CSI Insieme N°21 – Titoli: Storia d’amore e di follia: il CSI a Haiti - Gli arbitri all’incontro con il Papa - Lo Sci Cai Edolo ancora sul trono dello sci - Al Passo del Tonale lo sci tricolore del CSI
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Titoli: É in arrivo l’attesa riforma “salva società sportive” - Il CSI Day in piazza a Edolo domenica 11 maggio - Calcio: le finali juniores e open nazionali - Pallavolo: le finali allieve e open maschile
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News Biancorosse AssoRetiPMI Volley Jòya del 12/05/15
Lettera aperta del presidente
Lippolis: “Le responsabilità non sono nostre, ma chiediamo scusa per la gara a porte chiuse”
“Anche questa stagione si è conclusa e il bilancio è sotto gli occhi di tutti.
Un quinto posto, purtroppo a pochissime lunghezze dall'obiettivo play off e con lo stesso numero di
successi e sconfitte di chi vi è acceduto. Dopo aver condotto più di metà campionato ai vertici, una
serie di infortuni e una drastica mancanza di continuità dopo lo stop esterno in casa del Locorotondo
hanno frenato la nostra corsa in un campionato davvero avvincente. Vedendo oggi la classifica
finale, nulla è stato per niente scontato (Castellana a parte), vista la posizione delle squadre che
nelle ultime ore ancora si sono riposizionate.
Nei momenti immediatamente successivi alla fine del nostro torneo, oltre alle immancabili
considerazioni di natura prettamente sportiva, il mio pensiero va a chi ci ha seguito e accompagnato
in tutta questa stagione nel nostro cammino: il nostro grande pubblico, sempre numeroso e
affettuoso, che in più di una occasione ha superato di gran lunga le mille unità!
A tutti Voi che avete gremito il PalaCapurso come non mai, in un campionato Nazionale ma di B2,
dobbiamo il nostro ringraziamento. Abbiamo cercato con molto sacrificio di rendere ogni evento
casalingo una piccola festa del volley e siamo fieri che la nostra capacità di “Ospitalità” abbia dato
sorrisi ed entusiasmo a chiunque abbia varcato la soglia del PalaCapurso, da Gioia e da fuori.
Bambini, famiglie, accompagnatori, appassionati, curiosi, tutti hanno trovato, nelle circa 2 ore
domenicali di gara, motivo di stare insieme in un clima festoso e ben "animato" dalla simpatia del
nostro speaker Michele, dagli animatori dell’Area Kids per i più piccoli, dai concorsi di arte e
grafica all’estrazione di premi. Un ringraziamento anche ai "Supporters TVJ”, sempre pronti a
sostenere i ragazzi senza mai venir meno al nostro stile rispettoso dell'avversario e senza mai
offendere o inveire contro nessuno. Elemento sostanziale per una sana convivialità in uno Sport
sempre più minato da fenomeni violenti, come vediamo più volte nelle cronache nazionali.
E' proprio la "convivialità" all’interno dell'evento sportivo l'impegno maggiore su cui il nostro
fantastico Staff e la Società tutta hanno lavorato incessantemente in questa stagione. Proprio per
questo intendo porgere le nostre scuse al pubblico tutto.
Per una responsabilità non diretta abbiamo dovuto privarci del vostro affetto nell’ultima gara di
campionato di sabato 9 maggio, giornata in cui avremmo voluto abbracciarvi tutti e salutare
indistintamente chi ci ha seguito per tante domeniche, come già fatto negli altri anni.
Questo è il mio più grande e personale rammarico!!!
Non meritavamo questo!!! Atleti, dirigenti, molti familiari e amici non hanno potuto abbracciare i
propri beniamini, un momento di congedo da un’esperienza bella e intensa al tempo stesso, a
prescindere dal risultato sportivo ottenuto. Questo è contro ogni logica pensabile in una gara di fine
campionato di qualsiasi categoria.
Giocare "a porte chiuse" è la peggiore delle penalità assegnate a una società sportiva per atti gravi,
non lo meritavamo e non lo meritavano il nostro pubblico e la nostra squadra.
Giocare nel silenzio è stata una mortificazione ingiusta, che mi spinge a restituire al mittente (i
nostri amministratori e assessori uscenti) ogni scusa o giustificazione, persino apparse sulla
Gazzetta del Mezzogiorno qualche giorno fa.
2. Non riesco a non pensare alle tante richieste di confronto avanzate dalla nostra Società per discutere
dello stato dell’arte, organizzazione, logistica, gestione degli strutture, manutenzione, spazi per i
campionati giovanili. Tutte disattese.
Abbiamo percepito un disinteresse per lo Sport a Gioia, aggravato dall’anarchia di regole,
pasticciate male quando realizzate, dalla creazione di delibere scritte a 4-6 mani per favorire
orticelli e piccole oasi di potere insignificante, che hanno prodotto meritocrazia zero.
Le nostre sollecitazioni hanno sortito disinteresse al confronto. In compenso, abbiamo ricevuto
ostacoli per le società virtuose, ostacoli per chi investe nelle categorie giovanili, ostacoli per i
percorsi di crescita, ostacoli persino per chi ha avanzato, sul tavolo prima e sviluppato nei fatti,
programmazioni a medio lungo raggio.
Tutto sacrificabile solo per accogliere chiunque potesse “portare la serie A”. Questo interessava e
interessa ai già citati amministratori (certamente per mettersi in vetrina), per questo disposti a
mettere sul piatto un’assurda delibera. Mi stupisco che qualcuno pensi ancora che si possano fare
matrimoni con i fichi secchi, pur sapendo che, nel frattempo, il PalaCapurso cade a pezzi, privo di
ogni minima manutenzione e abbandonato alla sola buona creanza di chi ne fa uso (e non siamo
tutti uguali nell'esercitarla).
Altro che certificato scaduto. Il problema è a monte, non caschiamo nell’inganno.
Avremmo voluto vedere più spesso i nostri amministratori, più volte inseguiti e tante volte distratti
da "altre priorità", per presentare come società sportiva più di un progetto di edilizia Sportiva
finanziata e un progetto di integrazione sociale.
Aspettiamo ancora l'appuntamento, basti controllare agli atti le numerose richieste.
Chiedo perdono per lo sfogo, ma oggi anche i più tenaci dopo aver sopportato ancora tutto questo
barcollerebbero e farebbero fatica a restare in silenzio. Se qualcuno si sentirà turbato a causa di
queste parole, auspico che in molti desiderosi d verità riflettano.
Spero solo di non aver annoiato nessuno, ma mi preme ribadire che la nostra, sana, parte sul
territorio, nello Sport, per il volley gioiese, per le famiglie e per i giovani, l’abbiamo fatta.
Nel bene e nel male in 5 anni abbiamo alimentato attività sportiva per moltissimi giovani atleti e
atlete, ripartendo dal deserto da soli e spingendo all'entusiasmo altre vecchie e nuove società
sportive locali, che hanno intrapreso percorsi paralleli al nostro. Il tutto con le basi di un progetto
sportivo volto a crescere, ad alzare l’asticella anno dopo anno e a costruire le fondamenta di un
movimento che rappresenti Gioia del Colle con orgoglio in tutta Italia.
Agli amministratori precedentemente citati vorrei ricordare che questo andrebbe premiato a
vantaggio della collettività e non ostacolato.
Spero che le mie parole siano spunto di riflessione e spingano chi di dovere (purchè super partes) a
venire più spesso nelle palestre e impianti sportivi per controllare lo stato delle strutture, verificare
l’attività di tutte le società, premiare chi lavora meglio e stimolare chi lo fa con meno efficacia,
monitorando ed evitando occasioni di dispersione di spazi e ore inutilizzare, al fine di tutelare la
qualità dell’attività per la collettività.
Con questo auguro a tutti un buon periodo di riflessione”.
Mario Lippolis
Ufficio Stampa AssoRetiPMI Volley Jòya
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