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Al di là del caldo e del freddo: cambiamenti climatici e resilienza organizzata
1. Salto con l’asta: pitture di atletica
http://www.raffaduc.com/atletica/corsa_a_ostacoli.html
Al di la’ del caldo e del freddo
resilienza organizzata
“Verso un nuovo Paradigma” - Sala delle Leopoldine -Firenze
2. designandtransformation.org
Il clima è lo stato medio del tempo atmosferico
a varie scale spaziali rilevato nell'arco di un
periodo di riferimento (30 anni). La parola
clima viene dal greco klima che vuol dire
"inclinato“. E’ noto che su un geoide rotante a
superficie variabile genera
complessità.
3. Gli elementi del
clima
costituiscono un buon
esempio di Complessità
Organizzata.
Ogni elemento agisce come AGENTEche
interagisce con il prossimo nella sua gerachia,
Essi sono descrivibili su più livelli ( fisico,
chimico, storico, geografico). Il loro stato
futuro sfugge alla predicibilità .
E’ il concetto moderno di
Danza cosmica
( Hierarchy model
Theory of middle-number systems
Weinberg 1975).
4. Clima
Anima della geografia:
elemento di
classificazione naturale
delle terre emerse, uomo
compreso.
Climatologia
Una scienza molto
green, molto “illuminata”
ma con qualche cono
d’ombra e sempre piena di
percorsi ma non sempre
lineari.
Densamente popolata da
fisici, matematici, idrologi,
oceanografi e ogni altra
sorta di geo-fisici e non
ultimi .....da agronomi.
5. Le Parole del Clima
Una complessità reale
che ben viene
rappresentata
dalla sua
rappresentazione
terminologica e semantica
che coinvolge molte aree
della ricerca
scientifica attuale.
6. Intensita
Frequenza
Heatwaves
Pioggie intense/ Alluvioni
Tempreste vento
Gestione risorsa
idrica
People Agricultura
Energia
Aree urbane
Il bisogno di pianificare
AZIONI c’è!
Siccità
TrasportiIl rischio legato alla variabilità
climatica è cresciuto!
Vulnerabilita e esposizione
In crescita!
Source: 2006 WMO DRR report
L’accresciuta vulnerabilità climatica è il driver di interesse.
7. Due meta-grandezze globali ma agenti
su scala locale in un area geo
identificabile
I ˜clima
Informazione globale climatica
valutabile /misurabile/modellabile
M ˜clima
Memoria informativa
climatica
basato sulla complessità geografica
fisica,ecologica,sociale e antropologica
con minimo denominatore clima.
verso un paradigma
metaclimatico
Image www.innovationmanagement.se
8. I˜clima
M˜clima
E‟ l‟insieme osservazioni empirica fisica,ecologica
(es:biodiversità), sociologica,storica,antropologica di
quell‟area. Rappresenta la conoscenza globale del luogo in
relazione al clima
Dipende dal grado di antropizzazione di quel punto.
Le relazioni fra i piani non è conosciuta e non ha una relazione
diretta con il tempo, poiché contiene affermazioni del passato , del
presente e sul futuro probabile.
Ci informa come I ˜ clim si dispone nella dimensione
temporale cioè se è capace di mantenere I ˜ clim nel futuro
o dal suo passato.
Ad esempio per la temperatura è importante la capacità termica di un
luogo cioè la proprieta di accumulare calore e mantenere lo stato.
Ig˜clima
E „ l‟aggregazione di I ˜ clim su scala globale o su aree
regionali ampie.
Il clima globale come dato cognitivo è il frutto della somma di tutti le
I ˜ clim locali.
Clima è mappare Informazione e Memoria
delle variabili legate ad esso.
Botton up approach: Le grandezze meta-climatiche in azione
I cambiamenti del clima sono un rapporto
rapporto dinamico fra queste due grandezze.
9. I˜clima
M˜clima
Quello che lega le grandezze sono le gerarchie dei processi di ordine
fisico ( gradienti termici e barici,variabilità naturale del clima),
ecologico ( migrazioni,cambio uso suolo,immissione inquinanti),
sociologico e economico ( l’uso delle risorse e la loro ricostituzione),
antropologico ( cultura ambientale e il livello di conoscenza).
Ig˜clima
Uomo
Relazioni metaclimatiche
L’uomo nella scala locale è un agente
passivo e attivo.
10. La circolazione dell’atmosfera è
scambio di
I˜clim
sul piano fisico
All’interno di un corpo
rotante parzialmente riscaldato
e coperto da elementi
fluido (atmosfera,oceani) per
dissipare calore.
http://www.ux1.eiu.edu/~cfjps/1400/circulation.html
Una lettura meta-climatica su scala globale
La circolazione oceanica e atmosferica procede
grazie per la diversità spaziale di
I_clim in funzione dei M_clim del pianeta
riscaldamento differenziale latitudinale e altri
processi geofisici legati che modulano
il bilancio termico e radiativo.
11. Mappatura urbana di albedo
11
Una lettura meta-climatica su scala locale
La capacità % di riflettere radiazione e la conseguente
termo-diversità su scala locale. I˜clim
12. Dialogare con i segni globali.
Comunicare con il clima assimilando il linguaggio dei suoi segni globali e locali.
I segnali “climatici”globali sono i messaggi
della variazione di
Iglobale climatica :
Aumento T°media,
Riscaldamento dei mari,
Deforestazione,
Aumento frequenza estremi,
Desertificazione
Sono la risultante dell‟aggregazione
dei vettori Informativi climatici locali
Una forma di comunicazione del sistema geofisico nel suo insieme.
Vanno letti come sintomi di una consistente modifica di Memoria
climatica in atto.
14. Global Signs Audit
Riscaldamento degli oceani e innalzamento livello mare recente Ig˜clima
Qui si tocca
M˜clim
sul piano fisico
Questo induce
variazioni I˜clim
15. Global Signs Audit
Urbanizzazione Ig˜clima
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Flat_earth_night.png
La popolazione urbana supera quella rurale nel 2010.
16. Global Signs Audit
Emissioni di Co2 in atmosfera Ig˜clima
Qui si tocca
M˜clim
sul piano fisico a
livello equatoriale.
Questo induce
variazioni I˜clim
17. Avere una global awareness : Antropocene
Corriamo (Siamo) verso (dentro) l’era
climatica dominata da processi legati
all’uomo ma incapace di governare i
processi del clima in ragione della LORO
complessità.
19. Via di uscita cercasi… moderatamente ottimisti
perche’ a volte l’ascolto e’ impegnativo.
20. Resilienza antropologica come la
cura della vulnerabilita’ sistemica.
La resilienza è la
capacità di un
sistema, inclusi quelli
umani come le città, o
di un organismo di
ripristinare una
condizione di equilibrio
mantenendo identità.
Elena Rapisardi. Forum PA 2012 - La città Resiliente
Dalla riflessione su
Disaster Management
e dintorni.
21. Un modello di awareness basato su un esperienza di
comunicazione efficace della conoscenza per agire
in modo partecipativo e attivo.
Responsabilità collettiva e non obbligatoriamente delegata
22. avere cura del capitale
terra e uomo
I care
Resilienza in definitiva è qualcosa di antico ma di sempre nuovo
24. 1700:già periodo di evoluzione della memoria climatica
Takata K et al.
PNAS 2009;106:9586-9589
Variazione globali legato a eventi e al cambio uso suolo
25. la storia di un uomo del 1700 nel cuore della toscana
umile e sapiente
uno
stakeholder religioso
che diventa agricoltoreper il bene del suo
popolo
Resilienza è
26. un
Parroco di S. Angelo a Montorzo
San Miniato Pisa Toscana
Nasce nel 1721 a Firenzuola, in Mugello.
Arrivato a una piccola chiesa di campagna, fra il
1758 e il 1780, Landeschi iniziò a «bonificare» le
pendici collinari dei suoi poderi, sperimentando
una sistemazione con terrazzi sostenuti da ciglioni
in terra.
In questo modo contrasterà i danni dell’ultima
grande carestia del XVIII secolo avvenuta tra il
1764 e il 1766.
Giovan Battista Landeschi
Parroco Samminiatese
Socrate Rustico
Un pre-fisiocratico lontano
dal mercantilismo che mette
al centro la resilienza economica
e ambientale della sua comunità.
senza volto incarnato nel suo territorio
Da “terra dirupata” a “giardino”
capace di sostenere il suo popolo.
27. “Saggi di agricoltura
di un parroco
samminiatese”
edito nel 1775
ma scende in dettaglio nella pratica agricola, illustrando la coltivazione
dei terreni collinari detta "a ciglioni", cioè ad argini erbosi
(terrazzamento),
"quanto grandi sono i vantaggi che traggonsi dalle acque ben guidate e
indirizzate, ritenute e quasi per mano condotte……particolarmente ne'
poggi e nelle colline"
Non è un TEORICO
G.B. Landeschi
…avendo intuito che una loro sistematica e accorta conduzione e
irreggimentazione era fondamentale per rendere fertili i terreni e
prevenire dilavamenti, erosioni e smottamenti.
OSSERVA e DIAGNOSTICA
E CONDIVIDE
RISOLVE
…connesso e in ascolto del suo mondo
Scientifico e di quello prossimo
dell’esperienza di ogni giorno!
28. E oggi …..questa storia davanti alla
vulnerabilità sistemica
attuale cosa ci racconta?
Uno stile
Una prassi
I care
29. I mezzi della comunicazione umana cambiano, e nel cam
Paradigma di rete
Da complessità organizzata
che è ancora sistema a
rete con consapevolezza di
appartenenza
31. II° Convegno GARANTES
Pescia (PT), 28 marzo 2013
Resilienza organizzata e’ ripartire dai dati
e’ una delle
strade per
aumentare
l’efficienza in
termini di
resilienza e
sostenibilita’
specie se fatto
in modo:
partecipativo
pronto
condiviso
geolocalizzato
32. II° Convegno GARANTES
Pescia (PT), 28 marzo 2013
Sul web 2.0 fioriscono
Open source
Piattaforme informatiche
basate su l’approccio mobile
e partecipativo
Open data
34. II° Convegno GARANTES
Pescia (PT), 28 marzo 2013
e’ possibile grazie alle tecnologie
mobile e alla connettivita’di rete una
gestione dei dati
Grazie all’approccio della “nuvola” della rete (cloud ):
OGGI
ACCESSIBILE &
USABILE
35. II° Convegno GARANTES
Pescia (PT), 28 marzo 2013
Resilienza organizzata e’ ripartire da
esperienze e soluzioni
https://www.facebook.com/cambiamolenostreenergieattivandoci
condivise
Foto: Maurizio Macis Sardegna Ogliastra
36. Gli strumenti e tecnologie ci sono,
le conoscenze pure,
ma l’uomo dov’è?
Adamo, dove sei?
«Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò
che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente
essere sedotte ed oscurate: anche le nostre».
Primo Levi
37. La strada per farci
uscire dalle nuvole delle parole e dei pensieri
per avere i piedi nella terra di un mondo nuovo
Esiste …. e
qualcuno ci sta
già lavorando
38. Grazie per l’attenzione!
Alfonso Crisci
IBIMET CNR
a.crisci@ibimet.cnr.it
Twitter @alf_crisci
Merlo indiano:( wikipedia.org ) Gracula religiosa