5. o in difficoltà per malattia, piegati da infermità o dai danni del tempo …
6. Nei casi più gravi “ fiori” oppressi, prostrati, negati e soffocati da brutture, guerre e violenze.
7. Ma non di rado, per fortuna, la vita mette in atto una delle sue innumerevoli risorse e il buio di tante esistenze sofferenti, lentamente e a fatica, si dirada.
8. Anche nel deserto più arido può spuntare un nuovo fiore, delicato, tenero e gentile ma anche tenace, temprato e reso forte dalle sue esperienze. Nasce, allora, quell’urgenza di comunicarlo, di compartire questo nuovo evento con gli amici di sempre
9. o anche con gli amici in rete, trovando a volte e con sorpresa, chi sa scriverci le parole giuste per spronarci o semplicemente esserci di conforto rendendosi “presente”.
10. Confidenze che un pudore atavico ci impedisce di esprimere sono abbattute, favorite e “celate” dal filtro di uno schermo.
11. Diventa più facile così, esprimere il proprio gradimento per una condivisione, un saluto o una frase augurale in modo più caloroso di quanto non faremmo di persona.
12. Molto spesso, più che il pudore ci blocca il non sapere esprimere i sentimenti e l’oscuro timore, sempre paralizzante, di essere respinti
13. ignorando che, probabilmente, le persone che abbiamo vicino pensano la stessa cosa … Ma in web si abbattono le barriere e, poco a poco, si comincia ad aprirsi di più;
14. questo fa ben sperare che anziché “fiori” solitari possiamo un giorno riempire con le nostre diversità quello splendido, immenso giardino che è il mondo: di meravigliosa e scambievole umanità!
15. Per questo desidero brindare con te, perché quando so che mi leggi è sempre per me un’ occasione e un momento di “incontro” speciale.
16. Grazie per esserci, amica/o di P. C. questo fiore è per te! Testo e grafica: [email_address] Musica: “Lonely shepherd” Gheorghe Zamfir