LA RIFORMA DELL'ASSISTENZA DOMICILIARE E IL SISTEMA NAZIONALE ANZIANIFranco Pesaresi
La proposta di riorganizzazione delle cure domiciliari e dell'assistenza domiciliare socioassistenziale dei comuni formulata dal "Patto per un nuovo welfare per la non autosufficienza".
DISABILITA' Contratto di governo M5S - Lega: esegesi del capitolo 16Marco Campanini
Disamina giuridica del capitolo 16), denominato "Ministero per le disabilità", del contratto di governo M5S - Lega.
Un analisi del testo che prende in considerazione ogni singola previsione normativa in esso contenuta e le analizza sotto il profilo giuridico, avendo riguardo della legislazione esistente, tralasciando considerazioni di natura politica.
ISEE E STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI: PROPOSTE PER UN NUOVO REGOLAMENTOFranco Pesaresi
I criteri per la quota di compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini
vanno definiti tenendo conto del quadro normativo e di considerazioni
relative ad aspetti di equità. Su queste basi è possibile delineare alcune
ipotesi applicative – la quota di spese personali che restano a disposizione,
l’utilizzabilità dell’ISEE per definire la retta alberghiera oltre che il titolo
per avere accesso al servizio in termini agevolati, l’obbligatorietà o meno
dell’ISEE – fino a delineare una proposta di regolamentazione della
compartecipazione a livello comunale.
LA RIFORMA DELL'ASSISTENZA DOMICILIARE E IL SISTEMA NAZIONALE ANZIANIFranco Pesaresi
La proposta di riorganizzazione delle cure domiciliari e dell'assistenza domiciliare socioassistenziale dei comuni formulata dal "Patto per un nuovo welfare per la non autosufficienza".
DISABILITA' Contratto di governo M5S - Lega: esegesi del capitolo 16Marco Campanini
Disamina giuridica del capitolo 16), denominato "Ministero per le disabilità", del contratto di governo M5S - Lega.
Un analisi del testo che prende in considerazione ogni singola previsione normativa in esso contenuta e le analizza sotto il profilo giuridico, avendo riguardo della legislazione esistente, tralasciando considerazioni di natura politica.
ISEE E STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI: PROPOSTE PER UN NUOVO REGOLAMENTOFranco Pesaresi
I criteri per la quota di compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini
vanno definiti tenendo conto del quadro normativo e di considerazioni
relative ad aspetti di equità. Su queste basi è possibile delineare alcune
ipotesi applicative – la quota di spese personali che restano a disposizione,
l’utilizzabilità dell’ISEE per definire la retta alberghiera oltre che il titolo
per avere accesso al servizio in termini agevolati, l’obbligatorietà o meno
dell’ISEE – fino a delineare una proposta di regolamentazione della
compartecipazione a livello comunale.
ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI, COME CAMBIA L'ASSISTENZA DOMICILIARE?Franco Pesaresi
Un'assistenza domiciliare di durata e intensità necessaria
(oggi l'Adi si ferma in media a 15 ore annue di assistenza
erogata) e che non sia solo sanitaria. Sono queste le
principali novità introdotte dalla Legge delega sulla
riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Il
limite? Le risorse, che vanno aumentate.
La normativa nazionale sulle prestazioni sociosanitarie. La gestione dell'integrazione sociosanitaria . Le regole per farla funzionare. Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può scaricarlo quì: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIFranco Pesaresi
on il Decreto Legislativo attuativo, approvato il 25 gennaio scorso, il Consiglio dei Ministri anziché procedere con l’avvio dell’attuazione della riforma della non autosufficienza prevista dalla Legge Delega 33/2023, si limita a disporre un rinvio quasi generalizzato degli obiettivi fondanti la riforma stessa. Franco Pesaresi mette a fuoco gli elementi centrali del recente Decreto, evidenziandone la distanza dai contenuti della Legge delega approvata meno di un anno fa dal Governo, una riforma che anziani non autosufficienti e caregiver attendono da anni.
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'Franco Pesaresi
Il Decreto Legislativo attuativo n. 29/2024, in grandissima parte, non dà attuazione alla Legge delega rinviando quasi tutte le decisioni più importanti ad una serie impressionante di ulteriori 19 decreti e linee guida. Nei prossimi mesi bisognerà cogliere ogni occasione, compresa quelle dei tanti decreti attuativi previsti, per recuperare i contenuti in linea con le previsioni più innovative della legge 33/2023.
Ricostruire i contenuti del livello essenziale dell’assistenza domiciliare sociale non è facile perché la prestazione viene
presentata come singola mentre invece i servizi in essa contenuti sono diversi e di diversa natura. Non ci sono spiegazioni
adeguate nella Legge di bilancio 2022 e nel Piano per la non autosufficienza 2022-2024 per cui l’unica soluzione è
interpretare in modo letterale quanto contenuto nelle norme citate.
La suddivisione della spesa tra utenti e serviziFranco Pesaresi
Il capitolo si occupa della suddivisione della spesa per l'assistenza ai non autosufficienti fra enti ed utenti e delle politiche ad essa relative. Il capitolo 7 è inserito all'interno del volume "Le riforme regionali per i non autosufficienti" a cura di Cristiano Gori, Carocci, 2008.
Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può scaricarlo al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Proposte di FORUM DEL TERZO SETTORE - SPI CGIL - FNP CISL – ACLI APS
Legacoop - Confcooperative – Federsolidarietà - AUSER - ANTEAS
Ordine degli assistenti sociali - CISL Medici - UNEBA - Centri di servizio per il volontariato (CSV)
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaFranco Pesaresi
Con Delibera regionale 1496 del 2023, la Regione Marche ha approvato definitivamente le “Linee attuative regionali degli interventi per la non autosufficienza”, disponendo l’utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza sia per gli anziani che per i disabili. L'autore mette a disposizione un approfondimento sui contenuti di questa recente delibera regionale, proponendo alcune riflessioni su aspetti di particolare rilevanza.
LEPS: la supervisione del personale dei servizi socialiFranco Pesaresi
Questo articolo è il settimo di una serie di schede sui Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS). I precedenti articoli erano relativi ai LEPS del “Percorso assistenziale integrato” , delle “Dimissioni protette” , del “Pronto intervento sociale” , della “Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.” , dei “Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora” , dell’ “Assistenza domiciliare sociale” ora invece ci si occupa del LEPS relativo alla “Supervisione del personale dei servizi sociali”.
SERVONO GLI OBIETTIVI DI SERVIZIO NELL'ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIALE (SAD)Franco Pesaresi
Il problema principale oggi è costituito dalla bassissima percentuale di anziani assistiti con il SAD: bisognerebbe pertanto fissare un livello standard che tutti i Comuni o gli ambiti sociali devono raggiungere (degli obiettivi di servizio) . Occorre innanzitutto raggiungere un livello base uguale per tutti per poi crescere gradualmente in una seconda fase.
ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI, COME CAMBIA L'ASSISTENZA DOMICILIARE?Franco Pesaresi
Un'assistenza domiciliare di durata e intensità necessaria
(oggi l'Adi si ferma in media a 15 ore annue di assistenza
erogata) e che non sia solo sanitaria. Sono queste le
principali novità introdotte dalla Legge delega sulla
riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Il
limite? Le risorse, che vanno aumentate.
La normativa nazionale sulle prestazioni sociosanitarie. La gestione dell'integrazione sociosanitaria . Le regole per farla funzionare. Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può scaricarlo quì: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA: TRADIMENTI E RINVIIFranco Pesaresi
on il Decreto Legislativo attuativo, approvato il 25 gennaio scorso, il Consiglio dei Ministri anziché procedere con l’avvio dell’attuazione della riforma della non autosufficienza prevista dalla Legge Delega 33/2023, si limita a disporre un rinvio quasi generalizzato degli obiettivi fondanti la riforma stessa. Franco Pesaresi mette a fuoco gli elementi centrali del recente Decreto, evidenziandone la distanza dai contenuti della Legge delega approvata meno di un anno fa dal Governo, una riforma che anziani non autosufficienti e caregiver attendono da anni.
ANZIANI. RAGGIUNTO L'OBIETTIVO DEL PNRR, MA LA RIFORMA NON C'E'Franco Pesaresi
Il Decreto Legislativo attuativo n. 29/2024, in grandissima parte, non dà attuazione alla Legge delega rinviando quasi tutte le decisioni più importanti ad una serie impressionante di ulteriori 19 decreti e linee guida. Nei prossimi mesi bisognerà cogliere ogni occasione, compresa quelle dei tanti decreti attuativi previsti, per recuperare i contenuti in linea con le previsioni più innovative della legge 33/2023.
Ricostruire i contenuti del livello essenziale dell’assistenza domiciliare sociale non è facile perché la prestazione viene
presentata come singola mentre invece i servizi in essa contenuti sono diversi e di diversa natura. Non ci sono spiegazioni
adeguate nella Legge di bilancio 2022 e nel Piano per la non autosufficienza 2022-2024 per cui l’unica soluzione è
interpretare in modo letterale quanto contenuto nelle norme citate.
La suddivisione della spesa tra utenti e serviziFranco Pesaresi
Il capitolo si occupa della suddivisione della spesa per l'assistenza ai non autosufficienti fra enti ed utenti e delle politiche ad essa relative. Il capitolo 7 è inserito all'interno del volume "Le riforme regionali per i non autosufficienti" a cura di Cristiano Gori, Carocci, 2008.
Chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può scaricarlo al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
Proposte di FORUM DEL TERZO SETTORE - SPI CGIL - FNP CISL – ACLI APS
Legacoop - Confcooperative – Federsolidarietà - AUSER - ANTEAS
Ordine degli assistenti sociali - CISL Medici - UNEBA - Centri di servizio per il volontariato (CSV)
Le Marche approvano l'attuazione del Piano nazionale per la non autosufficienzaFranco Pesaresi
Con Delibera regionale 1496 del 2023, la Regione Marche ha approvato definitivamente le “Linee attuative regionali degli interventi per la non autosufficienza”, disponendo l’utilizzo delle risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza sia per gli anziani che per i disabili. L'autore mette a disposizione un approfondimento sui contenuti di questa recente delibera regionale, proponendo alcune riflessioni su aspetti di particolare rilevanza.
LEPS: la supervisione del personale dei servizi socialiFranco Pesaresi
Questo articolo è il settimo di una serie di schede sui Livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEPS). I precedenti articoli erano relativi ai LEPS del “Percorso assistenziale integrato” , delle “Dimissioni protette” , del “Pronto intervento sociale” , della “Prevenzione allontanamento familiare - P.I.P.P.I.” , dei “Servizi per la residenza fittizia per i senza dimora” , dell’ “Assistenza domiciliare sociale” ora invece ci si occupa del LEPS relativo alla “Supervisione del personale dei servizi sociali”.
SERVONO GLI OBIETTIVI DI SERVIZIO NELL'ASSISTENZA DOMICILIARE SOCIALE (SAD)Franco Pesaresi
Il problema principale oggi è costituito dalla bassissima percentuale di anziani assistiti con il SAD: bisognerebbe pertanto fissare un livello standard che tutti i Comuni o gli ambiti sociali devono raggiungere (degli obiettivi di servizio) . Occorre innanzitutto raggiungere un livello base uguale per tutti per poi crescere gradualmente in una seconda fase.
LEPS: Servizi per la residenza fittizia per i senza dimoraFranco Pesaresi
Per le persone senza dimora, la residenza anagrafica rappresenta un requisito decisivo per le sue possibilità di inclusione, perché ad essa si collega la possibilità di usufruire dei servizi sanitari, socio-assistenziali e abitativi, erogati dagli enti locali.
Una persona senza dimora può eleggere a suo domicilio non necessariamente un luogo fisico, l’importante è che scelga il Comune presso cui stabilisce i suoi interessi In questo caso, la persona viene iscritta in una via fittizia, territorialmente non esistente ma equivalente in valore giuridico; una via dove non vive nessuno e che in realtà non esiste, ma che viene istituita per dare la possibilità anche alle persone senza dimora di ottenere la residenza e i diritti ad essa connessi.
A quattro anni dal primo lockdown, e nella quarta giornata nazionale per le vittime del Covid, l'articolo si occupa delle residenze per
anziani ritornando a quel periodo terribile che ha segnato le vite, e le morti, di migliaia di anziani ricoverati. Lo facciamo
con la recensione del libro di Costanzo Ranci “Cronaca di una strage nascosta. La pandemia nelle case di riposo” (Mimesis
Edizioni, 2023).
Il servizio di Pronto intervento sociale per le situazioni di emergenza personali e familiari si attiva in caso di emergenze ed urgenze sociali, circostanze della vita quotidiana dei cittadini che insorgono repentinamente e improvvisamente, producono bisogni non differibili, in forma acuta e grave, che la persona deve affrontare e a cui è necessario dare una risposta immediata e tempestiva in modo qualificato, con un servizio specificatamente dedicato. Il pronto intervento sociale viene assicurato 24h/24 per 365 giorni l’anno.
LE DIMISSIONI PROTETTE (riordinate nel 2021-22)Franco Pesaresi
Le dimissioni protette sono state individuate come Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS). L'articolo riordina il quadro normativo delle dimissioni protette.
Bilancio 2024: i fondi per la disabilità sono diminuiti?Franco Pesaresi
Dopo la presentazione della Legge di Bilancio 2024 al Parlamento si è sviluppata una discussione sulla dimensione dei fondi destinati alla disabilità tra chi affermava che i fondi sono diminuiti rispetto all’anno precedente e le dichiarazioni del Governo che invece affermavano che i fondi sono rimasti gli stessi.
Come stanno effettivamente le cose?
Il Decreto del Ministero del Salute n. 77/2022 sull’assistenza sanitaria territoriale ha introdotto un nuovo strumento per
l’assistenza globale dei pazienti territoriali: il Progetto di salute. In questo contributo, l'autore propone un’analisi
dello strumento come definito dal quadro normativo e propone alcune valutazioni rispetto alla sua attuazione nel sistema
organizzativo dei servizi.
Il PNRR missione salute nelle Marche. Edizione 2023Franco Pesaresi
Questo ebook racconta dei primi due anni (2022-2023) di attuazione della parte sanitaria del PNRR nella Regione Marche. Parliamo di quella che tecnicamente si chiama Missione 6 Salute del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Il PNRR prevede, come è noto, numerosi investimenti sia nella sanità territoriale che in quella ospedaliera, nulla purtroppo per la prevenzione. Parliamo per intenderci di Case della salute, di ospedali di comunità, di centrali operative territoriali, di grandi attrezzature sanitarie, di digitalizzazione ecc.
In queste pagine si cercherà di mettere in condizione il lettore di valutare come procede nelle Marche l’attuazione del PNRR nel settore sanitario, fornendo documentazione e valutazioni.
Gli alloggi per anziani: la grande confusione normativa (2° parte)Franco Pesaresi
Seconda parte di un articolo che affronta il tema della regolamentazione nazionale degli alloggi per anziani. Negli ultimi due anni sono uscite ben 5 norme che dicono cose diverse ed inadeguate.
Gli alloggi per gli anziani: la grande confusione normativa (1° parte)Franco Pesaresi
Negli ultimi due anni (2021-2023) è scoppiato un improvviso e significativo interesse statale per la realizzazione di alloggi
dedicati agli anziani testimoniato da ben cinque norme diverse che si sono occupate del tema.
Si tratterebbe di una cosa molto positiva se non fosse che le diverse norme vanno a costituire un quadro contraddittorio e
confuso.
La rivista "Abitare e Anziani" n.3/2023 ha dedicato l'intero numero agli alloggi assistiti. E' presente il mio articolo: "Gli alloggi assistiti: un'alternativa alle strutture residenziali per anziani".
L'ospedale flessibile. Quale organizzazione e quali modelli per il futuroFranco Pesaresi
Conciliare qualità e complessità oggi implica abbandonare la vecchia concezione delle organizzazioni sanitarie come strutture gerarchiche lineari: i sistemi sanitari e gli ospedali sono sempre più entità complesse governate da leggi di interazione e auto-organizzazione, spesso soggette a fenomeni emergenti, come lo è stato la minaccia pandemica. Sarà questa la chiave per riformare l’assistenza compresa quella ospedaliera, facendo convergere la pluralità di attori su un unico obiettivo: aumentare la flessibilità del sistema. Tutto il contrario della logica di “una singola causa genera un singolo effetto”.
PRIME MISURE PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI. Franco Pesaresi
Le proposte del "Patto per la non autosufficienza" per la legge di bilancio 2024 per avviare un piano di legislatura per l'attuazione della L. 33/2023.
LA SPESA PUBBLICA PER LONG TERM CARE IN ITALIAFranco Pesaresi
Dopo l’approvazione della Legge delega per la riforma del sistema della non autosufficienza (l. 33/2023), e in attesa dei decreti legislativi attuativi, l'articolo propone un’analisi delle spese per la Long Term Care in Italia negli ultimi 10 anni. Una lettura utile per sapere cosa rientra sotto il “cappello” della LTC e quali sono le varie voci di spesa pubblica, tra sanità, indennità di accompagnamento e altri interventi socio-assistenziali. L'articolo propone anche informazioni legate alle macro-funzioni della Long Term Care e un confronto coi numeri degli altri Paesi UE.
CHE FINE FARANNO I NUOVI PRESIDI DI ASSISTENZA TERRITORIALE CON LA MODIFICA ...Franco Pesaresi
L'articolo descrive l'impatto che la revisione del PNRR del 2023 avrà sulle case della comunità, sugli ospedali di comunità e sulle centrali operative territoriali.
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO. Parte 2Franco Pesaresi
IL Piano nazionale non autosufficienza 2022-2024 e la legge di bilancio 2022 hanno introdotto, fra l'altro, un nuovo Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS) - il Percorso assistenziale integrato - che quì viene descritto in un articolo diviso in due parti. Questa è la seconda parte.
LEPS: IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO. Parte 2
ASSEGNI DI CURA: SI CAMBIA?
1. Leggi l'articolo online | Welforum.it
Assegni di cura per gli anziani: si cambia?
Franco Pesaresi, | 03 maggio 2023
Gli assegni di cura
L’assegno di cura è un contributo economico erogato agli anziani non autosufficienti o ai loro familiari per finanziarne
l’assistenza.
In Europa, gli assegni di cura si sono sviluppati a partire dagli anni novanta del secolo scorso soprattutto per i seguenti
motivi:
la presenza di una domanda sempre crescente di lavoro di cura a cui i servizi non riuscivano, almeno in parte, a far
fronte;
le pressioni esercitate, soprattutto dalle organizzazioni dei disabili, che preferivano un contributo in danaro, che avrebbe
consentito maggiore autonomia di scelta;
la fiducia nel mercato del lavoro in grado di fornire servizi migliori e meno costosi;
la volontà politica di sviluppare il lavoro di cura domiciliare in alternativa alla più dispendiosa assistenza istituzionale (Pijl,
1999).
Anche in Italia, gli assegni di cura vengono introdotti nella seconda metà degli anni ’90 su iniziativa di regioni ed enti locali e
sono finalizzati a sostenere economicamente la cura al domicilio o a disincentivare il ricorso alle strutture residenziali degli
anziani non autosufficienti.
Gli assegni possono essere utilizzati per acquistare assistenza privata sul mercato (operatori professionali o non professionali
a pagamento) oppure per remunerare caregiver familiari che si prendono cura dell’anziano (Gori, 2004).
Tutte o quasi tutte le regioni li hanno previsti. È un intervento che incontra il favore sia delle famiglie sia delle persone
anziane. Le condizioni per l’accesso all’assegno di cura variano da Regione a Regione ma sono sostanzialmente riconducibili
ad alcuni elementi essenziali: la valutazione di un certo grado di non autosufficienza; l’accertamento di condizioni reddituali
del nucleo familiare al di sotto di una determinata soglia (solo in alcuni casi non sono previsti limiti di reddito), la capacità del
nucleo familiare di accudire la persona anziana. Le modalità di erogazione dell’assegno di cura sono poi spesso caratterizzate
da un percorso di valutazione iniziale, di presa in carico, di stesura del piano assistenziale individualizzato, di monitoraggio e
di verifica nel corso del tempo (Gori, 2004; Pesaresi, 2005).
Le novità introdotte dalla Legge di bilancio 2022
La Legge di bilancio 2022 (L. 234/2021) ha introdotto una novità sostanziale nell’organizzazione degli assegni di cura. La
norma (art. comma 164) ha infatti stabilito che gli Ambiti territoriali sociali possono erogare contributi (ovvero assegni di
cura), diversi dall'indennità di accompagnamento, per il sostegno della domiciliarità e dell'autonomia personale delle persone
anziane non autosufficienti e il supporto ai familiari che partecipano all'assistenza.
Però, attenzione, tali contributi sono utilizzabili esclusivamente per remunerare il lavoro di cura svolto da
operatori titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore di cui all'articolo 51 del decreto
legislativo 15 giugno 2015, n. 81, o per l'acquisto di servizi forniti da imprese qualificate nel settore dell'assistenza
sociale non residenziale.
La novità è concentrata nella frase precedente. Gli assegni di cura possono essere utilizzati solo per:
remunerare il lavoro di cura svolto da operatori titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di
settore di cui all’articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ovvero per assumere regolarmente assistenti
familiari;
oppure per l'acquisto di servizi forniti da imprese qualificate nel settore dell'assistenza sociale non residenziale
(cooperative ed altro).
Queste due possibilità sono già previste dalle normative regionali ma la novità non sta in ciò che c’è ma in ciò che manca.
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2. Oggi, molte regioni (Emilia Romagna, Marche, Toscana, ecc.) prevedono che l’assegno di cura si possa erogare anche per
supportare l’attività assistenziale dei caregiver familiari che invece adesso è un’ipotesi non più prevista. Nella nuova
normativa manca questa ultima possibilità.
Qualche valutazione
In sostanza, la Legge di Bilancio 2022 ha stabilito che gli assegni di cura per gli anziani non autosufficienti dovranno essere
utilizzati solo per acquistare servizi sul mercato privato acquisendo prestazioni da imprese (cooperative ed altro) o da
assistenti familiari. Non sono più previsti assegni di cura per gli anziani non autosufficienti che vengono assistiti dai loro
familiari.
È questo il senso della norma anche se la stessa si esprime in modo contraddittorio laddove, nello stesso comma, afferma che
gli assegni cura servono anche per il supporto ai familiari che partecipano all'assistenza.
Che succederà ora?
Questa è una materia che rientra nella postestà legislativa esclusiva delle regioni ma non quando le risorse che vengono
utilizzate per questo intervento sono erogate dallo Stato che chiede una rendicontazione coerente alla destinazione delle
risorse stabilita dalle norme statali.
La maggior parte delle regioni utilizza le risorse del Fondo nazionale per le non autosufficienze (FNNA) per finanziare gli
assegni di cura che poi sono materialmente erogati dagli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) o dai Comuni per cui in questi casi
dovremo attenderci una modificazione dei requisiti di accesso al contributo economico.
Nei casi in cui gli assegni di cura siano finanziati da Fondi regionali, le stesse regioni potranno stabilire se adeguarsi o meno
alla legge di bilancio 2022.
La decisione contenuta nella Legge di Bilancio 2022 si presta a valutazioni di segno diverso. È noto che i servizi assistenziali
italiani sono caratterizzati da un eccessivo peso dei contributi economici a scapito dei servizi in natura e questo non ha
permesso uno sviluppo adeguato dei servizi formali e ha favorito il lavoro nero. Per cui indirizzare gli assegni di cura verso
l’acquisto di prestazioni formali va valutato positivamente anche per la garanzia che le risorse vengano effettivamente
utilizzate per l’assistenza.
Per contro, eliminare i caregiver familiari dai possibili beneficiari dell’assegno di cura potrebbe essere un grave errore perché
ci sono caregiver familiari che hanno perso reddito per dedicarsi interamente o parzialmente all’assistenza di un suo caro. I
caregiver familiari svolgono un ruolo enorme e insostituibile nell’assistenza degli anziani non autosufficienti e l’Italia non si
può permettere di perdere il loro contributo. Ma non solo. I caregiver familiari vanno sostenuti nella loro attività tanto più in
Italia che ha ancora una legislazione di sostegno ai caregiver familiari sottosviluppata rispetto agli altri principali paesi
europei.
Forse si potrebbe trovare un’ipotesi intermedia che potrebbe vedere ancora i caregiver familiari, se conviventi, possibili
beneficiari degli assegni cura con esclusione però di quei caregiver familiari che beneficiano di trattamenti pensionistici. In
questo modo si sosterrebbero quei caregiver familiari conviventi in età da lavoro che hanno perso reddito o possibilità di
lavoro per assistere un loro caro. Ma bisognerebbe cambiare la legge.
Bibliografia
Gori C., “L’ipotesi cash. Diffusione, profilo, nodi”, in Micheli G. A.. (a cura di), La questione anziana, Franco Angeli,
Milano, 2004.
30/12/2021, n. 234: Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio
2022-2024.
Pasquinelli S. (a cura di), Nuovi strumenti di sostegno alle famiglie, Carocci editore, Roma, 2007.
Pesaresi F., “Le prestazioni in denaro per gli anziani non autosufficienti”, Servizi Sociali Oggi, n. 6/2005, Maggioli
Editore.
Pijl M., “Assegni di cura domiciliare e autonomia degli utenti”, Prospettive Sociali e Sanitarie, n.8/1999.
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