1. ANALISI DI UN RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
L’analisi di un Risultato di Amministrazione di un Ente Locale genera naturalmente una dialettica
tra l’ottimismo della “buona volontà politica” e lo scetticismo che deve governare l’analisi dei
numeri, con il fine di giungere ad una sintesi, che mostri un quadro realistico della situazione.
Il Risultato di amministrazione di un Ente Locale rappresenta la capacità alla fine dell’esercizio
dell’Ente:
a) di far fronte al totale dei debiti esigibili con il complesso delle risorse a disposizione;
b) di finanziare nuove spese.
Il Risultato di amministrazione non comprende le risorse con le quali l’Ente ha finanziato spese
esigibili negli esercizi successivi, rappresentate dal Fondo pluriennale vincolato iscritto nella spesa.
Traducendo in parole molto semplici, il Risultato di Amministrazione è una “Cassa potenziale” o
meglio “virtuale”, che si determina considerando la Cassa effettiva al 31/12, i residui attivi da
riscuotere (“crediti”), i residui passivi da pagare (“debiti”) meno il Fondo Pluriennale Vincolato.
Con questa cassa “potenziale” l’Ente Locale deve pagare i debiti e finanziare gli investimenti.
Nel caso del comune di Gioia del Colle il Risultato di Amministrazione al 31/12/2019 risulta
positivo per Euro 18.622.945,74, come risulta dalla seguente tabella.
Dal prospetto emerge la presenza di una cassa al 31.12.2019, certificata dal Tesoriere, di Euro
10.811.789,41. Occorre evidenziare, che durante la Gestione Commissariale Postiglione Umberto la
cassa al 31.12.2018 si era ridotta a Euro 7.739.415,41, anche a causa delle numerose e generose
transazioni stipulate, forse non era un caso il discorso in pubblica piazza fatto dal Commissario
circa le finanze del Comune. Da quanto scritto, emerge nel 2019 un flusso positivo di cassa di circa
3,1 milioni di Euro.
I Residui Attivi al 31/12/2019 risultano pari a 19.019.748,47, di cui Euro 11.688.334,37 riguardano
i residui attivi del “Titolo I” (Euro 7.749.330,00 solo per la Tarsu/Tari ed euro zero per i Fondi
perequativi da Amministrazioni Centrali), ossia quelli riguardanti le entrate tributarie, per le quali il
Commissario Postiglione Umberto aveva lanciato il “warning”, ossia che avrebbe avviato la
procedura di dissesto. Si pensi che solo nel 2019 sono stati generati residui attivi di competenza
relativi al Titolo I per Euro 5.073.810,60.
La situazione dei residui attivi al 31.12.2018 evidenziava un importo inferiore, pari a Euro
18.043.411,47, di cui Euro 11.376.587,52 riguardanti il Titolo I (Euro 6.453.520,00 solo per la
Tarsu/Tari ed euro 2.876.436,42 per i Fondi perequativi da Amministrazioni Centrali).
L’ammontare dei Residui passivi è sostanzialmente stabile rispetto al 2018. Nel 2019 i residui
passivi ammontano a Euro 9.345.072,55; mentre, nel 2018 i residui passivi ammontavano a Euro
9.133.957,76.
Il Fondo Pluriennale Vincolato per spese correnti e spese in conto capitale complessivamente
ammonta a Euro 1.863.519,59 (Euro 1.354.931,89 nel 2018).
2. L’art. 187, comma 1, del TUEL stabilisce che “Il risultato di amministrazione è distinto in fondi
liberi, fondi vincolati, fondi destinati agli investimenti e fondi accantonati.”
La Composizione del Risultato di Amministrazione, fornisce delle notizie circa la possibilità di
utilizzo dello stesso.
Nello specifico nel caso di Gioia del Colle risulta la seguente composizione:
Sempre il primo comma dell’articolo 187 del TUEL stabilisce che “I fondi accantonati comprendono
gli accantonamenti per passività potenziali e il fondo crediti di dubbia esigibilità. Nel caso in cui il
risultato di amministrazione non sia sufficiente a comprendere le quote vincolate, destinate e
accantonate, l'ente è in disavanzo di amministrazione. Tale disavanzo è iscritto come posta a se
stante nel primo esercizio del bilancio di previsione secondo le modalità previste dall'art.188.
Nel caso del Comune di Gioia del Colle la parte delle quote vincolate, destinate e accantonate super
15,8 milioni di Euro.
Il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE), che figura tra le quote accantonate, è finalizzato ad
evitare squilibri gestionali derivanti dal finanziamento di spese esigibili con entrate di cui non è
certa la riscossione. Ogni anno si verifica la congruità del Fondo in base alla percentuale di
riscossione realizzata sui residui attivi riguardanti le Entrate da Titolo I, ossia le imposte e tasse. In
questo modo si dovrebbero scoraggiare in fase di bilancio di previsione, gli stanziamenti di entrata
troppo “ottimistici”, come ad esempio un ipotetico recupero evasione plurimilionario.
Senza dubbio l’effetto del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, con gli accanto menti da effettuare in
base ai residui attivi, è quello di bloccare risorse, che vendo accantonate anno dopo anno, che non
sono svincolabili se non nei casi di effettiva riscossione o nei casi in cui determinati crediti, vantati
a residuo dal comune, risultino non più oggettivamente esigibili.
Nel caso del Comune di Gioia del Colle, il rapporto percentuale tra l’importo del Fondo Crediti di
Dubbia Esigibilità e l’importo dei residui attivi del Titolo I è pari al 67%. Questo significa che si
nutre l’aspettativa di incassare il 33% dei residui attivi di cui non è certa la riscossione.
Il meccanismo di accantonamento crescente dell’FCDE immobilizza le risorse disponibili limitando
l’ammontare di avanzo utilizzabile e produce anche un potenziale disincentivo all’attività di
accertamento volta al recupero evasione fiscale (tesi sostenuta da Anci Toscana).
3. Nell’ipotesi in cui il Comune di Gioia del Colle non incassi almeno il 33% dei residui attivi da
Titolo I, occorrerà rideterminare la congruità del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità.
Se si passa all’ ANALISI dell’ANZIANITA' DEI RESIDUI, l’ipotesi citata potrebbe appalesarsi
come fondata. A supporto di tale affermazione figura la circostanza che l’importo dei residui attivi
da titolo I di al 31.12.2017 pari a Euro 4.476.495,71 riguarda esclusivamente la Tassa sui rifiuti, e
l’importo della Tassa sui rifiuti fino al 2016, pari a Euro 3.153.031,47 rappresenta il 27% dei residui
totali da Titolo I al 31.12.2019. Lo scenario che ha aperto la pandemia da COVID-19, pone
interrogativi sull’incasso della Tassa Rifiuti delle attività commerciali, che sono state costrette alla
chiusura forzata.
Altro capitolo riguarda il Fondo contenzioso, che al 31.12.2019 ammonta a Euro 1.944.223,10.
Se si scorre la lista delle Contenziosi instaurati il valore dei contenziosi col valore determinabile
supera i 53 milioni di Euro, tuttavia esistono molti contenziosi dal valore indeterminabile. Tra i
contenziosi più importanti spicca: la Coop Estense; la Piscina Comunale e la ditta fallita che ha
costruito l’immobile utilizzato dalla Coop, considerato abusivo da sentenza del Consiglio di Stato.
A fronte della possibilità di soccombere risulta il fondo accantonamento contenzioso per Euro
1.944.223,10, che dovrebbe tener conto la percentuale di rischio soccombenza.
L’avanzo libero risultante nel risultato di Amministrazione al 31.12.2019, ammonta ad Euro
1.159.951,05. Si potrebbe ipotizzare che la previsione di Entrate non ricorrenti da recupero evasione
abbia svolto un ruolo decisivo. Sarà molto importante incassare quanto previsto.
La parte disponibile dell’avanzo e quella destinata agli investimenti possono essere utilizzate solo
dopo l’approvazione del rendiconto, con provvedimento di variazione di bilancio.
La quota libera può essere utilizzata per le finalità definite dall’art. 187, comma 2, del TUEL in
ordine di priorità, che sono:
a) copertura dei debiti fuori bilancio;
b) provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio;
c) finanziamento di spese di investimento;
d) finanziamento delle spese correnti a carattere non permanente;
e) estinzione anticipata dei prestiti.
Il parametro fondamentale che deve guidare, come “Stella Polare” la valutazione dell’agire
amministrativo in un Ente locale è che non si deve chiedere ai cittadini maggiori risorse di quelle
che effettivamente occorrono per erogare i servizi dell’Ente. Per questo è necessario che le Entrate
programmate si riscuotano effettivamente, onde evitare la creazione di falle.
LUCA MAROTTA