Seconda parte del seminario di Legambiente sul funzionamento e le criticità dello stabilimento dell'Ilva di Taranto. Pubblicato da corporeuscorpora.blogspot.it
Deposizione via Sol-Gel di Interlayer di Lal-xSrxMn03 per semicelle a combust...thinfilmsworkshop
Tra i sistemi attuali di conversione dell’energia con basso impatto ambientale, le celle a combustibile sono tra quelli che destano il maggiore interesse. Ipotizzate dal fisico inglese William Grove sin dalla fine dell’800, vennero realizzate per la prima volta nel 1959. Tuttavia, solo negli ultimi anni la ricerca in questo settore ha avuto una straordinaria crescita in campo automobilistico, per dispositivi portatili, per impianti elettrici domestici o per grandi centrali elettriche. Tale sviluppo è giustificato dal sempre maggiore interesse per le problematiche ambientali e dal notevole miglioramento tecnologico nel settore dei materiali, che ha portato ad avere celle a combustibile con efficienze e stabilità termiche e meccaniche decisamente più elevate a costi minori e per cui è possibile ipotizzare uno sviluppo commerciale di questi dispositivi in tempi relativamente brevi. Tra i vari tipi di celle a combustibile, le celle ad ossido solido (Solid Oxide Fuel Cell, SOFC) sono in fase di sviluppo per applicazioni stazionarie quali piccole centraline elettriche o grandi impianti e i primi prototipi sono già stati testati con successo. Tali dispositivi, però, necessitano di temperature
di esercizio molto elevate (800 ÷ 1000°C) e quindi di materiali elettrodici, elettrolitici e di interconnessioni metalliche che resistano a tali temperature. Ciò comporta costi notevoli per l’impianto e, in vista di una loro potenziale commercializzazione, si è reso quindi necessario lo sviluppo di nuovi materiali per abbassare le temperature a valori attorno a 500 ÷ 800°C, ovvero nel range di temperature definite “intermedie” (IT-SOFC, Intermediate Temperature SOFC). L’istituto IENI (Istituto per l’Energetica e le Interfasi) del CNR di Padova, in cui questo lavoro di tesi è stato svolto, è attualmente coinvolto, assieme ad altri istituti del CNR, quali l’ITAE (Istituto di
Tecnologie Avanzate per l’Energia) di Messina e l’ISTEC (Istituto di Scienza e Tecnologia dei materiali Ceramici) di Faenza, ad istituti universitari e ad aziende italiane, in alcuni progetti che promuovono in ambito nazionale lo sviluppo di sistemi SOFC basati su tecnologia italiana ed hanno come obiettivi la sintesi di materiali innovativi e la realizzazione di stack SOFC (circa 500 W) operanti a temperature intermedie, oltre al testing di stack commerciali. Nell’ambito di questi progetti, il gruppo di ricerca in cui questa attività è stata svolta ha orientato le indagini verso la deposizione mediante PVD (Physical Vapor Deposition) di film elettrolitici a base di ceria drogata
con gadolinia (Gadolinia Doped Ceria, GDC) su anodo supportante. La GDC è, infatti, nota come materiale elettrolitico avente buona conducibilità ionica (10-4 ÷ 10-2 S cm-1) nel range di temperaturacompreso tra 400 e 650°C. In questa configurazione di cella si è deciso di impiegare un anodo supportante costituito da un cermet Ni-YSZ, ovvero un composito ceramica-metallo a base
Scarpino: un ecocidio genovese. "Dal Non-Progetto al percolato"IlJohn77
Presentazione a cura di Mauro Solari dell'Associazione Amici del Chiaravagna ONLUS sulla storia della discarica di Scarpino a Genova Sestri Ponente e della sua gestione.
E' scorretto parlare oggi di "Emergenza Percolato" perchè è un problema che denunciamo da decine di anni e su cui poco o nulla è stato fatto per prevenire il disastro. Paghiamo oggi per le scelte sbagliate fatte in passato e per tutto quello che si sarebbe potuto fare ma che invece non è stato fatto.
Membrane contenenti ionici liquidi polimerizzati per la separazione di gasToscana Open Research
La presente invenzione riguarda l’utilizzo di membrane innovative prodotte per la separazione di gas, ed in particolare per l’efficiente separazione del CO2 da miscele gassose saturate con vapore d’acqua
Prima parte del seminario di Legambiente sul funzionamento e le criticità dello stabilimento dell'Ilva di Taranto. Pubblicato da corporeuscorpora.blogspot.it
Indagine sullo stato dell'inquinamento della falda a valle della discarica di...Pier Angelo Gianni
La discarica di Gerenzano è chiusa dal 1990 ma continua ad inquinare la falda freatica a valle. In questa presentazione si fa il punto sull'inquinamento.
I criteri di scelta e le applicazioni sostenibili nella realizzazione delle r...Servizi a rete
Servizi a Rete TOUR 2022 | Presentazione di Leonardo Indellicati - Project Manager, Acquedotto Pugliese, Angela Basile - Responsabile dell’Area Reti Interne di Ingegneria e Responsabile a.i. dell’Area Progettazione ed esecuzione Reti Interne, Acquedotto Pugliese e Lorenzo Vidus Rosin - Responsabile area tecnica, Società del Gres
19-20 ottobre 2022, Centro Congressi La Fornace di Acea Ato 2 a Roma
La presentazione mostra le principali caratteristiche del rame e delle sue leghe per l'architettura e le loro applicazioni per tetti, facciate e coperture in generale.
Oltre ad alcuni esempi di edifici, sono mostrati anche alcuni aspetti progettuali dei quali bisogna tenere conto. (versione ottobre 2012).
BIM obblighi e opportunità (nicolafurcolo.it) R.pdfNicola Furcolo
Slide BIM: una grande opportunità per gli operatori delle costruzioni.
Il BIM rappresenta una grandissima opportunità per chiunque operi nel settore delle costruzioni:
architetti
ingegneri
geometri
periti
topografi
imprese di costruzioni
pubbliche amministrazioni
RUP
dirigenti PA
A breve il BIM diventa obbligatorio di fatto per ogni appalto pubblico, ma una grande opportunità anche per i lavori privati.
Ti metto a disposizione qui sotto le SLIDE introduttive sul BIM che puoi scaricare gratuitamente.
Se hai bisogno di una consulenza tecnica sul BIM, contattami subito! www.nicolafurcolo.it
Seconda parte del seminario di Legambiente sul funzionamento e le criticità dello stabilimento dell'Ilva di Taranto. Pubblicato da corporeuscorpora.blogspot.it
Deposizione via Sol-Gel di Interlayer di Lal-xSrxMn03 per semicelle a combust...thinfilmsworkshop
Tra i sistemi attuali di conversione dell’energia con basso impatto ambientale, le celle a combustibile sono tra quelli che destano il maggiore interesse. Ipotizzate dal fisico inglese William Grove sin dalla fine dell’800, vennero realizzate per la prima volta nel 1959. Tuttavia, solo negli ultimi anni la ricerca in questo settore ha avuto una straordinaria crescita in campo automobilistico, per dispositivi portatili, per impianti elettrici domestici o per grandi centrali elettriche. Tale sviluppo è giustificato dal sempre maggiore interesse per le problematiche ambientali e dal notevole miglioramento tecnologico nel settore dei materiali, che ha portato ad avere celle a combustibile con efficienze e stabilità termiche e meccaniche decisamente più elevate a costi minori e per cui è possibile ipotizzare uno sviluppo commerciale di questi dispositivi in tempi relativamente brevi. Tra i vari tipi di celle a combustibile, le celle ad ossido solido (Solid Oxide Fuel Cell, SOFC) sono in fase di sviluppo per applicazioni stazionarie quali piccole centraline elettriche o grandi impianti e i primi prototipi sono già stati testati con successo. Tali dispositivi, però, necessitano di temperature
di esercizio molto elevate (800 ÷ 1000°C) e quindi di materiali elettrodici, elettrolitici e di interconnessioni metalliche che resistano a tali temperature. Ciò comporta costi notevoli per l’impianto e, in vista di una loro potenziale commercializzazione, si è reso quindi necessario lo sviluppo di nuovi materiali per abbassare le temperature a valori attorno a 500 ÷ 800°C, ovvero nel range di temperature definite “intermedie” (IT-SOFC, Intermediate Temperature SOFC). L’istituto IENI (Istituto per l’Energetica e le Interfasi) del CNR di Padova, in cui questo lavoro di tesi è stato svolto, è attualmente coinvolto, assieme ad altri istituti del CNR, quali l’ITAE (Istituto di
Tecnologie Avanzate per l’Energia) di Messina e l’ISTEC (Istituto di Scienza e Tecnologia dei materiali Ceramici) di Faenza, ad istituti universitari e ad aziende italiane, in alcuni progetti che promuovono in ambito nazionale lo sviluppo di sistemi SOFC basati su tecnologia italiana ed hanno come obiettivi la sintesi di materiali innovativi e la realizzazione di stack SOFC (circa 500 W) operanti a temperature intermedie, oltre al testing di stack commerciali. Nell’ambito di questi progetti, il gruppo di ricerca in cui questa attività è stata svolta ha orientato le indagini verso la deposizione mediante PVD (Physical Vapor Deposition) di film elettrolitici a base di ceria drogata
con gadolinia (Gadolinia Doped Ceria, GDC) su anodo supportante. La GDC è, infatti, nota come materiale elettrolitico avente buona conducibilità ionica (10-4 ÷ 10-2 S cm-1) nel range di temperaturacompreso tra 400 e 650°C. In questa configurazione di cella si è deciso di impiegare un anodo supportante costituito da un cermet Ni-YSZ, ovvero un composito ceramica-metallo a base
Scarpino: un ecocidio genovese. "Dal Non-Progetto al percolato"IlJohn77
Presentazione a cura di Mauro Solari dell'Associazione Amici del Chiaravagna ONLUS sulla storia della discarica di Scarpino a Genova Sestri Ponente e della sua gestione.
E' scorretto parlare oggi di "Emergenza Percolato" perchè è un problema che denunciamo da decine di anni e su cui poco o nulla è stato fatto per prevenire il disastro. Paghiamo oggi per le scelte sbagliate fatte in passato e per tutto quello che si sarebbe potuto fare ma che invece non è stato fatto.
Membrane contenenti ionici liquidi polimerizzati per la separazione di gasToscana Open Research
La presente invenzione riguarda l’utilizzo di membrane innovative prodotte per la separazione di gas, ed in particolare per l’efficiente separazione del CO2 da miscele gassose saturate con vapore d’acqua
Prima parte del seminario di Legambiente sul funzionamento e le criticità dello stabilimento dell'Ilva di Taranto. Pubblicato da corporeuscorpora.blogspot.it
Indagine sullo stato dell'inquinamento della falda a valle della discarica di...Pier Angelo Gianni
La discarica di Gerenzano è chiusa dal 1990 ma continua ad inquinare la falda freatica a valle. In questa presentazione si fa il punto sull'inquinamento.
I criteri di scelta e le applicazioni sostenibili nella realizzazione delle r...Servizi a rete
Servizi a Rete TOUR 2022 | Presentazione di Leonardo Indellicati - Project Manager, Acquedotto Pugliese, Angela Basile - Responsabile dell’Area Reti Interne di Ingegneria e Responsabile a.i. dell’Area Progettazione ed esecuzione Reti Interne, Acquedotto Pugliese e Lorenzo Vidus Rosin - Responsabile area tecnica, Società del Gres
19-20 ottobre 2022, Centro Congressi La Fornace di Acea Ato 2 a Roma
La presentazione mostra le principali caratteristiche del rame e delle sue leghe per l'architettura e le loro applicazioni per tetti, facciate e coperture in generale.
Oltre ad alcuni esempi di edifici, sono mostrati anche alcuni aspetti progettuali dei quali bisogna tenere conto. (versione ottobre 2012).
BIM obblighi e opportunità (nicolafurcolo.it) R.pdfNicola Furcolo
Slide BIM: una grande opportunità per gli operatori delle costruzioni.
Il BIM rappresenta una grandissima opportunità per chiunque operi nel settore delle costruzioni:
architetti
ingegneri
geometri
periti
topografi
imprese di costruzioni
pubbliche amministrazioni
RUP
dirigenti PA
A breve il BIM diventa obbligatorio di fatto per ogni appalto pubblico, ma una grande opportunità anche per i lavori privati.
Ti metto a disposizione qui sotto le SLIDE introduttive sul BIM che puoi scaricare gratuitamente.
Se hai bisogno di una consulenza tecnica sul BIM, contattami subito! www.nicolafurcolo.it
2. Perché cambiare?
• Emissione in atmosfera del 5% della CO2 prodotta da attività umane (7 tonnellate di CO2
per tonnellata di cemento ) e del 7% del uso di combustibili fossili .
• Impatto ambientale in molti aspetti della biosfera.
• Progressivo degrado di strutture costruite poche decine di anni fa.
• Riutilizzo di scarti industriali per poter recuperare costi di produzione e
risparmiare su smaltimento di scorie (economia circolare).
3. È necessario cambiare sistemi di produzione il prima possibile dal
momento che nei prossimi anni la domanda di cemento nel mondo è
destinata ad aumentare. Secondo l’organizzazione per lo sviluppo e la co-
operazione economica questo sarà il trend nei prossimi decenni.
5. Possibili soluzioni
• Migliorare i sistemi di produzione già in uso
• Produzione di SCM (supplementary cementious materials)
• Geopolimeri
6. Fonti alternative di energia
Pro
• Possono essere usati fonti alternative
nella pre-calcinazione come: pneumatici,
residui animali, fanghi di depurazione oli
di scarto e biomasse. Quando sono usati
nella pre-calcinazione non influenzano le
proprietà del clinker.
• Riduzione dell’emissione di CO2 per una
cifra significativa.
Contro
• Problemi di tipo burocratico e legislativo
• Il network di raccolta di rifiuti locale deve
essere adeguato.
• Carburanti alternativi possono avere alti
costi sia da un punto di vista economico
sia dal punto di vista ambientale.
• Limitazioni dal punto di vista fisico-
chimico.
• Possibile presenza metalli tossici.
• Se le fonti alternative di energia sono
usate direttamente nel forno dove avviene
la calcinazione possono introdurre
polimorfi non voluti. È necessario prestare
attenzione a: fosforo, zolfo e ossido di
sodio.
8. Loppe
Composizione: in massa almeno 2/3 di ossidi di calcio,magnesio e biossido di
silicio il resto ossido di alluminio ed altre impurità
• Già usate nei cementi di tipo III con un utilizzo fino al 95% in massa nel
clinker.
• Lenta ad indurire.
• Resiste bene attacchi solfatici vista la minor presenza di ettringite
• Sviluppa meno calore di idratazione.
• Minore tendenza al dilavamento ( grazie alla minore presenza di calce che in
presenza di acque aggressive può lasciare una struttura porosa).
9. Fly-ash
• Contengono Si, Al e in alcuni casi Ca.
• Scorie della combustione del carbone.
• Rispetto al cemento Portland classico garantiscono:
minor calore di idratazione, maggior
impermeabilità del manufatto e maggior fluidità
dell’impasto.
• Due tipi di ceneri volanti F ( a più alto tenore di
silice ed allumina) ed C ( con contenuto di ossido di
calcio superiore al 5%).
10. Metacaolino
• Contiene principalmente Si e Al.
• Migliora notevolmente resistenza e durabilità, i
risultati migliori con percentuale di sostituzione
tra il 10% e il 15 %.
• Resiste attacchi solfatici (riducendo formazione
ettringite).
• Temperatura di reazione dall’argilla caolinica al
metacaolino di soli 800°C.
• Alti costi di purificazione (alto uso di acqua
durante il processo) e delle materie prime e
competizione con altre industrie.
11. Lolla di riso
Si prende lo scarto della lavorazione del riso, lolla, e lo si fa bruciare in assenza di ossigeno a
800°C ottenendo una polvere con SiO2. Le ceneri contengono fino al 17% di silice. Possono
essere usate anche come isolanti termici. Il suo utilizzo contribuisce ad abbassare l’emissione di
CO2 dal momento che tradizionalmente viene bruciata.
12. Lolla di riso/ rifiuti vetrosi
Studio effettuato per confrontare le proprietà del cemento realizzato con aggiunta di lolla di riso e
rifiuti vetrosi . Entrambi sono stati fatti reagire con un geopolimero a base metacaolinica. Come
attivatore alcalino è stato usato in entrambi i casi Na2O (in soluzione acquosa da NaOH). G1
rappresenta il cemento con rice ash mentre G2 quello con waste glasse.
• Si può notare la differenza di
contenuto dei due principali
componenti nei 3 campioni
13. Microstruttura
• Il metacaolino non reagito in G1 porta ad un «gel» di geopolimero che non lega bene con il
network di fondo. In G2 ci sono meno aree di metacaolino non reagito
• La presenza di ioni di Ca nella struttura di G2 porta ad una struttura più paccata e di
conseguenza più forte.
14. Influenza ioni Calcio
In questo caso (come nel caso del cemento Portland classico) si formano i cosiddetti C-(A)-
S- H, ossia una fase poco ordinata basata su catene di silicio e alluminio.
La presenza di ioni Calcio (provenienti dai vetri di scarto) coinvolge reazioni di calcio
con specie alluminate e silicate. Queste reazioni continuano fino al termine della
disponiblità di Ca consumando ioni OH- durante l’idrolisi di queste catene.
15. Resistenza alla compressione
• Possiamo notare la maggior
resistenza a compressione di G2
data dalla presenza ioni Ca dentro i
mesopori del gel geopolimerico e
contribuisce alla protezione dei
legami Al-O-Si.
• Resistenza comparabile al cemento
Portland classico.
In generale le proprietà meccaniche del geopolimero a base di metacaolino dipendono da:
• Il tipo di sorgente di silice usato.
• Dalla quantità di metacaolino non reagito
• Dalla grandezza dei pori.
16. Problematiche
• Alti costi di alcune materie prime
• Emissione di CO2 con qualsiasi tipo di sostituto al Portland
• NECESSITA’ DI USARE ATTIVANTI ALCALINI. Questo tipo attivanti (come NaOH, KOH,
Na2SiO3) hanno un impatto ambientale molto alto specialmente dal punto di vista di
inquinamento delle acque. Il loro uso in ambienti industriali necessiterebbe inoltre di una
notevole formazione del personale.
• La mancanza di studi approfondi sulla durabilità dopo decenni di questo tipo di cemento.
• La necessità di costruire un nuovo iter legislativo.
17. Vantaggi
• Resistono bene alla penetrazione di cloruri.
• Resistono bene a fuoco ed acidi.
• Possiamo stoccare al loro interno rifiuti industriali.
• Bassa conducibilità termica.
• Per quelli contenenti fly-ash e loppe è necessaria meno acqua di idratazione.
• Non servono superplasticizzanti.
In generale possiamo affermare che:
18. Cementi a base solfo-alluminata
• Studiati per abbassare le temperature di clikerizzazione, attraverso l’uso di fasi intermedie
contenenti belite, ye’elimite (Ca4 ( AlO2 )6 SO4)
• La fase di idratazione di questo tipo di cementi è diversa da quella tradizionale dal
momento che la fase di ye’elleminte più un aggiunta di anidrite porta alla formazione di
ettringite più una fase amorfa di gel di Alluminio idrossido.
• Non appena finito il solfato di Calcio disponibile la ye’ellemite continua ad idratare
per dare un mono solfo-alluminato in aggiunta al AH3.
• Si forma stratlingite a breve periodo invece di C-S-H.
• A 14 giorni dalla posa la maggior parte degli idrati è cristallino e
contemporaneamente inizia a formarsi il C-S-H.
• La riduzione di CO2 immessa in atmosfera con questo tipo di cementi è del ordine
del 20/30 %.
19. Celiment
La produzione di Celiment richiede tre fasi:
• La calcinazione del calcare per renderlo CaO.
• Reazione di calce e silice in autoclave a 200°C in acqua per produrre α-C2SH.
• Essiccazione e mescolamento con silice (quarzo).
Vantaggi:
• Riduzione della CO2 prodotta fino al 50%.
• Resistenza alla compressione dopo 28 giorni di 80 Mpa.
• Bassa permeabilità e di conseguenza utile nel ritardare la corrosione delle barre
di acciaio del cemento armato
Svantaggi:
• La necessità di superplasticizzanti.
20. Cementi a base ossidi Magnesio
MgO è molto diffuso nella crosta terrestre ma è sempre presente legato. Infatti MgO è molto
reattivo e difficile da purificare.
• Già usati 140 anni fa ma il contenuto di Brucite (Mg(OH)2) li rendeva troppo sensibili all’acqua.
• Novacem ha ideato un sistema per purificarlo a partire da peridotite e altri silicati che sono molto
abbondanti nella crosta terreste. L’intero processo sviluppa CO2 in maniera contenuta
• Se si usa una carbonatazione supercritica ad alta pressione si decompone il silicato di magnesio
in magnesite e silice amorfa. La CO2 in questo tipo di processo potrebbe essere usata come
catalizzatore.
• La basicità del MgO è troppo bassa per
riuscire a passivare l’acciaio.
• Mancanza di studi sulla CO2 realmente
emessa.
21. Fonti
• «The role of inorganic polymer tecnology in the development of green concrete»
Duxson, Provis, Lukey, Van Deventer.
• «A physico-chemical basis for novel cementitious binders» Gartner , Macphee.
• «Environmental impact of Portland cement production» Habert.
• «Life cycle assessment (LCA) of alkali-activated cements and concretes» Ouellet-
Plamondon, Habert.
• « Geopolymer binders from metakaolin using sodium waterglass from waste
glass and rice husk ash as alternative activators: A comparative study»
Tchakoute’, Ruscher, Kong, Kamseu, Leonelli.
• «Alkali-activated binders: A review Part 1. Historical background, terminolgy,
reactions mechanisms and hydration products» Pacheco-Torgal, Castro-Gomes,
Jalali.