Brevi considerazioni sul bilancio di previsione 2015 del comune di gioia del colle
1. Brevi considerazioni sul bilancio di previsione 2015 del Comune di Gioia del Colle
Il bilancio preventivo di un Comune è molto importante, perché dal punto di vista politico è l’espressione
numerica di sintesi della programmazione dell’Amministrazione Comunale, sottoposta alla verifica di
fattibilità finanziaria. Nel caso specifico trattasi di un bilancio redatto da un’amministrazione commissariale,
che ha come “missione” l’ordinaria amministrazione, che non è certamente il massimo per un territorio che
soffre gravemente delle conseguenze della crisi economica generale.
Il giudizio di sintesi sul bilancio di previsione 2015 del Comune di Gioia del Colle è che lo stesso è
condizionato dall’operazione straordinaria di cancellazione e reimputazione dei residui attivi e
passivi e dal fatto che l’Amministrazione commissariale, a causa della sua missione orientata
all’ordinaria amministrazione, abbia di fatto ridotto ai minimi termini, dal 1998 ad oggi, le spese in
conto capitale, per intenderci quelle dedicate “anche” alle infrastrutture territoriali, che in genere
sono considerate nella valutazione dell’insediamento di nuove attività produttive. Alle due
circostanze sopra elencate, di carattere straordinario bisogna aggiungere i fattori di “rigidità” del
bilancio, come la spesa per il personale, il costo del servizio smaltimento rifiuti.
Per quanto riguarda l’operazione straordinaria di cancellazione e reimputazione dei residui attivi,
bisogna evidenziare che sono stati cancellati definitivamente dei residui attivi, ossia dei presunti
crediti vantati dal Comune, per l’importo di circa 5,4 milioni di Euro e dei residui passivi, ossia dei
presunti debiti a carico del Comune, per circa 9,9 milioni di Euro.
Una parte notevole dei residui attivi cancellati definitamente ha riguardato gli “oneri di
urbanizzazione assegnazione aree e/o spese di frazionamento legate all’area PIP”. Una delle
conseguenze dell’operazione straordinaria è stata quella di determinare il “fondo pluriennale
vincolato al 1° gennaio 2015”, pari a circa 6,5 milioni di Euro, che, in parole povere, è una specie di
“avanzo di amministrazione” straordinario e vincolato.
Per quanto riguarda le spese in conto capitale, il trend storico dal 1998 al 2015, mostra chiaramente che con
l’attuale amministrazione commissariale, che, ripetiamo, ha come compito principale, se non esclusivo,
quello della gestione ordinaria, si sia toccato il livello minimo in diciotto anni.
Per un territorio in crisi, non dovrebbe essere il massimo, un Comune che dedichi alle spese in conto capitale
un importo che costituisce il record minimo in 18 anni.
Sui fattori di rigidità, alcune considerazioni emergono dai grafici che seguono.
2. L’evoluzione della spesa corrente dal 1998 al 2015 mostra "tre salti di gradino".
In particolare, per quanto riguarda i bilanci preventivi, il primo gradino è individuabile nel 2002 con
il salto nei 13/14 milioni; il secondo nel 2007 con il salto nei 15/16 milioni e il terzo nel 2011 con il
salto nei 20 milioni di Euro. Invero, il “picco” è stato toccato nel 2013, con 24,25 milioni.
Molto importante è la natura delle spese correnti. Le spese per servizi rappresentano circa il 59,2%
della spesa corrente preventivata approvata. Nelle spese per prestazioni di servizi rientrano le spese
per lo smaltimento dei rifiuti, che incidono sulle stesse per circa il 27,43%.
Il grafico seguente basato sui dati dei bilanci consuntivi mostra come l’incidenza della spesa del
personale sulla spesa corrente risulti inferiore all’incidenza della spesa per servizi sulla spesa
corrente a partire dal 2005. In altre parole, dal 2005 in poi, si è lasciato “semaforo verde” alla spesa
per servizi, mentre il costo del personale è stato tenuto maggiormente sotto controllo.
Il grafico seguente mostra le entrate tributarie destinate a coprire il costo del servizio smaltimento
rifiuti. E’ facilmente individuabile il punto di partenza dell’ “impennata” della curva nel 2005, anno
di entrata in funzione della SPES.
3. Da ultimo, il grafico seguente, riguardante l’autonomia tributaria presente nei bilanci del Comune,
evidenzia come la principale fonte di copertura per le spese comunali siano state le Entrate
tributarie. Infatti, l’indicatore di autonomia tributaria, dato dal rapporto tra entrate tributarie ed
entrate correnti, permette di evidenziare la capacità di far fronte alla spese correnti considerando
solo il gettito tributario.
Considerazioni finali.
Considerato che la leva fiscale è stata già azionata al massimo, e che l’economia locale ha già
evidenziato settori produttivi in forte crisi, con minaccia di perdita di posti di lavoro, che i dati
ISTAT mostrano che Gioia del Colle, sta diventando un paese “vecchio” con un alto tasso di
disoccupazione, nei prossimi anni diventerà necessario porre mano ad una “spending review”
incentrata sulle spese per servizi, ma anche sulla valutazione in base ai criteri di economicità,
efficienza ed efficacia in tutti i settori.
4. Il “marketing territoriale” potrebbe essere una possibile leva da azionare, tuttavia, bisogna
interrogarsi sul fatto se sia ormai troppo tardi per farlo o se esistano le competenze necessarie per
azionarla.
Sarebbe necessario che sulle questioni poste nel bilancio si aprisse un dibattito pubblico finalizzato
alla comprensione dei temi trattati e alle valutazioni sulle scelte amministrative fatte. Sarebbe
opportuno che anche l’attuale amministrazione commissariale si facesse promotrice di tale
iniziativa di sensibilità democratica.
Lo scopo deve essere finalizzato alla maggior comprensione dei problemi che riguardano i cittadini
come singoli e come comunità