Rapporto sulla Sicurezza Stradale in Moto 2010DEKRA Italia
La moto è una passione, oltre che un mezzo di trasporto, ma è anche il veicolo più debole sulla strada, insieme a tutte le due ruote, e i motociclisti, di conseguenza, rappresentano la categoria più a rischio di incidente. L'edizione 2010 del Rapporto DEKRA sulla Sicurezza Stradale è dedicato proprio alle moto.
Lo studio, che raccoglie dati e statistiche europee di oltre un decennio, descrive minuziosamente lo stato dell'arte della sicurezza delle due ruote, offre spunti di riflessione su possibili sviluppi nell'ambito della sicurezza per i motociclisti ed evidenzia i settori nei quali intervenire, come ad esempio incentivare l'uso di ABS, airbag, indumenti di protezione, meglio se riflettenti, e casco, migliorare le infrastrutture stradali e sottoporre i veicoli a regolari controlli periodici.
Rapporto sulla Sicurezza Stradale in Moto 2010DEKRA Italia
La moto è una passione, oltre che un mezzo di trasporto, ma è anche il veicolo più debole sulla strada, insieme a tutte le due ruote, e i motociclisti, di conseguenza, rappresentano la categoria più a rischio di incidente. L'edizione 2010 del Rapporto DEKRA sulla Sicurezza Stradale è dedicato proprio alle moto.
Lo studio, che raccoglie dati e statistiche europee di oltre un decennio, descrive minuziosamente lo stato dell'arte della sicurezza delle due ruote, offre spunti di riflessione su possibili sviluppi nell'ambito della sicurezza per i motociclisti ed evidenzia i settori nei quali intervenire, come ad esempio incentivare l'uso di ABS, airbag, indumenti di protezione, meglio se riflettenti, e casco, migliorare le infrastrutture stradali e sottoporre i veicoli a regolari controlli periodici.
Il dott. Mangia presenta il caso Chrysler come esempio di un tentativo di gestire una marca globale all’interno di logiche di mercato strettamente nazionali come quelle presenti in Italia nel settore Automotive.
ANALISI DEI PERCORSI DI LOYALTY NEL SETTORE SERVICE AUTOMOTIVE: IL CASO SEAT Target Research
, la centralità del cliente nei processi di conoscenza e di decisione aziendali è ormai evidente anche nel settore automotive. Il CRM, Customer Relationship Management, sta assumendo un peso sempre più notevole all’interno delle scelte manageriali, poiché conoscere e saper agire sul bacino clienti è una leva fondamentale del marketing, specialmente in un’ottica di lungo periodo.
Il dott. Mangia presenta il caso Chrysler come esempio di un tentativo di gestire una marca globale all’interno di logiche di mercato strettamente nazionali come quelle presenti in Italia nel settore Automotive.
ANALISI DEI PERCORSI DI LOYALTY NEL SETTORE SERVICE AUTOMOTIVE: IL CASO SEAT Target Research
, la centralità del cliente nei processi di conoscenza e di decisione aziendali è ormai evidente anche nel settore automotive. Il CRM, Customer Relationship Management, sta assumendo un peso sempre più notevole all’interno delle scelte manageriali, poiché conoscere e saper agire sul bacino clienti è una leva fondamentale del marketing, specialmente in un’ottica di lungo periodo.
1. Il Rapporto DEKRA sull’affidabilità dell’usato
La Audi A 6 “Migliore di tutte le classi” per il 2009
Firenze, 17 ottobre 2009 - Ogni anno in Germania i grandi enti di sorveglianza come
DEKRA pubblicano rapporti dedicati alle vetture usate e ai relativi difetti riscontrati
in fase di revisione periodica. Milioni di dati vengono processati ed elaborati per
redigere statistiche di affidabilità per alcune centinaia di modelli tra i più diffusi di
tutte le marche.
Il “Rapporto DEKRA sull’affidabilità dell’usato”, meglio noto come Rapporto sulle difettosità
dei veicoli, è una valutazione speciale basata su oltre 15 milioni di revisioni e
costituisce una guida all’acquisto realistica e obiettiva.
La valutazione precisa, la suddivisione in sette classi di tipologia di veicoli e le ulteriori tre classi di
chilometraggio, infatti, evitano confronti arbitrari e inopportuni, rendendo tale rapporto di ulteriore
valore pratico per l'acquirente di auto usate. Al fine di garantire che le informazioni siano attendibili,
il rapporto contiene solo dati statistici su un particolare modello di cui gli esperti DEKRA hanno
potuto controllare almeno 1.000 veicoli nella corrispondente fascia di percorrenza chilometrica. Le
tabelle illustrate singolarmente per ciascuno dei 150 modelli esaminati permettono al lettore di
vedere a colpo d'occhio come si comporta un modello particolare per quanto riguarda i guasti
tecnici rispetto alla media della classe del veicolo.
Il Rapporto fornisce anche una sintesi per ciascuno dei modelli di volume che rappresenta un
compendio delle esperienze degli esperti nell’ispezionare il tipo di veicolo. Inoltre, dà all'acquirente
di auto usate esattamente le informazioni di cui ha bisogno per scegliere un veicolo adatto. Il
vantaggio per l'acquirente è che la valutazione considera solo i difetti che danno un'indicazione
della qualità delle auto usate e non i difetti che riguardano la cura con cui il veicolo è stato
mantenuto.
Fino al 2008 la metodologia d’analisi per l’usato utilizzata da tutti gli enti e anche da DEKRA era
conforme a quella adottata per la revisione, nonostante fosse evidente che molti difetti riscontrati in
fase di revisione non dessero informazioni sui problemi sostanziali di un modello specifico, perché
le difettosità erano più da associare a come il veicolo era stato trattato dal proprietario (ad es.
tuning o tagliandi) che non al modello stesso. Per questo motivo e per il fatto che a parità di
modello due diversi controlli evidenziano sostanziali differenze in funzione del diverso utilizzo
(poca/molta percorrenza), nel 2008 DEKRA ha introdotto una nuova metodologia, studiata
specificatamente per il rapporto annuale. Sono stati introdotti, infatti, tre intervalli di chilometraggio,
standard per tutte le classi di veicoli: 0 - 50.000 km, 50.000 - 100.000 e 100.000 - 150.000,
2. segmentazione che consente di effettuare un confronto omogeneo tra tutti i modelli nelle varie
classi di veicoli.
Uno sguardo alle graduatorie delle sette classi di veicoli, che vanno dalle citycar ai furgoni, mostra
una grande coerenza nel tempo: ad esempio, alcuni modelli hanno raggiunto un risultato simile a
quello dell'anno scorso, mentre altri hanno colto l'opportunità di migliorare la qualità e salire più in
alto nella classifica. I modelli tedeschi hanno conquistato 13 dei 21 primi posti nelle sette classi e
nei tre intervalli di chilometraggio.
L’importante novità del Rapporto DEKRA 2009 sulle difettosità è la graduatoria “Migliore di
tutte le classi", che designa l’auto più affidabile dell’anno. Il modello vincitore in assoluto tra
tutte le classi di percorrenza, infatti, è quello che presenta il più basso tasso medio di difetti in tutte
e tre gli intervalli chilometrici. Nella valutazione speciale "Migliore di tutte le classi" le auto
tedesche hanno conquistato otto delle prime dieci posizioni e la Audi A si è aggiudicata il podio
come migliore tra tutte.
Nella fascia di percorrenza fino a 150.000 chilometri, i nostri esperti hanno registrato il maggior
numero di difetti sulle automobili più piccole. A queste seguono nell’ordine le auto sportive, i
furgoni, le vetture di classe media-inferiore (compatte, nella segmentazione DEKRA) e i
fuoristrada. Per contro, i veicoli della classe medie-superiori/premium hanno mostrato ampiamente
la più bassa percentuale di difetti. Fondamentalmente, si è riscontrato che la percentuale di difetti
del veicolo aumenta rapidamente con l'aumentare della percorrenza. Per esempio, le utilitarie nella
fascia di percorrenza 100.000 - 150.000 chilometri hanno quattro volte più difetti di quelle nel
range 0 - 50.000 chilometri, soprattutto per i difetti relativi a freni, telaio, sterzo e motore, che di
solito sono anche i più costosi da riparare.
Confronto tra la vecchia (tradizionale) e la nuova
metodologia d’analisi DEKRA
Vecchia metodologia: Nuova metodologia:
1. Intervalli tra due revisioni/ Età 1. Percorrenza chilometrica come
dei veicoli come parametro di parametro di riferimento
riferimento 2. Suddivisione delle vetture per
2. Nessuna suddivisione delle classi o segmenti
vetture per classe o segmento 3. Analisi specifica per versione
3. Analisi e interpretazione 4. Considerazione di “difettosità
secondo parametri commerciali specifiche delle vetture usate“
4. Considerazione di tutte le 5. Confronto tra vetture della
difettosità riscontrate in
stessa classe
revisione
5. Confronto indipendente dal 6. Confronto tra vetture dello
stesso gruppo di percorrenza
segmento
chilometrica
6. Confronto indipendente dalle
percorrenze chilometriche
3. 1. Percorrenza chilometrica come parametro
Vecchio: Intervalli / Età del veicolo
Nuovo: Percorrenza chilometrica
La percorrenza chilometrica influenza le condizioni di un veicolo in modo molto più
marcato dell’età stessa.
2. Definizione delle classi (o segmenti)
I 150 modelli selezionati sono stati suddivisi in 7 classi ( o segmenti), ad esempio la VW
Golf è nella classe “Compatte”.
1. Piccole (A) / Utilitarie (B)
2. Compatte (medie inferiori) (C)
3. Medie (D)
4. Medie superiori (E)/ Premium (F)
5. Sportive (S1) / Cabrio
6. Fuoristrada (T) / SUV
7. Monovolume (M e M1)
3. Analisi specifica per versione
Vecchia: analisi secondo parametri commerciali.
Nuova: analisi sulla base delle versioni.
Con l’analisi dettagliata delle specifiche versioni vengono prese in considerazione sia le
evoluzioni che le migliorie del singolo modello
4. Difettosità specifiche delle vetture usate
Vecchio: tutte le difettosità risultanti dalla revisione confluiscono nell’analisi.
Nuovo: analisi mirata di difettosità specifiche dell’usato.
Molte difettosità non danno alcuna informazione dei problemi sostanziali di un modello,
bensì indicano unicamente come la vettura è stata tenuta o come sono stati fatti i
tagliandi.
Tipologie di difettosità che non sono rientrate nell’analisi:
Ruote/Pneumatici; Tuning di qualsiasi tipo; Targa; Bollino blu in scadenza; Pronto
soccorso/Estintore/ Triangolo; Liquido freni; Specchi laterali; Identificazione del veicolo.
5. Confronto tra vetture della stessa classe
Gruppi di confronto specifici per la valutazione delle difettosità dei singoli modelli di
vetture :
Vecchio: media di tutte le vetture.
Nuovo: media dei difetti tra vetture confrontabili.
Un confronto tra tutte le classi di vetture non solo è privo di significato, ma è anche privo
di una utilità per il potenziale acquirente dell’usato.
4. 6. Classi di percorrenza chilometrica: definizione delle classi di percorrenza
In base all’utilizzo atteso delle vetture all’interno delle diverse classi o segmenti, nel 2008
sono state definite due classi di percorrenza chilometrica.
Successivamente, con il Rapporto 2009, le classi di percorrenza sono state unificate per
tutti i segmenti per maggiore omogeneità di giudizio.