Google Chrome Extensions & Plugin vs FirefoxWikiCorsoWeb
A little presentation about Google Chrome's plugins and extensions. A comparison with the browser Firefox. A work about web,tecnology and opensource by Andrea Testa, Valeria Gennari and Silvia Antognazza. Enjoy
Presentazione monitoraggio piste ciclabili di RomaMarco Latini
I Ciclomobilisti e Agenzia Roma hanno svolto un monitoraggio delle piste ciclabili di Roma nell'estate 2010.
Il documento con i risultati può essere scaricato sul sito dell'agenzia roma
www.agenzia.roma.it
Questa è la presentazione fatta per introdurre l'argomento il 16/12/2010 al Palazzo della Provincia
Relazione finale del progetto Ubiquitous Computing
Il progetto nasce per implementare il servizio di bike sharing della città di Milano, e
soddisfare le esigenze di navigazione e di sicurezza degli attori coinvolti. Il lavoro in team
ha focalizzato l'attenzione verso il target di utenza, i vantaggi ambientali e turistici.
Nell'ottica dell'imminente Expo 2015, il progetto prevede diverse implementazioni e
funzionalità dedicate.
Google Chrome Extensions & Plugin vs FirefoxWikiCorsoWeb
A little presentation about Google Chrome's plugins and extensions. A comparison with the browser Firefox. A work about web,tecnology and opensource by Andrea Testa, Valeria Gennari and Silvia Antognazza. Enjoy
Presentazione monitoraggio piste ciclabili di RomaMarco Latini
I Ciclomobilisti e Agenzia Roma hanno svolto un monitoraggio delle piste ciclabili di Roma nell'estate 2010.
Il documento con i risultati può essere scaricato sul sito dell'agenzia roma
www.agenzia.roma.it
Questa è la presentazione fatta per introdurre l'argomento il 16/12/2010 al Palazzo della Provincia
Relazione finale del progetto Ubiquitous Computing
Il progetto nasce per implementare il servizio di bike sharing della città di Milano, e
soddisfare le esigenze di navigazione e di sicurezza degli attori coinvolti. Il lavoro in team
ha focalizzato l'attenzione verso il target di utenza, i vantaggi ambientali e turistici.
Nell'ottica dell'imminente Expo 2015, il progetto prevede diverse implementazioni e
funzionalità dedicate.
Mobilità a Milano: Car sharing o possesso dell’auto?Target Research
Lo scopo della ricerca è stato quello di indagare la relazione tra il possesso e l’utilizzo dell’auto di proprietà e l’utilizzo del car sharing, per comprendere se questo tipo di mobilità potesse rappresentare tra i millennials un sostituto al possesso tradizionale dell’auto.
Valutare la user experience e la customer experience: quattro casi studioAdriano Lionetti
Il presente progetto di tesi si pone l'obiettivo di indagare e di valutare l'utilizzo dei principi della User Experience e della Customer Experience all'interno del contesto aziendale.
Il servizio Io Guido Car Sharing è un’iniziativa sostenuta dal Ministero dell’Ambiente e da ICS (Iniziativa Car Sharing) e promossa dal Comune di Parma e da Infomobility, gestore del servizio, per proporre un sistema alternativo di proprietà e d’uso dei veicoli, favorire la mobilità sostenibile e integrare l’offerta del trasporto pubblico su percorsi non standardizzati.
I temi che stanno mettendo in discussione i fondamentali dell’automobile sono arrivati nel corso del 2018 sul mercato italiano, modificando gli equilibri commerciali e industriali. Parliamo dei propulsori e del luogo dove si vendono le macchine. Entrambi questi fenomeni sono stati oggetto delle analisi del nostro osservatorio Agitalab, che abbiamo voluto alcuni anni fa proprio per dare agli stakeholder di questa industria un contributo di approfondimento, che li aiutasse a formarsi una rappresentazione oggettiva dei cambiamenti in atto.
A rileggere a distanza i lavori prodotti dall’osservatorio Agitalab, si comprende qualcosa che nella trattazione dei fenomeni può suggerire. Si parla di diesel, sì. Si parla di motori ibridi, pure. Si parla di auto acquistate o acquistabili online, certo. Però il colore di fondo è sempre lo stesso e non è né diesel, né elettrico, né ibrido. Il colore di fondo è il gap di conoscenza tra il sapere diffuso e la realtà fattuale. È quel non sapere, fortunatamente spesso accompagnato dalla consapevolezza di non sapere e dunque dal desiderio di avere informazioni vere, per decidere un acquisto che sia giusto, non solo rispondente a una moda.
Un contributo di conoscenza di primo livello. È un orgoglio averlo pensato e regalato alla comunità dell’industria automobilistica.
Ricerca di mercato come caso di studio universitario sul livello di soddisfazione del servizio Easypark.
Il progetto è diviso in due momenti:
- Momento primo: Ricerca qualitativa.
Al fine di avere tutti gli input, e i più completi, per la definizione degli strumenti di ricerca, la prima parte del progetto è stata dedicata alla conduzione di un focus group per far emergere gli aspetti salienti dell'applicazione e una intervista personale ad un campione di studenti dell'università Bicocca per approfondire gli aspetti sopra emersi. Inoltre, sono stati studiati i feedback volontari rilasciati dagli utenti dell'APP sugli store di Apple, Android e Windows Phone.
- Momento secondo: questionario.
Una volta ottenute tutte le informazioni di input da verificare ed investigare e tutte le caratteristiche che un servizio come quello in questione dovrebbe avere, si è passati alla redazione del questionario vero e proprio, avendo cura di testare la sua comprensione ad un campione prova che rispecchiasse il campione vero selezionato.
Raggiunto il numero di intervistati prefissati, tutti i dati sono stati analizzati attraverso il software statistico SPSS. Nello specifico:
- campione;
- comportamento di consumo;
- abitudini di consumo;
- analisi descrittiva;
- analisi bivariata: correlazione;
- factor analysis;
- cluster analysis;
- regressione lineare multipla;
- caratteristiche rilevanti dei consumatori che utilizzano Easypark;
- implicazioni di marketing.
SMAU 2015 Milano - AICEL: 15 segreti di un ecommerce vincenteAproweb
Scopri come rendere il tuo ecommerce vincente con il workshop tenuto da Daniele Rutigliano a Smau 2015 per conto di AICEL, associazione italiana del commercio elettronico.
È passato un anno dalla prima edizione del libro "Ho sognato che mi stavo muovendo" eppure sembra ne siano passati cinque.
Il mercato dell'automotive in Italia, di cui spesso non riconosciamo la capacità di innovarsi, in realtà ha vissuto più spinte innovatrici: nuovi modi di utilizzare l'auto, un numero sempre più importante di noleggiatori a breve e a lungo, formule ibride di mobilità con auto diverse in base a differenti esigenze.
Stupendo anche gli ottimisti, il mercato italiano si sta adeguando velocemente alla nuova offerta di mobilità che raggiunge tassi di penetrazione importanti.
La domanda è: va tutto bene? E ovviamente la risposta è NO. Il mercato italiano dell'auto vive due dinamiche diametralmente opposte. Da un lato assistiamo ad un moderno rinnovamento delle formule di acquisizione dell'auto, soprattutto con riferimento al mercato fleet. Dall'altro lato il parco circolante continua ad invecchiare presentando preoccupanti alte percentuali di auto Euro zero ed Euro1, che hanno alti tassi di inquinamento e bassi livelli di sicurezza.
Stante questa situazione abbiamo cercato di indagare come si potrà smuovere questa foresta pietrificata. Nel corso dell'anno abbiamo analizzato l'evoluzione del mercato in relazione alla personalizzazione del prodotto e dei servizi, all'intelligenza artificiale applicata alle auto, alle vendite delle auto on line, e ai servizi innovativi per il driver. Per ognuno di questi temi vi sono studi, opinioni, problematiche di diversa entità. Proprio in relazione a questi temi, AgitaLab ha organizzato workshop, studi e sondaggi per far emergere le tendenze a medio lungo termine.
Slide Pin Bike _ Premio PA SostenibileNico Capogna
Pin Bike è un’iniziativa di gamification per incentivare la mobilità urbana sostenibile (su due ruote e car pooling) tramite un sistema brevettato di monitoraggio che coinvolge direttamente il cittadino/lavoratore e crea un ponte di iniziative con il Comune/Impresa di cui fa parte.
Mobilità a Milano: Car sharing o possesso dell’auto?Target Research
Lo scopo della ricerca è stato quello di indagare la relazione tra il possesso e l’utilizzo dell’auto di proprietà e l’utilizzo del car sharing, per comprendere se questo tipo di mobilità potesse rappresentare tra i millennials un sostituto al possesso tradizionale dell’auto.
Valutare la user experience e la customer experience: quattro casi studioAdriano Lionetti
Il presente progetto di tesi si pone l'obiettivo di indagare e di valutare l'utilizzo dei principi della User Experience e della Customer Experience all'interno del contesto aziendale.
Il servizio Io Guido Car Sharing è un’iniziativa sostenuta dal Ministero dell’Ambiente e da ICS (Iniziativa Car Sharing) e promossa dal Comune di Parma e da Infomobility, gestore del servizio, per proporre un sistema alternativo di proprietà e d’uso dei veicoli, favorire la mobilità sostenibile e integrare l’offerta del trasporto pubblico su percorsi non standardizzati.
I temi che stanno mettendo in discussione i fondamentali dell’automobile sono arrivati nel corso del 2018 sul mercato italiano, modificando gli equilibri commerciali e industriali. Parliamo dei propulsori e del luogo dove si vendono le macchine. Entrambi questi fenomeni sono stati oggetto delle analisi del nostro osservatorio Agitalab, che abbiamo voluto alcuni anni fa proprio per dare agli stakeholder di questa industria un contributo di approfondimento, che li aiutasse a formarsi una rappresentazione oggettiva dei cambiamenti in atto.
A rileggere a distanza i lavori prodotti dall’osservatorio Agitalab, si comprende qualcosa che nella trattazione dei fenomeni può suggerire. Si parla di diesel, sì. Si parla di motori ibridi, pure. Si parla di auto acquistate o acquistabili online, certo. Però il colore di fondo è sempre lo stesso e non è né diesel, né elettrico, né ibrido. Il colore di fondo è il gap di conoscenza tra il sapere diffuso e la realtà fattuale. È quel non sapere, fortunatamente spesso accompagnato dalla consapevolezza di non sapere e dunque dal desiderio di avere informazioni vere, per decidere un acquisto che sia giusto, non solo rispondente a una moda.
Un contributo di conoscenza di primo livello. È un orgoglio averlo pensato e regalato alla comunità dell’industria automobilistica.
Ricerca di mercato come caso di studio universitario sul livello di soddisfazione del servizio Easypark.
Il progetto è diviso in due momenti:
- Momento primo: Ricerca qualitativa.
Al fine di avere tutti gli input, e i più completi, per la definizione degli strumenti di ricerca, la prima parte del progetto è stata dedicata alla conduzione di un focus group per far emergere gli aspetti salienti dell'applicazione e una intervista personale ad un campione di studenti dell'università Bicocca per approfondire gli aspetti sopra emersi. Inoltre, sono stati studiati i feedback volontari rilasciati dagli utenti dell'APP sugli store di Apple, Android e Windows Phone.
- Momento secondo: questionario.
Una volta ottenute tutte le informazioni di input da verificare ed investigare e tutte le caratteristiche che un servizio come quello in questione dovrebbe avere, si è passati alla redazione del questionario vero e proprio, avendo cura di testare la sua comprensione ad un campione prova che rispecchiasse il campione vero selezionato.
Raggiunto il numero di intervistati prefissati, tutti i dati sono stati analizzati attraverso il software statistico SPSS. Nello specifico:
- campione;
- comportamento di consumo;
- abitudini di consumo;
- analisi descrittiva;
- analisi bivariata: correlazione;
- factor analysis;
- cluster analysis;
- regressione lineare multipla;
- caratteristiche rilevanti dei consumatori che utilizzano Easypark;
- implicazioni di marketing.
SMAU 2015 Milano - AICEL: 15 segreti di un ecommerce vincenteAproweb
Scopri come rendere il tuo ecommerce vincente con il workshop tenuto da Daniele Rutigliano a Smau 2015 per conto di AICEL, associazione italiana del commercio elettronico.
È passato un anno dalla prima edizione del libro "Ho sognato che mi stavo muovendo" eppure sembra ne siano passati cinque.
Il mercato dell'automotive in Italia, di cui spesso non riconosciamo la capacità di innovarsi, in realtà ha vissuto più spinte innovatrici: nuovi modi di utilizzare l'auto, un numero sempre più importante di noleggiatori a breve e a lungo, formule ibride di mobilità con auto diverse in base a differenti esigenze.
Stupendo anche gli ottimisti, il mercato italiano si sta adeguando velocemente alla nuova offerta di mobilità che raggiunge tassi di penetrazione importanti.
La domanda è: va tutto bene? E ovviamente la risposta è NO. Il mercato italiano dell'auto vive due dinamiche diametralmente opposte. Da un lato assistiamo ad un moderno rinnovamento delle formule di acquisizione dell'auto, soprattutto con riferimento al mercato fleet. Dall'altro lato il parco circolante continua ad invecchiare presentando preoccupanti alte percentuali di auto Euro zero ed Euro1, che hanno alti tassi di inquinamento e bassi livelli di sicurezza.
Stante questa situazione abbiamo cercato di indagare come si potrà smuovere questa foresta pietrificata. Nel corso dell'anno abbiamo analizzato l'evoluzione del mercato in relazione alla personalizzazione del prodotto e dei servizi, all'intelligenza artificiale applicata alle auto, alle vendite delle auto on line, e ai servizi innovativi per il driver. Per ognuno di questi temi vi sono studi, opinioni, problematiche di diversa entità. Proprio in relazione a questi temi, AgitaLab ha organizzato workshop, studi e sondaggi per far emergere le tendenze a medio lungo termine.
Slide Pin Bike _ Premio PA SostenibileNico Capogna
Pin Bike è un’iniziativa di gamification per incentivare la mobilità urbana sostenibile (su due ruote e car pooling) tramite un sistema brevettato di monitoraggio che coinvolge direttamente il cittadino/lavoratore e crea un ponte di iniziative con il Comune/Impresa di cui fa parte.
1. Antognazza Silvia 755476 Assi Silvia 720946 Pietra Riccardo 720918 Anno Accademico 2011-2012 Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi
2. PROGETTO DI ERGONOMIA COGNITIVA Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi , il Bike Sharing di Milano gestito da Atm. 1- L’ergonomia cognitiva alla base del nostro progetto 2- BikeMi: cos’è 3- come funziona 4- chi sono gli utenti target 5- il nostro progetto: introduzione 6- il nostro progetto: campione, materiale, procedura, risultati, discussione. 7- conclusione, limiti e direzioni future. Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi 2/25
3. L’ ergonomia è lo studio dei processi cognitivi coinvolti nell’interazione tra individuo e tecnologia e l’attività di progettazione che tenga conto di questi processi ha l’obiettivo di adattare ambienti, strumenti e prodotti alle capacità cognitive e alle competenze degli utenti, cioè alla loro mente. Il nostro studio in particolare, si preoccupa di indagare e approfondire com’è percepito il sistema Bike Mi sia dal punto di vista degli utenti che da quello dei non utenti. Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi L'ERGONOMIA COGNITIVA ALLA BASE DEL NOSTRO PROGETTO 3/25
4. l’indagine che vorremmo compiere sul Bike Mi va oltre lo studio del singolo strumento (la bicicletta) per focalizzarsi sul sistema di sharing nel suo complesso. L’idea nasce a seguito di alcune osservazioni : ci siamo accorti che tra gli utenti di questo sevizio, pochi sono quelli di età universitaria e attraverso l’ergonomia vorremmo cercare di capire se tale mancanza è dovuta a pregiudizi dei giovani universitari, alla loro pigrizia o ad un insieme di fattori ed elementi propri del servizio che in maniera involontaria tende ad escludere una porzione di utenti per favorirne un’altra. Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi L'ERGONOMIA COGNITIVA ALLA BASE DEL NOSTRO PROGETTO 4/25
5. In particolare abbiamo scelto di utilizzare come metodo di valutazione Il metodo basato su partecipanti : reclutare persone che utilizzino e non utilizzino il sistema. La decisione di includere nello studio anche i non utenti è conseguenza diretta della nostra volontà di cercare di capire qual è la motivazione che allontana possibili utenti dall’uso di questo servizio. Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi L'ERGONOMIA COGNITIVA ALLA BASE DEL NOSTRO PROGETTO 5/25
6. ATM pubblicizza il servizio come alla portata di tutti coloro che desiderano integrare i servizi dei mezzi pubblici con un piccolo percorso su due ruote. COS'E', COME FUNZIONA E CHI SONO GLI UTENTI TARGET Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi Bike Mi non è un semplice servizio di noleggio bici, ma un vero e proprio sistema di trasporto pubblico da utilizzare per brevi spostamenti (massimo 2 ore), insieme ai tradizionali mezzi di trasporto ATM. ABBONAMENTO CONOSCERE LE NORME CHE REGOLANO IL SERVIZIO 6/25
7. 1- non ci sono molti giovani che usufruiscono di questa opportunità; 2- poli universitari come Città Studi e Bicocca sono totalmente tagliati fuori dal servizio. IL NOSTRO PROGETTO: COM'E' NATA L'IDEA Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi L’idea di un servizio sharing per i mezzi di trasporto in una città come Milano è veramente brillante ma ci siamo accorti che: 7/25
8. Il target è molto ristretto, forse troppo per essere un servizio pagato dal Comune. Alcune modifiche nell’organizzazione complessiva di BikeMi potrebbero far allargare il bacino di utenti, e soprattutto venire incontro ai giovani. IPOTESI Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi 8/25
9. 15 utenti e 15 non utenti, di età compresa tra 22 e 60 anni. Dove abbiamo trovato i soggetti da intervistare? - sedi bikemi: Palazzo di Giustizia, Università degli Studi di Milano - amici, conoscenti e familiari. CAMPIONE Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi 9/25
10. Questionario rivolto agli utenti : 18 domande che indagano la frequenza di utilizzo del servizio, il tipo e la durata del percorso, il tipo di abbonamento, la modalità di pagamento, la leggibilità della mappa ed eventuali proposte per migliorare il servizio. MATERIALE Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi Due questionari differenti per utenti e per non utenti. 10/25
11. Questionario rivolto ai non utenti : 9 domande che indagano l'uso che si fa della bicicletta, la conoscenza o meno del servizio, i motivi per i quali il soggetto non lo utilizza ed eventuali suggerimenti per migliorarlo, quanto spesso si reca a Milano e come si muove quando è in centro. MATERIALE Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi 11/25
12. Entrambi i questionari sono stati compilati oralmente , sotto forma di intervista breve e pilotata. In questo modo i soggetti hanno avuto la possibilità di dare risposte complete e ragionate. PROCEDURA Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi 12/25
13. RISULTATI - NON UTENTI - Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi Media età : 31,8 anni. Range d’età : da 22 a 59 . 8 donne, 7 uomini 13/25 ciclisti non ciclisti a Milano in provincia Usa la bici come mezzo di trasporto? Dove la utilizza? Perché non usufruisce di BikeMi? bici di proprietà, scarsa copertura del servizio limiti del servizio, orari
14. RISULTATI - UTENTI - Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi Media età : 40, 6 . Range d’età : da 24 a 60 . 3 donne, 12 uomini. 14/25 Ogni quanto usufruisce del servizio e perché? Ogni giorno, per comodità Raramente, preferenza mezzi pubblici Solo la domenica, preferenza mezzi propri Almeno una volta alla settimana, usa bici di proprietà Ha un percorso abituale? Quanto impiega per compiere tale percorso? si, dai 10 ai 25 minuti no, dipende
15. RISULTATI - UTENTI - Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi Media età : 40, 6 . Range d’età : da 24 a 60 . 3 donne, 12 uomini. 15/25 Come è venuto a conoscenza del servizio? dal sito da amici e parenti pubblicità Di che tipo di abbonamento usufruisce? Dove lo acquista? tessera VIP-free Annuale-On line
16. RISULTATI - UTENTI - Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi Media età : 40, 6 . Range d’età : da 24 a 60 . 3 donne, 12 uomini. 16/25 Le è mai capitato di non trovare nemmeno una bicicletta nella stazione BikeMi nella quale si è recato? No Si Le è mai capitato di non trovare posto per parcheggiare la bicicletta nella stazione BikeMi vicino alla sua destinazione? No Si
17.
18.
19.
20. Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi Dalla raccolta dei dati è emerso che l’utente medio è un lavoratore , uomo , con ufficio in centro a Milano e che compie un percorso fisso rimanendo sotto la mezz’ora di tempo. Siamo addirittura riusciti ad individuare una tipologia di utente caratteristica: quella degli avvocati 20/25 DISCUSSIONE -UTENTI-
21.
22. CONCLUSIONI Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi OBBLIGO DI POSSEDERE UNA CARTA DI CREDITO: è un problema? Dalle interviste agli utenti risulta che non è un problema anzi, rappresenta una comodità per gli acquisti online. 22/25
23. CONCLUSIONI Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi SUGGERIMENTI e CONSIGLI La quasi totalità delle biciclette di BikeMi non è dotata di seggiolini per portare i bambini e non prevede nemmeno lo spazio per agganciarne di propri Chi ha avuto l'occasione di provarlo ha giudicato il bike sharing di Parigi valutandolo nel complesso migliore di quello di Milano 23/25
24.
25. LIMITI E DIREZIONI FUTURE Ricerca e Intervento per migliorare il servizio Bike Mi Partendo da dati come il numero reale di utenti e la frequenza d’uso , i costi e i guadagni del servizio , si potrebbe fare un progetto più completo che miri anche a razionalizzare le spese del servizio, e a massimizzare guadagni e soddisfazione degli utenti. Un campione più ampio permetterebbe di trovare maggiori correlazioni, per esempio fra età e frequenza d’uso, o frequenza/tipo di abbonamento, oltre a inquadrare meglio il servizio, nel suo complesso. 25/25