VIRUS EBOLA - DOMANDE E RISPOSTE DAL MINISTERO DELLA SALUTEEmergency Live
Come si può tutelare la salute pubblica e la tranquillità sociale durante una emergenza sanitaria internazionale?
E' la domanda che si è fatto il Sistema Sanitario Nazionale, che in questio giorni sta affrontando il rischio contagio da Ebola con tutti i suoi mezzi più moderni, a partire dal campio più difficile e più insidioso da affrontare: quello della comunicazione. Leggi l'articolo su www.emergency-live.com
VIRUS EBOLA - DOMANDE E RISPOSTE DAL MINISTERO DELLA SALUTEEmergency Live
Come si può tutelare la salute pubblica e la tranquillità sociale durante una emergenza sanitaria internazionale?
E' la domanda che si è fatto il Sistema Sanitario Nazionale, che in questio giorni sta affrontando il rischio contagio da Ebola con tutti i suoi mezzi più moderni, a partire dal campio più difficile e più insidioso da affrontare: quello della comunicazione. Leggi l'articolo su www.emergency-live.com
1. I Virus, i batteri, le differenze, la loro storia e l'interazione con l'uomoLOspedaleVaaScuola
Lezione numero 1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Profilassi contro l'Ebola, ecco l'informativa della regione VenetoEmergency Live
Rientra l'allarme Ebola a Padova, in Veneto, dove due persone erano state sottoposte a isolamento per la paura di un contagio. Le persone sono state sottoposte a tutti i test necessari, e sono tutti risultati negativi alla malattia epidemica che sta flagellando l'Africa centro-occidentale. Uno dei due malati è risultato positivo invece alla malaria. L'altro invece non ha l'Ebola, ma un'altra forma epidemica con febbre e sintomi simili all'ebola.
Il Settore Igiene Pubblica e Prevenzione del Veneto ha inviato a tutte le aziende sanitarie il protocollo contenente le prime indicazioni operative di risposta regionale per la prevenzione dall'Ebola. Il protocollo illustra inoltre le tipologie di intervento che devono essere attivate a fronte dei casi sospetti, possibili e probabili, anche in riferimento alla diagnosi differenziale con le altre malattie infettive febbrili di importazione quali la malaria. Interventi messi in atto in queste ore dall'Azienda ospedaliera di Padova.
L’infezione da HPV è estremamente frequente nella popolazione generale: si stima, infatti, che almeno il 75% delle donne sessualmente attive si infetti nel corso della propria vita con un virus HPV.
L’Istituto Superiore di Sanità stima che il 65-70% dei soggetti di sesso maschile contrae un’infezione con uno o più ceppi di HPV (oncogeni o non).
Abs. dal libro: R. Villano “Influenza A/H1N1”, sotto l’Alto Patrocinio dell’International Commettee on VirusPhere del Wabt - Unesco, Parigi; con presentazione del MD, PhD Giulio Tarro, Presidente della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera,WABT (UNESCO, Parigi) e Professore aggiunto del Dipartimento di Biologia alla Temple University di Filadelfia (USA), Chiron Foundation, Praxys dpt, ISBN 9788890423550, pp. 124, settembre 2009).
1. I Virus, i batteri, le differenze, la loro storia e l'interazione con l'uomoLOspedaleVaaScuola
Lezione numero 1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Profilassi contro l'Ebola, ecco l'informativa della regione VenetoEmergency Live
Rientra l'allarme Ebola a Padova, in Veneto, dove due persone erano state sottoposte a isolamento per la paura di un contagio. Le persone sono state sottoposte a tutti i test necessari, e sono tutti risultati negativi alla malattia epidemica che sta flagellando l'Africa centro-occidentale. Uno dei due malati è risultato positivo invece alla malaria. L'altro invece non ha l'Ebola, ma un'altra forma epidemica con febbre e sintomi simili all'ebola.
Il Settore Igiene Pubblica e Prevenzione del Veneto ha inviato a tutte le aziende sanitarie il protocollo contenente le prime indicazioni operative di risposta regionale per la prevenzione dall'Ebola. Il protocollo illustra inoltre le tipologie di intervento che devono essere attivate a fronte dei casi sospetti, possibili e probabili, anche in riferimento alla diagnosi differenziale con le altre malattie infettive febbrili di importazione quali la malaria. Interventi messi in atto in queste ore dall'Azienda ospedaliera di Padova.
L’infezione da HPV è estremamente frequente nella popolazione generale: si stima, infatti, che almeno il 75% delle donne sessualmente attive si infetti nel corso della propria vita con un virus HPV.
L’Istituto Superiore di Sanità stima che il 65-70% dei soggetti di sesso maschile contrae un’infezione con uno o più ceppi di HPV (oncogeni o non).
Abs. dal libro: R. Villano “Influenza A/H1N1”, sotto l’Alto Patrocinio dell’International Commettee on VirusPhere del Wabt - Unesco, Parigi; con presentazione del MD, PhD Giulio Tarro, Presidente della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera,WABT (UNESCO, Parigi) e Professore aggiunto del Dipartimento di Biologia alla Temple University di Filadelfia (USA), Chiron Foundation, Praxys dpt, ISBN 9788890423550, pp. 124, settembre 2009).
2. Il Coronavirus venuto dalla Cina è molto scaltro: produce sintomi lievi e i
contagiati si muovono liberamente. Così si propaga
Il coronavirus, che abbiamo di fronte, è un nemico particolarmente intelligente.
L’80% dei contagiati ha sintomi blandi. non uccide certo come gli altri coronavirus
di Sars e Mers. Il coronavirus ha la caratteristica piuttosto misteriosa di
risparmiare i bambini, o di colpirli in modo lieve. Solo l’1% dei contagiati ha meno
di 10 anni. La prima volta che si parlò di contagio asintomatico, a gennaio, fu
proprio a proposito di un ragazzino di 10 anni di Shenzhen, rimasto sano in una
famiglia tempestata dai contagi , dopo la visita a un parente all’ospedale di
Wuhan. I genitori, preoccupati, vollero che fosse sottoposto al test, nonostante la
sua buona salute. E lui in effetti è risultato positivo, come una sorta di portatore
sano.
3. Il protocollo è stato predisposto dal servizio di Immunoematologia e Medicina
trasfusionale dell’ospedale San Matteo di Pavia, diretto dal professor Cesare
Perotti, in collaborazione con le strutture di Mantova e Lodi, e dall’Azienda
Ospedaliera Universitaria di Padova. Si tratta della plasmaferesi.
“In poche ore sui pazienti si cominciano a vedere già i primi risultati clinici” ha
spiegato Perotti. A testimoniare i buoni risultati è la storia di Pamela Vincenzi, la
prima donna incinta ad essere guarita , senza danni per il bambino, dal virus
attraverso l’uso di questa terapia.
“I limiti di questa cura sono legati al numero basso dei donatori idonei “ – precisa
Massimo Franchini, ematologo dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova – “ Ora che
stiamo però superando la fase acuta della malattia, confidiamo che questi
aumentino di numero”.