PON 2014/2020 - ALLEGATI N.2 - N.3 e N.4 Note metodologiche per la quantifica...TT Tecnosistemi s.p.a.
PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE
“Per la Scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento”
Programmazione 2014-2020
Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni Scolastiche statali per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN.
ALLEGATI N.2 - N.3 e N.4
Note metodologiche per la quantificazione dei criteri di selezione
Note metodologiche relative alla quantificazione dei seguenti indicatori:
- disagio degli apprendimenti
- status socio economico e culturale delle famiglie degli studenti
- tasso di abbandono nel corso dell’anno scolastico
- presenza di nuove tecnologie rispetto al numero degli allievi
Il governo taglia le gambe all'università. Mandiamolo a casa!
NO a una riforma falsa. SÌ a una riforma vera.
L'università e la ricerca sono il futuro dell'Italia.
Cambiamo l'università per cambiare l'Italia.
PON 2014/2020 - ALLEGATI N.2 - N.3 e N.4 Note metodologiche per la quantifica...TT Tecnosistemi s.p.a.
PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE
“Per la Scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento”
Programmazione 2014-2020
Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni Scolastiche statali per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN.
ALLEGATI N.2 - N.3 e N.4
Note metodologiche per la quantificazione dei criteri di selezione
Note metodologiche relative alla quantificazione dei seguenti indicatori:
- disagio degli apprendimenti
- status socio economico e culturale delle famiglie degli studenti
- tasso di abbandono nel corso dell’anno scolastico
- presenza di nuove tecnologie rispetto al numero degli allievi
Il governo taglia le gambe all'università. Mandiamolo a casa!
NO a una riforma falsa. SÌ a una riforma vera.
L'università e la ricerca sono il futuro dell'Italia.
Cambiamo l'università per cambiare l'Italia.
Le iniziative "Per la Scienza e la Cultura" che inizieranno il 24 e 26 settembre nell'ambio della Notte Europea dei Ricercatori e si concluderanno il 18 ottobre in concomitanza dell'arrivo a Parigi della marcia "La Science en marche". Le slides preparate da RAORS ambiscono a fornire i principali dati del sistema universitario e della ricerca italiano, sono suddivise in varie sezioni. Una descrizione si trova qui http://www.roars.it/online/per-la-scienza-per-la-cultura-le-slides
La rilevazione PISA 2012 ha testato le competenze degli studenti 15enni nella comprensione della lettura,
nella matematica e nelle scienze. Essa consente un ampio confronto internazionale con altri Paesi, dell’area
Ocse e del resto del mondo, e con le rilevazioni svolte in quattro occasioni del passato (2000, 2003, 2006 e
2009).
intervento di Andrea Gavosto alla scuola di Politiche [www.scuoladipolitiche.eu] in occasione di // la scuola di Politiche incontra le istituzioni // Roma, 14 aprile 2016
Insegnare all’Università oggiRiforme, burocrazia e doveri verso gli studenti...Giuseppe De Nicolao
Intervento di Andrea Stella (Università di Padova) in occasione dell'incontro “Insegnare all'Università oggi. Riforme, burocrazia e doveri verso gli studenti” promosso dall'Interconferenza Nazionale dei Dipartimenti - Coordinamento delle Conferenze di Direttori, Presidi e Responsabili di Strutture Universitarie con la partecipazione di ROARS - Return On Academic ReSearch ed in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.
10 Dicembre 2014, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza Università di Roma.
Life-long Learning: Italia lontana dagli standard europeiCarlo Romagnoli
Ricerca del Centro Studi Socio-Economici della Pragma sul tema della formazione permanente (o life-long learning), relativamente alla quale l'Italia sconta ancora un forte ritardo rispetto alle best practice in ambito europeo.
Università = lavoro? In Italia sempre più giovani si iscrivono all’università, anche se con la crisi c’è stata una flessione negativa. Ma studiare conviene? Ci sono state differenze in quanto ad occupazione e redditi per i laureati di facoltà diverse? Che facoltà scelgono gli studenti? E al momento della scelta del lavoro, i laureati sono davvero così “choosy” come ha dichiarato una volta l'ex Ministro Fornero?
Si ringrazia Michele Pellizzari (Università di Ginevra) per i commenti ricevuti.
I risultati del rapporto annuale sul mercato del lavoro e la formazione in lo...Gruppo CLAS
Luca Schionato, partner di Gruppo CLAS, ha illustrato lunedì 18 maggio i risultati del Rapporto annuale sul mercato del lavoro e la formazione in Lombardia, realizzato per conto di Eupolis su incarico della Direzione Generale Istruzione Formazione Lavoro di Regione Lombardia.
L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sulle evidenze, gli scenari e le politiche da attuare in questo momento di uscita dalla crisi per facilitare la ripresa dell'occupazione.
Al convegno, che è stato aperto da Giovanni Bocchieri, Direttore Generale Istruzione Formazione Lavoro, ha partecipato Valentina Aprea, Assessore Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia.
Per la Scienza per la Cultura: Le Slides (Versione 3.0)redazione_roars
Le iniziative "Per la Scienza e la Cultura" che inizieranno il 24 e 26 settembre nell'ambio della Notte Europea dei Ricercatori e si concluderanno il 18 ottobre in concomitanza dell'arrivo a Parigi della marcia "La Science en marche". Le slides preparate da RAORS ambiscono a fornire i principali dati del sistema universitario e della ricerca italiano, sono suddivise in varie sezioni. Una descrizione si trova qui http://www.roars.it/online/per-la-scienza-per-la-cultura-le-slides
Il fenomeno delle migrazioni universitarie investe in particolar modo le regioni del Mezzogiorno d’Italia, tale questione porta con sé un impatto molto importante sulle economie delle varie regioni, sia in termini di rimesse negative che di perdita di capitale umano. La Campania, tra le regioni meridionali, è quella che presenta i tassi migratori in uscita minori.
Seguendo il trend regionale, Caserta non presenta alti tassi migratori in uscita verso altre regioni italiane, risulta tuttavia interessante analizzare i flussi migratori in uscita dal territorio del capoluogo casertano Il lavoro prende in considerazione i dati riguardanti gli studenti che hanno conseguito il diploma di maturità presso gli istituti situati sul territorio comunale casertano e che si sono immatricolati all’università nel 2011
Analisi dei flussi migratori degli studenti diplomati negli istituti casertan...CristianoMasetto1
Il fenomeno delle migrazioni universitarie investe in particolar modo le regioni del Mezzogiorno d’Italia, tale questione porta con sé un impatto molto importante sulle economie delle varie regioni, sia in termini di rimesse negative che di perdita di capitale umano. La Campania, tra le regioni meridionali, è quella che presenta i tassi migratori in uscita minori.
Seguendo il trend regionale, Caserta non presenta alti tassi migratori in uscita verso altre regioni italiane, risulta tuttavia interessante analizzare i flussi migratori in uscita dal territorio del capoluogo casertano Il lavoro prende in considerazione i dati riguardanti gli studenti che hanno conseguito il diploma di maturità presso gli istituti situati sul territorio comunale casertano e che si sono immatricolati all’università nel 2011
Le iniziative "Per la Scienza e la Cultura" che inizieranno il 24 e 26 settembre nell'ambio della Notte Europea dei Ricercatori e si concluderanno il 18 ottobre in concomitanza dell'arrivo a Parigi della marcia "La Science en marche". Le slides preparate da RAORS ambiscono a fornire i principali dati del sistema universitario e della ricerca italiano, sono suddivise in varie sezioni. Una descrizione si trova qui http://www.roars.it/online/per-la-scienza-per-la-cultura-le-slides
La rilevazione PISA 2012 ha testato le competenze degli studenti 15enni nella comprensione della lettura,
nella matematica e nelle scienze. Essa consente un ampio confronto internazionale con altri Paesi, dell’area
Ocse e del resto del mondo, e con le rilevazioni svolte in quattro occasioni del passato (2000, 2003, 2006 e
2009).
intervento di Andrea Gavosto alla scuola di Politiche [www.scuoladipolitiche.eu] in occasione di // la scuola di Politiche incontra le istituzioni // Roma, 14 aprile 2016
Insegnare all’Università oggiRiforme, burocrazia e doveri verso gli studenti...Giuseppe De Nicolao
Intervento di Andrea Stella (Università di Padova) in occasione dell'incontro “Insegnare all'Università oggi. Riforme, burocrazia e doveri verso gli studenti” promosso dall'Interconferenza Nazionale dei Dipartimenti - Coordinamento delle Conferenze di Direttori, Presidi e Responsabili di Strutture Universitarie con la partecipazione di ROARS - Return On Academic ReSearch ed in collaborazione con il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari.
10 Dicembre 2014, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza Università di Roma.
Life-long Learning: Italia lontana dagli standard europeiCarlo Romagnoli
Ricerca del Centro Studi Socio-Economici della Pragma sul tema della formazione permanente (o life-long learning), relativamente alla quale l'Italia sconta ancora un forte ritardo rispetto alle best practice in ambito europeo.
Università = lavoro? In Italia sempre più giovani si iscrivono all’università, anche se con la crisi c’è stata una flessione negativa. Ma studiare conviene? Ci sono state differenze in quanto ad occupazione e redditi per i laureati di facoltà diverse? Che facoltà scelgono gli studenti? E al momento della scelta del lavoro, i laureati sono davvero così “choosy” come ha dichiarato una volta l'ex Ministro Fornero?
Si ringrazia Michele Pellizzari (Università di Ginevra) per i commenti ricevuti.
I risultati del rapporto annuale sul mercato del lavoro e la formazione in lo...Gruppo CLAS
Luca Schionato, partner di Gruppo CLAS, ha illustrato lunedì 18 maggio i risultati del Rapporto annuale sul mercato del lavoro e la formazione in Lombardia, realizzato per conto di Eupolis su incarico della Direzione Generale Istruzione Formazione Lavoro di Regione Lombardia.
L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sulle evidenze, gli scenari e le politiche da attuare in questo momento di uscita dalla crisi per facilitare la ripresa dell'occupazione.
Al convegno, che è stato aperto da Giovanni Bocchieri, Direttore Generale Istruzione Formazione Lavoro, ha partecipato Valentina Aprea, Assessore Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia.
Per la Scienza per la Cultura: Le Slides (Versione 3.0)redazione_roars
Le iniziative "Per la Scienza e la Cultura" che inizieranno il 24 e 26 settembre nell'ambio della Notte Europea dei Ricercatori e si concluderanno il 18 ottobre in concomitanza dell'arrivo a Parigi della marcia "La Science en marche". Le slides preparate da RAORS ambiscono a fornire i principali dati del sistema universitario e della ricerca italiano, sono suddivise in varie sezioni. Una descrizione si trova qui http://www.roars.it/online/per-la-scienza-per-la-cultura-le-slides
Il fenomeno delle migrazioni universitarie investe in particolar modo le regioni del Mezzogiorno d’Italia, tale questione porta con sé un impatto molto importante sulle economie delle varie regioni, sia in termini di rimesse negative che di perdita di capitale umano. La Campania, tra le regioni meridionali, è quella che presenta i tassi migratori in uscita minori.
Seguendo il trend regionale, Caserta non presenta alti tassi migratori in uscita verso altre regioni italiane, risulta tuttavia interessante analizzare i flussi migratori in uscita dal territorio del capoluogo casertano Il lavoro prende in considerazione i dati riguardanti gli studenti che hanno conseguito il diploma di maturità presso gli istituti situati sul territorio comunale casertano e che si sono immatricolati all’università nel 2011
Analisi dei flussi migratori degli studenti diplomati negli istituti casertan...CristianoMasetto1
Il fenomeno delle migrazioni universitarie investe in particolar modo le regioni del Mezzogiorno d’Italia, tale questione porta con sé un impatto molto importante sulle economie delle varie regioni, sia in termini di rimesse negative che di perdita di capitale umano. La Campania, tra le regioni meridionali, è quella che presenta i tassi migratori in uscita minori.
Seguendo il trend regionale, Caserta non presenta alti tassi migratori in uscita verso altre regioni italiane, risulta tuttavia interessante analizzare i flussi migratori in uscita dal territorio del capoluogo casertano Il lavoro prende in considerazione i dati riguardanti gli studenti che hanno conseguito il diploma di maturità presso gli istituti situati sul territorio comunale casertano e che si sono immatricolati all’università nel 2011
Analisi dei flussi migratori degli studenti diplomati negli istituti casertan...
Art. laureati e lauree
1. LAUREATI E LAUREE
Da anni si parla di fuga di cervelli, di limitato numero di studenti che accedono all’Università, nonché dello
scarso valore competitivo degli Atenei italiani rispetto a quelli stranieri.
Abbiamo, quindi, voluto verificare quale sia la situazione delle nostre Università, rispetto a quella di alcuni
Paesi europei, da quelli ritenuti più competitivi (Francia, Germania, Gran Bretagna), a quelli a noi più simili
(Spagna) o distanti (Polonia).
Partendo dalla situazione interna (Tab. 1), risulta che, esaminando gli ultimi anni accademici disponibili
(2011/2012-2016/2017), ogni anno sono circa 1,7 mln. gli iscritti, di cui 1/6 circa nuovi immatricolati.
Questa Popolazione universitaria pesa, nell’insieme, per meno del 3% sull’intera Popolazione italiana e, in
termini di immatricolazioni, appena lo 0,5%.
Interessante è il dato della consistenza delle Studentesse iscritte e immatricolate, rispetto agli Studenti, con
un gap, a favore delle femmine, di oltre 10 punti percentuali.
Sia rispetto alla media UE (3,8%) (Tab.2) che nel raffronto con i Paesi prima citati (3,7% di Germania e
Francia, 3,6% di Gran Bretagna, 4,2% di Spagna e 4,4% di Polonia), l’Italia (2,8%) risulta ultima per incidenza
della Popolazione universitaria sul totale della Popolazione, mentre la minoritaria presenza maschile, è in
linea con quella dell’UE (45,9%) e di singole Nazioni, con la sola eccezione della Germania, che, in contro
tendenza, registra un numero di studenti maschi del 52,1% sul totale iscritti.
2. In Italia (Tab. 3), si può notare come la prevalenza femminile è una nota caratteristica a qualunque livello di
analisi: nelle lauree triennali, in quelle a ciclo unico, nella specialistica.
Negli anni accademici (2011-2017) la composizione dei Laureati per area di studio (Tab. 4) non è cambiata:
l’area sociale (intorno al 38%) rimane quella più importante, seguita da quella scientifica, che nell’anno
2016/2017 ha superato il 32%, mentre le lauree nel settore sanitario si continuano ad attestare sotto il 13%
e quelle umanistiche sono in decrescita, passando dal 19,1% (2011/2012) al 17,6% (2016/2017).
3. Un altro aspetto indagato ha riguardato il voto di laurea (Tabella 5): oltre 1/4 degli Universitari consegue un
voto tra il 91 e il 100, ma oltre il 20% si laurea con il massimo e la lode o con un voto compreso tra 106 e
110.
A tale buon risultato vanno aggiunti (Tab. 6): un corso di studi regolare, che riguarda - con un trend in
crescita negli ultimi anni - circa la metà degli Universitari; l’effettuazione di tirocini e stage (56%-57%); la
laurea a 26 anni; il buon livello di soddisfazione rispetto al proprio cursus (circa 9 su 10).
Ma non tutti i Laureati, subito o dopo esperienze lavorative spesso deludenti, rimangono in Italia (Tab. 7).
Nel giro di un quinquennio (2012-2016) è aumentato del 70% il numero di coloro che espatriano, con una
preferenza crescente per la Gran Bretagna (+185,2%) e la Germania (+77,7%), così come per il Sud America
(+122,1% Brasile; +96,5% Argentina).
4. Il confronto con gli altri Paesi europei (Tab. 8) evidenzia una Spesa per istruzione sul totale del PIL di 0,9 p.p.
sotto la media UE e di 0,3 al di sotto di quella specifica universitaria. Né sembra che il Redddito pro capite o
il PIL nazionale influenzino la consistenza della Popolazione universitaria o la spesa per l’Università, che anzi
in Polonia, ad esempio, è altissima (oltre il doppio della media UE e dei principali Paesi della Comunità), pur
a fronte di PIL e Reddito pro capite inferiori.
Né un Terziario forte (Tab. 9), che dovrebbe favorire la richiesta di Laureati, almeno per l’Italia, né il regime
di tassazione vigente nelle Università sembrano influire sull’affluenza negli Atenei.
5. La Spagna (Tab. 10), con un costo della vita più basso di quello italiano e con tasse press'a poco simili alle
nostre, conta più Laureati dell’Italia, come anche la Gran Bretagna, pur con tasse altissime (circa 10.000,00
Euro per il primo ciclo e 5.000,00 per il secondo).
Alla fine, sembrerebbe che la scelta universitaria dipenda da un atteggiamento mentale, da una filosofia di
vita, dal valore che si attribuisce allo studio e forse al riscontro che il laureato trova nella società, nel lavoro
adeguato alle sue aspettative e rispondente al merito.
6. Certo è che, se si guarda il numero di Premi Nobel attribuito ai Paesi considerati (Tab. 11), negli ultimi anni
(1990-2017) l’Italia non fa certo una bella figura, piazzandosi al penultimo posto, con appena 3 Premi, a
fronte dell’Inghilterra che ne ha 31.
Forse la Laurea serve anche a questo?
Ha collaborato Mariano Ferrazzano.