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IMPRESE
ANNO1,N.4-NOVEMBRE2010
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale 70% LO/MI
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano
www.commercioelettrico.com
Servizi per la distribuzione
A confronto per migliorare
la collaborazione
Organo Ufficiale FME
FEDERAZIONE
L’installatore elettrico e le
nuove tecnologie
FEDERAZIONE
Comfort della casa
IMPRESE
Commercio elettronico B2C
MERCATO
Qualità dell’aria
IMPRESE
Illuminotecnica industriale
ILLUMINAZIONE
Valorizzare con la luce
IMPRESE
2015, anno del rilancio per il
settore elettrico
ENERGIA
Sviluppo e potenzialità delle
Regionali
FEDERAZIONE
MERCATO
COMMERCIO
ELETTRICO
COMMERCIO
ELETTRICO
COMMERCIO
ELETTRICO
IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO
ANNO5,N.3-APRILE2014e7,00
www.osram.it/lampadeled
La luce è OSRAM
La luce è innovazione
Lampade LED a elevata efficienza
Eccellenza tecnologica in forme classiche per ogni tipo di impiego, sia in ambienti
domestici, sia in strutture commerciali o per l’ospitalità. Oggi la gamma di
lampade LED OSRAM è ancora più ricca, grazie ai nuovi prodotti “Made in Italy”.
3
Aprile2014www.commercioelettrico.com
E’ al crepuscolo
che si accendono
le idee brillanti
Risparmio energetico e ambiente
sotto una nuova luce
TIPO 10.51.8.230.0000
Relè crepuscolare
1 uscita NO 12 A
Montaggio a palo e a parete
Tipo 11.31.8.230.0000
Relè crepuscolare modulare
1 contatto NO 16 A
con elemento
fotosensibile separato
Tipo 11.41.8.230.0000
Relè crepuscolare modulare
1 scambio 16 A
con elemento
fotosensibile separato
Tipo 10.41.8.230.0000
Relè crepuscolare
1 contatto NO 16 A
Montaggio a palo e a parete
Dal 1954 la luce quando serve
Scopri
le attuali promozioni
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due prodotti uguali,
il secondo
lo paghi la metà!
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N°24270 - ISSN 0329-3479
IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI
E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO
www.commercioelettrico.com
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24
Triplo record negativo
Nel 2013 al massimo livello fallimenti, procedure non fallimentari e
liquidazioni volontarie; boom dei preconcordati
2015, anno del rilancio per il settore elettrico
Un’indagine di ANIE Energia analizza le possibili evoluzioni del
mercato interno di inverter, sistemi di accumulo e colonnine di ricarica
ENERGIA
32
36
A confronto per migliorare
la collaborazione
Indispensabile lavorare insieme per combattere la situazione di crisi
che ancora non vede uno sbocco
Sviluppo e potenzialità delle Regionali
Un patrimonio e un’opportunità per il mondo della distribuzione
Migliorare l’interscambio di documenti
Soluzione per collegare i grossisti EDI ai produttori non EDI
L’installatore elettrico e le nuove tecnologie
Come è cambiato, e può cambiare, il ruolo dell’installatore elettrico
Crescono i servizi per la distribuzione elettrica
CESDE, Centro Studi avanzato per il settore della Distribuzione Elettrica
Commercio Elettronico B2C
Smartphone e New Tablet ampliano le opportunità di acquisto e sono
uno dei principali fattori alla base dell’incremento dei consumi on line
MERCATO
28
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FEDERAZIONE
48
RUBRICHE
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L’installatore elettrico e le
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Comfort della casa
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Qualità dell’aria
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Illuminotecnica industriale
ILLUMINAZIONE
Valorizzare la luce
IMPRESE
2015, anno del rilancio per il
settore elettrico
ENERGIA
Sviluppo e potenzialità delle
Regionali
FEDERAZIONE
MERCATO
COMMERCIO
ELETTRICO
IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO
ANNO5,N.3-APRILE2014e7,00
www.osram.it/lampadeled
La luce è OSRAM
La luce è innovazione
Lampade LED a elevata efficienza
Eccellenza tecnologica in forme classiche per ogni tipo di impiego, sia in ambienti
domestici, sia in strutture commerciali o per l’ospitalità. Oggi la gamma di
lampade LED OSRAM è ancora più ricca, grazie ai nuovi prodotti “Made in Italy”.
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Aprile2014www.commercioelettrico.com
03
SOMMARIO
LA COPERTINA
NEWS
STAMPA TECNICA
PROPOSTE
4
55
62
Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com
Osram Spa
Viale dell’Innovazione, 3
20126 Milano
www.osram.it
Illuminotecnica industriale
Come conseguire un risparmio energetico nell’illuminazione
degli spazi industriali
Illuminare con stile gli ambienti Domestici
Eleganti apparecchi LED che impreziosiscono l’ambiente in cui
sono inseriti
ILLUMINAZIONE
43
44
Qualità dell’aria
Misura affidabile della concentrazione di anidride carbonica
Comfort nella casa
Una nuova linea di climatizzatori caratterizzata da efficienza
energetica e completezza delle dotazioni
Valorizzare con la luce
Un tesoro storico e artistico che ora splende anche di notte grazie ai
sistemi di controllo della luce
Un accordo di successo
Importanti risultati conseguiti in sei anni di collaborazione tra impresa
e mondo accademico
IMPRESE
46
48
50
52
50
44
52
55
Società del gruppo Riello Elettronica, Riello UPS ha annunciato il rinnovo dell’ac-
cordo di sponsorizzazione con il Ducati Team che parteciperà al Campionato Mo-
tomondiale MotoGP 2014. La moto progettata per rinverdire i fasti del marchio di
Borgo Panigale sarà la nuova Desmosedici GP14, mentre i piloti saranno il fidato
Andrea Dovizioso e la new entry Cal Crutchlow, pilota britannico.
Il marchio Riello UPS sarà ancora ben visibile sia sul cupolino della nuova elegan-
tissima livrea, sia sulle tute dei Piloti e sull’abbigliamento del Team.
«Siamo orgogliosi che il matrimonio con Ducati si sia consolidato e rafforzato nel
tempo; Ducati come Riello UPS rappresenta un eccezionale ambasciatore della
tecnologia e delle capacità italiane in ogni Paese del mondo», ha di-
chiarato Pierantonio Riello, Presidente di Riello Elettronica. «Siamo
giunti ormai all’ottavo anno di collaborazione con il marchio Ducati e
siamo convinti che questo rappresenti il miglior veicolo per promuovere
a livello mondiale il nome della nostra azienda e le nostre tecnologie.
Un abbinamento che si ritrova perfettamente anche nell’infinita pas-
sione per il lavoro e la ricerca meticolosa della qualità di questi due
marchi italiani, rappresentanti dell’eccellenza nei rispettivi settori».
Riello UPS contribuisce, inoltre, direttamente e in prima persona ai
risultati di Ducati Corse, con la fornitura di gruppi di continuità di nuova
generazione per proteggere le sofisticate apparecchiature di teleme-
tria, controllo e comunicazione del Team, cui garantisce il massimo
della sicurezza e dall’affidabilità.
Nettamente positivo il bilancio della settima edizione di Elettrica, la mostra biennale del
mercato del materiale elettrico organizzata a Novara dal Gruppo Comoli Ferrari.
Lo testimoniano non solo i numeri della manifestazione, in continua crescita fin dalla prima
edizione del 2002, ma anche le svariate dichiarazioni di apprezzamento da parte di tutti
gli addetti ai lavori che hanno partecipato alle quattro giornate di apertura della fiera. Tra
giovedì 13 e domenica 16 marzo, sono state più di 10.000 le persone che hanno affollato gli
oltre 220 stand che ospitavano i 170 espositori: principalmente installatori, impiantisti ed
elettricisti, ma anche molti progettisti, ingegneri, architetti e, nella mattinata di domenica,
tante persone comuni, semplicemente incuriosite dall’evento e interessate alle tecnologie
esposte. Molti i visitatori giunti a Novara anche da zone non storicamente legate a Como-
li Ferrari: dal Trentino Alto Adige alla Campania, dal Veneto alla Sicilia. Anche in questa
edizione sono stati ospitati molti studenti degli Istituti tecnici (oltre 1.000), ai quali si sono
aggiunti per la prima volta gli universitari del Politecnico di Torino. I prodotti esposti nei
10.000 metri quadrati di esposizione hanno coperto tutti i comparti del mercato di materiale
elettrico, dalla tradizionale impiantistica civile e industriale alle soluzioni più avanzate per
l’automazione, l’illuminazione, l’antennistica e la sicurezza. Ma la vera novità di Elettrica
2014 è stato lo “Spazio all’innovazione”, ovvero il 3E Lab in Fiera, il grande padiglione gestito
dai tecnici Comoli Ferrari e dedicato all’efficienza energetica, alle tecnologie illuminotecni-
che, alla domotica e alla mobilità sostenibile.
Grande successo anche per i due Convegni tenutisi nell’ambito di Elettrica. Oltre 300 parte-
cipanti hanno seguito il Convegno di formazione gratuita organizzato dal CEI
(Comitato Elettrotecnico Italiano), per la prima volta ospitato a Novara e de-
dicato all’aggiornamento degli operatori del settore, dal titolo: “Lavori elet-
trici e impianti utilizzatori elettrici, elettronici e di comunicazione”. Un folto
pubblico di professionisti ha, invece, partecipato all’incontro “La tecnologia
facile”, programmato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Pianifi-
catori, Paesaggisti e Conservatori delle Province di Novara e del Verbano Cu-
sio Ossola e incentrato sull’applicazione dei sistemi domotici in architettura.
Ultimo, ma non meno importante, il risultato ampiamente positivo raggiunto
dalle opportunità commerciali e dalle iniziative promozionali organizzate in
occasione di Elettrica.
COMOLI FERRARI:
CONFERMATO
IL SUCCESSO
DI ELETTRICA 2014
RIELLO UPS:
RINNOVATO
L’ACCORDO DI
SPONSORIZZAZIONE
CON DUCATI
04 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
CASA SICURA
GEWISS
La domotica GEWISS migliora la vivibilità di ogni giorno coniugando il design con funzioni avanzate per il controllo dell’abitazione.
La supervisione e il controllo di tutte le funzioni dell’impianto diventa più facile e, allo stesso tempo, è possibile decidere i livelli di
sicurezza, comfort, efficacia energetica e fruibilità della casa. Le forme, le linee ed i materiali che caratterizzano il sistema domotico
GEWISS legano esteticamente tra loro tutti i prodotti delle diverse soluzioni.
gewiss.com
Ai primi di marzo, nella sede di Vortice, a Tribiano (MI), è stata consegnata, all’ar-
chitetto Francesco Trabucco una targa di “Riconoscimento e apprezzamento per
la lunga collaborazione nel design e per la realizzazione del volume: Le macchine
del Vento”. Erano gli anni ’70 quando Attilio Pagani, Fondatore di Vortice, inizia a
pensare che un oggetto non è solo tecnologia e funzionalità ma, dovendo “vivere”
nelle case della gente, deve avere anche una forma estetica. Inizia così un profi-
cuo scambio con prestigiosi Studi di Architettura e Design, ottenendo numerosi
riconoscimenti, Premi e visibilità nei più importanti Musei del mondo. Il ruolo di
primo piano assegnato dall’azienda all’estetica e al design ha allungato la vita di
molti prodotti, rendendone alcuni immortali. Una delle più lunghe e fruttuose col-
laborazioni è con lo Studio di Architettura di Francesco Trabucco, da cui sono nati
storici oggetti, ancora oggi a catalogo, come tutte le serie di aspiratori residenzia-
li, le cappe da cucina, le pale da soffitto della serie Nordik, i ventilatori della serie
Ariante e Gordon, gli asciugamani della serie Metal e molti dei termoventilatori
che arredano le nostre case. Il lavoro con Francesco Trabucco è sfociato anche
nella realizzazione del libro: “Le macchine del Vento”, che presenta una parte
dell’ampia collezione privata Vortice di ventilatori storici, e che racconta una fetta
di storia industriale, nata alla fine dell’800 in America e proseguita, fino ai nostri
giorni, in Europa e in Italia.
In occasione del 60° anniversario di Vortice, i manager dell’azienda hanno rite-
nuto importante ringraziare l’architetto Francesco Trabucco con una Targa di
Riconoscimento, per il suo significativo intervento nel dare ai prodotti quel segno
distintivo che li rende ancora oggi protagonisti nel panorama del Design italiano e
per la cura del volume “Le macchine del Vento”.
VORTICE:
RICONOSCIMENTO
ALL’ARCHITETTO
FRANCESCO
TRABUCCO
Non sono solo i numeri strettamente legati all’esposizione a raccontare di una mani-
festazione ampia e varia per offerta merceologica, ma sono anche i contenuti di eventi,
incontri e iniziative a mostrare la vitalità di un progetto riconosciuto ormai da tutto il
settore. Così Sicurezza, a sette mesi dalla prossima edizione, che si terrà dal 12 al 14
novembre 2014 a Fiera Milano, ha già occupato il 60 per cento della superficie prevista
e le aziende nazionali e internazionali che hanno confermato la partecipazione ad oggi
superano di oltre il 25 per cento il numero di quelle che, alla stessa data, avevano
aderito nel 2012. Grazie all’offerta di aziende da sempre fedeli al progetto della ma-
nifestazione, imprese che tornano dopo alcune edizioni e marchi che si presentano
per la prima volta, la varietà dell’offerta merceologica si preannuncia particolarmente
interessante e in grado di rappresentare l’innovazione prodotta dai maggiori com-
parti del settore. Così, oltre alla videosorveglianza, saranno protagoniste sempre più
presenti anche le soluzioni di allarme intrusione, il controllo accessi, la prevenzione
incendi, l’ICT security, i dispositivi per la sicurezza fisica e per quella passiva.L’offerta
della manifestazione sarà, dunque, in linea con le esigenze di un mercato tenace, la
cui cultura è fortemente radicata nel nostro Paese, che guarda oggi alle prospetti-
ve di sempre maggiore integrazione tecnologica, alle opportunità di aggiornamento
professionale e a nuovi mercati internazionali cui puntare.Con una crescita dello 0,92
per cento nel 2013 rispetto al 2012, il settore dimostra una stabilità positiva per porre
le basi di una ripresa: «L’industria italiana fornitrice di tecnologie per la sicurezza e
l’automazione edifici rappresentata in ANIE Sicurezza è un comparto di eccellenza
del Made in Italy», ha dichiarato Rosario Romano, presidente ANIE Sicurezza. «Pur
in un contesto macroeconomico molto critico, il comparto ha mostrato una capacità
di tenuta superiore alla media del manifatturiero, in particolare nel segmento della
videosorveglianza, che ha mantenuto un segno positivo. La crescente percezione d’in-
sicurezza legata alla diffusione di reati contro il patrimonio ha favorito la richiesta da
parte dei privati di apparecchiature e dispositivi tecnologicamente sempre più evoluti.
Le prospettive di sviluppo della nostra industria sono legate all’innovazione tecnologi-
ca, in Italia e all’estero, e ad una sempre maggiore integrazione con gli strumenti ICT,
nell’ottica di un’evoluzione smart di tutte le tecnologie».
SICUREZZA 2014:
VALORIZZAZIONE
DELLE COMPETENZE
PROFESSIONALI
06 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
Il Direttore Generale di Vortice, Stefano Guantieri,
con l’architetto Francesco Trabucco
08 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
Le stazioni di ricarica rapida in corrente continua ABB sono state scelte da Cle-
ver, il più importante operatore danese per la mobilità elettrica, per ampliare la
propria rete di distribuzione nazionale. L’acquisizione di quest’ordine segue la
precedente installazione di 50 stazioni di ricarica in corrente continua avvenu-
ta all’inizio del 2013. La rete di stazioni di ricarica Clever comprende sistemi in
corrente alternata e in corrente continua in grado di coprire le esigenze di tutti i
veicoli elettrici del mercato danese.
Clever ha scelto di installare in tutti i siti il prodotto Terra 53 con connettore CCS,
adatto a tutti i nuovi veicoli elettrici con sistema di ricarica rapida CCS, come VW
e-UP! e BMW i3.
ABB fornisce colonnine per la ricarica e soluzioni software per l’assistenza remo-
ta e la connettività ai sistemi di gestione dell’utente e di pagamento. Ogni stazione
di ricarica rapida, connessa al Web, è dotata di un’ampia gamma di funzionalità,
tra cui la possibilità di effettuare manutenzione, gestione e assistenza da remoto,
alle quali si aggiungono gli aggiornamenti del software. I sistemi ABB supportano
tutti gli standard e i protocolli di ricarica, come il CCS, e questa è una condizione
essenziale per assicurare la compatibilità con la rapida evoluzione dei veicoli e
dei caricatori che si verificherà nei prossimi anni. Tale compatibilità consentirà
a Clever di garantire l’affidabilità del servizio e di aggiornare la propria rete per
consentire l’adeguamento alle evoluzioni tecnologiche future.
L’installazione da parte di Clever di stazioni di ricarica rapida in Danimarca è
ormai una realtà consolidata e, grazie al fatto di essere di proprietà di cinque
grandi utility danesi, la società porta avanti una strategia a lungo termine, volta a
sostenere lo sviluppo del mercato dei veicoli elettrici.
Le stazioni per la ricarica CCS s’interfacceranno con il sistema di gestione di Cle-
ver e le installazioni verranno completate nel corso del 2014. La manutenzione e
il servizio di riparazione verranno garantiti dal team locale di assistenza ABB in
Danimarca.
ABB:
FORNITURA PER LA
MOBILITÀ ELETTRICA
Il Consorzio del progetto europeo PV Grid ha pubblicato, lo scorso 30
gennaio, un documento di consultazione contenente alcune raccoman-
dazioni strategiche relative all’implementazione di soluzioni tecniche
per facilitare l’integrazione del fotovoltaico nelle reti di distribuzione.
Il Consorzio sta lavorando, dal mese di maggio 2012, all’identificazione
di soluzioni tecniche prioritarie per incrementare la capacità delle reti di
distribuzione d’integrare impianti fotovoltaici. A valle di una dettagliata
analisi delle barriere, nel documento vengono presentate una serie di
raccomandazioni di carattere normativo e regolatorio per facilitare l’im-
plementazione di queste soluzioni tecniche.
In un sistema energetico in rapida evoluzione, in cui la generazione di-
stribuita basata sull’utilizzo di fonti rinnovabili sta ricoprendo un ruolo
sempre più centrale, emerge l’esigenza di nuove funzionalità per la
gestione delle reti di distribuzione. Le sfide analizzate sono le seguenti:
•	assicurare condizioni eque nell’applicazione della riduzione di poten-
za fotovoltaica;
•	regolare opportunamente l’autoconsumo dell’energia fotovoltaica;
•	sfruttare le potenzialità tecniche avanzate degli inverter fotovoltaici;
•	promuovere la diffusione di sistemi di accumulo sia lato distributore,
sia lato autoproduttore;
•	favorire le applicazioni per la gestione della domanda attiva (demand
response);
•	incentivare lo sviluppo delle “Smart Grid”.
Entro aprile 2014, i partner nazionali di PV Grid organizzeranno un work-
shop in ciascuno dei 15 Paesi che partecipano al progetto, per discutere
con i principali operatori nazionali le soluzioni tecniche più opportune da
implementare in ciascuna nazione, tenendo conto delle specificità locali.
PV GRID:
INTEGRAZIONE DEL
FOTOVOLTAICO NELLE RETI
DI DISTRIBUZIONE EUROPEE
Continua a crescere Varta Italia, filiale di Varta Consumer Batteries, con il 2013 che si è chiuso con un au-
mento del 4,2 per cento rispetto all’anno precedente, confermando un risultato di incremento della quota
di mercato in tutti i canali in cui opera.
Un risultato importante, in controtendenza con l’andamento di continua contrazione del mercato, frutto
di forti investimenti in innovazione tecnologica e di prodotto e di un’efficace strategia di allargamento di-
stributivo nei principali canali. L’azienda ha ulteriormente rafforzato la sua posizione di key player in tutti
i segmenti di prodotto e, in particolare, in quello delle Batterie Ricaricabili, grazie al rilancio dell’intera
gamma con un nuovo claim “Save Money”, un packaging dal design chiaro e accattivante e migliori presta-
zioni. Sempre nel 2013 un lancio innovativo ha riguardato la nuova Linea Portable Power: 4 nuovi prodotti
in grado di prolungare fino a 7 ore l’autonomia di Smartphone e Tablet. I costanti investimenti dell’Azienda
in innovazione trovano la migliore dimostrazione anche nell’upgrade delle batterie Stilo e Ministilo per le
due gamme di Alcaline High Energy e Max Tech, da aprile 2013, grazie ad una migliore prestazione dei
componenti e a un nuovo design.
«Anche nel 2013, coerenti con la mission corporate “same price, better performance”, abbiamo focalizzato
gli investimenti soprattutto nell’area Ricerca & Sviluppo, puntando su tecnologie innovative», ha commen-
tato Fabio Peron, Direttore Commerciale Varta Italia e Iberia.
Alla chiusura positiva del 2013 hanno contribuito in modo sostanziale i progressi ottenuti nel presidio del
canale Mass Retail, in particolare nella GDO, mentre la crescita si è rafforzata anche nei canali Ferramenta
ed Elettrico, dove una strategia commerciale dedicata è stata la chiave del successo.
«Per il 2014 la strategia punterà ad un allargamento distributivo nel canale Food e al consolidamento nei
canali Ferramenta ed Elettrico, attraverso un approccio innovativo alla categoria, con nuove promozioni al
consumatore e un continuo investimento sul punto vendita con materiali POS dedicati ad ogni canale», ha
spiegato Fabio Peron.
VARTA:
CONTINUA
LA CRESCITA
IN ITALIA
CEI:
FORMAZIONE
GRATUITA
Nell’ambito delle attività istituzionali di diffusione della cultura tecnica, il CEI ha programmato per
il 2014 un calendario di 11 Convegni di formazione gratuita rivolti agli addetti del settore dedicati
in particolar modo quest’anno ai lavori elettrici e agli impianti utilizzatori elettrici, elettronici e di
comunicazione.
Gli argomenti dei Convegni 2014, che vedono la collaborazione dei principali protagonisti del settore,
trattano le Norme CEI di più recente pubblicazione e approfondiscono in particolare i seguenti temi:
•	nuova edizione della Norma CEI 11-27, che tratta argomenti non coperti dalla recente terza edizio-
ne della Norma quadro europea CEI EN 50110-1:2014;
•	evoluzione degli impianti elettrici nell’edilizia, con particolare riferimento alla revisione in corso
delle Guide Tecniche della serie CEI 64-50;
•	Norme CEI 0-16 e 0-21, costantemente aggiornate sulla base delle regole di connessione alle
reti di distribuzione di BT ed MT predisposte dalla AEEG e dell’esperienza applicativa che richiede
spesso una più puntuale definizione dei concetti delle regole tecniche di connessione e delle loro
modalità applicative;
•	Decreto 18 dicembre 2013 per le misure di sicurezza antincendio per le macchine elettriche con
presenza di liquidi isolanti combustibili in quantità superiore a 1 m3
che comporta obblighi per tutti
i soggetti coinvolti a vario titolo al DPR 1 agosto 2011, n.151, e al D.Lgs. 81/08;
•	nuova Guida Tecnica CEI 306-2, relativa al cablaggio per comunicazioni elettroniche negli edifici
residenziali.
I Convegni, dopo gli appuntamenti già tenutisi a Milano, Novara e Cagliari, si svolgeranno a:
•	Padova: 17 aprile;
•	Firenze: 8 maggio;
•	Roma: 22 maggio;
•	Bari: 5 giugno;
•	Catania: 25 settembre;
•	Bologna: 2 ottobre;
•	Torino: 23 ottobre;
•	Salerno: 19 novembre.
Fabio Peron, Direttore
Commerciale Varta Italia e Iberia
10 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
NEWS
www.commercioelettrico.com
Firmato un accordo strategico di collaborazione tra Areva e Schneider Electric
per sviluppare soluzioni di gestione e di stoccaggio dell’energia basate sulla
tecnologia a celle di idrogeno.
I due gruppi uniranno le forze per progettare e proporre soluzioni di stoccaggio
dell’energia che garantiscano l’affidabilità delle reti elettriche in siti isolati e
zone in cui l’accesso all’elettricità è limitato.
Areva fornirà la soluzione di immagazzinamento Greenergy Box, costituita da
un elettrolizzatore e da una fuel cell. Essa è utilizzata per immagazzinare idro-
geno e ossigeno ottenuti dall’elettrolisi dell’acqua nei momenti di bassa richie-
sta di energia, così da poter produrre elettricità nei periodi di picco di consumo.
Questa tecnologia è operativa dal 2011 ed un impianto è già connesso a un im-
pianto fotovoltaico da 560 kW che si trova sulla piattaforma dimostrativa Myrte,
in Corsica, e sarà presto connesso anche ai pannelli fotovoltaici da 35 kW dedi-
cati alla produzione di elettricità nei momenti di picco di richiesta installati a La
Croix Valmer (nel sud della Francia).
Schneider Electric, da parte sua, metterà a disposizione le sue soluzioni inte-
grate che rendono l’energia sicura, affidabile, efficiente, produttiva e sostenibi-
le. La firma dell’accordo con Areva permetterà a Schneider Electric di raggiun-
gere la grid parity per le energie rinnovabili, gestendone allo stesso tempo la
natura intermittente, ottimizzandone la connessione alla rete e rafforzando la
sua capacità di connettere tutti i tipi di operatori attivi sulla smart grid.
SCHNEIDER
ELECTRIC:
SOLUZIONI DI
ENERGY STORAGE
RELCO GROUP:
MISSIONE
ARCHITETTO
Quasi 200 persone sono intervenute, giovedì 27 febbraio, all’evento d’inaugu-
razione di SpazioMia Milano1, a Buccinasco, sede della showroom del Gruppo
Relco Illuminazione. Un incontro ricco di contenuti che ha visto la partecipazio-
ne di architetti, progettisti, aziende, imprenditori, giornalisti che hanno ascolta-
to con interesse le tante novità e le iniziative in sviluppo.
«Crediamo fortemente in questa collaborazione», ha affermato Angelo Giulia-
no Pisati, Presidente del Gruppo Relco. «È un’ottima opportunità per dare vita
a partnership che ci vedano protagonisti nel comparto illuminazione. La luce è,
di fatto, un elemento importante che connota e arricchisce ogni spazio, prepon-
derante, quindi, in ogni progetto architettonico. La tecnologia LED, inoltre, offre
molteplici soluzioni in grado di soddisfare qualsiasi esigenza con un occhio alla
riduzione dei consumi e al risparmio».
Obiettivo di Missione Architetto, infatti, è quello di far incontrare domanda e
offerta nel mondo della progettazione e delle costruzioni di qualità. Numero-
se le sinergie di livello, come quella con 4Bild, che coinvolgerà le showroom
d’arredo attraverso il contributo di progettisti qualificati che hanno aderito a
Missione Architetto e agli SpaziMia esistenti. Un sistema estremamente effi-
ciente che si completa e si concretizza con il supporto finanziario concordato
con Mediolanum e con l’assistenza assicurativa fornita da Allianz.
Tante le iniziative illustrate anche in previsione di Expo 2015. In particolare Sa-
vingArt, un percorso di visita artistico del territorio che unirà Milano a Vigevano
e il progetto “Albergo diffuso” che vuole offrire ai proprietari di immobili la pos-
sibilità d’integrare, ad abitazioni o case sfitte, vere e proprie camere d’albergo
da locare ai molti turisti che verranno in Italia.
Idee ed innovazione anche dal punto di vista tecnologico e di promozione grazie
all’apporto di TVItaliaWeb e Firewall, referenti d’eccezione nel network opera-
tivo SpazioMia.
Infine, è stata illustrata un’altra attività che coinvolgerà direttamente il Gruppo
Relco: il concorso “Declina la tua luce”, riservato agli aderenti a Missione Ar-
chitetto, che vedrà la realizzazione di una lampada a LED innovativa e flessibile
nell’uso.
11Anno 5, N.3
NEWS
Recentemente annunciata da Conergy l’acquisizione di Wirsol Solar UK con
un accordo che comprende un progetto pipeline di circa 100 MW nel Regno
Unito, del quale 50 MW sono già in una prima fase di costruzione, mentre gli
altri 50 sono in corso di sviluppo. Questi ultimi dovrebbero essere pronti per
essere costruiti nel corso del 2014.
L’operazione si traduce per Conergy in un’espansione nel Regno Unito, uno
dei mercati che sta crescendo più rapidamente nel settore del fotovoltaico.
Nel mese di novembre 2013, l’azienda ha venduto un parco solare di 90 MW,
sviluppato per un investitore in collaborazione con un partner locale. Allo
stesso tempo, si è assicurata i diritti esclusivi di costruzione per l’intero
portafoglio, il che significa un raddoppio della propria pipeline di progetti
con l’acquisizione di Wirsol Solar nel Regno Unito, con sede a Pulborough,
West Sussex, a circa 80 chilometri a sud di Londra. Oltre alla pipeline di
progetto in espansione, Conergy rafforza anche la sua squadra del Regno
Unito, aggiungendo i dipendenti altamente qualificati di Wirsol.
«Il Regno Unito è uno dei mercati in crescita più interessanti per Conergy, in
particolare per lo sviluppo e la realizzazione di impianti fotovoltaici “chiavi in
mano”. Grazie alla nostra pipeline di progetti, tra i quali i parchi solari di cir-
ca 200 MW, abbiamo un posizionamento leader in questo mercato», ha detto
Alexander Gorski, COO e CEO dell’Europa della nuova holding Conergy. «Con
l’acquisizione da parte di Kawa Capital Management, puntiamo a costruire i
nostri core business attraverso acquisizioni, in modo organico».
CONERGY:
ACQUISIZIONE
NEL REGNO UNITO
LINEA LIGHT GROUP:
LUCE PER L’ARTE
Il Museo Wignacourt, patrimonio dell’Unesco a Rabat, sull’isola di Malta, è
ospitato in un edificio che un tempo era una residenza barocca per i Cappel-
lani dei Cavalieri di Malta. Inaugurato nei primi anni del XVII secolo, riunisce
centinaia di reperti storici legati alla storia dell’Ordine di Malta, così come
opere d’arte di pittori quali Mattia Preti, Antoine Favray e Francesco Zahra. Il
complesso storico unico, che si sviluppa su tre livelli, è stato completamente
ristrutturato e recentemente riaperto al pubblico. La luce gioca un ruolo chiave
nella visualizzazione del museo ed è progettata sia per rispettare e valorizzare
il prestigioso contesto architettonico in cui gli oggetti sono collocati, sia per
consentire ai visitatori una visione chiara degli spazi senza affaticare gli occhi.
Considerando che il Museo è situato in un edificio storico barocco residenza
del Gran Maestro Aloph de Wignacourt, che include la Grotta di San Paolo nei
suoi sotterranei, si è dovuto prestare molta attenzione alla struttura, soprat-
tutto per far passare i cavi dell’impianto elettrico senza danneggiare la pietra.
Il progettista Joseph Camilleri, che collabora da molti anni con Linea Light
Group e che conosce a fondo la produzione dell’azienda, ha saputo scegliere
la soluzione migliore per ogni ambiente, senza dover ricorrere ad apparecchi
illuminanti su misura.
Si è voluto attribuire un forte impatto all’impianto, optando per un’illumina-
zione moderna che si sviluppa in armonia con il progetto, utilizzando sistemi
a cavo (300 System con Matrix e Point con 2 spot) installati da parete a parete
per evitare installazioni a soffitto, dato che alcuni di questi sono fatti di lastre
di pietra maltese o di legno. Usando questo tipo di sistema a cavo sono stati
preservati i soffitti da ogni installazione di luce e mantenuto la fruibilità visiva
degli stessi. In alcuni casi si è utilizzata un’illuminazione a binario montata
a parete per rendere possibile anche in un prossimo futuro lo spostamento
e l’orientamento dei faretti, nel caso in cui si renda necessario spostare o
modificare l’esposizione; per le scale si è optato per un’illuminazione a LED
installata in basso, in superficie (apparecchio Tape) ed in altri casi si sono usati
spot (Point) per creare un’illuminazione d’accento sulle pareti.
Alexander Gorski, COO e CEO dell’Europa della
nuova holding Conergy
12 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
www.commercioelettrico.com
Attraverso il continuo miglioramento dei processi produttivi e dei con-
trolli sull’inquinamento, StanleyBlack&Decker s’impegna, da sempre,
nella gestione delle problematiche ambientali, nella salvaguardia della
salute e nella promozione della sicurezza. In linea con questa scelta, la
filiale italiana ha affidato la gestione del fine vita dei suoi elettrouten-
sili e delle sue batterie a ERP European Recycling Platform, sistema
collettivo europeo che conta oltre 2.400 produttori membri, di cui 32
aziende Fortune 500, e più di 2 milioni di tonnellate di RAEE (Rifiuti di
Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) raccolti e riciclati.
«L’avvio di una collaborazione con un produttore come Stanley
Black&Decker mi rende particolarmente soddisfatto del nostro modo
di operare», ha affermato Alberto Canni Ferrari, Country General Ma-
nager di ERP Italia, «e conferma ulteriormente la validità delle propo-
ste che offriamo ai nostri partner».
StanleyBlack&Decker e ERP condividono l’importanza di assicurare ai
RAEE una corretta gestione, evitando che vengano gettati insieme agli
altri rifiuti o abbandonati in natura, dove inquinano aria, acqua, suolo e
rappresentano un serio pericolo per la salute dell’uomo.
Per questo ERP Italia gestirà, da quest’anno, tutte le attività necessarie
per garantire la completa conformità agli obblighi normativi cui iol pro-
duttore si deve attenere. Le attività riguarderanno, ad esempio, la rac-
colta dei RAEE e delle pile presso i punti iscritti al CDCRAEE e CDCNPA,
la gestione della reportistica, la comunicazione e la consulenza oltre
che al ritiro di RAEE professionali, secondo le specifiche esigenze del
cliente, presso unità produttive, centri di assistenza tecnica, ecc.
ERP:
GESTIONE DEL
FINE VITA DEGLI
ELETTROUTENSILI
E DELLE BATTERIE
LEGRAND:
JOINT VENTURE PER
L’ASSISTENZA ALL’AUTONOMIA
Dopo l’acquisizione nel 2011 di Intervox, operatore
francese dei sistemi elettrici dedicati all’assistenza
all’autonomia, e nel 2013 della britannica Tynetec,
Legrand ha annunciato lo scorso 6 febbraio la firma
di un accordo di joint venture con Neat, principale
azienda spagnola dei sistemi dedicati all’assistenza
all’autonomia e attore di riferimento in Europa, raf-
forzando così il proprio impegno nel settore.
Promettente nel lungo termine, il segmento dell’as-
sistenza all’autonomia sarà sostenuto al tempo
stesso da una domanda crescente da parte di per-
sone anziane che desiderano, per la maggior parte,
continuare a vivere in casa propria, mantenendo la
loro indipendenza e dalle istituzioni pubbliche, in
particolare per motivi economici, in un contesto di
forte incremento demografico di tale fascia di età.
Neat permette di completare idealmente l’offerta di
Legrand, che vanta già una gamma di soluzioni che
migliorano la qualità della vita degli anziani nelle
loro abitazioni e presso strutture specializzate, gra-
zie a prodotti specifici quali le prese di facile mani-
polazione, la segnalazione luminosa dei percorsi per
prevenire le cadute, i sistemi di chiamata infermiera
o i terminali per teleassistenza.
Con sede a Madrid, Neat ha un organico di 90 per-
sone e realizza un fatturato annuo di oltre 15 milioni
di euro.
13Anno 5, N.3
Alberto
Canni Ferrari,
Country
General
Manager di
ERP Italia
NEWS
«Quando un’azienda si affida a un partner perché gestisca in outsourcing i pro-
cessi relativi all’amministrazione del proprio personale, l’attenzione alla sicurez-
za e alla riservatezza dei dati dev’essere massima». Così Linda Gilli, Presidente
e Amministratore Delegato di Inaz, fra le più importanti realtà italiane nel mondo
dei software e servizi per gestire le risorse umane, ha annunciato il completa-
mento del percorso per ottenere la certificazione internazionale ISO 27001, lo
standard mondiale di riferimento per quanto riguarda la sicurezza delle informa-
zioni. «Questo aspetto per noi e per i nostri clienti è fondamentale. L’ottenimento
della certificazione non è un tecnicismo, ma il conseguimento di un obiettivo
strategico», ha proseguito Gilli. «I nostri investimenti in materia di sicurezza dei
dati si trasformano in valore aggiunto per i nostri clienti e in un’opportunità di
crescita per la nostra azienda».
Il mondo dei servizi in outsourcing per l’amministrazione del personale, in par-
ticolare l’elaborazione paghe, è un settore in forte crescita. Inaz offre software e
servizi di gestione del personale a più di 10.000 realtà fra aziende, studi profes-
sionali ed Enti pubblici: sempre più clienti optano per le soluzioni in outsourcing,
cloud o software as a service, affidando così a una terza parte informazioni che
vanno maneggiate con cautela. «La sicurezza dei dati è una vera sfida alla quale
non molte realtà in Italia sono attrezzate per rispondere», ha sottolineato Gilli.
«La piccola e media impresa, in particolare, spesso è impreparata ad affrontare
i costi e gli investimenti che una corretta gestione della sicurezza delle informa-
zioni comporta. Per questo affidare determinati processi e responsabilità a un
partner competente e certificato è una scelta conveniente e una garanzia per
l’azienda».
Da anni Inaz ha scelto di investire in modo consistente nelle tecnologie in ambito
sicurezza e ha attivato rigorosi e puntuali controlli sui processi informativi. Da
oggi, quindi, il percorso della società nella ricerca dell’eccellenza nella qualità si
arricchisce con una nuova e importante certificazione, la ISO 27001 per la sicu-
rezza delle informazioni, rilasciata da RINA Services, società internazionale attiva
nella classificazione, test, ispezione e servizi di certificazione. Già certificata ISO
9001 fin dal 2001, Inaz ora vede riconosciuto secondo i più elevati standard il
lavoro svolto per migliorare la gestione della sicurezza dei dati.
INAZ:
SICUREZZA DELLE
INFORMAZIONI
L’efficientamento energetico degli edifici è per EDSlan un’opportunità da
non perdere ed è per questo che ha siglato un accordo di collaborazione con
Schneider Electric, specialista globale per la gestione dell’energia.
L’accordo prevede la distribuzione di SmartStruxure Lite, soluzione hardware e
software per edifici medio/piccoli già esistenti o in costruzione, che consente di
risparmiare sui costi energetici e di gestire tutte le problematiche del controllo,
della gestione dell’energia e dell’illuminazione. Si tratta di un sistema aperto,
basato su Web e scalabile, avanzato, ma facile da utilizzare e da configurare,
che garantisce massima interoperabilità e che prevede una minima attività
d’installazione (il collegamento dei prodotti avviene prevalentemente in mo-
dalità wireless).
Se confrontati agli edifici di grandi dimensioni, anche quelli di piccole e me-
die dimensioni presentano le stesse problematiche energetiche: aumento dei
prezzi, adempimento ai requisiti normativi e riduzione dei consumi degli im-
pianti di riscaldamento, ventilazione, condizionamento e illuminazione. Se si
pensa, poi, al fatto che il 98 per cento degli edifici ha una superficie inferiore ai
10.000 metri quadrati e occupa il 65 per cento del suolo destinato al mercato
immobiliare italiano, è facile intuire quale sia la portata di questo mercato.
SmartStruxure Lite può essere implementata in applicazioni legate al mondo
dell’istruzione (aule, biblioteche), del commercio (piccole aziende, complessi
di uffici), del retail (minimarket, punti vendita, supermarket, catene di negozi),
dell’hospitality (reception, camere d’albergo, aree fitness) e in settori speciali
come magazzini, edifici storici.
EDSLAN:
ACCORDO PER
L’EFFICIENZA
ENERGETICA
14 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
Linda Gilli, Presidente e Amministratore
Delegato di Inaz
www.commercioelettrico.com
Il gruppo DKC ha recentemente perfezionato due diverse operazioni sul mercato,
con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza sia in Italia, sia a livello interna-
zionale.
Nello specifico si tratta di due prestigiose realtà produttive, già storicamente
presenti nel mercato italiano: Cosmec, che opera nel settore della protezione
di cavi elettrici sia in metallo, sia in plastica, con sede in Villanova sull’Arda, che
dal mese di febbraio è entrata a far parte integrante del gruppo, pur mantenendo
la sua attuale identità giuridica, e Conchiglia, con stabilimento a Reggio Emilia,
che, nell’ambito di una procedura di concordato preventivo, ha stipulato con DKC
Europe un contratto di affitto d’azienda e un impegno alla successiva cessione,
assumendo dal marzo 2014 la completa gestione di tutte le attività operative.
La sintesi delle esperienze di queste due aziende, le loro competenze e capacità,
inserite nel contesto dinamico di una realtà giovane come DKC, è uno dei motivi
dell’ottimismo con il quale il Gruppo nel suo insieme affronta il 2014.
Attraverso queste due operazioni DKC si pone oggi sul mercato come un gruppo
internazionale con otto diverse famiglie di prodotto, un fatturato che supera i 50
milioni di euro, oltre 250 dipendenti e una vasta rete di agenzie sul territorio con
copertura capillare.
DKC EUROPE:
NUOVI INGRESSI
NEL GRUPPO
REGGIANI:
PROGETTO
ILLUMINOTECNICO
SPECIALE PER
UN MARCHIO
DEL LUSSO
Il nuovo “flagshipstore” londinese Jimmy Choo dedicato all’uomo porta la firma
dello studio CQS – Ciarmoli Queda Studio, di Milano, e della luce di Reggiani Illu-
minazione. Il negozio, in uno storico palazzo in stile Georgiano di Dover Street, di
1.200 m2
su due piani, offre un approccio eclettico e in qualche modo non conven-
zionale, per far risaltare i prodotti del marchio londinese.
Considerato il layout espositivo e gli elementi di arredo, la soluzione illuminotecni-
ca studiata per lo store ha puntato su Yori, un proiettore dalle linee essenziali, che
fa riferimento a forme geometriche fondamentali e s’inserisce armoniosamente
all’interno degli ambienti del negozio.
Nella vetrina, caratterizzata da mensole in acciaio sfalsate, è stata inserita la ver-
sione da 10 W LED, invisibile dall’esterno grazie alle sue dimensioni e alla sua
applicazione a canalina trimless (incassata a parete), così da garantire un’illumi-
nazione precisa ed efficace senza invadere lo spazio dedicato ai prodotti.
All’interno del progetto illuminotecnico del piano rialzato sono stati utilizzati appa-
recchi a binario da 26 W e da 10 W, con temperatura di colore 3.000 K, indice di resa
cromatica elevato (CRI 94 e 90) e fasci concentranti, medi e diffondenti (2x8°, 2x15°
e 2x26°) per illuminare puntualmente sia gli articoli esposti, sia i quadri in mostra
sulle pareti. L’emissione luminosa delle due versioni è di 800 lm, per l’apparecchio
da 10 W, e 2.100 lm, per quello da 26 W. All’interno del piano interrato trovano posto
i locali di stoccaggio e un’altra area espositiva che include una zona bar per la
quale sono stati utilizzati apparecchi da incasso Unisio da 14
W con ottica arretrata, fascio medio/diffondente e CRI 90, in
modo da assicurare la stessa qualità cromatica e un comfort
visivo ideale per una zona di incontro.
Per la zona espositiva del piano interrato sono stati utilizzati
nuovamente apparecchi Yori da 10 W e 26 W, ma, in questa
occasione, nella versione a binario incassato a causa della
ridotta altezza del soffitto.
Gli interior designers Simone Ciarmoli e Miguel Queda
hanno realizzato un luogo davvero unico e ricco di sugge-
stioni ideale per un marchio esclusivo. Il negozio riesce ad
esprimere un carattere davvero affascinante e creare un
ambiente accogliente e molto ricercato, anche grazie alla
selezione degli apparecchi di illuminazione e al loro utilizzo
e posizionamento effettuato con la consulenza dello studio +
Light di Milano.
15Anno 5, N.3
NEWS
16 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
Nessuno è indovino, nessuno ha, purtroppo
o forse per fortuna, una sfera di cristallo per
trovare le risposte a queste domande, ma... ci
si può provare.
Per questo, FME ha deciso di organizzare,
nell’ambito della prossima edizione di SolarEx-
po – The Innovation Cloud, che si terrà presso
la Fiera di Rho dal 7 al 9 maggio 2014, una tavo-
la rotonda con illustri esponenti del comparto
per commentare i risultati di uno studio che ha
commissionato all’Università Bocconi sul set-
tore della distribuzione.
In un contesto in profonda trasformazione, le
tradizionali “armi” a disposizione dei grossisti
appaiono ora insufficienti ed emer-
gono alcune domande di fondo, cui
si vuole cercare, attraverso questo
studio, di fornire risposte:
- quale sarà l’effetto dei principali
trend di trasformazione del settore
sull’attuale struttura?
- quale dovrebbe essere il modello
di business del distributore di materiali elettrici
nei prossimi anni?
Verrà poi posta particolare attenzione su feno-
meni importanti, che senz’altro interessano da
vicino i distributori, quali:
- l’evoluzione della Grande Distribuzione Or-
ganizzata e le politiche attuali e prospettiche,
anche in ragione di quanto sviluppato in altri
Paesi;
- il ruolo delle nuove tecnologie e, nello spe-
cifico, lo sviluppo di modelli di e-business nel
settore (anche in ragione di quanto sviluppato
in altre nazioni);
- l’ingresso della concorrenza internazionale e
le politiche aggregative;
- il modello di business attuale dei distributori
elettrici in termini di criticità e di potenziale di
miglioramento;
- l’evoluzione del distributore di materiale elet-
trico e il modello di business cui tendere.
Un evento di grande portata, non a caso or-
ganizzato nell’ambito di una manifestazione
fieristica che vede nelle novità tecnologiche il
suo leit motive.
Quali caratteristiche
dovrà assumere per
sopravvivere?
Quali gli scenari futuri?
CHE NE SARÀ DELLA
DISTRIBUZIONE?
FME
appuntamento
a SolarExpo -
The Innovation Cloud
7-9 Maggio 2014
Vuoi dire la tua opinione sull’editoriale o
suggerire argomenti su cui dibattere?
Scrivi a: relazione.esterne@fmeonline.it
17Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com
FEDERAZIONE
EDITORIALE
Cari lettori e cari Soci FME,
vi scrivo dopo l’incontro del mese scorso con tutti i fornitori al quale erano
presenti anche tutte le altre componenti associative del nostro mondo, incon-
tro che mi pare sia stato come sempre un momento utile di confronto… come
sempre e forse più di sempre perché mai come ora è necessaria una riflessio-
ne seria, profonda, anche critica su quello che sarà il futuro, il nostro futuro
dentro a questo mercato.
L’ultimo dato in mio possesso nel momento in cui si scrive è quello relativo al
mese di febbraio che, come detto, nonostante sia in leggero miglioramento è
comunque al di sotto di quanto ci si aspettava.
Quindi una ripresa che sappiamo sta per arrivare, ma che di fatto ancora non
è arrivata… il che vuol dire, tradotto in parole povere, ancora qualche mese di
sofferenza per le nostre attività e per le nostre aziende…
E dopo… Passati questi mesi cosa succederà? Che mondo troveremo? Su che
cosa la distribuzione dovrà puntare? Forse sui servizi, per esempio? L’e-com-
merce che ruolo giocherà? I produttori che ruolo avranno? Forse cominceran-
no sul serio a fare il nostro mestiere? E la Grande Distribuzione? Riusciremo
a trovare un punto di equilibrio o lo sbilanciamento di prezzo a cui assistiamo
ora diventerà sempre più evidente e impossibile per noi da affrontare? Il nostro
rimarrà ancora uno dei pochi settori nel quale permane e resiste una categoria
intermedia?
Per rispondere, o meglio per cercare di trovare risposte a domande come que-
ste e per cercare di capire, alla luce degli sconvolgimenti in atto nel mercato,
dove andrà il nostro settore nei prossimi 5 anni, FME ha deciso di organizzare
una tavola rotonda/convegno che si terrà nell’ambito della manifestazione fie-
ristica Solar Expo – The Innovation Cloud del prossimo mese di maggio.
Un appuntamento di ampio respiro al quale credo, e mi auguro, tutta la Di-
stribuzione non vorrà mancare, trattandosi di argomenti di tale portata che
riteniamo davvero non possano essere trascurati da imprenditori che in questo
settore hanno investito una vita e vogliono continuare a farlo.
Non è certo una scelta casuale quella di essere presenti ancora una volta
quest’anno e nonostante il persistere della crisi che di fatto ha disaffezionato
molti fornitori, ad una fiera, incentrata sull’innovazione e sul futuro e di voler
organizzare proprio qui il nostro evento.
Da sempre FME ha creduto che le fiere siano un momento importante, un col-
lante tra anelli della filiera che devono tornare ad essere quell’appuntamento
imprescindibile per tutto il nostro settore, soprattutto ora che siamo alle porte
di Expo 2015.
Forse, è una mia personale opinione, si può uscire dalla crisi anche con un
ritorno a quei momenti d’incontro e a quei rapporti che tornano ad essere
personali e che indubbiamente le manifestazioni fieristiche favoriscono.
Troverete nelle pagine di questo numero gli articoli che riportano le varie
presentazioni che sono state illustrate nel corso dell’incontro dello scorso
18 marzo, tra le quali di indubbio interesse riveste la ricerca del Professor
Mannheimer sulla “Figura dell’installatore oggi nel percorso delle nuove
tecnologie” e gli editoriali che raccontano nel dettaglio tutte le attività che la
nostra Federazione sta portando avanti con entusiasmo e fiducia nel futuro!
Buona lettura a tutti!
Giampaolo Ferrari
Presidente FME
Indispensabile lavorare
insieme per combattere
la situazione di crisi
che ancora non vede
uno sbocco
A CONFRONTO
PER MIGLIORARE
LA COLLABORAZIONE
Si è tenuto lo scorso 18 marzo a Mila-
no l’incontro/confronto di inizio anno
con i fornitori organizzato da FME.
Leggermente in ritardo quest’anno
sulla tradizionale data di fine gen-
naio, l’appuntamento ha dato modo
agli operatori della filiera elettrica di
riflettere non solo sui risultati con-
suntivi del 2013 (4.662 milioni di euro
di fatturato; -11,23% sul 2012), ma
anche sui primi dati del 2014, che ve-
dono il mese di febbraio ancora in calo
del 5,95% sullo stesso mese del 2013.
«L’incontro di oggi vuole far emer-
gere, ancora una volta, la necessità
di fare sistema per operare insieme,
come e molto di più che nel passato,
ovviamente nel rispetto e nella chiara
demarcazione dei rispettivi ambiti»,
ha spiegato il Presidente Giampao-
lo Ferrari. «Il mondo è, negli ultimi
anni, cambiato radicalmente e siamo
certi che nei prossimi mesi cambie-
rà ancora in maniera significativa. Ci
avviamo verso scenari profondamente
modificati e diversi. Mi auguro che
quest’incontro possa portare nuove
idee e spunti per proseguire insieme».
Dopo il saluto dei rappresentanti del-
le Associazioni presenti all’incontro
(ANIE, CEI, Arame, Prosiel, Metel,
IMQ, UNAE), il Presidente ha analiz-
zato i dati del settore, ponendo l’at-
tenzione su come si respiri da qualche
periodo una moderata aria di ottimi-
smo, forse sull’onda dell’avvento del
nuovo Governo, testimoniata anche
dal miglioramento degli indici di fidu-
cia delle famiglie. La speranza è che
a questa mutata sensazione possano
fare riscontro anche provvedimenti
concreti.
Sono migliorati nell’ultimo trimestre i
dati relativi al fabbisogno finanziario,
anche se si resta sempre in terreno
fortemente negativo, per contro il pro-
blema dei crediti è un elemento che
pesa sempre più considerevolmente
sulle aziende.
Analizzando i dati di mercato 2013 a li-
vello regionale, dopo un primo seme-
stre in cui il Centro Sud dava segnali
leggermente più positivi del Centro
Nord, nel secondo periodo dell’anno
la situazione si è completamente ri-
baltata, con un’eccezione che ha visto
in zona critica il Piemonte e la Liguria.
«Gli ultimi numeri di febbraio parla-
no ancora di un dato negativo, anche
se in leggera crescita sul mese di
gennaio», ha commentato Ferrari.
«Personalmente confidavo in un dato
migliore. Vuol dire che siamo ancora
in piena situazione di criticità. Credo
che andremo incontro a mesi molto
18 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
ANDAMENTO MERCATO ANNI
Miliardi di euro
difficoltosi». Sulla base dei dati emer-
si dalla seconda edizione della ricerca
realizzata da Commercio Elettrico in
collaborazione con Cerved Group sui
bilanci di produttori e distributori,
Ferrari ha, poi, sottolineato alcune
discrepanze sull’andamento medio
degli utili negli ultimi anni, che han-
no registrato, per la distribuzione, un
calo costante, mentre per i produttori
si è assistito ad un recupero dopo l’i-
niziale diminuzione.
Anche per quanto riguarda i crediti
commerciali dei distributori, i ter-
mini di pagamento sono passati dai
145 giorni del 2010 ai 165 giorni del
2012, mentre per i fornitori la durata
media dei crediti commerciali verso
la distribuzione sono passati nello
stesso periodo da 100 a 99 giorni. Si
è accentuato sempre più il ruolo di
finanziatore del mercato svolto dalla
distribuzione.
«Credo che le condizioni che ci sono
oggi sul mercato, le attività promo-
zionali sempre più forti che vengono
attuate per vendere dove non c’è ri-
chiesta di prodotto, la forzatura per
ampliare i nostri magazzini, esasperi-
no ancora di più queste situazioni», ha
concluso Ferrari. «Abbiamo bisogno
di stringere maggiori alleanze e di
fare mercato insieme. Penso non si
possa più continuare in questa ma-
niera e tutti i componenti della filiera
debbano poter avere uno spazio dove
operare».
Il Vice Presidente Ezio Galli ha, poi,
illustrato le attività e i progetti che
le varie Commissioni organizzate da
Federazione e ANIE, stanno portando
avanti insieme nell’ottica di un dialogo
sempre più aperto e collaborativo.
Nell’ambito del progetto Cavi, aperto
ormai da qualche anno, si stanno ri-
scontrando ancora difficoltà da parte
dei produttori. Per questo il Vice Pre-
sidente ha rinnovato l’invito a con-
tinuare nei lavori per arrivare final-
mente a risultati concreti. Il progetto
Automazione è, invece, ancora in fase
di definizione e a breve verrà definita
la composizione della commissione
incaricata del progetto.
Per quanto riguarda lo Scambio dati
tra distributori, produttori e agenzie, è
stato siglato in occasione dell’Assem-
blea 2013 di Venaria Reale un accor-
do quadro e si tratta ora di utilizzare
i sistemi di scambio di questi dati,
senza avanzare richieste che esulino
dai contenuti dell’accordo. Il progetto
Statistiche: la distribuzione, essendo
protagonista del mercato, deve poter
misurarne i valori e definirne i confi-
ni; per fare ciò è indispensabile poter
disporre dei dati di venduto suddi-
visi per Regione e complessivi della
componente produttiva diretta. Si sta
lavorando in questo senso sulla base
di esperienze fatte da alcune Asso-
ciazioni Regionali e con accordi con
ANIE.
A seguire, Il Direttore Giancarlo Pro-
feti ha affrontato il tema dello sviluppo
e delle potenzialità delle Associazio-
ni Regionali, che rappresentano un
patrimonio e un’opportunità per il
mondo della distribuzione, mentre,
di primaria importanza, un aggiorna-
mento sulle attività di Communication
Warehouse, che rimane il progetto
clou della Federazione dove si è mo-
strato il costante trend positivo nella
diffusione e nell’utilizzo del sistema, e
di Metel è stato fatto, rispettivamente,
da Enrico Viscardi e da Giorgio Casa-
nova, Direttore di Metel. A conclusio-
ne della presentazione delle attività
di FME, Antonio Bernardi, Direttore di
Commercio Elettrico, ha illustrato le
iniziative che sono state messe in atto
dall’Organo Ufficiale per supportare la
diffusione delle informazioni a tutta la
filiera, consumatori finali compresi.
A conclusione dei lavori, il professor
Mannheimer ha presentato i risultati
della ricerca svolta da ISPO su “La
figura dell’installatore oggi nel per-
corso delle nuove tecnologie”.
a cura della Federazione
19Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com
FEDERAZIONE
Un patrimonio e
un’opportunità
per il mondo della
distribuzione
SVILUPPO
E POTENZIALITÀ
DELLE REGIONALI
Vorrei iniziare questo intervento
ricordando due frasi di importanti
figure della società italiana: il Diret-
tore della Stampa, Mario Calabresi,
e il neo Presidente del Consiglio,
Matteo Renzi: “Cambiare pelle” per
superare la crisi, andando oltre la
mancanza di coraggio complessiva
che caratterizza il nostro Paese” e
“Arriva un momento in cui il coraggio
deve essere più forte della comodità
e la speranza deve prendere il posto
della rassegnazione”. Coraggio e
Cambiamento sono le parole che si
ritrovano nello slogan delle Regionali
2014, insieme a Concretezza, Com-
pattezza e Collaborazione.
La strategia del Cambiamento nella
ricostruzione delle Associazioni Re-
gionali e nel ruolo diretto delle im-
prese ha avuto, ed ha, per FME come
obiettivo quello di dare voce alle
20 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
CORAGGIO
CONCRETEZZA
COMPATTEZZA
COLLABORAZIONE
FME 2014
GLI OBBIETTIVI REGIONALI DEL 2014
C
4
imprese, associate e non, attraverso
le Regionali, insieme alle altre com-
pagini commerciali, quali i Consorzi
riconosciuti.
L’obiettivo, vista la differenza tra le
varie economie locali, ha portato e
porta FME a concentrare le richieste
dei soci e del mercato a valle, verifi-
cando le azioni centrali possibili con
i partner attuali e futuri e riportan-
done le conclusioni sui territori in
un continuo scambio. Vale la pena
evidenziare come i mercati regionali
siano condizionati, nell’erogazione
dei servizi, anche dal numero di mi-
cro imprese installatrici con esigui
mezzi finanziari e strutturali. Questo
spiega l’alto costo del servizio ed il
basso risultato, soprattutto quando
si affrontano temi comuni, quali il
trasferimento delle competenze e lo
sviluppo commerciale del mercato.
La differenza di modelli e presenze
territoriali dei partner, quali ANIE
ed ARAME, pone il primo problema
di efficienza di comunicazione e di
condivisione di future iniziative, spe-
cie se esse sono orientate ad una
filiera che attualmente è sulla carta,
ma poco operativa: da ciò emerge il
bisogno di Collaborazione.
Ho potuto verificare personalmen-
te, negli anni passati, come, con
l’aiuto della Confindustria locale e
delle altre Associazioni territoriali,
si sia potuto muovere il mondo po-
litico, costringendo Regioni e altre
forze politiche a prendere posizioni
ed iniziative su temi che ricadono
nella loro giurisdizione (ad esempio,
il controllo impianti), iniziative che
hanno, poi, prodotto lavoro per tutti.
LE PROBLEMATICHE DEI TERRITORI
La prima e più importante è legata
alla mancanza di mercato, ma anche
al suo sviluppo, o come meglio si po-
trebbe dire oggi, data la recessione in
corso, al rallentamento del suo calo.
A questa mancanza primaria si ag-
giungono altri elementi quali:
1)	sofferenza verso i clienti;
2)	insolvenza ed aumento giorni cre-
dito;
3)	trasfer order a valori di margine
troppo bassi, che non giustificano i
rischi finanziari e non tengono con-
to dei costi strutturali;
4)	recuperi che stanno divenendo
sempre più alti e che costringono
ad effettuare vendite sottocosto,
oltre a creare problematiche di ge-
stione;
5)	offerte che non hanno motivo di
esistere;
6)	aumento vendite dirette;
7)	presenza della GDO, che sta ini-
ziando a sovrapporsi alla distribu-
zione attuale con prodotti a basso
valore aggiunto, utilizzando per la
loro diffusione i marchi conosciuti
e portando il lavoro all’impiantista
che si affiderà sempre di più ad
essa.
21Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com
FEDERAZIONE
22 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
Quello che stupisce è che Associazio-
ni di categoria territoriali che sino ad
ieri avevano giustamente inalberato
la bandiera della libera impresa e del
rispetto da parte della distribuzione
tradizionale sulla vendita dei prodotti
alla loro clientela, oggi sanciscano
accordi con la GDO per le loro im-
prese al grido di: “Una partnership
nata per sfidare la crisi”. Sono questi
i cambiamenti che ci aspettano: un
mercato sempre più senza regole che
non produce business e valore?
CHE COSA SI È FATTO
NELLE REGIONALI NEL 2013
Si è affrontato (da soli) il tema finan-
ziario, soprattutto quello legato alla
legge 192 contro i ritardi nelle transa-
zioni commerciali sia verso il versan-
te del recupero dei costi finanziari, sia
verso i crediti della Pubblica Ammi-
nistrazione. Si è cercato di ridurre i
giorni di pagamento, consapevoli che
il mercato aveva bisogno di essere
sostenuto in assenza del mondo ban-
cario e che tutto il peso finanziario
ricadeva, e cade, sulla distribuzione.
Posso anticiparvi che la situazione
relativa ai giorni d’incasso ponderale
2013 sul metodo DSO (Days of Sales
Outstanding), pur con tutte le azioni
intraprese, è molto peggiorata. Mi do-
mando cosa succederebbe se il mer-
cato riprendesse e dove il distributore
troverebbe la liquidità necessaria per
far fronte alle nuove richieste.
Inoltre, si è affrontato e consolidato,
attraverso banche dati regionali, il
monitoraggio dell’insolvenza, pas-
sando attraverso la sperimentazione
di alcune Regioni test.
Su questo tema c’é da chiedersi se i
clienti della distribuzione sono anche
clienti delle industrie. Sappiamo di
sì: questo apre la strada a prossimi
e doverosi passaggi, soprattutto se in
questi s’inseriscono i rischi derivati
dai transfer order.
Si sono, infine, continuati a stilare
regionalmente statistiche di vendita,
indicatori ed incontri su tematiche
finanziarie, sull’informazione e su
doveri nei confronti dei consumatori:
tutte iniziative che avrebbero, però,
bisogno di una strategia e di una dif-
fusione comuni.
PROPOSTE PER IL 2014?
Vi sono direttrici ed opportunità co-
muni al fine di sfruttare i territori per:
- creare e sviluppare mercato attra-
verso iniziative congiunte, che posso-
no partire da una centralità o da una
regionalità prima che la contrazione
del mercato faccia divenire il sistema
imprese completamente instabile. È
nello sviluppo del mercato attraverso
la filiera locale la risposta alla perdita
di valore del mercato;
- effettuare Statistiche di Mercato
sulla vendita: il loro ritorno, se con-
diviso con le industrie localmente e
centralmente, permetterà una mag-
gior consapevolezza di tutti gli attori
coinvolti;
- migliorare il Recupero Costi e la co-
municazione verso il mercato su temi
comuni (ad esempio, l’applicazione
della legge 192 sul Ritardo delle Tran-
sazioni Commerciali);
- monitorare l’insolvenza (Banca Dati
Settore pluri-regionale).
Vi sono direttrici, invece, affidate al
controllo della distribuzione in re-
lazione ai punti 3÷7 esposti prece-
dentemente tra le Problematiche dei
Territori.
CONCLUSIONI
Come detto in apertura occorre il
“Coraggio di cambiare le proprie abi-
tudini locali”, partendo dalla “Concre-
tezza del fare”, passando alla “Colla-
borazione”, altrimenti il settore, pur
nella concentrazione, in essere subi-
rà contraccolpi pesanti nonostante le
opportunità che si presenteranno nei
prossimi anni e che si profilano all’o-
rizzonte.
Giancarlo Profeti
23Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com
FEDERAZIONE
Soluzione per collegare i
grossisti EDI ai produttori
non EDI
MIGLIORARE
L’INTERSCAMBIO
DI DOCUMENTI
MyMetel è l’ultimo nato nella grande famiglia
Metel WebEdi, permettendo un dialogo tra
chi ha già l’EDI e chi non lo ha ancora.
Se dovessimo descrivere il Metel WebEdi di
oggi diremmo che è un sistema di interscam-
bio di documenti con molteplici funzionalità;
è inoltre integrato con i pacchetti software
delle Software House Certified Metel al fine
di poter sfruttare direttamente dal gestionale
tutte le sue caratteristiche.
Qui ricordiamo le principali:
•	trasmissione e ricezione sicura e riservata
(oltre 300 utenti scambiano più di 6 milioni
di documenti l’anno);
•	controllo sintattico e qualitativo dei docu-
menti trasmessi, traduzione nei diversi
formati EDI;
•	connessione diretta (dal proprio gestionale)
alla giacenza e all’ordine urgente dei pro-
duttori che offrono questo servizio;
•	scambio di documenti in formato persona-
lizzato;
•	collegamento ai Van internazionali;
•	carbon copy agente dell’ordine.
Di fatto nel passato Metel con il servizio BIOM
agente ha sviluppato una funzionalità di data
entry dell’ordine che permette di tradurre in
EDI l’operato di un addetto all’inserimento
ordini. MyMetel riprende e sviluppa funziona-
lità aggiuntive di questo servizio innovativo, e
lo trasferisce dal grossista verso il produtto-
re: permette infatti di tradurre un ordine EDI
(di un grossista che già utilizza MetelWebEdi)
in un messaggio Email che contiene tutti i
dati dell’ordine. Il destinatario (il produttore)
una volta ricevuta la Email dell’ordine nella
persona direttamente interessata potrà
comportarsi esattamente come fa oggi, ma
con la possibilità di rispondere con conferma
d’ordine, DDT e fattura direttamente costruiti
sull’ordine via Email. Le funzionalità più in-
teressanti riguardano le fatture che possono
essere composte da più ordini.
Sarà sempre MyMetel che si preoccuperà di
trasformare le risposte del produttore in un
file EDI per il grossista, facendolo rientrare in
un processo consolidato. Nonostante vi siano
diverse soluzioni di questo tipo sul mercato,
solo Metel ha il valore aggiunto di essere uno
standard di riferimento per la nostra filiera,
facilitando così l’integrazione detta “molti a
molti” e limitando le personalizzazioni.
È infatti il vantaggio primario dello standard
quello di sintetizzare un insieme di informa-
zioni condivise per processi legati all’evasione
dell’ordine. Lo standard in questo caso non
inficia i valori aggiunti di ogni azienda, non
c’è valore nella forma del documento ordine
ma nei livelli di servizio che sono contenuti
nei documenti di ritorno. il valore aggiunto
che MyMetel metterà in luce è il servizio che
il produttore sarà in grado di fornire rispetto
ad un processo totalmente cartaceo: se è
vero che l’EDI è il massimo dell’automazione,
MyMetel si approccia all’EDI mettendo in co-
municazione chi utilizza l’EDI con chi ancora
non lo fa.
L’adesione a MyMetel è semplice e prevista
come un’opzione aggiuntiva del Listino Metel
e sarà possibile da giugno 2014.
a cura di Metel
Come è cambiato, e
può cambiare, il ruolo
dell’installatore elettrico
L’INSTALLATORE
ELETTRICO E LE
NUOVE TECNOLOGIE
In occasione dell’incontro del 18 marzo
organizzato da FME con i produttori sono
stati illustrati dal professor Mannheimer i
risultati della ricerca svolta, su un campio-
ne rappresentativo di 201 installatori ita-
liani, da Ispo su “La figura dell’installatore
oggi nel percorso delle nuove tecnologie”,
commissionata dalla Federazione e natu-
rale proseguimento di quella presentata in
occasione dell’Assemblea generale FME
dell’ottobre 2013, che aveva analizzato la
percezione degli italiani nei confronti del
risparmio energetico, della sicurezza e del
comfort domestico.
IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE
Alla domanda se la formazione sui temi
della sicurezza, dell’efficienza energe-
tica e del comfort domestico/domotica
sia importante, a parte un “eroico” 1 per
cento che la ritiene poco importante, tutti
affermano, come ci si poteva ovviamente
aspettare, che è molto o abbastanza im-
portante, con percentuali elevate che van-
no dal 99 per cento per il tema della sicu-
rezza, al 98 per cento per l’efficienza, al 93
per cento per l’ultimo tema. Entrando più
nel dettaglio, si scopre, però, che solo il 56
per cento ritiene importante aggiornarsi
su tutti e tre i temi proposti, percentuale
che scende al 23 per cento per due temi e
al 21 per cento per un tema solo.
Una volta fatto il punto sull’attenzione
posta dagli installatori alla formazione su
queste particolari tematiche, l’indagine
si è concentrata sul grado di formazione
percepito dagli operatori che, anche in
questo caso, hanno risposto positivamen-
te in percentuali abbastanza alte, anche
se meno “bulgare” rispetto alla domanda
24 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
Importante la formazione per tutti gli ambiti
proposti e per la quasi totalità degli intervistati
Renato Mannheimer, docente presso
l’Università degli studi Milano Bicocca e giuda
dell’ISPO (Istituto per gli Studi sulla Pubblica
Opinione
precedente. Il 68 per cento si sente molto
informato sul tema della sicurezza delle
abitazioni (29 per cento abbastanza in-
formato), il 67 per cento sull’efficienza
energetica (30 per cento) e il 52 per cento
in merito al comfort domestico/domotica
(40 per cento). Come in precedenza, ca-
lano le percentuali quando si analizza in
quali dei temi si sentono molto informati
gli intervistati: 44 per cento in tutti e tre,
23 per cento su due e 33 per cento almeno
su uno.
Importante, per capire meglio questi dati,
è la frequenza con cui gli installatori si
aggiornano: il 52 per cento afferma di
accedere alla formazione qualche volta,
il 36 per cento spesso, il 10 per cento
raramente e il 2 per cento mai. Tra chi
afferma di aggiornarsi spesso, si notano,
soprattutto, coloro che dicono di avere un
alto indice di formazione personale, con
una percentuale, però, che raggiunge solo
il 49 per cento. Nasce ovvia la domanda:
“Come fanno ad essere molto informati?”
In un periodo di rapida evoluzione tecno-
logica, forse ci si sarebbe aspettato di più.
Chi pensava che ci fosse bisogno di mag-
giore formazione nella filiera elettrica
non può che essere confortato da questi
dati: emerge, infatti, come esista un gap
da parte degli installatori, che capiscono
l’importanza di aggiornarsi, ma che sono
consapevoli di avere un basso indice di
formazione.
DOVE SI FORMANO GLI INSTALLATORI?
Dall’indagine emerge come gli installatori
si formino più spesso tramite la parte-
cipazione a Corsi, in particolare a quelli
organizzati dai grossisti (28 per cento) e
dai produttori (19 per cento). Una quota
significativa utilizza Fiere e Convegni spe-
cifici (20 per cento). A seguire vengono le
Associazioni di categoria (18 per cento) e
gli Enti pubblici (5 per cento). Infine, solo
il 4 per cento utilizza altri canali, tra i quali
Internet, che registra ancora una bassa
incidenza.
Ma, quali sono i vantaggi dell’aggiorna-
mento?
Innanzi tutto, “Acquisire nuove competen-
ze (26 per cento), poi “Migliorare la qualità
del lavoro” (23 per cento) e “Diventare più
competitivi sul mercato” (11 per cento).
Non si coglie, insomma, ancora il nesso
tra formazione e competitività.
FEDERAZIONE
25Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com
Ampia la quota
di installatori che
si informano
Quasi quattro installatori su dieci
dicono di aggiornarsi spesso
I MOTIVI DEL MANCATO AGGIORNAMENTO
Coloro che non si aggiornano indicano
nella mancanza di tempo il principale osta-
colo, forse una scusa generica, che può
nascondere una carenza di comunicazione
all’interno della filiera sull’importanza del-
la formazione.
Una sorpresa viene quando si chiede a
questi installatori quali canali utilizzereb-
bero, nel caso avessero tempo, per fare
formazione: al primo posto le Associazioni
di categoria (35 per cento) e le Fiere e Con-
vegni (35 per cento), seguiti dai Corsi dei
produttori (22 per cento) e da quelli orga-
nizzati dai Distributori (4 per cento) e dagli
Enti pubblici (4 per cento).
PROMOZIONE DI SICUREZZA,
EFFICIENZA E DOMOTICA
L’indagine ha, poi, affrontato il tema
dell’importanza di promuovere presso le
famiglie la cultura di questi temi.
Anche in questo caso, la maggior parte
degli installatori ritiene a grande maggio-
ranza che la promozione all’utente finale
sia molto o abbastanza importante: 97 per
cento per la sicurezza, 98 per cento per l’ef-
ficienza e 94 per cento per il comfort dome-
stico/domotica: ancora una volta viene data
minore importanza al terzo tema, nono-
stante la comunicazione fatta dai produttori
in merito ai vantaggi che possono derivare
dall’applicazione delle relative tecnologie.
E, di nuovo, l’importanza della promozione
viene considerata positivamente da chi di-
ceva di essere molto informato.
A detta degli installatori, le principali resi-
stenze delle famiglie agli investimenti sono
di tipo economico (72 per cento), un risulta-
to che, pur giustificabile in questo periodo,
può mascherare una mancanza d’informa-
zione sui vantaggi delle nuove tecnologie,
che però deve essere sopperita, secondo
gli installatori, in primo luogo dalle Isti-
tuzioni (18 per cento) e dalle Associazioni
dei consumatori (18 per cento), addirittura
26 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
Importante la promozione
al consumatore finale delle
nuove tecnologie
Gli installatori si formano
più spesso tramite i corsi, in
particolare quelli organizzati dai
distributori e dia produttori
dalla Scuola (14 per cento). Solo il 13 per
cento ritiene di poter essere in prima linea
in questa funzione di sensibilizzazione. An-
cora una volta si demanda agli altri.
OTTIMISMO PER IL FUTURO
A fronte di un aggiornamento e di una pro-
mozione da migliorare, gli installatori sono,
tuttavia, ottimisti, perché ben il 76 per cento
ritiene che nel 2014 le famiglie investiranno
nel settore, principalmente per aumentare
la sicurezza delle loro abitazioni.
L’IMPATTO DELLA NORMA 64-8
SULLA PROFESSIONE
Gli installatori si mostrano, infine, d’accor-
do verso una figura di installatore che sia
sempre più un consulente familiare e che
sia regolarmente in contatto con i clienti,
ad esempio tramite le verifiche annuali.
Sperano, in particolare, che la Norma 64-8
possa essere un primo passo verso la diffu-
sione e l’obbligatorietà di queste verifiche.
Ampia anche la disponibilità personale ver-
so nuove modalità di contatto con il cliente,
ad esempio, pianificando visite gratuite per
una valutazione generale dell’impianto (74
per cento) e per informarli delle novità tec-
nologiche (53 per cento).
CONCLUSIONI
L’idea che emerge da questa indagine è
che la formazione serva e che sia, però,
ancora molto sottovalutata, così come la
promozione delle nuove tecnologie: si de-
vono mettere d’accordo tutti gli operatori
della filiera su un progetto di formazione
coordinata, ma ci deve essere ancora molta
buona volontà da parte degli installatori,
che ancora sembrano assumere un atteg-
giamento passivo ed assolutamente poco
propositivo verso i consumatori finali.
a cura della Redazione
FEDERAZIONE
27Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com
Gli installatori sono
ottimisti sul futuro del
mercato
Gli installatori delegano
ad altri il compito di
informare e sensibilizzare i
consumatori
CESDE
Centro Studi avanzato
per il settore della
Distribuzione Elettrica
CRESCONO I SERVIZI
PER LA DISTRIBUZIONE
ELETTRICA
CHE COSA OFFRIAMO
La gamma di servizi offerti dal CESDE
è ampia e in evoluzione. I principali
servizi già disponibili includono i se-
guenti:
•	Benchmarking del bilancio:
E’ un servizio basato sulla compa-
razione personalizzata del proprio
bilancio con quello di altre aziende
“simili”, ad esempio per dimensioni,
localizzazione, approccio al mercato.
Si osservano le prestazioni raggiunte
“dai migliori” e dalle “imprese nella
media” nelle diverse aree gestionali,
quali ad esempio le scorte, il per-
sonale e la produttività, la struttura
finanziaria, le politiche di credito ai
clienti. Si ricava così una stima re-
alistica dei miglioramenti possibili
in ciascuna area (“Se ci riescono
loro, perché non dovremmo riuscirci
noi?”) e del loro impatto sulla reddi-
tività. I bilanci sono riclassificati dal
Cerved, impresa leader in questa
attività. Abbiamo discusso in modo
più ampio questo tipo di servizi nel
nostro articolo su Commercio Elet-
trico di febbraio.
•	Analisi sulle dinamiche e la struttura
del settore:
Sono rapporti che analizzano le
caratteristiche fondamentali e le
evoluzioni del settore della distri-
buzione elettrica: nel suo insieme, a
livello nazionale, e nelle sue diverse
articolazioni, ad esempio a livello
territoriale oppure con riferimento ai
singoli comparti, quali la sicurezza,
l’illuminotecnica, la domotica. Sono
studi di grande utilità pratica. In pri-
mo luogo permettono di verificare
le proprie percezioni sul mercato e
confrontarle con dati rigorosi. In se-
condo luogo supportano le decisioni
sui territori, comparti, segmenti di
domanda, canali, su cui focalizzarsi,
ad esempio per scegliere le aree in
cui investire, o in occasioni di pro-
cessi di concentrazione, acquisizioni
o cessioni di imprese. In terzo luogo
servono per spiegare e documentare
le caratteristiche del proprio settore
ad altri soggetti, quali le banche e
gli investitori finanziari, le istituzio-
ni, i sindacati, l’opinione pubblica
•	Scenari dei principali mercati di
sbocco:
Sono rapporti che analizzano le
tendenze dei principali segmenti di
mercato che acquistano materiali
elettrici, quali le famiglie, le impre-
se, l’edilizia. Queste analisi vengono
effettuate sia a livello nazionale che
a livello territoriale, ad esempio per
28 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
una regione o una provincia. Esse
permettono all’impresa di individua-
re, nella propria area geografica di
operatività, i principali segmenti di
mercato su cui puntare, di definire
le categorie di prodotto più adatte a
quei segmenti, di orientare gli agen-
ti.
•	Analisi delle innovazioni di interes-
se per la distribuzione di materiale
elettrico:
Innovazioni nelle tecnologie e nei
prodotti del settore (ad esempio
lampade a led,, sistemi di sicurez-
za, domotica); innovazioni nei set-
tori complementari, come l’ICT e
in quelli sostitutivi (ad esempio gli
scaldabagni a gas rispetto a quelli
elettrici e a pompa di calore); inno-
vazioni nella distribuzione, come lo
sviluppo del commercio elettronico,
l’uso di internet e dei social network
nel marketing, l’entrata della GDO
nei materiali elettrici, l’integrazio-
ne della distribuzione di materiali
elettrici con altri comparti, quali
ferramenta e idraulica, l’ingresso di
punti vendita per il pubblico accan-
to al grossista. Come evolvono e si
diffondono queste innovazioni? Che
peso hanno in termini di fatturato
e redditività? Quali rischi e oppor-
tunità comportano per i grossisti?
Quando è il momento di adottare
un’innovazione e quando è meglio
attendere che maturi? Come utiliz-
zare le innovazioni per trarne reddi-
to? Sono solo alcune delle domande
cui il CESDE dà una risposta con i
propri rapporti e, ove richiesto, con
specifiche consulenze.
•	Monitoraggio delle tecniche gestio-
nali per le aziende di distribuzione di
materiale elettrico:
Il CESDE monitora le nuove tecni-
che manageriali, le tecnologie ICT,
i processi operativi adottati nelle
imprese: osserviamo le aziende di
distribuzione di materiale elettrico
più avanzate in Italia e all’estero,
verifichiamo le migliori prassi nelle
aziende di distribuzione di altri set-
tori, seguiamo la letteratura scien-
tifica. Possiamo così selezionare
gli approcci più appropriati per le
imprese del nostro settore e sup-
portarne l’adattamento alle esigen-
ze della distribuzione di materiale
elettrico. Riassumiamo i risultati di
queste analisi in brevi pubblicazio-
ni, e offriamo consulenza e forma-
zione per il trasferimento di questi
approcci nelle aziende. L’analisi del
bilancio dei grossisti di materiale
elettrico, su cui abbiamo pubbli-
cato qualche articolo informativo
su Commercio Elettrico è un primo
esempio di questo approccio, che
stiamo estendendo ad altre aree.
•	Analisi e progettazione di campagne
di marketing a supporto degli agenti:
E’ un’attività finalizzata a poten-
ziare l’attività degli agenti attra-
verso un’azione di marketing sui
loro clienti, sostenuta dall’agente,
eventualmente con il supporto del
grossista, o direttamente dal gros-
sista. L’intervento prevede una breve
rilevazione della situazione attuale
(diagnostica), un workshop con tutti
i soggetti interessati (stake-holder),
la formulazione di un piano di inter-
vento con stima dei costi e di obiettivi
qualitativi e quantitativi, l’eventuale
supporto al monitoraggio dei risul-
tati del piano. Commercio Elettrico e
i suoi partner possono supportare il
cliente nella realizzazione del piano.
•	Supporto alla formazione:
L’intervento del CESDE, integrato
con le risorse di Commercio Elet-
trico, include l’analisi dei bisogni,
29Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com
MERCATO
CHE COSA OFFRIAMO
Ricerca e Consulenza
•	 Benchmarking del Bilancio
•	 Analisi sulle dinamiche e la struttura del settore
•	 Scenari dei principali mercati si sbocco
•	 Analisi delle innovazioni
•	 Monitoraggio delle tecniche gestionali
•	 Analisi e progettazione delle di campagne di marketing a supporto
degli agenti
•	 Supporto alla formazione
la progettazione degli interventi, la
creazione di materiali e video a sup-
porto della formazione, l’organiz-
zazione e gestione del corso, even-
tualmente anche con il supporto di
tecnologie di e-learning, assistite
comunque da un tutor, che minimiz-
zano i costi. Particolare attenzione
viene posta ai corsi per i manager
del settore, ad esempio su temi qua-
li la lettura dei bilanci dei grossisti
di materiale elettrico e il controllo di
gestione nelle imprese del settore.
COME OPERIAMO
Il settore della distribuzione di ma-
teriale elettrico soffre la crisi eco-
nomica, la competizione crescente
della GDO e, in prospettiva, quella del
commercio elettronico. Partendo da
questa constatazione abbiamo svi-
luppato un approccio basato su costi
molto contenuti, grazie a vari stru-
menti: strutture molto leggere (lean
approach), processi standardizzati,
valorizzazione e integrazione di dati
pubblici o già disponibili, modelli di
business multiclient, partnership con
altri fornitori di servizi, per limitare al
massimo investimenti e costi di strut-
tura.
I servizi sono basati su una continua e
intensa attività di ricerca sul settore e
su specifici strumenti di informazione
e analisi. Il CESDE infatti raccoglie,
analizza e integra tutti i dati utili per
l’analisi del settore, tra cui:
•	I bilanci delle imprese distributrici e
produttrici pubblicati dal Cerved
•	Le diverse indagini Istat sulle fami-
glie, le imprese, i settori (a comin-
ciare dall’edilizia), i territori, che
permettono di interpretare le ten-
denze dei diversi mercati di sbocco
•	Le stime di mercato delle Asso-
ciazioni (ad esempio ANIE, FME,
ARAME)
•	le ricerche pubblicate sul settore
effettuate da altri attori, ad esempio
ISPO, Databank, Università Bocconi
•	I DB dei distributori di materiale
elettrico, degli installatori elettrici, e
degli altri operatori di interesse del
settore (architetti, agenti, società di
ingegneria….) di Commercio Elettrico
•	Le informazioni pubblicate su inter-
net dagli operatori ed osservatori
del settore
•	Le informazioni raccolte con intervi-
ste in profondità ai principali attori
del settore, anche grazie alla rete di
relazioni personali costruita dall’e-
ditore di Commercio Elettrico
•	I sondaggi on-line realizzabili anche
tramite il sito Commercio Elettrico in
grado oggi di raggiungere la quasi
totalità dei produttori e distributo-
ri di materiale elettrico, oltre agli
installatori ed ai porfessionisti e
in prospettiva anche una quota di
consumatori interessati alle diverse
tematiche correlate al consumo di
prodotti elettrici
Queste informazioni sono integrate
ed interpretate con l’ausilio di tools
sviluppati internamente e dedicati al
settore della distribuzione elettrica.
Ad esempio:
•	Il modello dei processi del grossista
di materiale elettrico, che descrive
l’insieme delle attività svolte all’in-
terno di un grossista di materiale
elettrico. Supporta l’analisi e l’otti-
mizzazione dei processi, e le com-
parazioni dei processi in aziende
diverse
•	Il modello quantificato della filiera
della distribuzione elettrica, che
descrive e stima, a livello aggrega-
to, i diversi attori della produzione e
distribuzione di materiale elettrici, i
flussi economici aggregati (prodotti
e servizi) tra gli attori
•	I modelli di simulazione di bilancio,
che permettono di quantificare gli
impatti sulla redditività di diverse
politiche, ad esempio su scorte,
struttura finanziaria, credito ai
clienti.
•	I modelli di previsione scenari dei
mercati di sbocco, che permettono
di valutare gli impatti sulle vendite
delle evoluzioni in corso e attese nei
A CHI CI RIVOLGIAMO
Gli attori della filiera ME
•	 Manager, Dirigenti, Professionisti e Agenti
•	 Imprese
•	 Associazioni professionali e imprenditoriali, nazionali e locali
30 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
contenuti deve invece essere prodotta,
anche per garantirne l’esclusività: qui
il CESDE, con la sua capacità di rac-
cogliere e analizzare criticamente i
dati, svolge un ruolo importante, con
la produzione diretta di articoli e con
il contributo di conoscenze che, con il
tempo, potrà assicurare agli altri col-
laboratori della rivista.
La collocazione all’interno di un’a-
zienda editoriale come Commercio
Elettrico è d’altro canto un rilevante
valore aggiunto per il CESDE: l’edi-
tore mette a disposizione una rete di
relazioni all’interno del settore del
materiale elettrico fondamentale per
le interviste in profondità ad alto livel-
lo e per la selezione di partner per i
diversi progetti; la conoscenza storica
dei prodotti e dei marchi; le banche
dati degli attori (produttori, distribu-
tori, installatori, dettaglianti, ecc…);
un sito che permette rapidi sondaggi
on-line su tutta la filiera del materiale
elettrico (a breve anche su segmenti
di consumatori); la cultura della co-
municazione, che ci spinge a sempli-
ficare e rendere più agevole lo stile di
comunicazione dei nostri rapporti.
Marco Scarpinato
Direttore CESDE
marco.scarpinato@commercioelettrico.com
principali macro-segmenti di sboc-
co (ad esempio famiglie, imprese,
edilizia)
A CHI CI RIVOLGIAMO
Gli interlocutori naturali del CESDE
sono tutti gli attori della distribuzio-
ne di materiale elettrico: produttori,
grossisti, agenti, installatori, profes-
sionisti, distributori al dettaglio, sia
come singole imprese e consorzi che
come associazioni, e, in minor misu-
ra, gli “influenzatori” (in primo luogo
gli architetti), e i “grandi clienti”.
Per questi attori gli studi e gli inter-
venti consulenziali del CESDE sono
utili sotto diversi aspetti:
•	In primo luogo, attraverso la diffu-
sione di alcuni contenuti, in primo
luogo sulla rivista Commercio Elet-
trico e sul suo sito, contribuisce
alla, intesa come conoscenza del
mercato e delle tecniche di gestione
aziendale
•	In secondo luogo forniamo alle im-
prese del settore, con i nostri stu-
di personalizzati e con l’attività di
consulenza, supporto alla gestione
dell’impresa, in diverse aree, tra cui
la strategia, il marketing, il controllo
di gestione, la formazione. Inoltre i
nostri studi supportano la comuni-
cazione dell’impresa verso le ban-
che, i finanziatori, e gli altri attori in-
teressati all’impresa (stake-holder),
ad esempio le istituzioni locali e i
sindacati
•	In terzo luogo i nostri studi sono
utili alle associazioni professionali
e imprenditoriali, nazionali e locali,
per approfondire la conoscenza del
settore, e per rappresentarne carat-
teristiche ed esigenze alle istituzioni
e all’opinione pubblica.
LE SINERGIE TRA CESDE
E COMMERCIO ELETTRICO:
RIVISTA E PORTALE
Perché Commercio Elettrico ha costi-
tuito il CESDE? L’editore deve essere
un fornitore di contenuti, in parte
esclusivi, che diano un valore aggiun-
to al lettore: fornendogli informazioni
e analisi che stimolino la riflessione e
aiutino a cogliere opportunità e critici-
tà. Una parte di questi contenuti sono
disponibili, e l’editore deve selezionar-
li, aggregarli, “vestirli”, cioè tradurli
in un linguaggio accessibile e grade-
vole per il lettore. Un’altra parte dei
COME OPERIAMO
Le Fonti di Informazione
•	 Bilanci delle Imprese ME (Cerved)
•	 Indagini Istat su famiglie, imprese, settori economici, territori
•	 Stime di mercato delle Associazioni (ANIE, FME, ARAME…)
•	 Ricerche pubblicate sul settore (es. ISPO)
•	 DB di Commercio Elettrico su tutti gli operatori ME
•	 Informazioni pubblicate su internet dagli operatori del settore
•	 Interviste in profondità agli operatori ME
•	 Sondaggi on-line tramite il sito di CE
I tools
•	 Bilanci delle Imprese ME (Cerved)
•	 Indagini Istat su famiglie, imprese, settori economici, territori
•	 Stime di mercato delle Associazioni (ANIE, FME, ARAME…)
•	 Ricerche pubblicate sul settore (es. ISPO)
•	 DB di Commercio Elettrico su tutti gli operatori ME
•	 Informazioni pubblicate su internet dagli operatori del settore
•	 Interviste in profondità agli operatori ME
•	 Sondaggi on-line tramite il sito di CE
31Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com
MERCATO
Nel 2013 al massimo
livello fallimenti,
procedure non
fallimentari e liquidazioni
volontarie; boom dei
preconcordati
TRIPLO RECORD
NEGATIVO
I dati di Cerved Group relativi alle pro-
cedure concorsuali e alle liquidazioni
indicano che la lunga recessione che
ha investito l’economia ha avuto un
impatto durissimo sul sistema delle
aziende italiane nel 2013: i fallimenti,
le procedure non fallimentari e le liqui-
dazioni volontarie hanno, infatti, ab-
bondantemente superato i precedenti
record negativi e, complessivamente,
si contano 111.000 chiusure aziendali,
il 7,3 per cento in più rispetto al 2012.
I FALLIMENTI
Continua a ritmi serrati la corsa dei
fallimenti: nel quarto trimestre del
2013 sono entrate in procedura falli-
mentare oltre 4.000 imprese, il 10,4
per cento in più dello stesso periodo
del 2012.
Il numero complessivo di default del
2013 ha, quindi, superato quota 14.000:
il record negativo dell’anno precedente
è stato così abbondantemente supera-
to (+12 per cento) e il 2013 risulta l’an-
no con il maggior numero di fallimenti
dall’inizio della serie storica (2001).
Tre le varie forme giuridiche, sono le
società di capitali a registrare il mag-
giore aumento: +13,4 per cento rispet-
to al 2012 e un numero di default oltre
quota 10.000.
S’inverte la tendenza positiva dell’an-
no precedente nel caso delle società di
persone (+9,8 per cento) e delle altre
forme giuridiche (+7 per cento), per
cui i fallimenti hanno ripreso ad au-
mentare nel 2013.
L’incremento dei fallimenti ha riguar-
dato nel 2013 tutti i macrosettori, con
una generale accelerazione rispetto ai
tassi osservati nell’anno precedente. A
pagarne maggiormente le spese sono
le imprese che operano nel terziario,
con un aumento dei fallimenti del 15
per cento. Nell’ambito dei servizi, i
fallimenti aumentano con tassi a due
cifre in tutti i settori: gli incrementi
risultano maggiori tra le società che
operano nell’ambito dei servizi fi-
nanziari (+40,5 per cento) e nel ramo
Politecnica di Villa Cambiaso
32 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
utility/energia (+37,6 per cento). La di-
stribuzione, con quasi 3.000 fallimenti
nel 2013 (+11,6 per cento), e i servizi
non finanziari, con quasi 2.000 (+19,6
per cento), risultano i comparti con il
maggior numero di procedure aperte
nel terziario.
Nel 2013, l’industria ha invertito la
tendenza positiva dell’anno prece-
dente, evidenziando un aumento dei
fallimenti con tassi a due cifre (+12,9
per cento), che riguarda quasi tutti i
segmenti manifatturieri. Fanno ecce-
zione le imprese del sistema moda, in
cui si registra un calo delle procedure
fallimentari del 3,4 per cento, e quello
degli altri beni di consumo (+2,9 per
cento).
Le procedure aumentano a ritmi parti-
colarmente elevati nella chimica (+50
per cento), nella siderurgia (+26,8 per
cento) e nel sistema casa (+22,4 per
cento). Nell’edilizia, che da diversi anni
attraversa una situazione particolar-
mente critica, i fallimenti aumentano
ulteriormente (+8,6 per cento), anche
se a ritmi inferiori rispetto a quelli os-
servati nell’industria e nei servizi.
Anche dal punto di vista geografico, la
crescita dei fallimenti non ha rispar-
miato alcuna area del Paese, con tassi
di crescita ovunque più elevati rispetto
a quelli registrati nel 2012.
Il Nord Est fa registrare una decisa
inversione di tendenza: nel 2012 il
numero di procedure era diminuito
del 3,6 per cento sull’anno prece-
dente, mentre nel 2013 si osserva un
incremento del 19,7 per cento, dovuto
alla forte accelerazione osservata in
Emilia Romagna (+25,4 per cento) e in
Trentino Alto Adige (+21,7 per cento), e
all’incremento a tassi a due cifre in Ve-
neto (+16,1 per cento) e in Friuli (+14,4
per cento).
Crescono a ritmi sostenuti anche i fal-
limenti nelle regioni del Centro (+12,9
per cento) e del Sud (+10 per cento):
i maggiori aumenti al Centro si regi-
strano in Toscana (+18,3 per cento) e
nel Lazio (+13,2 per cento), mentre nel
Mezzogiorno l’aumento registrato in
Sicilia (+27,9 per cento) viene in parte
ECONOMIA
33Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com
34 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
attenuato dal calo delle procedure in
Abruzzo (-15,5 per cento) e Basilica-
ta (-3,8 per cento). Nel Nord Ovest i
fallimenti superano quota 4.000 (+8,6
per cento rispetto al 2012): pesa so-
prattutto l’aumento della Lombardia
(+12,7 per cento), mentre in Piemonte
si registra un incremento più modesto
(+1,9 per cento); il fenomeno risulta in
calo in Liguria e in Valle d’Aosta.
LE PROCEDURE NON FALLIMENTARI
Con le oltre 800 procedure non falli-
mentari registrate nel periodo ottobre/
dicembre (+73,5 per cento rispetto allo
stesso periodo del 2012) nel 2013 è
stata superata quota 3.000, in aumen-
to, rispetto al dato del 2012, del 53,8
per cento e record assoluto in oltre
dieci anni di osservazioni.
Questa tendenza è attribuibile all’im-
pennata dei concordati preventivi
(comprensivi di piano di risanamento),
più che raddoppiati rispetto al 2012
(+102,7 per cento), mentre le altre
procedure risultano in leggero calo (-2
per cento).
All’origine del boom di concordati
preventivi vi è l’introduzione del con-
cordato in bianco nel settembre del
2012. Questa procedura, che consente
ad un’impresa in crisi di bloccare le
azioni esecutive dei creditori presen-
tando una domanda in bianco in attesa
di preparare il piano di risanamento,
ha trovato ampio utilizzo tra le aziende
italiane: complessivamente si contano
oltre 4.400 preconcordati nell’anno
(più di un terzo, secondo un’analisi
condotta su quelli presentati fino al 30
giugno, si trasforma in un concordato
con piano di risanamento).
I dati trimestrali indicano, però, una
netta frenata nella seconda metà del
2013: nel terzo e quarto trimestre sono
state 750 le domande in bianco, quasi
la metà rispetto ai primi due trimestri
dell’anno. Su questo possono aver in-
fluito le correzioni normative entrate
in vigore ad agosto e, in particolare,
la facoltà per i tribunali di nominare
un Commissario Giudiziale che possa
controllare, anche nelle fasi di pream-
missione, la condotta del debitore.
35Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com
ECONOMIA
Il boom di procedure non fallimentari
riguarda tutta l’economia. Più della
metà dei casi coinvolge imprese del
terziario, per cui rispetto al 2012 si re-
gistra un aumento del 46,9 per cento.
Ancora maggiori gli aumenti nell’indu-
stria (+76,2 per cento) e nelle costru-
zioni (+73,6 per cento).
Anche dal punto di vista geografico,
l’aumento delle procedure non falli-
mentari, in particolare dei concordati
preventivi, è un fenomeno generaliz-
zato che non risparmia alcuna area
della Penisola.
I maggiori aumenti si registrano nel-
le regioni del Nord (+69,1 per cento
al Nord Est e +64,4 per cento al Nord
Ovest).
LE LIQUIDAZIONI
Si stima che nel quarto trimestre del
2013 abbiano avviato procedure di li-
quidazione 43.500 aziende “in bonis”,
in aumento del 5,5 per cento rispetto
allo stesso periodo del 2012.
Con il dato del quarto trimestre, nel
2013 si è raggiunta quota 94.000 liqui-
dazioni, in aumento del 5,6 per cento
rispetto al 2012 e, anche in questo
caso, il record assoluto dal 2001.
Nel 2013 sono state liquidate volonta-
riamente quasi 47.000 società di capi-
tale “vere” (con almeno un bilancio va-
lido presentato nel corso degli ultimi
tre anni), il 7 per cento in più rispetto
al 2012, 40.000 società di persone
(-1,7 per cento) e circa 7.000 società
di capitale “dormienti” (+54 per cento),
attive sulla carta, ma senza alcun bi-
lancio valido depositato nel corso del
triennio.
Se si considerano le “vere” società di
capitale, i dati indicano che le liquida-
zioni sono cresciute in tutti i macro-
settori: dell’8,4 per cento nel terziario,
del 5,6 per cento nell’edilizia e del 4,6
per cento nell’industria.
Dal punto di vista geografico, il feno-
meno risulta, invece, in forte aumento
al Nord (+13,1 per cento al Nord Ovest
e +13,5 per cento al Nord Est), in mo-
derata crescita al Centro (+4,2 per
cento) e in diminuzione nel Mezzogior-
no (-1,6 per cento).
Amerigo Rossi
Commercio Elettrico_aprile.2014
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Commercio Elettrico_aprile.2014
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  • 3. E’ al crepuscolo che si accendono le idee brillanti Risparmio energetico e ambiente sotto una nuova luce TIPO 10.51.8.230.0000 Relè crepuscolare 1 uscita NO 12 A Montaggio a palo e a parete Tipo 11.31.8.230.0000 Relè crepuscolare modulare 1 contatto NO 16 A con elemento fotosensibile separato Tipo 11.41.8.230.0000 Relè crepuscolare modulare 1 scambio 16 A con elemento fotosensibile separato Tipo 10.41.8.230.0000 Relè crepuscolare 1 contatto NO 16 A Montaggio a palo e a parete Dal 1954 la luce quando serve Scopri le attuali promozioni presso i migliori distributori Acquista due prodotti uguali, il secondo lo paghi la metà! FINDER
  • 4. COMMERCIO ELETTRICO È una pubblicazione Innova Editore S.r.l. Via Giovanni Prati 9, 20145 Milano Tel 02 84269700 – Fax 02 84269719 E-mail: info@innovaeditore.it www.commercioelettrico.com REA MI - 1986203 – P.I. 07855960964 Capitale Sociale 10.000,00 euro i.v. Anno 5 N° 3 – Aprile 2014 € 7 Direttore Responsabile Antonio Bernardi Direttore Editoriale Maurizio Gambini maurizio.gambini@commercioelettrico.com Redazione redazione@commercioelettrico.com Hanno collaborato Paola Cipollini, Gabriele Contini, Roberto Corti, Giampaolo Ferrari, Elisa Pastorino, Massimo Poletti, Giancarlo Profeti, Monika Psenner, Amerigo Rossi, Antonio Russo, Marco Scarpinato, Franco Vitali Grafica e DTP Ugo Greissing, Andrea Piomboni Coordinamento Editoriale Elisa Pastorino Amministrazione amministrazione@commercioelettrico.com Ufficio Vendite e Pubblicità tel: +39 02 84269700 fax: +39 02 84269719 mail: ufficiovendite@commercioelettrico.com COMMERCIALE: Alessandro Martinenghi mail: amartinenghi@commercioelettrico.com cell: +39 335 5258146 Ufficio abbonamenti Innova Editore Srl Tel: 02 84269700 abbonamenti@commercioelettrico.com Condizioni di abbonamento Italia annuale: euro 70 Estero zona 1 e 2 annuale: euro 140 Estero zona 3 annuale: euro 200 Stampa Multigraphic Srl - Arcore (MB) Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti, dattiloscritti, disegni, fotografie non saranno restituiti anche se non pubblicati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva autorizzazione dell’editore. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso essere responsabili per gli incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati dall’utilizzo improprio delle informazioni contenute. L’IVA è assolta dall’editore ai sensi dell’art. 74 – 1° comma – lettera C del DPR n. 633/72 e successive modifiche. Ai sensi dell’art. 13 D.lgs 196 del 30/06/2003 il destinatario può avere accesso ai suoi dati, chiederne la modifica o la cancellazione come previsto dall’at. 7 del D.lgs 196/2003, oppure opporsi al loro utilizzo scrivendo a InnovaEditoreS.r.l.otelefonandoalnumero0284269700.Numero registrazione presso il Tribunale di Milano: 156 del 31/03/2010. Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione N°24270 - ISSN 0329-3479 IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO www.commercioelettrico.com 18 20 23 24 Triplo record negativo Nel 2013 al massimo livello fallimenti, procedure non fallimentari e liquidazioni volontarie; boom dei preconcordati 2015, anno del rilancio per il settore elettrico Un’indagine di ANIE Energia analizza le possibili evoluzioni del mercato interno di inverter, sistemi di accumulo e colonnine di ricarica ENERGIA 32 36 A confronto per migliorare la collaborazione Indispensabile lavorare insieme per combattere la situazione di crisi che ancora non vede uno sbocco Sviluppo e potenzialità delle Regionali Un patrimonio e un’opportunità per il mondo della distribuzione Migliorare l’interscambio di documenti Soluzione per collegare i grossisti EDI ai produttori non EDI L’installatore elettrico e le nuove tecnologie Come è cambiato, e può cambiare, il ruolo dell’installatore elettrico Crescono i servizi per la distribuzione elettrica CESDE, Centro Studi avanzato per il settore della Distribuzione Elettrica Commercio Elettronico B2C Smartphone e New Tablet ampliano le opportunità di acquisto e sono uno dei principali fattori alla base dell’incremento dei consumi on line MERCATO 28 40 FEDERAZIONE 48
  • 5. RUBRICHE IMPRESE ANNO1,N.4-NOVEMBRE2010 Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale 70% LO/MI D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46), articolo 1, comma 1, DCB Milano www.commercioelettrico.com Servizi per la distribuzione A confronto per migliorare la collaborazione Organo Ufficiale FME FEDERAZIONE L’installatore elettrico e le nuove tecnologie FEDERAZIONE Comfort della casa IMPRESE Commercio elettronico B2C MERCATO Qualità dell’aria IMPRESE Illuminotecnica industriale ILLUMINAZIONE Valorizzare la luce IMPRESE 2015, anno del rilancio per il settore elettrico ENERGIA Sviluppo e potenzialità delle Regionali FEDERAZIONE MERCATO COMMERCIO ELETTRICO IL BUSINESS MAGAZINE DEI DISTRIBUTORI E GROSSISTI DI MATERIALE ELETTRICO ANNO5,N.3-APRILE2014e7,00 www.osram.it/lampadeled La luce è OSRAM La luce è innovazione Lampade LED a elevata efficienza Eccellenza tecnologica in forme classiche per ogni tipo di impiego, sia in ambienti domestici, sia in strutture commerciali o per l’ospitalità. Oggi la gamma di lampade LED OSRAM è ancora più ricca, grazie ai nuovi prodotti “Made in Italy”. 3 Aprile2014www.commercioelettrico.com 03 SOMMARIO LA COPERTINA NEWS STAMPA TECNICA PROPOSTE 4 55 62 Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com Osram Spa Viale dell’Innovazione, 3 20126 Milano www.osram.it Illuminotecnica industriale Come conseguire un risparmio energetico nell’illuminazione degli spazi industriali Illuminare con stile gli ambienti Domestici Eleganti apparecchi LED che impreziosiscono l’ambiente in cui sono inseriti ILLUMINAZIONE 43 44 Qualità dell’aria Misura affidabile della concentrazione di anidride carbonica Comfort nella casa Una nuova linea di climatizzatori caratterizzata da efficienza energetica e completezza delle dotazioni Valorizzare con la luce Un tesoro storico e artistico che ora splende anche di notte grazie ai sistemi di controllo della luce Un accordo di successo Importanti risultati conseguiti in sei anni di collaborazione tra impresa e mondo accademico IMPRESE 46 48 50 52 50 44 52 55
  • 6. Società del gruppo Riello Elettronica, Riello UPS ha annunciato il rinnovo dell’ac- cordo di sponsorizzazione con il Ducati Team che parteciperà al Campionato Mo- tomondiale MotoGP 2014. La moto progettata per rinverdire i fasti del marchio di Borgo Panigale sarà la nuova Desmosedici GP14, mentre i piloti saranno il fidato Andrea Dovizioso e la new entry Cal Crutchlow, pilota britannico. Il marchio Riello UPS sarà ancora ben visibile sia sul cupolino della nuova elegan- tissima livrea, sia sulle tute dei Piloti e sull’abbigliamento del Team. «Siamo orgogliosi che il matrimonio con Ducati si sia consolidato e rafforzato nel tempo; Ducati come Riello UPS rappresenta un eccezionale ambasciatore della tecnologia e delle capacità italiane in ogni Paese del mondo», ha di- chiarato Pierantonio Riello, Presidente di Riello Elettronica. «Siamo giunti ormai all’ottavo anno di collaborazione con il marchio Ducati e siamo convinti che questo rappresenti il miglior veicolo per promuovere a livello mondiale il nome della nostra azienda e le nostre tecnologie. Un abbinamento che si ritrova perfettamente anche nell’infinita pas- sione per il lavoro e la ricerca meticolosa della qualità di questi due marchi italiani, rappresentanti dell’eccellenza nei rispettivi settori». Riello UPS contribuisce, inoltre, direttamente e in prima persona ai risultati di Ducati Corse, con la fornitura di gruppi di continuità di nuova generazione per proteggere le sofisticate apparecchiature di teleme- tria, controllo e comunicazione del Team, cui garantisce il massimo della sicurezza e dall’affidabilità. Nettamente positivo il bilancio della settima edizione di Elettrica, la mostra biennale del mercato del materiale elettrico organizzata a Novara dal Gruppo Comoli Ferrari. Lo testimoniano non solo i numeri della manifestazione, in continua crescita fin dalla prima edizione del 2002, ma anche le svariate dichiarazioni di apprezzamento da parte di tutti gli addetti ai lavori che hanno partecipato alle quattro giornate di apertura della fiera. Tra giovedì 13 e domenica 16 marzo, sono state più di 10.000 le persone che hanno affollato gli oltre 220 stand che ospitavano i 170 espositori: principalmente installatori, impiantisti ed elettricisti, ma anche molti progettisti, ingegneri, architetti e, nella mattinata di domenica, tante persone comuni, semplicemente incuriosite dall’evento e interessate alle tecnologie esposte. Molti i visitatori giunti a Novara anche da zone non storicamente legate a Como- li Ferrari: dal Trentino Alto Adige alla Campania, dal Veneto alla Sicilia. Anche in questa edizione sono stati ospitati molti studenti degli Istituti tecnici (oltre 1.000), ai quali si sono aggiunti per la prima volta gli universitari del Politecnico di Torino. I prodotti esposti nei 10.000 metri quadrati di esposizione hanno coperto tutti i comparti del mercato di materiale elettrico, dalla tradizionale impiantistica civile e industriale alle soluzioni più avanzate per l’automazione, l’illuminazione, l’antennistica e la sicurezza. Ma la vera novità di Elettrica 2014 è stato lo “Spazio all’innovazione”, ovvero il 3E Lab in Fiera, il grande padiglione gestito dai tecnici Comoli Ferrari e dedicato all’efficienza energetica, alle tecnologie illuminotecni- che, alla domotica e alla mobilità sostenibile. Grande successo anche per i due Convegni tenutisi nell’ambito di Elettrica. Oltre 300 parte- cipanti hanno seguito il Convegno di formazione gratuita organizzato dal CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), per la prima volta ospitato a Novara e de- dicato all’aggiornamento degli operatori del settore, dal titolo: “Lavori elet- trici e impianti utilizzatori elettrici, elettronici e di comunicazione”. Un folto pubblico di professionisti ha, invece, partecipato all’incontro “La tecnologia facile”, programmato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Pianifi- catori, Paesaggisti e Conservatori delle Province di Novara e del Verbano Cu- sio Ossola e incentrato sull’applicazione dei sistemi domotici in architettura. Ultimo, ma non meno importante, il risultato ampiamente positivo raggiunto dalle opportunità commerciali e dalle iniziative promozionali organizzate in occasione di Elettrica. COMOLI FERRARI: CONFERMATO IL SUCCESSO DI ELETTRICA 2014 RIELLO UPS: RINNOVATO L’ACCORDO DI SPONSORIZZAZIONE CON DUCATI 04 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
  • 7. CASA SICURA GEWISS La domotica GEWISS migliora la vivibilità di ogni giorno coniugando il design con funzioni avanzate per il controllo dell’abitazione. La supervisione e il controllo di tutte le funzioni dell’impianto diventa più facile e, allo stesso tempo, è possibile decidere i livelli di sicurezza, comfort, efficacia energetica e fruibilità della casa. Le forme, le linee ed i materiali che caratterizzano il sistema domotico GEWISS legano esteticamente tra loro tutti i prodotti delle diverse soluzioni. gewiss.com
  • 8. Ai primi di marzo, nella sede di Vortice, a Tribiano (MI), è stata consegnata, all’ar- chitetto Francesco Trabucco una targa di “Riconoscimento e apprezzamento per la lunga collaborazione nel design e per la realizzazione del volume: Le macchine del Vento”. Erano gli anni ’70 quando Attilio Pagani, Fondatore di Vortice, inizia a pensare che un oggetto non è solo tecnologia e funzionalità ma, dovendo “vivere” nelle case della gente, deve avere anche una forma estetica. Inizia così un profi- cuo scambio con prestigiosi Studi di Architettura e Design, ottenendo numerosi riconoscimenti, Premi e visibilità nei più importanti Musei del mondo. Il ruolo di primo piano assegnato dall’azienda all’estetica e al design ha allungato la vita di molti prodotti, rendendone alcuni immortali. Una delle più lunghe e fruttuose col- laborazioni è con lo Studio di Architettura di Francesco Trabucco, da cui sono nati storici oggetti, ancora oggi a catalogo, come tutte le serie di aspiratori residenzia- li, le cappe da cucina, le pale da soffitto della serie Nordik, i ventilatori della serie Ariante e Gordon, gli asciugamani della serie Metal e molti dei termoventilatori che arredano le nostre case. Il lavoro con Francesco Trabucco è sfociato anche nella realizzazione del libro: “Le macchine del Vento”, che presenta una parte dell’ampia collezione privata Vortice di ventilatori storici, e che racconta una fetta di storia industriale, nata alla fine dell’800 in America e proseguita, fino ai nostri giorni, in Europa e in Italia. In occasione del 60° anniversario di Vortice, i manager dell’azienda hanno rite- nuto importante ringraziare l’architetto Francesco Trabucco con una Targa di Riconoscimento, per il suo significativo intervento nel dare ai prodotti quel segno distintivo che li rende ancora oggi protagonisti nel panorama del Design italiano e per la cura del volume “Le macchine del Vento”. VORTICE: RICONOSCIMENTO ALL’ARCHITETTO FRANCESCO TRABUCCO Non sono solo i numeri strettamente legati all’esposizione a raccontare di una mani- festazione ampia e varia per offerta merceologica, ma sono anche i contenuti di eventi, incontri e iniziative a mostrare la vitalità di un progetto riconosciuto ormai da tutto il settore. Così Sicurezza, a sette mesi dalla prossima edizione, che si terrà dal 12 al 14 novembre 2014 a Fiera Milano, ha già occupato il 60 per cento della superficie prevista e le aziende nazionali e internazionali che hanno confermato la partecipazione ad oggi superano di oltre il 25 per cento il numero di quelle che, alla stessa data, avevano aderito nel 2012. Grazie all’offerta di aziende da sempre fedeli al progetto della ma- nifestazione, imprese che tornano dopo alcune edizioni e marchi che si presentano per la prima volta, la varietà dell’offerta merceologica si preannuncia particolarmente interessante e in grado di rappresentare l’innovazione prodotta dai maggiori com- parti del settore. Così, oltre alla videosorveglianza, saranno protagoniste sempre più presenti anche le soluzioni di allarme intrusione, il controllo accessi, la prevenzione incendi, l’ICT security, i dispositivi per la sicurezza fisica e per quella passiva.L’offerta della manifestazione sarà, dunque, in linea con le esigenze di un mercato tenace, la cui cultura è fortemente radicata nel nostro Paese, che guarda oggi alle prospetti- ve di sempre maggiore integrazione tecnologica, alle opportunità di aggiornamento professionale e a nuovi mercati internazionali cui puntare.Con una crescita dello 0,92 per cento nel 2013 rispetto al 2012, il settore dimostra una stabilità positiva per porre le basi di una ripresa: «L’industria italiana fornitrice di tecnologie per la sicurezza e l’automazione edifici rappresentata in ANIE Sicurezza è un comparto di eccellenza del Made in Italy», ha dichiarato Rosario Romano, presidente ANIE Sicurezza. «Pur in un contesto macroeconomico molto critico, il comparto ha mostrato una capacità di tenuta superiore alla media del manifatturiero, in particolare nel segmento della videosorveglianza, che ha mantenuto un segno positivo. La crescente percezione d’in- sicurezza legata alla diffusione di reati contro il patrimonio ha favorito la richiesta da parte dei privati di apparecchiature e dispositivi tecnologicamente sempre più evoluti. Le prospettive di sviluppo della nostra industria sono legate all’innovazione tecnologi- ca, in Italia e all’estero, e ad una sempre maggiore integrazione con gli strumenti ICT, nell’ottica di un’evoluzione smart di tutte le tecnologie». SICUREZZA 2014: VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE PROFESSIONALI 06 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3 Il Direttore Generale di Vortice, Stefano Guantieri, con l’architetto Francesco Trabucco
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  • 10. 08 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3 Le stazioni di ricarica rapida in corrente continua ABB sono state scelte da Cle- ver, il più importante operatore danese per la mobilità elettrica, per ampliare la propria rete di distribuzione nazionale. L’acquisizione di quest’ordine segue la precedente installazione di 50 stazioni di ricarica in corrente continua avvenu- ta all’inizio del 2013. La rete di stazioni di ricarica Clever comprende sistemi in corrente alternata e in corrente continua in grado di coprire le esigenze di tutti i veicoli elettrici del mercato danese. Clever ha scelto di installare in tutti i siti il prodotto Terra 53 con connettore CCS, adatto a tutti i nuovi veicoli elettrici con sistema di ricarica rapida CCS, come VW e-UP! e BMW i3. ABB fornisce colonnine per la ricarica e soluzioni software per l’assistenza remo- ta e la connettività ai sistemi di gestione dell’utente e di pagamento. Ogni stazione di ricarica rapida, connessa al Web, è dotata di un’ampia gamma di funzionalità, tra cui la possibilità di effettuare manutenzione, gestione e assistenza da remoto, alle quali si aggiungono gli aggiornamenti del software. I sistemi ABB supportano tutti gli standard e i protocolli di ricarica, come il CCS, e questa è una condizione essenziale per assicurare la compatibilità con la rapida evoluzione dei veicoli e dei caricatori che si verificherà nei prossimi anni. Tale compatibilità consentirà a Clever di garantire l’affidabilità del servizio e di aggiornare la propria rete per consentire l’adeguamento alle evoluzioni tecnologiche future. L’installazione da parte di Clever di stazioni di ricarica rapida in Danimarca è ormai una realtà consolidata e, grazie al fatto di essere di proprietà di cinque grandi utility danesi, la società porta avanti una strategia a lungo termine, volta a sostenere lo sviluppo del mercato dei veicoli elettrici. Le stazioni per la ricarica CCS s’interfacceranno con il sistema di gestione di Cle- ver e le installazioni verranno completate nel corso del 2014. La manutenzione e il servizio di riparazione verranno garantiti dal team locale di assistenza ABB in Danimarca. ABB: FORNITURA PER LA MOBILITÀ ELETTRICA Il Consorzio del progetto europeo PV Grid ha pubblicato, lo scorso 30 gennaio, un documento di consultazione contenente alcune raccoman- dazioni strategiche relative all’implementazione di soluzioni tecniche per facilitare l’integrazione del fotovoltaico nelle reti di distribuzione. Il Consorzio sta lavorando, dal mese di maggio 2012, all’identificazione di soluzioni tecniche prioritarie per incrementare la capacità delle reti di distribuzione d’integrare impianti fotovoltaici. A valle di una dettagliata analisi delle barriere, nel documento vengono presentate una serie di raccomandazioni di carattere normativo e regolatorio per facilitare l’im- plementazione di queste soluzioni tecniche. In un sistema energetico in rapida evoluzione, in cui la generazione di- stribuita basata sull’utilizzo di fonti rinnovabili sta ricoprendo un ruolo sempre più centrale, emerge l’esigenza di nuove funzionalità per la gestione delle reti di distribuzione. Le sfide analizzate sono le seguenti: • assicurare condizioni eque nell’applicazione della riduzione di poten- za fotovoltaica; • regolare opportunamente l’autoconsumo dell’energia fotovoltaica; • sfruttare le potenzialità tecniche avanzate degli inverter fotovoltaici; • promuovere la diffusione di sistemi di accumulo sia lato distributore, sia lato autoproduttore; • favorire le applicazioni per la gestione della domanda attiva (demand response); • incentivare lo sviluppo delle “Smart Grid”. Entro aprile 2014, i partner nazionali di PV Grid organizzeranno un work- shop in ciascuno dei 15 Paesi che partecipano al progetto, per discutere con i principali operatori nazionali le soluzioni tecniche più opportune da implementare in ciascuna nazione, tenendo conto delle specificità locali. PV GRID: INTEGRAZIONE DEL FOTOVOLTAICO NELLE RETI DI DISTRIBUZIONE EUROPEE
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  • 12. Continua a crescere Varta Italia, filiale di Varta Consumer Batteries, con il 2013 che si è chiuso con un au- mento del 4,2 per cento rispetto all’anno precedente, confermando un risultato di incremento della quota di mercato in tutti i canali in cui opera. Un risultato importante, in controtendenza con l’andamento di continua contrazione del mercato, frutto di forti investimenti in innovazione tecnologica e di prodotto e di un’efficace strategia di allargamento di- stributivo nei principali canali. L’azienda ha ulteriormente rafforzato la sua posizione di key player in tutti i segmenti di prodotto e, in particolare, in quello delle Batterie Ricaricabili, grazie al rilancio dell’intera gamma con un nuovo claim “Save Money”, un packaging dal design chiaro e accattivante e migliori presta- zioni. Sempre nel 2013 un lancio innovativo ha riguardato la nuova Linea Portable Power: 4 nuovi prodotti in grado di prolungare fino a 7 ore l’autonomia di Smartphone e Tablet. I costanti investimenti dell’Azienda in innovazione trovano la migliore dimostrazione anche nell’upgrade delle batterie Stilo e Ministilo per le due gamme di Alcaline High Energy e Max Tech, da aprile 2013, grazie ad una migliore prestazione dei componenti e a un nuovo design. «Anche nel 2013, coerenti con la mission corporate “same price, better performance”, abbiamo focalizzato gli investimenti soprattutto nell’area Ricerca & Sviluppo, puntando su tecnologie innovative», ha commen- tato Fabio Peron, Direttore Commerciale Varta Italia e Iberia. Alla chiusura positiva del 2013 hanno contribuito in modo sostanziale i progressi ottenuti nel presidio del canale Mass Retail, in particolare nella GDO, mentre la crescita si è rafforzata anche nei canali Ferramenta ed Elettrico, dove una strategia commerciale dedicata è stata la chiave del successo. «Per il 2014 la strategia punterà ad un allargamento distributivo nel canale Food e al consolidamento nei canali Ferramenta ed Elettrico, attraverso un approccio innovativo alla categoria, con nuove promozioni al consumatore e un continuo investimento sul punto vendita con materiali POS dedicati ad ogni canale», ha spiegato Fabio Peron. VARTA: CONTINUA LA CRESCITA IN ITALIA CEI: FORMAZIONE GRATUITA Nell’ambito delle attività istituzionali di diffusione della cultura tecnica, il CEI ha programmato per il 2014 un calendario di 11 Convegni di formazione gratuita rivolti agli addetti del settore dedicati in particolar modo quest’anno ai lavori elettrici e agli impianti utilizzatori elettrici, elettronici e di comunicazione. Gli argomenti dei Convegni 2014, che vedono la collaborazione dei principali protagonisti del settore, trattano le Norme CEI di più recente pubblicazione e approfondiscono in particolare i seguenti temi: • nuova edizione della Norma CEI 11-27, che tratta argomenti non coperti dalla recente terza edizio- ne della Norma quadro europea CEI EN 50110-1:2014; • evoluzione degli impianti elettrici nell’edilizia, con particolare riferimento alla revisione in corso delle Guide Tecniche della serie CEI 64-50; • Norme CEI 0-16 e 0-21, costantemente aggiornate sulla base delle regole di connessione alle reti di distribuzione di BT ed MT predisposte dalla AEEG e dell’esperienza applicativa che richiede spesso una più puntuale definizione dei concetti delle regole tecniche di connessione e delle loro modalità applicative; • Decreto 18 dicembre 2013 per le misure di sicurezza antincendio per le macchine elettriche con presenza di liquidi isolanti combustibili in quantità superiore a 1 m3 che comporta obblighi per tutti i soggetti coinvolti a vario titolo al DPR 1 agosto 2011, n.151, e al D.Lgs. 81/08; • nuova Guida Tecnica CEI 306-2, relativa al cablaggio per comunicazioni elettroniche negli edifici residenziali. I Convegni, dopo gli appuntamenti già tenutisi a Milano, Novara e Cagliari, si svolgeranno a: • Padova: 17 aprile; • Firenze: 8 maggio; • Roma: 22 maggio; • Bari: 5 giugno; • Catania: 25 settembre; • Bologna: 2 ottobre; • Torino: 23 ottobre; • Salerno: 19 novembre. Fabio Peron, Direttore Commerciale Varta Italia e Iberia 10 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
  • 13. NEWS www.commercioelettrico.com Firmato un accordo strategico di collaborazione tra Areva e Schneider Electric per sviluppare soluzioni di gestione e di stoccaggio dell’energia basate sulla tecnologia a celle di idrogeno. I due gruppi uniranno le forze per progettare e proporre soluzioni di stoccaggio dell’energia che garantiscano l’affidabilità delle reti elettriche in siti isolati e zone in cui l’accesso all’elettricità è limitato. Areva fornirà la soluzione di immagazzinamento Greenergy Box, costituita da un elettrolizzatore e da una fuel cell. Essa è utilizzata per immagazzinare idro- geno e ossigeno ottenuti dall’elettrolisi dell’acqua nei momenti di bassa richie- sta di energia, così da poter produrre elettricità nei periodi di picco di consumo. Questa tecnologia è operativa dal 2011 ed un impianto è già connesso a un im- pianto fotovoltaico da 560 kW che si trova sulla piattaforma dimostrativa Myrte, in Corsica, e sarà presto connesso anche ai pannelli fotovoltaici da 35 kW dedi- cati alla produzione di elettricità nei momenti di picco di richiesta installati a La Croix Valmer (nel sud della Francia). Schneider Electric, da parte sua, metterà a disposizione le sue soluzioni inte- grate che rendono l’energia sicura, affidabile, efficiente, produttiva e sostenibi- le. La firma dell’accordo con Areva permetterà a Schneider Electric di raggiun- gere la grid parity per le energie rinnovabili, gestendone allo stesso tempo la natura intermittente, ottimizzandone la connessione alla rete e rafforzando la sua capacità di connettere tutti i tipi di operatori attivi sulla smart grid. SCHNEIDER ELECTRIC: SOLUZIONI DI ENERGY STORAGE RELCO GROUP: MISSIONE ARCHITETTO Quasi 200 persone sono intervenute, giovedì 27 febbraio, all’evento d’inaugu- razione di SpazioMia Milano1, a Buccinasco, sede della showroom del Gruppo Relco Illuminazione. Un incontro ricco di contenuti che ha visto la partecipazio- ne di architetti, progettisti, aziende, imprenditori, giornalisti che hanno ascolta- to con interesse le tante novità e le iniziative in sviluppo. «Crediamo fortemente in questa collaborazione», ha affermato Angelo Giulia- no Pisati, Presidente del Gruppo Relco. «È un’ottima opportunità per dare vita a partnership che ci vedano protagonisti nel comparto illuminazione. La luce è, di fatto, un elemento importante che connota e arricchisce ogni spazio, prepon- derante, quindi, in ogni progetto architettonico. La tecnologia LED, inoltre, offre molteplici soluzioni in grado di soddisfare qualsiasi esigenza con un occhio alla riduzione dei consumi e al risparmio». Obiettivo di Missione Architetto, infatti, è quello di far incontrare domanda e offerta nel mondo della progettazione e delle costruzioni di qualità. Numero- se le sinergie di livello, come quella con 4Bild, che coinvolgerà le showroom d’arredo attraverso il contributo di progettisti qualificati che hanno aderito a Missione Architetto e agli SpaziMia esistenti. Un sistema estremamente effi- ciente che si completa e si concretizza con il supporto finanziario concordato con Mediolanum e con l’assistenza assicurativa fornita da Allianz. Tante le iniziative illustrate anche in previsione di Expo 2015. In particolare Sa- vingArt, un percorso di visita artistico del territorio che unirà Milano a Vigevano e il progetto “Albergo diffuso” che vuole offrire ai proprietari di immobili la pos- sibilità d’integrare, ad abitazioni o case sfitte, vere e proprie camere d’albergo da locare ai molti turisti che verranno in Italia. Idee ed innovazione anche dal punto di vista tecnologico e di promozione grazie all’apporto di TVItaliaWeb e Firewall, referenti d’eccezione nel network opera- tivo SpazioMia. Infine, è stata illustrata un’altra attività che coinvolgerà direttamente il Gruppo Relco: il concorso “Declina la tua luce”, riservato agli aderenti a Missione Ar- chitetto, che vedrà la realizzazione di una lampada a LED innovativa e flessibile nell’uso. 11Anno 5, N.3 NEWS
  • 14. Recentemente annunciata da Conergy l’acquisizione di Wirsol Solar UK con un accordo che comprende un progetto pipeline di circa 100 MW nel Regno Unito, del quale 50 MW sono già in una prima fase di costruzione, mentre gli altri 50 sono in corso di sviluppo. Questi ultimi dovrebbero essere pronti per essere costruiti nel corso del 2014. L’operazione si traduce per Conergy in un’espansione nel Regno Unito, uno dei mercati che sta crescendo più rapidamente nel settore del fotovoltaico. Nel mese di novembre 2013, l’azienda ha venduto un parco solare di 90 MW, sviluppato per un investitore in collaborazione con un partner locale. Allo stesso tempo, si è assicurata i diritti esclusivi di costruzione per l’intero portafoglio, il che significa un raddoppio della propria pipeline di progetti con l’acquisizione di Wirsol Solar nel Regno Unito, con sede a Pulborough, West Sussex, a circa 80 chilometri a sud di Londra. Oltre alla pipeline di progetto in espansione, Conergy rafforza anche la sua squadra del Regno Unito, aggiungendo i dipendenti altamente qualificati di Wirsol. «Il Regno Unito è uno dei mercati in crescita più interessanti per Conergy, in particolare per lo sviluppo e la realizzazione di impianti fotovoltaici “chiavi in mano”. Grazie alla nostra pipeline di progetti, tra i quali i parchi solari di cir- ca 200 MW, abbiamo un posizionamento leader in questo mercato», ha detto Alexander Gorski, COO e CEO dell’Europa della nuova holding Conergy. «Con l’acquisizione da parte di Kawa Capital Management, puntiamo a costruire i nostri core business attraverso acquisizioni, in modo organico». CONERGY: ACQUISIZIONE NEL REGNO UNITO LINEA LIGHT GROUP: LUCE PER L’ARTE Il Museo Wignacourt, patrimonio dell’Unesco a Rabat, sull’isola di Malta, è ospitato in un edificio che un tempo era una residenza barocca per i Cappel- lani dei Cavalieri di Malta. Inaugurato nei primi anni del XVII secolo, riunisce centinaia di reperti storici legati alla storia dell’Ordine di Malta, così come opere d’arte di pittori quali Mattia Preti, Antoine Favray e Francesco Zahra. Il complesso storico unico, che si sviluppa su tre livelli, è stato completamente ristrutturato e recentemente riaperto al pubblico. La luce gioca un ruolo chiave nella visualizzazione del museo ed è progettata sia per rispettare e valorizzare il prestigioso contesto architettonico in cui gli oggetti sono collocati, sia per consentire ai visitatori una visione chiara degli spazi senza affaticare gli occhi. Considerando che il Museo è situato in un edificio storico barocco residenza del Gran Maestro Aloph de Wignacourt, che include la Grotta di San Paolo nei suoi sotterranei, si è dovuto prestare molta attenzione alla struttura, soprat- tutto per far passare i cavi dell’impianto elettrico senza danneggiare la pietra. Il progettista Joseph Camilleri, che collabora da molti anni con Linea Light Group e che conosce a fondo la produzione dell’azienda, ha saputo scegliere la soluzione migliore per ogni ambiente, senza dover ricorrere ad apparecchi illuminanti su misura. Si è voluto attribuire un forte impatto all’impianto, optando per un’illumina- zione moderna che si sviluppa in armonia con il progetto, utilizzando sistemi a cavo (300 System con Matrix e Point con 2 spot) installati da parete a parete per evitare installazioni a soffitto, dato che alcuni di questi sono fatti di lastre di pietra maltese o di legno. Usando questo tipo di sistema a cavo sono stati preservati i soffitti da ogni installazione di luce e mantenuto la fruibilità visiva degli stessi. In alcuni casi si è utilizzata un’illuminazione a binario montata a parete per rendere possibile anche in un prossimo futuro lo spostamento e l’orientamento dei faretti, nel caso in cui si renda necessario spostare o modificare l’esposizione; per le scale si è optato per un’illuminazione a LED installata in basso, in superficie (apparecchio Tape) ed in altri casi si sono usati spot (Point) per creare un’illuminazione d’accento sulle pareti. Alexander Gorski, COO e CEO dell’Europa della nuova holding Conergy 12 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
  • 15. www.commercioelettrico.com Attraverso il continuo miglioramento dei processi produttivi e dei con- trolli sull’inquinamento, StanleyBlack&Decker s’impegna, da sempre, nella gestione delle problematiche ambientali, nella salvaguardia della salute e nella promozione della sicurezza. In linea con questa scelta, la filiale italiana ha affidato la gestione del fine vita dei suoi elettrouten- sili e delle sue batterie a ERP European Recycling Platform, sistema collettivo europeo che conta oltre 2.400 produttori membri, di cui 32 aziende Fortune 500, e più di 2 milioni di tonnellate di RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) raccolti e riciclati. «L’avvio di una collaborazione con un produttore come Stanley Black&Decker mi rende particolarmente soddisfatto del nostro modo di operare», ha affermato Alberto Canni Ferrari, Country General Ma- nager di ERP Italia, «e conferma ulteriormente la validità delle propo- ste che offriamo ai nostri partner». StanleyBlack&Decker e ERP condividono l’importanza di assicurare ai RAEE una corretta gestione, evitando che vengano gettati insieme agli altri rifiuti o abbandonati in natura, dove inquinano aria, acqua, suolo e rappresentano un serio pericolo per la salute dell’uomo. Per questo ERP Italia gestirà, da quest’anno, tutte le attività necessarie per garantire la completa conformità agli obblighi normativi cui iol pro- duttore si deve attenere. Le attività riguarderanno, ad esempio, la rac- colta dei RAEE e delle pile presso i punti iscritti al CDCRAEE e CDCNPA, la gestione della reportistica, la comunicazione e la consulenza oltre che al ritiro di RAEE professionali, secondo le specifiche esigenze del cliente, presso unità produttive, centri di assistenza tecnica, ecc. ERP: GESTIONE DEL FINE VITA DEGLI ELETTROUTENSILI E DELLE BATTERIE LEGRAND: JOINT VENTURE PER L’ASSISTENZA ALL’AUTONOMIA Dopo l’acquisizione nel 2011 di Intervox, operatore francese dei sistemi elettrici dedicati all’assistenza all’autonomia, e nel 2013 della britannica Tynetec, Legrand ha annunciato lo scorso 6 febbraio la firma di un accordo di joint venture con Neat, principale azienda spagnola dei sistemi dedicati all’assistenza all’autonomia e attore di riferimento in Europa, raf- forzando così il proprio impegno nel settore. Promettente nel lungo termine, il segmento dell’as- sistenza all’autonomia sarà sostenuto al tempo stesso da una domanda crescente da parte di per- sone anziane che desiderano, per la maggior parte, continuare a vivere in casa propria, mantenendo la loro indipendenza e dalle istituzioni pubbliche, in particolare per motivi economici, in un contesto di forte incremento demografico di tale fascia di età. Neat permette di completare idealmente l’offerta di Legrand, che vanta già una gamma di soluzioni che migliorano la qualità della vita degli anziani nelle loro abitazioni e presso strutture specializzate, gra- zie a prodotti specifici quali le prese di facile mani- polazione, la segnalazione luminosa dei percorsi per prevenire le cadute, i sistemi di chiamata infermiera o i terminali per teleassistenza. Con sede a Madrid, Neat ha un organico di 90 per- sone e realizza un fatturato annuo di oltre 15 milioni di euro. 13Anno 5, N.3 Alberto Canni Ferrari, Country General Manager di ERP Italia NEWS
  • 16. «Quando un’azienda si affida a un partner perché gestisca in outsourcing i pro- cessi relativi all’amministrazione del proprio personale, l’attenzione alla sicurez- za e alla riservatezza dei dati dev’essere massima». Così Linda Gilli, Presidente e Amministratore Delegato di Inaz, fra le più importanti realtà italiane nel mondo dei software e servizi per gestire le risorse umane, ha annunciato il completa- mento del percorso per ottenere la certificazione internazionale ISO 27001, lo standard mondiale di riferimento per quanto riguarda la sicurezza delle informa- zioni. «Questo aspetto per noi e per i nostri clienti è fondamentale. L’ottenimento della certificazione non è un tecnicismo, ma il conseguimento di un obiettivo strategico», ha proseguito Gilli. «I nostri investimenti in materia di sicurezza dei dati si trasformano in valore aggiunto per i nostri clienti e in un’opportunità di crescita per la nostra azienda». Il mondo dei servizi in outsourcing per l’amministrazione del personale, in par- ticolare l’elaborazione paghe, è un settore in forte crescita. Inaz offre software e servizi di gestione del personale a più di 10.000 realtà fra aziende, studi profes- sionali ed Enti pubblici: sempre più clienti optano per le soluzioni in outsourcing, cloud o software as a service, affidando così a una terza parte informazioni che vanno maneggiate con cautela. «La sicurezza dei dati è una vera sfida alla quale non molte realtà in Italia sono attrezzate per rispondere», ha sottolineato Gilli. «La piccola e media impresa, in particolare, spesso è impreparata ad affrontare i costi e gli investimenti che una corretta gestione della sicurezza delle informa- zioni comporta. Per questo affidare determinati processi e responsabilità a un partner competente e certificato è una scelta conveniente e una garanzia per l’azienda». Da anni Inaz ha scelto di investire in modo consistente nelle tecnologie in ambito sicurezza e ha attivato rigorosi e puntuali controlli sui processi informativi. Da oggi, quindi, il percorso della società nella ricerca dell’eccellenza nella qualità si arricchisce con una nuova e importante certificazione, la ISO 27001 per la sicu- rezza delle informazioni, rilasciata da RINA Services, società internazionale attiva nella classificazione, test, ispezione e servizi di certificazione. Già certificata ISO 9001 fin dal 2001, Inaz ora vede riconosciuto secondo i più elevati standard il lavoro svolto per migliorare la gestione della sicurezza dei dati. INAZ: SICUREZZA DELLE INFORMAZIONI L’efficientamento energetico degli edifici è per EDSlan un’opportunità da non perdere ed è per questo che ha siglato un accordo di collaborazione con Schneider Electric, specialista globale per la gestione dell’energia. L’accordo prevede la distribuzione di SmartStruxure Lite, soluzione hardware e software per edifici medio/piccoli già esistenti o in costruzione, che consente di risparmiare sui costi energetici e di gestire tutte le problematiche del controllo, della gestione dell’energia e dell’illuminazione. Si tratta di un sistema aperto, basato su Web e scalabile, avanzato, ma facile da utilizzare e da configurare, che garantisce massima interoperabilità e che prevede una minima attività d’installazione (il collegamento dei prodotti avviene prevalentemente in mo- dalità wireless). Se confrontati agli edifici di grandi dimensioni, anche quelli di piccole e me- die dimensioni presentano le stesse problematiche energetiche: aumento dei prezzi, adempimento ai requisiti normativi e riduzione dei consumi degli im- pianti di riscaldamento, ventilazione, condizionamento e illuminazione. Se si pensa, poi, al fatto che il 98 per cento degli edifici ha una superficie inferiore ai 10.000 metri quadrati e occupa il 65 per cento del suolo destinato al mercato immobiliare italiano, è facile intuire quale sia la portata di questo mercato. SmartStruxure Lite può essere implementata in applicazioni legate al mondo dell’istruzione (aule, biblioteche), del commercio (piccole aziende, complessi di uffici), del retail (minimarket, punti vendita, supermarket, catene di negozi), dell’hospitality (reception, camere d’albergo, aree fitness) e in settori speciali come magazzini, edifici storici. EDSLAN: ACCORDO PER L’EFFICIENZA ENERGETICA 14 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3 Linda Gilli, Presidente e Amministratore Delegato di Inaz
  • 17. www.commercioelettrico.com Il gruppo DKC ha recentemente perfezionato due diverse operazioni sul mercato, con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza sia in Italia, sia a livello interna- zionale. Nello specifico si tratta di due prestigiose realtà produttive, già storicamente presenti nel mercato italiano: Cosmec, che opera nel settore della protezione di cavi elettrici sia in metallo, sia in plastica, con sede in Villanova sull’Arda, che dal mese di febbraio è entrata a far parte integrante del gruppo, pur mantenendo la sua attuale identità giuridica, e Conchiglia, con stabilimento a Reggio Emilia, che, nell’ambito di una procedura di concordato preventivo, ha stipulato con DKC Europe un contratto di affitto d’azienda e un impegno alla successiva cessione, assumendo dal marzo 2014 la completa gestione di tutte le attività operative. La sintesi delle esperienze di queste due aziende, le loro competenze e capacità, inserite nel contesto dinamico di una realtà giovane come DKC, è uno dei motivi dell’ottimismo con il quale il Gruppo nel suo insieme affronta il 2014. Attraverso queste due operazioni DKC si pone oggi sul mercato come un gruppo internazionale con otto diverse famiglie di prodotto, un fatturato che supera i 50 milioni di euro, oltre 250 dipendenti e una vasta rete di agenzie sul territorio con copertura capillare. DKC EUROPE: NUOVI INGRESSI NEL GRUPPO REGGIANI: PROGETTO ILLUMINOTECNICO SPECIALE PER UN MARCHIO DEL LUSSO Il nuovo “flagshipstore” londinese Jimmy Choo dedicato all’uomo porta la firma dello studio CQS – Ciarmoli Queda Studio, di Milano, e della luce di Reggiani Illu- minazione. Il negozio, in uno storico palazzo in stile Georgiano di Dover Street, di 1.200 m2 su due piani, offre un approccio eclettico e in qualche modo non conven- zionale, per far risaltare i prodotti del marchio londinese. Considerato il layout espositivo e gli elementi di arredo, la soluzione illuminotecni- ca studiata per lo store ha puntato su Yori, un proiettore dalle linee essenziali, che fa riferimento a forme geometriche fondamentali e s’inserisce armoniosamente all’interno degli ambienti del negozio. Nella vetrina, caratterizzata da mensole in acciaio sfalsate, è stata inserita la ver- sione da 10 W LED, invisibile dall’esterno grazie alle sue dimensioni e alla sua applicazione a canalina trimless (incassata a parete), così da garantire un’illumi- nazione precisa ed efficace senza invadere lo spazio dedicato ai prodotti. All’interno del progetto illuminotecnico del piano rialzato sono stati utilizzati appa- recchi a binario da 26 W e da 10 W, con temperatura di colore 3.000 K, indice di resa cromatica elevato (CRI 94 e 90) e fasci concentranti, medi e diffondenti (2x8°, 2x15° e 2x26°) per illuminare puntualmente sia gli articoli esposti, sia i quadri in mostra sulle pareti. L’emissione luminosa delle due versioni è di 800 lm, per l’apparecchio da 10 W, e 2.100 lm, per quello da 26 W. All’interno del piano interrato trovano posto i locali di stoccaggio e un’altra area espositiva che include una zona bar per la quale sono stati utilizzati apparecchi da incasso Unisio da 14 W con ottica arretrata, fascio medio/diffondente e CRI 90, in modo da assicurare la stessa qualità cromatica e un comfort visivo ideale per una zona di incontro. Per la zona espositiva del piano interrato sono stati utilizzati nuovamente apparecchi Yori da 10 W e 26 W, ma, in questa occasione, nella versione a binario incassato a causa della ridotta altezza del soffitto. Gli interior designers Simone Ciarmoli e Miguel Queda hanno realizzato un luogo davvero unico e ricco di sugge- stioni ideale per un marchio esclusivo. Il negozio riesce ad esprimere un carattere davvero affascinante e creare un ambiente accogliente e molto ricercato, anche grazie alla selezione degli apparecchi di illuminazione e al loro utilizzo e posizionamento effettuato con la consulenza dello studio + Light di Milano. 15Anno 5, N.3 NEWS
  • 18. 16 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3 Nessuno è indovino, nessuno ha, purtroppo o forse per fortuna, una sfera di cristallo per trovare le risposte a queste domande, ma... ci si può provare. Per questo, FME ha deciso di organizzare, nell’ambito della prossima edizione di SolarEx- po – The Innovation Cloud, che si terrà presso la Fiera di Rho dal 7 al 9 maggio 2014, una tavo- la rotonda con illustri esponenti del comparto per commentare i risultati di uno studio che ha commissionato all’Università Bocconi sul set- tore della distribuzione. In un contesto in profonda trasformazione, le tradizionali “armi” a disposizione dei grossisti appaiono ora insufficienti ed emer- gono alcune domande di fondo, cui si vuole cercare, attraverso questo studio, di fornire risposte: - quale sarà l’effetto dei principali trend di trasformazione del settore sull’attuale struttura? - quale dovrebbe essere il modello di business del distributore di materiali elettrici nei prossimi anni? Verrà poi posta particolare attenzione su feno- meni importanti, che senz’altro interessano da vicino i distributori, quali: - l’evoluzione della Grande Distribuzione Or- ganizzata e le politiche attuali e prospettiche, anche in ragione di quanto sviluppato in altri Paesi; - il ruolo delle nuove tecnologie e, nello spe- cifico, lo sviluppo di modelli di e-business nel settore (anche in ragione di quanto sviluppato in altre nazioni); - l’ingresso della concorrenza internazionale e le politiche aggregative; - il modello di business attuale dei distributori elettrici in termini di criticità e di potenziale di miglioramento; - l’evoluzione del distributore di materiale elet- trico e il modello di business cui tendere. Un evento di grande portata, non a caso or- ganizzato nell’ambito di una manifestazione fieristica che vede nelle novità tecnologiche il suo leit motive. Quali caratteristiche dovrà assumere per sopravvivere? Quali gli scenari futuri? CHE NE SARÀ DELLA DISTRIBUZIONE? FME appuntamento a SolarExpo - The Innovation Cloud 7-9 Maggio 2014
  • 19. Vuoi dire la tua opinione sull’editoriale o suggerire argomenti su cui dibattere? Scrivi a: relazione.esterne@fmeonline.it 17Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com FEDERAZIONE EDITORIALE Cari lettori e cari Soci FME, vi scrivo dopo l’incontro del mese scorso con tutti i fornitori al quale erano presenti anche tutte le altre componenti associative del nostro mondo, incon- tro che mi pare sia stato come sempre un momento utile di confronto… come sempre e forse più di sempre perché mai come ora è necessaria una riflessio- ne seria, profonda, anche critica su quello che sarà il futuro, il nostro futuro dentro a questo mercato. L’ultimo dato in mio possesso nel momento in cui si scrive è quello relativo al mese di febbraio che, come detto, nonostante sia in leggero miglioramento è comunque al di sotto di quanto ci si aspettava. Quindi una ripresa che sappiamo sta per arrivare, ma che di fatto ancora non è arrivata… il che vuol dire, tradotto in parole povere, ancora qualche mese di sofferenza per le nostre attività e per le nostre aziende… E dopo… Passati questi mesi cosa succederà? Che mondo troveremo? Su che cosa la distribuzione dovrà puntare? Forse sui servizi, per esempio? L’e-com- merce che ruolo giocherà? I produttori che ruolo avranno? Forse cominceran- no sul serio a fare il nostro mestiere? E la Grande Distribuzione? Riusciremo a trovare un punto di equilibrio o lo sbilanciamento di prezzo a cui assistiamo ora diventerà sempre più evidente e impossibile per noi da affrontare? Il nostro rimarrà ancora uno dei pochi settori nel quale permane e resiste una categoria intermedia? Per rispondere, o meglio per cercare di trovare risposte a domande come que- ste e per cercare di capire, alla luce degli sconvolgimenti in atto nel mercato, dove andrà il nostro settore nei prossimi 5 anni, FME ha deciso di organizzare una tavola rotonda/convegno che si terrà nell’ambito della manifestazione fie- ristica Solar Expo – The Innovation Cloud del prossimo mese di maggio. Un appuntamento di ampio respiro al quale credo, e mi auguro, tutta la Di- stribuzione non vorrà mancare, trattandosi di argomenti di tale portata che riteniamo davvero non possano essere trascurati da imprenditori che in questo settore hanno investito una vita e vogliono continuare a farlo. Non è certo una scelta casuale quella di essere presenti ancora una volta quest’anno e nonostante il persistere della crisi che di fatto ha disaffezionato molti fornitori, ad una fiera, incentrata sull’innovazione e sul futuro e di voler organizzare proprio qui il nostro evento. Da sempre FME ha creduto che le fiere siano un momento importante, un col- lante tra anelli della filiera che devono tornare ad essere quell’appuntamento imprescindibile per tutto il nostro settore, soprattutto ora che siamo alle porte di Expo 2015. Forse, è una mia personale opinione, si può uscire dalla crisi anche con un ritorno a quei momenti d’incontro e a quei rapporti che tornano ad essere personali e che indubbiamente le manifestazioni fieristiche favoriscono. Troverete nelle pagine di questo numero gli articoli che riportano le varie presentazioni che sono state illustrate nel corso dell’incontro dello scorso 18 marzo, tra le quali di indubbio interesse riveste la ricerca del Professor Mannheimer sulla “Figura dell’installatore oggi nel percorso delle nuove tecnologie” e gli editoriali che raccontano nel dettaglio tutte le attività che la nostra Federazione sta portando avanti con entusiasmo e fiducia nel futuro! Buona lettura a tutti! Giampaolo Ferrari Presidente FME
  • 20. Indispensabile lavorare insieme per combattere la situazione di crisi che ancora non vede uno sbocco A CONFRONTO PER MIGLIORARE LA COLLABORAZIONE Si è tenuto lo scorso 18 marzo a Mila- no l’incontro/confronto di inizio anno con i fornitori organizzato da FME. Leggermente in ritardo quest’anno sulla tradizionale data di fine gen- naio, l’appuntamento ha dato modo agli operatori della filiera elettrica di riflettere non solo sui risultati con- suntivi del 2013 (4.662 milioni di euro di fatturato; -11,23% sul 2012), ma anche sui primi dati del 2014, che ve- dono il mese di febbraio ancora in calo del 5,95% sullo stesso mese del 2013. «L’incontro di oggi vuole far emer- gere, ancora una volta, la necessità di fare sistema per operare insieme, come e molto di più che nel passato, ovviamente nel rispetto e nella chiara demarcazione dei rispettivi ambiti», ha spiegato il Presidente Giampao- lo Ferrari. «Il mondo è, negli ultimi anni, cambiato radicalmente e siamo certi che nei prossimi mesi cambie- rà ancora in maniera significativa. Ci avviamo verso scenari profondamente modificati e diversi. Mi auguro che quest’incontro possa portare nuove idee e spunti per proseguire insieme». Dopo il saluto dei rappresentanti del- le Associazioni presenti all’incontro (ANIE, CEI, Arame, Prosiel, Metel, IMQ, UNAE), il Presidente ha analiz- zato i dati del settore, ponendo l’at- tenzione su come si respiri da qualche periodo una moderata aria di ottimi- smo, forse sull’onda dell’avvento del nuovo Governo, testimoniata anche dal miglioramento degli indici di fidu- cia delle famiglie. La speranza è che a questa mutata sensazione possano fare riscontro anche provvedimenti concreti. Sono migliorati nell’ultimo trimestre i dati relativi al fabbisogno finanziario, anche se si resta sempre in terreno fortemente negativo, per contro il pro- blema dei crediti è un elemento che pesa sempre più considerevolmente sulle aziende. Analizzando i dati di mercato 2013 a li- vello regionale, dopo un primo seme- stre in cui il Centro Sud dava segnali leggermente più positivi del Centro Nord, nel secondo periodo dell’anno la situazione si è completamente ri- baltata, con un’eccezione che ha visto in zona critica il Piemonte e la Liguria. «Gli ultimi numeri di febbraio parla- no ancora di un dato negativo, anche se in leggera crescita sul mese di gennaio», ha commentato Ferrari. «Personalmente confidavo in un dato migliore. Vuol dire che siamo ancora in piena situazione di criticità. Credo che andremo incontro a mesi molto 18 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3 ANDAMENTO MERCATO ANNI Miliardi di euro
  • 21. difficoltosi». Sulla base dei dati emer- si dalla seconda edizione della ricerca realizzata da Commercio Elettrico in collaborazione con Cerved Group sui bilanci di produttori e distributori, Ferrari ha, poi, sottolineato alcune discrepanze sull’andamento medio degli utili negli ultimi anni, che han- no registrato, per la distribuzione, un calo costante, mentre per i produttori si è assistito ad un recupero dopo l’i- niziale diminuzione. Anche per quanto riguarda i crediti commerciali dei distributori, i ter- mini di pagamento sono passati dai 145 giorni del 2010 ai 165 giorni del 2012, mentre per i fornitori la durata media dei crediti commerciali verso la distribuzione sono passati nello stesso periodo da 100 a 99 giorni. Si è accentuato sempre più il ruolo di finanziatore del mercato svolto dalla distribuzione. «Credo che le condizioni che ci sono oggi sul mercato, le attività promo- zionali sempre più forti che vengono attuate per vendere dove non c’è ri- chiesta di prodotto, la forzatura per ampliare i nostri magazzini, esasperi- no ancora di più queste situazioni», ha concluso Ferrari. «Abbiamo bisogno di stringere maggiori alleanze e di fare mercato insieme. Penso non si possa più continuare in questa ma- niera e tutti i componenti della filiera debbano poter avere uno spazio dove operare». Il Vice Presidente Ezio Galli ha, poi, illustrato le attività e i progetti che le varie Commissioni organizzate da Federazione e ANIE, stanno portando avanti insieme nell’ottica di un dialogo sempre più aperto e collaborativo. Nell’ambito del progetto Cavi, aperto ormai da qualche anno, si stanno ri- scontrando ancora difficoltà da parte dei produttori. Per questo il Vice Pre- sidente ha rinnovato l’invito a con- tinuare nei lavori per arrivare final- mente a risultati concreti. Il progetto Automazione è, invece, ancora in fase di definizione e a breve verrà definita la composizione della commissione incaricata del progetto. Per quanto riguarda lo Scambio dati tra distributori, produttori e agenzie, è stato siglato in occasione dell’Assem- blea 2013 di Venaria Reale un accor- do quadro e si tratta ora di utilizzare i sistemi di scambio di questi dati, senza avanzare richieste che esulino dai contenuti dell’accordo. Il progetto Statistiche: la distribuzione, essendo protagonista del mercato, deve poter misurarne i valori e definirne i confi- ni; per fare ciò è indispensabile poter disporre dei dati di venduto suddi- visi per Regione e complessivi della componente produttiva diretta. Si sta lavorando in questo senso sulla base di esperienze fatte da alcune Asso- ciazioni Regionali e con accordi con ANIE. A seguire, Il Direttore Giancarlo Pro- feti ha affrontato il tema dello sviluppo e delle potenzialità delle Associazio- ni Regionali, che rappresentano un patrimonio e un’opportunità per il mondo della distribuzione, mentre, di primaria importanza, un aggiorna- mento sulle attività di Communication Warehouse, che rimane il progetto clou della Federazione dove si è mo- strato il costante trend positivo nella diffusione e nell’utilizzo del sistema, e di Metel è stato fatto, rispettivamente, da Enrico Viscardi e da Giorgio Casa- nova, Direttore di Metel. A conclusio- ne della presentazione delle attività di FME, Antonio Bernardi, Direttore di Commercio Elettrico, ha illustrato le iniziative che sono state messe in atto dall’Organo Ufficiale per supportare la diffusione delle informazioni a tutta la filiera, consumatori finali compresi. A conclusione dei lavori, il professor Mannheimer ha presentato i risultati della ricerca svolta da ISPO su “La figura dell’installatore oggi nel per- corso delle nuove tecnologie”. a cura della Federazione 19Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com FEDERAZIONE
  • 22. Un patrimonio e un’opportunità per il mondo della distribuzione SVILUPPO E POTENZIALITÀ DELLE REGIONALI Vorrei iniziare questo intervento ricordando due frasi di importanti figure della società italiana: il Diret- tore della Stampa, Mario Calabresi, e il neo Presidente del Consiglio, Matteo Renzi: “Cambiare pelle” per superare la crisi, andando oltre la mancanza di coraggio complessiva che caratterizza il nostro Paese” e “Arriva un momento in cui il coraggio deve essere più forte della comodità e la speranza deve prendere il posto della rassegnazione”. Coraggio e Cambiamento sono le parole che si ritrovano nello slogan delle Regionali 2014, insieme a Concretezza, Com- pattezza e Collaborazione. La strategia del Cambiamento nella ricostruzione delle Associazioni Re- gionali e nel ruolo diretto delle im- prese ha avuto, ed ha, per FME come obiettivo quello di dare voce alle 20 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3 CORAGGIO CONCRETEZZA COMPATTEZZA COLLABORAZIONE FME 2014 GLI OBBIETTIVI REGIONALI DEL 2014 C 4
  • 23. imprese, associate e non, attraverso le Regionali, insieme alle altre com- pagini commerciali, quali i Consorzi riconosciuti. L’obiettivo, vista la differenza tra le varie economie locali, ha portato e porta FME a concentrare le richieste dei soci e del mercato a valle, verifi- cando le azioni centrali possibili con i partner attuali e futuri e riportan- done le conclusioni sui territori in un continuo scambio. Vale la pena evidenziare come i mercati regionali siano condizionati, nell’erogazione dei servizi, anche dal numero di mi- cro imprese installatrici con esigui mezzi finanziari e strutturali. Questo spiega l’alto costo del servizio ed il basso risultato, soprattutto quando si affrontano temi comuni, quali il trasferimento delle competenze e lo sviluppo commerciale del mercato. La differenza di modelli e presenze territoriali dei partner, quali ANIE ed ARAME, pone il primo problema di efficienza di comunicazione e di condivisione di future iniziative, spe- cie se esse sono orientate ad una filiera che attualmente è sulla carta, ma poco operativa: da ciò emerge il bisogno di Collaborazione. Ho potuto verificare personalmen- te, negli anni passati, come, con l’aiuto della Confindustria locale e delle altre Associazioni territoriali, si sia potuto muovere il mondo po- litico, costringendo Regioni e altre forze politiche a prendere posizioni ed iniziative su temi che ricadono nella loro giurisdizione (ad esempio, il controllo impianti), iniziative che hanno, poi, prodotto lavoro per tutti. LE PROBLEMATICHE DEI TERRITORI La prima e più importante è legata alla mancanza di mercato, ma anche al suo sviluppo, o come meglio si po- trebbe dire oggi, data la recessione in corso, al rallentamento del suo calo. A questa mancanza primaria si ag- giungono altri elementi quali: 1) sofferenza verso i clienti; 2) insolvenza ed aumento giorni cre- dito; 3) trasfer order a valori di margine troppo bassi, che non giustificano i rischi finanziari e non tengono con- to dei costi strutturali; 4) recuperi che stanno divenendo sempre più alti e che costringono ad effettuare vendite sottocosto, oltre a creare problematiche di ge- stione; 5) offerte che non hanno motivo di esistere; 6) aumento vendite dirette; 7) presenza della GDO, che sta ini- ziando a sovrapporsi alla distribu- zione attuale con prodotti a basso valore aggiunto, utilizzando per la loro diffusione i marchi conosciuti e portando il lavoro all’impiantista che si affiderà sempre di più ad essa. 21Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com FEDERAZIONE
  • 24. 22 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3 Quello che stupisce è che Associazio- ni di categoria territoriali che sino ad ieri avevano giustamente inalberato la bandiera della libera impresa e del rispetto da parte della distribuzione tradizionale sulla vendita dei prodotti alla loro clientela, oggi sanciscano accordi con la GDO per le loro im- prese al grido di: “Una partnership nata per sfidare la crisi”. Sono questi i cambiamenti che ci aspettano: un mercato sempre più senza regole che non produce business e valore? CHE COSA SI È FATTO NELLE REGIONALI NEL 2013 Si è affrontato (da soli) il tema finan- ziario, soprattutto quello legato alla legge 192 contro i ritardi nelle transa- zioni commerciali sia verso il versan- te del recupero dei costi finanziari, sia verso i crediti della Pubblica Ammi- nistrazione. Si è cercato di ridurre i giorni di pagamento, consapevoli che il mercato aveva bisogno di essere sostenuto in assenza del mondo ban- cario e che tutto il peso finanziario ricadeva, e cade, sulla distribuzione. Posso anticiparvi che la situazione relativa ai giorni d’incasso ponderale 2013 sul metodo DSO (Days of Sales Outstanding), pur con tutte le azioni intraprese, è molto peggiorata. Mi do- mando cosa succederebbe se il mer- cato riprendesse e dove il distributore troverebbe la liquidità necessaria per far fronte alle nuove richieste. Inoltre, si è affrontato e consolidato, attraverso banche dati regionali, il monitoraggio dell’insolvenza, pas- sando attraverso la sperimentazione di alcune Regioni test. Su questo tema c’é da chiedersi se i clienti della distribuzione sono anche clienti delle industrie. Sappiamo di sì: questo apre la strada a prossimi e doverosi passaggi, soprattutto se in questi s’inseriscono i rischi derivati dai transfer order. Si sono, infine, continuati a stilare regionalmente statistiche di vendita, indicatori ed incontri su tematiche finanziarie, sull’informazione e su doveri nei confronti dei consumatori: tutte iniziative che avrebbero, però, bisogno di una strategia e di una dif- fusione comuni. PROPOSTE PER IL 2014? Vi sono direttrici ed opportunità co- muni al fine di sfruttare i territori per: - creare e sviluppare mercato attra- verso iniziative congiunte, che posso- no partire da una centralità o da una regionalità prima che la contrazione del mercato faccia divenire il sistema imprese completamente instabile. È nello sviluppo del mercato attraverso la filiera locale la risposta alla perdita di valore del mercato; - effettuare Statistiche di Mercato sulla vendita: il loro ritorno, se con- diviso con le industrie localmente e centralmente, permetterà una mag- gior consapevolezza di tutti gli attori coinvolti; - migliorare il Recupero Costi e la co- municazione verso il mercato su temi comuni (ad esempio, l’applicazione della legge 192 sul Ritardo delle Tran- sazioni Commerciali); - monitorare l’insolvenza (Banca Dati Settore pluri-regionale). Vi sono direttrici, invece, affidate al controllo della distribuzione in re- lazione ai punti 3÷7 esposti prece- dentemente tra le Problematiche dei Territori. CONCLUSIONI Come detto in apertura occorre il “Coraggio di cambiare le proprie abi- tudini locali”, partendo dalla “Concre- tezza del fare”, passando alla “Colla- borazione”, altrimenti il settore, pur nella concentrazione, in essere subi- rà contraccolpi pesanti nonostante le opportunità che si presenteranno nei prossimi anni e che si profilano all’o- rizzonte. Giancarlo Profeti
  • 25. 23Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com FEDERAZIONE Soluzione per collegare i grossisti EDI ai produttori non EDI MIGLIORARE L’INTERSCAMBIO DI DOCUMENTI MyMetel è l’ultimo nato nella grande famiglia Metel WebEdi, permettendo un dialogo tra chi ha già l’EDI e chi non lo ha ancora. Se dovessimo descrivere il Metel WebEdi di oggi diremmo che è un sistema di interscam- bio di documenti con molteplici funzionalità; è inoltre integrato con i pacchetti software delle Software House Certified Metel al fine di poter sfruttare direttamente dal gestionale tutte le sue caratteristiche. Qui ricordiamo le principali: • trasmissione e ricezione sicura e riservata (oltre 300 utenti scambiano più di 6 milioni di documenti l’anno); • controllo sintattico e qualitativo dei docu- menti trasmessi, traduzione nei diversi formati EDI; • connessione diretta (dal proprio gestionale) alla giacenza e all’ordine urgente dei pro- duttori che offrono questo servizio; • scambio di documenti in formato persona- lizzato; • collegamento ai Van internazionali; • carbon copy agente dell’ordine. Di fatto nel passato Metel con il servizio BIOM agente ha sviluppato una funzionalità di data entry dell’ordine che permette di tradurre in EDI l’operato di un addetto all’inserimento ordini. MyMetel riprende e sviluppa funziona- lità aggiuntive di questo servizio innovativo, e lo trasferisce dal grossista verso il produtto- re: permette infatti di tradurre un ordine EDI (di un grossista che già utilizza MetelWebEdi) in un messaggio Email che contiene tutti i dati dell’ordine. Il destinatario (il produttore) una volta ricevuta la Email dell’ordine nella persona direttamente interessata potrà comportarsi esattamente come fa oggi, ma con la possibilità di rispondere con conferma d’ordine, DDT e fattura direttamente costruiti sull’ordine via Email. Le funzionalità più in- teressanti riguardano le fatture che possono essere composte da più ordini. Sarà sempre MyMetel che si preoccuperà di trasformare le risposte del produttore in un file EDI per il grossista, facendolo rientrare in un processo consolidato. Nonostante vi siano diverse soluzioni di questo tipo sul mercato, solo Metel ha il valore aggiunto di essere uno standard di riferimento per la nostra filiera, facilitando così l’integrazione detta “molti a molti” e limitando le personalizzazioni. È infatti il vantaggio primario dello standard quello di sintetizzare un insieme di informa- zioni condivise per processi legati all’evasione dell’ordine. Lo standard in questo caso non inficia i valori aggiunti di ogni azienda, non c’è valore nella forma del documento ordine ma nei livelli di servizio che sono contenuti nei documenti di ritorno. il valore aggiunto che MyMetel metterà in luce è il servizio che il produttore sarà in grado di fornire rispetto ad un processo totalmente cartaceo: se è vero che l’EDI è il massimo dell’automazione, MyMetel si approccia all’EDI mettendo in co- municazione chi utilizza l’EDI con chi ancora non lo fa. L’adesione a MyMetel è semplice e prevista come un’opzione aggiuntiva del Listino Metel e sarà possibile da giugno 2014. a cura di Metel
  • 26. Come è cambiato, e può cambiare, il ruolo dell’installatore elettrico L’INSTALLATORE ELETTRICO E LE NUOVE TECNOLOGIE In occasione dell’incontro del 18 marzo organizzato da FME con i produttori sono stati illustrati dal professor Mannheimer i risultati della ricerca svolta, su un campio- ne rappresentativo di 201 installatori ita- liani, da Ispo su “La figura dell’installatore oggi nel percorso delle nuove tecnologie”, commissionata dalla Federazione e natu- rale proseguimento di quella presentata in occasione dell’Assemblea generale FME dell’ottobre 2013, che aveva analizzato la percezione degli italiani nei confronti del risparmio energetico, della sicurezza e del comfort domestico. IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE Alla domanda se la formazione sui temi della sicurezza, dell’efficienza energe- tica e del comfort domestico/domotica sia importante, a parte un “eroico” 1 per cento che la ritiene poco importante, tutti affermano, come ci si poteva ovviamente aspettare, che è molto o abbastanza im- portante, con percentuali elevate che van- no dal 99 per cento per il tema della sicu- rezza, al 98 per cento per l’efficienza, al 93 per cento per l’ultimo tema. Entrando più nel dettaglio, si scopre, però, che solo il 56 per cento ritiene importante aggiornarsi su tutti e tre i temi proposti, percentuale che scende al 23 per cento per due temi e al 21 per cento per un tema solo. Una volta fatto il punto sull’attenzione posta dagli installatori alla formazione su queste particolari tematiche, l’indagine si è concentrata sul grado di formazione percepito dagli operatori che, anche in questo caso, hanno risposto positivamen- te in percentuali abbastanza alte, anche se meno “bulgare” rispetto alla domanda 24 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3 Importante la formazione per tutti gli ambiti proposti e per la quasi totalità degli intervistati Renato Mannheimer, docente presso l’Università degli studi Milano Bicocca e giuda dell’ISPO (Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione
  • 27. precedente. Il 68 per cento si sente molto informato sul tema della sicurezza delle abitazioni (29 per cento abbastanza in- formato), il 67 per cento sull’efficienza energetica (30 per cento) e il 52 per cento in merito al comfort domestico/domotica (40 per cento). Come in precedenza, ca- lano le percentuali quando si analizza in quali dei temi si sentono molto informati gli intervistati: 44 per cento in tutti e tre, 23 per cento su due e 33 per cento almeno su uno. Importante, per capire meglio questi dati, è la frequenza con cui gli installatori si aggiornano: il 52 per cento afferma di accedere alla formazione qualche volta, il 36 per cento spesso, il 10 per cento raramente e il 2 per cento mai. Tra chi afferma di aggiornarsi spesso, si notano, soprattutto, coloro che dicono di avere un alto indice di formazione personale, con una percentuale, però, che raggiunge solo il 49 per cento. Nasce ovvia la domanda: “Come fanno ad essere molto informati?” In un periodo di rapida evoluzione tecno- logica, forse ci si sarebbe aspettato di più. Chi pensava che ci fosse bisogno di mag- giore formazione nella filiera elettrica non può che essere confortato da questi dati: emerge, infatti, come esista un gap da parte degli installatori, che capiscono l’importanza di aggiornarsi, ma che sono consapevoli di avere un basso indice di formazione. DOVE SI FORMANO GLI INSTALLATORI? Dall’indagine emerge come gli installatori si formino più spesso tramite la parte- cipazione a Corsi, in particolare a quelli organizzati dai grossisti (28 per cento) e dai produttori (19 per cento). Una quota significativa utilizza Fiere e Convegni spe- cifici (20 per cento). A seguire vengono le Associazioni di categoria (18 per cento) e gli Enti pubblici (5 per cento). Infine, solo il 4 per cento utilizza altri canali, tra i quali Internet, che registra ancora una bassa incidenza. Ma, quali sono i vantaggi dell’aggiorna- mento? Innanzi tutto, “Acquisire nuove competen- ze (26 per cento), poi “Migliorare la qualità del lavoro” (23 per cento) e “Diventare più competitivi sul mercato” (11 per cento). Non si coglie, insomma, ancora il nesso tra formazione e competitività. FEDERAZIONE 25Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com Ampia la quota di installatori che si informano Quasi quattro installatori su dieci dicono di aggiornarsi spesso
  • 28. I MOTIVI DEL MANCATO AGGIORNAMENTO Coloro che non si aggiornano indicano nella mancanza di tempo il principale osta- colo, forse una scusa generica, che può nascondere una carenza di comunicazione all’interno della filiera sull’importanza del- la formazione. Una sorpresa viene quando si chiede a questi installatori quali canali utilizzereb- bero, nel caso avessero tempo, per fare formazione: al primo posto le Associazioni di categoria (35 per cento) e le Fiere e Con- vegni (35 per cento), seguiti dai Corsi dei produttori (22 per cento) e da quelli orga- nizzati dai Distributori (4 per cento) e dagli Enti pubblici (4 per cento). PROMOZIONE DI SICUREZZA, EFFICIENZA E DOMOTICA L’indagine ha, poi, affrontato il tema dell’importanza di promuovere presso le famiglie la cultura di questi temi. Anche in questo caso, la maggior parte degli installatori ritiene a grande maggio- ranza che la promozione all’utente finale sia molto o abbastanza importante: 97 per cento per la sicurezza, 98 per cento per l’ef- ficienza e 94 per cento per il comfort dome- stico/domotica: ancora una volta viene data minore importanza al terzo tema, nono- stante la comunicazione fatta dai produttori in merito ai vantaggi che possono derivare dall’applicazione delle relative tecnologie. E, di nuovo, l’importanza della promozione viene considerata positivamente da chi di- ceva di essere molto informato. A detta degli installatori, le principali resi- stenze delle famiglie agli investimenti sono di tipo economico (72 per cento), un risulta- to che, pur giustificabile in questo periodo, può mascherare una mancanza d’informa- zione sui vantaggi delle nuove tecnologie, che però deve essere sopperita, secondo gli installatori, in primo luogo dalle Isti- tuzioni (18 per cento) e dalle Associazioni dei consumatori (18 per cento), addirittura 26 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3 Importante la promozione al consumatore finale delle nuove tecnologie Gli installatori si formano più spesso tramite i corsi, in particolare quelli organizzati dai distributori e dia produttori
  • 29. dalla Scuola (14 per cento). Solo il 13 per cento ritiene di poter essere in prima linea in questa funzione di sensibilizzazione. An- cora una volta si demanda agli altri. OTTIMISMO PER IL FUTURO A fronte di un aggiornamento e di una pro- mozione da migliorare, gli installatori sono, tuttavia, ottimisti, perché ben il 76 per cento ritiene che nel 2014 le famiglie investiranno nel settore, principalmente per aumentare la sicurezza delle loro abitazioni. L’IMPATTO DELLA NORMA 64-8 SULLA PROFESSIONE Gli installatori si mostrano, infine, d’accor- do verso una figura di installatore che sia sempre più un consulente familiare e che sia regolarmente in contatto con i clienti, ad esempio tramite le verifiche annuali. Sperano, in particolare, che la Norma 64-8 possa essere un primo passo verso la diffu- sione e l’obbligatorietà di queste verifiche. Ampia anche la disponibilità personale ver- so nuove modalità di contatto con il cliente, ad esempio, pianificando visite gratuite per una valutazione generale dell’impianto (74 per cento) e per informarli delle novità tec- nologiche (53 per cento). CONCLUSIONI L’idea che emerge da questa indagine è che la formazione serva e che sia, però, ancora molto sottovalutata, così come la promozione delle nuove tecnologie: si de- vono mettere d’accordo tutti gli operatori della filiera su un progetto di formazione coordinata, ma ci deve essere ancora molta buona volontà da parte degli installatori, che ancora sembrano assumere un atteg- giamento passivo ed assolutamente poco propositivo verso i consumatori finali. a cura della Redazione FEDERAZIONE 27Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com Gli installatori sono ottimisti sul futuro del mercato Gli installatori delegano ad altri il compito di informare e sensibilizzare i consumatori
  • 30. CESDE Centro Studi avanzato per il settore della Distribuzione Elettrica CRESCONO I SERVIZI PER LA DISTRIBUZIONE ELETTRICA CHE COSA OFFRIAMO La gamma di servizi offerti dal CESDE è ampia e in evoluzione. I principali servizi già disponibili includono i se- guenti: • Benchmarking del bilancio: E’ un servizio basato sulla compa- razione personalizzata del proprio bilancio con quello di altre aziende “simili”, ad esempio per dimensioni, localizzazione, approccio al mercato. Si osservano le prestazioni raggiunte “dai migliori” e dalle “imprese nella media” nelle diverse aree gestionali, quali ad esempio le scorte, il per- sonale e la produttività, la struttura finanziaria, le politiche di credito ai clienti. Si ricava così una stima re- alistica dei miglioramenti possibili in ciascuna area (“Se ci riescono loro, perché non dovremmo riuscirci noi?”) e del loro impatto sulla reddi- tività. I bilanci sono riclassificati dal Cerved, impresa leader in questa attività. Abbiamo discusso in modo più ampio questo tipo di servizi nel nostro articolo su Commercio Elet- trico di febbraio. • Analisi sulle dinamiche e la struttura del settore: Sono rapporti che analizzano le caratteristiche fondamentali e le evoluzioni del settore della distri- buzione elettrica: nel suo insieme, a livello nazionale, e nelle sue diverse articolazioni, ad esempio a livello territoriale oppure con riferimento ai singoli comparti, quali la sicurezza, l’illuminotecnica, la domotica. Sono studi di grande utilità pratica. In pri- mo luogo permettono di verificare le proprie percezioni sul mercato e confrontarle con dati rigorosi. In se- condo luogo supportano le decisioni sui territori, comparti, segmenti di domanda, canali, su cui focalizzarsi, ad esempio per scegliere le aree in cui investire, o in occasioni di pro- cessi di concentrazione, acquisizioni o cessioni di imprese. In terzo luogo servono per spiegare e documentare le caratteristiche del proprio settore ad altri soggetti, quali le banche e gli investitori finanziari, le istituzio- ni, i sindacati, l’opinione pubblica • Scenari dei principali mercati di sbocco: Sono rapporti che analizzano le tendenze dei principali segmenti di mercato che acquistano materiali elettrici, quali le famiglie, le impre- se, l’edilizia. Queste analisi vengono effettuate sia a livello nazionale che a livello territoriale, ad esempio per 28 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
  • 31. una regione o una provincia. Esse permettono all’impresa di individua- re, nella propria area geografica di operatività, i principali segmenti di mercato su cui puntare, di definire le categorie di prodotto più adatte a quei segmenti, di orientare gli agen- ti. • Analisi delle innovazioni di interes- se per la distribuzione di materiale elettrico: Innovazioni nelle tecnologie e nei prodotti del settore (ad esempio lampade a led,, sistemi di sicurez- za, domotica); innovazioni nei set- tori complementari, come l’ICT e in quelli sostitutivi (ad esempio gli scaldabagni a gas rispetto a quelli elettrici e a pompa di calore); inno- vazioni nella distribuzione, come lo sviluppo del commercio elettronico, l’uso di internet e dei social network nel marketing, l’entrata della GDO nei materiali elettrici, l’integrazio- ne della distribuzione di materiali elettrici con altri comparti, quali ferramenta e idraulica, l’ingresso di punti vendita per il pubblico accan- to al grossista. Come evolvono e si diffondono queste innovazioni? Che peso hanno in termini di fatturato e redditività? Quali rischi e oppor- tunità comportano per i grossisti? Quando è il momento di adottare un’innovazione e quando è meglio attendere che maturi? Come utiliz- zare le innovazioni per trarne reddi- to? Sono solo alcune delle domande cui il CESDE dà una risposta con i propri rapporti e, ove richiesto, con specifiche consulenze. • Monitoraggio delle tecniche gestio- nali per le aziende di distribuzione di materiale elettrico: Il CESDE monitora le nuove tecni- che manageriali, le tecnologie ICT, i processi operativi adottati nelle imprese: osserviamo le aziende di distribuzione di materiale elettrico più avanzate in Italia e all’estero, verifichiamo le migliori prassi nelle aziende di distribuzione di altri set- tori, seguiamo la letteratura scien- tifica. Possiamo così selezionare gli approcci più appropriati per le imprese del nostro settore e sup- portarne l’adattamento alle esigen- ze della distribuzione di materiale elettrico. Riassumiamo i risultati di queste analisi in brevi pubblicazio- ni, e offriamo consulenza e forma- zione per il trasferimento di questi approcci nelle aziende. L’analisi del bilancio dei grossisti di materiale elettrico, su cui abbiamo pubbli- cato qualche articolo informativo su Commercio Elettrico è un primo esempio di questo approccio, che stiamo estendendo ad altre aree. • Analisi e progettazione di campagne di marketing a supporto degli agenti: E’ un’attività finalizzata a poten- ziare l’attività degli agenti attra- verso un’azione di marketing sui loro clienti, sostenuta dall’agente, eventualmente con il supporto del grossista, o direttamente dal gros- sista. L’intervento prevede una breve rilevazione della situazione attuale (diagnostica), un workshop con tutti i soggetti interessati (stake-holder), la formulazione di un piano di inter- vento con stima dei costi e di obiettivi qualitativi e quantitativi, l’eventuale supporto al monitoraggio dei risul- tati del piano. Commercio Elettrico e i suoi partner possono supportare il cliente nella realizzazione del piano. • Supporto alla formazione: L’intervento del CESDE, integrato con le risorse di Commercio Elet- trico, include l’analisi dei bisogni, 29Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com MERCATO CHE COSA OFFRIAMO Ricerca e Consulenza • Benchmarking del Bilancio • Analisi sulle dinamiche e la struttura del settore • Scenari dei principali mercati si sbocco • Analisi delle innovazioni • Monitoraggio delle tecniche gestionali • Analisi e progettazione delle di campagne di marketing a supporto degli agenti • Supporto alla formazione
  • 32. la progettazione degli interventi, la creazione di materiali e video a sup- porto della formazione, l’organiz- zazione e gestione del corso, even- tualmente anche con il supporto di tecnologie di e-learning, assistite comunque da un tutor, che minimiz- zano i costi. Particolare attenzione viene posta ai corsi per i manager del settore, ad esempio su temi qua- li la lettura dei bilanci dei grossisti di materiale elettrico e il controllo di gestione nelle imprese del settore. COME OPERIAMO Il settore della distribuzione di ma- teriale elettrico soffre la crisi eco- nomica, la competizione crescente della GDO e, in prospettiva, quella del commercio elettronico. Partendo da questa constatazione abbiamo svi- luppato un approccio basato su costi molto contenuti, grazie a vari stru- menti: strutture molto leggere (lean approach), processi standardizzati, valorizzazione e integrazione di dati pubblici o già disponibili, modelli di business multiclient, partnership con altri fornitori di servizi, per limitare al massimo investimenti e costi di strut- tura. I servizi sono basati su una continua e intensa attività di ricerca sul settore e su specifici strumenti di informazione e analisi. Il CESDE infatti raccoglie, analizza e integra tutti i dati utili per l’analisi del settore, tra cui: • I bilanci delle imprese distributrici e produttrici pubblicati dal Cerved • Le diverse indagini Istat sulle fami- glie, le imprese, i settori (a comin- ciare dall’edilizia), i territori, che permettono di interpretare le ten- denze dei diversi mercati di sbocco • Le stime di mercato delle Asso- ciazioni (ad esempio ANIE, FME, ARAME) • le ricerche pubblicate sul settore effettuate da altri attori, ad esempio ISPO, Databank, Università Bocconi • I DB dei distributori di materiale elettrico, degli installatori elettrici, e degli altri operatori di interesse del settore (architetti, agenti, società di ingegneria….) di Commercio Elettrico • Le informazioni pubblicate su inter- net dagli operatori ed osservatori del settore • Le informazioni raccolte con intervi- ste in profondità ai principali attori del settore, anche grazie alla rete di relazioni personali costruita dall’e- ditore di Commercio Elettrico • I sondaggi on-line realizzabili anche tramite il sito Commercio Elettrico in grado oggi di raggiungere la quasi totalità dei produttori e distributo- ri di materiale elettrico, oltre agli installatori ed ai porfessionisti e in prospettiva anche una quota di consumatori interessati alle diverse tematiche correlate al consumo di prodotti elettrici Queste informazioni sono integrate ed interpretate con l’ausilio di tools sviluppati internamente e dedicati al settore della distribuzione elettrica. Ad esempio: • Il modello dei processi del grossista di materiale elettrico, che descrive l’insieme delle attività svolte all’in- terno di un grossista di materiale elettrico. Supporta l’analisi e l’otti- mizzazione dei processi, e le com- parazioni dei processi in aziende diverse • Il modello quantificato della filiera della distribuzione elettrica, che descrive e stima, a livello aggrega- to, i diversi attori della produzione e distribuzione di materiale elettrici, i flussi economici aggregati (prodotti e servizi) tra gli attori • I modelli di simulazione di bilancio, che permettono di quantificare gli impatti sulla redditività di diverse politiche, ad esempio su scorte, struttura finanziaria, credito ai clienti. • I modelli di previsione scenari dei mercati di sbocco, che permettono di valutare gli impatti sulle vendite delle evoluzioni in corso e attese nei A CHI CI RIVOLGIAMO Gli attori della filiera ME • Manager, Dirigenti, Professionisti e Agenti • Imprese • Associazioni professionali e imprenditoriali, nazionali e locali 30 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
  • 33. contenuti deve invece essere prodotta, anche per garantirne l’esclusività: qui il CESDE, con la sua capacità di rac- cogliere e analizzare criticamente i dati, svolge un ruolo importante, con la produzione diretta di articoli e con il contributo di conoscenze che, con il tempo, potrà assicurare agli altri col- laboratori della rivista. La collocazione all’interno di un’a- zienda editoriale come Commercio Elettrico è d’altro canto un rilevante valore aggiunto per il CESDE: l’edi- tore mette a disposizione una rete di relazioni all’interno del settore del materiale elettrico fondamentale per le interviste in profondità ad alto livel- lo e per la selezione di partner per i diversi progetti; la conoscenza storica dei prodotti e dei marchi; le banche dati degli attori (produttori, distribu- tori, installatori, dettaglianti, ecc…); un sito che permette rapidi sondaggi on-line su tutta la filiera del materiale elettrico (a breve anche su segmenti di consumatori); la cultura della co- municazione, che ci spinge a sempli- ficare e rendere più agevole lo stile di comunicazione dei nostri rapporti. Marco Scarpinato Direttore CESDE marco.scarpinato@commercioelettrico.com principali macro-segmenti di sboc- co (ad esempio famiglie, imprese, edilizia) A CHI CI RIVOLGIAMO Gli interlocutori naturali del CESDE sono tutti gli attori della distribuzio- ne di materiale elettrico: produttori, grossisti, agenti, installatori, profes- sionisti, distributori al dettaglio, sia come singole imprese e consorzi che come associazioni, e, in minor misu- ra, gli “influenzatori” (in primo luogo gli architetti), e i “grandi clienti”. Per questi attori gli studi e gli inter- venti consulenziali del CESDE sono utili sotto diversi aspetti: • In primo luogo, attraverso la diffu- sione di alcuni contenuti, in primo luogo sulla rivista Commercio Elet- trico e sul suo sito, contribuisce alla, intesa come conoscenza del mercato e delle tecniche di gestione aziendale • In secondo luogo forniamo alle im- prese del settore, con i nostri stu- di personalizzati e con l’attività di consulenza, supporto alla gestione dell’impresa, in diverse aree, tra cui la strategia, il marketing, il controllo di gestione, la formazione. Inoltre i nostri studi supportano la comuni- cazione dell’impresa verso le ban- che, i finanziatori, e gli altri attori in- teressati all’impresa (stake-holder), ad esempio le istituzioni locali e i sindacati • In terzo luogo i nostri studi sono utili alle associazioni professionali e imprenditoriali, nazionali e locali, per approfondire la conoscenza del settore, e per rappresentarne carat- teristiche ed esigenze alle istituzioni e all’opinione pubblica. LE SINERGIE TRA CESDE E COMMERCIO ELETTRICO: RIVISTA E PORTALE Perché Commercio Elettrico ha costi- tuito il CESDE? L’editore deve essere un fornitore di contenuti, in parte esclusivi, che diano un valore aggiun- to al lettore: fornendogli informazioni e analisi che stimolino la riflessione e aiutino a cogliere opportunità e critici- tà. Una parte di questi contenuti sono disponibili, e l’editore deve selezionar- li, aggregarli, “vestirli”, cioè tradurli in un linguaggio accessibile e grade- vole per il lettore. Un’altra parte dei COME OPERIAMO Le Fonti di Informazione • Bilanci delle Imprese ME (Cerved) • Indagini Istat su famiglie, imprese, settori economici, territori • Stime di mercato delle Associazioni (ANIE, FME, ARAME…) • Ricerche pubblicate sul settore (es. ISPO) • DB di Commercio Elettrico su tutti gli operatori ME • Informazioni pubblicate su internet dagli operatori del settore • Interviste in profondità agli operatori ME • Sondaggi on-line tramite il sito di CE I tools • Bilanci delle Imprese ME (Cerved) • Indagini Istat su famiglie, imprese, settori economici, territori • Stime di mercato delle Associazioni (ANIE, FME, ARAME…) • Ricerche pubblicate sul settore (es. ISPO) • DB di Commercio Elettrico su tutti gli operatori ME • Informazioni pubblicate su internet dagli operatori del settore • Interviste in profondità agli operatori ME • Sondaggi on-line tramite il sito di CE 31Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com MERCATO
  • 34. Nel 2013 al massimo livello fallimenti, procedure non fallimentari e liquidazioni volontarie; boom dei preconcordati TRIPLO RECORD NEGATIVO I dati di Cerved Group relativi alle pro- cedure concorsuali e alle liquidazioni indicano che la lunga recessione che ha investito l’economia ha avuto un impatto durissimo sul sistema delle aziende italiane nel 2013: i fallimenti, le procedure non fallimentari e le liqui- dazioni volontarie hanno, infatti, ab- bondantemente superato i precedenti record negativi e, complessivamente, si contano 111.000 chiusure aziendali, il 7,3 per cento in più rispetto al 2012. I FALLIMENTI Continua a ritmi serrati la corsa dei fallimenti: nel quarto trimestre del 2013 sono entrate in procedura falli- mentare oltre 4.000 imprese, il 10,4 per cento in più dello stesso periodo del 2012. Il numero complessivo di default del 2013 ha, quindi, superato quota 14.000: il record negativo dell’anno precedente è stato così abbondantemente supera- to (+12 per cento) e il 2013 risulta l’an- no con il maggior numero di fallimenti dall’inizio della serie storica (2001). Tre le varie forme giuridiche, sono le società di capitali a registrare il mag- giore aumento: +13,4 per cento rispet- to al 2012 e un numero di default oltre quota 10.000. S’inverte la tendenza positiva dell’an- no precedente nel caso delle società di persone (+9,8 per cento) e delle altre forme giuridiche (+7 per cento), per cui i fallimenti hanno ripreso ad au- mentare nel 2013. L’incremento dei fallimenti ha riguar- dato nel 2013 tutti i macrosettori, con una generale accelerazione rispetto ai tassi osservati nell’anno precedente. A pagarne maggiormente le spese sono le imprese che operano nel terziario, con un aumento dei fallimenti del 15 per cento. Nell’ambito dei servizi, i fallimenti aumentano con tassi a due cifre in tutti i settori: gli incrementi risultano maggiori tra le società che operano nell’ambito dei servizi fi- nanziari (+40,5 per cento) e nel ramo Politecnica di Villa Cambiaso 32 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3
  • 35. utility/energia (+37,6 per cento). La di- stribuzione, con quasi 3.000 fallimenti nel 2013 (+11,6 per cento), e i servizi non finanziari, con quasi 2.000 (+19,6 per cento), risultano i comparti con il maggior numero di procedure aperte nel terziario. Nel 2013, l’industria ha invertito la tendenza positiva dell’anno prece- dente, evidenziando un aumento dei fallimenti con tassi a due cifre (+12,9 per cento), che riguarda quasi tutti i segmenti manifatturieri. Fanno ecce- zione le imprese del sistema moda, in cui si registra un calo delle procedure fallimentari del 3,4 per cento, e quello degli altri beni di consumo (+2,9 per cento). Le procedure aumentano a ritmi parti- colarmente elevati nella chimica (+50 per cento), nella siderurgia (+26,8 per cento) e nel sistema casa (+22,4 per cento). Nell’edilizia, che da diversi anni attraversa una situazione particolar- mente critica, i fallimenti aumentano ulteriormente (+8,6 per cento), anche se a ritmi inferiori rispetto a quelli os- servati nell’industria e nei servizi. Anche dal punto di vista geografico, la crescita dei fallimenti non ha rispar- miato alcuna area del Paese, con tassi di crescita ovunque più elevati rispetto a quelli registrati nel 2012. Il Nord Est fa registrare una decisa inversione di tendenza: nel 2012 il numero di procedure era diminuito del 3,6 per cento sull’anno prece- dente, mentre nel 2013 si osserva un incremento del 19,7 per cento, dovuto alla forte accelerazione osservata in Emilia Romagna (+25,4 per cento) e in Trentino Alto Adige (+21,7 per cento), e all’incremento a tassi a due cifre in Ve- neto (+16,1 per cento) e in Friuli (+14,4 per cento). Crescono a ritmi sostenuti anche i fal- limenti nelle regioni del Centro (+12,9 per cento) e del Sud (+10 per cento): i maggiori aumenti al Centro si regi- strano in Toscana (+18,3 per cento) e nel Lazio (+13,2 per cento), mentre nel Mezzogiorno l’aumento registrato in Sicilia (+27,9 per cento) viene in parte ECONOMIA 33Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com
  • 36. 34 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.3 attenuato dal calo delle procedure in Abruzzo (-15,5 per cento) e Basilica- ta (-3,8 per cento). Nel Nord Ovest i fallimenti superano quota 4.000 (+8,6 per cento rispetto al 2012): pesa so- prattutto l’aumento della Lombardia (+12,7 per cento), mentre in Piemonte si registra un incremento più modesto (+1,9 per cento); il fenomeno risulta in calo in Liguria e in Valle d’Aosta. LE PROCEDURE NON FALLIMENTARI Con le oltre 800 procedure non falli- mentari registrate nel periodo ottobre/ dicembre (+73,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012) nel 2013 è stata superata quota 3.000, in aumen- to, rispetto al dato del 2012, del 53,8 per cento e record assoluto in oltre dieci anni di osservazioni. Questa tendenza è attribuibile all’im- pennata dei concordati preventivi (comprensivi di piano di risanamento), più che raddoppiati rispetto al 2012 (+102,7 per cento), mentre le altre procedure risultano in leggero calo (-2 per cento). All’origine del boom di concordati preventivi vi è l’introduzione del con- cordato in bianco nel settembre del 2012. Questa procedura, che consente ad un’impresa in crisi di bloccare le azioni esecutive dei creditori presen- tando una domanda in bianco in attesa di preparare il piano di risanamento, ha trovato ampio utilizzo tra le aziende italiane: complessivamente si contano oltre 4.400 preconcordati nell’anno (più di un terzo, secondo un’analisi condotta su quelli presentati fino al 30 giugno, si trasforma in un concordato con piano di risanamento). I dati trimestrali indicano, però, una netta frenata nella seconda metà del 2013: nel terzo e quarto trimestre sono state 750 le domande in bianco, quasi la metà rispetto ai primi due trimestri dell’anno. Su questo possono aver in- fluito le correzioni normative entrate in vigore ad agosto e, in particolare, la facoltà per i tribunali di nominare un Commissario Giudiziale che possa controllare, anche nelle fasi di pream- missione, la condotta del debitore.
  • 37. 35Anno 5, N.3www.commercioelettrico.com ECONOMIA Il boom di procedure non fallimentari riguarda tutta l’economia. Più della metà dei casi coinvolge imprese del terziario, per cui rispetto al 2012 si re- gistra un aumento del 46,9 per cento. Ancora maggiori gli aumenti nell’indu- stria (+76,2 per cento) e nelle costru- zioni (+73,6 per cento). Anche dal punto di vista geografico, l’aumento delle procedure non falli- mentari, in particolare dei concordati preventivi, è un fenomeno generaliz- zato che non risparmia alcuna area della Penisola. I maggiori aumenti si registrano nel- le regioni del Nord (+69,1 per cento al Nord Est e +64,4 per cento al Nord Ovest). LE LIQUIDAZIONI Si stima che nel quarto trimestre del 2013 abbiano avviato procedure di li- quidazione 43.500 aziende “in bonis”, in aumento del 5,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2012. Con il dato del quarto trimestre, nel 2013 si è raggiunta quota 94.000 liqui- dazioni, in aumento del 5,6 per cento rispetto al 2012 e, anche in questo caso, il record assoluto dal 2001. Nel 2013 sono state liquidate volonta- riamente quasi 47.000 società di capi- tale “vere” (con almeno un bilancio va- lido presentato nel corso degli ultimi tre anni), il 7 per cento in più rispetto al 2012, 40.000 società di persone (-1,7 per cento) e circa 7.000 società di capitale “dormienti” (+54 per cento), attive sulla carta, ma senza alcun bi- lancio valido depositato nel corso del triennio. Se si considerano le “vere” società di capitale, i dati indicano che le liquida- zioni sono cresciute in tutti i macro- settori: dell’8,4 per cento nel terziario, del 5,6 per cento nell’edilizia e del 4,6 per cento nell’industria. Dal punto di vista geografico, il feno- meno risulta, invece, in forte aumento al Nord (+13,1 per cento al Nord Ovest e +13,5 per cento al Nord Est), in mo- derata crescita al Centro (+4,2 per cento) e in diminuzione nel Mezzogior- no (-1,6 per cento). Amerigo Rossi