Investimenti esteri in Francia : boom degli investimenti italiani nel 2012Axelle Brown-Videau
Malgrado un anno 2012 caratterizzato dalla crisi dei debiti sovrani in Europa, gli imprenditori italiani confermano il loro interesse nei confronti dei mercati esteri. Nel 2012 infatti, su 693 progetti di investimento di provenienza estera registrati in Francia, 63 progetti provvengono dall’Italia (+ 37% rispetto al 2011). L’Italia realizza cosi il suo miglior risultato degli ultimi 5 anni. Tali progetti consentiranno il mantenimento o la creazione di oltre 2100 posti di lavoro (+31 % rispetto all’anno 2011). Nonostante le difficoltà dell’economia europea, l’Italia si classifica al terzo posto mondiale, dietro gli Stati Uniti e la Germania, per il numero di progetti sviluppati oltralpe e al secondo posto europeo.
Le sfide globali tra norme e rigore: il resoconto di Vania Franceschelli dell’Anasf
Promotori, oltre le Alpi c’è di più
La cronaca dal decimo forum internazionale del settore a Montecarlo
Rischi operativi: risorse umane, processi produttivi, fatti amministrativiFondazione CUOA
Intervento di Corrado Biumi, Group HR Director di Feralpi Group, al seminario "Rischi operativi e processi aziendali: modelli e strumenti di gestione" del RiskCenter
Welfare24, l'iniziativa editoriale di Assidai - Fondo Sanitario integrativo per dirigenti e manager, nel mese di giugno 2014 è dedicato al tema dell'Innovazione come risorsa strategica. Innovazione come parametro per comprendere lo stato di salute di un paese come l’Italia. Innovazione come perno per un piano industriale solido che guarda al futuro e all'internazionalizzazione.
In questo numero: l’analisi dei dati del World Economic Forum, un interessante approfondimento sul mondo delle startup e degli incubatori "Made in Italy" e il piano industriale di Zucchi Spa raccontato da Riccardo Carradori (A.D. di Zucchi).
Leggi Welfare24 ogni mese su Slideshare, Linekdin (assidai) e su www.assidai.it
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Malgrado un anno 2012 caratterizzato dalla crisi dei debiti sovrani in Europa, gli imprenditori italiani confermano il loro interesse nei confronti dei mercati esteri. Nel 2012 infatti, su 693 progetti di investimento di provenienza estera registrati in Francia, 63 progetti provvengono dall’Italia (+ 37% rispetto al 2011). L’Italia realizza cosi il suo miglior risultato degli ultimi 5 anni. Tali progetti consentiranno il mantenimento o la creazione di oltre 2100 posti di lavoro (+31 % rispetto all’anno 2011). Nonostante le difficoltà dell’economia europea, l’Italia si classifica al terzo posto mondiale, dietro gli Stati Uniti e la Germania, per il numero di progetti sviluppati oltralpe e al secondo posto europeo.
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Il 19 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato “Destinazione Italia”.
Su proposta del presidente del Consiglio, Enrico Letta e dei ministri degli Affari Esteri, Emma Bonino, e dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, il Consiglio ha approvato il piano, un progetto per attirare gli investimenti esteri e favorire la competitività delle imprese italiane. Si tratta di 50 misure che toccano un ampio spettro di settori: dal fisco al lavoro, dalla giustizia civile alla ricerca. Il piano è aperto alla consultazione pubblica per tre settimane affinché tutti i soggetti, pubblici e privati, che vogliono apportare un contributo, possano farlo. Al termine di questa fase, “Destinazione Italia” sarà definitivamente approvata dal Consiglio dei Ministri. Tre sono i punti in cui si articola il piano: attrazione, promozione, accompagnamento.
Estratto di rassegna stampa relativa all'ingresso del Gruppo nel programma Elite di Borsa Italiana, che accompagna le aziende più virtuose, italiane e internazionali, in un percorso di crescita e cambiamento culturale e organizzativo.
ANIE svolge un ruolo di primo piano quale presidio tecnologico e normativo promuovendo iniziative volte alla standardizzazione dei prodotti e dei sistemi, portando know how e competenza nell’ambito dei processi decisionali degli organismi di normazione a tutti i livelli.
Lettera aperta al Governo, alla classe politica, agli Organi Istituzionali a presidio del settore, ai componenti Il Consiglio di Amministrazione, agli Azionisti di Controllo ai fondi italiani ed esteri, agli Azionisti di minoranza e ai dipendenti della Società su un nuovo piano industriale per il rilancio di
Telecom Italia.
Prelios Massimo Caputi - Offerta UNA Hotels con Starwood Capitalmichelaplatini
La Prelios di Caputi lancia l’offerta per UNA Hotels con Starwood Capital.
Offerta per Una Hotels da Prelios e Starwood Cap. La società milanese, a caccia di alleanze, punta agli alberghi. Avanza l'unione con Fortress per Npl e Sgr.
Intanto Paolo Scordino AD Prelios SGR fa il punto su nuove sfide: «È sbagliato arrendersi alla logica del declino. Abbiamo davanti a noi un futuro aperto, che dipenderà in buona parte dalle scelte che sapremo fare come società». Paolo Scordino, amministratore delegato di Prelios Sgr, lancia un messaggio di speranza, e al tempo stesso un invito alla responsabilità collettiva. "C'è un futuro in Italia per i nostri nipoti?" è la domanda che farà da filo conduttore dell'incontro organizzato dalla Sgr immobiliare per giovedì 20 febbraio 2014 a Roma, prezzo il Palazzo Pallavicini Rospigliosi.
Massimo Caputi Prelios - Rassegna Web Agosto 2014michelaplatini
Massimo Caputi Prelios - Rassegna Web Agosto 2014
* Fortress, un miliardo sulle sofferenze delle banche
* Nella gara per la Uccmb di Unicredit selezionate le offerte di Lone Star e Fortress-Prelios
* Social Housing: Prelios gestirà Asci, fondo da 50 milioni
* Mercato immobiliare, l'esperto: "Prezzi bassi ancora a lungo"
* PRELIOS , ok al piano e addio alle partnership
* PRELIOS : nel 2016 debito dimezzato, prosegue trattativa con Fortress
* Axa a un passo dal fondo Olinda. L'offerta è di 300 mln
* Varato il nuovo piano al 2016 di PRELIOS
* PRELIOS , il debito è visto dimezzarsi al 2016
* Accordo stipulato con Prelios Sgr, cessione entro la data di scadenza del fondo
* Prelios vende gli immobili residui del fondo Olinda
Il 19 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato “Destinazione Italia”.
Su proposta del presidente del Consiglio, Enrico Letta e dei ministri degli Affari Esteri, Emma Bonino, e dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, il Consiglio ha approvato il piano, un progetto per attirare gli investimenti esteri e favorire la competitività delle imprese italiane. Si tratta di 50 misure che toccano un ampio spettro di settori: dal fisco al lavoro, dalla giustizia civile alla ricerca. Il piano è aperto alla consultazione pubblica per tre settimane affinché tutti i soggetti, pubblici e privati, che vogliono apportare un contributo, possano farlo. Al termine di questa fase, “Destinazione Italia” sarà definitivamente approvata dal Consiglio dei Ministri. Tre sono i punti in cui si articola il piano: attrazione, promozione, accompagnamento.
Estratto di rassegna stampa relativa all'ingresso del Gruppo nel programma Elite di Borsa Italiana, che accompagna le aziende più virtuose, italiane e internazionali, in un percorso di crescita e cambiamento culturale e organizzativo.
ANIE svolge un ruolo di primo piano quale presidio tecnologico e normativo promuovendo iniziative volte alla standardizzazione dei prodotti e dei sistemi, portando know how e competenza nell’ambito dei processi decisionali degli organismi di normazione a tutti i livelli.
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Prelios Massimo Caputi - Offerta UNA Hotels con Starwood Capitalmichelaplatini
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* Varato il nuovo piano al 2016 di PRELIOS
* PRELIOS , il debito è visto dimezzarsi al 2016
* Accordo stipulato con Prelios Sgr, cessione entro la data di scadenza del fondo
* Prelios vende gli immobili residui del fondo Olinda
1. Adesso siamo
big in Japan
CHIMICAI2 Il nonno ha
inventato l'Amuchina.
I nipoti, invece, hanno
sviluppato il segmento
degli elettrodi,
raddoppiando il
fatturato delle Industrie
De Nora. Che con
l'acquisizione in
Giappone si moltiplica
ancora per due.
di Francesca Vercesi
150
milioni
È il finanziamento messo a
disposizione da Unicredit al
gruppo De Nora per acquisire
le due aziende giapponesi.
Sotto, l'Amuchina, inventata
da Oronzio De Nora.
Gli elettrodi made in Italyconquistano il Giappone,
andando così a completare
una leadership i cui confini
sono già tracciati tra l'Europa
e gli Stati Uniti. Industrie De
Nora, società milanese alla
terza generazione specializ-
zata in sviluppo, produzione
e distribuzione di elettrodi per
l'industria elettro chimica, ha
appena concluso un accordo
con la giapponese Mitsui per
rilevare il gruppo Permelec
electrodes e il controllo della
Chlorine engineers corp (Cec)
di Tokyo, società leàder in Asia,
rispettivamente, nello sviluppo
e nella produzione di elettrodi
per l'industria elettro chimica e
nella realizzazione di impianti
per la stessa. Operazioni che
sono state possibili anche gra-
zie al supporto finanziario di
Unicredit che ha messo a di-
sposizione un finanziamento
pari a circa 150 milioni.
Per effetto della doppia ac-
quisizione il gruppo De Nora,
conosciuto in tutto il mondo
per aver inventato l'Amuchina,
già presente in Europa, Stati
Uniti e Sud America, assumerà
anche la leadership nel merca-
to asiatico. Del resto, la Cina
rappresenta il principale pro-
duttore al mondo dell'industria
elettro chimica. Quanto al grup-
po'milanese, che ha in Federico
De Nora e Gianfranco Mora
rispettivamente il presidente
e il vicepresidente e in Paolo
Dellachà e in Matteo Lodrini
l'amministratore delegato e il
direttore finanziario, la quasi
totalità del suo fatturato viene
dall'estero e da circa 10 anni
sta continuando a crescere
attraverso un'attività di acqui-
sizioni molto mirata. Il primo
raddoppio è avvenuto nel 2005
quando il gruppo ha fatto una
campagna acquisti negli Sta-
ti Uniti. Questo è il secondo.
Tanto che da 658 dipendenti si
passerà a 1.400 e da 155 milioni
di euro di fatturato le stime sul
2011 sono di 410 milioni.
Dall'Asia vengono due terzi
del fatturato, in Cina il gruppo
è già al secondo stabilimento.
«La nostra difficoltà è stata far
convivere l'azienda familiare
con quella manageriale. Il fatto
di esserci riusciti rappresenta il
nostro punto di forza e quello
che ci permette di andare avan-
ti» sottolinea Federico De Nora.
I cambiamenti, infatti, non so-
no stati cosa facile per visioni
strategiche diverse tra fratelli e
per mettere ordine nella miria-
de di attività in cui i De Nora
sono attivi: infatti, accanto alla
Industrie De Nora, che spazia
dalla Germania agli Stati Uniti,
dall'India al Brasile, dalla Cina
al Giappone, c'è anche la finan-
ziaria Norfin chiamata innan-
zitutto a svolgere un ru01o' di
supporto economico e tecnico
alle attività del ramo industria-
le. «Ora ci concentriamo sul
Giappone, che noi conosciamo
da molto tempo:. sono almeno
quarant'anni che lavoriamo con
i giapponesi, eppure ci sorpren-
dono in continuazione, è un
mercato molto difficile per la
lingua, i parametri culturali e il
loro proverbiale scetticismo nei
confronti di ciò che è diverso»
racconta De Nora.
TRA FAMIGLIA E MANAGER
La squadra di comando del
gruppo De Nora al completo:
da sinistra. in senso orario.
Federico De Nora. Paolo
Dellachà. Matteo Lodrini
e Gianfranco Mora.
L'azienda continua a inve-
stire in ricerca e sviluppo i cui
centri sono in Italia e negli Stati
Uniti, a Cleveland. «Nel 2010
abbiamo investito il 4,5% del
fatturato» precisa l'a.d., Paolo
Dellachà. «Collaboriamo con
l'Università di Ferrara, il Politec-
nico e l'Università di Boston, ma
cerchiamo difare nuove alleanze
in questa direzione». Anche il
Medio Oriente è un mercato in-
teressante. «Qui abbiamo clienti
storici. Da quest'area vengono
delle buone commesse, si lavo-
ra su opere infrastrutturali dalle
dimensioni gigantesche. Abbia-
mo sedi anche in India, a Goa,
e in Brasile, vicino a San Paolo:
quest'ultima è un'area di interes-
se inferiore per il momento. Lo
scorso anno ilfatturato è stato di
soli lO milioni di euro» aggiunge
Dellachà.
Il gruppo è molto attivo an-
che nella protezione catodica, la
cui applicazione tradizionale è
quella per le superfici esterne di
tubazioni o cisterne in acciaio
interrate o immerse in acqua di
mare. Qualche esempio? L'Ope-
ra House di Sydney, il Cristo di
Rio de Janeiro o le piattaforme
petrolifere. Ma è sull'elettro-
metallurgia e sul trattamento
delle acque che si giocheranno
le prossime partite. «È un bu-
siness enorme dove i fondi di
private equity stanno facendo a
gara per entrarci» sottolinea De
Nora. «Infine, faremo nuovi bu-
siness nel settore dell'ossigeno.
Lo sviluppo avverrà o interna-
mente o attraverso acquisizioni
esterne». Ora, al gruppo, non
resta che consolidare quello che
hanno appena messo a segno
e ripagare il debito, che però
non è una preoccupazione. «È
gestibile e non va a rallentarci
per i prossimi anni. Siamo snelli
e avremo la possibilità di fare
nuove partnership» conclude
DelIachà. G
Il