La musica è magica di notte, quando corre veloce dentro le pieghe del crepuscolo o si nasconde fra le ombre e nei nidi abbandonati. È silenziosa quanto basta per non farsi abbindolare, talvolta aggrappata a un divano, di solito accoccolata tra le note di uno strumento qualsiasi, meglio se a fiato, fa più malinconia.
Da anni trascorri tutte le notti cullata dalla musica, sprofondata dentro una poltrona a fiori o accucciata in un divano di pelle ormai consunto. Sola e senza fretta, tu, la musica e quattro sogni pescati a caso tra i mille che potresti rintracciare, scelti d’istinto tra le pile dei dischi che ricoprono la sala; né brutti, né belli, né alti né magri, eppure pezzi di vita, raccolti in una nota e che la musica sa dipingere di colori. Ti sei accorta da tempo che la musica è più seducente quando guarnisce un sogno e così la lasci fare, da anni, tutte le notti.
Questa sera hai scelto un disco soltanto per la copertina: ritrae un pupazzo di stoffa con un violino e un organo a fianco. È una copertina strana, curiosa e pensi per un attimo quale sogno bizzarro possa nascondersi dietro a un’illustrazione del genere, quale sentimento o persona la abiti. Poi, come al solito, sistemi il disco, accendi lo stereo e sprofondi nella poltrona a fiori. Di lì a poco stai già sognando...
Universal design aims to make products and environments accessible to all people, regardless of age, ability, or situation. It considers the needs of people with disabilities and those from different cultural and linguistic backgrounds. An example of universal design is a telescope at a tourist site that is accessible from a wheelchair at eye level for both seated and standing users. Universal design principles can be seen in everyday features that support access and usability for all members of society, including those who use wheelchairs.
Cultura & Innovazione - Porta i Beni Culturali a scuola - 2014culturaeinnovazione
Servizio informativo dedicato alle scuole medie della Provincia di Crotone, offerto dal Consorzio Cultura e Innovazione, soggetto gestore del polo d'innovazione tecnologica dei Beni Culturali della Regione Calabria
- The document is a curriculum vitae for Miskin Utreshwar Vishnu that outlines his work experience, education, skills, and objective.
- He has over 4 years of experience as a Production Planning Control Engineer and 1 year as a Production Engineer, working on projects involving food processing equipment, pressure vessels, and other industrial machinery.
- His academic qualifications include a Bachelor's degree in Mechanical Engineering and a diploma in Automobile Engineering.
Universal design aims to make products and environments accessible to all people, regardless of age, ability, or situation. It considers the needs of people with disabilities and those from different cultural and linguistic backgrounds. An example of universal design is a telescope at a tourist site that is accessible from a wheelchair at eye level for both seated and standing users. Universal design principles can be seen in everyday features that support access and usability for all members of society, including those who use wheelchairs.
Cultura & Innovazione - Porta i Beni Culturali a scuola - 2014culturaeinnovazione
Servizio informativo dedicato alle scuole medie della Provincia di Crotone, offerto dal Consorzio Cultura e Innovazione, soggetto gestore del polo d'innovazione tecnologica dei Beni Culturali della Regione Calabria
- The document is a curriculum vitae for Miskin Utreshwar Vishnu that outlines his work experience, education, skills, and objective.
- He has over 4 years of experience as a Production Planning Control Engineer and 1 year as a Production Engineer, working on projects involving food processing equipment, pressure vessels, and other industrial machinery.
- His academic qualifications include a Bachelor's degree in Mechanical Engineering and a diploma in Automobile Engineering.
In quell'unico attimo, in quel primo sguardo, i due uomini passarono dalla fase di “sconoscenza” a quella di “curiosità” a quella di “studio dell'altro” e, infine, si piacquero. Era passato meno di un secondo.
Quotidiano Brescia Oggi del 3 agosto 2014. Articolo sulla interpretazione di Luca Zingarelli del "Il sorriso dell'obice", a cura di Dario Malini, Mursia editore
Favole su ordinazione il lungo-viaggio-della-campana-stonataClaudia Beggiato
Con 800fiabe.it,
puoi far scrivere, gratis, una favola su ordinazione.
Vuoi una favola dedicata al tuo bambino, alla tua classe, a tuo nipote?
Vuoi regalare una fiaba al figlio della tua migliore amica?
Il tuo bambino ha bisogno di risolvere una paura?
Stai lavorando in classe su un argomento specifico e vorresti promuoverlo in maniera diversa?
Manda una mail a
claudia [at] 800fiabe.it sostituisci [at] con la @ chiocciola
dando alcune informazioni di massima sul bambino/classe a cui è dedicata:
Lettera al vento: esercizio di scrittura creativa volto alla riflessione-attualizzazione del messaggio di lode del "Cantico delle creature" di San Francesco. Scritta da Giorgia Quaresima, IIA, scuola secondaria di I° grado, San Vito Romano (Rm)
16 dicembre 2017 | Pensare Futuro: Incontro con Alberto PellaiAskesisSrl
Primo incontro di "Pensare Futuro", ciclo di conversazioni sulle sfide di domani organizzato dal Centro Gulliver Varese.
Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell'età evolutiva
Modera: Maria Teresa Antognazza, giornalista
25 – 26 Novembre 2017 | Momento di NataleAskesisSrl
Abbiamo bisogno di scoprirci per poterci raccontare, con parole nuove, formanti, inclusive, capaci di rigenerare la nostra e la vita di chi ci sta accanto.
Ne abbiamo bisogno perché non possiamo prescindere dalla nostra storia, dai nostri vissuti, dal riconoscerci creature, ridimensionando la nostra tendenza al pensarci onnipotenti o al mostrare falsa umiltà, e riconoscendo la bellezza della nostra storia.
Possiamo farlo a partire da un confronto sincero con la Scrittura, con quell’unica Parola capace di riscrivere ogni giorno, nuovamente, una storia inattesa, ma sperata.
E allora quale incarnazione ci attende? Quale la meta ultima di ogni incarnazione?
Nella bellissima cornice dell’Eremo San Giorgio, saremo guidati nella riflessione su due testi del Vangelo da Suor Myriam D’Agostino, monaca benedettina del Monastero Sant’Anna di Bastia Umbra.
More Related Content
Similar to Askesis | "Dietro San Giulio" di Massimo Folador
In quell'unico attimo, in quel primo sguardo, i due uomini passarono dalla fase di “sconoscenza” a quella di “curiosità” a quella di “studio dell'altro” e, infine, si piacquero. Era passato meno di un secondo.
Quotidiano Brescia Oggi del 3 agosto 2014. Articolo sulla interpretazione di Luca Zingarelli del "Il sorriso dell'obice", a cura di Dario Malini, Mursia editore
Favole su ordinazione il lungo-viaggio-della-campana-stonataClaudia Beggiato
Con 800fiabe.it,
puoi far scrivere, gratis, una favola su ordinazione.
Vuoi una favola dedicata al tuo bambino, alla tua classe, a tuo nipote?
Vuoi regalare una fiaba al figlio della tua migliore amica?
Il tuo bambino ha bisogno di risolvere una paura?
Stai lavorando in classe su un argomento specifico e vorresti promuoverlo in maniera diversa?
Manda una mail a
claudia [at] 800fiabe.it sostituisci [at] con la @ chiocciola
dando alcune informazioni di massima sul bambino/classe a cui è dedicata:
Lettera al vento: esercizio di scrittura creativa volto alla riflessione-attualizzazione del messaggio di lode del "Cantico delle creature" di San Francesco. Scritta da Giorgia Quaresima, IIA, scuola secondaria di I° grado, San Vito Romano (Rm)
16 dicembre 2017 | Pensare Futuro: Incontro con Alberto PellaiAskesisSrl
Primo incontro di "Pensare Futuro", ciclo di conversazioni sulle sfide di domani organizzato dal Centro Gulliver Varese.
Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta dell'età evolutiva
Modera: Maria Teresa Antognazza, giornalista
25 – 26 Novembre 2017 | Momento di NataleAskesisSrl
Abbiamo bisogno di scoprirci per poterci raccontare, con parole nuove, formanti, inclusive, capaci di rigenerare la nostra e la vita di chi ci sta accanto.
Ne abbiamo bisogno perché non possiamo prescindere dalla nostra storia, dai nostri vissuti, dal riconoscerci creature, ridimensionando la nostra tendenza al pensarci onnipotenti o al mostrare falsa umiltà, e riconoscendo la bellezza della nostra storia.
Possiamo farlo a partire da un confronto sincero con la Scrittura, con quell’unica Parola capace di riscrivere ogni giorno, nuovamente, una storia inattesa, ma sperata.
E allora quale incarnazione ci attende? Quale la meta ultima di ogni incarnazione?
Nella bellissima cornice dell’Eremo San Giorgio, saremo guidati nella riflessione su due testi del Vangelo da Suor Myriam D’Agostino, monaca benedettina del Monastero Sant’Anna di Bastia Umbra.
5 dicembre 2017 | Storie di ordinaria economia AskesisSrl
Presentazione del nuovo libro di Massimo Folador "Storie di ordinaria economia. L'organizzazione (quasi) perfetta nel racconto dei protagonisti".
Martedì 5 dicembre 2017
LIUC - Università Cattaneo
Piazza Soldini, 5 - Castellanza (VA)
Auditorium ore 16.45
SYMPOSION 2017 - La relazione autentica: un'impresa!AskesisSrl
Info e dettagli dell'edizione del SYMPOSION 2017 - La relazione autentica: un'impresa!
Costruire valore in azienda nel rapporto con se stessi, gli altri, il territorio.
Arrivederci allora al 19 ottobre, come sempre in quel posto splendido che è la Cascina Tagliata.
Business Ethics 2017 - Il Bene Comune e il Bene Futuro nell'economia modernaAskesisSrl
Estratto delle slide del secondo modulo del Percorso Formativo in Business Ethics 2017 della Business School Università LIUC - Carlo Cattaneo di Castellanza. Il primo modulo ha come titolo "Il Bene Comune e il Bene Futuro nell'economia moderna".
Docente: Claudio Casiraghi
15 maggio 2017
30 giugno - 2 luglio 2017 | Momento d'Estate 2017AskesisSrl
Locandina del Momento d'Estate 2017 organizzato dall'Associazione Verso il Cenobio.
"Spiritualità senza Dio? L'umanità di Gesù che valore ha per l'uomo contemporaneo?"
Business Ethics 2017 - Dall'identità d'impresa alla strategia AskesisSrl
Estratto delle slide del primo modulo del Percorso Formativo in Business Ethics 2017 della Business School Università LIUC - Carlo Cattaneo di Castellanza. Il primo modulo ha come titolo "Dall'identità d'impresa alla strategia: modelli e strumenti per ripondere alla complessità".
Docente: Massimo Folador
14 maggio 2017 | Vivere il tempo presente AskesisSrl
Vivere il Tempo presente
14 maggio 2017
Abbazia di Viboldone, S. Giuliano Milanese (MI)
"Nella vita dell’uomo, per ogni cosa c’è il suo momento, per tutto c’è un’occasione opportuna. Tempo di nascere, tempo di morire, tempo di piantare, tempo di sradicare, tempo di uccidere, tempo di curare, tempo di demolire, tempo di costruire, tempo di piangere, tempo di ridere …"
Qoelet
1-2 aprile 2017 - Momento di Pasqua 2017 AskesisSrl
Con la Resurrezione, Gesù inaugura un tempo e una modalità nuovi di essere presente tra di noi; non solo: ci invita e ci stimola a rinnovare le nostre relazioni.
L’essere uomini e donne di risurrezione getta luce nuova su noi stessi, sugli altri e su ciò che ci circonda. In questi giorni ascolteremo e mediteremo due brani evangelici. Giovanni 20, 1-18 e Luca 24,13-53. Sono i Vangeli della Resurrezione, in cui ci vengono narrati gli incontri di Gesù risorto con Maria Maddalena, i Discepoli di Emmaus, gli Apostoli e altre persone che hanno vissuto questo momento.
Che effetto fa incontrare il Risorto? Quali sentimenti, provocazioni suscita? Che cosa succede dopo averlo incontrato? Su questi e altri temi saremo accompagnati da Suor Myriam D’Agostino, monaca benedettina del monastero di Sant’Anna (Bastia Umbra – PG – www.monasterosantanna.it) e teologa che spesso accompagna in alcuni incontri anche le nostre comunità monastiche. Inoltre, secondo una consuetudine che sta creando molto interesse, la serata del sabato sarà dedicata all’arte: un film “Come saltano i pesci” e un incontro (sarà presente il regista Alessandro Valori) ci aiuteranno a confrontarci con la storia di chi deve ricostruire la propria identità a partire dal rivedere le proprie relazioni e il proprio modo di “vedere” la vita. Per il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=A1Df0Mkqro8
12 marzo 2017 | Dal silenzio all'ascoltoAskesisSrl
La parola “ascolta” è quella con cui san Benedetto da inizio alla Regola e dunque è la prima parola del libro. Così come la stessa è il termine più usato da tutto l'Antico Testamento. Ma perché tanta importanza ad una parola così semplice? Perché metterla all'inizio di questo nostro percorso? Che strada sembra indicarci nella complessità che stiamo vivendo?
Il titolo dell'incontro però sottolinea un altro caposaldo della spiritualità benedettina: il silenzio, uno stato d'animo che fa da sfondo all'ascolto, che ne crea le condizioni perché l’ascolto sia possibile e fervido. Così come afferma Philip Groning, regista del film “Il grande silenzio”: “solo in completo silenzio si comincia ad ascoltare, solo quando il linguaggio scompare si comincia a vedere”. E quanto in una società "rumorosa" come la nostra siamo capaci di metterci quotidianamente in questa condizione? Quanto il silenzio oggi può divenire risposta nella confusione della vita di ogni giorno?
Questo primo incontro proverà ad approfondire, attraverso momenti di dialogo, riflessione e gioco, questi due grandi temi e a portare alla luce la loro bellezza e l'utilità così da provare ad individuare sollecitazioni e risposte concrete per la nostra quotidianità.
Professione relazione | Workshop Centro GulliverAskesisSrl
Percorso laboratoriale di 5 workshop per imparare a gestire la relazione in modo professionale.
La partecipazione al percorso è gratuita.
Prenotazione obbligatoria.
Nel consueto incontro di fine Giugno, abbiamo riflettuto sul tema della Spiritualità come ponte tra interiorità e azione. L’anno giubilare della Misericordia che si sta concludendo ci ha fatto riflettere sulla concretezza della spiritualità cristiana che si deve incarnare
in azioni feconde e generatrici di vita. E’ il grande mistero dell’Incarnazione, che caratterizza la spiritualità cristiana. Per questo motivo è importante riflettere sull’umanità di Gesù,
sul suo essere uomo prima ancora che Dio. Il vangelo di Marco inizia con il versetto: Inizio del Vangelo di Gesù Cristo. La buona novella ci parla di una persona, di Gesù Cristo, prima ancora che di verità o di contenuti. Quali sono i tratti caratteristici di questa persona? Dall’umanità di Gesù è possibile trarre degli indicatori di umanità che siano riconosciuti da tutti? Che idea di essere umano, di mondo, di natura scaturisce dall’umanità di Gesù? Come ci sentiamo interpellati dall’umanità di Gesù? In questo “Momento” di Natale, guidati da Padre Vincenzo Bonato, monaco camaldolese e teologo, partendo da alcuni brani del Vangelo andremo alla scoperta dell’umanità di Gesù. Questo incontro, vissuto all’inizio del tempo di Avvento, vuole anche essere una preparazione alla grande Festa del Natale, giorno in cui celebriamo l’inizio della presenza piena e completa del vero volto della misericordia di Dio. L’Abbazia di Maguzzano offre un luogo ideale per tali riflessioni, con la sua storia e il suo contesto paesaggistico di notevole bellezza.
Gulliver festeggia i suoi 30 anni con il ciclo di conferenze "Pensare futuro". Ecco tutti gli appuntamenti del Teatro Santuccio di Varese:
- 12 NOVEMBRE 2016: STEFANO ZAMAGNI, economista e professore universitario, noto soprattutto per i suoi studi sul mondo del non profit e per aver contribuito alla stesura del D.Lgs 460/97 sulle ONLUS, ci aiuterà nel collocarci positivamente in questo cambiamento epocale con una conversazione dal tema “La rinascita possibile. La solidarietà si dà assetto imprenditoriale”
- 26 NOVEMBRE 2016: GIANCARLO CASELLI, magistrato impegnato nell’antimafia ci accompagnerà ad esplorare la tematica delle regole come strumento per non cadere in “trappola”.
- 10 DICEMBRE 2016: ANGELO SCOLA, arcivescovo di Milano, cardinale e teologo, affrontando la tematica “Il pensiero di Cristo in una convivenza plurale” rifletterà con noi sul fatto che ogni Opera sociale ed educativa, per avere successo e durare nel tempo, ha alla sua base un Ideale che la guida e la orienta.
SYMPOSION 2016 - Il gusto della ResponsabilitàAskesisSrl
Diario della giornata del 20 ottobre presso la Cascina Tagliata di Bregazzana, Varese: SYMPOSION 2016 - Il gusto della Responsabilità.
Diario a cura di Arianna Boldi.
Symposion 2016 - Il gusto della responsabilità AskesisSrl
SYMPOSION È UN PROGETTO INTERAZIENDALE DEDICATO A TUTTI COLORO CHE DESIDERANO APPROFONDIRE, ATTRAVERSO UNA MODALITÀ ANTICA E NUOVA INCENTRATA SUL PIACERE DEL CONFRONTO E DELLA CONVIVIALITÀ, LE PROPRIE CONOSCENZE I IN MERITO AD ALCUNI DEI PRINCIPALI AMBITI DEL NOSTRO AGIRE QUOTIDIANO. QUEST’ANNO SI TERRÀ IL 20 OTTOBRE 2016 E ABBIAMO DECISO DI PORRE L’ACCENTO SUL TEMA DELLA RESPONSABILITÀ, CRUCIALE E TRASVERSALE PER OGNUNO DI NOI IN QUALSIASI FASE O CAMPO DELLA NOSTRA VITA E/O ATTIVITÀ.
25 settembre 2016 | La libertà di seguire una regolaAskesisSrl
A volte corriamo il rischio di perdere il vero significato di alcune parole della nostra vita quotidiana. Il termine responsabilità è uno di questi.
Ma cosa significa allora essere responsabili? Perché se ne parla così tanto senza renderci conto che è un concetto cardine del nostro vivere? E come fare per "divenire" più responsabili, dando così un "colore" e un "sapore" diverso ai nostri giorni?
Ma c’è un altro termine, ancora più importante per la nostra felicità che si accompagna al primo: libertà. Anche questo un termine abusato e che si presta a numerose incomprensioni. Non esiste solo una libertà “da” (condizionamenti, limiti, vincoli) o una libertà “di” (agire, scegliere) ma il tutto si completa con la libertà “per” (ricerca di senso e apertura all’altro). Perché proprio la Regola di san Benedetto (che è una regola per l'appunto) ha qualcosa da dirci di importante sulla libertà? E su un altro termine, autenticità, che è anche per la spiritualità benedettina uno degli "snodi" del nostro essere uomini?
Che senso hanno le regole? Come armonizzare responsabilità e libertà?
Le domande sono tante e antiche e il nostro sarà un primo pezzo di cammino da fare assieme e in compagnia di questa storia enorme che ci accompagna.
9-11 settembre 2016 | Quale umano per il terzo millennio?AskesisSrl
Premessa:
Il momento storico che stiamo vivendo è ricco di opportunità notevoli.
Pur in mezzo a tanti problemi e incertezze, pensiamo che sia doveroso riflettere e agire per ridare speranza, nuova linfa e creare rete tra tutte le persone di buona volontà che intendono impegnarsi per vivere in pienezza la propria esistenza.
Interverranno Vito Mancuso e Giorgio Bonaccorso
Comunicazione Etica nell'era della globalizzazione | Master Executive in Busi...AskesisSrl
Estratto delle slide del quarto modulo del Master Executive in Business Ethics 2016 dell'Università LIUC - Carlo Cattaneo di Castellanza su "Comunicazione Etica nell'era della globalizzazione".
Docente: Dott. Claudio Casiraghi
Marketing etico | Master Executive in Business Ethics 2016 - Università LIUCAskesisSrl
Estratto delle slide del terzo modulo del Master Executive in Business Ethics 2016 dell'Università LIUC - Carlo Cattaneo di Castellanza su "Marketing etico: nuovi strumenti e frontiere per un risultato sostenibile".
Docente: Dott. Claudio Casiraghi
Marketing etico | Master Executive in Business Ethics 2016 - Università LIUC
Askesis | "Dietro San Giulio" di Massimo Folador
1. Dietro San Giulio
Racconto tratto da
Il sapore del pane
di Massimo Folador
Edizioni Angelo Guerini e Associati SpA
2. La musica è magica di notte, quando corre veloce dentro le pieghe del
crepuscolo o si nasconde fra le ombre e nei nidi abbandonati. È
silenziosa quanto basta per non farsi abbindolare, talvolta aggrappata
a un divano, di solito accoccolata tra le note di uno strumento
qualsiasi, meglio se a fiato, fa più malinconia.
Da anni trascorri tutte le notti cullata dalla musica, sprofondata dentro
una poltrona a fiori o accucciata in un divano di pelle ormai consunto.
Sola e senza fretta, tu, la musica e quattro sogni pescati a caso tra i
mille che potresti rintracciare, scelti d’istinto tra le pile dei dischi che
ricoprono la sala; né brutti, né belli, né alti né magri, eppure pezzi di
vita, raccolti in una nota e che la musica sa dipingere di colori. Ti sei
accorta da tempo che la musica è più seducente quando guarnisce un
sogno e così la lasci fare, da anni, tutte le notti.
Questa sera hai scelto un disco soltanto per la copertina: ritrae un
pupazzo di stoffa con un violino e un organo a fianco. È una copertina
strana, curiosa e pensi per un attimo quale sogno bizzarro possa
nascondersi dietro a un’illustrazione del genere, quale sentimento o
persona la abiti. Poi, come al solito, sistemi il disco, accendi lo stereo e
sprofondi nella poltrona a fiori. Di lì a poco stai già sognando...
...Il lago si è assopito poco dopo i gerani e le case invecchiate
dall’umidità. C’è vento questa sera, vento di lago. Lieve e sfuggente
che non ha nulla a che vedere con quello che spira sul mare. Questo è
discreto, rincuora. Oltre al vento, sul lago, è tutto silenzio: le poche
persone, qualche gatto, voi due, tutto tace. Persino gli animali sanno
che dentro a una tale bellezza è un peccato parlare, tanto più se resta
poco da dire. Meglio allora ascoltare: il vento, il lago o sgattaiolare via.
3. Siete arrivati dalla città apposta per suonare in questo strano paese
fatto di un pugno di abitazioni appena, ma con una chiesa barocca da
far invidia alla capitale che se ne sta appisolata proprio sopra alle case,
alla fine della scalinata, come una sorta di benedizione perenne, quasi
un amuleto. Chiesa strana, dicono in paese e non aggiungono altro. In
città rispondono che è fatta apposta per la musica e vi accorrono a
frotte, specie in estate, chi per ascoltare concerti, chi soltanto per
guardarsi attorno per ore intere, senza smettere un minuto.
Il vostro sarà l’ultimo concerto dell’estate, poi fino a dicembre in chiesa
riecheggeranno soltanto litanie e rosari e ai vestiti della festa si
sostituiranno quelli scuri degli anziani e le loro chiacchiere sul sagrato.
Vi hanno invitati apposta, perché lo spettacolo che chiude la stagione
deve essere il più bello e non può riservare sorprese. Per questo
occorrono musicisti di fama e musiche celestiali di cui la gente possa
serbare a lungo il ricordo. Da queste parti l’inverno dura parecchio ed
è bene che la musica lo trattenga lontano.
Proprio per non tradire questa attesa avreste voluto avvertirli prima di
accettare; forse era meglio informarli che il loro ultimo concerto per voi
sarebbe stato il primo, o meglio, il primo dopo una lunga serie di
successi. In genere capita soltanto agli inizi di sentirsi impacciati, a voi
invece è accaduto dopo vent’anni di onorata carriera, quando avete
messo da parte applausi e inchini e vi siete guardati negli occhi per
potervi trovare.
4. Alla fine comunque avete deciso di accettare; meglio rischiare i fischi
che non riuscire a farsi capire. Come spiegare a chi vi ha ascoltato mille
volte che vi sentite all’esordio e che vi tremano le mani alla semplice
idea di suonare insieme in quel luogo? No, non c’entra l’esperienza né
tantomeno la musica. Il fatto è che soltanto dopo tanti anni di concerti
insieme avete scoperto di esistere l’uno per l’altra, di esistere al di là
della musica, dell’organo e del violino s’intende.
Certo fa paura rendersene conto dopo tutto questo tempo. A una certa
età ci si crede avvezzi a tutto e non si è abituati alla tenerezza e invece
a un tratto, mentre suoni, spuntano altri sguardi oltre le note, lo
spartito diventa un groviglio e ti servono mille pause per rimanere
attento. Così arrivi a metà giornata senza ancora aver fatto un passo
avanti e allora cambi di posto, accavalli le gambe, provi a fermarti di
nuovo. Bevi un caffè, fai due passi all’aria aperta, fumi una sigaretta; ci
sarà pure il modo per tornare a suonare tranquilli. In fondo l’organo è
rimasto quello di sempre e la musica anche. Invece quando riprendi è
tutto come prima, inutile diventare matti. Oggi esiste dell’altro
all’infuori dell’organo e dello spartito, una presenza che fino a ieri non
t’apparteneva.
A lei è accaduta la stessa cosa e aveva sentito il violino tremare nelle
mani, le corde farsi dure e ostili. Uno spartito intero, poi un altro: di
sicuro è un contrattempo, ancora una partitura e tutto tornerà come
prima. Invece quando la prova è finita ti sei girata e hai sentito
addosso lo stesso sguardo, quello che ti accompagna a casa la sera e ti
fa sembrare ogni cosa fuori posto. Prima la sera stavi così bene e
adesso invece tutto sembra diverso: più angusto, più solo, come se
fosse una casa d’altri, vuota.
5. C’è voluto del tempo per capire. La musica in questo non aiuta perché
reclama per sé l’intero, come ogni altro amore; è superba, testarda e sa
ammaliare. Fosse stato per la musica forse sareste ancora lì ad
attendere, ad annusare quegli sguardi strani senza riuscire a capire.
Invece a un tratto avete lasciato cantare altre note, più alte, più pure,
ma non avreste mai immaginato a quali virtuosismi può arrivare la
grazia. Non esiste né autore, né strumento capace di tanta bellezza; è
una sorta di miracolo, una faccenda che non si può comprendere. Ecco
cosa avreste voluto raccontare prima di iniziare il concerto ed è un
peccato che la gente non avrà il tempo di intuirlo; vedrà due musicisti
mentre voi siete uno solo.
Le case affacciate sul lago accompagnano l’imbrunire, lo accolgono
quasi, portandolo leggero fin sopra l’acqua. Sui balconi e nelle viuzze è
tutto un fiorire di gerani, di profumi appena accennati e chiazze di
colore.
Anche la musica è colore, soprattutto oggi con lei al tuo fianco. Insieme
lasciate la piazza e salite adagio verso la chiesa. Per strada incontrate
solo un gruppo di ragazzi, una signora anziana e qualche gatto. Le sere
di fine estate sono sempre suggestive ma questa lo è in modo
particolare: persino la gente pare messa al posto giusto e tutto è in
ordine, perfetto, come in una cartolina in cui è piacevole trovarsi.
Quando il lago e la gente sanno ancora d’estate la vita sembra debba
ancora sbocciare mentre invece si prepara a fuggire, rincorrendosi.
Di tanto in tanto ti volti a sorriderle, lei neppure se ne accorge ma fa lo
stesso. Ciò che conta è sentire la sua mano tremare anche se non fa per
niente freddo stasera. Davanti al sagrato regna soltanto il silenzio,
nessuno vi scruta o vi applaude. Un tempo sospiravi gli applausi, li
reclamavi quasi, anche quando la gente tra il pubblico non capiva. Ciò
che per te contava era esserci, farsi acclamare. Ricordi come fosse oggi
un’esibizione in città, su un palcoscenico enorme; il concerto era stato
un disastro: l’acustica, tu, lo strumento, tutto fuori posto.
6. Eppure il pubblico era in piedi ad applaudire e mentre tu li fissavi
esterrefatto loro continuavano a battere le mani incantati. Così era
accaduto da allora ogni volta che avevi suonato; il pubblico applaude,
questo è ciò che conta, applaude sempre.
Lei non c’era quella sera e non c’erano i suoi sguardi intrecciati al
violino. Ne erano presenti altri, certo, tre per l’esattezza, ma un violino
senza sguardi è tutto un altro affare, un fatto quotidiano che passa
quasi inosservato.
Chissà che impressione ti farà suonare stasera con lei al tuo fianco. È
persino difficile immaginarlo. Ti chiedi se ci sarà tanta o poca gente,
tanti o pochi applausi; di certo ti farà un effetto strano barattare un
applauso con quell’emozione sottile che stai imparando a gustare:
l’uno così concreto e tenace e l’altra così tenera e sfuggente. Per questo
ti volti e le sorridi ancora; devi sapere con certezza che esiste, devi
poterla toccare, è la sola faccia dell’emozione che oggi ti interessa
sfiorare, la sola che ti piacerebbe mostrare.
La porta della chiesa è aperta, forse all’interno c’è già qualcuno che vi
aspetta. Entri con lei in punta di piedi; chi suona ha sempre paura di
far baccano perché è brutto, stride, soprattutto in una chiesa, barocca
per di più e assopita in riva al lago. Non c’è nessuno neppure tra le
panche, ai piedi dell’altare troneggia l’organo e al suo fianco, sistemato
sopra una sedia, il violino. Anch’essi stanno in silenzio, immersi tra le
statue di pietra grigia e i quadri appesi alle pareti. Sono i vostri
compagni di viaggio e suoneranno insieme anche stanotte, o almeno ci
proveranno. In uno strumento è lieve il rimpianto perché non conosce
il rancore e si lascia ammansire dalla malinconia, suona e basta, finché
ha fiato e resta qualcuno ad ascoltare.
7. Quando raggiungi l’organo ti accomodi davanti alla tastiera come hai
fatto tante volte. Le mani scorrono leggere sui tasti e senti la musica
scivolarti addosso un poco alla volta, una nota, due, poi un’altra più
decisa e un’altra ancora. Adesso la chiesa comincia a respirare e si vede
che è fatta per la musica: ridono persino le panche in legno, allineate
per bene tra le navate e le statue vecchie di cent’anni. Quando volgi lo
sguardo verso di lei rimani per un attimo a osservarla mentre inizia a
giocare con lo strumento: le dita veloci sulle corde, l’arco che fende il
silenzio. Tra l’organo e il violino scorre subito una nenia sottile, quasi
invisibile e non serve guardarsi per suonare all’unisono. La musica
fluisce rapida come un gioco imparato a memoria, uno di quelli che
stanno nelle viscere e corrono da soli per non incespicare.
La chiesa finalmente si sta riempiendo, le persone salgono a frotte,
bisbigliano. I più fortunati riescono a sedersi davanti, nelle panche
riservate alle autorità. Ci sono anche dei bambini e qualche curioso che
si chiede perché state già regalando della musica buona prima del
concerto vero e proprio. Chissà se intuiscono che è il frutto
involontario di una passione enorme, mentre vi ascoltano attoniti
senza neppure fiatare.
Forse adesso però è meglio smettere di suonare e godersi lo spettacolo
dall’alto. È così bello dal palco divertirsi a guardare gli abiti delle
signore, le mani tutte ingioiellate che luccicano come faretti. Chissà
poverine da quanto aspettavano questa serata e per quanto ne
parleranno nel tentativo di ammaliare gli sprovveduti che hanno
disertato o di farsi ammaliare dai ricordi. Lei finalmente ha riposto il
violino e si volta verso di te, accennando un sorriso rapido, quasi a
blandirti.
8. Anche tu hai finito di suonare e ti lasci trasportare dentro quella marea
di gente multicolore che odora più dell’incenso e brulica come candele
appena accese. La chiesa adesso è calda, zeppa di fumi e di sapori,
quasi soffocata in quel pezzo di mondo imbellettato e goffo. Un
signore, due signori, una signora, due signore. «C’è una sedia libera?».
«Il prefetto! Sta arrivando il prefetto!». «Silenzio per favore. Silenzio».
Ancora oggi, a distanza di anni, ti chiedi per quale strano motivo a un
tratto hai deciso di alzarti; forse è stata colpa del prefetto o di tutto
quel profumo. Certo è che senza dire nulla di colpo ti sei alzato,
proprio mentre tutti stavano finalmente in silenzio, pronti ad
applaudirti, hai tossito e ti sei voltato a fissarla. Lei era in piedi, bella,
anzi adesso ancora più bella. Perché barattarla con tutta quella gente
allora? Perché barattarla con una musica maldestra, offuscata da mille
lustrini e profumi? I lustrini non vi appartengono e forse neppure i
profumi. Persino il violino, immerso in tanto disordine, cambia di
forma e le corde stridono, così come stride essere qui oggi, tra tutta
quella gente sconosciuta.
Quelli della prima fila devono aver intuito qualcosa perché
trattengono il respiro e ti osservano sgranando gli occhi. È strano un
organista che si guarda attorno, in piedi, con aria svagata; pare pensi
ad altro e non al concerto. Di sicuro non hanno ancora capito che stai
per andartene, neppure adesso che hai appoggiato il panno sui tasti e
stai fissando i loro volti uno a uno. Peggio per loro, tanto prima o poi si
rassegneranno e capiranno che non sempre basta pagare per ottenere
in cambio qualcosa, non stasera almeno.
9. Un passo e ti avvicini al violino. Anche lei deve aver capito soltanto
ora e ti sorride, segno che la faccenda comincia a divertirla. Così la
prendi per mano e le accarezzi le dita come in un cenno di intesa.
Rimanete in piedi, voi due soli, dentro a tanto stupore, due isole in un
mare di sguardi.
Credevi che la navata fosse più lunga invece dura un secondo,
nemmeno il tempo per te di stancarti e per loro di capire. Varcate
insieme il portone quasi di corsa, fuori l’aria è fresca e leggera, aria di
lago che sa di nostalgia e di tenerezza; non per niente la fa da padrona
da quelle parti e resta per tutti una faccenda a metà, qualcosa da
conquistare giorno dopo giorno, in autunno così come nelle mattine di
nebbia, a cavallo della brezza e appisolati sulle panchine.
A questo pensi mentre scendi la scalinata correndo accanto a lei che
sorride e non riesce a parlare. Il fiato è già grosso e i passi fragili. Tra
qualche minuto qualcuno inizierà ad alzarsi e a guardarsi intorno;
fisseranno l’organo vuoto e il violino, sparito, mentre il prefetto
comincerà di certo a spazientirsi. Chissà se troveranno in fretta
qualcuno che possa suonare al vostro posto e se capiranno. Capita di
vivere situazioni a prima vista incomprensibili, non sarà certo né la
prima né l’ultima volta. A voi poco importa, ciò che conta adesso è
soltanto il profumo dei gerani e il brontolio complice del lago. Sì,
perché il lago è preparato quando si discorre di emozioni, dell’amore e
di una vita che vale la pena tornare a scolpire. Lui ne ha accarezzate
tante, alcune bellissime da ascoltare se si ha il tempo e la voglia di
farsele raccontare...
10. ...Questo sogni raggomitolata sulla poltrona a fiori, mentre la musica si
sta spegnendo adagio e senti un’aria fresca accoccolata alla notte. Ti
alzi e ti avvicini con calma alla finestra aperta. Hai scelto bene anche
stavolta, è stato proprio un bel sogno; così bello che è proprio un
peccato ora doversi addormentare.
11. !
!
Per maggiori informazioni visita il nostro sito,
scrivici una mail o un tweet!
!
www.askesis.eu!
info@askesis.eu!
!
!
!