realizzazioni appaiono attraverso la
letteratura Vedica.
La conoscenza Vedica è considerata eterno, ma poiché l'universo materiale sta in flusso costante, gli insegnamenti Vedici devono
essere riaffermati. Benché anche l'universo materiale sia considerato eterno, continua a passare per tappe di creazione, manutenzione
ed annichilazione. Anteriormente le Proibizioni si trasmettevano in forma orale, ma dopo il saggio Vyasadeva compilò tutti i
costumisti in forma scritta.
SEZIONE 6
LO YOGI E LE SUE RELAZIONI CON IL MONDO.
LO YOGI E LA PULIZIA DIVINA.
Leggiamo nel capitolo 13, testi 8 al 12 di Bhagavad-gita": L'umiltà, l'assenza di orgoglio, la non violenza, la tolleranza, la semplicità,
l'avvicinarsi ad un maestro spirituale fededegno, la pulizia, la costanza, e l'atto-controllo... tutti questi aspetti sono caratteristici della
conoscenza, il contrario è ignoranza."
La pulizia fa riferimento tanto alla pulizia esterna come all'interna. Pulizia interna significa una mente pulita e pura, la quale manifesta
la luce e la verità dell'anima. In questo stato di purezza uno può utilizzare la mente in forma costante per incrementare ed espandere la
comprensione spirituale. Questo l'abilita ad uno per controllarsi a sé stesso in tutte le circostanze ed a mantenere un atteggiamento
positivo. La pulizia interna significa dissipare sempre l'oscurità dell'ignoranza con la torcia della conoscenza. Il sistema Vedico per la
pulizia esterna può essere riassunto come segue: Presto nella mattina prima dell'uscita del sole, uno deve lavarsi. Prima di ciò, uno
deve lavarsi accuratamente i denti ed evacuare. Le Proibizioni prescrivono che uno deve lavarsi sempre le mani e la bocca dopo avere
mangiato, dopo avere toccato qualcosa di impuro, come sostanze inquinate e quando esce dai posti che generalmente sono visitati da
persone che non hanno abitudini di pulizia.
Inoltre, è importante essere attento alla pulizia della casa, specialmente nell'area dove uno medita. Nessuno dovrà entrare alla stanza di
meditazione con le scarpe sistemate. Le scarpe entrano in contatto con cose molto sporche. Come la meditazione e lo studio si
praticano generalmente essendo seduti sul piano, deve fare gran attenzione a mantenere la cosa bella copia e togliersi le scarpe è un
gran aiuto.
Se l'apprendista, sia uomo o donna, ha i capelli lunghi, questo deve essere legato dietro la testa durante la meditazione. Di accordo con
le scritture Vediche, il cotone si purifica o pulisce con acqua. La lana si purifica col sole e gli altri tessili devono lavarsi regolarmente.
I materiali plastici sono considerati impuri sotto ogni circostanza, per essere essi prodotti mediante idrocarburi.
Per sviluppare una coscienza più elevata, è importante mantenere sempre puliti e puliti l'ambiente ed i vestiti. Il Bhagavad-gita dice,"
L'austerità del corpo consiste in questo: il rispetto al Sig. Supremo, i brahmanas, il maestro spirituale ed i superiori tali come il padre e
la madre. La pulizia, la semplicità, il celibato e la non violenza sono anche austerità del corpo." (Capitolo 17) testo 14.
Come tale, la pulizia è descritta come una delle austerità del corpo, ma quello che arriva a diventare molto regolato, si abituerà anche a
questi principi, e naturalmente non avrà inconveniente alcuno, al contrario, arrivasse ad apprezzare ed allora ad assaggiare realmente
l'atmosfera spirituale, la quale è mantenuta in un ambiente di pulizia esterna ed interna. La sua vita arriverà ad arricchirsi con la luce
chiara della verità, ed incomincerà a sentire prosperità e felicità illimitate.
SEZIONE 7
YOGA E SALUTE.
Rifletti su un'alimentazione umana.
"Se qualcuno mi offre con amore e devozione, una foglia, un fiore, una frutta o acqua, Io l'accetterò." , Bg. 9. 26).
In questa occasione investigheremo insieme scientificamente i principi di una nutrizione appropriata alle necessità e finalità della vita
umana. Sappiamo molto bene che la scienza riconosce che alla dieta di qualunque essere vivente gli corrisponde una struttura
anatomica e fisiologica speciale, ed ugualmente, certe condizioni naturali proprie ed ambientali. (Ecosistema).
In questo senso, mediante la nostra esperienza pratica possiamo notare che la fisiologia, la costituzione anatomica visibile, i sistemi e
funzioni digestivi, sono differenti nei distinti regni della natura. L'essere umano e la tigre sono buoni esempi di questo acuto contrasto.
Di accordo con le sue diete, possiamo stabilire dentro i vertebrati tre gruppi principali a sapere: I carnivoro, gli erbivori ed i
frugívoros. Esaminiamo da vicino alcune delle sue caratteristiche principali e decidiamo dopo dentro quale categoria potrebbe ubicarsi
all'essere umano.
1.- Gli Animali Carnivori.
Questo gruppo include animali tali come il leone, il cane, il gatto, la tigre, etc. Una caratteristica notevole del suo sistema digestivo, è
che è generalmente breve, approssimativamente tre volte la longitudine dei suoi corpi. Questo si deve a che la carne, la sua dieta
naturale, si scomporsi rapidamente ed i prodotti risultanti di questa putrefazione diventano tossici in forma rapida se non sono espulsi
immediatamente del corpo. Un sistema digestivo breve permette l'evacuazione rapida dei chimici tossici che derivano dalla
decomposizione della carne. Lo stomaco degli animali carnivori trattiene solitamente dieci volte più acido cloridrico che lo stomaco
dagli animali non carnivori. Solitamente i carnivoro cacciano durante la notte e dopo riposano e dormono durante il giorno. Essi
mancano, in generale, di ghiandole sudoripare le quali servono per pulire e rinfrescare la pelle. La lingua rimpiazza queste funzioni.
Invece animali vegetariani come la vacca, il cavallo, il cervo, l'elefante, etc., digeriscono la maggior parte della sua alimentazione
durante la giornata diurna e traspirano liberamente attraverso i pori della sua pelle col fine di rinfrescare il suo corpo.
La differenza più significativa tra questi due gruppi la troviamo nei suoi denti. Oltre ai suoi affilati artigli, tutti i carnivoro possiedono
poderose mandibole ed appuntiti ed allungati denti chiamati canini, i quali attraversano la pelle più dura, partono e rompono ossa. I
carnivoro non possiedono molari, i denti piani posteriori, i quali sono imprescindibili affinché un animale di dieta vegetariana possa
macinare il suo alimento. A differenza dei grani, la carne non deve masticarsi nella bocca per essere predigerita, si digerisce nella sua
maggiore parte nello stomaco e gli intestini. Può osservarsi che per esempio, il gatto ed il cane appena se possono masticare.
2. Gli Animali Erbivori.
Questo gruppo di animali include l'elefante, la vacca, la pecora, il cammello, etc. Si alimentano di erbe, foglie e piccoli germogli presi
dei rami degli alberi. La sua digestione comincia nella bocca con una classe di enzima chiamato ptialina, la quale si trova nella sua
saliva. Il processo di assimilazione è lento negli erbivori ed il suo alimento deve essere masticato accuratamente e ben mischiato con
la ptialina per ottenere una digestione completa e corretta. Per questa ragione, gli erbivori possiedono 24 molari speciali e non
possiedono artigli né affilati denti. Bevendo acqua l'aspirano a differenza dei carnivoro che la bevono con la lingua. Come non si
alimentano di sostanze che si scomporsi rapidamente, come è il caso dei carnivoro con la carne, ed il suo alimento ha bisogno di
maggiore tempo per essere digerito, possiedono un sistema digestivo ed intestini più lunghi, che in generale misurano fino a dieci
volte il volume dei suoi corpi.
Studi realizzati recentemente, hanno dimostrato che una dieta basata nella carne produce effetti eccessivamente dannosi in animali
erbivori.
3. Gli animali frugívoros.
Questo gruppo di animali include principalmente le scimmie antropoidi, i quali sono molto simili anatomicamente agli esseri umani.
La sua dieta alimentare consiste principalmente in frutte secche e fresche, foglie e radici. Gli animali frugívoros possiede milioni di
pori nella sua pelle. Possiedono anche molari per macinare e masticare gli alimenti. La sua saliva è alcalina e come quella degli
erbivori, trattiene ptialina per la predigestione dalle frutte ed i vegetali.
Finalmente, studieremo agli esseri umani e le sue caratteristiche. In molti aspetti sono simili agli erbivori e frugívoros e
completamente differenti ai carnivoro. Come nel caso delle scimmie antropoidi, il nostro sistema digestivo è anche dodici volte il
volume del nostro corpo. La pelle umana possiede vicino a tre milioni di pori, per dove si volatilizza l'acqua e si rinfresca il corpo
mediante il sudore. Come gli animali vegetariani, l'essere umano beve acqua mediante suzione. La struttura dentale e la forma della
mandibola sono appropriate per una dieta esclusivamente vegetariana. La saliva umana è alcalina e trattiene anche ptialina per la
predigestione dagli alimenti. Per queste differenti caratteristiche anatomiche e fisiologiche, si vede chiaramente che l'essere umano
non è progettato per essere carnivoro.
Nel rivista Carosello numero 276 del 25 di Novembre di 1.983, pubblicata per il diario Il Tempo di Bogotà, il prestigioso Cardiologo
Colombiano, Dottore Diego Augusto Leiva Samper, affermava la sua intervistatrice che" quasi che è una sfida che faccio alla scienza
medica e biochimica, ed aspetterò la sentenza in relativamente poco tempo: Circa 20 anni. L'uomo non è programmato per consumare
proteine animali, ed esse sono l'inizio di gravi problemi di salute, come sono le malattie degenerative cronache, chiami Lei diabete,
reumatismo, artrite o arteriosclerosi, con la sua sequela di malattie cardiovascolari e perfino il cancro. Stiamo elaborando col
professore Wedt dell'Università di Monaco e col dottore Schnitzer della Germania, lavori che provano, mediante investigazioni di
anatomia patologica che sono le proteine animali quelle che si depositano nella membrana bazal dell'endotelio vascolare, arterie ed
arteriali, producendo l'ingrossamento e l'indurimento delle sue pareti."
I quattro denti canini che si trovano nella bocca dell'essere umano, significano che l'uomo, in un piccolo grado, gli è stato dato la
facilità di alimentarsi con cibo animale. Tuttavia, questo è solamente una concessione per tempi di emergenza. In tutti i libri sacri del
mondo, specialmente nelle Proibizioni, troviamo che la migliore nutrizione degli esseri umani consiste in grani, ebree, noci, vegetali,
frutte, zucchero e latte. Ora viene una squisita ricetta molto facile da digerire e di preparare.
LATTE MASALA
2 tazze di latte fresco. 2 cucchiaiate di Zucchero. 6 mandorle già pelate. 1/4 di cucchiaiata di noce moscada. 10 a 12 pistacchi già
pelato 1 Pizzico di Zafferano.
Bolla il latte tre volte senza che si sparga e diminuisca dopo il fuoco. Aggiunga tutti gli ingredienti, rimescoli e cucini per cinque
minuti. La tolga dopo del fuoco e le lasci riposare. L'offra al Sig. Supremo e dopo diletti Lei con questa deliziosa e nutritiva
preparazione.
E così salutiamo, ricordandogli l'importanza di risolvere qualunque inquietudine, commento o domanda che si sia svegliato in lei.
Siamo sempre disposti ad aiutarlo.
Veda la sua prossima lezione. Non dimentichi concludere ogni sezione con tre minuti di silenziosa meditazione OM TAT SAT.
Gli Istruttori.
LE INDIMENTICABILI ISTRUZIONI DI SRI KRISHNA AD ARJUNA IN IL BHAGAVAD-GITA SONO STATE DIETRO LA
GUIDA PER GLI ASPIRANTI DELLO YOGA DA MIGLIAIA DI ANNI.
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  • 1. CORSO INTRODUTTIVO LA CHIAVE DEL SUCCESSO CORSO INTRODUTTIVO DI YOGA ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI VEDICI. Questa Lezione l'introdurrà nel meraviglioso mondo dello yoga; gli darà un'idea circa i benefici che lei può ottenere praticando yoga e meditazione. Caro Studente: Benvenuto alla fraternità degli yogis. Lei ha preso una posizione molto saggia. Il successo nella vita dipende da prendere la decisione corretta. Ci permetta di congratularlo per la sua azzeccata decisione. Questo corso l'introdurrà in suoi sconosciuti poteri interni, aprendogli le porte del successo. Impari i segreti dei vecchi saggi e domini come essi il mondo materiale, mediante lo sviluppo di tutte le sue energie spirituali. L'essere umano è qualcosa più che una semplice combinazione di differenti atomi materiali. L'essere umano possiede l'energia spirituale, la quale è più potente e luminosa della luce solare stessa. Tutti desideriamo essere felici e vivere senza nessuna complicazione, ma nella nostra vita giornaliera ci troviamo sfortunatamente, con migliaia di difficoltà e molto poche allegrie. Come raggiungere allora quella piattaforma che ci garantisca la chiave del successo nella nostra vita giornaliera? Come sviluppare le nostre multiple potenze e fare che gli altri rispetti la nostra posizione, e perfino c'imitino? La pratica dello yoga l'aiuterà a sviluppare tutte questi potenze. Primo che tutto, diventa necessario un completo controllo sulla mente ed i sensi. Stiamo vivendo attualmente in un'epoca di molta agitazione, e è necessario sviluppare l'atto-controllo, il quale può ottenersi solo mediante le semplici e pratiche tecniche dello yoga. Lo yoga è una strada per finire con le innumerabili sofferenze del nostro corpo. Lo yoga può darci forze con le quali non avevamo sognato prima. È un processo meraviglioso, pieno di gradevoli sorprese. Questa strada lo condurrà alle regioni più profonde del suo essere. Lo yoga proviene dalla cultura più antica del mondo, la cultura dell'India. Molte storie mistiche dell'India ci contano come un yogi può controllare la materia. Tutti i poteri mistici provengono da Yogesvara, il Maestro di tutti i poteri mistici. Il nostro proprio corpo possiede molti poteri che ci differenziano degli animali. Tuttavia, degli yogis impariamo che l'uomo comune che non pratica yoga utilizza solamente il 10 percento della sua capacità intellettuale. Tutti stiamo cercando opulenza, desideriamo essere voluti per gli altri, vogliamo dominare il male affinché questo non ci colpisca. Vogliamo sicurezza e forza. Tutto questo, lo crede o no, sta ora nelle sue mani. Osservi come il processo di yoga cambia il suo destino. Lo yoga e la meditazione sono regali del mondo trascendentale. Molti l'affermarono già, e noi siamo molto contenti che anche lei abbia scelto questo processo, poiché avrà un'opinione vivencial sperimentando gli esercizi ed imparare le tecniche che presentiamo in questo corso introduttivo. In una parola, Benvenuto! Gli augura tutti i successi B. A. PARAMADVAITI SWAMI DIRETTIVO ISEV. CAPITOLO 1 CHE COSA È YOGA? Lo yoga è una scienza che purifica il nostro corpo e la nostra mente, liberandoci di tutte le perturbazioni. Lo yoga può arrivare a svegliare in noi luminosi sentimenti e felicità, i quali fortificano le nostre relazioni con nostra moglie, i bambini, genitori, vicini e colleghi. Così, come il vento allontana le nuvole che coprono il sole, lo yoga rimuove gradualmente i dolori fisici e pensieri indesiderabili, dunque, rivelando la conoscenza interna, incrementa la nostra stima per la vita. Lo yoga c'insegna a controllare i nostri sensi e la nostra mente impaziente, ed a metterci in armonia con le Leggi Universali, amministrando così le nostre energie della migliore maniera. Come un strumento musicale emette suoni molto gradevoli all'essere toccato per un professionista, allo stesso modo, il nostro corpo, mente ed intelligenza, ci porteranno molta felicità all'essere diretti perfettamente. La disciplina yógica c'insegna anche a vedere gli altri, amici o nemici, con gli occhi dell'amore. Una persona che pratica seriamente yoga, si chiama yogi. Lo yogi si occupa giornalmente allo sviluppo pratico della scienza dello yoga, ed impara i differenti esercizi e tecniche, tanto dello yoga come della meditazione. Cominciamo con esercizi molto facili e semplici, ma di gran effettività. CAPITOLO 2 COME FUNZIONA LO YOGA? Con la pratica di certi esercizi e la regolazione della respirazione, il processo di yoga purifica il nostro sangue, nervi e differenti organi, rilassando così il corpo e la mente. In questo modo, si facilita la concentrazione della mente per lo sviluppo di qualunque attività. La meditazione c'aiuta a controllare la mente e ridurre le tensioni, incrementando simultaneamente l'atto-controllo, la semplicità ed i pensieri puri. I cambiamenti causati per lo yoga sono naturali e rimangono per molto tempo. La pratica dello yoga c'allevia i carichi delle intense esigenze della vita moderna, perché l'eccesso di ansietà distrugge la salute e la felicità. La medicina moderna ha concluso che l'ansietà giornaliera è origine di molte malattie, ed invece, la tranquillità porta come conseguenza una buona salute. Benché vogliamo sempre incolpare alle forze o fattori esterni per le nostre difficoltà, la pratica dello yoga dimostra che molti problemi possono essere risoluti mediante la nostra autodisciplina. Esperimenti di laboratorio hanno dimostrato che le onde del cervello di yogis che si trovano in stato
  • 2. di meditazione sono più armoniose delle onde del cervello di persone che dormono in sonno profondo o di persone che si trovano sotto il processo ipnotico o che sono sveglie. Altre investigazioni ed esperimenti dimostrano che gli yogis che praticano regolarmente le differenti tecnici yógicas, aumenta le sue abilità di rilassamento, riducono la velocità nei battiti del cuore, riducono la pressione del sangue e controllano, fino ad un certo punto, il sistema nervoso, il quale era stato considerato, per la scienza medico occidentale, come incontrollabile per mezzo della coscienza. Perciò, funziona lo yoga, offrendo nuove e multiple opportunità di migliorare e regolare la nostra salute. CAPITOLO 3 ALCUNI RACCOMANDAZIONI E PREVENZIONI A. MANGI Si ottiene migliori risultati dello yoga quando si pratica con lo stomaco vuoto. Dopo i cibi speri per lo meno quattro ore di iniziare la pratica di esercizi. Se ha mangiato un po', deve aspettare per lo meno un'ora. Se inevitabilmente deve mangiare un'ora prima della pratica, prenda solamente un succo di frutte o un annacqua di erbe. Si raccomanda la dieta vegetariana, il quale è il regime alimentare tradizionale degli yogis di tutto il mondo. B. VESTIARIO I vestiti che usiamo nella pratica lo yoga devono offrirci libertà di movimenti. Niente deve stringere il corpo; realizzi gli esercizi senza occhiali, orologi, gioielli, etc. Le donne non devono usare gonne. C. ATTENZIONI Se lei sente dolori nel suo viso, o eccessiva tensione praticando qualche esercizio, non si sforzi nell'esecuzione di tale esercizio. Qualunque mal di testa, significa che lei deve sospendere l'esercizio, e più tardi, fare un altro tentativo più soave. Nel caso in cui lei soffra alcuno malattia, consulti col suo medico l'approvazione dei suoi esercizi. Non si sforzi mai troppo. Roma non Fu Costruita In Un Giorno, ed il nostro corpo ha bisogno di tempo per adattarsi a questa disciplina. D. AVVERTENZE SPECIALI PER LE DONNE Nei primi tre mesi di gravidanza, possono essere praticati tutti gli esercizi in posizione di seduti. Le posizioni in piedi, nelle quali, è necessaria l'inclinazione del tronco, devono essere praticate soavemente, senza pressione alcuna sul ventre. Nell'ultimo mese prima del parto non devono praticarsi esercizi di nessun tipo. Un mese dopo la nascita del bebè, possono incominciare gli esercizi, di accordo con la comodità che lei siede praticandoli. E. EFFETTI DI LE PRATICHE Gli esercizi, giustiziati correttamente, gli faranno sentire migliore, tanto mentale come fisicamente. Nel caso in cui lei si fa male praticando qualche esercizio, è possibile che stia commettendo qualche errore. Riveda accuratamente le istruzioni, e se non riesce a risolvere il problema, consulti i nostri istruttori. L'ISEV conta su un dipartimento di corrispondenza, nel quale saranno risoluti tutti i suoi problemi ed inquietudini, senza costo addizionale, per i nostri professori di yoga e meditazione. F. OSSERVAZIONE GENERALE CIRCA GLI ESERCIZI Gli esercizi devono praticarsi sempre lentamente e con respirazione controllata. Se la pratica si fa regolarmente, gli effetti positivi si incrementeranno Forza, vitalità, controllo di peso e la possibilità di una vita più lunga e piena di salute, sono i risultati naturali di questo processo. CAPITOLO 4 DOVE PRÁCTICAR YOGA? Molte persone desiderano sapere quale l'ambiente più favorevole è per praticare yoga. Per realizzare gli esercizi, lo raccomandiamo separare una stanza nella sua casa. Se è possibile, tolga tutti i mobili ed oggetti che possano deviare la sua mente della pratica. Se lei possiede quadri che mostrino qualche motivo spirituale o dell'India, li collochi; essi l'aiutano a creare un ambiente appropriato. Scelga un posto tranquillo e ben ventilato. Il successo della pratica dipende anche da un posto silenzioso, libero di rumori e perturbazioni. Per evitare la distrazione della sua mente, raccomandiamo che non ci siano altre persone a meno che desideri realizzare le pratiche in gruppo Nelle scuole di yoga e nelle classi di gruppi, si preferisce l'uso di una sala molto pulita e tranquilla, con piano di legno o tappetato. CAPITOLO 5 COME PREPARARE IL POSTO PER I NOSTRI ESERCIZI? Il posto non deve essere molto soave né brandisco. Idealmente, si preferisce il piano tappetato; o nel suo difetto può usare una ripara o una schiuma di approssimativamente 6 centimetri di spessore. La schiuma e la ripara hanno l'inconveniente che scivolano, problema che non si presenta col piano tappetato. Chiunque sia il posto che lei utilizzi, questo deve mantenersi sempre pulito; pertanto, non utilizzi scarpe in detto posto CAPITOLO 6 QUANDO IL NOSTRO PRÁCTICAR EJERCICIOS? La maggior parte degli yogis praticano molto presto i suoi esercizi nella mattina. Il migliore momento per la pratica dello yoga è prima o durante l'alba; prima che siamo pieni di migliaia di responsabilità. Inoltre, durante queste prime ore del giorno sono molto poche cose che ci perturbano, carri, persone, etc.,
  • 3. La pratica dello yoga a questa ora è molto importante. È il più utilizzata per gli yogis che non hanno una stanza esclusiva per le sue pratiche, poiché è il momento nel quale gli altri riposano. Il tempo previo all'apparizione del sole è molto favorevole per lo yoga e la meditazione. In lingua Sanscrita si conosce a questa ora come" Brahma muhurta", si raccomanda l'orario dalle 5 a 6:30. La pace mentale è assolutamente necessaria per potere praticare gli esercizi. Per questo, è molto importante che lei scelga un orario stabile (30 a 60 minuti). CAPITOLO 7 COME RESPIRARE COME UN YOGI? La respirazione è molto importante in ogni esercizio. Con l'adeguata ossigenazione del corpo, lei svilupperà tutte le sue potenzialità fisiche. Il primo passo che dobbiamo dare nel sentiero dello yoga è prendere coscienza della respirazione. Nel corso avanzato insegniamo tecniche chiamato Pranayama, del Sanscrito PRANA: forza vitale o eterica che occupa il cosmo; e YAMA: controllare, ma come introduzione, è importante imparare a respirare lentamente durante tutti gli esercizi, osservando come mette l'aria nei suoi polmoni, ed anche come si svuotano quando lei esala. Eviti di fumare o respirare aria inquinata, poiché, per mezzo di nuetros polmoni e la circolazione del sangue, detti tossico sono distribuiti rapidamente per tutto il corpo. Osservi come entra ed esce l'aria attraverso i suoi polmoni. Può respirare coi polmoni o con lo stomaco. È molto importante che lei respiri la cosa più lenta e profondo che possa. Mediti il come la sua vita è dosata per una quantità determinata di respirazioni, e che se arriviamo a respirare lentamente, potremo vivere più tempo. Nei Himalayas vive yogis che, mediante gli esercizi del Pranayama, impararono a controllare completamente l'aria dentro il suo corpo, e raggiungono una vita di 300 e 400 anni. CAPITOLO 8 GLI ESERCIZI E LA SUA PRATICA Ad alcuni persone sono facilitate loro più alcuni esercizi che altri. Per ciò, è molto difficile affermare quali esercizi sono più raccomandabili per ogni tipo di persona. Generalmente raccomandiamo i nostri studenti che sperimentino con tutti gli esercizi che presentiamo loro e che scelgano i più utili, nel senso che questi esercizi migliorino le sue condizioni fisico-mentali. Impari tutte le tecniche ed elabori il suo proprio programma affinché lo pratichi giornalmente. A poco a poco gli si sarà stato facilitando lo sviluppo di tutti gli esercizi. Quando disponga di tempo, li pratichi tutti. Sappiamo che lei sforza si ferma arrivare rapidamente alla perfezione. CAPITOLO 9 GLI ESERCIZI CON ILLUSTRAZIONI E SPIEGAZIONI CIRCA LA TECNICA ED I BENEFICI DI OGNUNO In questa breve introduzione nel sentiero dello yoga, realizzeremo alcuni esercizi che l'aiuteranno a conoscere il suo corpo ed a capire l'importanza di un'adeguata respirazione, e riuscire così un migliore funzionamento di ognuno dei suoi organi. È possibile che all'inizio lei non riesca ad eseguire gli esercizi come noi li descriviamo, ma questa non deve essere causa di disperazione né ansietà. Con la pratica costante, lei continuerà a notare come Lei flexibilizan i suoi muscoli, facilitandosi così lo sviluppo dell'esercizio. La pratica deve portare a termine nella mattina, la cosa più presto possibile, cinque della mattina o alci. Deve cercarsi un posto sufficientemente ventilato, dove non ci siano polvere accumulata o brutti odori, e se è possibile, un posto dove ci siano alberi. Si raccomanda praticare gli esercizi dopo un breve bagno. È molto importante non forzare troppo l'organismo, perché potrebbe dovere abbandonare l'apprendistato dovuto a quello laceri di qualche muscolo. Sforzi Lei, ma non tensione eccessivamente i muscoli. Ricordi che ogni movimento deve essere realizzato di un modo armonico. NON DIMENTICHI MAI L'IMPORTANZA DI LA RESPIRAZIONE. Deve mantenersi cosciente di questa in ognuno degli esercizi. il. TECNICA. In posizione in piedi. I piedi insieme ed il corpo completamente retto. Unisca le palme delle mani all'altezza del petto e con le dita verso l'alto. VARIANTE I. Inali lenta e profondamente. Simultaneamente separi le palme dalle mani, portando le braccia completamente rette verso il basso, continuando il movimento fino a formare una croce col corpo. Esali dopo lentamente e contemporaneamente torni a collocare le palme delle mani nella posizione iniziale. Ripeta l'esercizio dieci volte. VARIANTE II. Lo stesso esercizio anteriore. Quando le braccia stiano in croce, le palme delle mani si rovesciano verso l'alto. Le braccia rimangono retti e si trattiene la respirazione. In questa posizione le braccia si lanciano all'indietro ed all'altezza delle spalle. Quindi tornano a collocare le palme delle mani verso il basso ed emana come nel variante I. Ripeta l'esercizio dieci volte. VARIANTE III. Lo stesso esercizio anteriore. Alzando le braccia, alzano simultaneamente i talloni e si scendono simultaneamente con l'esalazione. In questo esercizio lo sguardo deve stare diretta davanti ed ad un punto fisso per potere mantenere l'equilibrio. Benefici: Questo esercizio c'insegna a respirare. Sviluppa in noi l'armonia, base fondamentale del processo di yoga. Nella variante II si esercitano le spalle. Nella variante III si esercitano i muscoli del polpaccio ed i talloni. Aumenta la nostra capacità di concentrazione. 2a. TECNICA. In posizione in piedi. I piedi insieme ed il corpo completamente retto. Le braccia allungate durante il corpo coi dorsi delle mani insieme. Inali lento e profondo. In maniera simultanea, alzi le braccia al di sopra della testa formando un V. Pieghi il tronco e tenti di toccare il piano con le palme delle mani. Esali in tre tempi toccando il piano. Cerchi di non piegare le ginocchia. Tuttavia, se lo è ostacolato eseguire l'esercizio senza piegare le ginocchia, potrà farlo fino a che i suoi muscoli stiano sufficientemente flexibilizados. Ripeta l'esercizio dieci volte. Benefici: Questo esercizio amplia i polmoni, sviluppa in noi armonia, flexibiliza la vita ed i muscoli posteriori della gamba. Elimina e previene le indisposizioni stomacali ed addominali. Riduce l'eccesso di grasso nell'addome e migliora la digestione. Flexibiliza la colonna. 3a. TECNICA. In posizione in piedi. I piedi insieme. Le braccia incrociate e toccando il petto. Inali lenta e profondamente. Simultaneamente, alzi le braccia incrociate fino all'altezza del mento. Mantenga l'aria e doppio le ginocchia fino a rimanere coccoloni. Cerchi di non alzare i talloni. Torni a mettere le gambe rette ed esali mentre abbassa le braccia incrociate fino al petto. Mantenga davanti lo sguardo ed ad un punto fisso per facilitare l'equilibrio. Ripeta l'esercizio dieci volte.
  • 4. Benefici: Questo esercizio aumenta il nostro equilibrio fisico e spirituale, amplia la nostra capacità respiratoria, aumenta il nostro coordinazione motoscafo, diminuisce la stipsi, flexibiliza i muscoli del polpaccio e le caviglie sviluppando la nostra concentrazione. 4a. TECNICA. In posizione in piedi. I talloni insieme e le punte dei piedi separati. Il corpo retto. I pollici si uniscono nella base della colonna. Inali lento e profondamente. Simultaneamente, alzi i talloni. Mantenga l'aria ed assuma la posizione di cuclillas, aprendo al massimo le gambe, ma senza separare i talloni, ritorni in piedi alla posizione ed esali dopo, abbassando simultaneamente i talloni. La colonna deve rimanere davanti retta, lo sguardo ed ad un punto fisso per non perdere l'equilibrio. Ripeta l'esercizio dieci volte. Benefici: Questo esercizio c'insegna a mantenere la colonna retta, amplia la nostra capacità respiratoria, aumenta la nostra capacità di coordinazione, diminuisce la stipsi, flexibiliza i muscoli del polpaccio e le caviglie sviluppando la nostra concentrazione. 5a. TECNICA. In posizione in piedi. I pollici si uniscono nella base della colonna. I piedi separati alla larghezza delle spalle. In questa posizione si piega il tronco fino all'altezza della vita, se gli è possibile. Guardata sempre davanti ed ad un punto fisso. In questa posizione giri il tronco verso la destra. Inali iniziando il giro ed esali mentre finisce di farlo. Ripeta l'esercizio in senso contrario, cinque volte cominciando l'esercizio e cinque volte in senso contrario. Benefici: Questo esercizio flexibiliza la colonna e la vita. Dà un massaggio agli organi interni dell'addome ed i suoi muscoli. Esercita il nervo ottico ed i muscoli dell'occhio ed elimina la stipsi. 6a. TECNICA. VARIANTE I. In posizione seduta. Le gambe incrociate. La colonna retta. Muova all'indietro la testa e dopo in avanti. Inali portando all'indietro la testa ed esali portandola in avanti. I movimenti devono essere lenti. Ripeta l'esercizio dieci volte. VARIANTE II. Collochi l'orecchio destro nella spalla destra. Porti la testa al centro. Collochi dopo l'orecchio sinistro nella spalla sinistra. Giri la testa al centro. Inali ogni volta che alzi la testa ed esali portandola al lato. Ripeta l'esercizio dieci volte. VARIANTE III. Collochi il mento vicino allo sterno. Inizi giri per la destra, tentando di non alzare la testa. Il movimento deve essere lento. Inizi l'inalazione al principio del giro ed inizio ad esalare in mezzo a questo. Ripeta l'esercizio cinque volte. Inizi dopo giri per la sinistra. Ripeta l'esercizio cinque volte. Benefici: Questo esercizio c'aiuta ad ottenere un piacevole rilassamento dei muscoli del collo, il quale Lei tensiona eccessivamente durante il giorno. Ricordi che i nervi che collegano col cervello e le altre parti del corpo passano per questa zona. Dobbiamo praticare giornalmente questo esercizio. 7a. TECNICA. In posizione seduta. Le gambe incrociate. Le braccia di fianco al corpo. Le dita delle mani devono rimanere nel piano durante tutto l'esercizio. Inizi in avanti giri delle spalle. Ripeta l'esercizio cinque volte. Inizi all'indietro giri. Ripeta l'esercizio cinque volte. Benefici: Questo esercizio c'aiuta a rilassare le spalle, eliminando le tensioni che si concentrano lì durante il giorno. 8a. TECNICA. Corichi Lei supino con le gambe allungate e le braccia ai lati del corpo. Levante del suolo la gamba destra. Questa deve rimanere completamente retta. Le faccia girare in direzione dell'orologio. Ripeta l'esercizio cinque volte. Ora abbassi la gamba destra e ripeta l'esercizio con la gamba sinistra. Respirazione libera. Giri ora le gambe in senso contrario. Benefici: Questo esercizio elimina i gas dello stomaco e degli intestini, risolve la stipsi e l'indigestione. È molto utile come terapia di riabilitazione per le persone che soffrono di qualche disordine neuromuscolare o fratturi delle ossa. 9a. TECNICA. VARIANTE I. Corichi Lei supino. Pieghi la gamba destra e collochi la coscia vicino al petto. Intrecci ora le dita delle mani e li collochi sul ginocchio destro. Inali lenta e profondamente. Esali dopo. Simultaneamente con l'esalazione, levante la testa ed il petto. Tenti di portare il ginocchio fino al naso. Inali e simultaneamente porti lentamente la schiena e la testa fino al suolo. Il corpo deve essere rilassato. Ripeta l'esercizio cinque volte. Ripeta l'esercizio con la gamba contraria. VARIANTE II. Pieghi le gambe sul petto e collochi le braccia attorno alle ginocchia. Ripeta le indicazioni dell'esercizio anteriore. Benefici: Questo esercizio dà un massaggio allo stomaco e finisce con la ventosità e la stipsi. 10a. TECNICA. In posizione seduta e con le gambe allungate davanti. Muova Lei come se stesse remando una scialuppa. Mantenga giunte le gambe. Inclini in avanti il corpo ed all'indietro. Ripeta l'esercizio dieci volte. Benefici: Questo esercizio è eccellente per le donne che aspettano un figlio, possono praticarlo durante i primi tre mesi di gravidanza. Inoltre, attiva l'addome, massaggiando muscoli ed organi addominali. Capitolo 10 CHE COSA È MEDITAZIONE? Abbiamo fatto già conoscere alcuni aspetti su meditazione. Andiamo ora ad approfondire questo aspetto dello yoga. I benefici principali della meditazione sono: tranquillità della mente, sollievo di tensioni ed ansietà, sviluppo dei poteri mentali, memoria acuta, potere di convinzione, autorrealización, e scoperta delle nostre potenze e piaceri interni. Esistono molte forme di meditare. Nel passato, gli yogis si allontanava dalla società e si addentravano nelle montagne per riuscire così una migliore meditazione. Questo distanziamento c'insegna che nel processo di meditazione non dobbiamo prestare attenzione ad oggetti mondani. Si ha bisogno di concentrazione ed aiuta della nostra coscienza per riuscire il successo nella meditazione. Benché la meditazione sia un processo avanzato di yoga, si presenta in questo corso introduttivo una tecnica semplice, affinché lei, caro studente, possa sperimentare i meravigliosi effetti del sentiero dello yoga. La conoscenza vedica ci presenta una gran varietà di aspetti pratici per la nostra vita, e di tutti essi, la meditazione è la più facile da apprezzare. Capitolo 11 CHE COSA È UN MANTRA? Etimológicamente, la parola mantra proviene dai vocaboli sanscrito MAN: menzioni e TRA: liberare. In altre parole, il mantra è una vibrazione sonora che permette di liberare la nostra mente di multiple influenze come incubi, ansietà, etc. Esiste molti mantras nelle Proibizioni, come il seguente: OM NAMOH BHAGAVATE VASUDEVAYA KRISHNAS IL TUO BHAGAVAN SVAYAM OM NAMOH NARAYANAH Il mantra più conosciuto e raccomandato di tutti, è il famoso: FARÒ KRISHNA FARÒ KRISHNA KRISHNA KRISHNA FARÒ FARÒ FARÒ RAMO FARÒ RAMO RAMO RAMO FARÒ FARÒ
  • 5. Affinché un mantra causi effetto, non è necessario capire la lingua del mantra. Già il suono del mantra è sufficiente per ottenere il risultato desiderato. Tecnica: Il mantra deve essere pronunciato molto accuratamente e come si iscrive, ad eccezione della lettera H, la quale si pronuncia come una J in Farò. Dopo i nostri esercizi, dobbiamo sederci per cinque minuti e ripetere il mantra in voce sufficiente come per ascoltarci stessi. Dobbiamo ripetere lo stesso mantra un ed un'altra volta. Lasci che la sua mente si lavi nella vibrazione purificatrice che deriva dal mantra. Dimentichi Lei di tutto il resto. Rilassi Lei e respiri l'atmosfera millenaria degli yogis autorrealizados. La meditazione ha un altro gran vantaggio, perché lei può praticarla in qualunque parte ed a qualunque ora del giorno: viaggiando nell'autobus o dentro un aeroplano, quando disponga solo di cinque minuti, o quando sia noioso per qualcosa o qualcuno. Continuando a ripetere il mantra, lei si allontanerà immediatamente dal mondano rumore ed i suoi pensieri diventeranno più chiari. Capitolo 12 LA SUA SALUTE Essere salutare fa la vita più felice. Nessuno vuole ammalarsi, benché in realtà siamo colpevoli di molte delle nostre malattie, dovuto alla mancanza di attenzione del nostro corpo. Le malattie si devono a tre cause principali: 1. Ansietà. 2. Mancanza di pulizia. 3. Mangiare in eccesso. L'acqua inquinata, gli alimenti prodotti con chimici, respirare fumo e gas di carri, etc., sono anche altre cause importanti di molte malattie. È molto difficile, allora, liberarsi di esse. Tuttavia, se noi pratichiamo yoga, potremo controllare molte di queste cause nella radice stessa, mediante la forza del nostro atto-controllo, per godere così una vita pienamente salutare. La salute fisica e la salute mentale, sono la chiave per l'avanzamento dell'uomo. La nostra mente può essere protetta, specialmente mediante gli esercizi di meditazione. Dobbiamo evitare per esempio qualunque azione violenta o carente di buone motivazioni umane:, tortura di animali, etc.. Questo tipo di influenze causano traumi psicologici e squilibrano la nostra mente e le nostre emozioni. La mente e l'intelligenza sono molto difficili da controllare; per quel motivo la meditazione offre una meravigliosa forma di dirigere, per il nostro beneficio, il nostro corpo sottile. Capitolo 13 L'IO SUPERIORE E L'IO INFERIORE Le Proibizioni discriminano nel nostro corpo otto elementi, a sapere: 1. Terra, 2. Acqua, 3. Fuoco, 4. Aria, 5. Etere, i quali compongono quello che si conosce come corpo grossolano. In un stato più elevato troviamo: 6. La mente, 7. L'intelligenza e 8. Il falso ego, cioè l'identificazione della nostra coscienza col corpo temporaneo. Questi tre ultimi elementi formano il corpo sottile, nel quale agiscono i desideri, frustrazioni, emozioni, sonni, etc. In un stato ancora più elevato, si trova l'anima spirituale, manifestata mediante la coscienza, penetra il quale tutto il corpo per mezzo dei globuli rossi del nostro sangue. Quando l'anima non abita oramai il corpo, questo diventa inutile, cioè, morto. Lo Yogi deve imparare le differenze tra il corpo grossolano, il corpo sottile ed il corpo spirituale. Così, egli saprà cercare sempre i veri interessi dell'Io superiore. Capitolo l4 DIETA RACCOMANDATA Presentiamo loro tre famose ricette vegetariane, le quali offrono loro una dimostrazione delle deliziose preparazioni della cucina vedica. Nel nostro corso completo, diamo una guida su alimentazione, con molte ricette più. È importante sapere che classe di alimenti consumiamo, poiché l'alimento penetra tutto il nostro organismo e colpisce la nostra coscienza. Alimenti che contengano sangue, carne, etc., sono la causa dell'aggressività e tensioni nella nostra vita giornaliera. In questo corso completo, gli offriamo un studio dettagliato della scienza vegetariana. Ora, goda i deliziosi piatti indù. CHAPURI INGREDIENTI: 1 tazza di farina di grano integrale, 1/4 Cucchiaiata di sale, 1/2 Tazza di acqua tibia o siero, 1/2 Cucchiaiata di zucchero, 1 Cucchiaiata di burro, 1 Pizzico di polvere di infornare. Preparazione: Mescolare insieme la farina, il sale, lo zucchero, la polvere di infornare ed il burro. Aggiunga gradualmente l'acqua fino a che la massa sia soave, ma non umida e possa essere maneggevole. Ama Lei ella approssimativamente 5 minuti, la copra e le lasci riposare per 1/2 ora. Lubrifichi il tavolo ed il rullo, divida la massa in palle di 1 1/2" di diametro. Caldo nel frattempo l'olio o il ghee, estenda col rullo le palle fino a che rimangano ben magre, collochi il chapuri nella padella e quando appaiano bolle lo rovesci e speri che si gonfi. Lo serva caldo. Dà 6 Chapuris. Prescrive Non. 2 SABJI. INGREDIENTI: 1 Zapallo medio (auyama); 2 Zucchine (zuchini); 2 Pimentos o Papriche; 1 Cetriolo piccolo; 4 Cucchiaiate di olio di oliva; 2 Tazze di brodo vegetale con papi; 3/4 Tazza di salsa di pomodoro; 3 Pomodori; 2 Cucchiaiate di sale; 1 Pizzico di cumino. PREPARAZIONE: Si offendono gli zapallos in cubi di 1", le papriche in strisce, la zucchina in strisce di 1", il cetriolo pelato e senza semi si unisce picchiata. Caldo l'olio di oliva in un gran polsonetto ed aggreghi il cumino. Dopo, aggreghi la zucchina, lo zapallo e la paprica, lo mescoli affinché tutto si impregni di olio; al vegetale caldo è aggregato il brodo di papi, la salsa di pomodoro ed il sale al gusto, dopo aggiunga i cetrioli. Cucini lentamente il vegetale con questo liquido. Rimescoli lentamente fino a che il liquido si volatilizzi, questo si
  • 6. approssimativamente per un'ora fa. I vegetali devono rimanere soffici, ma senza disintegrarsi. Nel frattempo tagli i pomodori in ottavi e mancando 1 o 2 minuti per ritirarlo del fuoco aggiunga i pomodori. Deve accompagnarsi con rotoli di pane fresco e caldo. Dà 8 porzioni. Prescrive Non. 3 PALLINE MERAVIGLIOSE INGREDIENTI: 2 tazze di latte in polvere; 1 Tazza di burro od olio; 1 e 3/4 tazze di zucchero a velo; 1/2 Tazza di noci senza sale, cocco o uve uvette. PREPARAZIONE: Sciolga l'olio o burro in una padella e lasci raffreddare un po' il burro od olio. Aggreghi lo zucchero a velo e rimescoli fino a che diventi cremoso, uguale senza grumi. Aggreghi dopo gradualmente latte in polvere e continui a mescolare continuamente. Tenti di fare una pallina di più o meno 2.5 cms. di diametro. Se ancora sta troppo inumidito, aggreghi un po' più di latte in polvere. Se è troppo secca, allora aggreghi un po' di olio o burro sciolto. Continui facendo palline di 2.5 cms. di diametro. Sono già pronte per servirsi. Capitolo 15 BREVE COMMENTO CIRCA L'INDIANA Il nostro Istituto conta su molti centri di studi in India. Noi visitiamo regolarmente questo meraviglioso paese. Molta gente pensa all'India come un paese molto povero ma, in realtà, grazie alla sua eredità della conoscenza dello yoga e la meditazione, l'India conserva l'incantesimo del davvero umano, benché le sue grandi città siano orribili, tali e come lo sono le città grandi del mondo moderno, e specialmente, quelle della chiamata terzo mondo. I nostri centri in Vrindavan, Mayapur, Hyderabad e Bombay, sono situati in ambienti molto gradevoli, e costruiti in base all'antica architettura vedica, e sono centri di rifugio per molti che vogliono riposarsi un po' delle tremende tensioni dalla società moderna. Anche lei sarà benvenuto ai nostri centri dell'India. Per maggiori informi, entri in contatto col nostro segretario. Tradizionalmente l'India è il paese dello yoga. Le Scritture più antiche del mondo sono i libri chiamate Proibizioni, i quali insegnano tutti gli aspetti relazionati con lo yoga e la meditazione. Nel corso completo studiamo i differenti ed interessanti aspetti della cultura vedica. Sappiamo che l'India è la culla dell'Astrologia, la Filosofia, l'Architettura e la Letteratura. L'uomo può arricchire la sua vita con questa saggezza. Capitolo 16 YOGA E CONOSCENZA Le Proibizioni spiegano che un yogi deve coltivare conoscenza circa l'Io superiore. Il processo di yoga è una scienza che ci rivela multipli aspetti di gran utilità per la vita. Di tutti i libri di yoga, il più importante è" Il Bhagavad-gita Scienza Suprema" tradotto allo Spagnolo per l'ISEV. Questo libro, e la" India Misteriosa", sono attualmente i libri di yoga più spacciati nel mondo, e l'aiuteranno ad approfondire la sua comprensione circa lo yoga e la meditazione. Questi due libri vengono compresi nel nostro corso completo di yoga. In totale, l'ISEV ha tradotto più di 30 libri della lingua sanscrita alla lingua spagnola. Se lei è interessato in alcuno di essi, può sollecitarci più informazione. Capitolo 17 ULTIMI PAROLE. La finalità di questo corso introduttivo, è iniziare una nuova tappa nella sua vita. Lei sa già che cosa è essere yogi, e sicuro che ha sperimentato i vantaggi di questo sentiero, pieno di realizzazioni personali. L'invitiamo affinché prosegua e c'accompagni in questo processo, e possa ottenere risultati completi. Il corso gli farà godere della conoscenza dei saggi, esplorando i segreti della vita mistica, sviluppando i poteri che provengono dalla fonte di tutti i poteri.
  • 7. Lezione 1 Benvenuto all'Istituto Superiore di Studi Vedici, ed allo studio della scienza dello yoga per corrispondenza. Il tuo successo è la nostra meta. Il corso fu compilato affinché lo yoga possa arrivare a posti lontani ed isolati e possa aiutare le persone che non possano uscire delle sue case. La relazione personale dell'alunno col professore è molto difficile da sostituire per qualcosa scritto. Tuttavia, l'insegnamento spirituale non dipende da contatto fisico. La tua relazione coi grandi maestri dell'India comincerà quando studi le istruzioni con profonda attenzione. Apre il tuo intelletto ed il tuo cuore. Comunica le tue inquietudini e dubbi ai professori che sono a tua disposizione nella corrispondenza. Il nostro grande maestro Srila Prabhupada e Srila Sridhar Maharajá ispirarono questo corso. Essi desiderano che da tutte le parti del mondo possano conoscere i benefici trascendentali che lo Yoga può offrire. L'Istituto offre varietà di programmi: tra essi i grandi festival per gli alunni nella sua Proprietà in Granada-Cundinamarca. La Biblioteca sonora e letteraria dell'ISEV che serve gli alunni con grandi varietà di materiali per studi avanzati, etc. Ti auguro forza e determinazione in questo sentiero importante. Il tuo domestico, B.A Paramadvaiti Svami. CONSACRAZIONE La composizione di questo corso per corrispondenza dello yoga non sarebbe stata mai possibile senza l'ispirazione del mio amato maestro spirituale Om Visnupada Paramahansa Parivrajakacarya 108 Srimad Bhaktivedanta Svami Prabhupada ed Om Visnupada Paramahansa Parivrajakacarya 108 Bhakti Raksaka Sridhar Deva Gosvami Maharaja. Siamo completamente indebitati con essi e la consacrazione di questo corso ad essi è unicamente una piccola dimostrazione della gratitudine che sentiamo per essi. Che le benedizioni di essi si estendano a tutti i cercatori sinceri che studiano questo corso è il nostro anelito. GRATITUDINE Il numero dei miei collaboratori in questa opera è molto grande. Da 1980, fino a 1985, lavoriamo affinché il corso di yoga per corrispondenza possa terminare. Nello stesso tempo fu tradotto all'Inglese e si preparò una variante in cinese. Finalmente, per l'aiuto di tanto devoti possiamo presentare al pubblico ispanofono la versione finale del corso, affinché tutti abbiano i segreti dello yoga alla sua portata. Ringraziamo a: Acharya Bhakti Bhimala Harijana Maharaja per la sua amicizia ed ispirazione. I membri della Rivista Di Giro al Supremo ed Istituto Bhaktivedanta per i suoi articoli scientifici della Scienza del Bhakti. I membri dell'ISEV che mi hanno appoggiato col suo sacrificio immotivato. Specialmente, Nell'edizione a: Vaidjanath Dai Adhikary, Jaya Jagadish Dai Adhikary, Ranadhir Dai Adhikary, Loka Svami Dai Adhikary, Atulananda Dai Adhikary. Nella direzione a: Sri Rupa Manjari Devi Dasi. Nella traduzione a: Ivonne López. Produzione a: Lokanath Dai Brahmacary, Laksmi Sahasranama Devi Dasi, Svarupa Damodara Dai Brahmacary. Nell'arte a: Varsana D.D, Jamadagni Dai, Baladeva Dai Brahmacary. Eternamente grato, B.A Paramadvaiti Svami. Caro Studente: Abbiamo il gusto di presentargli oggi la prima lezione, la quale consta di un'introduzione ad ognuna delle sette sezioni sviluppate in ogni fascicolo del nostro corso, le quali si andranno svolgendo fino a fargli conoscere la visione trascendentale della conoscenza vedica. Lo yoga, Scienza dell'Autorrealización, richiede necessariamente la base di una conoscenza speciale e la guida adeguata per facilitare allo studente la conseguente realizzazione spirituale. Le basi della conoscenza di questo corso sono state prese degli scritti della Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami Prabhupada chi fino alla sua sparizione, in 1977, pubblicò più di 80 volumi ed una serie di commenti circa le eterne scritture sanscrite delle proibizioni, il corpo di conoscenza spirituale più antica ed estesa del mondo. Uno dei nostri propositi fondamentali è fare arrivare queste vitali conoscenze al maggiore numero possibile di persone. Dovuto a ciò si è scelto la modalità dell'istruzione per corrispondenza, per facilitare in questa forma, senza uscire di casa, la pratica della disciplina yoga. Naturalmente, continuando ad avanzare in questa strada, lei si troverà con differenti domande ed inquietudini che speriamo gli siano risolute soddisfacentemente in lezioni più avanzate. Anche cosí, se lei sente la necessità di consultarci specialmente su qualche tema, non dubiti un momento di comunicarsi per lettera, telefono o personalmente se è il caso. Siamo sempre disposti ad aiutarlo. Sarà anche molto favorevole per lei discutere le sue lezioni con amici che siano altrettanto attratti al tema, così come praticare e studiare insieme ad essi. Ora, e molto brevemente, alcuni parole circa il materiale che lei utilizzerà: 1. Il Bhagavad-gita Scienza Suprema, per la Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Svami. Questa opera che studieremo dopo di una breve introduzione; lo scoprirà finalmente i tesori filosofici che rinchiude ognuna delle sue pagine e l'autorizzata utilità per la sua propria vita. Approfittando della nostra guida, lei potrà studiare un capitolo del Bhagavad-gita insieme ad ogni lezione. 2. L'India Misteriosa, scritta per Walter Eidlitz ci permetterà di scoprire gli aspetti più profondi della saggezza dell'India. In temi tali come la Vegetarianismo reincarnazione, Astrologia e lo Yoga. Questo racconto sarà un incentivo immediato per continuare nella ricerca della cosa spirituale. 3.- Un nastro registrato, parlata e redatta per la Sua Santità B.A Paramadvaiti Svami. Questa porta, in primo luogo, la pronuncia corretta di ognuno dei 24 versi o mantras i quali gli suggeriamo memorizzare, ricordare e ripetere frequentemente. Cantando o
  • 8. pronunciare questi versi in Sanscrito uno può liberare la mente dei differenti problemi ed ansietà. La parola" mantra" viene dalle radici Sanscrita man e tra, le quali significano rispettivamente" mente" e" liberazione." Così, i mantras è parole speciali che liberano la mente. Dopo dei 24 versi o slokas, lei potrà ascoltare alcuni canti vedici e musica strumentale dell'India (shenai) che l'aiuteranno nelle sue meditazioni. 1.- Le migliori ore per meditare sono quelle dell'alba, chiamate per i saggi" Brahma-muhurta." In questo periodo, l'ambiente è più tranquillo e la mente è più rilassata ed in calma. Scelga un posto col minimo di perturbazioni esterne, e se questo lo è ostacolato, chiuda la porta della sua stanza, e se è necessario, collochi in lei un'insegna che dica": non disturbi, sto meditando." Questo può sembrare qualcosa attore comico, ma è molto serio e delicato. Tutti abbiamo il diritto e l'obbligo di approfondire sinceramente in noi stessi, di inquisire, affrontare e risolvere i problemi essenziali della vita con piena maturità mentale, liberi di qualunque perturbazione esterna. 2.- Ogni lezione è divisa in sette sezioni ed il corso è progettato affinché lei possa studiare approssimativamente ogni lezione per due settimane. La sua meditazione giornaliera deve includere un po' di ognuna delle sette sezioni, enfatizzando chissà in un o due delle stesse, dipendendo dalla lezione specifica e della sua propria preferenza personale. Tuttavia, la cosa più importante è che lei possa sviluppare stretta regolarità nella sua pratica. Tenti di studiare e meditare simultaneamente tutti i giorni. Facciamo speciale enfasi nell'importanza di stabilire così così una pratica e perseverare in lei. Benché molte altre cose altrettanto importanti possano apparire per distrarrlo, queste devono essere respinte, e benché niente esterno appaia, la nostra mente svilupperà a volte internamente molte ragioni per le quali potremmo posporre più tardi per la nostra pratica giornaliera. Se noi permettiamo questo, non possiamo sperare mai di fare progressi costanti nella vita spirituale. 3.- Per studiare le sue lezioni, realizzi i suoi esercizi e meditazioni, destini per lo meno ogni mattina mezz'ora. Se lo desidera, può aumentare questo tempo ma non investa meno di mezz'ora. Tenti di non passare per alto un solo giorno. Il progresso costante è basato nello sforzo costante ed in che non ci siano interruzioni. Segua regolarmente questo programma giornaliero e la sua ricompensa sarà la perfezione vera e la felicità reale e durevole. Gli auguriamo molti successi, piena soddisfazione e la forza necessaria per superare tutti quegli ostacoli che possano presentarsi nel percorso per il rifugio verso lo yogi. OM TAT SAT. LEZIONE 1 SEZIONE 1 STUDIO DEL BHAGAVAD-GITA. Tutte le persone di qualunque livello culturale conoscono "quasi per lo meno il nome" Bhagavad-gita." Penso che saranno cioè di accordo con me in che non ha fatto fino ad ora parte del nostro ecosistema culturale, che non è stato incorporato né assimilato dentro le nostre vite, dovuto, non tanto a che sia un libro sconosciuto, bensì a che abbiamo mancato della classe di commento fedelmente interpretato come quello che ci presenta Svami Bhaktivedanta, un commento scritto non solamente per un erudito, bensì per un apprendista, un punto di vista di un devoto devoto durante tutta la sua vita." (Denis Levertov). * Il Famoso Libero BHAGAVAD-GITA Fu Dietro Parlati 5.000 Anni In Indiana, Per KRISHNA Ad ARJUNA IL BHAGAVAD-GITA. GLI INSEGNAMENTI ETERNI CIRCA L'IO E L'UNIVERSO. Tutti i giorni siamo bombardati con massiccia dose di informazione: la radio, la televisione, steccati, calcolatrici, libri, riviste, giornali, film, registrazioni, etc. Quasi senza eccezione questa informazione è progettata affinché ci vediamo. Così, sulla base dei nostri concetti, rispondiamo cambiando opinione, comprando un prodotto o votando per un certo candidato. Fortunatamente, sempre di più persone stanno cominciando a sentire, già sia in una maniera vaga o molto chiaramente che esiste qualcosa più che il nostro proprio corpo per essere alimentato, vestito e portato di qua per là in automobili ed in aeroplani. Incominciano a sentire anche che il vasto universo non è più che un rodo per le interminabili sfilate di trionfi e disastri economici e politici dell'uomo. Presto o tardi la maggioranza di noi si trattiene a domandare: Chi sono io?, Che cosa sto facendo con la mia vita?, Per che motivo tutto questo mondo?, Da dove viene? e quale è il suo proposito?. Durante migliaia di anni, persone inquisitive hanno consultato il Bhagavad-gita, il dialogo eterno tra il Sig. Krishna ed il suo discepolo Arjuna, in ricerca di risposte alle sue più profonde indagini circa l'io e dell'universo. Gli insegnamenti del Gita, considerato" il gioiello" della saggezza spirituale dell'India, trascendono le limitazioni di tempo e posto per applicarsi agli sforzi umani più fondamentali di comprendere l'identità e l'esistenza. In questo corso lei imparerà circa la coscienza, la reincarnazione, la Legge del karma, l'origine dell'universo, le tecniche di meditazione ed altri temi spiegati nel Gita. Questi conformano gli insegnamenti centrali dell'ISEV. Il Bhagavad-gita è un poema filosofico di 700 versi, scritto originalmente in lingua Sanscrita. È una delle opere letterarie e filosofiche più importanti che l'uomo abbia conosciuto mai. Su questo libro si sono iscritti più commenti che ecceda qualunque altro nella storia dell'umanità. Questo storico tesoro della perenne letteratura classica è il sostentamento spirituale della cultura più antica dell'umanità, la cultura vedica. Il Gita ha determinato la vita sociale, etica, culturale e fino a politica dell'India per cientos di anni; ancora oggigiorno le sue glorie emergono nonostante le influenze straniere di Greche, Musulmani ed Inglesi. Il Gita ha influito profondamente il pensiero di generazioni di filosofi, teologi, educatori, scienziati e scrittori del mondo occidentale. Per esempio, Henry David Thoreau scrisse nel suo diario": Tutte le mattine lavo il mio intelletto con la stupenda e cosmogonica filosofia del Bhagavad-gita... in paragone con questi insegnamenti, la nostra civiltà e letteratura moderne sembrano meschine e triviali." Il Gita è stato considerato per molto tempo come l'essenza della letteratura vedica, il vasto corpo delle antiche scritture che compongono la base della filosofia e la spiritualità vediche. Come essenza dei 108 Isopanisads, il Bhagavad-gita è conosciuto come Gitopanisad. Benché sia stato pubblicato e letto come un libro indipendente, il Bhagavad-gita appare originalmente come un episodio del Mahabharata, o la gran epica storica, dove occupa dal capitolo 25 fino al 42 del Bhisma Parva. Tradizionalmente si è attribuito il
  • 9. lavoro di autore a Vedavyasa (Srila Vyasadeva) chi è considerato per l'ortodossa storiografia vedica come la" incarnazione letteraria di Dio", e chi apparve approssimativamente cinque mille anni fa per redigere l'eterna filosofia vedica al principio dell'era di kali-yuga, l'era attuale di ignoranza ed oscurità spirituale. Quando incominciamo a leggere il Gita, troviamo che è una narrazione di Sanjaya, discepolo di Vyasadeva, al Re cieco Dhrtarastra chi è il padre degli infedeli ed irreligioso Kauravas. Reddito lontano dalla battaglia, Sanjaya è capace di raccontare gli eventi che hanno lì luogo, poiché detti avvenimenti gli sono rivelati per Vyasadeva, attraverso una visione soprannaturale. Il Bhagavad-gita è un dialogo tra il Sig. Krishna ed Arjuna. Questo dialogo succede giustamente prima del principio del primo incontro bellico nella battaglia di Kuruksetra, la gran guerra fratricida in due eserciti: Kauravas e Pandavas, per determinare il destino politico di quell'epoca. In un momento dato, Arjuna dimentica completamente il suo dovere prescritto come guerriero o Ksatriya, il quale è lottare per una causa giusta in una guerra sacra. Per motivi personali, Arjuna decide di non lottare nel campo di battaglia. Krishna, la Suprema Personalità di Dio, chi aveva accettato essere l'autista della quadriga del suo amico e devoto Arjuna, trova a questo completamente perplesso ed in illusione. Krishna decide allora di illuminare ad Arjuna, ricordandogli il suo dovere sociale come guerriero, e qualcosa di più importante ancora, il suo dovere eterno e la sua natura (sanatana-dharma) come entità spirituale eterna in relazione con Dio. Gita significa canzone e bhagavad si riferisce alla parola" Bhagavan", un termine Sanscrito che significa Dio, il possessore, vat, di tutte le opulenze (bhaga). Il Bhagavad-gita è allora, il canto del Sig. di tutte le opulenze. IL BHAGAVAD-GITA. INTRODUZIONE. Ora, prima di proseguire, legga le tre primi pagine dell'introduzione del suo Bhagavad-gita come è. Nei giorni dopo, lei leggerà per lo meno tre pagine ogni giorno, fino a che finisca di leggere tutta l'introduzione. Con sicurezza lei troverà che esistono moltissimi concetti nuovi e difficili da capire o accettare immediatamente. Non si preoccupi, se prosegue con questo corso, raggiungerà una comprensione graduale dei differenti concetti. Dopo avere completato le 24 lezioni, gli suggeriamo rileggere l'introduzione. Lei si sorprenderà di quanto meglio può capirla e quanta realizzazione ha ottenuto di lei. SEZIONE 2 Il verso della Quindicina. Dopo avere studiato un capitolo del Bhagavad-gita, nella sezione due lei familiarizzerà ora con un sloka o verso particolare dello stesso libro. Abbiamo selezionato per il suo studio i testi più importanti ed applicabili. La memorizzazione del verso ha l'effetto di portarlo alla meditazione circa la filosofia e le frasi originali parlate per Krishna. Lei può preparare un piccolo libretto coi versi e studiarli durante il giorno. Come memorizzare il verso? Legga a voce alta la pronuncia Sanscrite ripetute volte. Guidi Lei mediante la registrazione del cassette. Un buono aiuto per l'apprendistato dei versi è utilizzare la traduzione parola per parola che si trova sotto al testo in Sanscrito, e così capirà quello che sta memorizzando. Di seguito presentiamo il suo verso: Bhagavad-gita, Capitolo 2 Verso 12 na tv evaham jatu nasam na tvam neme janadhipah na caiva na bhavisyamah sarve vayam atah param na - non è; tuo - che; eva - in realtà; aham - io; jatu - qualche tempo; nao - no; asma - esistei; nao - né, neanche; tvam - tuo; na - né; ime - tutti questi; janadhipah - re; na - né; ca - neanche; eva - in realtà; na - che non; bhavisyamah - esisteremo; sarve - tutti; vada - noi; atah param - in nessun tempo futuro. Traduzione: non ci fu mai un tempo in che Io non esistessi; né tu né tutti questi re; né nel futuro nessuno di noi smetterà di esistere. Mediti durante uno o due minuti circa il significato di questo verso e ricordi la cosa studiata un o due volte durante il resto del giorno. Egli" Io" ed il" tu" del quale parla qui Krisna trascendono la natura finita e temporale di tutti i corpi materiali (Ksetras). Così, questo indica un'esistenza oltre lo spazio temporaneo del corpo fisico. La nostra identità reale si trova in realtà molto oltre questo corpo temporaneo, ed arrivare a sapere che cosa il" è io accampamento" è il primo passo nella vita spirituale. Ripeta il verso in Sanscrito durante tre o quattro minuti tutti i giorni fino a che l'abbia memorizzato e dopo memorizzi la traduzione. Nei giorni dopo, ripeta il verso e la traduzione durante due o tre minuti e mediti contemporaneamente sul significato. SEZIONE 3 YOGA E MEDITAZIONE. INTRODUZIONE. Affinché ottenga un maggiore beneficio della sua meditazione giornaliera, lo raccomandiamo eseguire in primo luogo alcuni pochi esercizi semplici per rilassare il suo corpo e calmare la sua mente. Quale è il significato di yoga e che cosa è la meditazione? Nel Bhagavad-gita Krishna dice": So fermo nello yoga Oh Arjuna! esegue il tuo dovere ed abbandona ogni attaccamento per il successo o il fallimento. Simile stabilità mentale si chiama yoga." (Capitolo 2) verso 48.) Lo yoga non si riferisce ad una serie di pratica sofisticate di ginnastica fisica o mentale, ancora quando ella prescriva qualche tipo di esercizi. Lo yoga è un stato spirituale e psicologico nel quale si usano certe posizioni fisiche o" asanas." Ma questi esercizi stanno destinati solamente a rilassare la mente ed il corpo ed a preparare questi elementi di tale forma che la coscienza possa andare oltre la piattaforma materiale. Ricordi, come già lo spieghiamo nell'introduzione di questo corso che il parola yoga proviene del vocabolo Sanscrito yug che significa vincolare. Avanzare durante il tragitto dello yoga significa conoscersi migliore e più profondamente, e la vera conoscenza significa la capacità di autocontrolarse e finalmente stabilire un vincolo con la Verità Assoluta. In questo programma di meditazione si usano alcuni esercizi fisici e mentali per aiutare a rilassare il corpo e la mente. Come lo spiega Krishna nel Bhagavad-gita": Per quell'il cui mente è sfrenata, l'autorrealización è un lavoro difficile. Ma quell'il cui mente è controllata e che si sforza mediante i mezzi corretti, ha assicurato il successo. Quella è la Mia opinione." (Capitolo 6) testo 36.
  • 10. È importante il non dare preferenza agli esercizi e trascurare così la pratica della cosa mentale o psicologico che sono le vere mete di questo programma. Lei può imparare a respirare molto abilmente ed a collocare il suo corpo in differente asanas, ma questo non gli garantisce né la pace mentale né il progresso spirituale. Oggigiorno si uguaglia l'avanzamento spirituale con migliaia e migliaia di cose che non hanno relazione con la vera liberazione dell'anima, o del suo confino in questa esistenza materiale. Infine, il valore di qualunque sentiero deve giudicarsi per il frutto che produce. In conclusione, ricordi che la parte più importante del successo nella sua meditazione consiste nel diligente studio di ogni lezione. Allo stesso tempo non dimentichi che la meditazione deve essere eseguito calmadamente, con gran attenzione, mente aperta ed in un atteggiamento contemplativo adeguato. Per incominciare la sua meditazione, prepari nel piano un posto che non sia troppo soffice, né neanche troppo cinque pesetas. Si raccomanda utilizzare una stuoia vegetale che copra il sedile utilizzato. Situi Lei comodamente in lui, attraversi le sue gambe e respiri lenta e profondamente. Mantenga eretto e diritto il corpo, il collo e la testa. Con gli occhi socchiusi, guardi fissamente la punta del naso, chiuderli significherebbe completamente la possibilità di addormentarsi; aprirli del tutto significherebbe la possibilità di essere distratto per gli oggetti che stanno intorno a suo. Krishna dice": La situazione yoga è quella del disinteresse di tutte le attività sensuali. Chiudendo tutte le porte dei sensi e fissando la mente al cuore e l'aria vitale nella parte superiore della testa, uno si situa nello yoga." , B.G. Capitolo 8, verso 12. Gli esercizi riaffermano il controllo sulla sua mente; lei arriverà ad essere esente di tutte le paure e completamente libero di pensieri sensuali. Mediti circa la grazia e protezione dell'Assolute, la meta ultima della sua vita. In questo modo, lei deve prepararsi a sé stesso ogni giorno. Incominci a meditare giornalmente per un minuto e dopo aumenti il suo tempo di meditazione un minuto ciascuno giorno fino a completare tre minuti di meditazione giornalieri. In altre lezioni gli saranno dati differenti esercizi per praticare, ma ogni sessione di meditazione del Gita dovrà incominciare e finire con tre minuti di tranquilla meditazione. Ricordi che non importa quanto lungo sia la strada, incomincia col primo passo. Rimanga fisso nel sentiero con tenacia, intelligenza e pazienza, ed arriverà a liberarsi di tutte le tensioni. SEZIONE 4 Differenti aspetti della conoscenza vedica Opinioni degli scienziati circa l'origine della cultura vedica. In questa sezione discuteremo alcuni temi relazionati con l'origine e la psicologia della conoscenza vedica. La conoscenza vedica ed il processo di yoga non sono basati nella fede cieca, pertanto, dobbiamo aumentare la nostra convinzione studiando molto accuratamente questa sezione. In questa opportunità c'occuperemo degli aspetti storici ed archeologici della cultura vedica. Gli attrezzi utilizzati dagli ideologi empirici sono le correnti scientifiche della storia, l'antropologia, l'archeologia, la filologia e discipline perfezioni. Tuttavia, gli erudito sono di accordo in cui la ricostruzione critica dell'origine e natura della cultura vedica è altamente incerta. L'archeologia ovviamente, è una scienza specialmente appropriata per verificare circa le culture antiche, ma, quello che fu certo per i registri storici vedici è anche certo per le scoperte archeologiche, i quali non ci danno fino al presente una visione chiara della civiltà vedica? Ovviamente, molti dei posti geografici menzionati nelle scritture vediche si conoscono ancora, e di accordo con la tradizione, molti dei tempii in India sono stati conservati durante migliaia di anni, ma questi posti non hanno lasciato evidenze archeologiche solide. Conseguentemente, i costumisti menzionano che la letteratura vedica fu scritta nei principi dell'era di Kali, approssimativamente cinque mille anni fa e che i filosofi, yogis e Rsis vissero fa molti milioni di anni furono gli abili osservatori. Benché molto spesso gli scienziati empirici considerino esagerata tale sofisticazione nell'umanità antica, essi ammettono che" la storia della razza umana si sta riscrivendo con nuovi processi di computo e con emozionanti scoperte attorno al mondo." La tendenza generale di tornare a scrivere la storia dell'umanità è per comprovare i dati teorici, dai principi della civiltà umana avanzata ed andando all'indietro fino a quello che arrivò ad essere conosciuto come preistoria. E per quel che riguarda l'archeologia in India, gli scavi di città e tempii non hanno prodotto ancora dati empirici concludenti circa la prima apparizione della cultura vedica. L'archeologia occidentale iniziò i suoi lavori nei principi del secolo XIX, quando gli investigatori dell'East India Company scoprirono molti tempii, santuari, monete antiche ed iscrizioni scritte in lingue morte. Nella decade degli anni 30 del secolo 19 si decifrarono gli editti dell'imperatore Asoka e si situò alla civiltà Indù nell'anno 300 prima di Cristo. Nel secolo 20, incominciarono lavori a gran scala. Le scoperte archeologiche più famose in relazione col periodo preistorico ebbero luogo basso la supervisione dell'archeologo Sri John Marshall chi nell'epoca degli anni 20 scoprì le città di Harappa e Mohenjaro, localizzate in quello che oggi è il Pakistan. Queste erano le città di un'efficiente comunità sociale urbana, chiamata ora la civiltà indù e la quale partita a credito da 3.000 anni A.C. SEZIONE 5 PRINCIPALI FILOSOFIE DI L'AUTORREALIZACIÓN. Cominceremo questa sezione investigando le fonti dove questi filosofi della trascendenza calmarono in realtà la sua sete Assoluta. Che cosa sono le Proibizioni? Da dove provengono? Che cosa dicono? Chi li scrisse o compilò? Commentando il Vedanta Sutra (2.1.6), Madhva, uno dei principali maestri della filosofia vedica, cita il Bhavisya Purana come segue: Rg - yajuh - samartharvas ca bharatam pancaratrakam mula-ramayanam caiva proibisce ity eva sabditah Puranani ca yaniha vaisnavani vido vidhu "Il Rig-proibizione, lo Yajur-proibizione, il Sama-proibizione, l'Atharva-proibizione, il Mahabharata, il quale include il Bhagavad- gita, il Pancaratra e la Ramayana originale, sono considerati tutti come letteratura vedica. I Puranas supplementi Vaisnavas, sono anche letteratura vedica." Noi possiamo includere anche le scritture corollario come i Samhitas ed i commenti dei grandi maestri chi hanno guidato per secoli il corso del pensiero vedico. Affinché sia accettata come vedica una scrittura deve conservare lo stesso proposito dei testi vedici originale. Le scritture vediche, Costumisti, comprendono un tutto armonioso con una conclusione armoniosa (siddhanta). In conseguenza, noi dobbiamo accettare come scrittura vedica fededegna qualunque opera che sviluppi il siddhanta vedico senza cambiare il suo significato, perfino se l'opera non fa parte delle scritture originali. In effetti la tradizione vedica necessita di più opere autorizzate che trasmettano il messaggio di
  • 11. accordo col tempo ed il posto. Tuttavia, per essere genuine queste estensioni della letteratura vedica devono adattarsi strettamente alle dottrine delle Proibizioni, i Puranas ed il Vedanta-sutra. La letteratura vedica non è morta né è arcaica. Nonostante, qualunque opera letteraria, sia antica o moderna, deve essere considerata non vedica se devia del Siddhanta Vedico. Così, il Buddismo, il Jainismo ed il Sikhismo, benché siano definitivamente risultato della letteratura vedica, non sono considerati come tali. Perfino la concezione di induismo è altrui alla conclusione vedica, come lo vedremo più tardi. Le scritture vediche sono estese e varie. Solamente il Rig-proibizione consta di 1.017 inni, il Mahabharata consta di 110.000 paia di versi e le 18 Puranas principali contiene cientos di migliaia di versi. SEZIONE 6 LO YOGI E LE SUE RELAZIONI CON IL MONDO. LO YOGI, AMICO DI TUTTI. "Se la nascita e la morte non esistessero, e né l'età né la paura della cosa amata si frustrasse, se tutto non perisse tanto rapido, Che vita non sarebbe cosa di apprezzare? Pancatantra. Una domanda che uno si deve fare è: perché devo cercare l'autorrealización? La risposta è che la nostra sofferenza, sia grande o piccolo, è causato per il fatto che non sappiamo chi siamo, da dove veniamo e verso dove andiamo. Le difficoltà che si vanno incrementando tra le persone, i gruppi e perfino le nazioni, hanno la stessa causa: non sappiamo chi siamo o chi il nostro vicino è. Questo è il perché finalmente richiediamo una soluzione efficiente. Da molti anni la gente ha tentato di risolvere i problemi che angosciano l'uomo ed il mondo, e sono accorsi alle differenti scienze sociali tali come la Filosofia, la Sociologia, la Psicologia e la Politica, elaborando qualche sistemazione materiale e pertanto temporale, per tentare di evitare d'un colpo per tutti tali problemi, ma benché essi si siano sforzati dura e sinceramente in queste sistemazioni, il beneficio ottenuto non ha risolto veramente alla comunità intera i problemi che penetra la natura materiale. Di un altro lato, una persona intelligente capisce che la ricerca della sua felicità e quella degli altri esseri, assolo può essere contrario dentro sé stesso. Questo è il vero intendimento dell'esistenza come esseri spirituali eterni: la comprensione dell'anima come l'Essere e del corpo materiale come il veicolo temporaneo nel quale abita l'anima. Di accordo con la comprensione vedica: gli animali, le piante, gli insetti, etc., sono tutti essi esseri vivi dovuto alla presenza dell'anima, la quale si manifesta mediante la coscienza. Dentro il corpo di ogni essere vivo si trova l'anima, già sia, il corpo di un filamento di erba, una piccola farfalla, un gigantesco elefante, un cigno, una vacca o un uomo. Tutti questi esseri vivono dovuto alla presenza dell'anima. Perfino mediante l'osservazione sprovveduta, possiamo vedere che tutti i corpi si vedono differenti. Quella differenza dipende dal" desa, kala e patra" (tempo) posto e dettaglia. In ogni sposo, il corpo è differente e la coscienza è differente, ma l'anima è la stessa. L'anima in un uomo è della stessa qualità che l'anima in un filamento di erba. Questa è la vera comprensione vedendo gli altri esseri. Sappiamo anche che, col proposito di mantenersi a sé stesso, uno deve ammazzare ed alimentarsi di altri esseri, tali come le piante. Nella letteratura vedica si dice": In questo mondo materiale tutte le entità viventi conservano la sua vita alimentandosi di altre entità viventi." Così, deplorevolmente uno deve causare dolore ad un'altra entità vivente. Ed in questa confusa situazione è molto difficile capire come potere vivere e lavorare per il beneficio di tutti gli altri, ma per quello che capisce la vita da un punto di vista spirituale, conosce le cose come sono; la sua visione si trasforma ed immediatamente si trasforma anche la sua relazione con gli altri esseri viventi. Egli non li considera oramai come semplici macchine per la sua propria soddisfazione personale, ma vedrà in essi fratelli più avanzati e fratelli meno avanzati che egli, ma sempre i suoi fratelli, ed in conseguenza, egli sarà gentile con tutti ed agirà da tale forma che causerà il minore danno ed il maggiore beneficio entrando in contatto con questi esseri. Come dice il Gita nel capitolo 6, verso 32: "Oh Arjuna! è un yogi perfetto chi mediante il paragone con suo proprio io, vedi la vera uguaglianza di tutti gli esseri tanto nella sua felicità come nella sua afflizione." Le scritture vediche descrivono le qualità di un yogi: egli è amichevole con tutti, egli non vede nessuno come il suo nemico, in lui può confidarsi, è uguale verso tutti, nessuno può trovarlo una mancanza, è magnanimo, soave, sempre pulito, lavora sempre per il beneficio di tutti, è molto pacifico, è sempre devoto al supremo, è studioso, autocontrolado, non mangia più della cosa necessaria, non è influenzato per l'energia inferiore o illusoria, Maya, offre sempre i suoi rispetti a tutti, non desidera nessun rispetto per lui, è sempre grave, misericordioso, poetico, esperto e silenzioso. Orbene, se lei volesse studiare medicina o musica dovrebbe seguire un processo, egualmente, l'autorrealización richiede anche un processo graduale. Non può sperarsi che qualcuno che affliggi incomincia in queste discipline spirituali sia già un essere perfetto che abbia sviluppato tutte quelle meravigliose qualità; tuttavia, potremo migliorare gradualmente il nostro carattere personale, sviluppando maturità e stabilità mentale con una coscienza illuminata. Di questa maniera, potremo essere stimati per gli altri perché staremo in capacità di comprendere le persone e le cose, in termini della sua reale natura. Se lei segue questi insegnamenti seriamente capirà, ovviamente, quale è il beneficio che può ottenere e di che maniera può aiutare a tutte le altre entità viventi che sono dopo tutti i suoi fratelli. SEZIONE 7 YOGA E SALUTE. Questa sezione lo servirà tanto da guida in tutti gli aspetti fisici come nella sua dieta e nella sua salute mentale e spirituale. Vicino alle gradevoli preparazioni vegetariane, la nutrizione perfettamente oscillata ed una comprensione profonda della natura spirituale degli alimenti che lei consuma, possono combinare si ferma creare in lei una vita felice e salutare. Lei può godere di una buona alimentazione e contemporaneamente potrà ottenere comprensione spirituale. Anche questa sezione tratterà della medicina ayurvédica ed alla fine di ogni lezione lei troverà sempre una semplice, ma squisita ricetta vegetariana. Primo che tutto, faremo una breve introduzione circa la scienza della medicina vedica, la quale c'aiuterà a conoscere meglio il nostro corpo, la sua natura e le sue attenzioni, l'alimentazione e l'igiene, infine, insegnamenti pratici per mantenere questo corpo, il quale è considerato per tutte le filosofie e religioni come un tempio di Dio. L'Ayurveda, originario delle proibizioni, è la Scienza Medica per una vita salutare. Include campi perfeziona della conoscenza come biologia, botanica, herbología, anatomia, nutrizione, igiene, medicina e chirurgia. Questo ramo specializzato della conoscenza Vedica fu rivelata originalmente per Sri Dhanvantari, un'incarnazione del Sig. Supremo.
  • 12. Si crede che originalmente esistessero sedici parti dell'Ayur-proibizione. Si dice anche che questa scienza dell'Ayur-proibizione fu parlata per il gran saggio Atreya Rsi ai saggi di Naimisaranya, un bosco in quello che è attualmente Bengal occidentale, e che posteriormente fu redatta e reescrita per differenti autori in distinte epoche. Il Sarak Samhita ed il Sushruta Samhita sono i commenti più antichi ed autorizzati di tutti. Noi discuteremo molte di questi insegnamenti pratici in altre lezioni. Le Proibizioni provvedono una completa descrizione della scienza che parla circa la nutrizione, ma vanno anche oltre una buona nutrizione, perfino gli animali più bassi sanno proprio che mangiare per mantenersi salutari, e c'insegnano come spiritualizzare il processo di alimentazione mediante la trasformazione di tutte le attività culinarie offrendoli al Supremo. Questa arte è abbastanza semplice e gli apprendisti avanzati di yoga non lo dimenticano mai. In lezioni posteriori lei imparerà gradualmente questo processo. Speriamo che nel frattempo, lei sviluppi gradualmente sempre di più attrazione per gli alimenti vegetariani. Non solamente arriverà ad essere più ricco e saggio, bensì più salutare; gradualmente lei si renderà conto che una dieta pura è essenziale per lo sviluppo di una coscienza pura. Ora viene una squisita ricetta dalla cucina vegetariana molto facile da preparare. INSALATA DI CETRIOLO CETRIOLO (RAITA) 1 cetriolo grande; 2 Tazze di Yoghurt; 1/2 Cucchiaiata di cumino in polvere; 1/2 Cucchiaiata di sale; Un pizzico di pepe in polvere. Peli e grattugi il cetriolo. Aggiunga lo Yoghurt e le specie. Agiti soavemente. Raffreddi nel frigorifero. Speriamo che preparando questa insalata gradevole e rinfrescante lei ricorderà l'origine degli ingredienti e darà grazie al Sig. Supremo per la sua generosa creazione. Mediante tale remembranza, lei si purificherà ed arricchirà spiritualmente. Come raccomanda il Bhagavad-gita": Oh figlio di Kunti, tutto quello che faccia, tutto quello che mangi, tutto quello che offra e regala, così come tutte le austerità che esegua, devi farli come un'offerta a Me." , Bg. 9.27). Questo è tutto per oggi. Un'altra volta gli auguriamo pieni successi in questo gran sentiero, il quale ha incominciato giustamente ora. Prima di concludere la sua pratica giornaliera, assicuri Lei di ripetere la meditazione che imparò nella prima parte di questa lezione.
  • 13. LEZIONE 2 Oggi stiamo cominciando la seconda lezione del suo corso di Yoga: Un passo più in avanti nel sacro sentiero dello Yoga. Costruiamo insieme un mondo più gentile. SEZIONE 1 STUDIO DEL BHAGAVAD-GITA. "Il fatto che il Bhagavad-gita rimanga in piena validità, può essere giudicato per la maniera come grandi riformatori tali Mahatma Gandhi e Vinoda Bhave basarono come spontaneamente le sue vite e le sue azioni su lui e lo commentarono in dettaglio ai suoi discepoli." (Thomas Merton). La sezione una di ogni lezione consta di un esame del Bhagavad-gita, capitolo per capitolo, permettendogli due settimane per completare il suo studio. Per capire il pieno significato degli insegnamenti di Krishna ad Arjuna, è importante studiare contemporaneamente poche pagine. In questa seconda lezione del suo corso di Yoga, offriamo in primo luogo un'introduzione alle basi storiche del Bhagavad-gita, e discutiamo dopo il primo capitolo," Osservando gli eserciti nel campo di Battaglia di Kuruksetra." Basi Storiche. La narrazione principale del Mahabharata tratta circa la guerra tra i Kauravas," i cento figli di Dhritarastra", diretti per Duryodana, e del lato opposto, i suoi cugini," i Pandavas", i figli di Pandu, guidati per Yudhistira suo fratello maggiore. Pandu e Dhritarastra erano i figli del Re Vicitravirya, un discendente del Re Bharata, antico sovrano del mondo di chi devia il nome del Mahabharata. Dhritarastra era il figlio maggiore ed il legittimo successore del trono, ma per essere nato cieco, il trono fu dedito a suo fratello minore Pandu. Tuttavia, Pandu morì essendo molto giovane ed i suoi cinque figli (Yudhistira) Bhima, Arjuna, Nakula e Sahadeva, rimasero bassi la tutela parziale di Dhritarastra. Questo non accettò mai la supremazia di suo fratello, e desiderando che, invece dei figli di Pandu, i suoi propri figli governassero al mondo, egli cospirò contro la vita dei Pandavas e la sua madre vedova Pritha (Kunti). I Pandavas, tuttavia, scapparono dalle sue atrocità un ed un'altra volta, dovuto principalmente all'amorosa protezione di Krishna chi era nipote di Kunti e, pertanto, parente di essi. Infine, Duryodhana, un politico molto abile e figlio maggiore di Dhritarastra, ingannò ai Pandavas e li privò del suo regno e la sua libertà in una partenza di gioco. Dopo essere stato forzati a passare tredici anni nell'esilio, i Pandavas ritornò e reclamarono il suo regno a Duryodhana chi bruscamente ricusò consegnarlo. I Pandavas, obbligati moralmente come Ksatriyas ad occuparsi in alcuno forma dell'amministrazione politica, ridussero le sue domande a solo cinque province. Quando anche questa miserabile petizione fu respinta, Arjuna ed i suoi fratelli ricorsero alle armi, preparando lo scenario per quello che risulterebbe essere una devastatrice guerra globale. Yudhistira era il fratello maggiore dei Pandavas, e per guadagnare il trono o per opporsisi a, si riunirono i grandi guerrieri di tutti gli angoli della terra. Come gesto fine per evitare la guerra, Yudhistira inviò a Krishna per proporre una tregua, ma Krishna trovò a Duryodhana determinato a dirigere il mondo alla sua maniera. Mentre i Pandavas, uomini dei più elevati principi religiosi e morali, riconoscevano a Krishna come quello Sig. Supremo Stesso, gli empi figli di Dhritarastra non l'accettavano così. Tuttavia, Krishna si offrì a partecipare alla guerra di accordo coi desideri dei rivali. Come Dio, Egli non si farebbe personalmente carico del tema, ma chi lo desiderasse potrebbe scegliere tra approfittarsi dell'esercito di Krishna o avere a Krishna stesso. Come consigliere ed aiutante, Duryodhana, il geniale politico, voleva strappare l'esercito a Krishna, mentre Yudhistira fu altrettanto ansioso di avere a Krishna Stesso. Di questa maniera, Krisna si trasformò nell'auriga di Arjuna, assumendo il carico di condurre la quadriga del leggendario arciere. Questo ci porta al punto nel quale comincia il Bhagavad-gita, coi due eserciti in formazione ed intelligenti per iniziare il combattimento. CAPITOLO UNO: OSSERVANDO GLI ESERCITI IN IL CAMPO DI BATTAGLIA DI KURUKSETRA. Come lo racconta il Mahabharata, di seguito gli eserciti in lotta, i quali sono diretti per i Pandavas ed i Kauravas rispettivamente, si sentono ora disposti per la prima battaglia della gran guerra di Kuruksetra. Dopo il tumultuoso tocco delle conchiglie di ognuno degli eserciti, segnalando così il principio della battaglia, Arjuna chiede a Krishna - chi ha consentito agire come il suo auriga - che collochi la sua quadriga tra i due eserciti. Arjuna vedi allora per il suo orrore, ai suoi genitori, nonni, zii, fratelli, figli ed amici nelle file di entrambi gli eserciti, preparandosi per la battaglia. Oppresso di dolore e vedendo i suoi parenti intimi, maestri ed amici riuniti con simile spirito bellicoso, Arjuna, pieno di compassione, si sente abbattuto e decide di non lottare. Perché Arjuna decise di non lottare? Per compassione? Per debolezza?, o fu per ignoranza caso nel quale Arjuna non si intendeva l'importanza della sua propria partecipazione di questa guerra decisiva nell'ostacolare l'avanzamento degli empi Kauravas?. Nel capitolo uno e nei primi versi del capitolo due, ascoltiamo i propri argomenti di Arjuna giustificando la sua decisione di non lottare. Quindi ascolteremo al Sig. Supremo Sri Krishna chi spiega ad Arjuna perché i suoi argomenti non hanno nessun valore. È importante per noi tenere in conto che Arjuna era un gran devoto ed un'anima pienamente autorrealizada, benché nel racconto del Gita egli dimostri essere molto confuso, realmente è stato posizionato nella sua posizione" ignorante" per Krishna, il direttore di scena di questo dramma, e sta giocando solamente un ruolo, affinché così possa Krishna comunicare i suoi insegnamenti trascendentali per il beneficio di tutto il mondo. Come la conversazione di Krishna dissipa tutti i dubbi di Arjuna e lo libera di ogni ansietà, le parole di Krishna hanno anche il potere di liberare tutti ed ognuno di noi delle legature di questa esistenza materiale, se abbiamo realmente il desiderio di accettarli nel cuore. Ognuno di noi, di un o un'altra forma, è mantenuta per gli stessi problemi che esprime Arjuna nel Gita. Pertanto, se desideriamo capire le istruzioni liberadoras di Krishna, dobbiamo identificarci primo con Arjuna ed i suoi problemi. Questo è facile, poiché, come Arjuna, siamo attratti ai nostri propri corpi, alle nostre famiglie, ai nostri lavori, al nostro paese, etc. Essere attratto non significa necessariamente che tali cose ci piacciano troppo, ma semplicemente le nostre vite girano attorno a, e sono grandemente affettate per queste designazioni materiali temporali di una forma o altra e pertanto dobbiamo fare attenzione al risultato delle nostre azioni. Come Krishna fa notare ad Arjuna, nei versi 16 e 17 queste designazioni cangianti non esistono realmente dal punto di vista cosmico, e l'unica cosa che importa in realtà è l'Io eterno ed immutabile, l'indistruttibile anima spirituale. Questa è la base di tutta la conoscenza trascendentale, e perfino se lei non avesse assimilato nient'altro di questo corso, se lei realizza pienamente che" io non sono questo
  • 14. corpo, io sono un'anima spirituale, parte e porzione del Sig. Supremo", lei avrà dominato l'essenza dello yoga. Continui leggendo e rileggendo il capitolo due durante le prossime due settimane e mediti profondamente su tutti i concetti importanti. SEZIONE 2 Bhagavad-gita, Capitolo 2, Testo 22 vasamsi jirnani yatha vihaya navani grhnati naro parani tatha sarirani vihaya jirnani anyani samyati navani dehi vasamsi - vestiti; jirnani - vecchie e consunte; yatha - come è; vihaya - lasciando; navani - vestiti nuovi; grhnati - accetta; narah - un uomo; aparani - altre; tatha - allo stesso modo; sarirani - corpi; vihaya - abbandonando; jirnani vecchi ed inutili; anyani altri corpi; samyati - in realtà accetta; navani - nuovo dehi - anima corporificada. Traduzione": come una persona si mette nuovi paramenti rifiutando le vecchie, in forma simile, l'anima accetta nuovi corpi materiali abbandonando i vecchi ed inutili." Mediti sui differenti corpi che lei ha avuto in questa vita e nei quali avrà man mano che invecchia. Il suo corpo cambia permanentemente, ma lei, l'io reale, rimane sempre lo stesso, agendo come un osservatore dal cambiamento. L'idea chiave in questo verso è" Cambiamento." Il cambiamento di un corpo ad un altro non è niente strano. I corpi vecchi sono comparati con paramenti sconquassati ed inutili e pertanto, li cambiamo con corpi nuovi. L'anima non può rimanere in un corpo vecchio ed inutile e pertanto, ella cambia dimora nel momento opportuno. Ripeta il verso in Sanscrito durante tre o quattro minuti tutti i giorni, usando il cassette affinché l'aiuti nella pronuncia. Tenti di memorizzare il verso e lo ripeta dopo mentre medita sul significato, durante due o tre minuti tutti i giorni. Continui ripetendo anche il verso della lezione uno, tanto spesso che non lo dimentichi. SEZIONE 3 YOGA E MEDITAZIONE. PAVANAMUKTASANAS: Rilassamento delle Gambe. Primo investa tre minuti in tranquilla meditazione, come si spiegò nella lezione uno. Ora incominciamo gli esercizi di oggi, imparando un po' più circa il corpo e come rilassarlo. "Oh Arjuna! il Sig. Supremo è situato nel cuore di tutti e dirige il vagare di tutte le entità viventi che stanno situato come in una macchina fatta di energia materiale." , B.g.18. 61). Il corpo fisico è simile ad una macchina, ma dovuto alle brutte posizioni, molte volte, le sue differenti parti spendono prematuramente, specialmente le congiunture. Inoltre, la maggioranza dei corpi soffrono di secrezioni, le quali producono tensioni ed inibizioni muscolari. A volte sentiamo dolori in differenti parti del corpo senza una ragione apparente, ma se teniamo in conto che il corpo umano non è più che una macchina, allora sapremo che quella macchina ha bisogno di attenzione ed accomodamenti speciali per il suo corretto funzionamento. I seguenti esercizi si denominano Pavanamuktasanas. Pavana si riferisce ai fluidi corporali come i gas, i quali spiegheremo più avanti in una sezione sulla salute. Mukta, fa riferimento alla" liberazione" ed asana significa" posizione." Così Pavanamuktasanas è posizioni che liberano i fluidi corporali ed eliminano prodotti di rifiuto che si sono accumulati in certe parti sensitive. Quando il corpo si libera di ogni tipo di tensioni può funzionare perfettamente, come una macchina quando è stato ben oliata. Praticando giornalmente questi esercizi, stiamo stimolando le differenti parti del corpo, ed il risultato è completo rilassamento ed ovviamente un miglioramento della salute. Incominciamo oggi col rilassamento delle gambe. a, Senti Lei comodamente. Allunghi ora in avanti le sue gambe. Le mani nel suolo, di fianco alle anche. Piedi insieme. Incominci per contrarre in avanti le dita dei piedi ed all'indietro senza muovere le caviglie. Una contrazione in avanti ed all'indietro è una volta. Lo ripeta dodici volte, Raffigura 1. b, Contragga in avanti le caviglie ed all'indietro. Ripeta l'esercizio dodici volte. , Raffigura 2. c, Separi i piedi circa quaranta centimetri. Incominci a girare il piede destro in direzione delle lancette dell'orologio. Conti fino a dodici. Ora giri il piede destro in senso contrario uguale numero di volte. Ripeta l'esercizio in entrambi i sensi col piede sinistro. Ora d, giri contemporaneamente entrambi i piedi, usando lo stesso processo ed uguale numero di volte. e, Allacci le mani sotto alla coscia destra. Pieghi la gamba fino a che il suo ginocchio tocchi il suo petto, l'estenda dopo nuovamente in avanti. Lo ripeta dodici volte. Allacci ora le mani sotto alla coscia sinistra. Segua lo stesso processo con uguale numero di volte, Fig. 3). f, Unisca le sue gambe. Collochi la mano destra sotto alla coscia destra e la mano sinistra sotto alla coscia sinistra. Doppio entrambe le gambe e porti le ginocchia al petto. Lo ripeta dodici volte, Fig. 4) Ora g, allacci le sue braccia sotto alla coscia destra. Giri la gamba, descrivendo un ampio circolo. Ripeta l'esercizio dodici volte. Faccia dopo la stessa cosa con la gamba sinistra. Li giri primo nella direzione delle lancette dell'orologio e dopo in senso contrario. h, Unisca le gambe ed unione le braccia sotto alle cosce. Giri simultaneamente entrambe le gambe descrivendo un ampio circolo. Ripeta l'esercizio dodici volte. Li giri primo nella direzione delle lancette dell'orologio e dopo in senso contrario, Fig. 5). i, Corica Lei di spalle. Braccia e gambe separati, le palme delle mani guardando verso l'alto. Chiuda gli occhi. Respiri profondamente e rilassi Lei per cinque minuti. , Fig. 6). Nota: prima delle pratiche deve darsi sempre un bagno di acqua fredda e dopo gli esercizi asciugarsi il sudore del corpo con un asciugamano. L'Ayur-proibizione raccomanda non lavarsi con acqua fredda dopo avere praticato gli esercizi. SEZIONE 4 DIFFERENTI ASPETTI DELLA CONOSCENZA VEDICA. Quanto lei valga? "Quello che abbandona quello che è imperituro per quello che è perituro, perde quello che è perituro e quello che è imperituro. La cosa peritura è niente in sé stesso." (Canakya Pandit). "Grazie all'inflazione, leggiamo in un recente ufficio dell'Associated Press," lei vale ora cinque e mezze volte più di quello che valeva fa solo pochi anni. Il calcio, il magnesio, il ferro ed altri chimici nel corpo di un adulto avevano un valore di 98 centesimi di dollaro nei primi anni della decade dei 70 ed ora hanno un valore di US$5.60 di accordo col dottore Harry Monsen, professore di anatomia
  • 15. nella scuola di medicina dell'Illinois. Ed il prezzo continuerà ad aumentare come sta succedendo con cadaveri e scheletri, disse. Siamo messi nella spirale inflazionaria." In quello che siamo messi è più che la spirale inflazionaria. siamo messi in quello che la letteratura Vedica segnala come la vera essenza dell'illusione, il fallimento di capire chiaramente chi siamo. "La maggior parte del corpo umano, continua l'articolo, è acqua. In una persona di 50 chili, disse il dottore Monsen, ci sono approssimativamente 5 chili di calcio, 1 chilo di fosfati, 18 once di potassio approssimativamente ed un po' più di 12 once di zolfo e sodio, un po' più di 2 once di magnesio ed un po' meno di 2 once di ferro, rame ed iodio." Ora, gli sembra che quello lei è? mediti su questo per un momento. Il corpo è acqua nella sua maggiore parte, dice il dottore Monsen, ma, quando lei pensa circa chi lei è, quando pensa circa suo io, della sua identità, Pensa di lei stesso come annacquato? Nel corso della sua vita lei ha bevuto moltissima acqua e ha evacuato anche molta. L'acqua è andata e venuto, ma lei sta lì ancora. Che cosa è quello lei? calcio, fosfato, potassio, zolfo? è questa la composizione essenziale della nostra identità? sodio, magnesio ferro, rame...? La questione è semplice. Se analizziamo i nostri corpi non troveremo più che un barile pieno di acqua e chimici per valore di cinque o sei dollari. Tuttavia, se meditiamo circa noi stessi, chi siamo realmente, sapremo intuitivamente che siamo più qualcosa, conclusione? noi non siamo questi corpi materiali. Mediante la discriminazione intelligente, dobbiamo tentare di capire la differenza tra il corpo e l'Io. Il corpo è fatto di chimici: solfori, iodio, etc., ma l'Io, l'identità reale dell'essere vivente è la coscienza. Il corpo con coscienza è una persona il corpo senza lei è un cadavere. I cadaveri, annota l'AP" stanno più cari che mai." Il dottore Munsen predice che pronto il prezzo raggiungerà gli US$200. La coscienza, tuttavia, non ha prezzo. L'intelletto, l'ambizione, la bontà e l'amore sono tutti sintomi della coscienza. Così, in questo senso, è che la coscienza è l'elemento essenziale ed invaluable del corpo. L'AP ha inviato un interessante ufficio circa il valore del corpo, ma, quanto più interessati dobbiamo stare nella comprensione dell'io dentro il corpo? Che cosa è quello che c'incita ad attaccarci tanto ai nostri corpi mentre stiamo in essi? Se inquisiamo in questa forma, vedremo finalmente l'importanza della coscienza. È la coscienza quella che dà vita al corpo e quella che fa temporaneamente a questo tanto prezioso. Questa coscienza è conosciuta anche come anima, o spirito. La letteratura Vedica pertanto, ci dice che se noi desideriamo comprendere il vero valore della vita, dobbiamo inquisire circa la nostra identità spirituale, oltre i nostri corpi materiali. La maggioranza di noi pensa che siamo il corpo. Quando pensiamo di noi stessi come americani, indù, giapponesi o tedeschi, bianchi o neri, uomini o donne. Che cosa sono queste designazioni bensì dettagliate descrizioni dei nostri corpi? Prestiamo troppa attenzione ai nostri corpi il cui valore è praticamente nessuno, ed ignoriamo l'anima invaluable, o la coscienza dentro il corpo. Quando fu detto alla gente che valeva solo 98 centesimi di dollaro, si sentirono offesi," disse il dottore Monsen." Si sentirono meglio al sapere che valevano US$5.60." Se possiamo liberarci delle designazioni corporali, capiremo che definitivamente non siamo questi corpi, e riconosceremo chi siamo realmente, ma non ci sarà limite per sentirci molto meglio. Srila Vyasadeva scrisse le Proibizioni per la guida dell'umanità nell'era di Kali. SEZIONE 5 FILOSOFIE DI L'AUTORREALIZACIÓN. CHE COSA SONO LE PROIBIZIONI? Ora studieremo un'introduzione breve, ma completa dell'origine delle Proibizioni. Nel Brhad-Aranyaka Upanisad (2.4.10) ci si informa": Il Rg-proibizione, lo Yajur-proibizione, il Sama-proibizione, l'Atharva- proibizione e gli Itihasas, storie come il Mahabharata ed i Puranas, stanno tutti ispirati per la Verità Assoluta. Questi derivano dal Bramino Supremo senza nessun sforzo della sua parte. "Di accordo con la tradizione Vedica, le Proibizioni sono assolute e per se stessi autorizzati. Non dipendono più che di se stessi per essere spiegati. Questo stesso principio viene dalle labbra di Sri Krishna nel Bhagavad-gita (3.15): Brahmaksara samudbhavam" Le Proibizioni sono manifestati direttamente dell'infallibile suprema Personalità di Dio." Il commentatore Sridhara Swami (Bhavarthadipika 6.1.40) annota che le Proibizioni sono supremamente autorizzate perché essi derivano da Narayana stesso. Jiva Gosvami annota che la scrittura Vedico Madhyandina-sruti attribuisce tutte le Proibizioni (Sama) Atharva, Rg e Yajur, così come i Puranas e gli Itihasas alla respirazione dell'essere Supremo. Finalmente l'Atharva-proibizione afferma che Krishna chi istruì a Brahma in principio disseminò la conoscenza Vedica nel passato. Come abbiamo visto, le scritture si descrivono a loro stesse come apauruseya, volendo significare che esse non provengono materialmente da nessuna persona condizionata, bensì del Supremo, un'origine trascendentale alla dualità mondana.) La conoscenza Vedica fu impartito a Brahma negli albori della creazione. Brahma istruì dopo a Narada i cui realizzazioni appaiono attraverso la letteratura Vedica. La conoscenza Vedica è considerata eterno, ma poiché l'universo materiale sta in flusso costante, gli insegnamenti Vedici devono essere riaffermati. Benché anche l'universo materiale sia considerato eterno, continua a passare per tappe di creazione, manutenzione ed annichilazione. Anteriormente le Proibizioni si trasmettevano in forma orale, ma dopo il saggio Vyasadeva compilò tutti i costumisti in forma scritta. SEZIONE 6 LO YOGI E LE SUE RELAZIONI CON IL MONDO. LO YOGI E LA PULIZIA DIVINA. Leggiamo nel capitolo 13, testi 8 al 12 di Bhagavad-gita": L'umiltà, l'assenza di orgoglio, la non violenza, la tolleranza, la semplicità, l'avvicinarsi ad un maestro spirituale fededegno, la pulizia, la costanza, e l'atto-controllo... tutti questi aspetti sono caratteristici della conoscenza, il contrario è ignoranza." La pulizia fa riferimento tanto alla pulizia esterna come all'interna. Pulizia interna significa una mente pulita e pura, la quale manifesta la luce e la verità dell'anima. In questo stato di purezza uno può utilizzare la mente in forma costante per incrementare ed espandere la comprensione spirituale. Questo l'abilita ad uno per controllarsi a sé stesso in tutte le circostanze ed a mantenere un atteggiamento positivo. La pulizia interna significa dissipare sempre l'oscurità dell'ignoranza con la torcia della conoscenza. Il sistema Vedico per la pulizia esterna può essere riassunto come segue: Presto nella mattina prima dell'uscita del sole, uno deve lavarsi. Prima di ciò, uno deve lavarsi accuratamente i denti ed evacuare. Le Proibizioni prescrivono che uno deve lavarsi sempre le mani e la bocca dopo avere
  • 16. mangiato, dopo avere toccato qualcosa di impuro, come sostanze inquinate e quando esce dai posti che generalmente sono visitati da persone che non hanno abitudini di pulizia. Inoltre, è importante essere attento alla pulizia della casa, specialmente nell'area dove uno medita. Nessuno dovrà entrare alla stanza di meditazione con le scarpe sistemate. Le scarpe entrano in contatto con cose molto sporche. Come la meditazione e lo studio si praticano generalmente essendo seduti sul piano, deve fare gran attenzione a mantenere la cosa bella copia e togliersi le scarpe è un gran aiuto. Se l'apprendista, sia uomo o donna, ha i capelli lunghi, questo deve essere legato dietro la testa durante la meditazione. Di accordo con le scritture Vediche, il cotone si purifica o pulisce con acqua. La lana si purifica col sole e gli altri tessili devono lavarsi regolarmente. I materiali plastici sono considerati impuri sotto ogni circostanza, per essere essi prodotti mediante idrocarburi. Per sviluppare una coscienza più elevata, è importante mantenere sempre puliti e puliti l'ambiente ed i vestiti. Il Bhagavad-gita dice," L'austerità del corpo consiste in questo: il rispetto al Sig. Supremo, i brahmanas, il maestro spirituale ed i superiori tali come il padre e la madre. La pulizia, la semplicità, il celibato e la non violenza sono anche austerità del corpo." (Capitolo 17) testo 14. Come tale, la pulizia è descritta come una delle austerità del corpo, ma quello che arriva a diventare molto regolato, si abituerà anche a questi principi, e naturalmente non avrà inconveniente alcuno, al contrario, arrivasse ad apprezzare ed allora ad assaggiare realmente l'atmosfera spirituale, la quale è mantenuta in un ambiente di pulizia esterna ed interna. La sua vita arriverà ad arricchirsi con la luce chiara della verità, ed incomincerà a sentire prosperità e felicità illimitate. SEZIONE 7 YOGA E SALUTE. Rifletti su un'alimentazione umana. "Se qualcuno mi offre con amore e devozione, una foglia, un fiore, una frutta o acqua, Io l'accetterò." , Bg. 9. 26). In questa occasione investigheremo insieme scientificamente i principi di una nutrizione appropriata alle necessità e finalità della vita umana. Sappiamo molto bene che la scienza riconosce che alla dieta di qualunque essere vivente gli corrisponde una struttura anatomica e fisiologica speciale, ed ugualmente, certe condizioni naturali proprie ed ambientali. (Ecosistema). In questo senso, mediante la nostra esperienza pratica possiamo notare che la fisiologia, la costituzione anatomica visibile, i sistemi e funzioni digestivi, sono differenti nei distinti regni della natura. L'essere umano e la tigre sono buoni esempi di questo acuto contrasto. Di accordo con le sue diete, possiamo stabilire dentro i vertebrati tre gruppi principali a sapere: I carnivoro, gli erbivori ed i frugívoros. Esaminiamo da vicino alcune delle sue caratteristiche principali e decidiamo dopo dentro quale categoria potrebbe ubicarsi all'essere umano. 1.- Gli Animali Carnivori. Questo gruppo include animali tali come il leone, il cane, il gatto, la tigre, etc. Una caratteristica notevole del suo sistema digestivo, è che è generalmente breve, approssimativamente tre volte la longitudine dei suoi corpi. Questo si deve a che la carne, la sua dieta naturale, si scomporsi rapidamente ed i prodotti risultanti di questa putrefazione diventano tossici in forma rapida se non sono espulsi immediatamente del corpo. Un sistema digestivo breve permette l'evacuazione rapida dei chimici tossici che derivano dalla decomposizione della carne. Lo stomaco degli animali carnivori trattiene solitamente dieci volte più acido cloridrico che lo stomaco dagli animali non carnivori. Solitamente i carnivoro cacciano durante la notte e dopo riposano e dormono durante il giorno. Essi mancano, in generale, di ghiandole sudoripare le quali servono per pulire e rinfrescare la pelle. La lingua rimpiazza queste funzioni. Invece animali vegetariani come la vacca, il cavallo, il cervo, l'elefante, etc., digeriscono la maggior parte della sua alimentazione durante la giornata diurna e traspirano liberamente attraverso i pori della sua pelle col fine di rinfrescare il suo corpo. La differenza più significativa tra questi due gruppi la troviamo nei suoi denti. Oltre ai suoi affilati artigli, tutti i carnivoro possiedono poderose mandibole ed appuntiti ed allungati denti chiamati canini, i quali attraversano la pelle più dura, partono e rompono ossa. I carnivoro non possiedono molari, i denti piani posteriori, i quali sono imprescindibili affinché un animale di dieta vegetariana possa macinare il suo alimento. A differenza dei grani, la carne non deve masticarsi nella bocca per essere predigerita, si digerisce nella sua maggiore parte nello stomaco e gli intestini. Può osservarsi che per esempio, il gatto ed il cane appena se possono masticare. 2. Gli Animali Erbivori. Questo gruppo di animali include l'elefante, la vacca, la pecora, il cammello, etc. Si alimentano di erbe, foglie e piccoli germogli presi dei rami degli alberi. La sua digestione comincia nella bocca con una classe di enzima chiamato ptialina, la quale si trova nella sua saliva. Il processo di assimilazione è lento negli erbivori ed il suo alimento deve essere masticato accuratamente e ben mischiato con la ptialina per ottenere una digestione completa e corretta. Per questa ragione, gli erbivori possiedono 24 molari speciali e non possiedono artigli né affilati denti. Bevendo acqua l'aspirano a differenza dei carnivoro che la bevono con la lingua. Come non si alimentano di sostanze che si scomporsi rapidamente, come è il caso dei carnivoro con la carne, ed il suo alimento ha bisogno di maggiore tempo per essere digerito, possiedono un sistema digestivo ed intestini più lunghi, che in generale misurano fino a dieci volte il volume dei suoi corpi. Studi realizzati recentemente, hanno dimostrato che una dieta basata nella carne produce effetti eccessivamente dannosi in animali erbivori. 3. Gli animali frugívoros. Questo gruppo di animali include principalmente le scimmie antropoidi, i quali sono molto simili anatomicamente agli esseri umani. La sua dieta alimentare consiste principalmente in frutte secche e fresche, foglie e radici. Gli animali frugívoros possiede milioni di pori nella sua pelle. Possiedono anche molari per macinare e masticare gli alimenti. La sua saliva è alcalina e come quella degli erbivori, trattiene ptialina per la predigestione dalle frutte ed i vegetali. Finalmente, studieremo agli esseri umani e le sue caratteristiche. In molti aspetti sono simili agli erbivori e frugívoros e completamente differenti ai carnivoro. Come nel caso delle scimmie antropoidi, il nostro sistema digestivo è anche dodici volte il volume del nostro corpo. La pelle umana possiede vicino a tre milioni di pori, per dove si volatilizza l'acqua e si rinfresca il corpo mediante il sudore. Come gli animali vegetariani, l'essere umano beve acqua mediante suzione. La struttura dentale e la forma della mandibola sono appropriate per una dieta esclusivamente vegetariana. La saliva umana è alcalina e trattiene anche ptialina per la
  • 17. predigestione dagli alimenti. Per queste differenti caratteristiche anatomiche e fisiologiche, si vede chiaramente che l'essere umano non è progettato per essere carnivoro. Nel rivista Carosello numero 276 del 25 di Novembre di 1.983, pubblicata per il diario Il Tempo di Bogotà, il prestigioso Cardiologo Colombiano, Dottore Diego Augusto Leiva Samper, affermava la sua intervistatrice che" quasi che è una sfida che faccio alla scienza medica e biochimica, ed aspetterò la sentenza in relativamente poco tempo: Circa 20 anni. L'uomo non è programmato per consumare proteine animali, ed esse sono l'inizio di gravi problemi di salute, come sono le malattie degenerative cronache, chiami Lei diabete, reumatismo, artrite o arteriosclerosi, con la sua sequela di malattie cardiovascolari e perfino il cancro. Stiamo elaborando col professore Wedt dell'Università di Monaco e col dottore Schnitzer della Germania, lavori che provano, mediante investigazioni di anatomia patologica che sono le proteine animali quelle che si depositano nella membrana bazal dell'endotelio vascolare, arterie ed arteriali, producendo l'ingrossamento e l'indurimento delle sue pareti." I quattro denti canini che si trovano nella bocca dell'essere umano, significano che l'uomo, in un piccolo grado, gli è stato dato la facilità di alimentarsi con cibo animale. Tuttavia, questo è solamente una concessione per tempi di emergenza. In tutti i libri sacri del mondo, specialmente nelle Proibizioni, troviamo che la migliore nutrizione degli esseri umani consiste in grani, ebree, noci, vegetali, frutte, zucchero e latte. Ora viene una squisita ricetta molto facile da digerire e di preparare. LATTE MASALA 2 tazze di latte fresco. 2 cucchiaiate di Zucchero. 6 mandorle già pelate. 1/4 di cucchiaiata di noce moscada. 10 a 12 pistacchi già pelato 1 Pizzico di Zafferano. Bolla il latte tre volte senza che si sparga e diminuisca dopo il fuoco. Aggiunga tutti gli ingredienti, rimescoli e cucini per cinque minuti. La tolga dopo del fuoco e le lasci riposare. L'offra al Sig. Supremo e dopo diletti Lei con questa deliziosa e nutritiva preparazione. E così salutiamo, ricordandogli l'importanza di risolvere qualunque inquietudine, commento o domanda che si sia svegliato in lei. Siamo sempre disposti ad aiutarlo. Veda la sua prossima lezione. Non dimentichi concludere ogni sezione con tre minuti di silenziosa meditazione OM TAT SAT. Gli Istruttori. LE INDIMENTICABILI ISTRUZIONI DI SRI KRISHNA AD ARJUNA IN IL BHAGAVAD-GITA SONO STATE DIETRO LA GUIDA PER GLI ASPIRANTI DELLO YOGA DA MIGLIAIA DI ANNI.